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Post n°15 pubblicato il 12 Settembre 2007 da mekong_delta
dopo tanto torno a scrivere nel mio blog. avevo smesso per tanti motivi. perchè mi sono reso conto che più vado avanti e più fornisco particolari che possono far capire il suo nome alle persone che gli stanno vicino e che potrebbero casualmente leggere il blog e riconoscerci, riconoscerla. ho pensato molto a questa eventualità. Ovvio, nei momenti di rabbia e sconforto avrei anche attaccato i manifesti per tutta Italia. ma non ho mai fatto nulla perchè alla fine questa è la storia tra me e lei. perchè mettere in mezzo i suoi amici, suo marito, sua figlia. che motivo ho di fare del male a persone che non c'entrano nulla e magari non se lo meritano nemmeno di soffrire? naturalmente odio suo marito. ma lui non ha nessuna colpa se non essere stato più bravo a tenerla con se. o forse più stolto. la figlia? poverina, lei è un angelo. è un delitto turbargli la vita per sciocche vendette. non me lo perdonerei mai. questo è uno dei motivi altro motivo? perchè più vado avanti e più ci sono episodi sempre più eclatanti che mi DOVEVANO far chiudere la storia. e io stringevo i denti e passavo sopra a tutto. la colpa quindi è anche mia. sapevo che lei non era corretta con me ma io non ho mai detto nulla nè fatto nulla per cambiare tutto. in un certo senso, aggrappato a lei per amore, gli lasciavo far tutto. La colpa quindi è anche mia. lei mi ha rovinato la vita, ma io gli ho permesso di continuare a farlo. in una selle sue tante frasi che mi ferirono disse: "è inutile che continui il tuo non è amore". per me questa frase è un sacrilegio. ma se avesse ragione? se fosse invece una mia reazione morbosa? oh cazzo la sto giustificando. di nuovo. sono un pazzo |
Cosa mi può capitare mai dopo un venerdì del genere?
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ore 6,00.
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Descrivere ciò che è successo dal 20 febbraio al 9 marzo è pressocchè inutile. abbiamo fatto tutte le pratiche del caso, l'ho accompagnata ad ogni visita. Non ha mai voluto stare da sola con me, una cena, una notte insieme. Mai la possibilità di sedersi, sdraiarsi abbracciati e parlare. Non voleva. Non voleva parlare. Non voleva che la sua decisione fosse quanto meno messa in discussione. Mi rimanevano solo i momenti passati in macchina tra le visite dai dottori. Ma lei evitava il discorso. e quando lo prendevo io, si chiudeva a riccio. Provavo ma non riuscivo a scardinare la sua porta. L'unica concessione? per il venerdì 10 marzo ho prenotato una stanza confortevole in un bel posto perchè non volevo che dopo l'intervento lei tornasse a casa. Volevo portarla lì, andare a comprare il mangiare necessario, farla riposare e non farla sentire sola. E io come stavo? male, un'automa. Ero assolutamente convinto di doverla accopagnare fino a quel maledetto 10 marzo. Però mi stavo cercando di convincere che la storia d'amore era ormai finita nel nulla e che quindi dovevamo prendere due strade diverse. Perchè non l'ho fatto dopo? perchè forse meritavo ancora di più di essere ferito Oggi è il 20 febbraio. un anno esatto da quel suo fatidico "interrompiamo la gravidanza". Ironia della sorte, oggi è martedì grasso e sono entrati or ora alcuni miei colleghi in stanza per brindare. Va bè, mangiamoci un pò di castagnole. |
Non c'è stato nulla da fare. Lei è diventata di ghiaccio, io le sono stato accanto in ogni momento fino a quel maledetto 10 marzo. Sono stato io che le ho prenotato la visita all'aied, sono stato io che l'ho portata in un ospedale in via di pietralata per tutte le analisi del caso prima dell'interruzione di gravidanza. Non volevo lasciarla sola in questo momento così difficile. io l'amavo alla follia. anche se con la morte nel cuore, avevo deciso di non lasciarla sola per ricoprirla di calore e amore. Ho provato ogni tanto a dire "però prima organizziamoci, stiamo un giorno fuori, stacchiamoci da tutto e tutti e parliamo un pò". Ma lei mi rispondeva "non c'è niente di cui dobbiamo parlare". Argomento chiuso. Ovviamente nei giorni che sono seguiti fino al giorno dell'intervento, io ero diventato il suo tappetino. Mai sono stato