Amica Terra

Chi cosa quando dove e perché?

Azz, quante domande....Buon giorno!

Com'è iniziata la vostra giornata? La mia fiacca fiacca. In questo periodo soffro un po' d'insonnia per cui la giornata man mano che procede si fa pesantina...
Ieri pomeriggio ho incontrato alcuni vecchi amici e tra una risata e l'altra ci siamo messi a fare il gioco della Verità. Ci siamo divertiti, soprattutto ricordando alcune delle cose che abbiamo combinato insieme. Visto che ce l'ho ancora chiaro in mente ve lo passo. Ecco alcune delle mie risposte.

-Il libro che ti ha segnato:

“La coscienza di Zeno”di Italo Svevo, ci ho messo mesi ad arrivare alla fine con il fiato della proff sul collo!

-Quello che hai amato di più:

“Cent’anni di solitudine” di Marquez, letto tutto d’un fiato.

-Il disco più bello:

“Achtung Baby” degli U2

-Il concerto indimenticabile:

ne ho 2

 Enrico Ruggeri visto dalle finestre della casa della nonna di un’amica!!!

 Sting a Genova, la sera in cui Nostradamus aveva previsto un maremoto in Liguria ( toppò, per fortuna… però si mise a piovere….)

-Il film dei film

Indiana Jones e il Tempio Maledetto, in 5° elementare??? La mia prima cotta cinematografica!!!

-La prima auto guidata:

Fiat Panda 750 CL

-Il nome del primo fidanzatino:

Fabio o Fabrizio?! Tutti e due…………..

-La proff più amata:

“quella” di Storia dell’arte

-La proff più odiata:

“quella” di chimica di 2° liceo

-Il proff più pazzo:

“quello” di greco

-La prima vera sbronza storica:

in Irlanda a 20 anni

-La seconda vera sbronza storica:

in Irlanda a 20 anni (per non perdere l’abitudine…)

-L’anno da dimenticare:

1991

-L’estate più bella:

2007

-Lo Stato europeo che senti più affine:

L’Irlanda, che è ancora selvatica come me…

-La bugia più grossa mai raccontata:

non ne ho mai raccontate di colossali

-Quante canne ti sei fatta approssimativamente:

mai nessuna

-Quante volte hai rubato:

Una. Prova di coraggio a 10 anni. Due penne con l’inchiostro profumato… senso di colpa a livello d’allarme, credevo che qualcuno avrebbe bussato da un momento all’altro per dire ai miei del mio crimine…

-L’hai rifatto?

M’è bastata una volta….

-Figura di merda del secolo:

il mio primo colloquio di lavoro. Salivazione zero, in pallone totale.

-Gusto di gelato preferito:

nocciola con i pezzetti

-Quante volte ti hanno regalato dei fiori:

boo… due???

-Destra o sinistra:

a ore 10

-Rosso o nero:

rosso-nero!

-Vendetta o perdono:

perdono, meritarlo dipende dagli altri.

-Violenza o non violenza:

non violenza sempre

Vi risparmio quelle piccanti, anche perchè non è che ci sia chissà chè che picca!!!!

Vado a bermi un cappuccio se no mi appisolo.....

Il volo della libellula

Il volo della libellula
è ciò che io ti dono questa stanotte.
Lascia una piccola luce accesa
ed io entrerò senza bussare.
Poggia il tuo capo sul cuscino dei sogni
ed io ti sfiorerò danzando senza riposo.
Tra le ombre dove la luce è assente
saltellando nel dondolio dispettoso
Volerò sui tuoi piccoli segreti
avvolgerò te
nelle spire invisibili delle mie ali.
E' una magia che dura quanto dura un bisbiglio.
E quando il Sole si accende
non ci sono più.

Disegno a pastello di Karen Margulis

Ma che cos'è il preservativo??

Non critico l'intervento del Papa, in occasione del suo viaggio in Africa, riguardo alla non utilità del preservativo per combattere la diffusione dell'HIV. Non lo critico perché è il Papa, ossia è chiara la posizione della Chiesa su questo argomento e su altri come l'aborto o l'omosessualità e via dicendo.

