Un mondo nuovo

Silenzio africano

IL SILENZIO AFRICANO. “Davanti alle morti dei migranti africani in mare, cosa fa l’Africa?”, si chiede Face2Face Africa. A parte annunciare l’apertura a Rabat, in Marocco, di un osservatorio dell’Unione africana sulla migrazione, i leader del continente sono rimasti in un “assordante silenzio”, commenta il ricercatore Ali Bensaad su Rfi. Mentre i paesi d’origine dei migranti non intervengono, gli stati nordafricani da dove i migranti s’imbarcano per attraversare il Mediterraneo faticano a trovare una posizione comune. Il Marocco ha respinto l’idea europea di creare in Nordafrica dei centri dove esaminare le richieste di asilo politico in Europa. Il governo di Tripoli, in Libia, è pronto a riattivare un accordo con l’Italia, in base al quale Roma potrà trasferire nel paese nordafricano i migranti senza documenti in regola. L’Algeria, infine, è accusata di aver espulso migliaia di persone, abbandonandole nel deserto oltre il confine con il Niger e il Mali (Internazionale n 1264 del 13 luglio 2018).