Creato da anthos13 il 10/01/2014
Pensieri di Luce, Nuvole d'Ombra e Realtà dall'Universo

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Perché scrivo e condivido?

Post n°58 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da anthos13
 

Scrivo per amare la vita, e per

 viverla con coraggio, con forza e con volontà.

Scrivo per risolvere i miei dubbi, le paure,

le parole omesse, le distanze di sicurezza.

Scrivo per raccontarmi la verità senza giustificazioni,

per vivere la passione anziché l’aggressività.

Scrivo per rassicurare una ‘cucciola ferita’,

dalle calamità naturali della vita.

Scrivo per smetterla di giocare alla brava bambina mansueta.

Scrivo per accogliere quell’adolescente, che in passato

ha scelto di sacrificare la sua anima

per il timore di crescere in solitudine.

Scrivo per ritrovare nel ‘qui e ora’, armonia.

Scrivo perché disquisire sull’amore,

mi dona la forza di trasformare la rabbia in accettazione.

Scrivo per tutte le donne

alla riscossa contro la pirateria della femminilità.

Scrivo per chi non ha Voce.

Scrivo per chi ha necessità di Silenzio.

Scrivo per accogliere

chi mi comunica attraverso il Cuore Universale.

 

 Condivido

perché la scrittura è Dono, è Semina, è  Compassione, è Riflessione,

è Esperienza, è Speranza, è Perdono,

è Unità, è Scelta di vita, è……..per tutti………...

 

 

 
 
 

Libera da orpelli

Post n°57 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da anthos13
 

Dopo anni d’infertilità, finalmente 

mi sto liberando di un sacco d’orpelli inutili. 

Ho conosciuto la morte, il dolore 

e ora anche l’armonia dell’amore.

La morte di cui parlo ora, non è quella

che noi consideriamo il passaggio 

da questa vita ad un’altra,

è quella dell’anima,

è quella della vita non vissuta

è quella del torpore,

che ti accompagna giorno dopo giorno.

Quel torpore, 

che è rinuncia alle esperienze della vita, 

alla verità, alla libertà di parola, 

alla scelta di amare.

Ho accudito il silenzio di un cuore inascoltato,

la sofferenza di una vita non riconosciuta 

nella sua interezza, 

poiché dedicata alla ricerca di falsi miti 

e alla concessione di inutili consensi.

Insoddisfazione e mancanza di realtà 

mi hanno accompagnato, 

mentre mi sono fatta trasportare 

da mezzi senza equipaggio e da troppe personalità, 

che hanno confuso la mia duttilità di donna.

Ora finalmente vivo, rischio e non rinuncio

alla ricerca della Gioia, dell’Armonia 

e della Sazietà del mio Cuore.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Ridiamoci su

Post n°56 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da anthos13

Riflessione del mattino

 

"Sono sulla retta via".

"Che cosa te lo fa credere"?!?

"Il righello"!

 

Non fa ridere?!?  Non l'avete capita o non mi sono spiegata?

Allora torno seriosa!

Noooooooo....

 

Oggi mi sono svegliata stupida e non potevo ridere da sola.

 
 
 

Senza fissa dimora

Post n°55 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da anthos13

Te ne stavi lì su di una panchina, era la tua dimora, leggevi.

Mi sono fermata, ci siamo guardati, ci siamo affidati.

Non sei un oratore e neppure un benestante signore: "Chi sei"?

"Chi sei tu, elegante uomo della strada, che un tetto non hai"?

"Chi sei tu, che possiedi solo dignità"?

Un maestro, un alito di vento, una giornata di pioggia, o la mia incoerenza?

Si può vivere senza certezze rurali, senza rubare, senza raccattare, senza malaffare e senza rosicare?

Mi hai fatto un dono, ho stretto la tua mano, solitario umano

ne avrò cura,  grazie perchè non mi hai fatto paura.

 

 

 

 
 
 

Imperfetti

Post n°54 pubblicato il 12 Ottobre 2014 da anthos13

 

Spesso nei difetti altrui,

ritrovo semplicemente me stessa!

