Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

 

« 8 febbraioBenedetta, il nostro faro »

Donne nel mondo

Post n°3831 pubblicato il 07 Febbraio 2023 da namy0000
 

2023, Avvenire 6 febbraio

Storia di J. e delle altre vittime di infibulazione: «Aiutiamole»

Sono 88mila le bambine e le ragazze vittime di mutilazione genitale che vivono nel nostro Paese: appena 2mila riescono a incontrare percorsi di cura medica e psicologica. 

Si può tornare nell'incubo di un mondo in cui essere donne è una colpa durante una vacanza, nel villaggio dove sono nati i propri genitori, pensando di conoscere nonne e zie e cugine lontane. J. in Somalia, quando aveva 10 anni, è andata la prima volta per conoscere la sua famiglia da Genova, dove è nata nel 2000. E tutto si sarebbe aspettata meno d'essere chiusa in una stanza, immobilizzata su un tavolo a gambe aperte e sfregiata barbaramente. Coltelli e bisturi, erano in 4 altre donne a toglierle per sempre la sua femminilità: le urla non le ha sentite nessuno, o forse sì, ma mamma era di là e non ha fatto niente per impedire quello scempio. Quello che è accaduto dopo, al ritorno in Italia, ha segnato J. per sempre. Perché da bambina una male così grande diventa una vergogna: in bagno, a scuola, J. rimaneva anche mezz'ora per fare la pipì. Una tortura indescrivibile. E il dolore, mescolato al non sentirsi più se stessa, all'ansia, allo choc, diventa indolenza, isolamento.

I professori e le amiche non la riconoscono più, l'anno dopo, alla medie, quando arrivano anche le mestruazioni, è anche peggio: J. deve lottare giorno e notte con spasmi addominali, nausea, vomito, la sensazione di venir meno. E si abitua: beve pochissimo per non dover andare in bagno, prende medicine di nascosto, quando proprio non ce la fa inventa malanni e influenze. Solo un mondo resta umano, per J.: quello dei libri. La ragazza studia, studia, soprattutto le lingue e il tedesco, che le piace tanto: si diploma con 100 e lode, manda tanti curriculum, riceve un'offerta di lavoro da Roma e il destino, finalmente, le sorride. Perché papà perde il lavoro, la possibilità che lei possa aiutare la famiglia è preziosa, e allora la stessa madre che l'ha tradita ora acconsente a mandarla nella Capitale, dove J. ha una zia che può ospitarla. È qui che la vita cambia per sempre: perché quella zia è una donna diversa, ha sposato un medico italiano, è lontanissima dalla cultura somala e conosce bene la barbarie dell'infibulazione. Finalmente J. con lei parla, le racconta la sua storia, scopre per la prima volta che può essere curata, che può tornare ad avere una vita normale. E inizia il suo lento percorso di ricostruzione: che passa da numerosi interventi di chirurgia plastica, sedute dallo psicologo, infine l'incontro con un ragazzo che la ama e la rispetta, conoscendo quello che ha passato. Oggi vorrebbe anche sposarla, e avere un figlio da lei, che J. pensava di non poter avere mai.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Unmondonuovo/trackback.php?msg=16549108

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

norise1namy0000altrocondominiovitaslimanimasugVizio_Galanteper_letteranehadasmisteropaganoBornsickScricciolo10elodem0rningstarfporciel1cassetta2
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963