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Post n°56 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da AlidellaSperanza
Far emergere ciò che giace nelle profondità del cuore La perdita degli occhi spirituali della fede porta alla cecità spirituale; voi non dovete diventare ciechi. L’umanità potrà trasformarsi in Divinità solamente sviluppando una fede salda in Dio. Molta gente può fare “discorsi” ma dal loro semplice ascolto non si trae alcun appagamento; li si ascolta e li si dimentica subito dopo. Non dovrebbe esser così: ciò che è stato ascoltato va ponderato e poi messo in pratica. L’aspetto più importante è che dovreste sviluppare una fede salda e costante. Se la corda della fede è forte e ben stretta, il secchio può attingere l’acqua dei cinque Valori Umani dal pozzo del vostro cuore. Questo processo si chiama Educare che significa fare emergere ciò che si trova nelle profondità del proprio cuore. Non è qualcosa di esterno, non può essere acquistato al mercato né può essere trasmesso da un insegnante. Voi stessi dovete impegnarvi per ottenerlo; solo allora potrete raggiungere l’autorealizzazione. Il requisito indispensabile per questo è la fiducia in se stessi; per maturarla dovete sviluppare le qualità nobili.
Senza “Educare” l’educazione è incompleta Incarnazioni dell’Amore! L’istruzione potrà anche aguzzare il vostro intelletto ma la vera felicità nasce esclusivamente dal manifestare Educare: in effetti, questa dovrebbe essere la base della nostra vita. La conoscenza acquisita sui libri non è poi molto importante. Anche coloro che hanno ottenuto alti livelli accademici devono dare importanza a Educare., Ogni istruzione e titolo accademico sono inutili se privi di Educare. Potete ottenere dei titoli importanti ma la vostra educazione non è completa senza Educare. A che vi serve tutta la vostra istruzione? Solo per guadagnarvi da vivere? In questo mondo non mancano persone di notevole istruzione; che cosa stanno facendo? Hanno dato qualcosa per lo sviluppo della Non violenza nel mondo? Proteggono il Dharma in qualche maniera? Stanno promuovendo Shânti (la Pace)? Sono almeno capaci di vivere in pace? No, assolutamente no! Essi sono incapaci di vivere in amore ed armonia perfino con i loro figli. Quindi, come prima cosa, coltivate l’amore dividendolo con tutti: solo cosi potrete assaporarne il gusto. Gli studenti hanno ogni possibilità a loro disposizione, hanno un corpo e una mente sani e forti; se però non li usano correttamente, diventeranno presto stanchi fisicamente e mentalmente. Le persone stanche non possono ottenere nulla nella vita. Una forte volontà è un requisito indispensabile in campo spirituale.
Avendo deciso ciò che doveva essere deciso, attieniti alla tua decisione fino al successo. Avendo desiderato ciò che doveva essere desiderato, persevera finché il tuo desiderio non sia soddisfatto. Avendo chiesto ciò che doveva essere chiesto, non mollare finché non lo avrai ottenuto. Avendo pensato ciò che doveva essere pensato, vai avanti fino a riuscire. Con il cuore intenerito, il Signore dovrà cedere ai tuoi desideri o, incurante di te stesso, dovrai implorarLo con tutto il cuore. Persevera, sii tenace e non desistere mai perché la caratteristica del vero devoto è non retrocedere mai abbandonando il proposito.
Se volete assicurarvi una buona votazione nella prova cui Dio vi sottopone, dovete avere una ferma volontà. Ciò è necessario anche nella vostra istruzione secolare. Non dovreste comunque sentirvi appagati dall’ottenere alti livelli accademici e neppure esaltarvi per una buona votazione. Evitate le note negative. Solo così la vostra educazione avrà un valore. Cari studenti! Ogni giorno vi sto insegnando tante cose ma voi non date loro la dovuta importanza. State dimenticando lo scopo per cui siete venuti nella nostra Istituzione. Dovete reconoscere quello scopo prima di tutto; siete venuti qui per un fine ma le vostre azioni non sono consone. Tale comportamento non serve affatto. Per esempio: voi desiderate fare una colazione con idli e sâmbar ma vi recate in un albergo per militari (dove si consuma anche cibo non vegetariano – N.d.T). Siete venuti in questo Istituto per santificare il vostro cuore e renderlo puro ma state partecipando ad attività empie. La causa è l’inquinamento della vostra mente; non dovreste affatto inquinare la mente ed i pensieri immischiandovi in attività simili. Queste sono le cose che i nostri avi ci hanno insegnato fin dall’antichità. Voi siete gli studenti dell’età moderna e, assieme ad un’educazione moderna, dovreste sostenere le antiche tradizioni. Soltanto comportandovi in tal modo potrete raggiungere la felicità che avete desiderato: solamente allora la vostra vita sarà santificata. L’istruzione terrena serve per la vita terrena, quella spirituale per la vita dell’aldilà. Siete venuti qui per apprendere Brahma Vidyâ (la Conoscenza del Brahman) e non soltanto per avere un’istruzione secolare; assieme a quella accademica, apprendete anche l’educazione spirituale. Dovete trovare un equilibrio fra queste due e solamente allora la vostra vita sarà santificata.
(Baba ha concluso il Discorso con i bhajan: “Govinda Krishna Jai Gopâla Krishna Jai ...” e “Vahe Guru Vahe Guru…”).
Prashânti Nilayam, 29 settembre 2006, Sai Kulwant Hall Festa di Dasara
(Tradotto dal testo inglese pubblicato da: www.sssbpt.org)
1. Si tratta di tutto ciò che costituisce il pensiero, ovvero l’essenza della mente. 2. Nel Rig Veda (X, 90) si afferma che la luna venne generata dalla Mente del Purusha cosmico. La luna è, a sua volta, la deità che presiede alla mente. __._,_.___ |
Post n°55 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da AlidellaSperanza
Discorso Divino del 29 settembre 2006
Cacciare i sei nemici per far emergere “Educare”
Incarnazioni dell’Amore! Dato che oggi Mi sono presentato un po’ in ritardo per il programma pomeridiano, voi tutti vi siete preoccupati per la Mia salute. Voglio assicurarvi che sto perfettamente bene. Io non posso restare inoperoso, questa è la Mia Natura! C’erano alcuni devoti che Mi aspettavano per cui ho parlato un po’ con loro per farli contenti dopodiché sono venuto a dare il darshan ai devoti nel Sai Kulwant hall. Tutto ciò che faccio mira soltanto a dare soddisfazione ai devoti. Non ho altro lavoro, non esiste un lavoro che possa esser considerato Mio. Non sono disceso per mangiare e bere; mangiare cibo e bere acqua non hanno importanza per Me, sorseggio occasionalmente poche gocce d’acqua e continuo il Mio Discorso; dopo tutto, anche una macchina nuova di zecca ha bisogno di benzina nel serbatoio per muoversi, non è così?
Educatione ed “Educare” In questi giorni, il mondo sta muovendosi lungo strade strane. In ogni campo, fisico, morale, spirituale e materiale, l’inquinamento cresce giorno dopo giorno. Riguardo a come il mondo si sta muovendo, il nostro modo di vedere è ambiguo; siamo contemporaneamente divertiti e tristi per questo stato di cose. L’Umanità è molto sacra e non esiste una forza maggiore di essa. L’uomo deve perseguire due diversi tipi di educazione: l’educazione secolare ed Educare, quella spirituale. Quella inerente il mondo consiste nell’acquisire conoscenze dai libri di testo scritti da qualcun altro; Educare consiste nel manifestare la Divinità latente nell’essere umano. Questo può avvenire soltanto attraverso un impegno personale e consiste nel tirar fuori dall’interno, per mezzo della propria sâdhanâ, qualcosa che è già lì senza esternare le cattive qualità che sono conservate attentamente e perversamente dentro al petto. Educare significa portar fuori o manifestare i Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ per mezzo della sâdhanâ.