trattato con tanta freddezza e cattiveria. Ma la giustificavo, che sciocco. Mi ripetevo dentro di me che era probabilmente una reazione a questa sua decisione. Lo faceva perchè se si fosse abbandonata a momenti di dolcezza, se si fosse fermata, sarebbe crollata di fronte a questa sua decisione. Nei giorni a seguire ho visto molte cose che mi hanno stretto il cuore. Tante donne da sole che ponevano fine a gravidanze non volute. E i loro compagni? Dove erano? Forse non lo sapevano, forse non se ne curavano. Che tristezza. Io ero lì che cercavo di dare calore ad un pezzo di ghiaccio e lei mi rifiutava mentre magari quelle donne sole avrebbero voluto qualcuno accanto e non l'avevano. O forse sbagliavo tutto e dovevo stare lontano. é una decisione difficile per una donna e forse vogliono percorrere questa strada da sole. Non lo so. Ogni giorno che passava e il 10 marzo, il giorno dell'intervento, si avvicinava mi sentivo sempre più spossato. Mi appoggiavo al mio amico farfallone che mi consigliava da sempre di divertirmi e di non farsi il sangue amaro se lei era ancora con il marito. Ma questa volta anche lui non riusciva a rider. Anche lui era triste. Un giorno mi confidò "Questa vostra decisione è un triste finale di una storia d'amore che guardavo con ammirazione. Ora non ti resta che lasciarla per sempre dopo l'operazione". Aveva ragione, dovevo fare così. Se avessi fatto così non avrei vissuto questo maledetto incubo per altri mesi a venire. Ma io, maledizione, ero sempre innamorato di lei. E quando si è innamorati si mette da parte la razionalità. Si mettono da parte tutti quegli episodi tremendi che mi ha fatto vivere. Si è vero, tante volte l'avevo scoperta che mi mentiva. ma io mi ostinavo sempre a giustificarla. E nemmeno l'assistere allo sbriciolamento delle sue frasi dette prima del 20 febbraio del tipo "avremo una famiglia insieme che bello" dopo quella sua "interrompiamo la gravidanza", mi ha svegliato dal mio torpore d'amore nei suoi confronti e così ho permesso a questa storia di gettarmi nel pozzo più nero e profondo. |
Dai commenti lasciati esce fuori che la mia storia è angosciante. è vero. Perchè ho permesso tutto questo? In fondo sono sempre stato una persona che non si nasconde, che non ha paura di prendere delle decisioni. Nè nel lavoro, nè nella vita. Eppure con lei ho permesso mi si demolisse pezzo pezzo. Con lei ho raggiunto dei livelli talmente bassi che alla fine della storia lei sarà stata pure quella che è stata ma io? Io sono stato un uomo piccolo. inerme. pavido. fallito. Torniamo a lunedì. BANG! "Interrompiamo la gravidanza". tre semplice parole. Lei ha tolto la maschera. Non poteva ormai più continuare a illudermi. Ora ne stava pagando le conseguenze. e io? Un tonfo sordo nel cuore. Mi sono appoggiato ad una armadio nella cucina. e in quelle frazioni di secondo cercavo una risposta nel mio devastato io. Ricordo che nella mia testa sono apparse due strade davanti a me: 1) Impormi e cercare di convincerla che era il sogno della nostra vita, che saremmo stati più forti delle ripercussioni dall'esterno, che sarebbe stato l'inzio di una bellissima nuova vita insieme. in fondo ce lo dicevamo spesso no? perchè allora non farlo? e sti cazzi degli altri! 2) Fare ciò che diceva lei per non forzarla a passare un futuro con me. Stare insieme doveva essere naturale quindi non potevo nè dovevo impormi. Non volevo perderla anche se fino a quel giorno erano successe delle cose che non dovevo perdonarle. Doveva venire da me senza forzature. Quale scegliere? Alla fine ho scelto in quelle frazioni di secondo la scelta più pavida. la scelta che mi rimarrà dentro per il resto della mia vita. la scelta per la quale mi odio più di ogni cosa la mondo. la scelta che avrebbe portato alla fine di questo mondo costruito dopo 2 anni di amore. la scelta che ora mi porta a scrivere questo blog per terapia. Per uscirne fuori, guardarmi nello specchio, non sentirmi una merda e ricominciare a vivere. Di nuovo. La numero 2. |
