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Per chi nn ha votato....

Post n°194 pubblicato il 06 Febbraio 2006 da annisexanta

Embrione, anima e fede
Non si emargini la ragione
Il no alla definizione religiosa dell’uomo e all'affermazione secondo cui l’embrione ha un’anima. Il motivo? San Tommaso e una dottrina millenaria che stabilisce il confine dell’eresia.


Forse eccitato da tanta autorevole fonte, il professor Francesco D’Agostino, membro dell’Accademia pontificia Pro vita e presidente dei giuristi cattolici, si è spericolato nell’asserire che la diagnosi preimpianto non si poteva fare perché violava la privacy dell’embrione. Così prendendo in contropiede lo stesso Rodotà, il garante della materia, che ha dovuto precisare che «nessuno mai in Europa ha parlato di privacy dell’embrione». In consimile slancio il primate della Chiesa cattolica inglese, cardinale Cormac Murphy- O’Connor, ha accostato l’interruzione della gravidanza agli «esperimenti di genetica dei nazisti». E se queste non sono esagerazioni, sono peggio. Riprendiamo il discorso dall’inizio: quale è la differenza tra vita in generale (anche di una rosa, anche di un moscerino) e vita umana. Io ho già risposto su queste colonne che l’uomo è caratterizzato da autocoscienza, dal sapere di sé. Questa risposta laica (o filosofica) ha molte varianti, sulle quali non mi voglio dilungare. Debbo però ribattere alla obiezione che in tal caso un ritardato mentale o anche un neonato non sarebbero mai, o ancora, un essere umano.
Obiezione pretestuosa, perché le definizioni precisano categorie e sono contenitori concettuali. Non sono strumenti contabili e non occorre che acchiappino tutto e tutti; basta che identifichino e, appunto, caratterizzino. In ogni caso, la definizione religiosa è e deve essere diversa: è che l’uomo è tale perché caratterizzato dalla presenza dell’anima. Questa è una definizione che io rispetto. Emi fa specie che sia io a doverla ricordare e difendere mentre la Chiesa di papa Wojtyla— scrivevo — dà mostra di essersene dimenticata. Questa asserzione ha suscitato l’ira di molti lettori che ribattono: lei è proprio un ignorantone (o peggio), è ovvio che l’anima arriva con l’embrione. Ovvio? Ovvio proprio no. Questa non è mai stata la dottrina della Chiesa (né preciserò, di nessuna Chiesa). Sul punto ho già citato San Tommaso. Ma l’ha fatto ancor meglio e più estesamente di me Umberto Eco (su «L’Espresso» del 17 marzo) che è un profondo conoscitore dell’Aquinate, che ne cita ben sei passi, e che riassumecosì: Dio introduce l’anima razionale solo quando il feto è un corpo già formato; dal che consegue che dopo il Giudizio Universale, quando i corpi dei morti risorgeranno, «a quella resurrezione gli embrioni non partecipano: in loro non era stata ancora infusa l’anima razionale e pertanto non sono essere umani».
Ignorantoni a parte, un filosofo cattolico che invece sa di queste cose mi risponde che San Tommaso «è vecchio » e che «non è necessario tornare indietro di sette secoli». Se così, povera Chiesa. Se San Tommaso è vecchio, lo sono ancora più Sant’Agostino e la Patristica. E altrettanto vecchi sono gli straordinari dibattiti che hanno stabilito quale sia la vera fede e quale l’eresia. La Chiesa cattolica dura da duemila anni poggiando su questo imponente bagaglio teologico. Se lo si dichiara vecchio e lo si ritiene sorpassato, allora cosa le resta? Passo a precisare, come promesso, che la tesi dell’«embrione eguale persona » non è sottoscritta, che io sappia, da nessuna altra religione. Non è condivisa dalla Chiesa Anglicana e dalla maggior parte delle Chiese protestanti. Ancor più significativo, non è condivisa dalle altre religioni monoteistiche. In riferimento al Talmud, il libro sacro dell’ebraismo, la dottrina è che l’embrione diventa gradualmente persona nel secondo mese di gravidanza, e cioè quando il feto dà inizio alla formazione degli organi. Analogamente nella religione islamica l’anima entra nel corpo quaranta giorni dopo la procreazione, dal che discende che oggi viene ammessa senza problemi la sperimentazione sull’embrione. La crociata del cardinal Ruini è dunque una crociata solitaria. Può benissimo darsi che in Italia la vinca. Ma sarebbe una vittoria di Pirro votata, altrove e alla lunga, a una pesante sconfitta. Tanto più che se la vince dovrà poi ripartire in crociata contro l’aborto. Altrimenti avremmo un embrione (che fino a 18 giorni dall’ovulazione ha ancora una dimensione inferiore al millimetro e non contiene organi o tessuti differenziati) tutelato, e un feto non tutelato, comunque meno tutelato. Un evidente assurdo.