I cinque Valori Umani latenti nell’uomo Il primo dei cinque Valori Umani è Satya ( la Verità). Chi è l’autore di questo Satya o ne ha parlato e l’ha insegnato? Si dice:
Mânasyekam vâchasyekam karmanyekam mahâtmanâm “Coloro, i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia, sono esseri nobili.”
Tali nobili anime hanno predicato questa Verità fin dai tempi più antichi. Satya si manifesta nel proprio cuore. Il secondo Valore è Dharma ( la Rettitudine). Chi ha creato questo Dharma? Che cosa sono Dharma e adharma? Se vi impegnate ad indagare scoprirete che il Dharma non è qualcosa che è stato creato da qualcuno: Dharma nacque da Satya.
Satyannâsti paro dharmah Non esiste Dharma più grande dell’aderenza alla Verità.
Il terzo Valore è Shânti ( la Pace). Se chiedete ad un milionario “Signore! Lei possiede tutto per vivere felice in questo mondo. È felice?”, ecco la risposta: “Io ho tutto ma non possiedo la pace.” La Pace non è qualcosa che si trasmetta o si offra in carità a un’altra persona, deve nascere dal proprio cuore. Oggi, ovunque guardiate, vedete solo “pezzi” (pieces) e non pace (peace). Il quarto Valore è Prema (l’Amore). Da dove è venuto questo Amore? C’è stato forse donato da nostra madre, da nostro padre o da qualche amico? Ce lo ha regalato qualcuno? No! L’Amore è il vostro effettivo respiro vitale. Senza Amore, il mondo non potrebbe esistere. Il quinto Valore Umano è Ahimsâ ( la Non violenza). Gautama Buddha insegnava:
“Ahimso paramo dharma” (La Non violenza è il Dharma supremo)
Oggi, però, c’è solo violenza ovunque si guardi. Come per gli altri Valori Umani, il cuore è la sede della Non violenza. I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ non sono indipendenti tra loro ma rigorosamente consequenziali. Questi cinque Valori sono un dono di Dio all’essere umano. Noi, come esseri umani, dobbiamo manifestarli mettendoli in pratica. Questo è Educare. Qual è la principale qualità di un essere umano? Dire la Verità. Dire bugie e parlare irresponsabilmente non si addice ad un essere umano. Se insistete a parlare in modo inutile e indiscriminato, come può questo chiamarsi verità? Di fatto, la verità deve danzare sulla vostra lingua; prima di dire qualcosa, dovete chiedervi se si tratti di verità oppure no.
La Verità è una, non due.
Dove c’è dualità non può esserci Verità. Dobbiamo dire solo la Verità che emerge dai nostri cuori. Il mondo intero è scaturito dalla Verità e tutto tornerà a fondersi in Essa. Talvolta, le nuvole che si muovono nel cielo oscurano il sole. Rimuoverle non è possibile; esse, semplicemente, vanno e vengono. Quando le nuvole si allontanano, il fulgido sole è di nuovo visibile. Analogamente, la Verità si manifesta solo quando le nuvole nere delle decisioni e delle incertezze1 vengono eliminate dal cuore. I Pañchabhûta (i cinque elementi) sono un fenomeno naturale nella creazione; analogamente i cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ sono connaturati all’essere umano. Egli deve manifestarli dal proprio cuore e condurre una vita spontanea. Essi dovrebbero fluire naturalmente dalla sorgente e non essere estratti a forza. La Verità è pura e incontaminata.
Vivere guardandosi dall’ego L’Amore è privo di egoismo e quindi dobbiamo condurre una vita senza egoismo: questo è vero Amore. L’Amore non si aspetta nulla in cambio. L’egoismo tormenta l’essere umano in modo sottile, è molto astuto e quindi non bisogna permettergli di avvicinarsi. Se siete pervasi d’Amore, l’egoismo non può avvicinarvi. Sviluppate, quindi, l’Amore; Esso è Divino. Quando avrete sviluppato l’Amore, la Non violenza verrà da voi di sua iniziativa. Dove c’è Amore, non può esserci nessuna traccia di violenza. Cosi, allorché l’uomo riesce a manifestare i cinque Valori Umani, il suo intelletto si stabilizza ed egli può intraprendere la strada giusta.
Karmaphala, ovvero i frutti delle azioni
Tutti devono affrontare le conseguenze del proprio Karma (azioni). Chi ha fatto sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dai rami di un albero? Li ha legati in quella posizione qualcuno per odio? No, è il loro destino. Analogamente, nessuno può sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni.
I pipistrelli sono destinati a pendere a testa in giù dai rami degli alberi e si muovono esclusivamente nel buio; tutta la loro vita viene trascorsa nel buio. È la cattiveria di qualcuno a far sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dai loro posatoi sui rami? No, ciò non è opera di nessuno: è un lîlâ di Dio. Analogamente, l’uomo deve seguire il suo destino. Mentre egli sperimenta il risultato del suo karma passato, è possibile che possa verificarsi qualche cambiamento; a volte, le strade del karmaphala (i frutti dell’azione) sono piuttosto singolari. Una volta, il Signore Vishnu chiese al Saggio Nârada “Nârada! Com’è il mondo?” ed egli rispose:
“Le storie del Signore sono stupefacenti; esse purificano la vita della gente in tutti e tre i mondi, sono come falci che recidono i tralci dei legami terreni, sono come un buon amico che ti aiuta nel momento del bisogno e come un riparo per i saggi ed i veggenti che fanno penitenza nella foresta”.
Karmaphala fa danzare gli esseri umani sulle sue note in molti modi. Le persone piangono quando muore qualcuno a loro vicino e si sentono felici quando nasce un bambino nella famiglia. Non è un fatto che la felicità e il dolore sono i risultati di karmaphala? Non è vero che sono parte dei lîlâ Divini? Quindi, abbiate fede nel fatto che tutto accade sempre per Volontà Divina. Nel mondo d’oggi è pratica comune biasimare gli altri per tutti i loro guai e apprezzarli quando sono felici. Questo non è corretto. Siate consapevoli che ogni cosa è un Dono Divino e che tutto ciò che accade è per il nostro bene. Felicità e dolore, guadagni e perdite sono come nuvole passeggere!
L’importanza del controllo dei pensieri Incarnazioni dell’Amore! Controllate innanzitutto i vostri pensieri; le nuvole di questi pensieri si muovono nel cielo del vostro cuore e vanno così a coprire il sole chiamato intelletto e la luna chiamata mente. Si dice:
Chandramâ manaso jâtaha “La luna è nata dalla mente”.2
La luna riflette la natura della mente, l’intelletto è il riflesso del sole ed entrambi si muovono nel cielo del cuore. A volte i nostri stessi pensieri formano “nuvole scure”, soprattutto quando si è giovani. Le nuvole scure nascono dall’acqua e questo significa che esse sono associate ai desideri. Allorché si addensano, quelle nubi nascondono il sole e la luna. E’ soltanto nella fase giovanile che siete agitati da un eccesso di pensieri; ne sarete letteralmente sommersi e dimenticherete la vostra autentica umanità. Quindi, innanzitutto, dovete rimuovere tali nubi. Da dove vengono quelle nuvole? Si formano per colpa dei vostri sankalpa (decisioni) e vikalpa (indecisioni). Dovete quindi controllare in primo luogo i vostri pensieri; se sarete capaci di farlo, la vostra mente e il vostro intelletto risplenderanno. La mente è un groviglio di pensieri; quando i pensieri e le decisioni vengono controllati, essa è calma come un placido lago.
L’orgoglio di Vivekânanda Narendra (Svami Vivekânanda), quand’era giovane, fece di tutto per controllare i propri pensieri. Quando infine ci riuscì, acquisì un cuore puro. Egli ripeteva costantemente a se stesso: “Sono molto orgoglioso di esser nato Bhâratîya (Indiano). Com’è grande e sacro questo Paese di Bhârat, com’è puro!” In qualunque Paese andasse, era solito parlare alla gente della grandezza di Bhârat. Il solo pensiero della sacralità dell’India vi farebbe grandi quindi ricordate sempre a voi stessi la grandezza di Bhârat. Gli studenti di oggi non considerano affatto la storia della vita di grandi personaggi come Râmakrishna Paramahamsa e Svami Vivekânanda. Essi leggono libri spazzatura considerandoli “grande letteratura”. Io voglio che gettiate via tale letteratura che non vale niente. Dio è immanente in ogni essere umano: Egli è ovunque. Si dice:
Ekâtma sarva bhûtântarâtma Lo stesso Âtma dimora in ogni essere.