Quello che non ho capito è esattamente a chi fosse rivolto quel discorso. Non credo agli africani, ma al resto del mondo Cattolico e non. Forse... Sì, perchè la situazione del continente africano, non è esattemente la stessa della nostra Italia o di altri paesi più o meno "simili" al nostro. Invitare le donne africane a non usare il preservativo (o a non farlo usare al proprio compagno)ossia ad essere caste, presumerebbe la possibilità di scegliere di esserlo. Ma siccome più della metà del continente è martoriato da situazioni instabili, guerriglia, fame, ignoranza, guerre è un po' come invitare un analfabeta a leggersi due pagine di Divina Commedia. Perchè l'Africa è un paese dove ogni giorno migliaia di donne di ogni età vengono stuprate, per i "non motivi" più diversi. Molte restano senza marito perchè morto nelle guerriglie, altre sono in fuga in cerca di un posto dove sperare di sopravvivere. Altre ancora sono violentate per punizione come avviene in Sud Africa ai danni di donne ritenute lesbiche e quindi sottoposte a questa sorte per "redimerle", com'è accaduto ad Eudy Simelane, calciatrice della squadra femminile del Sud Africa, stuprata a morte nel 2008.... Io non credo che chi violenta una donna si preoccupi di indossare un preservativo, non lo fa in Africa e nemmeno in Italia, quindi è un invito che cade nel vuoto. Altre donne non hanno nemmeno mai avuto la possibilità di andare a scuola, non sanno leggere, non sanno nemmeno cosa sia un preservativo... Allora??
E' un invito, una riflessione dalla quale il popolo africano mi sembra escluso in partenza.

Primavera

Eccola!!! E' arrivata! Da oggi è primavera e qui dalle mie parti nella riviera di ponente in Liguria è arrivata sulla scia di un bel venticello.
Vi devo dire la verità che sono ancora un po' in letargo, ma mi sto ridestando al mondo.

Buona Primavera a tutti!!

Il Suggeritore - la mia opinione

Ho appena terminato di leggere “Il suggeritore” di D. Carrisi, edito da Longanesi, un romanzo thriller ambientato non si sa bene dove, probabilmente in qualche posto degli Stati Uniti, o almeno questo è parso a me.
Non mi è piaciuto. L’ho letto fino alla fine, questo è normale anche perché trattandosi di un thriller volevo capire come l’autore avesse intenzione di chiudere la storia.
Non mi è piaciuto per diversi motivi. Intanto perché ha scelto di raccontare una storia di violenza sui bambini, una piaga che ferisce gravemente la nostra società. Penso che decidendo di trattare un argomento del genere l’autore dovrebbe avere la certezza di scrivere un grande romanzo, altrimenti la sensazione che si ha, potrebbe essere quella che si sia sfruttato un soggetto scabroso per attirare l’attenzione sulla storia, per far vendere insomma. E non mi sembra che questo sia un grande romanzo, nemmeno un grande thriller. Il secondo motivo è la sensazione che ho avuto fin dalle prime pagine, quando compare la protagonista, una poliziotta, che ha tutta l’aria di essere un clone di Clarice Starling, l’eroina de “ Il silenzio degli innocenti”, e non solo per come viene descritta, ma anche per la sua storia passata, e per un paio di situazioni che ricalcano alcuni momenti del romanzo da cui era tratto quel film. Certo, si potrebbe dire che si tratta di citazioni, ma le citazioni continuano e sono un po’ troppe. Per esempio uno degli assassini in cui si imbattono, ricalca il personaggio dell’assassino che viene scovato da Bruce Willis nel film “ Unbreakable” di M. L. Shyamalan, il quale si introduce con la violenza in una bellissima villa, assumendone il controllo e sequestrando gli abitanti della casa, per vivere lì come fosse casa sua, un parassita.
Poi viene citato “Pulp Fiction” quando la poliziotta Mila viene invitata a cena dal criminologo e davanti ad una bistecca, mangiano in silenzio, ma quel tipo di silenzio tipico tra due persone che hanno tale intimità da non aver bisogno nemmeno di parlare….rivedere il grande Pulp Fiction per credere( John Travolta a cena con Uma Thurman).
Ancora, ad un certo punto salta fuori una sensitiva che è a metà tra l’Oracolo di “Matrix” e Allison DuBois interpretata da Patricia Arquette nel telefilm “Medium”. Nel thriller di Carrisi, quando Nicla, la medium, appunto, interroga un uomo in coma, colpevole di un incredibile massacro, viene spiegata la teoria dei “gradi della coscienza”. Essa è come una scala lungo la quale si scendono dei gradini, giù giù fino a cento, dai primissimi due gradini causati da un’anestesia, scendendo fino al coma e oltre, teoria che viene spiegata nel film “Il segno della libellula”, interpretato da Kevin Costner e guarda caso anche qui c’era una suora che sondava il mondo dell’aldilà…

