Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi del 04/12/2017

Anni del cannibalismo

Post n°2445 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da namy0000
 

Gli anni del cannibalismo

Da diversi mesi il dibattito pubblico – giornali, politica, noialtri al bar – si è accorto che in Italia c’è un grosso problema psicologico, oltre che economico, politico, culturale: che anzi rafforza questi ultimi. Ed è quello per cui da qualche tempo vengono usate le parole “risentimento” o “rancore”: ieri sancito ulteriormente con i commenti intorno a una ricerca del Censis che ha citato proprio il rancore diffuso come il maggiore fattore di paralisi dello sviluppo della società italiana.

Ora, tolta alle formulazioni serie di questo genere, la questione ci è stranota, almeno a noi che ci leggiamo da queste parti: di come siamo tutti incazzosi, frustrati, polemici, in cerca delle più facili scorciatoie per esistere e rassicurare le nostre insicurezze – ovvero prendersela con qualcuno e dargli la responsabilità dei nostri fallimenti reali o percepiti – parliamo da un pezzo, e le analisi che ne leggiamo oggi sono senz’altro più chiare e familiari di quelle che citano fenomeni economici più complessi e sotterranei.

Ma a costo di ripeterci, io lo direi che il principale veicolo di diffusione del “risentimento” e del “rancore” stigmatizzati oggi sono stati i mezzi di informazione e i rappresentanti politici che da anni e anni promuovono in maniera strumentale e interessata il concetto di “indignazione” fine a se stessa: dico fine a se stessa perché non voglio negare che esistano nel nostro paese e nelle nostre società dei reali motivi di indignazione, né che questa possa in teoria generare reazioni costruttive. Ma in Italia negli ultimi vent’anni la propaganda sull’indignazione – quella che l’ha nobilitata sterilmente fino a formule auto celebrative come “riuscire ancora a indignarsi” (come se servisse uno sforzo) e citazioni abusate come “odio gli indifferenti” (come se l’alternativa al ringhiare fosse il tacere) – è stata solo demagogia utile a guadagnare consenso politico, pubblico televisivo o lettori di giornali e libri dedicati (la sezione “indignazione” delle librerie, tra “cucina” e “viaggi”), con persino gruppi editoriali dedicati.
E l’indignazione non è più il risultato di un fatto che la genera, ma la chiave di lettura preventiva e pregiudiziale di ogni cosa: capace di generare non una ricerca di soluzione dei problemi, ma una dipendenza da indignazione (l’indignazione rende vivi, fa sentire migliori, ci dà un senso e ci assolve, fa esistere) bisognosa di rinnovarsi ogni giorno.

 

Questi sono il rancore e il risentimento, o commentatori di oggi e analisti preoccupati: quello che abbiamo coltivato e prodotto, e che si è mangiato cannibale mezzo paese, le sue opportunità, le sue qualità, e si sta mangiando – per una qualche giustizia purtroppo improduttiva – anche la politica e i media. L’altro mezzo paese, meno incline all’indignazione, tende alla rassegnazione. Il risultato non cambia, ma si riesce a godersi i tramonti” (Luca Sofri, Gli anni del cannibalismo, Il Post, 3 dic. 2017). 

 
 
 

Anima gemella

Post n°2444 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da namy0000
 

“L’anima gemella non si cerca, quando la incontri la riconosci”.

 

‹‹L’unica strada che conduce alla gioia è l’amore; l’uguaglianza e il rispetto sono indispensabili compagni di viaggio›› (Cristina Caboni, La Rilegatrice di storie perdute, Garzanti).

 

‹‹Amatevi l’un l’altro, ma non fate dell’amore una catena: lasciate piuttosto che vi sia un mare in movimento tra i lidi delle vostre anime… Siete nati insieme e insieme sarete in eterno. Sarete insieme anche quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. Sarete insieme anche nella silenziosa memoria di Dio››, sono alcuni versi notissimi del Profeta, opera del poeta libanese Kahlil Gibran (1883-1931). 

 
 
 

Condivisione

Post n°2443 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da namy0000
 

“È nella condivisione del pensiero che l’anima si arricchisce, cresce e prospera” (Cristina Caboni, La Rilegatrice di storie perdute, Garzanti).

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000monellaccio19cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginella
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963