Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi di Marzo 2022

Madre Terra

Post n°3726 pubblicato il 31 Marzo 2022 da namy0000
 

Mia preghiera, del 31 marzo 2022

Oh Terra, Madre nostra infinitamente generosa, ti ringraziamo per la vita che ci hai dato: parte del tuo spazio, tuo dono. Uomini tutti interconnessi e interdipendenti. Ti ringraziamo per la salute che ci ha permesso di godere dei tuoi preziosi doni: l’aria, l’acqua, la bellezza dei fiori, dei fiumi, di tutto ciò che freme nelle tue foreste, esplosione di bellezza. Gli uomini e le donne che vi abitano, perché sappiano ammirarla e custodirla. Per il vento e per l’aria, per le nubi e per il sereno e per qualsiasi tempo, per mezzo dei quali tu ci nutri. Grazie per tutte le tue creature, animali e insetti i più vari che ci aiutano e ci fanno compagnia; e per tutte le meraviglie che vi abitano che permettono la Vita su questo Pianeta. Che fantasia, Madre!  In te non c’è niente di permanente, eccetto il cambiamento, che è l’unica costante.

Donaci la capacità di meravigliarci e di contemplarti.

Perdona l’ingratitudine e il dolore che ti provochiamo infertendoti ferite e sofferenze crudeli. Perdona i nostri continui ingrati tradimenti. Perdona il non amarti, il non rispettarti, perdona la quantità esagerata di rifiuti malsani con i quali ti intossichiamo, perdona la produzione di armi sempre più sofisticate che ti procurano ferite irreparabili, perdona le inutili uccisioni di animali, perdona gli infiniti buchi che pratichiamo nel tuo corpo; perdona il luridume con il quale sporchiamo e intossichiamo le tue acque; perdona gli esperimenti nucleari che ti distruggeranno e distruggeranno anche noi stessi. Perdona che del tuo paradiso terrestre ne abbiamo fatto una discarica puzzolente e malsana. Perdona la rottura della relazione fra te e noi, Madre ricca, immensamente generosa e premurosa. Perdona la stupidità umana.

Piangiamo per la tua Natura ferita, Madre!

Non ricambiarci con lo stesso disamore con cui noi ricambiamo la tua infinita generosità e cura.

Preservaci dalle calamità.

Veglia ancora su di noi. Continua a non farci mancare il necessario: donaci la salute di tutto il nostro corpo. Donaci la forza necessaria per noi, per la nostra famiglia e per aiutare chi ha bisogno del nostro aiuto.

Custodisci il nostro riposo. E quando tu avrai deciso che è finita, e arriverà la nostra sorella morte, accoglici, con la premura e con l’amore con i quali ci hai allevati fino ad oggi, e alla fine ultima, accoglici, in modo sereno, oh Madre amatissima, nel riposo eterno. 

 
 
 

Preghiera

Post n°3725 pubblicato il 30 Marzo 2022 da namy0000
 

2022, Riccardo Maccioni, Avvenire, 29 marzo

La preghiera. Se un dialogo tra innamorati, funziona davvero

L’amico lo dice a mezza bocca, con grande rispetto, senza nessun gusto della provocazione: ammirevoli i Rosari, emozionanti le Vie Crucis, suggestive le veglie, ma alla fine che cosa resta? La domanda rimbalza nel cuore e nella testa di tanta gente, forse anche di molti credenti: pregare serve davvero? Perché a guardare i risultati, il piatto piange.

E con lacrimoni grandi così. Invochi la fine della pandemia e il Covid imperversa, chiedi pace e le bombe continuano a cadere, di pioggia antidoto alla siccità che asseta i campi e le famiglie, neanche a parlarne. E hai voglia a usare le formule colte e a citare i maestri della mistica: la realtà sta lì a fissarti, arida e precisa come una sentenza. O forse il problema riguarda proprio il modo con cui la guardiamo, è l’emotività che si impone sulla pazienza, è l’urgenza del tutto subito che non contempla l’educazione all’attesa. La preghiera come il gettone nella macchinetta del caffé che, appena lo introduci, il bicchierino inizia a riempirsi. Come una magia che è all’opposto della vita dello spirito. La prima è una forzatura, spesso un inganno, comunque una formula di superiorità, l’altra è una scuola di ascolto, una lenta discesa dentro se stessi, un esame della vista per gli occhi del cuore. Un incrocio tra tempi che battono a ritmi diversi, i nostri e quelli di Dio, calibrati su prospettive differenti: il desiderio di interrogare e catturare l’istante che passa, di fronte all’infinito presente. Si tratta di provare ad accorciare le distanze, di imparare a coniugare altrimenti i verbi, di non impelagarsi nella nostalgia. Ma per riuscirci servono umiltà, silenzio, costanza.

