a me l'anima please
cercasi pensieri e paroleCondividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
In riferimento al film in oggetto grandissima e pregiatissima opera del regista Sorrentino e supportata da uno dei più bravi attori del mondo Servillo vorrei dire qualcosa sulle tentate interviste dei due inviati delle "iene " al regista e dell'inviata delle " Iene "al Servillo. Essi hanno non solo completamente snobbato i giornalisti non concedendo battute, ma il Sorrentino ha addirittura fatto il gesto del dito medio alzato, cioè il classico " fuck you ". Anche Servillo seppur più educato non ha concesso alla giornalista che ripetuti " buonanotte " mentre la poverina l'accompagnava a piedi per un lungo tratto di strada. Detto questo mi viene da sospettare che - la grande bellezza - che è uno dei profili più riusciti della storia del cinema sulla società benestante, sulla nobiltà decaduta, sul potere subdolo e ambiguo, sulla maleducazione, sul menefreghismo, sull'egoismo più accentuato è stato interpretato così bene perché i due principali protagonisti Sorrentino alla regia soggetto e sceneggiatura e Servillo come attore ne fanno realmente parte nel vissuto quotidiano.
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Se un giorno dovessi ringraziare la donna per tutto ciò che ha fatto nel mondo, immaginerei di avere davanti a me il volto di questa ragazza e di darle un bacio.
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Spesso parlando dei nostri politici al bar o tra gli amici non diciamo che sono tutti uguali?
Cioè corrotti o corruttibili?
Io lo sento affermare molto spesso, come sento affermare che i nostri politici sono solo fantocci, prestanome in mano alla malavita: mafia, camorra, ndrangheta.
Voci di popolo, chiacchiere da bar alle quali io rispondo: - Ma se fossimo noi al posto dei politici che cosa faremmo di diverso da loro? Non siamo anche noi corruttibili? -
Quello che voglio dire che il male anche se non espresso è però latente dentro di noi e non aspetta che un'occasione per manifestarsi, ciò vale anche per il bene.
Nel nostro DNA caratteriale, c'è sia il male che il bene, però il male è seducente perché può portare soldi mentre il bene è faticoso e solo spirituale.
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Era il primo pomeriggio di una giornata calda e la gente stava ancora a godersi il mare. ero rientrato da poco in albergo, ma non volevo andare subito in camera e salii sul solarium dove a quell'ora s'alzava sempre un po' di brezza. Notai una donna mora, sui trent'anni, carina. Indossava un pareo corto con i ricamini tipo sottoveste e stando seduta le si arricciava in vita scoprendo le sue belle gambe. Stava leggendo una rivista ma al rumore dei miei infradito alzò gli occhi verso di me. Le sorrisi, lei contraccambiò. Mi sedetti poco distante da lei e la osservai maliziosamente, lei rispose al mio sguardo intensamente. Le feci un cenno con la testa, un leggero scatto di lato, come per invitarla a seguirmi. Notai la fede alla mano sinistra che posava la rivista su un tavolino. Nonostante mi alzassi prima, lei fu più veloce e si avviò verso le camere. La seguii e con la speranza che si voltasse ero pronto a una battuta, insomma una proposta. Improvvisamente aprì una porta e s'infilò senza alcun cenno. Mi batteva forte il cuore, sbuffavo, camminavo su e giù per il corridoio, mi fermavo davanti a quella porta, le gambe tremavano, infine la mano si avvicinò alla maniglia... poi tornò indietro una, due, tre volte... infine spalancai e la vidi con le spalle rivolte verso di me, si stava truccando e mi fissava sorpresa senza dire una parola continuando a osservarmi nello specchio. Mi bagnai le labbra con la lingua, il suo sguardo s'intrecciò nelle mie mani che iniziarono a sbottonare la camicia, la lasciai scivolare giù e i suoi occhi si spostarono sui