A prescindere da questo assurdo, il fatto è che oramai la società cristiana dell’Occidente tiene alla vita, non accetta di morire soffrendo inutilmente, e quindi si affida alla medicina per le malattie che ci fanno soffrire e morire. La legge 40, scrive Veronesi, «è inumana e ingiusta». In Italia 30 mila bambini nascono ogni anno con gravi malformazioni. È giusto, è umano, farli nascere così? La gente teme di morire afflitta dal morbo di Parkinson o dall’Alzheimer, e la sperimentazione sull’embrione promette (forse a torto, ma questo non lo sa neanche la Chiesa) di curare malattie che ci terrorizzano. Il cardinal Ruini crede davvero che su queste questioni, su queste angosce, la gente voterà contro la medicina? Fermo restando — anch’io ho fermissime convinzioni bioetiche — che l’eugenetica deve essere soltanto curativa e che non deve mai imboccare la pericolosissima china di una umanità geneticamente manipolata. Allora, quando è che la vita diventa propriamente umana? La risposta che non crea problemi è la risposta ovvia, e cioè che la persona umana, l’individuo- persona, è tale quando esce dall’utero della madre, quando comincia a esistere in indipendenza, da solo. Questa era l’ottica del diritto (fino alla legge 40) che stabiliva al momento della nascita l’acquisto della capacità giuridica. E questa potrebbe essere l’unica discontinuità riconosciuta dalla biologia, che deve altrimenti essere «continuista ».
Ma, attenzione, non è che la biologia possa sostenere la tesi dell’embrione- persona. Anzi, la biologia ci mette di fronte al fatto (evoluzionista?) che la specie umana condivide con i primati, con gli animali superiori, più del 95 per cento del patrimonio genico; che il cuore (il primo organo che diventa funzionalmente attivo nella organogenesi) comincia a battere solo nella quarta settimana dopo la fecondazione; e che un altissimo numero di embrioni si perdono, e cioè che il più delle volte l’embrione non diventa un bambino. Oggi la Chiesa chiede ai giuristi cattolici e ai biologi cattolici di sottoscrivere la tesi che l’embrione è già un essere umano. Ma chi la sottoscrive lo fa come credente, non certo come giurista o uomo di scienza. Questa tesi è razionalmente insostenibile. E comunque non ci siamo lo stesso. La religione non esiste per far nascere quante più persone possibili (soffriamo già, globalmente, di sovrappopolazione), e ancor meno per prolungare artificialmente la vita (per decenni) di una vita puramente vegetale. La religione esiste per sconfiggere la morte, per promettere all’uomo la immortalità. E a questo fine occorre l’anima. Senza l’anima non c’è resurrezione dei corpi né vita eterna. E dunque la Chiesa ci deve saper dire quando arriva. Sennò rischia di non arrivare mai. La Chiesa di papa Wojtyla non ha osato smentire tutta la sua teologia (che ha sempre escluso che l’«anima razionale» arrivi all’istante del concepimento) e quindi tace, o comunque sorvola, su quando l’anima cominci ad «animare l’uomo».
Ne sta risultando una religione che si appiattisce su una concezione biologica della vita, che accusa di omicidio chi lascia morire una «vita vegetativa» che mentalmente è già morta, e che fa prevalere la potenzialità di vita di un embrione sulla «vita spirituale» (autocosciente) di chi è attualmente in vita e chiede ai progressi della medicina di essere curato. Il lascito di San Tommaso è di una ratio confortata fide. Ma oggi mi imbatto sempre più in una fede fanatizzata che emargina la ragione e la ragionevolezza. Sbaglierò, ma in tutto questo c’è qualcosa di profondamente sbagliato.
di GIOVANNI SARTORI
professore emerito alle università di New York e Firenze

