Sonoviva
Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva
« Se tutto rotola giù | IL ROGO DELLA CULTURA A NAPOLI » |
Ad una settimana dall'apertura delle urne il paese Italia appare stretto in una morsa irreale,, ostaggio di un guru e di un comico, mentre l'Europa ed il mondo intero si chiedono se per caso non siamo del tutto impazziti, visto che non sembriamo avere neanche la più lontana percezione dello scenario economico internazionale che ci si sta preparando. Penso a quanto sia stato variegato per formazione, cultura, istanze, situazioni personali, questo elettorato di Grillo e con perplessità ho ascoltato i giovani deputati sfilare presentandosi con quell'ingenuo tono tipico dei giovani nei quali, però, non ho sentito il minimo dubbio sulle competenze per poter apprestarsi ad amministrare un governo. Loro maestri Casaleggio e Grillo, quindi due che nulla sanno sulla conduzione della cosa pubblica. Nessun rispetto per chi lo meriterebbe se non altro per essere certamente una persona onesta e coerente, oltre che eletto dalla maggioranza degli italiani: la posizione in cui si è venuto a trovare Bersani me lo fa sentire molto vicino perché una stampa e dei media hanno dato voce alla teoria che imputa a lui tutti i guasti degli ultimi 20 anni, come se il PD fosse stato partito di maggioranza, non dando onore ad un segretario che, in nome del bene dell'Italia che stava precipitando nel baratro, piuttosto che andare alle urne prendendosi una vittoria sicura ed indiscutibile, ha responsabilmente deciso di sostenere un Governo di emergenza di cui, in alcuni casi, è riuscito a frenare gli slanci verso politiche contro il lavoratori.
Dunque, mentre Berlusconi riacquistava la sua verginità, Bersani diventava il capro espiatorio di una serie di scelte che hanno portato l'Italia, ma non solo, alla recessione. Il disegno era certo quello di far riemergere la destra e di promuovere un populismo 'controllato', quindi senza estremismi, per poter continuare con politiche rivolte alla salvaguardia dei grandi interessi economici delle mafie. Prova ne è la vincita della destra in Lombardia nonostante tutto quello che è avvenuto al Pirellone nell'ultimo anno.
Ciò che mi chiedo è che fine abbiano fatto i problemi dei minatori o degli operai degli stabilimenti visitati da Grillo durante lo tzunami tour, che tanti voti gli ha portato, ai quali veramente nulla ha promesso se noon la definitiva chiusura di quegli stabilimenti inquinanti e funzionanti su ritmi e qualità di lavoro non accettabili. Loperaio fatto uscire dal tunnel della protesta e che lo ha votato, cosa pensa ora nel vedere tutti questi ragazzini festanti con il testa il guru, impegnati a bloccare la democrazia più che ad affrettarsi a dare risposte concrete con la realizzazione di alcuni punti strategici, sempre rivendicati, ma ora non perseguiti in nome dello sfascio a tutti i costi? Democrazia che, piaccia o no, ha dato la vittoria a Bersani che ora viene invitato a mettersi da parte perché Grillo vuole un governo tecnico e Napolitano pure visto che già sente l'odore dell'ultimo rogo preparato per il PD e per il suo Segretario. Dire che gli italiani capirebbero se si portasse il M5S al confronto ed al rifiuto nel Parlamento è, credo, sopravvalutare gli italiani che, spiace dirlo, sono per lo più ignoranti ed analfabeti di ritorno, come hanno dimostrato votando B. per le promesse fatte con modi commerciali e da spottone, livello questo compreso dalla maggior parte.
La volgarità che ho sentito nelle persone avvicinate durante la campagna elettorale cui ho partecipato come candidata di Sel, da persone che si dichiaravano amici di B. per il fatto che avrebbe dato loro subito i soldi, è stat raggelante: i commenti erano tutti sul disprezzo dell'omosessualità del leader e non andavano oltre questo concetto. Mi chiedo come si possa fare ad uscire da questa impasse e contemporaneamente credo che non si possa rischiare di far precipitare tutti noi nel baratro assoluto che potrebbe essere senza ritorno; per que ora, per evitare un governo veramente solo tecnico di cuinon sentiamo alcun bisogno, si prospetta anche la possibilità di un governo a guida di una grossa personalità: comunque pare che trombare Bersani sia lo sport più diffuso identificando in lui tutto il male. Governo tecnico significa non fare scelte a favore dei lavoratori e dei disoccupati, ma solo quanto la finanza ci chiede, quindi perfettamente il contrario di quanto Grillo ha predicato fino ad oggi. La faccia e la finanza ce la salvino loro che intanto noi facciamo giocare i bambini a fare i deputati.............
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