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Post n°133 pubblicato il 28 Marzo 2013 da lontradelbosc
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli perchè di volare non ha più voglia Ma non vivere di lamento come un cardellino accecato (G. Ungaretti)
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da una copertina mi fissava
Hemingway,
come fosse l'unico a capire
" - Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati.
- Dove andiamo?
- Non lo so, ma dobbiamo andare. "
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Il bambino gridò: - ALABURIAN! -
La mamma gli chiese: - Che cosa vuol dire? -
- Tutto quello che invento per sentirmi felice -
rispose il bambino.
Care stelle, siete molto belle
quando luccicate nel cielo.
Spero che un giorno veniate sulla terra,
cosi' potrò vedervi meglio
e prendervi per mano.
Care stelle, vi voglio tanto bene,
gli uomini non vi scrivono nessuna lettera
perchè hanno troppi impegni.
Voi stelle servite molto ai marinai:
quando vi vedono sanno dove andare.
Matteo
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Sto leggendo:
Orwelll: La fattoria degli animali
Orwell: 1984
I miei libri sono qui:
www.anobii.com/theanguana/books
"...Io volerò a te...sulle ali invisibili
della Poesia...Tenera è la notte e
felicemente la Luna Regina è sul suo
trono...ma qui non c'è luce..."
(dall' Ode all'usignolo di John Keats)
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- LOca Nera farsi prendere per la gola...
come un cardellino accecato.----------------
uaoh...Bellissima è dir poco , mi tocca nel profondo . grazie
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Continuando con il tema Agonia ecco Pavese ( caro alla mia generazione)con quesa poesia che a dispetto del titolo , trovo molto "incoraggiante"
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Agonia
Girerò per le strade finché non sarò
stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene è un risveglio che mai nel mattino ho provato così vero: soltanto, mi sento più forte che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino. Son lontani i mattini che avevo vent'anni. E domani, ventuno: domani uscirò per le strade, ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo. Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato
. E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
ogni volto che passa e restare la stessa."
Cara Eulalie, mi ci è voluta una vita intera...
E' una presa di coscienza, una pretesa perfino.
Il ritmo dei suoi versi mi ha sempre colpito e rapito. Questa non la conoscevo o non la ricordavo, e ti ringrazio di avermela regalata.
E "domani uscirò per le strade" pensando a te e a questa splendida poesia!
Ci sarà un vento che si chiama matteo, vento della mia vita.
Grazie, SuperOlofrastichespiralidosa, il video è molto bello!
http://fugadistanze.blogspot.it/2013/03/immaginare.html
GRAZIE!!!!!!
Ti rispondo solo ora (forse)perchè il mio PC pare abbia aperto un occhio proprio in questi attimi :-)