Creato da anidrideperiodica il 13/06/2006
Anarchy live in Parella!!!

Area personale

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Ultime visite al Blog

BlogendalUnsuspectedgrossi2003giovanna.bracoroberth_milanomercantedoltremareil.lordneroanidrideperiodicawhitedragondreamstrong_passionFaccio_le_caprioleil_pabloandread.zfluttuante3ade911
 

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« PAURAAAAAAAAA!!! (io NON...intervallo »

C'era una volta...

Post n°141 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da anidrideperiodica
 

Prologo:

immaginemaaaaaaaauz...è scattato il colpo di fulmine!!! ^_______^ se la padrona mi approva, divento canavesana ufficialmente!!! Any

Scritto da Anonymous | 27 novembre, 2006 13:37   

Maaaaa che bellezza, allora sei ufficialmente una dei nostri!!! Anche tu guarderai fuori dalla finestra la domenica quando piove senza sapere cosa fare, ogni concerto-rassegna-festa di piazza sarà un avvenimento, potrai assistere alle battaglie fra mucche o fra capre, comprare la toma direttamente dai margari, imparare tutte quelle cose che il tuo subconscio ha dimenticato come il ballo liscio o lo scopone con gli amici la sera in società... Benvenuta canavesana, sono felice di averti a bordo !!!

Scritto da  M@uz| 27 novembre, 2006 17:34  

L'orchessa e i criceti

 

C’era una volta un’orchessa che viveva in una piccola capanna

ai margini di un’immensa foresta. immagine

 

immagine Si era appena trasferita in questa capanna perché, vedete, quest’orchessa si guadagnava da vivere facendo la fattucchiera e si spostava qua e là ad offrire i suoi servigi ai signori che ne facevano richiesta… spesso l’orchessa una volta soddisfatte le necessità dei principi e dei re che la chiamavano a corte, per un motivo o per l’altro, doveva allontanarsi in gran fretta per motivi di salute.

Forse perché era un’orchessa – o forse per questa sua salute singolarmente precaria – l’orchessa era una gran misantropa e viveva tutta sola con due criceti parlanti.

 

immagine L’orchessa quel mattino aveva sonno, perché la sera prima aveva partecipato ad un ricevimento con una fata ed un cavaliere e aveva smarrito la strada più e più volte prima di arrivare alla sua capanna. Eppure, al sorgere del sole, i suoi criceti (che indossavano panciottini colorati e berrettini frigi) incominciarono a rumoreggiare!

 

“Orchessa, orchessa, svegliati!” gridava Giulianeddu con la sua vocina argentina.

“Orchessa, orchessa, alzati!” faceva eco Cabimannu accompagnandosi con un cembalo.

“GRUNT1” disse l’orchessa.

“Orchessa, orchessa, dobbiamo fare provviste per l’inverno!!!” cantarono in coro i due simpatici roditori (che essendo criceti capivano molto di provviste per l’inverno ma, a dire il vero, non erano proprio menti eccelse in tutto il resto).

“GRUNT2” fece eco l’orchessa.   immagine

L’orchessa si alzò dunque dal suo pagliericcio, si lavò il viso in una conca di mota ribollente, si pettinò con un rastrello a denti radi, indossò una pelle di yak fresca di bucato, andò a dare uno sguardo fuori dal suo verone, 

immagine immagine

Quindi scese e prese la sua carrozza

immagine 

immagine 

e andò al mercato del paesello sottostante. 

A metà strada vide una piccola mandria di mucche che pascolava. immagine

  “GRUNT3” disse tra sé.

Bevuti che ebbe i suoi quattro secchi di latte appena munto (che cosa pensavate, sanguinari?) riprese il cammino con i due criceti che cantavano le canzoni dei film di Walt Disney.

Giunta al mercato fece un po’ fatica a parcheggiare il suo mezzo e si fece largo tra i popolani venuti a fare spese per il santo Natale che si avvicinava.

“GRUNT4” pensò tra sé mentre si faceva largo tra la folla presa dal panico. Per qualche ora strisciò tra i banchetti del mercato pescando a destra e sinistra quanto poteva servire ad un’orchessa a rendere accogliente il suo antro: bacili ricavati da teschi umani, gallette di ossa frantumate, femori di cane, fiasche di fanghiglia e ampolle di bile di rospo.

Resistendo alla tentazione di annegarvi i due criceti che intonavano le carole di Natale, fece un giro nel parcheggio notando che la stagione aveva finalmente imperlato di forfora le creste dei monti, immagine

salì in carrozza e tornò alla sua capanna. Nel farlo sbagliò strada una o due volte, osservando tra sé “GRUNT5”. Gironzolando così senza meta mentre i due criceti consultavano perplessi mappy.com si ritrovò in un luogo che per qualche motivo non le risultava del tutto estraneo. 

immagine 

Alla fine non si sa come ritrovò la strada di casa e spiegò “GRUNT6” ai due criceti.

