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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
- 16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Ultimi commenti
L'indiscrezione è apparsa su Milano Finanza Online: il destino della famiglia Sensi è ora completamente nelle mani di Mediobanca. Secondo il giornale economico, la famiglia Sensi avrebbe dato alla merchant bank, presieduta da Cesare Geronzi, il mandato per la vendita di tutti gli asset in suo possesso. Mediobanca è già da tempo advisor per la ristrutturazione del debito di Italpetroli, la controllante della As Roma, verso Unicredit: 325 milioni di euro. Mediobanca potrebbe adesso trattare la vendita delle proprietà immobiliari, degli asset petroliferi (principalmente lo stoccaggio nel porto di Civitavecchia) e anche la Roma, che è e resta l'asset più appetibile. Rosella Sensi ha smentito l'indiscrezione. Secondo il presidente della Roma non è mutato il panorama. E lo dimostra il lavoro per il futuro (studio di fattibilità per la costruzione di uno stadio di proprietà, ristrutturazione del settore giovanile, gestione dei molti contratti di calciatori in scadenza giugno 2010) che la società giallorossa porta avanti.
Non c'è dubbio che la famiglia Sensi è attaccata alla Roma come a nessun altro dei suoi asset. Per motivi economici: la Sensi, tra l'altro, percepisce uno stipendio annuale di 1,1 milioni di euro l'anno, con l'equilibristico distinguo di riceverlo come amministratore delegato e non come presidente. Per motivi sentimentali: la Roma è stata il sogno di una vita, realizzato dal padre Franco, che l'ha portata alla conquista di uno scudetto. Per motivi di immagine: essere presidenti della Roma, nella Capitale, apre porte altrimenti blindate in campo politico, economico e sociale. Però la pressione di Unicredit per il rientro del debito è aumentata e il livello dello scontro si è alzato. L'istituto bancario ha chiesto al Tribunale di Roma l'annullamento del bilancio 2008 di Italpetroli per «mancata continuità aziendale». La famiglia Sensi ha dato mandato ai suoi legali di chiedere un risarcimento danni formato maxi, dopo che lo stesso Tribunale ha dichiarato la sua «incompetenza» su 13 procedimenti ingiuntivi chiesti da Unicredit, che dovranno invece essere sottoposti ad arbitrato. Una situazione esplosiva, tanto che, lunedì scorso, c'è stato un incontro in Campidoglio, con il sindaco Gianni Alemanno a cercare una mediazione degna del premio Nobel per la pace. Sullo sfondo, come sempre accade quando gira la voce delle difficoltà economiche di una squadra, c'è in arrivo una maxi offerta del Chelsea, superiore a 50 milioni di euro, per Daniele De Rossi. La Roma, attraverso Bruno Conti, ha negato ogni possibilità di cessione del giocatore. Ma c'è chi ha ricordato che un discorso simile era stato fatto per un altro «romano e romanista»: Alberto Aquilani, finito al Liverpool per 20 milioni di euro. Non reinvestiti nel calciomercato giallorosso.
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Doppia sedutra di allenamento oggi per la Roma di mister Ranieri. A Trigoria, stamane alle 10,40 c'è stata la prima seduta giornaliera, dove i calciatori hanno iniziato ad effettuare riscaldamento. Presente De Rossi, assenti dal campo invece Totti, Cassetti, Menez e Riise, che aveva saltato anche l'allenamento di ieri pomeriggio per un problema fisico. Recuperato Vucinic che scherza con Daniele De Rossi sulla mascherina. Capitan Futuro è un incrocio tra Batman e Pulcinella!
Lavoro tattico, schemi di attacco contro difesa, torello ed esercizi di pressing, poi parte della squadra si è dedicata agli schemi difensivi ed a seguire una partitella a campo ridotto della durata di 15 minuti.
L'allenamento mattutino è terminato alle 11,40, ma non per tutti. Vucinic e Cicinho infatti hanno effettuato un lavoro supplementare con esercizi atletici tra il campo A ed il campo B. Montali, Scaglia e Conti hanno seguito l'allenamento intrattenendo una lunga conversazione.
Nel pomeriggio alle 15 poi è iniziato l'allenamento pomeridiano, dove si è notato un Cicinho ben determinato negli esercizi con tanta voglia di mettersi in mostra. Show tecnico tra Totti e Menez con alcune giocate ad alto livello durante gli schemi offensivi. De Rossi in gran forma ha svolto entrambi gli allenamenti e sembra poter tornare a disposizione già da domenica giocando con la maschera protettiva sul volto. Juan è pronto per rientrare al centro della difesa con Mexes, con il mister che continua a provare Burdisso a destra. Le alternative sono Motta e Cassetti.
Mister Ranieri poi ha fatto disputare una partitella 11 contro 11i:
ROSSI: Doni, Motta, Mexes, Juan, Antunes, Cassetti, Pizarro, Guberti, Perrotta, Okaka, Baptista.
