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Post n°559 pubblicato il 19 Marzo 2014 da angolo.acuto
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Post n°558 pubblicato il 18 Marzo 2014 da angolo.acuto
C’è Orione che ha troppe stelle stanotte, ha una cintura di cento diamanti che scintillano in questo cielo sconosciuto. Mi osservano da lassù costellazioni mai viste, un firmamento di occhi vibranti e luminosi che rischiarano questa notte senza luna. Orione però mi consola, è la certezza che mi trovo nel solito universo. |
Post n°557 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da angolo.acuto
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Post n°556 pubblicato il 27 Novembre 2013 da angolo.acuto
“Che sensazione di leggera follia…” E’ simpatica e molto professionale la mia dentista, ha ancora tutto l’entusiasmo di chi è fresco di studi, la passione della professione e il dinamismo di chi deve ancora pagare tutte le rate del mutuo del nuovo ambulatorio. Il suo dentista è il luminare dell’odontoiatria in città, potrebbe godersi da anni la pensione, ma continua ad esercitare la professione a cui ha dedicato la vita, più per routine che per necessità. Ha una Ferrari nell’autorimessa della sua villa sulle colline, una moglie Chanel che gli fa anche da segretaria e un passaporto con i visti di cinque continenti. Metto via le due ricevute nella cartellina con i documenti per la dichiarazione dei redditi e una cosa mi salta all’occhio: portano la stessa data, ma… la ricevuta della mia dottoressa ha il numero 1201, quella del luminare il 372… “… chi può suonare a quest’ora di sera?...” E se fosse magari la Guardia di Finanza? Chissà…
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Post n°555 pubblicato il 08 Novembre 2013 da angolo.acuto
Questo anziano signore è Pepe Mujica, presidente dell'Uruguay, vive in una casa di 60 metri quadri, restituisce il 90% del suo stipendio a favore dei poveri e ha fatto suo il celebre detto di Seneca: "Chi non è felice con poco, non sarà mai felice con niente" No, non è populismo, si chiama onestà intellettuale. |
Post n°554 pubblicato il 23 Ottobre 2013 da angolo.acuto
Io invece ho sempre avuto il sospetto di essere un po’ dislessico. Intanto, sono sempre stato uno di poche parole, non mi è mai piaciuto parlare per parlare. Se proprio sono costretto, preferisco un colloquio con poche persone e discussioni su argomenti in cui ho qualche conoscenza. Se poi devo parlare in pubblico, devo farmi violenza, prepararmi psicologicamente, costruire il discorso, ripetermelo mentalmente, memorizzarlo, anche fossero solo poche parole. Tutto questo comunque non mi immunizza poi dall’avere improvvisi lapsus, oppure dal trovarmi nel bel mezzo di una frase e non riuscire a recuperare il concetto generale che volevo esprimere. In genere non sono mai pronto per dire la cosa giusta, per impostare una battuta al volo, per rispondere a tono e nemmeno per formulare domande pertinenti… Insomma preferisco scrivere. A scuola avevo 6 all’orale e 9 allo scritto. Ma anche per la scrittura non è stato sempre così semplice. Intanto già all’asilo i cerchietti li tracciavo in senso orario, anziché nell’altro verso come tutti gli altri bambini. E così pure il numero 8 alle elementari. Poi il corsivo è stato da subito un dramma, non sono mai riuscito a legare le lettere con una scrittura fluida e soprattutto comprensibile, quindi ho cominciato presto a scrivere in stampatello. Mi dico che ho pensieri troppo veloci, sia per esprimerli a parole che per metterli per iscritto. Anche scrivendo a computer incrocio le lettere mentre digito sulla tastiera, per paura di perdere il filo. Poi devo continuamente tornare indietro a correggere le sottolineature rosse di word. Insomma, sono un disastro a parlare, un mezzo impedito a scrivere, almeno nella lettura andrò forte! Manco per idea. Va tutto bene se mi leggo il mio romanzo, il mio articolo di giornale, il mio manuale di istruzioni, ma se mi trovo davanti una nota didascalica, un pannello esplicativo, un distributore automatico con le indicazioni d'uso, una pagina web informativa, in cui c’è da leggere più di tre righe, è fatta: capisco fischi per fiaschi. E non perché non intendo quello che sto leggendo, ma per pigrizia visiva (così sostiene mia moglie). Leggo un po’ qua un po’ là, a capocchia, quindi riassumo e traggo le mie conclusioni che, come si può ben capire, non sono quasi mai quelle giuste. Ora, leggendo qui, stasera ne vengo fuori con la reputazione distrutta. Parlandone però qualche giorno fa con l’amica di un amico che fa la logopedista pediatrica, ne sono uscito sollevato e in qualche modo anche (sarò cretino?) orgoglioso del mio handicap. Mi ha spiegato che i miei comportamenti, evidentemente dislessici (avevo ragione!), sono tipici di quei bambini di grande intelligenza che non possono perdere tempo prezioso e inventano, creano, costruiscono il loro mondo, plausibile e verosimile, con … ipotesi semantiche! (grande la capacità evocativa delle parole!) |
Post n°553 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da angolo.acuto
Ci sono personaggi di romanzi che sono te, magari in un altro luogo, in un altro tempo, in un'altra vita. Riflettono comunque qualcosa che inevitabilmente ti somiglia. Per quello che mi riguarda ce ne sono tre in assoluto che, nel giro di poche pagine, sono diventati familiari come un amico di infanzia, un'immagine allo specchio o quel tuo intimo essere nascosto: il primo è Vincenzo Malinconico di Diego De Silva, il secondo è Gaspare Torrente di Paola Mastracola, il terzo è Muo del cinese Dai Sijie (devo dire mi hanno preso molto anche Mattio di Sebastiano Vassalli e Saverio Pascale di Maurizio Maggiani...) "Se ho un rimpianto, è quellodi aver preso invece di lasciare, di aver detto sì per non deludere le aspettative di chi aveva fatto affidamento su di me; e gli anni sono passati, rendendomi quella versione addomesticata di me stesso che so di essere." cit. Vincenzo Malinconico
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Post n°552 pubblicato il 10 Ottobre 2013 da angolo.acuto
"Donne, è arrivato il venditore di fagiolini! L'ortolano di prima vi fregava sul prezzo? Oggi, solo per oggi, per voi prezzi stracciati! Approfittate! Morale: "Siamo stati governati per 20 anni da un minchione al quale vendevano i fagiolini a 80 euro al chilo, oppure (ma non oso pensarlo!) da un contaballe!" |
Post n°551 pubblicato il 26 Settembre 2013 da angolo.acuto
Inaugurazione Piazza San Domenico. |
Post n°550 pubblicato il 25 Settembre 2013 da angolo.acuto
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Antonio Gramsci |
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2023 alle 16:27
Inviato da: angolo.acuto
il 19/05/2014 alle 18:52
Inviato da: no.snob
il 18/05/2014 alle 22:36
Inviato da: badessa.per.caso
il 15/05/2014 alle 17:31
Inviato da: angolo.acuto
il 01/04/2014 alle 19:25