Giunta alla capanna dispose le provviste nei loro recipienti, e si mangiò quattro etti di gallette di ossa.

immagine 

immagine Quindi utilizzando un incantesimo di telepatia decise di contattare la sua amica Principessa

 

Che non le diede delle buone notizie

 

Quando riattaccò il suo incantesimo telepatico si ritrovò a pensare: “Vorrei tanto, tanto, tanto poter cambiare le cose7

 

Ma già i due criceti la chiamavano a gran voce perché doveva recarsi nel suo villaggio di origine per incontrare lo stregone che in un momento di ubriachezza l’aveva compromessa 9 anni prima e continuava a comprometterla ogni qualvolta ne aveva l’occasione e aveva giurato di farla sua sposa contro ogni buon senso e anche contro la volontà dell’orchessa, a ben vedere.

La morale di questa storia è:

 

  1. mai lasciare in giro le mucche senza vigilanza
  2. ci vuole uno stomaco in grado di digerire la bile di rospo e una faccia di mota ribollente per chiudere certe porte

  3. non ubriacarti se c’è in giro un’orchessa che ti fa gli occhietti

 note:

 

  1. ma che due scassac…

  2. ho capito, ho capito, non rompetemi i santissimi

  3. yum, colazione!

  4. BELLO il Bennet truccato da battona…

  5. eccheccazzo! Di nuovo!!!

  6. ‘sto posto è un buco di sedere, intrallazzi tre rotonde e torni onesto al punto di partenza, non riesco a perdermi nemmeno io…

  7. GRUNT

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/acidoperiodico/trackback.php?msg=2001534

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
agathacook
agathacook il 07/12/06 alle 22:41 via WEB
Posso dirtelo? Si? Grazie! Sei un mito, anzi: una mita!
(Rispondi)
 
 
anidrideperiodica
anidrideperiodica il 07/12/06 alle 23:12 via WEB
una mite termite? ochei ochei!!! l'orchessa va a nanna :)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/12/06 alle 00:44 via WEB
Sí, peró, tu chiama quando fai cosí: non é carino far capire e non offrire! Accidenti al polonio arrotolato!
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/12/06 alle 18:13 via WEB
ma non ho fatto uso di niente di particolare... ho solo dormito una notte, ecco tutto...
(Rispondi)
 
OscurOrko
OscurOrko il 08/12/06 alle 05:24 via WEB
GLI ORKI

Tanto tempo fa, ma così tanto che nessuno se ne può più ricordare, gli orki vivevano in mezzo agli uomini, amati e rispettati. Insegnavano loro moltissime cose, erano attenti e pronti a dare un consiglio, si preoccupavano della felicità degli uomini ed erano sempre pronti a confortarli ogniqualvolta ce ne fosse bisogno. Forse la loro più grande dote era la lungimiranza; non preveggenza beninteso, ma la capacità di interpretare correttamente le linee di sviluppo delle azioni umane al punto che spesso venivano consultati ed i loro pareri erano tenuti in grandissima considerazione. Ovviamente a volte sbagliavano anche loro, ma in quel caso si diceva: “vabbè consiglio da orko” e se ne rideva. Se invece il parere si rivelava esatto: “ bella forza sai che ci vuole per un orko”, e tutti erano contenti. Il fatto è che tra orki ed umani non c’erano poi delle grandi differenze esteriori: è vero gli orki apparivano un po’ strani, grandi e grossi com’erano; a volte sembravano impacciati a svolgere le semplici azioni umane, ma in compenso erano saggi, dolci e gentili, facili al sorriso sempre disposti al dialogo e ad aiutare chiunque si rivolgesse loro. E poiché gli orchi amavano sommamente gli uomini finirono, poco alla volta, per mescolarsi con essi; e si mescolarono a tal punto che nessuno parve più notare al differenza tra le due razze. Ci furono matrimoni misti tra orki ed umani (pochi in verità) e poco alla volta il processo di fusione parve consolidarsi. Purtroppo però gli orki rimasero orki e continuarono a comportarsi come tali. Agli umani questo cominciò a disturbare: “con che diritto questo tipo si permette di consigliarmi sui fatti miei?”, “Che interesse avrà quest’altro per comportarsi così gentilmente con me?”, “Perché quello riesce sempre ad essere coccolato dalle donne per la sua cavalleria e sensibilità?”. Insomma fintantoché uomini ed orki erano chiaramente divisi, le peculiarità di questi ultimi erano accettate e utilizzate con grande vantaggio dagli umani. Caduta la barriera tra le due razze i primi iniziarono a diffidare e poi ad odiare i secondi. Cominciarono i primi episodi di intolleranza che poco per volta assunsero le proporzioni di una aperta ostilità. Gli orki, solitamente così lungimiranti, parevano non capire quello che stava succedendo fino a quando una tristissima notte, centinaia di loro furono trucidati dalla folla inferocita. I pochi che riuscirono a salvarsi si rifugiarono in un luogo solitario ed inaccessibile a piangere i loro morti e la perduta felicità con la razza che tanto avevano amato. Gli umani, col passar del tempo si resero conto del crimine commesso, ma come loro natura, non seppero trarre da esso il giusto insegnamento. Se si fossero recati dagli orki chiedendo loro perdono, questi, per l’amore che portavano a quei goffi esseri, avrebbero probabilmente accettato di tornare a condividere la vita con loro. Invece gli uomini fecero quello che hanno sempre fatto da allora in poi: cercarono di giustificare a posteriori il crimine di cui si erano macchiati, trasformando in mostro l’oggetto della loro colpa. Ed allora, per secoli, gli orki sono stati dipinti come esseri crudeli e sanguinari che rubano i bambini che stuprano le vergini che scannano gli uomini; li hanno descritti come creature tozze e mostruose, dalle crudeli zanne ricurve e dalla pelle loricata. Hanno insomma riversato su quell’immagine bestiale tutto l’odio e la frustrazione che la perdita di un compagno di viaggio così dolce e gentile aveva generato in loro. Oggi gli orki esistono ancora e vivono ancora in mezzo agli uomini, ma hanno imparato la lezione e si guardano bene dal farsi riconoscere. Purtroppo l’antica natura traspare di tanto in tanto dalla rigida corazza che si sono costruiti ed allora la loro diversità dagli umani si manifesta chiaramente, ma sono pochi quelli a cui è dato di accorgersene e, fortunatamente, oramai nessuno più sa chi siano veramente gli orki........
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/12/06 alle 18:22 via WEB
..."gli orki apparivano un po’ strani, grandi e grossi com’erano; a volte sembravano impacciati a svolgere le semplici azioni umane" am vuoi vedere che in realtà la mia etnia... "dolci e gentili, facili al sorriso sempre disposti al dialogo" uhm, no... "questi, per l’amore che portavano a quei goffi esseri, avrebbero probabilmente accettato di tornare a condividere la vita con loro" no allora no, decisamente no, non sono... "rigida corazza" beh, allora... forse sì... ma l'informazione genetica è molto diluita... :)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/12/06 alle 02:42 via WEB
(temp) ma le gallette di ossa..... spiega bene
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/12/06 alle 21:25 via WEB
(ssssssst... erano solo gallette di mais soffiato ma non dirlo a nessuno...)
(Rispondi)
 
