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IL SANTO GRAAL

Post n°52 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da lucy09_1
 
Tag: SIMBOLI

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Solo i puri potrebbero toccarlo e riceverne la felicità terrena ed eterna.

Nel corso degli anni, numerose leggende nate intorno alla figura del

Santo Graal hanno affascinato i popoli della terra in ogni tempo, stimolando la fantasia di numerosi scrittori.
In alcune leggende il Santo Graal viene descritto come il calice

usato da Cristo nell'Ultima Cena, mentre per altre esso rappresenta la coppa in cui Giuseppe d'Arimatea, avrebbe raccolto il sangue di

Cristo crocifisso.
In una leggenda sorta in Spagna e in Francia intorno al 1100, il Graal è

un oggetto sacro e misterioso che viene custodito in un tempio o

castello in Bretagna, e solo i puri possono toccarlo conquistando la

felicità terrena e celeste.
Altre versioni risalenti al IV secolo: raccontano che la Maddalena

fuggita dalla terra santa portò il Santo Graal con sé a Marsiglia dove

sono tuttora venerate le sue presunte reliquie.
Nel secolo XV questa tradizione aveva già assunto chiaramente

un'importanza enorme nei personaggi come Renato d'Angiò, che faceva

 collezione di "coppe Graal".
Nel testo arturiano "Joseph d'Arimathie - Le Roman de l Estoire dou Graal"

del 1202 scritto da Robert de Boron, il Graal viene descritto come il calice

dell' Ultima Cena, in cui Giuseppe d'Arimatea aveva raccolto il sangue

di Gesù crocifisso. Il Graal viene associato a un libro scritto da Gesù Cristo,

che può leggere solo chi è in grazia di Dio e le verità di fede che esso

contiene non potranno mai essere pronunciate da lingua mortale senza

che i quattro elementi ne vengano sconvolti. Se ciò, infatti, dovesse

accadere, i cieli diluvierebbero, l'aria tremerebbe, la terra sprofonderebbe

e l'acqua cambierebbe colore.
Perché il calice fu portato proprio in Inghilterra? I sostenitori della sua

esistenza affermano che durante la sua permanenza in Cornovaglia,

Gesù aveva ricevuto in dono una coppa rituale da un Druido convertito

al cristianesimo e quell'oggetto gli era particolarmente caro. Dopo la

crocefissione, Giuseppe d'Arimatea

aveva voluto riportarla al donatore

ulteriormente santificata dal sangue di Cristo; il Druido in questione

era Merlino.
Giunto a destinazione Giuseppe affida la coppa a un guardiano soprannominato "Ricco Pescatore" o "Re Pescatore" perché, come Gesù, ha sfamato un gran

numero di persone moltiplicando un solo pesce. Secoli dopo nessuno sa

più dove si trovi il "Re Pescatore" e il Graal è, di fatto, perduto.

Sulla Britannia si abbatte una maledizione chiamata dai Celti Wasteland ,

uno stato di carestia e devastazione sia fisica che spirituale.

Per annullare il Wasteland è necessario ritrovare il Graal, simbolo

della purezza perduta. Un Cavaliere della Tavolo Rotonda (Parsifal o Galaad "il Cavaliere vergine") occupa allora lo "Scranno periglioso", una sedia tenuta

vuota alla Tavola Rotonda, su cui può sedersi ,pena l'annientamento, solo "il Cavaliere più virtuoso del mondo", colui che è stato predestinato a

trovare il Graal.
Ispirato da sogni e presagi, e superando una serie di prove

perigliose come il "Cimitero periglioso", il "Ponte periglioso", la "Foresta perigliosa" eccetera,

Parsifal rintraccia Corbenic, il Castello del Graal e trova la Sacra Coppa.
Non osa però porre le domande "Che cos è il Graal? Di chi esso è servitore?", contravvenendo così al suggerimento evangelico "Bussate e vi sarà aperto"

e così il Graal scompare di nuovo.
Dopo che il Cavaliere ha trascorso alcuni anni in meditazione, la ricerca

 riprende e finalmente Parsifal (o Galaad) pone il quesito, a cui viene risposto.

 "È il piatto nel quale Gesù Cristo mangiò l'agnello con i suoi

discepoli il giorno di Pasqua. (...) E perchè questo piatto fu grato a tutti lo si chiama Santo Graal".
Il Graal a questo punto, siamo intorno al 540, riportato da Parsifal a Sarraz,

una terra in medio oriente impossibile da situare storicamente e

 geograficamente; non è infatti in Egitto, ma "vi si vede da lontano

il Grande Nilo" e il suo Re combatte contro un Tolomeo, mentre la

dinastia tolomaica si estinse prima di Cristo.
Per secoli non si parlò più del Graal, finché, verso la fine del XII secolo,

esso tornò improvvisamente alla ribalta a causa delle Crociate.
A partire dal 1095, molti Cavalieri cristiani si erano recati in Terra Santa,

tra cui i Templari

ed erano entrati per forza di cose in contatto con le

tradizioni mistiche ed esoteriche del luogo e sicuramente qualcuna di esse

parlava del Graal, un sacro oggetto dagli straordinari poteri.
Grazie ai Crociati, la leggenda raggiunse l'Europa e vi si diffuse.
C'è anche chi ritiene che il Graal sia stato rintracciato dai Crociati e riportato nel Vecchio Continente. Se questo corrispondesse alla realtà, dove si troverebbe?
I posti maggiormente nominati sono:
Il castello di Gisors, Francia
Takht-I-Sulaiman, Iran nord-occidentale
Il castello di Montségur, Francia
Glastonbury, Inghilterrra
Castel del Monte, Andria, Italia
Chiesa della Gran Madre di Dio, Torino, Italia
Cattedrale di San Nicola, Bari, Italia

 
 
 
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