L’intera storia infine si ispira senz’altro anche ad un film che a suo tempo, cambiò il modo di mettere in scena le malefatte dei serial killer, mi riferisco a "Seven" capolavoro di David Fincher.  In effetti nel romanzo di Carrisi, i luoghi dove vengono rinvenuti i corpi delle povere vittime indicano, suggeriscono appunto, che in quel posto è avvenuta un’altra ingiustizia perpetrata da “insospettabili”. Un po’ come in Seven ogni omicidio rappresentava un peccato e colpiva “peccatori”, per arrivare agli ultimi due che colpivano il poliziotto interpretato da Brad Pitt e il serial killer stesso, così, ne “ Il suggeritore” la dinamica è un po’ la stessa. Ogni volta che viene ritrovato un corpo, gli investigatori devono avviare una doppia indagine, quella principale sull’autore degli omicidi, e quella parallela sul luogo del ritrovamento o sulle persone che frequentano quel posto, le quali sicuramente, hanno un segreto inconfessabile.

Ci sono poi dei particolari, come la ferita alla coscia che affligge la poliziotta Mila, esattamente come Clarisse ne “Il silenzio degli innocenti”, anche se poi si scoprirà che il motivo è molto diverso, oppure una scena in cui la stessa poliziotta è inseguita da un assassino, in un luogo completamente buio, lei sola, drogata e ferita con la pistola spianata davanti a sé e l’assassino che le scatta fotografie usando un flash, ed è proprio impossibile non pensare alle scene finali del film che ho già citato più volte e ad almeno un altro paio.

A parte queste diciamo “libere ispirazioni”, alcune illuminazioni investigative non hanno motivazione, ci sono molte ripetizioni di ragionamento che risultano pesanti (un po’ come nelle tele novelas…). Inoltre ci sono delle ingenuità narrative che mi hanno sorpresa, anche perché l’autore ha studiato criminologia; a volte i personaggi arrivano ad alcune conclusioni 20 pagine dopo il lettore!!! E poi mi ha tratto in inganno il titolo e lì sono io ad essere ingenua e poco preparata! Ancora a metà storia mi aspettavo un personaggio che inviasse dei …. suggerimenti ai poveri investigatori!!! Sveglia sveglia sveglia!
La fine, che non vi racconto, non mi ha soddisfatto. E’ tutto in sospeso, tutto irrisolto. Ma sicuramente chi vorrà saperne di più, potrà leggere il prossimo romanzo!
Da lettrice, ma anche da modestissima e inadeguata autrice (sì, anche a me piace scrivere) ho sempre considerato una scorrettezza, lasciare incompiuta una storia, lasciare il lettore con la sensazione che dovrà vedere o leggere la prossima puntata, visto che non si tratta di un telefilm a puntate! Ogni storia dovrebbe avere la sua conclusione, magari non definitiva, magari che lasci anche qualche piccolo, piccolissimo dubbio motivato, ma che dia soddisfazione al lettore, questo sì. Ma forse oggi funziona così. Tutto deve uscire almeno in una serie di tre. Che strano! Una serie di tre…come i serial killer!!!! (Tre: il numero di delitti compiuto da un assassino con le stesse modalità, che lo trasformano in assassino seriale.)
Ah dimenticavo…ma che nome è Clarisso???? Boo..

Festa del papà

Oggi è la festa del papà...
Tanti auguri al mio papi che è lontano!

Ti voglio bene.

