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Vertice dei brics
Post n°2743 pubblicato il 04 Agosto 2018 da namy0000
Tag: africa, brics, ciclismo, cina, commerciale, continente, costruzione, industrializzazione, interessi, manifattura, paese, progetto, rapporto, stati, tappa, tecnologia 2018, Internazionale n. 1266 del 27 luglio. CINA-AFRICA. “Prima di andare al vertice dei brics di Johannesburg del 25 luglio, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto tappa in Senegal e in Ruanda. Il Senegal è il primo paese dell’Africa occidentale a firmare un accordo di cooperazione con Pechino nell’ambito della Belt and road initiative, il megaprogetto infrastrutturale che collegherà la Cina all’Europa occidentale e all’Africa. La Cina è il paese che più di tutti ha rapporti commerciali con il continente africano, in forte contrasto con lo scarso interesse degli Stati Uniti, scrive Reuters. Senegal e Ruanda puntano ad attirare aziende cinesi che investano nel settore manifatturiero, come già successo in Etiopia, scrive sull Washington Post l’esperta Deborah Brautigam. Per questo Dakar ha affidato a un’azienda cinese la costruzione di una zona economica speciale vicino alla città. Xi ha poi promesso di dare priorità all’industrializzazione del paese. “Ho letto con interesse l’articolo sullo sviluppo dell’Africa, di cui ho apprezzato in particolare lo sforzo di dare un volto umano alla narrazione di un argomento complesso. L’articolo mi ha suggerito due riflessioni. Come occidentali non abbiamo ancora elaborato che, usando le parole di Kapuściński: “In realtà l’Africa non esiste”. È un continente enorme, che comprende regioni dalle caratteristiche molto diverse, piccoli stati e giganteschi stati federali. Forse è arrivato il momento di riconsiderare l’equazione Africa uguale area subsahariana. Inoltre, se è vero che la povertà è ancora un tema chiave nel continente, è anche vero che negli ultimi anni si è registrato uno sviluppo in alcuni settori. Per esempio il Gender equality index della Banca africana di sviluppo rivela che in undici paesi africani le donne occupano più di un terzo dei seggi parlamentari, un risultato ben al di là della media europea. Oppure si pensi allo sviluppo della tecnologia sulle microtransazioni, inizialmente concepita per Kenya e Tanzania, che ora si sta diffondendo al di fuori del continente. – Jacopo B.” (Lettera pubblicata da Internazionale n. 1266 del 27 luglio 2018). |
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