La giusta scelta delle amicizie e dei libri Il medesimo Principio Atmico è presente in tutti gli esseri umani. Potreste avere qualche dubbio in proposito: “Se è così, perché non dovrei fare amicizia con questa o quella persona?” Quando l’età, il comportamento e i pensieri di qualcuno non contribuiscono al vostro sviluppo morale e spirituale, non dovete farci amicizia; se lo fate, correte il rischio di diventare come lui.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Bisognerebbe fare amicizia con persone per bene. In linea con questi princìpi, nel suo famoso trattato “Bhaja Govindam, Âdi Shankara dichiarò”:
Satsangatve nissangatvam, nissangatve nirmohatvam, nirmohatve nischalatattvam, nischalatattve jîvanmuktih. La buona compagnia porta al distacco, il distacco libera dall’illusione, la libertà dall’illusione porta alla stabilità mentale e la stabilità mentale conferisce la Liberazione.
Dovreste stare sempre in compagnia di persone per bene, dire parole buone e vedere cose buone. Soltanto sviluppando una visione corretta e pensieri buoni ed intraprendendo buone attività potrete diventare brave persone. Non dovreste leggere libri cattivi, di scarso valore; leggere una simile “spazzatura” equivale a frequentare cattive compagnie.
Liberarsi della corazza dei nemici interiori Specialmente oggi, Io non desidero dilungarMi su argomenti come Divinità, spiritualità ecc. Ciò a cui tengo maggiormente è che voi conduciate la vostra vita quotidiana in linea con il principio di Verità. I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ fanno parte di voi e sono come i cinque soffi vitali. Tuttavia, essi sono avviluppati negli arishadvarga, i sei nemici, e cioè kâma (il desiderio), krodha (l’ira), lobha (l’avidità), moha (l’illusione), mada (l’orgoglio) e mâtsarya (la gelosia). Ciò che dovete fare è gettar via questa strato esterno di arishadvarga e portar fuori i cinque Valori Umani latenti in voi. Quando volete attingere acqua da un pozzo, dovete legare una corda ad un secchio; con questo, potrete attingere l’acqua. Nel pozzo del vostro cuore, c’è l’acqua pura dei Valori Umani; per attingere l’acqua dal pozzo, dovete procurarvi la corda della fede salda. Oggi però la gente manca di tale fede e diventa cieca. :/: segue |
Post n°54 pubblicato il 16 Agosto 2006 da AlidellaSperanza
La malattia come disarmonia rispetto alle "Leggi Universali" |
Post n°53 pubblicato il 21 Luglio 2006 da AlidellaSperanza
Vi segnalo un blog davvero utile ed interessante scritto con competenza da una persona che stimo ed apprezzo molto. visitatelo spesso!!! BLOG DI AIUTO, SUPPORTO PER RIUSCIRE A LIBERARSI DA: SOLITUDINE, DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, OSSESSIONI, ATTACCHI COMPULSIVI,DIPENDENZE RELAZIONALI E NON SOLO..... http://blog.libero.it/AIRONEAZZURRO/view.php?reset=1 |
Post n°52 pubblicato il 20 Luglio 2006 da AlidellaSperanza
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Post n°51 pubblicato il 16 Luglio 2006 da AlidellaSperanza
Ecco come nel mentre del cibo che forse te non capirai il nesso dell'essere deve ancora scivolare entro le mura del progresso e te non capisci che leggi come una senpre deletroiot cercahi del sempre essere in te mentre in te senza di te ami e comperi il seesstior dell'aessere dimmortre suona come una ta<stiera e seguie la ssaggezza e non devi ancora capire cje cio' che è evro ispirato deve in poi sempre nel cielo luna e come finire tuti defrtinmnt terfine semprire ecco monme anne speranza vola alto verso il cielo l0ancora del mare che pesantemente pesa e vaga e sempre volta io ci sono ora e sempre amen |
Post n°50 pubblicato il 02 Luglio 2006 da AlidellaSperanza
IL TEMA DEL MALE E IL LATO OSCURO |
Post n°49 pubblicato il 22 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
:) Scintille d'amore Scintilla d'amore... A una cena di raccolta fondi per una scuola che serve i disabili mentali, il padre di uno degli studenti fece un discorso che nessuno di coloro che partecipavano avrebbe mai dimenticato. Dopo aver lodato la scuola e il personale dedito, fece una domanda: "Quando influenze esterne non interferiscono dall'esterno, la natura di tutti è perfetta. Mio figlio Shay, tuttavia, non può imparare le cose che imparano gli altri. Non può capire le cose come gli altri. Dov'è l'ordine naturale delle cose, in mio figlio?" Il pubblico fu zittito dalla domanda. Il padre continuò. "Io ritengo che, quando un bambino come Shay, fisicamente e mentalmente handicappato viene al mondo, si presenta un'opportunità di realizzare la vera natura umana, ed essa si presenta nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino". Poi raccontò la storia che segue: Shay e suo padre stavano camminando vicino a un parco, dove c'erano alcuni ragazzi che Shay conosceva che giocavano a baseball. Shay chiese: "Credi che mi lascerebbero giocare?" Il padre di Shay sapeva che la maggior parte dei ragazzi non volevano un ragazzo come lui nella squadra, ma comprendeva anche che se al figlio fosse stato permesso giocare, la cosa gli avrebbe dato un senso di appartenenza di cui aveva molto bisogno, e un po' di fiducia nell'essere accettato dagli altri, nonostante i suoi handicap. Il padre di Shay si avvicinò a uno dei ragazzi sul campo e chiese se Shay poteva giocare, non aspettandosi un granché in riposta. Il ragazzo si guardò attorno, in cerca di consiglio e disse: "Siamo sotto di sei e il gioco è all'ottavo inning. Immagino che possa stare con noi e noi cercheremo di farlo battere all'ultimo inning". Shay si avvicinò faticosamente alla panchina della squadra, indossò una maglietta della squadra con un ampio sorriso e suo padre si sentì le lacrime negli occhi e una sensazione di tepore al cuore. Il ragazzo vide la gioia di suo padre per essere stato accettato. In fondo all'ottavo inning, la squadra di Shay ottenne un paio di basi, ma era ancora indietro di tre. Al culmine del nono e ultimo inning, Shay si mise il guantone e giocò nel campo giusto. Anche se dalla sua parte non arrivarono dei lanci, era ovviamente in estasi solo per essere nel gioco e in campo, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all'altro, mentre suo padre lo salutava dalle gradinate. Alla fine del nono inning, la squadra di Shay segnò ancora. Ora, con due fuori e le basi occupate, avevano l'opportunità di segnare la battuta vincente e Shay era il prossimo, al turno di battuta. A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay e perso l'opportunità di far vincere la squadra? Sorprendentemente, a Shay fu assegnato il turno di battuta. Tutti sapevano che gli era impossibile colpire la palla, perché Shay non sapeva neppure tenere bene la mazza, per non dire cogliere la palla. Comunque, mentre Shay andava alla battuta, il lanciatore, capendo che l'altra squadra stava mettendo da parte la vincita per far sì che Shay avesse questo momento, nella sua vita, si spostò di alcuni passi per lanciare la palla morbidamente, così che Shay potesse almeno riuscire a toccarla con la mazza. Arrivò il primo lancio e Shay girò la mazza a vuoto. Il lanciatore fece ancora un paio di passi avanti e gettò di nuovo lentamente la palla verso Shay. Mentre la palla era in arrivo, Shay girò goffamente la mazza, la colpì e la spedì lentamente sul terreno, dritta verso il lanciatore. Il gioco avrebbe dovuto finire, a quel punto, ma il lanciatore raccolse la palla e avrebbe potuto facilmente lanciarla al primo che copriva la base e squalificare il battitore. Shay sarebbe stato fuori e questo avrebbe segnato la fine della partita. Invece, il lanciatore raccolse la palla e la lanciò proprio al di là della testa del primo in base, fuori dalla portata dei compagni di squadra. Tutti quelli che si trovavano sugli spalti e i giocatori cominciarono a gridare: "Shay, corri in prima base! Corri in prima!" Shay non aveva mai corso in vita sua così