Un mondo nuovo

Quel patto tra i giovani

Quel patto tra i giovani per un’economia al servizio dell’uomo

Si avvera il progetto di papa Francesco: ragazzi da 120 paesi del mondo si confrontano con studiosi e imprenditori per elaborare un modello che riduca il divario tra ricchi e poveri.

Il primo maggio scorso, nel giorno di san Giuseppe lavoratore, il Papa ha scritto un appello a tutti i giovani economisti, imprenditori e imprenditrici under 35 del mondo, invitandoli ad Assisi dal 26 al 28 marzo per sancire insieme un patto per cambiare l’economia.

Un’occasione che nel tempo e a causa della emergenza pandemica globale ha saputo coinvolgere comunque più di 2.000 giovani da oltre 120 paesi del mondo, trasformandosi in quello che, dal 19 al 21 novembre, sarà un evento in streaming internazionale con base ad Assisi.

In un periodo così particolare e “fragile” del mondo abbiamo accolto con gioia e speranza l’iniziativa di papa Francesco per un’economia diversa, che sappia accogliere e difendere la vita, che sia al servizio dell’uomo, inclusiva e si prenda cura del creato.

L’inaspettato rinvio ha creato di fatto l’opportunità per tutti questi giovani di riunirsi in gruppi eterogenei, multiculturali, multireligiosi e internazionali, tenendo vivo lo spirito dell’evento e organizzando incontri e attività di lavoro, formazione e approfondimento attorno a 12 specifiche tematiche significative già nella loro definizione: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO₂ della disuguaglianza; business e pace; Economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita.

Non è mancato e proseguirà il contributo di figure di spicco quali Muhammad Yunus e, tra gli altri, Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni, Mauro Magatti, Juan Camilo Cardenas, Jennifer Nedelsky, Sr. Cécile Renouard e Sr. Helen Alford, oltre a numerosi imprenditori di consolidata esperienza e capacità.

Competenze di alto livello accademico e professionale, disponibili per l’ascolto dei giovani anche con colloqui personali, per garantire ai ragazzi lo spazio per incalzarli con le loro domande ed esprimere le loro prospettive e la propria visione del mondo e dell’economia che sarà.

Il mondo ha bisogno della creatività e dell’amore dei partecipanti che come artigiani di futuro stanno tessendo l’economia di papa Francesco, fra il già e il non ancora.

“The economy of Francesco” in versione on line consentirà così a tutti i giovani iscritti di partecipare nelle medesime condizioni. Tematiche che peraltro non possono non risentire della contingenza segnata dal Covid; non è possibile non ritrovare sotteso ovunque il tema della “cura”, sia che riguardi l’essere umano e la sua salute, il suo benessere, sia che riguardi la nostra Terra, le relazioni, la giustizia, il lavoro.

Inevitabilmente, forte dell’esperienza accanto ai ragazzi del Serafico di Assisi, sento l’urgenza di ripensare le tematiche legate alla salute senza dover percorrere soltanto la strada del “razionamento” delle risorse, ma piuttosto quella della “generatività”, che soprattutto le nuove generazioni sono chiamate a esprimere. I volti di questi bambini, di questi ragazzi e in generale degli “ultimi” e dei “più fragili” ci ricordano costantemente che una società più giusta e più inclusiva può essere costruita solo a partire da loro. Solo con un contributo consapevole verso di loro potremo stringere il patto del 2020 con papa Francesco (Francesca di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, FC n. 47 del 22 novembre 2020)