 
 
 

Teorie illuministiche?

Post n°53 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da anthos13

In un’epoca dove ‘tutto è il contrario di tutto’, è più semplice 
ridefinire noi stessi, che prendere atto di qualcosa, che sta mutando. 
Forse, che le teorie quantistiche non ci bastano più, 
o che gli scienziati presupponendo la loro perfezione di ricercatori  
di concretezza hanno tralasciato la teoria, mettendo in pratica la  
facoltà di non rispondere a ciò, che alcuni di loro e di noi, si domandano da secoli?
Non c’è dato di sapere 'la vita oltre la vita', 
ma solo porci domande, sul perché un fisico controlla le particelle altrui 
senza presupporre la propria inconsistenza. 
Margherita Hack, era una signora d’altri tempi e mai 
e poi mai si sarebbe persa la responsabilità di pre-giudizio su di sé, 
perché non era protagonista della ricerca effimera,
lei ‘controllava’ le stelle con il contatto diretto 
e m’incantavo nell’ascolto di colei, che m’informava senza annoiarmi. 
Forse perché non tutti hanno la presunzione 
di esasperare i toni, paragonandosi a quel Dio in cui non credono.
Mi piace supporre, che sia proprio quel Dio universale,  
che risiede in quella parte invisibile di noi, a legarci l’un l’altro, 
non solo sterili atomi inafferrabili, bensì particelle concrete di luce.  
Né il buio della notte, né l’albeggiare ci riscalda,  
nonostante nessuno ci impedisca la visione globale del mitico cielo stellato. 
Tra le braccia di Morfeo, sorseggiamo la psiche quantistica e  
nella Luce dell’Universo troviamo quelle care risposte, 
che i troppo pretestuosi non sanno afferrare.  
E’ così difficile realizzare l’immensità che andiamo ricercando da secoli? 
Forse, perché non sono troppo lontane da noi  le risposte concrete?
Forse, che troppo indaffarati a reperire risposte obsolete ai nostri 
bisogni corporali, ci siamo persi il magico ruolo del 'Telo mostrato'?
A che cosa ci serve tanta iridescenza, se non a distrarci da noi stessi, 
quando appollaiati su una moltitudine di oggetti pre-destabilizzanti 
ci dilaniamo l’un l’altro per la nostra esilarante disuguaglianza?
 Tu sei il bravo despota e noi siamo aria fritta?
Che inspiro a fare se tutto ciò che mi arriva attraverso l’etere, è inquinamento, 
se permetto ad ogni palude di soppiantare il mio bisogno emozionale,  
se i super-uomini mi tolgono il foraggio? 
Se la mucca fa ancora muuu, è perché ha fame, perché è insoddisfatta di sé, 
o forse vuole semplicemente essere lasciata in pace a pascolare lungo prati 
incontrollabili da pecorelle, in netto contrasto, con la sua natura poco istrionica? 
Non raccolgo pietre e non lancio sassi, 
chiunque voglia un confronto lo può sintetizzare nel proprio intimo. 
Non c’è bisogno di ridefinire i contorni con coloro, che rimangono per una stagione. 
Forse che la vittoria ci fa stare bene con noi stessi?
Forse che il mondo si stabilizza da sé, mentre noi stanchi di soprusi, 
ci arrabattiamo per avere una conferenza virtuale? 
Oppure ci basterebbe prendercela con noi stessi, 
nell’istante in cui fossimo consapevoli, che gli altri siamo noi 
nella mescolanza continua di ruoli e salvataggi obsoleti 
che operiamo per sentirci apparenza, dove l’appartenenza è semplice fallo. 
Forse una donna non è in grado di sostenere un discorso concreto, 
perché se non è un uomo, è emotivamente disturbata dal ciclo, dal fuso orario, 
o dal destino predefinito dai tutori del tempo che fu? 
Anni di ricerche per arrivare al duplice omicidio donna/madre.  
Career politics, ecco il nuovo che avanza, non più famiglia, non più figli,  né marito. 
E poi la storia rielaborata continua, non bastano appelli, ci rifilan gli orpelli.
Sono troppi ormai gli aghi spuntati e nonostante la pazienza sia esautorata, 
possiamo ancorarci alla terra o renderci invisibili, che cosa cambia? 
Il finto buonismo non mi appaga e 
rivoglio l’età della ragionevolezza, il vinsanto e l’ostracismo, 
lasciando i nostalgici, che parsimoniosi d’idee, ci silurano 
con la cultura del brutto tempo, il credo dell’animosità e il colostro dipendente.
Che significa non comprendere? Non mi esprimo con devota cultura?  
Mi sono persa qualcosa? A già: la vita perfetta, i glutei sodi e 
lo sguardo spensierato di una fanciulla in fiore, 
quindici anni incinta e padri sfruttatori di velleità consanguinee
E la speranza!  
Non vi piace questa nuova versione del mondo terrestre occidentale? 
Ops, non mi sono scordata l’educazione spartana e il ritorno alle origini. 
Sentiremo freddo quest’anno, ma se faremo i bravi ‘putin’ 
ci eviteranno non solo i termosifoni, ma anche l’opinion day. 
Mi risulta che qualcuno si stia già muovendo e quindi,
camminate pastori, che l’occidente è saccente,  
e l’oriente laborioso,  per ora, non si fa infatuare dall'illuminismo. 