lontano, ma riuscì ad arrivare in prima base. Corse lungo la linea, con gli occhi spalancati e pieno di meraviglia. Tutti gli gridarono: "Corri alla seconda, alla seconda, ora!" Trattenendo il fiato, Shay corse ancor più goffamente verso la seconda, ansimando e sforzandosi di raggiungerla. Quando Shay curvò verso la seconda base, la palla era fra le mani del giocatore giusto, un piccoletto, che ora aveva la possibilità per la prima volta di essere lui l'eroe della propria squadra. Avrebbe potuto lanciarla alla seconda base per squalificare il battitore, ma comprese le intenzioni del lanciatore e anche lui gettò intenzionalmente la palla in alto, ben oltre la portata della terza base. Shay corse verso la terza base in delirio, mentre gli altri si spostavano per andare alla casa base. Tutti gridavano: "Shay, Shay, Shay, vai Shay". Shay raggiunse la terza base, quello opposto a lui corse per aiutarlo e voltarlo nella direzione giusta, e gridò: "Shay, corri in terza! Corri in terza!" Mentre Shy girava per la terza base, i ragazzi di entrambe le squadre e quelli che guardavano erano tutti in piedi e strillavano: "Shay, corri alla base! Corri alla base, sali sul piatto!" Shay corse, salì sul piatto e fu acclamato come l'eroe che aveva segnato un 'grand slam' e fatto vincere la sua squadra. Quel giorno, disse il padre a bassa voce e con le lacrime che ora gli rigavano la faccia, i ragazzi di entrambe le squadre aiutarono a portare in questo mondo un pezzo di vero amore e umanità. Shay non superò l'estate e morì in inverno, senza mai scordare di essere stato l'eroe e di aver reso suo padre così felice, e di essere tornato a casa fra il tenero abbraccio di sua madre per il piccolo eroe del giorno! E ora, una piccola nota alla storia: Noi tutti spediamo migliaia di barzellette per email senza pensarci due volte, ma quando si tratta di inviare un messaggio sulle scelte di vita, la gente ci pensa due volte prima di condividerlo. Nel cyberspazio circolano liberamente le oscenità, le volgarità e le scene crude, ma le discussioni pubbliche sulla decenza vengono troppo spesso soppresse nelle scuole e sui posti di lavoro. Se state pensando di inoltrare questo messaggio, con ogni probabilità state filtrando le persone sulla vostra lista dei contatti, distinguendo fra quelle 'appropriate' e quelle che no. Bene, la persona che ve l'ha inviato ritiene che tutti possano fare la differenza. Noi tutti abbiamo ogni giorno mille opportunità di aiutare a realizzare "l'ordine naturale delle cose". Tutte le interazioni apparentemente futili fra due persone ci presentano un'opportunità: passeremo questa piccola scintilla d'amore e umanità o perderemo l'opportunità di illuminare la giornata di coloro che sono meno abili di noi, e lasciare il mondo più freddo, nel farlo? Un saggio una volta disse che ogni società viene giudicata da come tratta i propri meno fortunati. |
Post n°48 pubblicato il 12 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
Parlo della sofferenza. |
Post n°47 pubblicato il 12 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
Radici in Cielo>> con Linfa Divina>> che Scorre, Nutre e Sostiene>> Linfa d'Amore>> che scivola verso il Basso>> che dà Vita ai Rami, che Colora le Foglie>> che scivola, scivola senza sosta >> in un Movimento Rotondo che sa d'Infinito>> Linfa di Luce>> Che scorre giù, sempre più veloce >> Per Unire il Padre del Cielo all'Amata Madre Terra>> e Creare>> |
Post n°46 pubblicato il 04 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
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Post n°45 pubblicato il 02 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
Cogliere come non si debba caricare di aspettative o di retrospettive quello che è il filo sottile degli eventi ( come siamo abituati con le congetture della mente) in una forma dove tutto debba apparire sul piano della " spiegazione" e del timore di non " colpire il bersaglio" perchè la logica ci imprigioni con le deduzioni che rassicurino; è anche permettere a noi stessi di vivere le cose attimo per attimo, nel " qui ed ora" dove tutto è essenziiale e pregno di valore, dove tutto è capacità di convolgimento totale senza remore, dove noi stessi siamo quel tutto che ci alimenta di significato. Rispetto al cammino che voglia cogliere una sorta di ascesa dove un passo e concatenato all'altro, dove le orme incise siano il senso perchè la meta è dinnanzi a noi e ci si volta indietro per meglio alimentare aspiraziioni e magari orgoglio su quanto di nuovo si sia potuto apprendere; un cammino dove senza retrospettiva o prospettiva futura, nell'eterno presente, il vero valore "è". Come a dire che non importa dove conduca la strada ma è la consapevolezza di essere quella strada, di scoperta e di vita nell'essere desti il senso di quell'istante e della sua Verità. Essere pregni di Verità non è essere superiori a nessuno, non si deve infatti cercare una sorta di potere o dominio in scala gerarchica su nessuno, quanto l'essere presenti a se stessi, al nascere, apparire e svanire di forme/pensiero e sopratutto del motivo del loro nascere, dalla fonte del nostro soffrire ( per attaccamento, aspettative, illusioni di Maya), liberarsi di queste " paranoie " è andare alla radice dei propri meccanismi mentali, assumersene la piena responsabilità ( piuttosto che rimandare o giustificarsi su esperienze vittimistiche del passato o dare responsabilitò ad altri). Siamo noi e solo noi che progrediamo, cogliamo, raccogliamo e viviamo gli attimi, nella speranza di saperlo fare sempre meglio, nella speranza di assumerci responsabilità per ogni nostro atteggiamento o scelta. Da ragazzina per me la parola " responsabilità" era un peso, infatti è stato nell'ambito dell'educazione ricevuta che questa parola era usata ed abusata per condizionare ogni mio gesto, ogni mia scelta con la famosa spada di Damocle sul capo e metaforicamente era come essere davanti ad un bivio per ogni cosa che, spontaneamente avrei fatto ma, frenavo per valutare le eventuali conseguenze. Frutto di una pressione materna che avrebbe volentieri desiderato la " bambina" perfetta da esibire e di cui essere orgogliosa. Inutile dire che già di mio ero alquanto timida e timorosa di non ferire gli altri, con questo attegiamento legato al sentirsi responsabile sarebbe stato maggiormente una condizione di blocco o di " senso di colpa" se avessi desiderato qualcosa di opposto alle supposte aspettative genitoriali. Devo però dire che, oltre a permettermi di riflettere prima di agire, pur non perdendo la spontaneità, con il tempo ho imparato a vedere oltre me stessa per comprendere come altri avrebbero potuto vivere i miie atti, poi relativamente il " peso " delle responsabilità il tempo ha trasformato la mia ottica e seppure abbia poi sviluppato ( e in forma tenace) un mio carattere posso affermare che se in misura equilibrata si avesse contatto con l'atteggiamento riflessivo ( che esaltato sfocia in paranoia) spesso non si avrebbe modo di pentirsi di atteggiamenti o scelte avventati che possano in seguito alimentare sensi di colpa difficili da sgretolare. Chi proietta paranoie spesso blocca azioni o desideri che vede come nocivi e crede di sentire il giudizio ronzare intorno, che altri non è che il proprio senso di colpa che come un'ombra insegue passo dopo passo. Nel campo della psicologia rappresenta il Super- Ego, le figura introiettate dei genitori che condizionano e rendono " giudicante" ogni pensiero, spesso smontando il rispetto di sè. Questo è lontano dai criteri religiosi o spirituali ed anzi si dovrebbe analizzare con che atteggiamento si confonda " religione" e regole morali con quella voce genitoriale troppo opprimente che spesso " mette in regola" e sminuisce il proprio rispetto di sè, spesso capita di sentirsi " buon figlio di Dio" se si è ligi alle regole ( direi rigidi