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Oggi dev’essere il mio giorno fortunato. Non capita tutti i giorni di trovare tra la posta sorprese come queste.
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Post n°548 pubblicato il 12 Settembre 2013 da angolo.acuto
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“Are you interested in enriching yourself by means of war? It`s the very time to realize your plans!!! As soon as the first bombs touch the ground in Syria, petroleum prices will skyrocket the same as MONARCHY RESOURCES, INC. (MON-K) share price!!! Go make money on Friday, September 06th, purchase MON-K shares!”
Questo è quanto ho ricevuto oggi da un indirizzo “spam” russo. E a voi, interessa arricchirvi sulla guerra? Perchè perdersi questa cinica occasione? |
Post n°546 pubblicato il 05 Settembre 2013 da angolo.acuto
Sono tornato a Treviso dopo un anno e dopo una tornata elettorale. Sono tornato a Treviso e, come sempre, cerco di interpretarla. Treviso nell’ultimo ventennio è diventata una specie di salotto di lusso con le strade tirate a cera, i palazzi impeccabilmente ristrutturati con i negozi che ostentano opulenza e benessere, i parchi con le aiole tracimanti di fiori, i prati maniacalmente rasati e le recinzioni perfettamente manutenute. I trevigiani sempre abbronzati, appena usciti dal parrucchiere, vestiti come manichini di grandi griffes, sempre pronti per un happy hour o un brunch. Pulizia e ordine in ogni angolo della città, precisione e cura del dettaglio ne hanno fatto una preziosa bomboniera, lustra, elegante, esclusiva e (quel che più conta) carissima. I soldi sono sempre l’argomento preferito da tutti, da quelli che i soldi li hanno sempre avuti, da quelli che li hanno fatti, da quelli che spendono quelli degli altri, da quelli che sono sicuri di poterne fare e da quelli che si guardano bene dall’ammettere di essere esclusi dalla festa. Il grande Mangiafuoco di questo splendido circo, di questo travolgente spettacolo, è stato il potente Gentilini. Il sindaco passato alle cronache nazionali per le panchine vietate agli immigrati nullafacenti e per altre simpatiche amenità indirizzate a extra comunitari e compagnia. Intanto Benetton se ne andava, all’estero, ad abbattere i costi, a produrre in fabbriche che crollano sopra agli operai. L’impero si sfaldava lasciando sul campo tristi e inutili capannoni vuoti disseminati ovunque. E’ la globalizzazione, bellezza! In centro lattine vuote sui marciapiedi, un cartone abbandonato, cartacce qua e là. (Orrore!) Cicche in abbondanza sotto le panchine, non più luoghi di sosta proibiti evidentemente. (Lassismo!) La gente vestita con gli abiti leggeri comprati in saldo che parla di vacanze a Porto Santa Margherita ed Eraclea, invece di mete esotiche, addirittura poco abbronzata per essere fine estate. (Sciatteria!) Qualche negozio ha le saracinesche chiuse e non per ferie. Che succede? Una recinzione da riparare, un cassonetto fuori posto, scritte sui muri (“Lega ladrona”)… ragazzi ancora assiepati nei bar all’ora dell’aperitivo, ma forse un po’ dimessi e sotto tono… perfino un sindaco di centro sinistra. |
Non c’è niente da fare: io non li vedo! Mi ha spiegato che il mio approccio è quello del cacciatore primordiale, anzi addirittura dell’ancestrale predatore che è rimasto in noi. Il felino sta immobile in attesa che la preda dia un segno della sua presenza, un passo, un respiro, un minimo percettibile movimento… se tutto resta immobile le due figure sono elementi di un paesaggio statico, di una confusa fotografia, insoliti personaggi di un duello in un torrido far west che si studiano con le mani pronte vicine alle pistole, ma sempre salde a debita distanza, in attesa, poi, è un attimo, basta una lieve vibrazione, uno spostamento d’aria, un muscolo che si contrae