Creato da FalcoReale_67 il 03/11/2008

IL VOLO DEL FALCO

VOLARE... nella PELLE e nel CUORE!

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La scatola

Post n°30 pubblicato il 18 Marzo 2010 da FalcoReale_67
 

Ho chiuso il dolore in una scatola
 che vorrei gettare via.
  Ho alzato il coperchio ancora una volta,
   per controllare
    di non aver dimenticato nulla,
     per essere certo che tutto vi sia contenuto.

Rivedo vecchie figure,
 consigli ormai sciupati,
  oggetti e forme di un estinto passato.
   Osservo le immagini,
    rileggo le parole,
     ma tutto fa ancor più male.

Ho smesso da tempo
 quelle comode scarpe
  sulla strada d’asfalto.
   Ora cammino su strade sterrate
    con la testa china
     e nudi piedi che dolgono.

Accompagnato dal dolore,
 nel malinconico umore,
  rifletto;
   ogni espressione
    ed ogni sillaba
     sono intrisi dal rimorso.

Troppi sorrisi non spesi,
 mille parole non dette,
  emozioni non trasmesse,
   che rinchiudo nel silenzio,
    di questi giorni
     che ancora odorano di morte.

Ho racchiuso il mio cuore
 in una gelida prigione,
  con sbarre di sofferenza
   e lucernari di incomprensione.
    Sono colmo di infinito vuoto
     e abbandonato al certo destino.

Una lacrima scorre sul viso,
 mentre ripongo
  la scatola al suo posto,
   conscio di non poterla gettare.
    La forza per liberare il cuore
     solo in me la devo trovare. 

E mentre il nuovo anno
 ormai è iniziato,
  mi rincuoro di averci provato
   e di esser stato capace
    ad essere
     un uomo migliore.

Per i miei 43 anni... a mio padre e a tutti i padri (come me) di questo mondo.

 
 
 

E dal dolore… io RITORNO

Post n°29 pubblicato il 07 Marzo 2010 da FalcoReale_67
 

Talvolta la vita ti appare come un vetro appannato… riesci a vedere oltre, solo quando rimuovi quel velo di umidità che lo offusca. Tutto allora d’incanto t’appare chiaro e nitido, limpido e cristallino.
Si, anch’io provengo dalla vita terrena... fatta di realtà e pochi sogni. Una vita in cui ho camminato a lungo, con sacrificio per giungere a mète prefissate, agognate e… che ritenevo sufficienti per conquistare quantomeno la serenità. Frammenti passati, come biglie che rotolano... e ognuna custodisce in sé luci ed ombre. Troppo ho camminato per immaginare anche solo lontanamente i luoghi visitati, gli ostacoli superati, le cime conquistate.
Fintanto che ho scoperto che vivevo in luoghi dove "la vera felicità" non è più di casa... l'attaccamento alla realtà e la negazione del trascendente, tipica dei giorni nostri, non si confaceva più al mio essere ed è così che ho deciso di fermarmi di fronte a strade che non mi appartengono... ed è per questo che ho deciso di intraprendere la via stellata... il cielo... il VOLARE.
Ora che il dolore mi ha temprato caratterizzando gli istanti della mia ultima vita, guardo oltre questo vetro finalmente ripulito e rivedo il cielo, le stelle, il profumo di un mattino soleggiato… ritorna in me il desiderio di riprovare… di ritrovare la rotta smarrita che conduce alla felicità.
Sì, RITORNO… più forte e maestoso di prima, ebbro di bellezza e di un cuore che ha voglia di ritrovare LEI, la mia prediletta… la musa ispiratrice delle mie inconfondibili emozioni. Sono tornato Falco Reale in un questo mondo che ha cercato di cacciarmi… senza riuscirci.

Un caro saluto alla CUCCIOLA che mi ha sostenuto con molto affetto in questi ultimi mesi, un forte abbraccio a mia madre che una malattia tenta di debilitarne il proseguo, un’ultima lacrima versata a chi, il Cielo, ha deciso di non far soffrire più: un uomo umile ma che fece dell’onestà, l’altruismo e il rispetto i suoi ideali; un uomo che fece del lavoro la sua vita e della famiglia il suo affetto… un uomo che ha composto di proprio pugno semplici parole che io ora trascrivo come piccola testimonianza della sua memoria e di ciò che mi ha trasmesso nel sangue… la passione per quella forma d’arte chiamata poesia, lo scrivere emozioni nella pelle e nel cuore.
Un uomo… che io chiamavo PAPÁ.

Non affannarti
a cercare vane parole
per descrivere l’aurora
che gioca con i raggi del sole,
il rombo spumeggiante
di una cascata,
la perfezione cromatica
di un arcobaleno,
il placido ritmo
di un ruscello,
l’incessante gracidio
di uno stagno,
la melodia del vento
che soffia tra il canneto,
la spettacolare magia
di un tramonto,
l’infinito mistero
del firmamento.
Lascia che il tuo CUORE
si impregni di tanta armonia
e si commuova
al cospetto del CREATO.