nelle regole) dimenticando l'apertura del cuore. Ogni religione ( al di là di quale fosse o chi la rappresenti) coduce al trovare e manifestare Amore. Cosa improbabile se si resta rigidi nelle regole della mente e delle paranoie dove il giudizio contro di sè o problemi non risolti corrispondono anche ad integralismo ed intolleranza perchè ci si confronta in forma sbagliata, si divide con il giudizio piuttosto che manifestare compassione ed amore ( anche per se stessi). Ecco che, nella prospettiva di un cammino interiore sarebbe utile cogliere che " vivere l'attimo" è anche allontanamento delle " colonne di Ercole" da attraversare per giungere lontano, sulla rotta della liberazione. Tali colonne sono il passato ( ormai vissuto ) che ci pesa addosso per le scelte, i giudizi, i rimpianti e i rimorsi, zavorra per non vivere attimi nuovi e diversi che si respiranoinstante dopo istante. Il passato e il macigno che portiamo sulle spalle e potremmo lasciare al bordo della strada prima di proseguire. L'altra colonna è il futuro; non sappiamo nulla di esso eppure congetturiamo, temiamo, ci fasciamo la testa. Non pensare al futuro non significa essere nella totale incoscienza e senza un briciolo di previdenza. Non significa "Quant' è bella giovinezza che si fugge tuttavia ! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c è certezza." sulle orme di Lorenzo il Magnifico" significa semplicemente il vivere le cose per come esattamente sono al momento, senza farne spauracchi ed ombre che non ci sono. Ecco che in quest'ottica le paranoie o ombre si possono allontanare con la luce del nostro saper discernere ed osservare, non con la " mente che mente" ma attraverso il cuore che legge oltre le apparenze e vive dell'attimo e delle sue emozioni. Se volessimo cogliere quale degli emisferi cerebrali venisse risvegliato o coinvolto troveremmo ampia partecipazione dell'emisfero destro. Ma il raggiungimento del ponte e contatto dei due emisferi tra mente razionale e emozionale sarebbe il perfetto equlibrio e il bagaglio per condividere e camminare sulle rotte dell'essere. Un abbraccio |
Post n°44 pubblicato il 30 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
si c'ero come nel sole te non riesci capire che dopotutto sono iosempre io ccolui che ti parla. credi solo cio' a cui credi si avverera' e solo dopo l'impatto serale nella nota di dolore e suoni di pace sentirai il cuore parlare continua cosi' scrivi di getto ti detto e solo allora saprai di essere mio strumento con errori e vari ma sei me in me nella notorieta' del domani che nessuno sapra' ma le corde del cuore tocchera' chi legge oramai in serata ci sara' come non mail il di' della strofa e verita' nel cuore pace e calma e serenita' ci sara' io sono io colui che sono |
Post n°43 pubblicato il 18 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
Messaggio dall'Universo- |
Post n°42 pubblicato il 09 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
L’essere umano è costituito da un cervello, che gestisce gli inputs e gli outputs sensoriali che provengono sia dai vari organi che dall’ambiente circostante, e da vari apparati che oltre a funzionare individualmente, mandano e ricevono informazioni sia fra di loro che con la centrale operativa cerebrale. Questo cervello è costituito da luce congelata, dove avvengono miliardi di continui rimaneggiamenti nelle proprie connessioni: i neuroni vanno incontro a salti quantici di energia tali che le sinapsi ( i punti di smistamento delle informazioni ) si rimodellano in una danza olografica, simile a quella che avviene, in parallelo, nell’universo. Se potessimo cogliere l’attimo creativo in fotogrammi, vedremmo che non vi è mai lo stesso schema sinaptico. Il rinnovamento e l’evoluzione avvengono alla velocità della luce. Ma dopotutto cos’è l’Essere quantico ( EQ ) se non luce. Il cervello è lo strumento quantico della coscienza, non la sua creazione. L’EQ non ha limiti, perché avvolge nel suo seno tutto l’universo, e in esso vi è contenuta la memoria collettiva fin dalla sua comparsa. Ogni struttura umana è costituita da cellule. Nella sua più intima struttura le cellule sono costituite da un intreccio di treni energetici, trasportanti informazioni alla velocità della luce!( quantum bits ). Questo perché tutto il corpo umano viene informato in tempo reale su ciò che accade dentro e fuori di esso. Ogni suo più piccolo bit di informazione ( pensiero, immaginazione, memorie ), conosce ciò che accade in un altro piccolo bit informativo, situato in un distretto corporeo distante. Questa rete web di luce che viaggia per tutto il corpo, e da cui dipende la scintilla di vita dell’uomo, costituisce l’Essere Quantico ( EQ ). In ogni sua parte vi è tutta l’informazione e la memoria del cosmo, perché l’EQ non è separato dalla complessa rete web che costituisce l’universo. Avvengono continui scambi informativi fra i molteplici esseri quantici ( siano essi, secondo la vecchia classificazione, animali, vegetali e minerali ) tanto che un nostro bit informativo potrà essere assimilato da una pianta, da un altro essere quantico umano, oppure da un cristallo, e così anche l’EQ può immagazzinare informazioni provenienti da chissà dove….. Concetti come il tempo e lo spazio non hanno più senso per l’EQ. E’ in grado di “ vedere “ a distanza ciò che è oggetto della sua attenzione, oltre a trasmettere informazioni istantaneamente a qualunque unità quantica. Il suo interesse è rivolto alla Grande Luce Universale che lo nutre, lo protegge e lo guida. Sa che deve rispettare tutte le Sue leggi, se vuole evolversi e manifestare tutto il suo potenziale. Fra queste una è sempre presente ed è alla base della sua crescita: tutti gli esseri quantici sono un solo Essere, che si manifesta in forme diverse, ma che nell’essenza è luce pura. Questo Essere fa esperienza di sé stesso, tramite la rete di entità quantiche create per amore e per evoluzione. Agisce mettendo insieme complessi eventi sincronici, che avvengono in modi e tempi meticolosamente precisi. Lo stesso meccanismo si ritroverà in ogni sua amata creatura ( uomo, galassie, pianeti, stelle, cristalli, piante, animali ): si parla di universo olografico. L’EQ non è da meno, in quanto è una clonazione con tutte le capacità che caratterizzano il suo Genitore. Ma per diventare alla stessa altezza della Grande Luce, viene affidato alle cure della madre terra ( un EQ dalle grandi qualità affettive e misericordiose ) , dimenticando la sua vera natura; ma gli viene dato un grande dono, quello del libero arbitrio. Tutta la sua produzione creativa dipenderà dalle innumerevoli scelte a cui è costantemente sottoposto, perché ne è immerso, e perché fanno parte del meccanismo cosmico della creazione. Prima che intervenga la sua osservazione, vi sono tutte le scelte possibili: sta alla propria determinazione e comunione con la Luce ( pregando e meditando, ossia facendo viaggi quantistici ) , fare le scelte giuste, liberandosi dalla schiavitù di un altro EQ, che lui stesso ha creato quando si è allontanato dall’unità e che, se non controllato e trasceso, lo porterebbe alla disintegrazione: il suo Ego. Dovrà tenerlo sotto controllo in ogni sua decisione, tenendolo a bada, e non facendolo prevalere nelle scelte. Ogni sua programmazione deve essere relativa ad una visione ampia, non limitata alla fase materiale della vita. L’EQ non nasce e non muore, per cui conosciuta la sua missione, spogliatosi dal dominio dell’ego, dovrà agire coerentemente a questa, integrando e sintonizzando ogni gesto, ogni scelta a quelli dell’intenzione cosmica. Sarà strumento del grande flusso luminoso eterno che in lui si rispecchia. L’EQ riesce a vivere contemporaneamente un’esperienza apparentemente immateriale, dove prevale il grande silenzio e la grande dinamicità cosmica, in un’altra materiale e diversa per molti punti di vista. Deve