Il mandorlo in fiore

Questi sono dei mandorli in fiore, e anche se oggi ho fatto una bella passeggiata sul lungomare, assaporando l'atmosfera primaverile e godendommi il bel sole caldo ad un passo dalla risacca del mare, quando penso alla primavera penso ai mandorli! Quando ero bambina ce n'era uno proprio sulla riva del fiume, sembrava solo e solitario, quasi anonimo per il resto dell'anno, per poi sbocciare e diventar re in primavera, con la sua disordinata corona bianca. Lo hanno tagliato. Non so quando, nè perchè. Comunque il mio amore per questo meraviglioso albero nasce da lontano, da quando scorrazzzavo (sì, con 3 z!!!), sfuggendo all'amore di mamma, per i campi appena sotto la collina, quando ce n'erano un po' di più, quando ancora c'era meno autostrada, quando ancora li coltivavano a pesche, cigliegi, trombette e melanzane e i contadini non si erano ancora venduta tutta la terra per costruire palazzi di 13 piani, e mica parlo di un secolo fa...... Quando la zia dell'amica ti faceva raccogliere le cigliege dall'albero e metà finivano direttamente nello stomaco, e si andava in due in bici sotto il primo sole e si tornava a casa con le braccia bruciate dai raggi già caldi. Quando si attraversava il torrente saltellando sulle pietre piatte, si scovavano le biscie e si prendevano le lucertole per la coda... Quando si giocava a pallone nel campetto comunale proibito, nel quale si entrava dalla rete rotta e si buttava sempre il pallone di là... e il contadino esasperato lo tagliava abbandonando il cadavere di gomma tra le lattughe, mentre l'altezza della rete aumentava, aumentava e noi col naso in su a seguire quei rombi di fil di ferro verde salire su su fino al cielo. Quando giocando a nascondino, si diventava ladri di rose selvatiche e ci si appiccicava al naso una foglia di menta piperita aspirando per farla restar lì, senza tenerla con le dita.
Quando ...ascoltavo una cassetta di audio favole regalatami da... non lo ricordo più con fiabe bellissime e struggenti dai titoli inusuali tipo : "L'anatra e lo zin zin"storia di un'anatra snob che si bagnava solo nell'acqua minerale perchè gli uomini avevano inquinato tutte le fonti, "Fidel" un cucciolo di cane abbandonato allevato da una mamma cervo che verrà uccisa dai cacciatori, e appunto "Il mandorlo" storia di un paese sconvolto da un'alluvione, che grazie ad un mandorlo che schiude i suoi boccioli, ritrova il coraggio per ricominciare....
Insomma, oggi mi son presa un po' di tempo per me e mentre passeggiavo, pensavo a tutte queste cose... poi sono entrata in una libreria e mi sono lasciata desiderare da un romanzo un po' più oscuro e poco primaverile, perchè luce e tenebre sono uno parte dell'altra. Così mi son comprata un thriller " Il suggeritore" di D. Carrisi (che salto da "L'anatra e lo zin zin"!!). Ne ho letto qualche pagina col sottofondo audio di X Factor, (faccio il tifo per Matteo...) e devo dire che per ora non mi entusiasma. Proseguendo la lettura poi vi dirò.
Bon. Finito coi pensieri. Matteo ha cantato. Mi faccio un bicchiere di latte caldo e me ne vado a nanna.
Dolce notte a tutti.

B.

Happy St. Patrick's Day!

"Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, Iddio ti protegga nel palmo della sua mano". 

(S. Patrizio, benedizione al viaggiatore irlandese...e a tutti gli altri...)

Che bel ricordo il giorno di San Patrizio a Dublino!!! La parata, le feste, i bei ragazzi usciti dai bauli delle nonne...
Buon S. Patrizio a tutti gli Irlandesi e a chi come me, ha l'Irlanda nel cuore!!!

UFFA!!!

Quelli che........................................
spariscono per mesi, poi, improvvisamente, un pomeriggio ti chiamano come niente fosse!!!!

Uffa!!!!!!!!!

Regalini

Grazie a fatastrega2 per questo bel regalo!!!

1° blogeanno!!!