bicipiti, sui pettorali sodi, girellò intorno ai capezzoli più volte fino a drizzarmeli, ammirò le pieghe degli addominali uno ad uno come scnedesse una scala respirando profondamente a bocca aperta. M'abbassai lentamente il costume ancheggiando un po', il pene si gonfiò e il sangue pulsava fino a far scoppiare la carne, d'un tratto schizzò in avanti verso di lei come un rottweiler rabbioso. Lei si morse le labbra pià volte, ansimava e si girò di scatto verso di me, il suo sguardo caldo ed eccitato accarezzavano le mie cosce muscolose, cominciò a toccarsi la vagina, infine m'avvicinai lentamente...la baciai. Ci stringemmo, ci avvinghiammo e ci prendemmo ripetutamente senza dire una parola, finché stremati e sudati entrambi ci distaccammo. Mi alzai e mi vestii e mentre aprivo la porta per uscire mi voltai a guardarla, sembrava che i suoi occhi parlassero e mi domandassero - come ti chiami? - ormai fuori, richiusi la porta e col pensiero risposi - bocca di rosa -
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La vita è come un labirinto. Siamo tutti alla ricerca di una via di uscita. Forse è vero.. c'è chi fa finta di averla già trovata. Alcuni, poi, si sono proprio autoconvinti per pavoneggiarsi con gli altri. Segretamente tutti noi ci aiutiamo con un filo. Seguiamo il filo della nostra esistenza, con e senza bussola, per centrare uno o più obiettivi che ci siamo prefissati.
Il mio filo è l'amore: amatevi gli uni, gli altri come io vi ho amato. E' il principio dei principi in cui credo, che penso continuamente e che cerco di sentire.
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Dopo la creazione una colomba andò dal Creatore e si lamentò: - Signore, Signore c'è un gatto che mi corre sempre dietro per acchiapparmi e io con queste gambe corte faccio una fatica enorme per sfuggirgli. - Allora il Signore pensò di regalarle due ali. Ma la colomba tornò a lamentarsi: - Signore, Signore adesso è anche peggio con questo peso che mi hai messo sulla schiena. Allorché il Creatore rispose: - Ti ho fatto le ali non perché tu le portassi come un peso, ma perché le ali portassero te. - Questa favola ci fa capire che anche noi abbiamo i nostri pesi: la paura, l'insicurezza, il passato, la sofferenza, la solitudine, ecc.ecc. Quand'è che spiegheremo le nostre ali e spiccheremo il volo?
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Stanotte ho sognato che facevo parte di un team di vela e stavamo facendo una gara. Tutti avevamo una funzione specifica, pur aiutandoci l'un l'altro, quando qualcuno era in difficoltà.
Non so perché, stamattina ripensando al sogno ho paragonato quella regata alla nostra esistenza.... Anche noi siamo in effetti una squadra e dovremmo avere lo spirito giusto per raggiungere un obiettivo comune: la serenità.
Invece.....
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Per raggiungere l'amore dobbiamo fare un percorso in salita. Si inizia entrando in relazione con Dio, uomoe/odonna
... e si cerca di mantenerla il più possibile. Quando si perde questa relazione si perde anche il passo e si scivola indietro dovendo ricominciare daccapo.
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ma in realtà non amo
tra una lei e me stesso
cerco la verità e
trovo una donna..
mi fermo di fuori..
rimango deluso..
entro dentro e
scopro un tesoro.
Ora sono ricco
e vado in pace.
La parola "bucato" scritta dalla mia amica
mi ha fatto venire in mente alcuni vecchi versi:
Mi piacerebbe estrapolare il mio essere,
farlo a sezioni sottili, togliere l'impurità...
lavarle, attaccarle ad un filo con le mollette,
farle asciugare al sole, all'aria... guardarle
dondolare al vento, mentre gocce d'acqua
cadono ad una ad una nel cortile assolato
della mia anima.
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il 05/04/2014 alle 09:47
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