sapere che la materia è l’altra faccia di una stessa medaglia fatta da energia e bits informativi, per cui non deve cadere nel tranello della separazione. Questa porterebbe agli attaccamenti, alla paura della perdita, al controllo e al potere sugli altri EQs. In poche parole il campo di azione del suo ego. Questo non è un racconto di fantascienza, ma la nuova visione dell’universo. L’essere umano non può più considerarsi solo dal lato materiale, visibile, e sensoriale. L’illusione in cui è vissuto per tanti anni, scambiando per realtà ciò che invece è soltanto una costruzione della propria mente, facendo scelte deleterie per sé stesso, per gli altri e per il pianeta, non può continuare, pena la sua sconfitta cosmica. Nel campo della guarigione deve entrare una nuova fisica concettuale e pratica, che mette l’essere umano al centro della propria salute e malattia, e che comprenda come gli errori di percorso ( sintomi, patologie varie ) stanno ad indicare che a scelto strade sbagliate, che si è discostato dalla sua vera identità e missione. Ogni essere uomo deve essere considerato come un EQ. Bit quantistici informativi ( emozioni ) influenzano il web energetico di ogni cellula: la coscienza è in grado di modificare, di equilibrare, di rovinare, il delicato meccanismo sincronico della fisiologia umana sia dello stesso EQ che di altri EQs che orbitano nella sua mente . Tramite frequenze ben precise ( come quelle dei colori, dei suoni, della parola, della natura ) e le due caratteristiche più importanti della coscienza, l’intenzione e l’attenzione, si può agire sull’intelligenza che permea la rete quantica. Questo può avvenire quando la coscienza agisce sulla rete cerebrale in stato di rilassamento ( il famoso stato alfa ) . In questo condizione, gli elementi quantistici del cervello sono in comunicazione con l’oceano di luce, e ogni EQ è nelle condizioni di riparare i sui circuiti fotonici ( fegato, milza, stomaco, ossa, calcoli, ateromi ), ma anche di accedere al grande web luminoso cosmico, dove può apportare modifiche in altri circuiti di altri EQs “ distanti “ da lui. La guarigione quantistica è consapevolizzare chi siamo, e dove stiamo andando; sapere che non siamo mai nello stato materiale, solido, e che la componente luminosa, intelligente, di cui siamo costituiti, e in cui siamo immersi, ci aiuta e guarisce, basta conoscere i meccanismi eterni ed agire su di essi. “ Siamo tutti viaggiatori cosmici; polvere di stelle, turbinanti e danzanti nel grande oceano infinito; La vita è eterna ma le sue espressioni sono effimere, momentanee e transitorie. Il grande maestro Gotham Botha, il fondatore del Buddismo, una volta disse: “ questa nostra esistenza è transitoria come le nuvole in autunno; osservare la nascita e la morte degli esseri è come guardare le maree; un’intera vita è come un bagliore di un fulmine nel cielo, scorre via in un attimo, come un torrente che precipita dalla cima di un montagna. Abbiamo cominciato per un momento ad incontrarci, a sorridere, a condividere; questo è un momento prezioso, ma è transitorio, è una piccola parentesi nell’eternità, che noi dobbiamo vivere amando, aiutando e sostenendo. Ricreiamo abbondanza e gioia l’uno per l’altro, e allora questo momento sarà stato ben vissuto”. |
Post n°41 pubblicato il 09 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
LA TERAPIA QUANTISTICA EMOZIONALE( tratto dal volume " La Medicina della Luce") La fisica quantistica ha rivoluzionato non solo il modo di vedere la realtà, ma anche il modo di vedere i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre impressioni. Da ciò nasce la Terapia quantista emozionale, che prende le basi quantistiche per trasporle nelle problematiche psicologiche. Sappiamo che l’uomo è un pensiero, un evento quantistico, una fluttuazione di energia immerso nel grande corpo quantistico dell’universo. Un pensiero è un evento quantistico di natura energetica, e come tale non differisce da qualsiasi altro pensiero………( vi ricordate che le particelle subatomiche sono tutte uguali fra loro?): da ciò si evince che non c’è nessuna differenza quantistica fra la gioia e la tristezza, fra la rabbia e la felicità, fra la gelosia e la fiducia, ecc….. Il problema nasce, come vedremo fra poco, quando noi diamo una etichetta a queste energie neutre, e finiamo per identificarci con le emozioni, osservando quindi la realtà circostante con questi nuovi occhiali emozionali. Una emozione ( bella o brutta che sia), un pensiero, è soltanto un’onda energetica diffusa, invisibile, che penetra nella nostra coscienza e come tale attraversa il nostro corpo, a volte prediligendo un organo particolare( cuore, intestino, testa, stomaco…), e assumendo una forma e dimensioni variabili…….Se noi osserviamo il cammino del pensiero, vedremo che dopo essere sorto alla coscienza, scompare: se proviamo ad inseguirlo, per vedere dove va, arriveremo in uno spazio vuoto; questo spazio, dove regna il silenzio, è lo stesso che c’è fra i suoni, fra le parole, ed è la porta d’entrata sia al mondo quantistico che a quello virtuale. Quando ci si esercita a rimanere in questo spazio ( uguale a quello che c’è fra due respiri) si assiste ad un cambiamento della nostra fisiologia, assimilabile a quella prodotta dalla meditazione, e dalla ripetizione di un mantra, come nella risposta di rilassamento: le onde cerebrali si trasformano in onde alfa, e i centri nervosi passano dal normale caos funzionale alla coerenza….. La mente acquisisce una dignità diversa da quella che invece si identifica con il pensiero: comprendiamo che come osservatore dei nostri pensieri, noi siamo più dei suoi contenuti , e siamo posti al di là del coinvolgimento emozionale, cosa invece che ci porterebbe nella prigione da noi stessi intessuta con i fili del nostro Ego ( paure, approvazione, controllo su gli altri e sugli oggetti, attaccamenti….). Inoltre la mente, in questo spazio, comincia a manifestare consapevolezze vicine alle scoperte della fisica quantistica: creazione della realtà, trasmissione a distanza; la non-località , la sincronicità, ecc…. Nella Terapia quantistica emozionale quindi si trascende dalle cause e dalle condizioni che hanno provocato una nostra reazione emozionale ( paura, tristezza, depressione, ansia….), anzi queste, se prese in considerazione, danno un concetto completamente sbagliato della dinamica dei fatti! L’innovazione sta nel fatto che, essendo tutto costituito da energia, qualsiasi emozione può essere vista e vissuta come tale: lo dimostrano gli esercizi con cui la carica emozionale negativa svanisce all’istante, quando, distolta l’attenzione dalle cause e dalle condizioni, ci identifichiamo con l’energia di per se stessa : dal punto di vista della fisica quantistica 1) l’onda, di natura neutra, viene intrappolata dalla nostra volontà ; 2) a ciò fa seguito una denominazione dell’emozione, una etichetta che 3) se noi vi ci identifichiamo 4) provochiamo un collasso dell’onda, quindi la trasformiamo in particella che 5) una volta acquisita una sua massa emozionale, diventa molto solida, e difficile ad eliminare, anzi si rafforza con la memoria dell’evento scatenante!!!: è come se avessimo creato una lente personale, attraverso la quale definiamo noi e il mondo. Da ciò si comprende come gli eventi esterni, i fatti, le persone , gli oggetti, non hanno a che vedere con il nostro stato emozionale……..