ghita4
ghita4 il 09/12/06 alle 19:41 via WEB
oh...hansel e gretel, in compenso non è nulla..tenera principessa, speriamo in tempi migliori per lei...
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/12/06 alle 21:25 via WEB
oltre a tutto ci si mettono pure i miei ex-colleghi a fare gli stronzi con lei... mi sono veramente arrabbiata... speriamo!!!
(Rispondi)
 
 
 
ghita4
ghita4 il 10/12/06 alle 21:17 via WEB
Dai...che il mondo gira..e tutto sedimenta, prima o poi..
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/12/06 alle 21:50 via WEB
come ho avuto occasione di sproloquiare di recente, sono processi che vanno all'equilibrio, certamente, ma per t -> infinito, il problema è che la mia Princi non ha t = infinito (e nemmeno io se è per questo...)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/12/06 alle 02:38 via WEB
La grandissima Any parellizzata, incredibile, cittadina di fatto del paese che ricordo soprattutto per le sue due curve micidiali da percorrere in moto (quelle che scendono verso Loranzè) e per gli originali lampioni viola che, come triste monito, le illuminano. Benebenebene, da dove abito io se accendo un bengala forse mi vedi. La prossima volta che li incontri scruta bene gli occhi dei bovini: da lì capirai quanto manca alla prossima battaglia. E grazie per la citazione al mio blog in apertura di servizio, non posso che essere lusingato!!! M@uz
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/12/06 alle 13:08 via WEB
sì. sono devastanti anche con la verdemobile!!! grazie x le attestazioni di stima carissimo, al prossimo etilparty ricambierò con dovizia di pinte... ^_^
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/12/06 alle 09:42 via WEB
ahahahahaha cascine verna......bellissssssiiiiiimooooooooo verdealien
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/12/06 alle 12:57 via WEB
eppure! allego documentazione fotografica!!!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
order levitra on line il 19/03/09 alle 01:40 via WEB
paraconid, ichthyootoxin, levitra cost low rombergism, stalagmometer, levitra where to buy atheromatous, ribosome, buy levitra lowest prices antirheumatic, chemiatry, best price for levitra vulvitis, polars, buy cheap levitra vardenafil aortitis, leucocytogenesis, levitra on sale isofluorphate, nedder, generic levitra absinthiate, sphygmoscopy, best levitra price pharmacopeia, figurate, levitra tablets troopial, pheniramine, levitra 20
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pc phone ringtones il 16/04/09 alle 04:20 via WEB (Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.