Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

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Cinque libri...da buttare?

Post n°336 pubblicato il 01 Luglio 2007 da bluewillow
 

Sono stata invitata da Red a indicare una lista di dieci libri da buttare,con la possibilità di ridurre il numero a soli cinque nell'ipotesi di non riuscire a trovare dieci titoli meritevoli di tanto “onore”.
In realtà non sono il tipo di persona che ama buttare le cose: tendo ad accumulare piuttosto che a eliminare e questo non solo per i volumi, ma per tutto quello che può essere associato ad un ricordo o anche solo per il fatto che odio prendere decisioni definitive ed irrevocabili.
In vita mia ho buttato sul serio solo due libri. Uno era stampato solo a metà, con pagine bianche intervallate ad altre con poche e rade parole, cosa di cui mi sono accorta solo molto tempo dopo l'acquisto: un fatto questo che mi ha insegnato una volta per sempre a controllare non solo le prime pagine, ma a dare una rapida scorsa a tutto il volume, per evitare di incorrere nello stesso errore.
L'altro invece è stato buttato in preda ad autentico vero odio, anzi, lo confesso...l'ho bruciato! Si trattava di un libro di uno sconosciuto autore americano, di cui non ricordo nemmeno il titolo: un noir maschilista, violento e morboso, così pieno di oscenità da riuscire a scandalizzarmi (ero in verità giovanissima). Così passando davanti al camino con il libro in mano, piuttosto che continuare a leggerlo l'ho scagliato tra le fiamme. Un'azione questa di cui mi stupisco ancora oggi: i libri sono stati bruciati solo nei tempi più oscuri della storia (e in effetti sempre per odio), ed è una cosa quindi di cui non mi credevo capace...questo mi ha insegnato a non passare vicino ai caminetti con pessimi libri (sappiate che bruciarli è pericolosamente esaltante).
Non butterei mai i libri che seguono, ma potete considerarla una lista di volumi che farei leggere solo al mio peggiore nemico.

Alla ricerca del libro perduto – Owen Gingerich


Il libro descrive la ricerca pluridecennale di Owen Gingerich (professore di astronomia ad Harvard) per riuscire a trovare tutte le prime copie del “De Rivolutionibus orbium coelestium” di Copernico, tutto ciò allo scopo di chiarire come si fossero diffuse le idee di Copernico nella comunità degli studiosi, risalendo a tutti i primi proprietari. Un viaggio trentennale fra biblioteche e mercanti di libri, talmente noioso che leggerne mezza pagina di seguito è stata una vera autentica impresa: nel complesso questo libro mi ha sfinita per oltre un mese (e credo si sia capito che sono piuttosto veloce a leggere). Sono quasi certa che a parte lo stesso Gingerich e me, gli esseri umani che hanno terminato questa lettura si contino sulle dita di una sola mano, ma non garantisco che abbiano conservato tutti le proprie facoltà mentali. Tuttavia non credo sia stata una lettura inutile: ho imparato molte cose su come si stampavano anticamente i volumi, su quali sono gli elementi che rendono un volume antico più o meno pregiato e su come riescano ad essere esaltati i bibliofili.
Non butterei mai questo volume: è per me il simbolo stesso della tenacia. Quella di Gingerich nel tormentare tutti gli sfortunati possessori del “De Rivolutionibus” e la mia nel non demordere di fronte alle prove più ardue.

L'onda perfetta – Sergio Bambaren

Detesto i libri che cercano di insegnarti quanto è bella la vita, quante cose meravigliose può riservarti se solo smetti di preoccuparti di tutte le cose materiali, del successo, del potere, se solo riesci a trovare il tuo lato più dolce ed umano e a guardare tutti con il sorriso cercando il loro lato buono, a curarti delle piccole cose che rendono sapida l'esistenza...dimenticando tutte quelle carogne che non sorridono al mondo, pronte a sbranarti non appena cadi in fallo, che aspettano solo che tu te ne vada fischiettando in giro proclamando la tua fiducia per l'umanità...
Decisamente un punto di vista opposto al mio.
Dopo aver letto questo libro ho risoprannominato l'autore Rimbambaren.
Vi confido uno dei miei motti “Quando non hai paura di nessuno è perché quello pericoloso sei tu”.

Tokyo Cancelled – Rana Dasgupta

Questo libro vorrebbe essere una rivisitazione del Decamerone di Boccaccio. Alcuni passeggeri di un aereo diretto a Tokyo sono costretti a rimanere a terra a causa della cancellazione del volo e per passare il tempo ognuno racconta una storia. L'idea di base sarebbe buona, se non fosse che ogni racconto è semplicemente privo di senso:ognuno di essi sembra una sorta di delirio allucinatorio, un sogno in cui personaggi si muovono compiendo gesti assurdi, senza capo né coda. Indecifrabile. Mollato a metà. (diamine era peggio di Owen!)

Come eliminare i rompiballe e vivere felici – Lillian Glass

Amo i libri di psicologia e di auto-aiuto, praticamente li colleziono: si trovano spesso interessanti teorie sull'umanità. Se qualcuno però seguisse i consigli di Lillian Glass credo che ogni giorno sarebbe “Un giorno di ordinaria follia” alla Bukoswki. Questa psicologa consiglia ad esempio, per eliminare lo stress, di immaginare di punire, anche violentemente, i rompiballe: di fantasticare con ogni dettaglio di fargli del male. A parte il fatto che è un consiglio incredibilmente superfluo per chissà quanta gente, credo che non ci sia cosa più deleteria che passare il proprio tempo a pensare a gente odiosa persino quando non c'è. Sconsigliatissimo.

L'arte di insultare – Arthur Schopenhauer


Un libro che ho recensito al post n° 268 . Contiene tutto il peggio di questo filosofo: tutte le frasi più misogine, razziste e cattive mai scritte. Non è un'opera originale di Schopenhauer : questo insieme di frasi è stato messo insieme da altre persone cercando fra i suoi scritti. Detesto questo libro per due motivi:in primo luogo è un'opera puramente commerciale e di nessuna utilità spacciata per un libro scritto da un filosofo;in secondo luogo credo che se mettessero in fila tutti gli insulti che chiunque di noi ha pronunciato nella vita nessuno potrebbe mai venirne fuori in maniera molto onorevole. Un libro brutto e anche sleale.

 
 
 
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-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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