e, in quell’istante, solo allora, con uno scatto improvviso e fulmineo, il cacciatore si avventa sull’incauto bottino, e il pistolero del film (quello bravo) fa fuori l’avversario. Soluzione: tu non sei un primitivo cacciatore, devi prendere coscienza della millenaria evoluzione del tuo intimo homo sapiens e comportarti di conseguenza. E’ evidente che, se l’occhio è rimasto indietro in questo processo evolutivo, occorre sfruttare l’indiscusso progresso del cervello: se la preda non si muove, mi muovo io (un po’ la storia di Maometto e la montagna). Guardo l’immota sparagina e, nell’osservare il nascondiglio della mia preda, muovo la testa cercando nuovi punti di vista sull’oggetto, a questo punto, per un magico effetto ottico, tutto si muoverà tranne il solingo e fisso asparaghino, ormai indifesa preda. Da domani basta frittate di antilopi e gnù! |
Post n°543 pubblicato il 02 Agosto 2013 da angolo.acuto
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Post n°542 pubblicato il 02 Agosto 2013 da angolo.acuto
Una fila di sedie di plastica verdi. Una pila di vecchi giornali (Espresso del 2012, inserti di quotidiani, riviste di natura e salute). Poster alle pareti di vecchi spettacoli teatrali, un prezziario per la richiesta di certificati con appunto a pennarello “prima si paga, poi si consegnano i documenti” (tanto per chiarire), un ritaglio di una rivista di filosofia con delle massime di Kant, Cartesio e Hobbes, la riproduzione della Gioconda di Leonardo e della Scuola di Atene di Raffaello, avvisi che ricordano di spegnere il cellulare, di presentarsi con il tesserino sanitario e tutta la documentazione medica e, attenzione, che il dottore non conosce il prezzo dei farmaci, un post-it sull’interruttore intima di non toccare! Sulla porta dello studio, con il pennarello, vengono ribaditi alcuni concetti, anche con disegnini molto espliciti: “Spegnere il cellulare prima di entrare”… “Il pagamento deve avvenire in via anticipata” … “Non chiedere il prezzo dei farmaci” … “ Si entra solo con il tesserino verde” … alcune scritte in alfabeto arabo per clienti magrebini (tanto per chiarire, chiunque tu sia). Appeso al muro, ben incorniciato, un diploma con i fregi arzigogolati e simboli massonici recita: Gran croce al merito Al Dott. …………. quale espressione di merito essendosi particolarmente distinto nello svolgimento della propria professione nel pieno rispetto dei più alti valori etico morali grazie alla sua indubbia preparazione.
250 Euro, visita e certificato, ovviamente, “nel pieno rispetto dei più alti valori etico morali”, tutto rigorosamente senza fattura. |
Post n°541 pubblicato il 01 Agosto 2013 da angolo.acuto
In piena calura estiva, il settore dell’azienda dove lavoro è oggetto di un improvviso revamping. Ieri sera video-conference, distribuzione brochure e stamattina si parte con il kick off.
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Anche i polli non vivono certamente una vita facile. E non solo perché destinati praticamente in massa ad una morte prematura (solo qualche gallina invecchia, prima di finire comunque a fare un buon brodo, e mai per morire di morte naturale), ma soprattutto perché la breve vita del pollo non è certo delle più entusiasmanti. Sia se nati e cresciuti in un allevamento industriale, sia se pasciuti in regime di semi libertà in un pollaio di campagna. Si presume però che il pollo non abbia né coscienza, né conoscenza, di tutto questo e, col poco cervello che si ritrova, pensiamo possa vivere in uno stato di felice ininterrotto stordimento. |
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2023 alle 16:27
Inviato da: angolo.acuto
il 19/05/2014 alle 18:52
Inviato da: no.snob
il 18/05/2014 alle 22:36
Inviato da: badessa.per.caso
il 15/05/2014 alle 17:31
Inviato da: angolo.acuto
il 01/04/2014 alle 19:25