BIANCHI: Lobont, Burdisso, Andreolli, Faty, Pit, Cicinho, Brighi, Esposito, Totti, Vucinic, Menez.
Grande spirito in campo durante la partitella, non sembra per niente un match in famiglia. L'allenamento si conclude con i riflettori accesi, quasi a richiamare una partita di campionato importante. Tutti a disposizione per mister Ranieri. La strada per Bergamo sembra in discesa.
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Tremiamo! La stessa incedibilità fù sbandierata ai quattro venti per Aquilani, Mancinie Chivu!
Queste le parole di Bruno Conti, direttore tecnico della società giallorossa in merito alle voci di una possibile cessione di De Rossi di cui parla oggi il Corriere dello Sport: «Le voci lasciano il tempo che trovano. Daniele De Rossi è assolutamente incedibile. Non andrà nè al Chelsea, nè al Real Madrid, tanto meno da qualche altra parte. De Rossi è un giocatore della Roma oggi, domani e dopodomani. Credo che non ci sia da aggiungere altro» .
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Non è stata una resa dei conti. Alla fine, dopo l'allenamento di ieri, l'atteso incontro c'è stato: da una parte i presunti ribelli Doni e Cicinho, dall'altra Gian Paolo Montali. Il confronto è stato sereno, sia il portiere che il terzino hanno rassicurato il dirigente di essere attaccati alla maglia e di non avere alcuna intenzione di cambiare aria. Oltre a garantire il massimo impegno, da parte loro, per riconquistarsi il posto in squadra, nonostante l'agguerrita concorrenza. Caso rientrato, dunque, almeno così raccontano da Trigoria.
Nessun caso, dunque. Da qui in avanti sia Doni che Cicinho continueranno ad allenarsi con impegno e determinazione, anche se per Cicinho la concorrenza con i colleghi di ruolo sarà durissima. Se Doni dovrà vedersela col solo Julio Sergio, il terzino al momento ha davanti a sé tre alternative: Motta, Burdisso e Cassetti.
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Diciannove gol. Soltanto tre volte in carriera aveva segnato di più in una stessa stagione. E siamo a novembre, mica a giugno. Ma stavolta Francesco Totti non corre soltanto contro la libreria dei suoi record. Corre contro tutti. Nessuno, da 10 gol in su, ha la sua media in Europa: 1,46 a partita. Un bulldozer che ha travolto il Bari e spaventato la Snai: da ieri Totti capocannoniere della serie A è quotato a 4, come Diego Milito. Favorito.
Se contiamo il numero complessivo di reti, il miglior cannoniere europeo è Luis Suarez, uruguayano dell'Ajax, a quota 22. Ma Suarez ha giocato già 21 partite (media gol 1,04) tra campionato olandese ed Europa League. Per il resto, anche in termini assoluti, Totti è nettamente avanti tra i giocatori dei campionati più importanti (Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia). E nella classifica dei primi 10 Paesi del ranking Uefa, che trovate nel grafico, supera sempre i migliori marcatori, tra cui l'ex compagno romanista Shabani Nonda che si è rifatto una vita e una reputazione al Galatasaray. Nella lista compaiono altri mestieranti, tipo il paraguayano Cardozo del Benfica o il brasiliano Luiz Adriano dello Shakhtar, ma anche attaccanti affermati come Claudio Pizarro, peruviano del Werder Brema, oppure fuoriclasse come Didier Drogba, che sta agevolando il lavoro di Ancelotti al Chelsea, e David Villa del Valencia.
Vogliamo allargare la ricerca ai Paesi minori? Totti regge il confronto. In Svizzera il più temuto è Alexander Frei del Basilea, che la Roma ha affrontato e affronterà in coppa: è a quota 16 gol stagionali. In Belgio il migliore è Milan Jovanovic, interessante centrocampista offensivo dello Standard Liegi e della nazionale serba: 11 gol. Austria: c'è Roman Wallner a 12. E ancora, in Croazia guida tale Pedro Morales della Dinamo Zagabria con 13 reti. Un ultimo esempio viene da Israele, dove Shlomi Arbaitman è considerato un attaccante irresistibile: 17 gol nel Maccabi Haifa. Ha giocato anche contro la Juve in Champions League, senza fare paura a Buffon. Sono tutti dietro a Totti.
Chiaramente Totti è stato avvantaggiato dalla morbidezza degli avversari della Roma nei preliminari di Europa League (10 gol). Ma al tempo stesso è stato frenato dai problemi al ginocchio, che gli hanno impedito di giocare 8 partite su 21. Altrimenti sarebbe ancora più avanti e fuori dalla portata dei campionissimi: Messi e Ibrahimovic sono fermi a 8 gol, Cristiano Ronaldo (pure lui tormentato dagli acciacchi) è a 9. Lontanissimi anche Fernando Torres (10), Lisandro Lopez e i nostri Gilardino e Di Natale (9). Dati che pesano. E che rispondono a un'ipotesi che proprio Totti aveva adombrato ad agosto, dopo la tripletta al Gand: «Se continuo con questa media non sono umano » . Evidentemente, a 33 anni, ha scoperto di essere un alieno. O forse Babbo Natale, come nello spot Vodafone che ha girato ieri. In ogni caso, sopra alla media. Sopra ogni media.
