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Messaggi del 04/06/2018

Mi rivedo bimba

Post n°2660 pubblicato il 04 Giugno 2018 da namy0000
 

“Mi rivedo bimba, rannicchiata, sola, aggrappata alla ringhiera del mio vecchio cortile in un giorno stranamente affollato. Sento grida mai udite e pianti singhiozzanti che mi sono incredibilmente familiari. Sono confusa, vorrei capire cosa stia succedendo, ma a soli quattro anni mi è praticamente impossibile. Sgrano gli occhi e guardo la gente in movimento davanti alla porta della mia casa e provo una sensazione strana, quasi un dolore che mi turba e mi mette paura. Vorrei gridare o piangere, ma mi sento legata alla ringhiera come se qualcuno volesse rapirmi.

Dopo qualche giorno mi ritrovo con un grosso fiocco nero in testa dietro a una bara fra gente che prega. Cosa sarà mai successo? La mamma soffia di continuo il naso come se avesse sempre il raffreddore e i suoi occhi sono rossi come se piangesse continuamente. Mi hanno detto che papà è volato in cielo. Io però non capisco questo strano linguaggio, anche perché volo anch’io di notte nei sogni, eppure al mattino mi ritrovo sempre nel mio letto accanto alla mamma. Forse che mio papà è diventato improvvisamente un uccello, come succede spesso nelle favole?

Ma anche gli uccelli ritornano sempre nei loro nidi. Così, lontana dalla triste realtà e con nel cuore l’ingenua speranza che presagisce un ritorno sicuro da parte di mio padre, ogni sera, come tutte le altre sere, mi affretto a correre sul portone del cortile e aspetto l’arrivo del papà che da lontano segnali la sua presenza con lo sventolio del suo fazzoletto. Ma invano, ogni volta si ripete lo stesso pianto per l’inutile attesa.

Questa è la mia storia di bimba, ed è sicuramente il dramma di ogni bambino orfano, reso triste per la mancanza di uno o di tutti e due i genitori, rimasti vittime di incidenti stradali, malattie, infortuni sul lavoro o più tristemente delle guerre. Lo sgomento però che sconcerta e ci riempie di tristezza e fa gridare di rabbia contro certe irresponsabilità dovute, il più delle volte, a una moda capricciosa spezza famiglie che obbliga i figli a vivere solo per metà, va ai separati, divorziati, in quanto, mentre la coppa decide, magari a ragion veduta, la separazione per il bene di tutti, i figli vivono in silenzio il loro dramma, piangono un padre o una madre che, pur essendo vivi, frantumano l’intimità familiare.

A tutti questi bambini, dedico la mia prima poesia, scritta qualche anno dopo la morte di mio padre…

Mio papà è morto sul lavoro a soli 36 anni schiacciato da una gru. Era l’anno 1942 – Nonna Rina” (FC n. 22 del 3 giugno 2018). 

 
 
 

Trappola per i poveri

Post n°2659 pubblicato il 04 Giugno 2018 da namy0000
 

2018, Internazionale n. 1257 del 25 maggio. ECONOMIA. Trappola per i poveri. Sui social network sono sempre più frequenti i profili di giovani esperti di finanza che ostentano i loro incredibili guadagni. Ma si tratta solo di esche per attirare i ragazzi in complesse truffe. … “Alcuni mesi dopo l’uscita di The wolf of Wall street nel Regno Unito, nel gennaio 2014, un robusto ventunenne di nome Elijah Oyefeso, proveniente dai quartieri popolari di Londra sud, ha cominciato a parlare sui social network di quanti soldi guadagnava vendendo azioni. Migliaia di giovani follower erano pronti a tutto per imitarlo. Man mano che la sua fama su internet cresceva, Oyefeso ha attirato l’attenzione dei produttori televisivi”. … “In rete, Oyefeso ha assiduamente coltivato quest’immagine di uomo che si è fatto da sé ed è riuscito a diventare ricchissimo. I video del suo canale You Tube, che hanno migliaia di visualizzazioni, lo mostrano mentre compra auto da 250.000 sterline o sale su jet privati con la stessa noncuranza con cui altri suoi coetanei chiamerebbero un’auto di Uber. Il suo account Instagram, in cui appare regolarmente in posa accanto a una Rolls-Royce colore blu e argento, lo descrive come il fondatore della Dct, la sua azienda di trading. Dct sta per dreams come true (i sogni si avverano)… Agli occhi di molti ragazzi che vengono da posti come Camberwell, il quartiere di Londra dove Oyefeso è cresciuto, o che si sono imbattuti in lui sui social network, quest’immagine gli ha conferito lo status eroico di un calciatore o di un rapper… Assumendo pose da rampolli ricchissimi e postando citazioni del film, i suoi follower reclutano aggressivamente giovani vittime in una truffa a piramide che ha fatto guadagnare miliardi di sterline alle grandi aziende venditrici di prodotti finanziari ad alto rischio. Sono i lupi di Instagram… È quasi impossibile contare i reclutatori che si spacciano per trader di successo su Instagram, ma si possono contare i post che usano hashtag come #binaryoptions (222.2016), #traerlifestyle (64.151). Questi numeri crescono ogni minuto che passa, generati da migliaia di account che appaiono e scompaiono costantemente… Man mano che è emersa la verità nascosta dietro la favola di Oyefeso, internet si è rivoltata contro di lui. Molti hanno condiviso la notizia del suo arresto con commenti di scherno, accusandolo di essere un truffatore. Lui ha risposto con un video in cui afferma: “La gente non vuole vedere un ragazzo nero dei quartieri poveri raggiungere il successo”. Quello che appariva come un ricco e giovane trader era in realtà un’invenzione promossa da aziende decise a sfruttare il divario tra la vita che i millennial credono di dover vivere e la dura realtà economica in cui vivono.  

 
 
 

Un trono altro non è

Post n°2658 pubblicato il 04 Giugno 2018 da namy0000
 

“‹‹Un trono altro non è che un pezzo di legno rivestito di velluto››, diceva Napoleone, che di questo fece esperienza personale.

“L’arte della politica è la mediazione” (Sandro Pertini).

L’appello che il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht lanciava al termine della sua opera La resistibile ascesa di Arturo Ui (1941), trasparente allusione a Hitler: ‹‹Imparate che occorre vedere e non guardare in aria, occorre agire e non solo parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto. Il grembo da cui nacque è ancora fecondo!››.

“Il populismo è come l’olio: una volta versato, si diffonde facilmente”.

“In politica non bisogna mai trascurare due fattori: la stupidità e l’incompetenza” (Oliver Roy, Internazionale n. 1135 dell’8 genn. 2016).

“A proposito di politica, ci sarebbe qualcoserellina da mangiare?” (Totò, attore, in Fifa e arena).

 
 
 

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