 
 
 

Grazie a te...

Post n°52 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da anthos13
 

Grazie a te, che oggi mi hai nutrito 
donandomi parole sagge e silenzi inesplorati 

Grazie perché ci siamo accolti,
non ti conosco, non so chi sei, 
solo un sorriso 
nessuna parvenza, né resilienza

Grazie a te, che hai appagato il mio giorno
un incontro, uno sguardo,
 nessun affanno

Grazie, perché mi hai regalato la tua consistenza 
e per questo, solo per questo, 
ora, sono gioiosamente sazia.

 
 
 

il mistero dell'acqua

Post n°51 pubblicato il 28 Settembre 2014 da anthos13

E’ faticoso riportare la pace nel nostro cuore,
quando in noi scoppia la tempesta.
Hai mai provato a contemplare una cascata, 
ascoltarne la violenza, che tracima tutto con sé?
L’acqua è pura, limpida, fragile quando la sfiori 
 fredda, glaciale, scivola via se tenti di afferrarla.
Dopo averti terrorizzato con il suo fragore
ritorna calma e se non deve farsi strada fra i massi
è disponibile, ti disseta e ti accoglie.
Sempre in cerca della libertà, si libra nell’aria
come la fresca rugiada del mattino
 Intima e spregiudicata si espone
nelle fredde giornate, alla ricerca di conferme.
 E’ intensa, non arrendevole e coraggiosa, 
quando sente su di sé
la responsabilità dell’amore unico senso di vita.
Paradossale talvolta è il suo rifugio tra le rocce,
quando un seme di cristallo la libera dalla paura
di un sogno violato.
Non si arrende, ancora scivola fra i massi, 
 ancora respira e nutre quel fiore 
che sboccerà dal nulla, quando il gelo svanirà.
Non ha timore di uscire dall’ansia e 
dalla ribellione con un cuore bambino 
ora che pulizia dal dolore e giochi di luce 
le stanno parlando di ultimi affanni e giocosi spruzzi arcobaleno.
L’estate è lontana,  l’acqua è corallina,
  anche questa è la vita di una donna bambina.




 
 
 

Le parole

Post n°50 pubblicato il 25 Settembre 2014 da anthos13

Le parole non sono polvere
nella fertilità di un aiuto concreto
dove
empatia  e solidarietà
si amalgamano in un dolce respiro.

 
 
 

Realtà o altro?

Post n°49 pubblicato il 18 Settembre 2014 da anthos13
 

E’ quanto ci raccontiamo la realtà o qualcos’altro?