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E ora? La sfida continua. Totale. Su tutti i fronti. Senza esclusione di colpi. Unicredit da una parte che vuole rientrare del suo credito, Italpetroli dall'altra che "vuole onorare il debito", come ha sottolineato più volte la dottoressa Rosella Sensi in tempi recentissimi, ma che nello stesso tempo è sempre più intenzionata a dare fiducia al suo staff di avvocati per chiedere i danni all'Istituto bancario diretto da Alessandro Profumo.
Circolano già alcune indiscrezioni sulle prossime mosse di Unicredit. Ieri un'agenzia MF-Dow Jones, ha anticipato che la Banca avrebbe contestato - chiedendo chiarimenti sia al Collegio dei sindaci, sia alla società di revisione Pricewaterhousecooper (ora non lo è più di Italpetroli) - il via libera al bilancio 2008 della capogruppo della famiglia Sensi. Possiamo aggiungere un ulteriore dettaglio. Nella relazione di certificazione del bilancio, ci sarebbe pure scritto che il semaforo verde alla certificazione (giugno scorso) sarebbe vincolato al pagamento della rata da 150 milioni di euro (luglio), pagamento che non è stato mai onorato. Inoltre ci sono altri due elementi sulla certificazione di Price: il primo sarebbe l'indicazione degli amministratori di Italpetroli, nella loro relazione, di un'immediata accelerazione del piano di dismissioni degli asset; il secondo consisterebbe nell'esistenza di un accordo di riscadenzamento del debito. Due punti che non si sono realizzati, soprattutto alla luce del fatto che il patto tra le parti era venuto meno, il quattro giugno scorso. Indiscrezioni o meno, Unicredit vuole il cash, in alternativa il totale mandato a vendere gli asset del gruppo di proprietà della famiglia Sensi, Roma compresa.
Quando e se ci riuscirà, il destino della Roma sarebbe un nuovo proprietario. Che, in questo momento, non può che essere individuato nell'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini che da tempo ha manifestato pubblicamente il suo interesse. Non sarebbe, peraltro, neppure solo, con lui ci sono due soci, più Unicredit che rimarrebbe con una partecipazione tra il quindici ed il venti per cento. Da quello che ci risulta, il progetto d'investimento sulla Roma sarebbe già pronto e avrebbe avuto risposte positive, perché è un progetto che prevede tutto meno di attendere il deprezzamento o il fallimento della Roma. Ovviamente le risposte positive non sono arrivate dalla famiglia Sensi che con il signor Tachipirina non ha mai avuto nessun tipo di contatto, anzi definire gelidi i rapporti tra le parti è usare un eufemismo, tanto è vero che all'incontro di ieri in Campidoglio qualcuno avrebbe provato a coinvolgere anche il dottor Angelini, ma senza trovare il consenso di tutti.
In ballo però c'è anche Mediobanca, advisor del gruppo Italpetroli, con il grande capo Cesare Geronzi che da tempo sta lavorando sulla questione con l'obiettivo di trovare un partner, meglio ancora un acquirente straniero. In questo senso, c'è un elemento in più, però importantissimo perché dimostrerebbe come pure dalla parte di Italpetroli si sarebbe entrati nell'ordine di idee che per onorare il debito non si può che vendere, Roma compresa. Il gruppo di proprietà della famiglia Sensi, avrebbe infatti dato mandato a Mediobanca di vendere tutti gli asset, Roma compresa, ponendo come unica condizione, per la società giallorossa, quella di conservare i diritti sullo stadio che verrà, anzi diciamo meglio, se e quando verrà. Mediobanca avrebbe dato già mandato a un fondo di trovare acquirenti che per ora non si sono materializzati.
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Per fotografarvelo, cominciamo dalla fine. Campidoglio, che è sempre uno spettacolo, ore quindici e quarantacinque o giù di lui, cielo autunnale, temperatura primaverile. Da settantacinque minuti nell'ufficio del sindaco Gianni Alemanno, sono seduti intorno a un tavolo, il primo cittadino della capitale, la dottoressa Rosella Sensi accompagnata dal fedele Pippo Marra (grande capo di Adnkronos, agenzia stampa che ha un contratto con Italpetroli), il dottor Paolo Fiorentino, numero due di Unicredit, Maurizio Cereda direttore generale di Mediobanca (Unicredit non sapeva finché non ha visto che ci sarebbe stata la presenza anche dell'advisor del gruppo Italpetroli).
