Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Giugno 2008

Capitan Futuro!!!

Post n°2002 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Capitan Futuro, Daniele de Rossi, ha prolungato oggi il suo contratto con la Roma, fregandosene di tutti i soldi che gli sono stati offerti da Inter, Chelsea, Barcellona e Real Madrid! Domani Daniele farà una conferenza stampa a Trigoria.

Ecco il comunicato ufficiale preso dal sito www.asroma.it


PROLUNGATO IL CONTRATTO ECONOMICO PER LE PRESTAZIONI SPORTIVE DANIELE DE ROSSI

L’A.S. Roma S.p.A. e Daniele de Rossi rendono noto di aver raggiunto un accordo per il prolungamento e l’integrazione del contratto economico per le prestazioni sportive del calciatore ad oggi in vigore sino a tutto il 30 giugno 2012.

Al Calciatore sarà riconosciuto un compenso lordo di € 7,2 milioni per la stagione sportiva 2008/2009, di € 7,6 milioni, per la stagione sportiva 2009/2010, e di € 8,1 milioni per la stagione sportiva 2010/2011 e 2011/2012.

Il Calciatore sarà a disposizione della stampa nell’apposita conferenza che avrà luogo domani, 1° luglio 2008, presso il Centro Sportivo Fulvio Bernardini.

 
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Totti di nuovo al lavoro a Trigoria

Post n°2001 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Francesco rientra per la seconda volta dalla Sardegna: «La vacanza per me è stata relax e niente discoteca». Anche domani a Trigoria, poi potrebbe ripartire.

Totti stamani a Trigoria. Il Capitano giallorosso, dopo i due giorni passati alla Summer Week End in Costa Smeralda, torna a faticare riprendendo il programma di recupero intrapreso dopo la rottura parziale del legamento crociato del ginocchio destro, rimediata nel match giocato il 19 aprile scorso contro il Livorno. Il fine settimana appena concluso ha però permesso a Francesco di ricaricare le pile e riposarsi, come ha lui stesso dichiarato a Il Messaggero : «La vacanza è questa per me: niente discoteca, ma amici e relax». E tra questi compagni di vacanze non sono mancati anche nomi a cui i tifosi giallorossi sono particolarmente affezionati, come Vincent Candela e John Carew. Il Capitano, in questo break, si è dedicato al tennis e alle carte, preparando in totale rilassatezza la ripresa dei lavori. Un ritorno a Trigoria previsto per questa mattina, dove Totti riprende il lavoro per rinforzare il tono muscolare. Il programma è sempre lo stesso, ovvero quello concordato con Silio Musa, caratterizzato da degli esercizi di palestra oltre che da delle operazioni da svolgere in esterna, come ad esempio i gradoni.

Con le temperature attuali il lavoro è ancora più pesante del solito e che dunque dovrebbe portare Francesco a prendersi una nuova piccola pausa da mercoledì. Il numero 10 giallorosso al momento è al 75% della condizione, uno status molto positivo che lo rende in vantaggio di venti giorni sulla tabella di marcia. Quando la squadra inizierà il ritiro il 21 luglio, il Capitano potrà svolgere la parte atletica insieme al resto del gruppo alternando queste operazioni con del lavoro differenziato. Non va inoltre dimenticato che nella prima settimana di luglio, Totti si dovrebbe recare a Villa Stuart dal Professor Mariani per svolgere un controllo riguardante la stabilità del ginocchio e il tono muscolare raggiunto in questi mesi. Una visita di routine che non dovrebbe far altro che confermare gli importanti progressi compiuti da Francesco e dare il semaforo verde in vista dell'inizio della preparazione atletica. Qui il numero 10 giallorosso dovrà fare un ulteriore scatto, ovvero raggiungere quell'80% di condizione che gli permetterà di essere reintegrato a tutti gli effetti con la squadra. A quel punto, il sogno Supercoppa sarà sempre più vicino.