Per meglio descrivere ciò che succederà torno a sabato 18 febbraio. Inizia come sempre il tanto temuto fine settimana. con una particolarità: non sono ancora arrivate le mestruazioni. e iniziano i messaggi: io: "amore tutto bene? arrivate?" lei: "no amore" io: "come lo chiameremo?" lei: "sarà bellissimo avere un figlio da te" Domenica stessa scena. Stesso teatrino Lunedì 20 febbraio, lei rimane a casa. Non ricordo se perchè stava male lei o la bimba". Non sono ancora venute. Io mi invento una cosa al lavoro esco e scappo da lei. Passo prima in farmacia. Il farmacista mi da il test e mi augura "in bocca al lupo". non saprei dire come mi sento. Preoccupazione, gioia, panico, attesa, felicità. Tutto mi si confonde dentro di me. Dentro la mia testa. dentro il cuore. Arrivo a casa sua. Lei è con la bimba. Non mi devo far vedere. lascio il pacchetto davanti alla porta. lei lo prende e mi dice "ti mando un messaggio". aspetto fuori. in macchina. vorrei fare qualcosa. invece guardo il cellulare controllando ogni tre secondi se c'è campo. passano pochi minuti ma è come se avessi aspettato anni. bip. arrivato. apro il messaggio. una sola parola: "positivo". e mi metto a piangere. poi mi riprendo la chiamo e gli dico "fammi entrare" e lei accetta. ricordo per filo e per segno cosa succederà dentro casa sua. è passato un anno ma è come se fosse successo mezz'ora fa. Entro in casa, saluto la bambina che guarda un cartone animato. seguo lei in cucina e ci abbracciamo. un abbraccio intenso, lei piange silenziosa. le bacio le guance, sono commosso, non la farei mai andare via da questo abbraccio. e poi. e poi si stacca da me, mi guarda e mi dice: "interrompiamo la gravidanza". ... . . . |
Sono tornato da Berlino. Ci vado ogni anno per il festival. Adoro quella città. Andrei a viverci oggi stesso. è un peccato che l'immagine così bella di Berlino sia macchiata dal ricordo di lei. abbiamo passato due festival di berlino insieme. l'anno scorso è stato particolare. Ricordo il primo giorno di grande tensione, lei voleva tornare indietro perchè non voleva lasciare la bimba da sola. Dal giorno dopo tutto andò liscio come l'olio. avevamo stanze in albergo, ovviamente, separate, ma viveva quasi sempre nelle mia stanza. Tornava nella sua solo in pochi momenti della giornata. per andare in bagno. sapevo che era una scusa per chiamare il marito ma avevo deciso di non rovinare questi giorni insieme. e facevo finta di nulla. Ricordo di bellissime passeggiate inserite tra gli incontri di lavoro. cene e dopo cene romantiche e tenere. notti di passione e amore. Il 14 febbraio ci siamo organizzati una cenetta bellissima in uno dei ristoranti più buoni di berlino. Lei era così bella e io così felice e sereno. Certo, Lei aveva un leggero ritardo delle sue mestruazioni che un pò preoccupava entrambi. Ma Lei non sembrava così turbata. Anzi ripeteva spesso che se fosse rimasta incinta sarebbe stata l'occasione per prendere coraggio e lasciare il marito.sarebbe stato un futuro fantastico. così diceva lei. e io mi sentivo in cima al mondo. che dire, se ripenso a tutte queste illusioni mi sento così idiota. Una cosa che verrò a sapere dopo è che in uno dei sui momenti di "incontinenza" con fughe in bagno aveva augurato buon sanvalentino al maritino che gli aveva fatto trovare in stanza un biglietto di auguri e un regalo. Regalo che non ho mai saputo quale fosse stato. Ho solo scoperto il suo biglietto per caso in seguito perchè lei lo ha tenuto in borsa per parecchio tempo. come ricordo. Allucinante. Era come se si girava verso di me e mi diceva ti amo e poi si girava dall'altra parte e diceva la stessa cosa al marito. Eppure a vederla, tutto trasmette tranne che è questo mostro insensibile. Possibile che lo facesse solo per il sesso? possibile che lo facesse solo perchè alcune cose le faceva solo con me? Non voglio credere che sia solo una troia. No, non lo voglio credere. L'ho amata così tanto, era perfetta per me. dove sarà la verità? Il fato me lo farà capire pochi giorni dopo il ritorno dal festival. |
Post n°6 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da mekong_delta
Il maritino torna il 6 pomeriggio.
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Inviato da: Smilla79
il 06/03/2007 alle 21:08
Inviato da: diariodialice
il 26/02/2007 alle 20:07
Inviato da: diariodialice
il 24/02/2007 alle 00:04
Inviato da: diariodialice
il 20/02/2007 alle 18:22
Inviato da: diariodialice
il 18/02/2007 alle 18:24