è inutile, se non dannoso, dare colpe, fare la vittime, o i martiri, ciò rafforzerebbe la solidità della particella e il suo conseguente danno fisico e psichico, oltre al fatto di dare potere a “ padroni “ esterni!!! : siamo noi i soli ad essere responsabili delle nostre emozioni, delle nostre esperienze e della nostra realtà soggettiva, da esse provocata………Ricordate il principio di incertezza, secondo il quale è l’osservatore che crea, influenza, altera il mondo esterno secondo gli occhi dei propri pensieri , desideri e intenzioni……..Le realtà che interpretiamo sono , in verità, soggettive, cioè non corrispondono alla vera realtà! Solo con un salto quantico della coscienza, dando all’emozione la sua giusta connotazione di onda, di energia, e vivendola come tale, noi la possiamo rimandare nel mondo quantistico come onda…… Inoltre, questa energia, la cui natura è neutra, può essere sfruttata per: 1) interconnetterci con il mondo circostante, anch’esso di natura energetica quantistica, consapevolizzando la nostra unione, la nostra fusione, con il tutto…….e quindi allontanandoci dalla catastrofica prigione della separazione……. ( Bohm: “ Tutto compenetra ogni altra cosa “ ), 2) incanalarla in attività al servizio nostro e degli altri ( scrivere, fare sport, leggere, creare, aiutare….). Nella Terapia quantistica emozionale ci sono dei principi di base: 1) - “ esiste una sola sostanza “ - cioè il regno virtuale, la luce, l’oceano quantistico; - un’altro principio è: 2) - “Tutto ciò che conosci di te stesso proviene al di fuori di te, quindi abbandonalo” - questo sta a significare che ciò che i nostri sensi percepiscono come esperienza, proviene da altri sensi, cioè da altre esperienze che hanno avuto le persone che ci circondano, madre, padre, nonni e società in genere, e siccome abbiamo visto che i sensi cospirano, ci danno un’illusione del mondo, tutto ciò che noi sappiamo è un’illusione, non corrisponde veramente a chi siamo; 3) - “Non credere a niente, indaga ogni cosa”-Un altro principio è 4) - “affinché tu possa scoprire chi sei, devi prima capire chi non sei”- infatti vedremo tra poco che noi non siamo il contenuto della nostra mente; 5 ) “per lasciare andare qualcosa, distaccandotene, devi prima conoscerla” - quindi dobbiamo conoscere qual è la particella emozionale e riviverla, per poi eliminarla.Altro principio 6) - “chi fa l’esperienza è contenuto nell’esperienza stessa, ne fa parte” - 7) - “qualsiasi cosa pensi di essere non lo sei” – 8) - “mantieni l’attenzione sull’Io Sono e lascia andare qualsiasi altra cosa” - poi spiegheremo il significato dell’Io Sono.L’ultimo principio è 9) - “qualsiasi cosa sai su di te può non essere vero” -. Prima di continuare spieghiamo il concetto dell’Io Sono. Abbiamo visto nel capitolo della trasformazione spirituale che la nostra natura, il nostro vero sé si trova nel regno virtuale, nell’ordine submanifesto dell’essere, quindi il nostro Me reale corrisponde al campo unificato, allo spirito, che poi si identifica anche con la componente divina. L’Io Sono è la nostra componente che si trova nel regno virtuale, quindi il cosiddetto testimone silenzioso; è la nostra vera essenza che non giudica, non critica, ma osserva tutto ciò che ci accade. L’Io Sono si trova in una condizione di beatitudine, in quanto osserva tutto quello che accade; se noi riuscissimo, con degli esercizi di psicologia della luce, ad andare nell’Io Sono, vedremmo che la nostra vita si presenterebbe in modi molto diversi, acquisendo un significato nuovo; infatti dall’Io Sono vedremmo che le nostre scelte non hanno poi tanta importanza, l’importante è l’intenzione che abbiamo, cioè l’amore, e quindi la diffusione della luce, la diffusione delle caratteristiche di compassione, di unità con gli altri, non tanto la scelta in se stessa. L’Io Sono non è mai nato, infatti è nella nostra vera natura di essere immortali, eterni; neanche il fuoco, l’acqua, il vento possno sconfiggerlo; non dobbiamo neanche cercarlo o comunque formarlo, perché esiste dall’eternità. Un altro concetto che voglio sottolineare, è quello della mente, che deve essere considerata come un calderone, come uno strumento della nostra parte spirituale, cioè dell’Io Sono. Quando veniamo concepiti e scegliamo i nostri genitori per le nostre lezioni di vita, cominciamo a ricevere dalla madre, dal padre e dall’ambiente circostante delle informazioni, delle unità informative, i cosiddetti q-bits, che cominciano a riempire la mente. Originariamente la funzione più importante della mente è quella di essere strumento dello spirito, il quale può agire se la mente ne è strumento, quindi se la nostra mente è vuota da qualsiasi pensiero, immagine o visualizzazione. Purtroppo con il passare degli anni, la mente si riempie di informazioni, di pensieri che ci provengono da altre menti, per cui si arriva ad una quantità enorme di informazioni in essa contenute (si stima che siano 6.480.000 unità informative nelle 24 ore). Quindi tale quantità non permette allo spirito di agire, se non in alcuni momenti della giornata come al risveglio e all’addormentamento, a meno che non ci esercitiamo a tenere la mente vuota con delle tecniche di meditazione, come la meditazione stand - by. Questa è una forma di meditazione passiva in cui la coscienza pone attenzione sul nulla. Io ho sperimentato una tecnica estremamente facile, che chiunque può eseguire, la quale consiste nel chiudere gli occhi e osservare lo show dei pensieri mentali; dopo bisogna immaginare di avere un telecomando nelle mani e spegnere questo show mentale, rimanendo nel vuoto. È a questo punto che occorre fare del training, perché ci siamo identificati con il contenuto della mente, noi eravamo quei pensieri, quei concetti, quelle interpretazioni, quelle aspettative. Invece non è così, noi siamo nell’Io Sono, siamo gli osservatori di ciò che avviene nella mente, del contenuto mentale. Dobbiamo allenarci a stare nel nulla, a stare nel vuoto e se qualche pensiero, qualche visualizzazione si materializza nella nostra mente, e quindi ricomincia la show mentale, basta prendere il telecomando e spegnere lo show: meglio restare nel nulla. Cominciano dopo un po’ a fluire informazioni spirituali. Lo spirito, quindi la grande energia di pace, di beatitudine e di equilibrio, comincia ad agire sul nostro corpo e su chi ci sta accanto, utilizzando la mente come strumento. Una delle prime reazioni è quella di annullare la catena di eventi suicidi, che abbiamo descritto in un capitolo precedente, che porta alla formazione di neuropeptidi, di citochine, di neuromodulatori e sostanze peptidiche, che danneggeranno il nostro corpo a seguito di pensieri negativi, a seguito di quel contenuto mentale. Questo è molto importante, perché nel momento in cui entriamo nella meditazione stand-by, interrompiamo questa catena, mandando informazioni di equilibrio al nostro corpo, infatti il nostro sistema PNEI (psico-neuro-immunologico) comincerà ad equilibrarsi. Questa tecnica è molto interessante dal punto di vista terapeutico, perché tramite l’azione dello spirito, che è luce pura, possiamo riuscire ad equilibrare un sistema alterato del nostro corpo, basta dirigere l’intenzione sull’organo interessato, il quale è anch’esso luce, quindi luce che agisce su altra luce. Con questa tecnica si sono viste delle guarigioni, perché si dà finalmente sfogo alla grande intelligenza dello spirito, e si permette di attivare il nostro guaritore interiore. Un altro concetto importante è quello delle particelle emozionali: ogni emozione la blocchiamo, perché reagiamo ad una energia che arriva da parte di un’altra persona o da parte dell’ambiente; abbiamo un cammino e delle esperienze da fare, e delle lezioni da apprendere. Dando un’etichetta, un nome a queste emozioni, formiamo una particella; l’insieme delle particelle emozionali, contenute nel calderone mentale, costituiscono “un essere”, che Carlos Castaneda chiama Dragone a Cento Teste, cioè l’ego. Una cosa che ho notato nella mia esperienza clinica, è che le particelle emozionali sono mobili e si trovano tutte nascoste in fondo ad uno stagno melmoso; infatti quando diciamo di rimuovere un’emozione, un’esperienza, accade che le particelle vanno a finire in fondo a questo stagno. Quando avvengono dei fenomeni emozionali o riceviamo degli