 
 
 

INFURIATO

Post n°28 pubblicato il 07 Novembre 2009 da FalcoReale_67
 
Foto di FalcoReale_67

Ora che i miei occhi hanno visto e si sono spalancati… ho solo schifo, vomito, spazzatura, sangue, odio, da riversare su tutto ciò!!!

Jaegher… Antipatika_0… Koca_cola… colomba_b... o quant’altri profili vili e ignobili ti sei creato: appartieni a quel mondo marcio che è tipico del fetore che emana, il mondo di uomini a cui la macchina ha spremuto l’ultima goccia di sugo, sei martire del moderno progresso umano. Ricordati che si può vivere senza nulla, ma non come vivrai tu tra il dolore e l’angoscia per ciò che hai fatto, amaro nutrimento, forse il migliore che ci sia per certe persone.
Civetti con le catastrofi, hai tempo e sentimento per cacciare la testa nelle vite altrui, per amoreggiare con la morta materia del voyeurismo mediatico, narcisista e morboso. Tu non sai e non sei nulla, non sai cosa significhi ciò che altri hanno vissuto sulla loro pelle e hanno elaborato nelle loro menti. Hai destato disordine, violenza, odio. Ti sei tuffato in un oceano in rivolta prima di abbandonarti ai godimenti amari dello spionaggio retrospettivo, prima di poter singhiozzare tranquillamente su te stesso; e ora ti sei voltolato nei tuoi stessi escrementi. Sei semplicemente un vigliacco, meschino e schifosamente colpevole di troppe cose.
La falsità, le menzogne che scrivi e di cui ti fai vanto mascherandoti vilmente, sono il solo frutto che il tuo albero rinsecchito riesce a produrre. Ora però roditi nel dolore atroce che ti attanaglia e nel timore di ciò che ti potrà accadere. Già stai vivendo senza sentire ciò che sei, la tua vita galoppa davanti a te e gli istanti vengono vissuti prima che tu possa tenerli in mano. Dentro te non c’è più nessuno, non c’è altro che un misero buco che si scava sempre più, come se un onda ne rifluisse senza fine.
Ricordati che quando si incontrano “pagine esplosive”, pagine che bruciano, che strappano lacrime e bestemmie, emozioni e sentimenti... ricordati che sono sempre pagine di persone alle corde, persone a cui non resta altra difesa che le parole; ma le parole sono sempre più forti delle menzogne, peso schiacciante del mondo, più forte di tutti i freni che i vili come te inventano per infrangere il miracolo della personalità. Se si potesse mai tradurre tutto quel che ho messo nel cuore, mettere giù quella che è la sua vera esperienza, quel che è REALMENTE VERITÀ, io credo allora che tu andresti in frantumi, ti sfasceresti in migliaia di piccole particelle e ne Dio, ne volontà, ne accidente potrebbero mai radunare i pezzi, gli atomi che ti componevano.
Io sono consapevole di ciò che sono e non rinnego nulla del mio passato o presente… soprattutto in quest’ultimo periodo ho avuto molte più certezze di tutte le idiozie che tu hai scritto. Sei e resterai per sempre un individuo incolore, nulla ti distingue dal catrame che tutti i giorni calpesti. Sei lo zero assoluto, cifra che forma il nocciolo del tuo deplorevole essere.
Io un pennuto con le corna? Fosse anche vero almeno avrei un cuore per piangere, non come il tuo, secco e arido come il deserto. Qualcuno ha scritto “Amo tutto ciò che scorre” e allora io voglio un mondo fatto di correnti che portino in qualche luogo, a contatto con nuovi orizzonti e che creino cicloni spazzando nell’oceano le foglie secche fatte di inganni e menzogne, fatte di gente come te. Si, Cristo Santo, voglio più cicloni, cicloni che creino nuove formazioni geologiche, nuovi passaggi topografici e nuovi continenti dove la gente come te venga messa al bando... voglio prendere il volo e mai più rivedere lo schifo che mi circonda, la puzza che assale ogni piccola particella della tua ignobile presenza. HAI CAPITO CHE CAZZO VOGLIO!!!
So chi sei e d’ora in avanti spalanca sempre i tuoi occhi innanzi a te. Non serve che controlli le spalle, io non mi comporto vigliaccamente; se mai m’incontrerai sarà solo perché i miei occhi cercheranno i tuoi, frontalmente.… e mi riconoscerai perché la rabbia che covo per te, non ha eguali: sangue, schiuma dalla bocca e veleno dai miei occhi che riverserò tutto su di te.

