Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi del 27/12/2023

Uomo libero

Post n°3958 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da namy0000
 

2023, FC n. 52 del 24 dicembre

Addio prof, uomo libero

È scomparso lunedì 11 dicembre e la sua morte è stata “gentile” come se l’era augurata. Il professore di filosofia Umberto Gastaldi aveva 82 anni e si è spento in ospedale accanto all’alunna Nicoletta che gli ha tenuto la mano fino alla fine. «Che tu sia una morte gentile – di questo ti ho sempre pregata – scrisse in una sua poesia del 1978», racconta Nicoletta; «senza frastuono né grida; il soffio di un vento più freddo, la voce dell’amica d’infanzia che giunga a chiamarmi per nome… Che tu sia una morte gentile come il silenzio di un’innamorata, come il suo cuore senza peso, più leggero della prima carezza! E così è stato».

Gastaldi se ne è andato nell’abbraccio ideale di una ventina di alunni, maturandi tra il 1980 e il 2005. «Ci siamo rivisti dopo quarant’anni. Era l’11 febbraio 2023 ed era ricoverato per Covid a Vicenza. Da allora non l’abbiamo più lasciato solo. Tutti animati dagli stessi ricordi, dalla stessa commozione, dalla stessa motivazione a farlo felice».

Perché? «Perché anche alla fine, che non era più un insegnante, aveva da insegnare. Non aderiva a cliché e pregiudizi, cercava la verità anche nel rapporto con noi. Aveva uno sguardo unico, non convenzionale, originale. Oltre alle apparenze. Era un uomo profondamente libero».

 
 
 

Joy

Post n°3957 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da namy0000
 

2023, Mariapia Bonanate, FC n. 52 del 24 dicembre

La seconda vita di Joy E., 30 anni

Vittima della tratta, accolta dalle suore Orsoline, ha potuto affrancarsi ed è rinata

Il suo sorriso, la felicità che brillava nello sguardo, l’intensità delle sue parole sono stati accolti con un applauso caloroso e prolungato dalla platea della Festa del cinema di Roma, dove è stata premiata nella sezione che “Women in Cinema Award” ha dedicato al sociale. Joy E., trent’anni, protagonista del libro Io sono Joy (edizioni San Paolo) che abbiamo scritto insieme e che ha avuto la prefazione di papa Francesco, con la sua testimonianza durante l’evento romano dedicato alle donne vittime della tratta, ha spalancato orizzonti di speranza sulla drammatica situazione dell’immigrazione.

«Sono qui per ringraziare l’Italia che mi ha accolta attraverso le persone che mi hanno aiutata a rinascere, a essere la ragazza che era partita per avere un futuro che in Nigeria le era negato. Voglio dire a tutti di non perdere mai la speranza nei momenti difficili e di scegliere sempre la vita, perché è la cosa più importante e più bella che abbiamo. È più lunga del momento difficile, imprevedibile, tutto può ancora accadere di buono. Non vale la pena dire: non ce la faccio. Dobbiamo andare avanti, a testa alta, e metterci in gioco con fiducia e disponibilità. E poi ho sperimentato che Dio, anche quando pare che si sia distratto, non ti abbandona mai. C’è sempre».

La sua storia è quella delle migliaia di donne trafficate dalle organizzazioni criminali per essere vendute nell’insostenibile, sempre più fiorente, mercato della prostituzione. Dove Joy è finita sei anni fa, ingannata con una promessa di lavoro e di studio, dopo avere attraversato l’inferno nel deserto, delle violenze estreme dei lager libici e avere rischiato di morire sul barcone naufragato. Un anno di martirio sulle strade di Castel Volturno, a piangere e a subire sevizie dai suoi aguzzini e dai clienti, fino a quando è riuscita a scappare e a trovare una casa e una famiglia nella comunità di suore che l’hanno affiancata nel suo cammino di liberazione.

Oggi vive una seconda vita: lavora, studia, sta per diplomarsi come operatrice sanitaria, si è fidanzata con un ragazzo italiano e si stanno preparando a costruire una famiglia. «Vivo la vita come se fosse ogni giorno la prima volta, anche il passato mi aiuta perché la mia esperienza può diventare cibo per chi ha fame di speranza e di luce. Ho scelto di aggrapparmi alle persone giuste, di aprirmi, passo a passo, a una nuova cultura e a un nuovo mondo. Ho anche capito che non dovevo pensare solo a me stessa, ma a chi stava attorno a me, a cominciare dalle vittime della tratta, ma anche dalle persone che soffrono e sono in difficoltà». Le suore dicono: «Joy è un dono per tutti noi. Ci aiuta a cambiare lo sguardo sul dramma dei migranti, donne, uomini e bambini. Dobbiamo andare oltre le apparenze e vederli non come una minaccia, una provocazione, ma una risorsa che può offrire molto a tutti, come uno stimolo a uscire da una visione ristretta e diffidente che rischia di lasciarci infelici. Dobbiamo pensarli non come presenze ostili, nemiche, ma stringere con loro un’alleanza che fa bene a tutti».

 
 
 

Filastrocca di Natale

Post n°3956 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da namy0000
 

2023, don Antonio Mazzi, FC n. 52 del 24 dicembre

C’era una madre

era adolescente.

C’era un padre

ed era lavoratore.

C’erano dei pastori

ed erano atei.

C’erano dei saggi

ma venivano da lontano.

C’erano animali perché gli

uomini del tempio dormivano.