Oggetto della discussione: presente e futuro della Roma calcio che vede contrapposti Unicredit creditrice di 325 milioni nei confronti del gruppo Italpetroli, controllante la società giallorossa. Il dottor Fiorentino esce dallo stesso portone dove era entrato, rilasciando una breve dichiarazione ( « È stato un incontro informale, speriamo ci consenta di lavorare meglio in futuro. Abbiamo rappresentato la situazione al sindaco che ha dimostrato disponibilità e che è molto attento alla situazione» ). Diplomazia pura.
Passano i minuti, la dottoressa Sensi non si vede. Si vede però l'autista storico della famiglia, Vittorio, salire in macchina e spostarsi inseguito dai non pochi giornalisti e cameraman presenti che, peraltro, hanno già capito come andrà a finire. Il presidente della Roma, infatti, uscirà chissà da dove, meglio evitare qualsiasi dichiarazione. Fosse stato un successo, che bisogno c'era di non parlare, soprattutto adesso che da qualche tempo ha scoperto i vantaggi della comunicazione?
Passano pochi minuti, all'interno del Campidoglio i giornalisti raccolgono una breve dichiarazione del sindaco, attraverso un portavoce:
« Ho avuto un interessante ed importante incontro con la dottoressa Sensi, in rappresentanza dell'As Roma, il Dott. Cereda e il Dott. Fiorentino, in rappresentanza rispettivamente di Mediobanca ed Unicredit, che mi ha permesso di comprendere le diverse posizioni. Ho invitato tutti i partecipanti a cercare un'intesa che garantisca a tutta la città il futuro di un importante bene simbolico e sportivo come l'AS Roma» . Fosse stato un successo, sarebbe venuto lo stesso un portavoce?
I sospetti di un flop, sono stati confermati dalle successive telefonate, diciamo confidenziali. Non c'è stato nessun riavvicinamento tra le parti, anzi il solco si è allargato, con la dottoressa Sensi che al dottor Fiorentino ha ribadito l'intenzione di querelare e chiedere i danni. Il più deluso di tutti è stato proprio il sindaco rimasto perlomeno perplesso, così ci assicurano, per la posizione assunta dalla dottoressa Sensi, la quale ha anche provato a parlare dello stadio, ricevendo come risposta il silenzio totale, sindaco compreso.
Un silenzio che può anche essere interpretato come il definitivo disimpegno del primo cittadino nei confronti di quel progetto (oddio il progetto ancora non si è visto) che pure, non più tardi di qualche settimana fa, era stato presentato a Trigoria al motto vogliamo stupirvi con gli effetti speciali.
E poco ha cambiato, nel pomeriggio inoltrato, il comunicato della Roma, su precisa richiesta della Consob (toh, chi si risente):
«Nella sua qualità di controllante indiretta di A. S. Roma, su espressa richiesta della Consob, rende noto che nella giornata di oggi ( ieri - n.d. r.), su invito del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ed alla presenza dello stesso, ha avuto luogo un incontro informale ed interlocutorio tra i propri rappresentanti e Mediobanca, in qualità di consulente, e quelli di UniCredit Group, nell'ambito del quale gli stessi hanno rappresentato le rispettive posizioni, in merito alla situazione attuale. Compagnia Italpetroli ribadisce che agirà come sempre anche nell'interesse della propria controllata A. S. Roma » . Non ci sembrano parole che sottolineano un successo. La sfida continuerà. A colpi di carte bollate. Perché Unicredit, che si è vista congelare i tredici decreti ingiuntivi nei confronti degli asset di Italpetroli, è decisare ad andare avanti. E intanto alla Roma chi ci pensa?
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Gol e milioni, quella di Francesco Totti è una vita a cifre tonde. Come il 10 che porta sulle spalle. I tre gol di ieri al Bari lo hanno consacrato miglior realizzatore del calcio italiano per il 2009, e l'attaccante romanista ha 'festeggiato' oggi a modo suo passando una giornata a girare il nuovo spot di Natale per la Vodafone; è la seconda puntata del tormentone sul dieci, un numero portafortuna anche per il rinnovo dell'accordo col gestore telefonico, in arrivo per il nuovo anno. Protagonista l'attaccante che dialoga con Babbo Natale. Almeno lì, però, il fenomeno Totti siede in panchina: il contratto più che attorno a lui è tutto attorno alla moglie Ilary Blasi, col quale forma una coppia di testimonial pubblicitari popolar-nazionale.