 
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In settimana l'incontro con l'Inter per Mancini

Post n°2000 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Le parti si sono date un appuntamento la scorsa settimana: si comincerà a parlare di cifre.

Il tormentone dell'estate 2008? La cessione di Mancini all'Inter. Dopo quanto accaduto nel 2007 con Chivu, nel 2006 con Pizarro e ancora prima (anche se con interlocutori e modalità diverse) con Mexes ed Emerson, la Roma rischia di trovarsi invischiata nell'ennesima telenovela. A meno che la prossima settimana non ci sia una brusca accelerazione. Le due società hanno in programma un incontro che potrebbe fare chiarezza sul futuro di Amantino. Doveva esserlo anche quello della scorsa settimana, ma in realtà in quella occasione la questione dell'esterno brasiliano è stata solo sfiorata. Di fatto si è rimasti fermi alle posizioni distanti delineate già da tempo, ovvero con la Roma che chiede soltanto soldi, si parla di 15 milioni (per il grande Mediatore Ernesto Bronzetti si potrebbe addirittura avanzare una richiesta ancora più ricca) e l'Inter che ne offrirebbe 8 più un giocatore (Suazo e Cruz i più probabili). O meglio ne offriva, perché nell'ultimo contatto i nerazzurri hanno in realtà chiesto a Trigoria di pazientare ancora un po'. Il motivo? Per avere il tempo di delineare le strategie di mercato insieme a Josè Mourinho e per capire come andrà a finire la trattativa per Quaresma. Per l'attaccante del Porto sembra che Branca abbia trovato un'intesa di massima per una cifrà tra i 30 e i 35 milioni di euro e anche il vertice con Mourinho c'è stato. Ora dunque i nerazzurri non hanno più motivi per rimandare l'argomento Mancini. Anche perché Massimo Moratti ha detto di volere due esterni di attacco e quindi, anche l'arrivo di Quaresma non chiuderebbe le porte al trasferimento di Amantino che nel frattempo è tranquillo in Brasile in attesa degli sviluppi. Da tempo, si dice, il suo procuratore Gilmar Veloz ha trovato l'accordo con l'Inter per una cifra attorno ai 4 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Ma, senza l'intesa tra le due società, potrebbe contare poco. E quella è ancora distante, perché la Roma non vuole abbassare il prezzo mentre l'Inter ha tutto l'interesse ad allungare i tempi per farlo calare. Eppure a Trigoria non si vuole perdere tempo: c'è bisogno di sapere quanti saranno i soldi ricavati dalla cessione di Amantino per determinare quanto si potrà investire sul grande colpo, ovvero l'attaccante. Fino a quel punto il mercato rischia di restare bloccato. Insomma si va verso l'ennesima partita a scacchi che può essere ancora molto lunga. Sempre che la prossima settimana non arrivi la svolta.

 
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Dalla Francia: Roma su Pokrivac