C’erano le stelle

ma una indicava.

C’era la notte

ma non era tenebra.

C’era un canto che solfeggiava

un cantico.

C’era un bambino

che era già un profeta.

C’era un asino

che aveva fatto strada.

C’era, lontano,

già qualcuno esagitato.

C’era la pace,

ma non se ne sono accorti.

C’erano quelli che sapevano

ma stavano aspettando.

C’erano laggiù le luci

ma non facevano luce.

C’erano un bambino, una adolescente,

un lavoratore e degli atei che hanno riaperto,

in una grotta, la nuova Bibbia.

 
 
 

Tristezza nelle feste

Post n°3955 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da namy0000
 

Caro don, perché a Natale mi sento così triste?,  Marco, 17 anni

Succede a tante persone di sentirsi più infelici a Natale che in altri periodi dell’anno. Devi interrogarti, caro Marco, sui motivi di questo sentire. Il Natale è la festa che celebra la Vita con la “v” maiuscola, la vita di Colui che è l’autore della vita, Gesù. È un momento di Gioia, Consolazione, Comunione. Eppure, curiosamente, spesso proprio nel tempo di Natale scatta un fenomeno che, proprio perché ci si distanzia dal suo senso più autentico – soffocato da una melassa di buonismo a buon mercato e semina di auguri a piene mani -, fa scattare in qualcuno un senso di tristezza, quasi di colpa perché non si è felici. Natale fa rima con intimità familiare e possono esserci situazioni – separazioni, rotture di amicizie, morte di persone care… - che sono distoniche rispetto a questo clima. Bisogna entrare in lotta contro lo spirito di tristezza, che agisce sui nostri pensieri e che ci toglie serenità, (colmare i vuoti con buone letture, con la preghiera e con atti di generosità: se alcune persone non apprezzano il nostro affetto, rivolgersi ad altre; è dando che si è felici), convincendoci, (falsamente) che non è possibile essere felici. La sua origine è dentro di noi, anche se possiamo attribuirla a un evento esterno, cercando consolazione nell’autocommiserazione, nel vittimismo malinconico, nel senso di “dolce afflizione”. I Padri della Chiesa vedevano in questi stati d’animo dei veri “demoni” interiori, che influiscono su di noi e ci impediscono di gioire delle piccole e grandi cose che abbiamo. Occorre allora fare “dolce” violenza su noi stessi, (mettere cose buone in noi stessi: attraverso gesti di solidarietà, buone pratiche e buone letture), orientarci al cambiamento di visione, cogliendo (attentamente) i doni che il Signore non manca mai di darci. Il Natale, quello vero, ci fa passare dalle tenebre alla luce e ci fa guardare con occhi nuovi la realtà. Fatti aiutare dalla preghiera (don Stefano Stimamiglio, FC n. 52 del 24 dicembre 2023).

 
 
 

Grazie

2023, FC n. 52 del 24 dicembre

Grazie.

Desidero dire il mio grazie di cuore ai lettori di Famiglia Cristiana, arrivati a Rabat nella loro crociera-pellegrinaggio una domenica di novembre. La loro colletta è stata una vera provvidenza per i giovani migranti subsahariani, che vengono ai servizi Caritas della Cattedrale. Il loro gesto di generosità accompagna il nostro progetto “Le scarpe di Natale”. Questi giovani hanno camminato tanto, infinitamente, tra deserti e frontiere. Dal Senegal come Moussa, dalla Guinea Conakry come Aboubakr o dal Ghana… Sfiniti, hanno attraversato Mauritania, Mali, Algeria. Sono decine e decine, che girano per Rabat, ormai in Marocco, chiedendo d’elemosina, con il sogno dell’Europa. Tentano di entrare in territorio spagnolo, anche a costo della vita. E lo sanno. Non vogliono continuare a vivere in un Paese, il loro, che non sa offrire opportunità, né chances, né prospettive. Girano con delle vere e proprie ciabatte o con scarpe bucate o semidistrutte. Per Natale abbiamo pensato di comprare loro un segno di solidarietà: un paio di belle scarpe nuove. Li incontro nella zona della stazione e dintorni. È la mia missione preferita, la chiamo “pastorale della strada”. Cammino con quell’apertura di sguardo e di cuore, come faceva Gesù ogni giorno per le strade di Galilea. Dopo aver parlato lungamente con loro, entro in un negozio per prendere olio, sardine, riso… Oppure svicoliamo insieme in una farmacia per altre necessità. Quando usciamo dal negozio, ti fanno un sorriso che ti conquista. Ti ripetono più volte: «Allah ti benedica, … ti dia lunga vita!». Resto senza parole. Ma in cuore mio, in fondo, ringrazio quanti con una loro offerta mi permettono di aggiungere alla mia compassione la generosità. Io sono semplicemente le loro mani per “umanizzare” questa emigrazione giovane, disperata, selvaggia. È indispensabile e senza dignità, abbattere i pregiudizi, essere umani, costruire ponti e relazioni di fraternità. In realtà, è questo il costruire il Regno di Dio. Anche con un paio di scarpe nuove a Natale! Essere più umani è la lezione più grande, quel giorno, che ci viene dalla grotta di Betlemme… E sarà Natale – padre Renato Zilio, Rabat (Marocco)

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Gennaio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000inmariosofia.refeisotta.t.2018audaceaudreylcacremamonellaccio19cassetta2prefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magica
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963