Ma in questo caso la prima donna è la signora Totti, lui entra da un minimo di due a un massimo di quattro presenze, pagate tutte a gettone: cifre ufficiali non sono mai state fatte, ma un passaggio del calciatore per ironizzare sui suoi voti a scuola, la scelta della fidanzata in discoteca o la maglia della salute cucita da Ilary si dovrebbe aggirare sui 100 mila euro a spot. Cifre pronte a lievitare se, come qualcuno ha ipotizzato vista la resa del Totti versione Tony Manero, all'orizzonte si profilerà un futuro con qualche cameo cinematografico. Mentre continua a infilare gol nel suo pallottoliere (189 in serie A dopo ieri, uno solo in meno di Signori al settimo posto e a 16 lunghezze da Baggio), non si può dire altrettanto delle cifre del nuovo contratto: annunciato la scorsa estate, sottoscritto nei suoi tre capitoli - diritti di immagine, contratto federale, ruolo futuro da dirigente - prima di essere ufficializzato dovrà passare al vaglio del cda della Roma ai primi di dicembre.
Sarà quello il passaggio chiave per capirne qualcosa in più sull'ingaggio, ma il prolungamento fino a giugno 2014 dovrebbe fruttare al capitano giallorosso 5 milioni netti a stagione, per un monte complessivo di poco meno di 50 milioni lordi nei cinque anni, compreso l'attuale. Ancora da stabilire invece lo stipendio di Totti dirigente: quando deciderà di smettere con i suoi gol d'autore, e potrà essere anche prima del 2014, è assicurato un posto da definire in società, con stipendio in linea con quelli degli attuali dirigenti. Il nuovo contratto di Totti restituisce poi al giocatore i diritti web, finora gestiti dalla Roma: il nuovo sito è on line solo nell'immagine lancio, il varo ufficiale sarà la prossima settimana, con ampio ausilio di foto e dialoghi con i tifosi. C'è poi lo sponsor tecnico. Da un anno Totti ha chiuso il contratto con Diadora (500 mila euro l'anno le cifre non ufficiali), per i prossimi mesi è possibile la chiusura di un nuovo accordo con uno dei principali marchi internazionali.
Infine, la linea di abbigliamento Never Without You, in cui è socio della moglie Ilary e altri due amici. La pubblicità della coppia che veste sportiva campeggia nella Capitale ma anche a Milano, vero segno di quanto sia trasversale il linguaggio del gol.
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«Informale e interlocutorio». Compagnia Italpetroli definisce così l'incontro avvenuto oggi in Campidoglio «tra i propri rappresentanti e Mediobanca, in qualità di consulente, e quelli di UniCredit Group». Italpetroli ribadisce che «agirà come sempre anche nell'interesse della propria controllata A.S. Roma». «Compagnia Italpetroli S.p.A. -si legge in una nota- nella sua qualità di controllante indiretta di A.S. Roma, su espressa richiesta della Consob, rende noto che nella giornata di oggi, su invito del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ed alla presenza dello stesso, ha avuto luogo un incontro informale ed interlocutorio tra i propri rappresentanti e Mediobanca, in qualità di consulente, e quelli di UniCredit Group, nell'ambito del quale gli stessi hanno rappresentato le rispettive posizioni, in merito alla situazione attuale. Compagnia Italpetroli ribadisce che agirà come sempre anche nell'interesse della propria controllata A.S. Roma».
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"Ho avuto oggi un importante incontro con la dottoressa Rosella Sensi, il Dottor Cerede ed il Dottor Fiorentino in rappresentanza di AS Roma, di Mediobanca e di Unicrdit. La riunione mi ha permesso di capire le diverse posizioni. Ho invitato tutti a cercare un'intesa che garantisca ad un bene della nostra città un futuro di un certo interesse simbolico e sportivo" queste le parole di Alemanno lette dal portavoce Simone Turbolente.
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Alle ore 16 è terminato l'incontro in Campidoglio. La dottoressa Rosella Sensi è andata via, con il consigliere Pippo Marra, uscendo da una porta sul retro della promocoteca senza rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Ad attenderla, un'auto con la sua scorta. Il sindaco Alemanno intanto sta per avere un incontro con la stampa per rendere conto su quanto avvenuto.
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Continua il braccio di ferro tra Italpetroli e Unicredit. Secondo quanto ricostruito da Mf-Dow Jones la banca guidata da Alessandro Profumo, socia al 49% della holding della famiglia Sensi che controlla la As Roma, avrebbe contestato sia al Collegio dei sindaci che alla società di revisione Pricewaterhousecoopers il via libera al bilancio 2008 di Italpetroli.
A quanto si apprende Unicredit avrebbe inoltrato una richiesta di chiarimenti ai componenti del collegio sindacale di Italpetroli sulla base del "parere positivo" dato da questi ultimi il 15 giugno scorso al bilancio della holding ignorando del tutto l'intervenuta rescissione dell'accordo tra Unicredit e Italpetroli avvenuta il 4 giugno. Per quel che riguarda la societa' di revisione, la banca milanese hachiesto spiegazioni sul parere positivo espresso sempre il 15 giugno. La Price aveva pero' certificato il bilancio della holding in considerazione di alcuni elementi chiave. Il primo: l'indicazione degli amministratori di Italpetroli, nella loro relazione, di una accelerazione immediata del piano di dismissioni di asset.