Commenti al Post:
La_Maschera0
La_Maschera0 il 06/02/06 alle 19:59 via WEB
Ho letto attentamente quato tuo post...mi piace molto...credo dovrebbero leggerlo i bigotti ipocriti che non sanno nemmeno su cosa si basa la loro religione, il loro credo, la loro fede. Grazie annisex!!! grazie!!! kisses
 
 
annisexanta
annisexanta il 06/02/06 alle 20:23 via WEB
Grz anche a te che hai avuto la pazienza di leggerlo tutto...Anche a me aveva colpito molto quando lo lessi,nn ne sapevo molto del referendum e questo articolo mi ha aperto,come dire gli occhi)....Peccato che poi il quorum nn è stato raggiunto e la legge è rimasta invariata. :-( Allego un passaggio dalla trasmissione "Report" di Milena Gabanelli,anche questo molto eloquente....Un bacio... "Lo Stato da 1000 euro a ogni famiglia che decide il secondo figlio. Paradossalmente una legge dello Stato ha come conseguenza una diminuzione delle nascite. I dati ufficiali saranno comunicati a fine Settembre(2005), quelli che abbiamo sentito riguardano l'infertilità. Ovvero gli uomini e le donne che per mille ragioni hanno delle difficoltà a fecondare. La giovane signora rimasta incinta dei tre embrioni impiantati, alla fine ha ricorso alla legge sull'aborto per portare i feti da 3 a due 2, con il dramma che questo comporta. Per le donne meno giovani invece le cose vanno più per le lunghe: la pesante stomolazione ormonale ti porta a produrre il maggior numero possibile di ovociti, si fecondano, 3 li impianti e gli altri li congeli. Se ti va male, e a quell'età succede spesso, torni in ospedale e ci ritenti utilizzando i tuoi embrioni. La legge invece ti dice, se va male ricominci con la cura ormonale, pesante e rischiosa, perché l'embrione è un individuo e quindi più importante della salute della donna. E allora chi se lo può permettere cerca soluzioni da altre parti...(Spagna)
 
NICI71
NICI71 il 07/02/06 alle 10:34 via WEB
Nn sono in grado di argomentare filosoficamente cn quanto da te riportato ma certo sn d'accordo col significato: LASCIATE LA POSSIBILITA' DI ABORTIRE LEGALMENTE... Altrimenti si ricorrerebbe all'illegalità e i + abbienti se ne andrebbero all'estero. Fermo restando il fatto ke sn cattolica abbastanza praticante e nn ricorrerei MAI all'aborto, ciò nn toglie ke uno stato LAICO debba permettere alla donna di abortire, la coscienza personale di ognuno deve essere il motore nn la repressione. Cm dicevo sn cattolica, nn bigotta!!!
 
 
annisexanta
annisexanta il 07/02/06 alle 20:31 via WEB
"La coscienza personale di ognuno deve essere il motore"....Sono pienamente daccordo con quello che dici,peccato che nn dello stesso avviso sembri la Chiesa che con le sue continue ingerenze(e pressioni politiche) cerca di cambiare le leggi,amen.
 
vita1954c
vita1954c il 07/02/06 alle 17:25 via WEB
Ho letto ieri, ho riletto oggi....io ho votato sì a tutti e quattro i referendum, non dirmi se ho fatto bene oppure ho sbagliato, sentivo che dovevo farlo, sono una credente molto particolare...credo che quando la mia anima andrà da Dio sarò relegata eternamente al fuoco dell'inferno....sono contro l'abbandono di bimbi, ma sono favorevole in casi estremi all'aborto, sono favorevole a tutte le pratiche anticoncezionali, sono favorevole all'innesto di embrioni....il cuore di un'embrione comincia a battere nella quarta settimana circa, sono favorevole all'eutanasia, sono favorevole al divorzio, sono favorevole al riconoscimento di chi convive.....e non continuo, ma vedi che il buon Dio quando ha deciso di farmi nascere credo abbia commesso un grande errore, e sta tranquillo che cerca di punirmi.....se poi non ho capito nulla di quello che hai scritto sappi che la colpa non è tua...
 
 
annisexanta
annisexanta il 07/02/06 alle 20:41 via WEB
Beh direi che hai fatto bene,in questo interessante articolo si dice che nn è scritto da nessuna parte nei testi sacri,che l'embrione viene considerato un essere umano,se poi la Chiesa dice che i testi sono vecchi e superati,beh allora le resta ben poco,visto che essa si fonda da oltre 2000 anni su questi....Da quel poco che posso dire,mi sembra che ci sia molta ipocrisia e pochissima coerenza....Sta di fatto che la legge è restata invariata e che ci rimettera' saranno come al solito coloro che nn possono permettersi di andare all'estero dove le leggi sono "umane" e nn come da noi,perdona il gioco di parole,"allo stadio embrionale"... :-(
 
alba_chiara5
alba_chiara5 il 08/02/06 alle 00:06 via WEB
complimenti anni un bel post...notte smackkk ^_^
 
NICI71
NICI71 il 09/02/06 alle 10:46 via WEB
Invece di "lavorare" di repressione e manovrare le leggi, la Chiesa dovrebbe "lavorare" di + sulle coscienze delle persone,... frequento (nn assiduamente quanto vorrei) un gruppo missionario (missioni in Burundi, Nepal e Brasile) ke si kiama "VISPE" e ti assicuro ke anke se, purtroppo, i preti sn anziani e alcuni in missione si tratta di persone in gamba e nn bigotte... Ah se la Chiesa fosse formata da gente cm quella.... Hanno anke un sito ... snz impegno se hai due minuti ke ti avanzano.... WWW.VISPE.ORG
 
NICI71
NICI71 il 09/02/06 alle 10:50 via WEB
IL SITO E' WWW.VISPE.IT SORRY.
 
 
annisexanta
annisexanta il 09/02/06 alle 21:01 via WEB
Grazie lo vistero' :-)
 
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