Post n°1999 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Sarà Nikola Pokrivac il centrocampista centrale che andrà a sostituire il partente (forse) Matteo Brighi nella rosa giallorossa? A quanto riporta il sito football365.fr , la Roma ci starebbe pensando. Ma questo versatile mediano croato in grado di occupare anche tutti i ruoli della corsia sinistra, non ha suscitato solamente l'interesse della società di Trigoria. Il Monaco, la squadra con cui è legato sino al 2012, ha infatti ricevuto delle offerte da parte del Tolosa che starebbe cercando un sostituto per il partente Achille Emana, giocatore camerunense vicino al Betis e alla Dynamo Kiev. Fuori dai confini francesi, invece, Pokrivac sarebbe finito sul taccuino degli osservatori di Panathinaikos, Hannover e Galatasaray. Un lungo elenco di pretendenti per questo centrocampista classe '85, passato nel gennaio scorso dalla Dinamo Zagabria alla formazione monegasca per 3,5 milioni di euro. In Francia, Nikola, ha collezionato 9 presenze per un totale di 482 minuti, pochi gettoni che non gli hanno comunque impedito di far parte del gruppo dei 23 convocati dal ct Bilic agli ultimi europei, dove ha giocato nel match contro la Polonia. Il suo esordio con la maglia a scacchi bianchi e rossi, è però giunto il 24 maggio 2008 nel test amichevole contro la Moldavia. Pokrivac, prima di debuttare con la selezione maggiore, ha anche giocato con tutte le nazionali giovanili del suo paese a partire dall'Under 17. Dopo i "pesi massimi" arrivati in giallorosso con gli acquisti di Loria e Riise, questo mancino croato potrebbe arricchire ulteriormente, da questo punto di vista, la rosa romanista visti i suoi 185 centimetri distribuiti su 83 chili. Pokrivac andrebbe così a ricoprire il ruolo di quarto centrocampista nelle gerarchie giallorosse. Sarebbe un rincalzo di lusso dietro a De Rossi, Pizarro e Aquilani, considerando che grazie alla sua duttilità potrebbe essere usato in altre posizioni del campo: sia come esterno alto che basso di sinistra, ruolo occupato nei suoi inizi al Varteks, che come difensore centrale. Un buon jolly, da tenere senz'altro d'occhio.

 
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In Romania danno Mutu alla Roma

Post n°1998 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

In Romania scrivono di un accordo fra i giallorossi e il loro campione. A Firenze sono sicuri della conferma ma la proposta viola d'ingaggio è bassa. Per compralo ci vogliono 20 milioni

Adesso lo scrivono pure nella sua terra natale: «La Roma ha offerto a Mutu 4,5 milioni di euro». Cancan in Romania è un qualcosa a metà strada tra Novella 2000 e la Rosea. Sulle storie dei propri connazionali, specie quelli in maglia e pantaloncini, difficilmente prende abbagli. Ieri la rivista si addentrava nella spiegazione dei dettagli della (presunta) offerta romanista. All'attaccante della Fiorentina sarebbe stato proposto un contratto da 4,5 milioni (lordi), che salirebbero a 5 con i premi. Al netto, 3 milioni (sempre con i premi). Dunque, in linea con il tetto ingaggi della Roma. Altro aspetto interessante della "notizia" rilanciata da Cancan è la necessità della Fiorentina di fare cassa: «Dopo avere speso 40 milioni sul mercato in entrata, la società viola deve vendere». Tutto vero. Adrian Mutu è l'obiettivo numero uno della Roma. Se Julio Baptista è amato da Spalletti, Mutu è adorato. Perché può giocare sia esterno sia punta con la stessa facilità. Oltre alla classe, il romeno ha dalla sua il carattere. Forte. Gagliardo, proprio come piace all'allenatore. Oltre che dal tecnico, poi, il suo acquisto è stato caldeggiato direttamente da Totti. Insomma, controindicazioni: zero. Anzi. Mutu a Roma ci verrebbe volentieri. Alla Capitale è legato da questioni "familiari".

La Roma, intanto, ha sondato il terreno. E l'ha trovato "fertile". Pradè sarebbe disponibile ad avviare e chiudere in tempi brevi la trattativa con la Fiorentina. La società sta seguendo da vicino la vicenda del rinnovo del contratto tra i romeno e il club dei Della Valle. La Fiorentina ha proposto a Mutu un quadriennale da 2,2 milioni netti a stagione, 500mila euro in più del contratto attuale. Potrebbero non bastare per la firma. I recenti attriti, dovuti proprio ai contrattempi per il rinnovo, hanno segnato una frattura profonda nei rapporti tra dirigenza e calciatore. La Roma potrebbe approfittare della situazione per offrire alla Fiorentina la cifra necessaria per chiudere l'affare: 20 milioni di euro. Soldi che, allo stato attuale, la Roma non ha. Complice il notevole sacrificio economico sostenuto per rilevare l'altra metà di Vucinic (12 milioni) più la somma spesa per prelevare Riise dal Liverpool, il budget di mercato (poco più di 20 milioni di euro) è andato quasi dilapidato. Per restaurarlo, è assolutamente prioritaria la cessione di Mancini. Solo con i soldi del brasiliano si può pensare a dare l'assalto a Mutu. Trattativa che, se andasse in porto, regalerebbe a Spalletti un autentico gioiello. L'uomo in cima alla hit parade delle preferenze romaniste. L'ultimo tassello. Quello necessario a far cessare il dominio interista sul campionato.