Il secondo: l'esistenza di un accordo di riscadenzamento del debito con Unicredit. Ma entrambi i punti non si sono realizzati, in particolare il patto di riscadenzamento era stato gia' stato risolto da Unicredit. In poche parole sia i sindaci che la societa' di revisione, nei loro giudizi, secondo Unicredit, non avrebbero tenuto conto del fatto che il patto era venuto meno e per questo e' stata inoltrata la richiesta di un chiarimento sulla certificazione del bilancio.
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Durante l'incontro che si sta tenendo in Campidoglio, il vice amministratore delegato di Unicredit, Paolo Fiorentino, ha rilasciato ai cronisti presenti una breve dichiarazione: "E' stato un incontro informale - ha dichiarato Fiorentino- che spero ci consentirà di lavorare meglio in futuro. Abbiamo illustrato la situazione al sindaco, che ringraziamo per la disponibilità"
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Questa mattina, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha parlato con alcuni cronisti, confermando l’appuntamento di oggi con Rosella Sensi e UniCredit in Campidoglio.
A chi gli chiedeva se avrebbe partecipato all’incontro Alemanno ha risposto: “Certo che parteciperò, è un'iniziativa che ho promosso io”. Confermando quindi che l’incontro si terrà. «Lo scopo dell'incontro privato che ho promosso oggi in Campidoglio con i vertici della Roma è quello di aiutare la società» Il sindaco ha detto di aspettarsi dall’incontro un esito “assolutamente positivo”.
Il presidente della Roma Rosella Sensi è poi giunta in Campidoglio intorno alle 14.15, accompagnata dal consigliere dell’AS Roma, Pippo Marra. I due non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti nella zona adiacente all’entrata del complesso.
La Sensi è arrivata con la consueta scorta della Digos.
Il sindaco Gianni Alemanno ha organizzato l’incontro con “lo scopo dell’incontro di aiutare la società“. Per Unicredit sarà presente al vertice il numero due dell’istituto di credito (deputy Ceo), Paolo Fiorentino, che è giunto alle 14.30, entrando da un’entrata diversa dalla Sensi.
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Julio Sergio, promosso titolare da Claudio Ranieri, è intervenuto alla trasmissione "Te la do io Tokio" questa mattina e ha parlato a tutto tondo del suo momento: “Certe volte in passato mi chiedevo cosa succedeva. Ho pensato anche di andare via, ma la mia famiglia sta bene qui, ho un buon rapporto con i compagni. Sono molto felice per me in questo momento, devo continuare a lavorare tanto.”
Il tu rapporto con Spalletti com’era?Hai mai giocato in brasile con uno come Totti? “Con Spalletti avevo un ottimo rapporto, non capivo perché non mi faceva giocare però c’erano anche altre persone che dovevano dire qualcosa come ad esempio l’allenatore dei portieri. Totti fa la differenza dalla prima partita che ha fatto da professionista, io ho giocato con Diego, Robinho ed Elano e non erano come Totti che può cambiare la partita da solo.”
Il tuo rinnovo? “Io in tre anni non ho mai giocato, ho cominciato da poco. Spero di rinnovare ma c’è tempo.”
Quanto sei alto? “1.84”
Ti senti titolare? “So che posso ancora migliorare, ma penso di aver dimostrato le mie qualità e di poter giocare titolare. Spero di andare in campo anche la prossima partita.”
Ti sono vicini i tuoi compagni? “Si, sono cresciuto insieme a questa squadra. La fiducia fa la differenza quando vai sempre in campo. Negli spogliatoi mi chiamano il tedesco, perché non ho le caratteristiche del classico brasiliano.”
L’arrivo di Artur come lo ha visto? "Io mi chiedevo tutti i giorni il motivo, però ci sono delle persone deputate a decidere e io rispettavo le loro decisioni. Sentivo di dover aspettare. Ho lavorato tanto per quando sarei stato chiamato in causa.”
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La conferenza stampa di Claudio Ranieri al termne della partita contro il Bari che ha visto Francesco Totti segnare una tripletta.
Un giudizio su questa partita della Roma?
La partita nel primo tempo è stata troppo bella. Poi loro però hanno iniziato a giocare a calcio, ma poi noi ci siamo fermati. Io glielo avevo detto che il Bari gioca molto bene con una fluidità impressionante, non siamo stati più concentrati, i tre gol erano una manna per noi e poi ci hanno fatto un po’ male. Io penso che il gol se lo sono meritato ma abbiamo un po’ mollato alla fine.
Sembra somigliante alla gara con Fiorentina?