 

Ognuno di noi possiede il discernimento,

eppure siamo preda di qualsiasi elemento c’è rifilato,

nel momento in cui non siamo più noi a scegliere.

Qualcuno può dirci di saltare il fossato,

mentre noi riteniamo sia utile attendere il momento opportuno.

Sinapsi o scelta consapevole? Proiezione o cultura del sapere?

Quante volte siamo indecisi e

in quante altre occasioni vorremmo un aiutino?

In questi casi che cosa si fa, si propende per l’altrui cornucopia?

Qualsiasi possibilità potrebbe essere meglio di quanto propinatoci,

ciononostante,

noi ci arrendiamo alle “equità” altrui di sopravvivenza,

alterando la nostra facoltà di discernimento.

In funzione del populismo,

restiamo incastrati nel proibizionismo delle comunicazioni,

ingurgitando tutto quanto c’è trasmesso

senza batterci per ciò, che davvero conta.

Che cosa conta davvero per noi?

Il vivere o la sopravvivenza in un oblio reso coerente,

dal coesistere con colui, che ha scelto per noi?

Propongo un incrocio reso incandescente

dal coraggio delle proprie opinionio lascio che sia il fato

a rendere ognuno di noi consapevole di quanto accade,

quando ci voltiamo esatta-mente dall’altra parte,

mentre un vacuo individuo, va blaterando in funzione di se stesso?

Opero per il bene collettivo

o mi faccio portavoce del mio manifesto disagio?

Colgo l’occasione per intrallazzare,

al di là di ciò che mi farebbe stare davvero bene

e ferisco, anziché costruire un modo di interagire

più consono all’intelligenza umana?

Mi pongo spettatore di un circuito

o contribuisco allo spettacolo in modo costruttivo?

Propongo alternative o mi adagio nel nulla dell’illusione,

perché vanto la cultura del “su tuscos mi”?

Chiaro il concerto dell'indottrinatore, quanti di loro

ci sfiorano nella quotidianità, tutti propensi 

a elargire responsi obsoleti, che segnalano

la loro perspicacia nel vedere la "futilità" altrui,

senza saper cogliere le proprie nefandezze

di incoscienti umani.

Anche noi siamo nefasti, ugualmente egoisti mentitori

e lor signori lo sanno.

Proviamo ad essere uniti, alternativi, reattivi

propositivi e non giustizieri ammaestrati.

Parole fluttuanti nel vento di noi stessi,

preda del qualunquismo esistenziale

o parche opinioni semplici, seppur opinabili?

Qua nessuno è ferito, siamo tutti perdenti nella misura in cui,

precipitiamo nel nulla dell’arrogarci il diritto

del sapere al di là della realtà.

E chi la stabilisce la realtà: “Tu, io, o Loro”?

Propensione astuta quella del catalogo:

”Io vendo cultura e tu che cosa hai da propormi in alternativa”?

Personalmente nulla di così implicito se non me stessa.

E’ forte la mia determinazione e non mi basta la teoria,

quando ricerco la libertà nella praticità quotidiana della schiavitù.

Non sono acculturata?

Ebbene signori, inizial-mente, sono sopravvissuta

grazie alla Religione, al Buonismo e allo “spossante” Fiocco Rosa.

La Religione mi ha trasmesso la Teoria

Il Buonismo mi ha insegnato l’Impertinenza

e il Fiocco Rosa, che esiste un’Alternativa sufficiente

per praticare il Cambio di Rotta.

La rotta è in noi, nulla è impossibile.

Improponibile il responsabile dotato,

se non scegliamo la realtà del discernimento nessun luogo, sarà sicuro.

Porgere l’altra guancia non fa di noi il religioso connubio mafia/stato,

semplicemente il consenziente intrallazzatore di operazioni inconsapevoli.

L’alternativa all’organigramma? Difficile, ma non impossibile.

L’Unione fa la forza per il cambiamento epocale

poiché

ognuno di noi porta in sé coscienza e discernimento!

 

 

 
 
 
 
 

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