 
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Intervista al procuratore di Julio Baptista

Post n°1997 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Intervista ad Herminio Menendez, procuratore di Julio Batpista: «La Roma è certamente una grande squadra, non ci sono dubbi. E se vuole Julio Baptista deve parlare direttamente con il Real Madrid. Basta fare una telefonata, poi vediamo... Noi siamo qua. Il suo ingaggio? Tre milioni netti a stagione. Per Mijatovic è un giocatore importante. Al Villarreal hanno fatto un prezzo alto, ma non hanno detto di no. È la società di Trigoria che deve farsi viva in questo momento».

«È la Roma che deve farsi viva». E poi? «E poi vediamo...». Sarà l'attesa per la finale europea della sua Spagna, ma Herminio Menendez ha una voce squillante. Quasi allegra. Il cellulare dell'agente di Júlio César Clement Baptista, detto la "Bestia", non gracchia come spesso succede quando si chiama all'estero. Probabilmente, quelli de Il Romanista che lo hanno intervistato, lo hanno beccato in Italia. In realtà, il giocatore del Real Madrid agisce pure attraverso un rappresentante brasiliano. Si chiama Figer Juan, ha lo studio a San Paolo e il pessimo difetto di non gradire i giornalisti. Menendez no: parla e spiega. Tutto. A cominciare dalla volontà del Real Madrid di cedere il proprio esterno offensivo: «La Roma non ha chiamato né me, né il Real. Finché questo non accade, non possiamo dire che ci sia qualcosa. Poi mi risulta che oggi (ieri) Mijatovic abbia confessato alla prensa (la stampa) spagnola di essere contento del giocatore». Ok, ma lo stesso Schuster ha ammesso che qualcuno dovrà essere ceduto, per far fronte all'acquisto di Cristiano Ronaldo. L'italiano maccheronico di Menendez vacilla, ma regge: «Sì, questo lo so anch'io. Quando ci diranno qualcosa, ci muoveremo». In quel caso, la Roma potrebbe essere una piazza giusta per Baptista? «La Roma è una grande squadra. Però deve farsi viva. E dopo si vedrà». In Italia qualcuno scrive che il brasiliano guadagna 3,3 milioni di euro l'anno, mentre per qualcun altro sono un po' di meno: «L'ingaggio di Julio è di 3 milioni netti». Altra questione chiave, il prezzo. Quando costa il cartellino? «So che al Villarreal hanno domandato 24 milioni di euro». Mamma mia, così tanto? Menendez scoppia a ridere: «Eh, ma questo dovrebbe chiederlo al Real Madrid».