Con la Fiorentina sono stati 90 minuti di concentrazione. Oggi no nel secondo tempo la partita l’ha fatta il Bari. Era però importante incominciare questa serie di partite con un risultato positivo. Bertagnoli ha gelato il risultato e Totti lo ha confezionato. Faccio un plauso ai tifosi per il saluto a Flora Viola
Un aggettivo per Totti?
E’ roba dell’altro mondo. È un campione importante per la Roma tutti i compagni sanno che può inventare sempre qualcosa di importante e giocano più tranquilli
Quando ha pensato di far giocare Totti-Menez-Vucinic?
Quando l’ho letto su i giornali.
Menez perché è uscito arrabiato?
Perché voleva fare di più.
Il Bari ha forzato molto sulla fascia sinistra…
In questo momento Cicinho e Motta mi danno più affidamento quando spingono meno quando difendono, valuterò di volta in volta. So che Burdisso è più centrale, tenendo che in considerazione che il Bari giocava con un 4-2-4 ho preferito giocare così.
Perché Totti, Menez e Vucinic in campo?
Un allenatore cerca di mettere gente di qualità in campo, ma deve sempre trovare il tempo di trovare gli equilibri giusti. Io prima di schierarli ho parlato con tutti avvertendo i centrocampisti di stare compatti e stretti. Ho un giudizio positivo sul tridente, poi ho iniziato a cambiare quando Menez e Vucinic erano un pochino stanchi. Poi ho tolto Francesco per fargli prendere l’applauso dallo stadio. Non mi piace solo come hanno gestito i gol di vantaggio. Dovevamo continuare a giocare, sempre rispettando il Bari.
Comincia a sentire sua questa squadra?
Adesso non me la sento mia perché abbiamo vinto, io me la sento mia quando perdo. La squadra è mia dal primo giorno.
Totti ha demolito quello che ha fatto di buono il Bari durante l’anno…
Si, però tanto di cappello al Bari e a Ventura, ha fatto grandi cose e ha giocato bene, anche se noi abbiamo trovato 30 minuti iniziali stratosferici.
Non ha pensato di togliere Totti alla ripresa…
Assolutamente no perché finchè è in campo fa paura agli avversari, gli ho detto di farmi un cenno quando era stanco e lui non me lo faceva.
Totti in nazionale?
Sono fatti di Francesco e di Lippi. Io spero solo che lui recuperi la condizione fisica, ho visto che dopo tre settimane che è stato fuori ha fatto tre gol.
Tra le note positive di oggi si è rivisto un ottimo Brighi…
Si è vero era già da diverso tempo che stava facendo bene. Quando io sono arrivato si era fatto male contro il Siena, poi ha avuto problemi al ginocchio. Anche Perrotta è un ragazzo d’oro che si adatta a qualunque posizione che scelgo e si adatta subito. E’ un giocatore che tutti i gli allenatori vorrebbero avere.
Perché ha preferito Burdisso a Cicinho?
Perché lui è più propenso alla difesa.
Totti ha corso molto…
Si non me lo aspettavo. Io spero rimanga qui e non vada in nazionale, sono egoista. Lippi ha già tanti problemi con Cassano.
Visto l’esito della partita, vorrebbe che la dottoressa Sensi verrebbe tutti i venerdì a Trigoria…
La dottoressa Sensi è sempre bene accetta a Trigoria.
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Francesco Totti, uscendo dagli spogliatoi, al termine della vittoria per 3 a 1 contro il Bari di Giampiero Ventura, ha risposto ironicamente a chi dice che non è decisivo: "E' no..non lo sono mai..". Poi chiude sempre scherzando: "Vado a fare l'operazione ora...".
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Claudio Ranieri al termine della gara ai microfoni di Sky: "Il Capitano sappiamo quanto incide nell'economia della squadra e Bertagnoli ha fatto cose egregie permettendoci di mantenere il risultato sempre all'attivo per noi. La scelta di oggi non è casuale perchè sta attraversando un ottimo momento ed è giusto dargli la continuità, non c'è un cambio di gerarchie. Io credo che un allenatore debba sempre cercare di creare la sua squadra con equilibrio e con gli uomini migliori. Oggi fin quando siamo rimasti corti abbiamo fatto bene mentre nella ripresa, sul 3 a 0, potevamo far meglio. Totti? Quando dico che è importante...E' un attaccante prezioso perchè ha più colpi nel suo arco e il terzo gol solo lui può pensare di fare cose del genere. La classifica? Dobbiamo avere più rabbia di altri per tornare in posizioni più consone al blasone della squadra e della società. Siamo partiti con l'handicap poi prima della partita contro il Milan stavamo a ridosso della zona Champions. Poi tre sconfitte consecutive e ci siamo allontanati. Dobbiamo essere determinati perchè abbiamo giocatori importanti che possono fare la differenza. E non parlo solo di Totti, parlo di tutti. Quando ho messo il tridente, e non scordiamoci che ho anche Baptista, mi sento tranquillo sul creare occasioni da gol e gioco ma dobbiamo sistemarci meglio e con il sacrificio di tutti possiamo fare molto bene".
