A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c’è il rischio di morire;
a sperare c’è il rischio della disperazione e
a tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi,
perché il rischio più grande nella vita
è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla,
non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia,
ma non può imparare a sentire e cambiare
e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Vivere, amare, capirsi
Leo Buscaglia