Ventiquattro milioni. Un'enormità. Forse, un'esagerazione. Se la cifra fosse corretta, il solo parlare di un interesse romanista per il giocatore sarebbe fiato sprecato. Con un tetto per il calciomercato di venti milioni di euro (circa: perché il budget della Roma è Mancini-dipendente), una trattativa su basi superiori sarebbe difficilissima da portare avanti. È pure vero, però, che Spalletti stravede per Baptista. Se l'è lasciato sfuggire al Romanista Mijatovic in persona: «L'anno scorso si era parlato di questa possibilità...». Già, ma non si era saputo. Evidentemente, Roma e Real ne avevano discusso durante i frequenti incontri prima per la trattativa Chivu (fallita, Pradè e Conti malgrado), poi per quella Cicinho (andata a buon fine). Sull'esterno sembrava essere, e questo era fatto noto, solo il Milan. Galliani aveva offerto sedici milioni di euro. Inutilmente. La "Bestia" si oppose al trasferimento, sostenendo di avere ricevuto rassicurazioni sul suo impiego dall'allora neo tecnico (Capello e il Real avevano appena divorziato) Bernd Schuster. Sedici milioni, in effetti, un anno fa sarebbero stati troppi per la Roma, che aveva orientato il suo mercato sugli esterni. A questo punto la domanda è: se un anno fa Baptista costava sedici milioni, può quest'anno esserne valutato ventiquattro dopo avere collezionato "solo" venticinque presenze tra Champions, Liga e Coppa del Re? Improbabile, anche se il giocatore non può essere considerato propriamente una riserva. Semmai, un'alternativa di lusso. Tanto che, malgrado la fiducia espressa da Mijatovic, il giocatore non ha disdegnato al Romanista l'opzione Roma: «È una grande squadra, che gioca benissimo». Un messaggio preciso: se il Real mi volesse cedere, la Roma sarebbe una destinazione gradita.

Perché quel che è certo, in tutta questa vicenda, è che il brasiliano è destinato ad essere venduto se a Madrid dovesse arrivare per davvero Cristiano Ronaldo. Oltre a Julio, le merengues hanno messo nella lista dei cedibili De la Red e Robinho. Per quest'ultimo si è già fatto avanti il Chelsea, che ha offerto trentacinque milioni di euro. Il Real ne vorrebbe una decina di più. A testimoniare il fatto che mai come ora i campioni di Spagna hanno bisogno di soldi. Tanti, cash e subito. Esattamente come la Roma per Mancini. Monetizzare per poi reinvestire. Per Pradè l'urgenza è la prima punta. Ok, ma Baptista è un tuttofare dal centrocampo in su. Chiedete al Siviglia, dove tra il 2003 e il 2005, in sessantatré partite, è andato a segno trentotto volte. Mica male per uno che nasce mediano, si trasforma in ala, avanza punta. Ma che per tutti è una cosa sola: la "Bestia".

 
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Spagna Campione d'Europa con merito

Post n°1996 pubblicato il 30 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Un gol di Torres stende una Germania praticamente nulla e che non ha mai impensierito l'undici di Aragones. Alla fine ha vinto la squadra che ha giocato il miglior calcio del torneo. Le Furie Rosse non vincevano dal 1964. Per l'Italia piccola soddisfazione: è l'unica squadra a non aver perso contro la Spagna ed a non aver subito reti dalle Furie Rosse.

La "maledizione" è finita, la Spagna rompe un digiuno che durava da 44 anni e porta a casa un successo più che meritato. Parte aggressiva la Germania, con la coppia di centrocampisti, Frings e Hitzlsperger, che pressano gli avversari e non gli permettono di costruire gioco. L'iniziativa tedesca porta alla prima opportunità già al 3' quando Sergio Ramos sbaglia l'appoggio laterale per Puyol, Klose ruba palla e si presenta in area ma sbaglia il controllo. Col passare dei minuti cresce il possesso palla spagnolo e per la compagine di Loew iniziano i problemi. Aragones inverte Iniesta e Silva e, al 14', le "furie rosse" costruiscono la prima occasione: assist di Xavi per Iniesta, a sinistra, cross al centro e deviazione di Metzelder verso la sua porta, Lehmann è attento e salva. La Germania soffre la velocità avversaria e, al 22', Sergio Ramos semina Podolski, cross perfetto per lo stacco di Torres che coglie il palo. Ormai la Spagna è padrona del campo e, al 33', concretizza la sua superiorità con la rete del vantaggio. Fabregas inventa un'altra verticalizzazione per Torres, Lahm è in vantaggio ma si lascia superare dall'attaccante del Liverpool che, con Lehmann in uscita, trova il pallonetto che fa scoppiare la gioia degli spagnoli. La Germania accusa il colpo, prova a portarsi in avanti ma lascia spazi alle ripartenze avversarie. Al 35' fantastico contropiede spagnolo aperto ancora da Fabregas per Iniesta, cross sul palo opposto dove Silva, libero, calcia al volo non trovando lo specchio.