D’ora in avanti basterà solo un mio piccolo segno e tutto… dico TUTTO ti si riverserà contro; come un fiume di lava sarai sommerso da tonnellate di detriti che tu stesso hai prodotto. Rimpiangerai il tuo vile comportamento e sarai costretto a inghiottire tutte le roventi menzogne che il tuo fetido alito ha disperso nell’aria. Se mai un giorno dovessi ancora sentire anche il solo maleodorante odore di te, una sola parola detta a me o ad altri che ben conosci… ebbene, forse allora per la prima volta nella tua insignificante vita dietro una cattedra, capirai cosa significa e come può diventare un uomo quando è letteralmente INFURIATO. Basta una sola e semplice parola… RICORDATELO!!!!!!!!

Il sole ancora non è sorto ma già sento il fiume che scorre dentro me, il suo passato, la terra antica, il clima mutevole. Le cime gli fan dolce corona: il suo corso è stabilito.

PS1: Per chi mi ha aiutato e sa… le vostre conoscenze hanno dato i frutti sperati.
PS2:
Il mio non è ancora un ritorno ufficiale… ma d’ora in avanti sarò qui, vigile, attento… e talvolta riuscirò forse a dipingere nuovi ritratti alle mie emozioni.

 
 
 

MI FERMO...

Post n°27 pubblicato il 13 Aprile 2009 da FalcoReale_67
Foto di FalcoReale_67

Chiedo scusa a tutti/e coloro che, ogni tanto, facevano capolino da queste parti… ma ho deciso di staccare (spero solo momentaneamente) la spina a questo blog. Purtroppo in quest’ultimo periodo ho la testa lontana mille miglia, presa da impegni vari e… come se non bastasse… non so… ma mi manca totalmente l’ispirazione, gli stimoli, la vena poetica.
Forse non riesco più a trovare quelle risposte emotive al mio cuore e alla pelle, attraverso ciò che scrivo. Quindi… preferisco fermarmi e volgere lo sguardo altrove. Non so se sarà una cosa definitiva o temporanea. Per tale motivo fin d’ora ringrazio con tutto il mio cuore tutte le persone che hanno dimostrato di saper apprezzare le emozioni che ho tentato di trascrivere in questo luogo. Credetemi, comunque vadano le cose… vi porterò sempre nel mio cuore.

Infine, un’ultima cosa: avrei voluto scrivere qualcosa riguardo le vittime del recente terremoto in Abruzzo… ma non ci sono riuscito!
Ho versato lacrime e maledetto il destino; ho urlato dall’ammasso di macerie che vi ricoprivano, sperando che foste ancora in vita e qualcuno potesse salvarvi; ho aperto le ali e asciugato i miei occhi per difendere il dolore che portate nel petto… voglio solo sperare che i bambini, quelle povere creature che prematuramente hanno lasciato questo mondo, possano vedere prima di altri il Paradiso che gli attende.

A Voi la speranza, a Voi la sete di giustizia, a Voi l’amore di tutti, a Voi e a tutti coloro che giornalmente muoiono di fame, di sete, di stenti, di guerre ipocrite… a Voi una vita migliore.

A VOI:

 
 
 

INTROSPEZIONE

Post n°26 pubblicato il 04 Aprile 2009 da FalcoReale_67

Se fin dalla nascita
fossi nato Falco
avrei solcato i cieli
in un sussurro lieve,
ma un dono d'Amore
mi ha fatto Uomo
e scrivano di Emozioni,
ma è in questo segreto
che si cela la mia verità
e nei miei passi
così grevi sulla terra.

Forse un giorno un Angelo
leggerà il mio Cuore
e impietosendosi
mi offrirà le sue ali
per volare di notte
più in alto del cielo,
tra le pieghe dell'Anima,
negli eterni attimi senza fine,
tra le spire di sogni incompiuti,
negli Occhi lucidi di ricordi...
tra quel che ero e quel che sono.

     Sentire le rotte nei miei respiri
     che attraversan Correnti,
     maree d'universo,
     e mentre avvolgo
     ogni semplice istante
     che lo strano Destino
     si offre di compiacere,
     m'abbandono ad emozioni
     che non eran previste,
     per scoprire ora
     tutto ciò che sarò.

Apro la porta oltre gli Orizzonti    
in un trascorso di Ricordi    
che sbriciolano le attese,    
e tra attimi sfuggiti    
e la voglia di cercarsi,    
sarai solo tu    
la vita che palpita,    
le intrecciate mani    
che mi sorreggono,    
e quelle voci d'AMORE    
che non mi lasceranno mai.    

Per chi sfiora la luna e si aggrappa al suo calore,
per chi cerca nella notte un colore da amare,
per chi cerca un sogno da capire... mentre attende il sorgere del sole.

 
 
 

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