La formula di intercessione e pentimento, piuttosto che il ringraziamento, come scuola per imparare a guardare il mondo con occhi differenti. L’invocazione, non come richiesta di un prodigio, ma di una trasformazione dal di dentro, di una vera conversione, per usare un’espressione tipica della Quaresima.

Che in definitiva significa imparare a vedere le cose come le vede il Signore, capire le sue traiettorie e tentare di imitarle. Forse la formula non sarà teologicamente corretta, ma avvicinarsi a Dio significa innanzitutto amarne la logica, per così dire il modo di pensare. In fondo si diventa santi, per “dimenticanza”: di noi stessi e della nostra orgogliosa e superba autosufficienza. Domandiamoci allora se quando preghiamo accettiamo un risultato contrario a quello che vorremmo, se siamo disposti a chiamare vittoria quello che prima di entrare in chiesa consideravamo sconfitta, se abbandoniamo subito o se invece, in forza di una prospettiva più grande, siamo pronti a consumare i pantaloni sugli inginocchiatoi.

Ce lo insegnano i testimoni della fede di ogni tempo, con il cuore contento anche senza possedere nulla. Perseverare fa miracoli, abbassa il cielo fino a farcelo trovare dentro di noi, nasconde la fatica. Si tratta infatti del linguaggio dell’amore, che aspetta malgrado mille rifiuti, che ti tira giù dal letto come l’amico importuno del Vangelo, che alla fine gli apri la porta se non per affetto, almeno per sfinimento di fronte alla sua insistenza. Con il Signore è lo stesso: mai arrendersi, piuttosto confidargli la fatica, la delusione, l’impazienza. Come nel dialogo tra innamorati, dove non è importante ciò che dici ma esserci. Perché la preghiera, ogni vera preghiera, in fondo non è che stare con Dio e accettare la sua presenza.

Che abbraccia, ama, perdona e insegna a perdonare: il miracolo più grande, il segreto per diventare veri uomini e vere donne. Bei discorsi, si dirà, però intanto la guerra, il Covid, la siccità. La risposta è Salomone che chiede non la ricchezza ma la sapienza, è l’eccomi di Samuele, è il sì di Maria che alle nozze di Cana “anticipa” i tempi di Gesù. È leggere la realtà con l’orologio del Padre, che vuole solo il meglio per i suoi figli e di fronte alla loro insistenza indica la strada più veloce per uscire dall’incubo. Un sentiero fatto di cuore e intelligenza. Come la compassione che consola il malato mentre nei laboratori si studiano le cure. Come il dialogo che avvicina le parti e disarma le mani e i cuori. Come il vento che muove le nuvole e domani, vedrete, pioverà.

 
 
 

Mia nonna diceva

Mia nonna diceva.

“Non lasciare che le tue padelle brillino più di te.

Non prendere le pulizie di casa così seriamente.

La vita è breve, divertitevi!

Spolvera quando ne hai bisogno,

ma prenditi anche del tempo per dipingere un quadro o scrivere una poesia, fare una passeggiata o visitare un amico.

Cucina quello che vuoi, annaffia le piante…

Prenditi del tempo libero per bere una birra, nuotare al mare (o in piscina), scalare montagne, giocare con i cani, ascoltare musica, leggere libri, trascorrere del tempo con i tuoi amici e godersi la vita.

Spolvera se ne hai bisogno,

ma la vita continua fuori.

Sai che questo giorno non tornerà mai più.

Spolvera se ne hai bisogno,

ma ricorda che stai invecchiando e molte cose che puoi fare ora non sono così facili da fare in vecchiaia.

E quando te ne vai, visto che un giorno ce ne andiamo tutti, diventerai anche polvere…

E nessuno ricorderà quante bollette hai pagato, nemmeno la tua casa pulita, ma ricorderà la tua amicizia, il tuo divertimento e ciò che gli hai insegnato” (Rose Vangheluwe)

 
 
 

Preghiera per la pace

Post n°3723 pubblicato il 24 Marzo 2022 da namy0000
 

(papa Francesco, Avvenire 25 marzo 2022, consacra l’umanità intera a Maria, per la guerra fra Russia e Ucraina)

Atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.

Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.

Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.

Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.

Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.

Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.

Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.

Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.

Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, oh Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.

 
 
 

La guerra di Piero

Post n°3722 pubblicato il 23 Marzo 2022 da namy0000
 

La Guerra Di Piero

di Fabrizio De Andrè

 

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

"Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente."

Così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve

Fermati Piero, fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
"Chi diede la vita ebbe in cambio una croce"

Ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera.

E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore.

 

Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue.

"E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore".

E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia

Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato.

Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno.

"Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno."

E mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2022 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginellaninettodgl19
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963