Nella ripresa la Germania aumenta la pressione, con la Spagna chiusa dietro pronta a sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari. I tedeschi premono ma non riescono a costruire occasioni. Al 13' Loew inserisce Kuranyi per un centrocampista, aumentando il peso offensivo dei suoi. Passano due minuti e Jansen, rubata palla a Puyol, serve Schweisteiger, assist per Ballack che, di prima intenzione, spedisce la sfera sull'esterno della rete. La Spagna sembra soffrire e Aragones corre ai ripari sostituendo Fabregas con Xabi Alonso per rinforzare il centrocampo. È la mossa giusta visto che, col passare dei minuti, la Germania cala vistosamente. Al 22' Sergio Ramos costringe Lehmann al miracolo su un colpo di testa ravvicinato. Tedeschi alle corde e "furie rosse" che imperversano in campo; al 37' è Senna che, liberato in area da una sponda di Guiza, non arriva a deviare la sfera. Al triplice fischio di Rosetti sono gli iberici, dopo un Europeo giocato sempre ad alti livelli, che portano a casa la Coppa. "Vinceremo perché siamo i migliori" aveva detto Aragones e alla fine ha avuto ragione.
GERMANIA-SPAGNA 0-1
GERMANIA (4-2-3-1): Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm (1'st Jansen); Frings, Hitzlsperger (13'st Kuranyi); Schweisteiger, Ballack, Podolski; Klose (33'st Gomez). A disp.: Enke, Adler, Fritz, Westermann, Borowski, Odonkor, Rolfes, Tronchowski, Neuville. All. Loew.
SPAGNA (4-1-4-1): Casillas; Sergio Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Senna; Iniesta, Xavi, Fabregas (18'st Xabi Alonso), Silva (21'st Cazorla); Torres (33'st Guiza). A disp.: Palop, Reina, Albiol, Arbeloa, Juanito, Navarro, De La Red, Sergio Garcia. All. Aragones.
ARBITRO: Rosetti (Italia).
MARCATORI: 33'pt Torres (S).
NOTE: ammoniti Ballack, Kuranyi (G), Casillas, Torres (S).

 
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Settimana decisiva per il rinnovo di De Rossi

Post n°1995 pubblicato il 29 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, per Daniele De Rossi, sarebbe la settimana decisiva per mettere nero su bianco la firma del contratto. Il rinnovo, consisterebbe in 3,5 milioni di Euro l'anno che lo porterà a guadagnarne fino a 5 e mezzo. Pare proprio non ci siano propblemi tra "Capitan futuro" ed il club dei Sensi.

 
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Roma interessata a Fornaroli

Post n°1994 pubblicato il 29 Giugno 2008 da Urbe_immortale

C'È UN NOME NUOVO NEL MERCATO GIALLOROSSO: URUGUAGIO, È UNA SECONDA PUNTA, COSTA ATTORNO AI SEI MILIONI.

L'agente: "I vostri dirigenti hanno chiesto informazioni." Ha 21 anni e tanto talento.