input esterni, le particelle vengono a galla con tutto il corteo sintomatologico che le accompagna. Le particelle emozionali possono passare dalla madre al figlio, dal padre al figlio. Possono esserci anche delle patologie provocate da particelle che passano da generazione in generazione, infatti quando una persona riesce ad eliminare le particelle emozionali, blocca la trasmissione della malattia specifica e quindi dei sintomi legati alla particella emozionale. In genere ogni particella emozionale si esprime attraverso una parte del corpo, ma possono esserci più particelle presenti a livello di un organo: ad esempio a livello del chakra tiroideo; quando le si elimina, con le tecniche della psicologia della luce, dobbiamo osservare bene che nel corpo quantico, cioè nell’insieme delle informazioni subatomiche della persona, non ci siano altre particelle, perché possono esserne rimaste altre, riguardanti ulteriori esperienze di tipo comunicativo. Esse si possono dividere in particelle primarie e in particelle secondarie, ciò significa che a seguito di un’esperienza principale, possono esserci altre esperienze legate alla stessa etichetta, da noi messa all’esperienza principale che io chiamo anche particella madre: quindi avremo la locomotiva e i vagoni. I vagoni sono tutte le varie particelle figlie: se queste vengono eliminate, apparentemente il problema scompare, ma in realtà non è stato eliminato, perché la particella principale ripiomba nel fondo ed in qualsiasi momento può tornare a galla. La formazione di queste particelle, purtroppo, non può essere bloccata. Fino ad oggi, nella psicologia, nella psicoanalisi, nella psicologia transpersonale, che pure ammette una correlazione fra mente e mente, quindi una mente non-locale, non sono mai esistite delle tecniche di eliminazione di queste particelle; queste tecniche formerebbero altre particelle, magari buone, magari positive, ma non eliminerebbero quella principale, che continua ad agire sugli organi, facendo evolvere la patologia. Con la Terapia Quantistica Emozionale si è visto che, nel momento in cui si opera l’eliminazione dell’etichetta, è come se togliessimo il coperchio da una pentola a pressione, il cui contenuto è un contenuto energetico, neutro e divino; il coperchio corrisponde all’etichetta che abbiamo dato. Nel momento in cui si toglie questo coperchio, fuoriescono fiumi di energia bianco-diorata che preludono alla guarigione, e da quel momento la particella non esiste più, non ci saranno più, nel corpo della persona che aveva quella particella, neanche i neuropeptidi tossici, suicidi. Ciò comporta cambianti dello stile di vita, miglioramenti dello stato di salute, positività nei rapporti sociali, proprio perché la particella è sparita. Le particelle seguono le stesse regole delle particelle subatomiche, le quali passano da una persona all’altra inconsapevolmente, quindi le informazioni che portiamo dentro passano inevitabilmente all’ambiente o alle persone che ci stanno accanto, in modo subliminale, cioè al di sotto della coscienza. Se qualcuno ha delle particelle emozionali negative, queste possono passare a noi stessi, ecco perché è importante gestire bene le nostre particelle, cercare di eliminarle e circondarci di persone e ambienti positivi. Una situazione clinica, che ho esaminato recentemente, è stata quella di aver visto i risultati del passaggio di una particella emozionale, da un soggetto animale ad un essere umano. Una paziente era arrivata a dare segni di psicosi, a causa di una particella che una cagnolina portava dentro e che era passata alla paziente, la quale aveva chiaramente una predisposizione affettiva, cioè doveva avere dei canali quantici aperti, per cui la particella è passata nel suo corpo quantico. Dopo aver letto ciò nel suo corpo quantico, le ho consigliato di dare via la cagnolina. La paziente dapprima contariata e stupita, ha eseguito il mio consiglio:la sintomologia è scomparsa il giorno dopo, lei ha approfondito la sua situazione interiore e migliorato il suo stato di vita. Non si sono più ripresentati i sintomi psicotici. La Terapia quantistica emozionale è un' approccio spirituale, in quanto fa prendere consapevolezza al soggetto della propria energia interiore e di come quelle emozioni contengono energia divina, energia di guarigione, e che il soggetto è immerso nella luce divina, nel bene e nell’amore. Se questo viene consapevolizzato, con l’aiuto della psicologia della luce, il soggetto capisce chi è, da dove viene, che cosa deve fare, quale scopo ha nella vita, perché si trova su questo pianeta. Una problematica emozionale può essere eliminata soltanto in queste condizioni, e possiamo essere sicuri che il soggetto, anche se non scorderà mai più l’episodio, non ne sarà più coinvolto e non ci ricadrà.
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Post n°40 pubblicato il 07 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
Essere gioiosi, felici, è la condizione naturale del nostro essere. |
Post n°39 pubblicato il 07 Aprile 2006 da AlidellaSperanza
Nel ’96, senza che ne avessi fatto richiesta, violente scosse interiori hanno improvvisamente fatto cedere il terreno dove poggiava la mia vita di certezze ed abitudini, facendomi precipitare in una remota e tenebrosa zona della mia mente di cui non sospettavo l’esistenza. |
Post n°38 pubblicato il 21 Marzo 2006 da AlidellaSperanza
Cari compagni di viaggio ho ricevuto questo messaggio che vorrei condividere con voi!
Il grano è il cibo dell'amore, d'oro è il suo colore che come il sole riscalda le fredde terre del cuore,
l'Uomo ha confuso il dono del grano che è solo nutrimento per l'anima e non per il potere occulto dell'egoismo.
Quattro elementi caratterizzano il potere dell'Uomo: Acqua, Fuoco, Terra, Aria, ma il 5° elemento è il dono dell'Eterno: l'Amore!
Acqua: come sorgente nasce dalle alture dell'Himalaya e scende a valle, è l'elemento della purezza, della madre Il suo fluire disseta gli assetati elava i peccati.
Fuoco: esso trasforma l'acqua in vapore, arde e illumina l'anima, risveglia i cuori assopiti, dona forza e coraggio, è attivo, è padre, protegge "l'acqua madre" donandole la via di fuga attraverso l'etere. Nel fuoco il seme della vita brucia l'amore dell'Eterno, le sue scintille ne distribuiscono alla Terra la Sua potenza.
Terra: è la culla che accoglie il frutto e ne permette la maturazione è il nutrimento dell'Uomo, riscalda nelle fredde notti d'inverno e rinfresca nelle calde notti d'estate. E' la fertilita' dell'anima. Coltivate la vita nella Terra ed essa vi nutrira'. Aria: è l'elemento impollinatore, riporta la vita alle origini, trascina con sè l'anima e le mostra la via di casa. Le permette di volare come un Angelo e si libra alta nel cielo fino a raggiungere la stella più lontana.
5° elemento: l'Amore pervade tutto l'Universo e ci lega come una rete di fitta trama. Come corde del medesimo strumento vibriamo al richiamo del Nostro Creatore.
Unitevi a Noi e diverrete Angeli oltre i confini delle vostre Paure.
Ricordate che l'Acqua senza Amore innonda, il Fuoco senza Amore brucia, la Terra senza Amore inaridisce e l'Aria senza Amore soffoca
L'Acqua lava, il Fuoco riscalda, la Terra vi nutre grazie al 5° elemento, lo stesso che Vi ha generato!!!
Ecco la Vita Eterna a Voi promessa riconoscetela dentro di Voi
con Fede, Gratitudine e Amore infinito!!!
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Post n°37 pubblicato il 02 Marzo 2006 da AlidellaSperanza
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Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 04:35
Inviato da: vehuelrossocuore
il 17/01/2008 alle 09:29
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il 29/06/2007 alle 08:53
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il 27/06/2007 alle 09:27
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