Cari amici, sembra impossibile ma è già trascorso 1 anno!
Ero titubante e invece sono contenta di aver iniziato questa piccola avventura di blog.
Ho imparato qualcosa. Ho conosciuto qualche bella persona. Qualche altra è sparita. Ma nel complesso credo che mi sia stato utile.
Si inizia per proporre i propri pensieri e punti di vista e si finisce per confrontarsi, a volte anche su temi molto importanti.
Si può fare di meglio. Il primo anno è stato di rodaggio, adesso si comincia sul serio!
Scherzo!!! Voglio ringraziare tuti, ma proprio tutti coloro che hanno contribuito con i loro commenti, anche quando non mi vedevano d'accordo.
Grazie a tutti...

Barbara

8 Marzo

Donne in Arabia Saudita che posano felici 
in occasione della laurea appena ottenuta.
Ecco i loro splendidi sorrisi.

Buon 8 Marzo.

Benjamin Button

Qualche giorno fa ho visto "Il curioso caso di Benjamin Button" e l'ho trovato spendido.
Mi sono commossa dall'inizio alla fine, persino quando all'inizio si scopre l'orologio che funziona all'indietro perchè possa ritornare chi è stato perduto in guerra...
Il personaggio di Benjamin è interpretato da un Brad Pitt soave, mai sopra le righe, come rassegnato al destino o forse consapevole che la sua esistenza è talmente eccezionale da dove accettare per forza tutto ciò che viene come un dono. Un bambino che nasce con l'aspetto di un vecchio e che per questo viene abbandonato dal suo vero padre, sconvolto per la morte della sua sposa e che trova riparo e cresce nel posto più assurdo e paradossalmente più giusto per lui, uno ospizio per vecchi. Qui impara qualcosa da ognuno degli anziani ospiti, e si abitua alle frequenti visite della morte e mentre tutti piano piano se ne vanno, lui ringiovanisce.
La pacatezza di Benjamin si scontra con le inquetudini e le insoddisfazioni di chi ha una vita "normale" e non gli basta, ma anche con gli elementi naturali, tempeste, temporali e per sino il distruttivo uragano Katrina!
Coglie in pieno il vecchio proverbio "Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse", ma con un'inevitabile destino segnato dalla solitudine che però secondo me è dentro di lui, è lui che la cerca... E poi c'è un aspetto interessante del film. L'accettazione del "diverso". A parte l'impatto iniziale con la vita, quando il padre sotto shock lo abbandona (ma poi tornerà a cercarlo), in seguito Benjamin viene accettato da tutti o meglio, nessuno sembra farsi alcuna domanda sulla sua particolare condizione. Deliziosamente surreale.
Era un pezzo che non vedevo un bel film così.
Non è stato molto considerato dai Mighty Ones degli oscar, e secondo me meritava di più. Soprattutto considerando che il super premiato The Millionaire di Denny Boyle è stato fatto sulla pelle della povera gente, che è tornata là dove era stata presa, in una realtà in cui anche l'improvviso successo può far del male...

W la cioccolata!

Mmmmmmm che voglia di qualcosa di buono! Quasi quasi vado a farmi una cioccolata calda! Mah, sarà la carenza di coccole, così si dice!

.....mentre la mente elabora, il palato gode!!

Buona notte a tutti!!!

Capodanno tibetano

Il Losar dell'anno 2136

da Radio Cina Internazionale (cri.cn)

Il 25 febbraio 2009 ricorre il capodanno dell'anno del bue del calendario tibetano. Si tratta della più solenne e lieta festa tradzionale per la popolazione tibetana, e più di 5 milioni tibetani in varie parti della Cina stanno celebrando l'arrivo dell'anno nuovo in modi diversi. Eccovi di seguito il reportage dettagliato in merito:
Il 25 febbraio a Lhasa, capoluogo della regione autonoma del Tibet, la gente suona musiche festive e tutte le strade della città sono state decorate con lampadine colorate e bei fiori; nella piazza di Longwangtan, nei pressi del Palazzo Potala, alcune compagnie teatrali portano in scena i magnifici spetaccoli dell'Opera tibetana, e tutta Lhasa è immersa nell'atmosfera e nella gioia della festa.
Per l'occasione del capodanno del calendario tibetano, tutte le famiglie tibetane devono realizzare una scatola di legno detta "Chemar". Tsezhen, una donna dell'etnia tibetana che vive a Lhasa, ha messo in casa uno squisito "Chemar", pieno di grano e di altri cereali, con delle spighe di orzo inserite sulla parte superiore. Tsezhen ha spiegato al nostro giornalista il suo significato:
"Il Chemar viene riempito con queste cose per pregare per un raccolto abbondante e per una vita felice."