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Primo tempo irresistibile del Capitano, che con la tripletta di oggi raggiunge Di Natale in testa alla classifica marcatori, e di tutta la squadra. Poi nella ripresa un bel Bari ci costringe sulla difensiva ma ottiene solo l'autogol di Andreolli grazie anche alle prodezze di Julio Sergio Bertagnoli.
Ci sono due "3" nella sua età anagrafica, ma ce n'è uno sul campo dell'Olimpico che li smentisce abbondantemente: è la tripletta con la quale Francesco Totti ha reagito all'ennesima assenza causa acciacchi, a testimonianza di una voglia di calcio da fare invidia a un ragazzino. Una voglia che lo porta a raggiungere Di Natale in testa alla classifica dei marcatori con 9 gol, e gli consente di trascinare la sua Roma a vincere contro un Bari niente affatto arrendevole, e che al contrario nella ripresa costringe i padroni di casa per lunghi tratti nella loro metà campo.
La partita si avvia subito col turbo. Vucinic è carico a mille, per impegno e ispirazione: al primo spunto è palo su tiro dal limite. Il Bari, per nulla intimorito, risponde subito da par suo, mandando Barreto a tu per tu con Julio Sergio, che però lo ipnotizza e respinge. Ma il montenegrino è una furia, vuole dimostrare a Ranieri - inizialmente intenzionato a tenerlo in panca - che ha fatto la scelta giusta e imperversa sulla sinistra fino all'area piccola: ed è qui che al 5' viene atterrato dal portiere, procurando il rigore che Totti trasforma portando in vantaggio i suoi. Poi il capitano inizia a fare il Totti senza pudori, trovando altri due gol: prima con un gran tiro su punizione da fuori, poi con uno splendido diagonale di sinistro da destra che, complice una leggerissima deviazione, va a insaccarsi angolatissimo sul secondo palo. Il tutto di fronte a un avversario che non sfigura né si dimentica di tutto il buono che ha fatto vedere finora in stagione. Se il gol non arriva è solo grazie alle prodezze di un ottimo Julio Sergio e a due debolezze baresi in fase conclusiva: l'insistenza di Langella sul tiro al volo, al quale spesso arriva scoordinato (e magari con la possibilità di stoppare tranquillamente), e l'ostinazione di Barreto a non tentare il pallonetto davanti a Julio Sergio, che in uscita lo neutralizza sempre. Così al riposo si va con la goleada firmata dal capitano.
Al rientro in campo, Ventura gioca la carta Koman per Langella: e il giovane ungherese mette subito apprensione con due tiri pericolosi dalla distanza. Dall'altra parte, per arginare il prevedibile assalto barese, ripiegano tutti, compreso un Vucinic eccezionalmente generoso. Gli ospiti sono positivamente cocciuti, Ventura spende tutti i cambi nel primo quarto d'ora, Almiron tira da tutte le posizioni e a dirgli di no al 14' è solo la traversa. Poi al 21' tocca ancora a Koman, con un secco diagonale dalla sinistra, e poco dopo a Meggiorini con un'incursione in area: in entrambi i casi, Julio Sergio conferma la sua giornata di grazia. Ma se il Bari non riesce a segnare, è la Roma stessa ad autopunirsi per l'atteggiamento troppo chiuso della ripresa: avviene su corner, quando Andreolli devia di testa nella propria porta. Ma anche dopo, però, il copione rimane lo stesso, con un bel Bari che attacca generosamente e la Roma che si difende: a volte bene, a tratti con affanno, spesso avvalendosi delle prodezze del suo portiere. Ma la partita finisce 3-1, e il primo tempo ha detto in effetti delle cose sulle potenzialità di questa Roma.
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Ecco i convocati Da Claudio Ranieri per la partita contro il Bari:
Andreolli
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Burdisso
Cassetti
Cerci
Cicinho
Doni
Faty
Guberti
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Taddei
Totti
Vucinic
La "calda" settimana societaria è stata sottolineata dai tifosi con degli striscioni contro Rosella Sensi:
"Rosella noi tifiamo Roma e non la tua famiglia è giusto far gestire la comunicazione a Marra e Bendoni, dare gli esordienti a Muzzi, fidarsi di Geronzi?! conosci solo laziali?! Non è che pure te..."
Da sottolineare come i nomi di Marra, Bendoni, Muzzi, Geronzi e il te riferito a Rosella Sensi sono stati evidenziati con un pennarello blu...
"Faremo mercato" e hai ceduto Alberto, conferenze bulgare dove deliri, ti si contesta perchè sei incapace e con te la Roma non ha futuro! Chiedi aiuto ai tifosi ma dai la Nord ai baresi, paga li buffi e vaffanculo!"
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15