Il Sole di Stagno

Dopo il fortunato “Fessarie ‘e cafè”, compendio delle umane voci partenopee, il napoletano Salvatore Bonavita esordisce nella narrativa con il romanzo “L’incontro di ritorno (pagg. 165, euro 12; Guida)” , che vede svilupparsi attorno ad una semifinale di ritorno di Champions League del Napoli di De Laurentiis, una vicenda che fa riscoprire e sanare una vecchia tragedia occorsa cinque anni fa ai protagonisti. Raffaele, borghese e senza padre, fa comunella con Giuseppe e la sua famiglia di chiara impronta camorrista, fidanzandosi anche con la sorella dell’amico, Regina. In seguito ad un tentativo di scippo di cui si sono resi protagonisti – Raffaele come guidatore di una vespa; Giuseppe come esecutore materiale del reato – la donna scippata perde la vita. Raffaele si costituisce ed aggrava la posizione dell’amico che si dà latitante. Dopo i pochi anni di carcere minorile Raffaele diventa centrocampista del Napoli e nell’incontro di ritorno di Champions, Giuseppe lo ritrova come tifoso-amico del Napoli, meditando di ricostituirsi anch’egli. In questo snodo vitale s’inserisce anche il ritorno di Vincenzo – figlio della donna morta – che in un crudele e metaforico gioco del destino abbraccia allo stadio Giuseppe. Il racconto – l’evento agonistico è solo un comodo sfondo narrativo per meglio rappresentare la tragedia – è metafora della città partenopea, figura mitica che abbraccia i suoi figli in viluppi mortali, annebbiando responsabilità e confondendo lutti. Ma la forza di Napoli e del suo sogno comunitario, darà anche la soluzione della vicenda - non nascondendo l’evento - ma portando ad una pacificazione, che contribuirà a dare meno spazio all’odio, che per il suo carattere assoluto non permette spazio alla vita ed al perdono.

Vincenzo Aiello