Felice....già. Così dovrebbe sembrare. Ma da oggi inizia in realtà un periodo di lutto per tutti i Tibetani. Il Dalai Lama ha chiesto di non festeggiare, ma invece ricordare i tanti monaci deceduti e imprigionati lo scorso anno.
Sono circolate questa sera delle immagini che testimoniano che Lasha è nuovamente sotto assedio cinese per evitare manifestazioni di protesta.
Intanto continua la politica della collocazione forzata di cittadini cinesi di etnia Han, che vengono portati in Tibet, per trasformare i tibetani in una minoranza etnica nel proprio paese!

Carnevale

Il Vestito di Carnevale
di Gianni Rodari

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!

Che carina questa poesia...
Mi ricorda gli anni della scuola elementare...

Una boccata d'aria

Stavo pensando che non ho niente da dire.
Che sono sommersa da inutili parole, tante altrui
alcune pure mie.
Sono satura di urla, di maleducazione, di inutili clamori.
Sono satura pure del silenzio.
E mentre pensavo a tutto questo sono capitata per caso su Blob di questa sera.
Una serie di immagini, parole scorrevano così, senza senso di contenuti in una confusione mista di superficialità, protagonismo e violenza verbale.

Poi, all'improvviso, immagini in bianco e nero.
Una canzone d'amore in sottofondo, una canzone arcinota, che non ho mai particolarmente amato, Questo piccolo grande amore, ma che così, sussurata e accompagnata da quelle immagini era come un palpito leggero che mi ha rapita da tutto e da tutti i pensieri scuri.
Erano le immagini montate in serie e rallentate di partite di rugby, dove la fisicità, lo sforzo agonistico e l'aggressività del gioco si erano trasformate in pura armonia.
E' difficile spiegare la leggerezza che ho provato, vorrei che anche voi le aveste viste, e così, inattese a spezzare una serie di improperi e inutilità infinite.
Dove le parole falliscono tragicamente, nonostante siano esse a poterci elevare ad un livello superiore di civilizzazione, forse resta l'espressione primordiale dei corpi resa aulica dalla purezza degli intenti, dal sentimento di unione e apparteneza, dalla comunanza delle aspirazioni sommate alla forza violenta della vita e che la vita esprime. La potenza che non colpisce. La forza che sa essere moderata. La violenza che si piega alla generosità.
Arte: Espressione
Una senzione di sublime.
Una piega di verità in mezzo all'inutile.
Una boccata d'aria.
Per me...

La donna secondo Shakespeare

La donna uscì dalla costola dell’uomo,
non dai piedi per essere calpestata,
non dalla testa per essere superiore.
Ma dal lato per essere uguale,
sotto il braccio per essere protetta,
e accanto al cuore per essere amata.

(William Shakespeare)

Qualcosa che non c'è

Tutto questo tempo a chiedermi
Cos'è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così

Così un giorno
Ho scritto sul quaderno
Io farò sognare il mondo con la musica
Non molto tempo
Dopo quando mi bastava
Fare un salto per
Raggiungere la felicità
E la verità è che

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere

Questo è sempre stato un modo
Per fermare il tempo
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole

Un segreto è fare tutto
Come se
Fare tutto
Come se
Vedessi solo il sole
E non
Qualcosa che non c'è
(Elisa)

...mentre io avrei scritto:
"come se
fosse l'ultima occasione
per vedere il sole sorgere..."
intendendo che bisognerebbe vivere come se ogni istante potesse essere l'ultimo, l'ultimo per testimoniare la bellezza della vita, come il sorgere del sole...

...ma allora il
sogno
è solo una dolcissima menzogna?

(Baby)

Le distanze della mente

La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all'occhio, li ingrandisce al pensiero.

Arthur Schopenhauer