Sondaggi, chiacchiere, pour parler . Sono giorni frenetici, è tempo di calciomercato, procuratori, operatori e dirigenti di società, mai come nei mesi estivi, si scambiano informazioni su calciatori di tutta Italia e di tutto il mondo. In uno di questi colloqui, è stata avanzata un'ipotesi: Bruno Fornaroli alla Roma, attaccante uruguagio in forza al Nacional Montevideo, soprannominato in patria "El tuna". Chiariamo subito, Fornaroli non è il centravanti di peso che sta cercando Pradè e che i tifosi aspettano con impazienza. No. Fornaroli è una seconda punta mobile, abile nell'uno contro uno, lesto e scaltro in area di rigore. Si potrebbe definire un Pippo Inzaghi più fantasioso e meno realizzatore. Nella rosa giallorossa potrebbe essere collocato da esterno, nel caso Esposito e Giuly dovessero essere ceduti al miglior offerente. Il suo agente in Italia, Vincenzo D'Ippolito, conferma che un contatto, seppur esplorativo, tra le parti, c'è stato: «I dirigenti della Roma - dice il manager al Romanista - hanno chiesto informazioni su Fornaroli e sul suo passaporto. Ad oggi, il mio assistito ha lo status di extracomunitario, ma entro fine luglio dovrebbe arrivare la regolare documentazione e diventare italiano senza problemi. Sia chiaro, documentazione vera, non quella di altri...». Si può fare, insomma. Ma non subito. Prima di tutto vanno sistemate le pratiche burocratiche di naturalizzazione, poi se ne potrà discutere. «Il ragazzo in questi giorni è in Italia -ancora D'Ippolito - e sta cercando una squadra di livello, inutile dire che la Roma sarebbe l'ideale. Il Palermo ha fatto dei passi ufficiali sondando il terreno, ma niente di più. Il prezzo? Intorno ai 6,5 milioni di euro. Non un'enormità, questo è un talento vero, ogni anno va in doppia cifra». Fornaroli ha 21 anni (classe '87), è alto 1,75 per 63 chilogrammi. Ha esordito col National di Montevideo il 3 luglio 2006 contro il Rentistas. È un punto fermo della sua squadra. Nei giorni scorsi ha manifestato la volontà di vestire la maglia del Napoli, ma solo per l'amicizia con Gargano. Se la Roma vuole, può prenderlo in qualsiasi momento.

 
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Marca: "La Roma vuole Julio Baptista"

Post n°1993 pubblicato il 29 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Il quotidiano dà anche le cifre della possibile operazione: 3 milioni la differenza tra richiesta e offerta. Lui conferma: «Non so cosa succederà, i giallorossi sono un grande club».

«La Roma vuole Baptista». Lo dice il quotidiano Marca, secondo il quale il passaggio della "bestia" in giallorosso è un ipotesi realizzabile. E non è l'unico a parlare di questa possibile trattativa, tutti i giornali sportivi spagnoli sembrano convinti che il brasiliano possa lasciare Madrid per trasferirsi in Italia. Sport.es , ad esempio, dice che le merengues , con il possibile arrivo di Cristiano Ronaldo (anche se il portoghese avrebbe frenato i suoi entusiasmi), avranno bisogno di fare cassa e Baptista potrebbe essere uno dei pezzi in uscita. Marca va addirittura oltre spiegando quella che sarebbe la differenza che separa i due club. La richiesta, quella necessaria per «far accendere il semaforo verde al trasferimento», sarebbe di 15 milioni di euro, mentre l'offerta arriverebbe a 12. Un gap di tre milioni.
Intanto lo stesso Baptista, dalle pagine del quotidiano spagnolo conferma quanto detto venerdì a Il Romanista: «La mia idea è di restare al Madrid, però non si può dire cosa accadrà in futuro e la Roma è un grande club». Una possibile apertura confermata ieri dal direttore sportivo del club blanco, Predrag Mijatovic che, sempre al nostro giornale, non aveva chiuso la porta al dialogo: «Se c'è un interesse concreto, la Roma ci chiami. Le posso dire che il Real è contento di Baptista, ma vediamo cosa succederà nei prossimi mesi». Ovvero quali saranno le necessità nel caso in cui dovesse arrivare Cristiano Ronaldo. Ma su questo aspetto Mijatovic ha preferito non sbilanciarsi: «Abbiamo la nostra pianificazione, e di questo non parliamo ai giornalisti. Posso confermarle che con la famiglia Sensi e con il diesse della Roma, Daniele Pradè, abbiamo un rapporto splendido. Nessuno della società si è fatto vivo, finora. Ripeto, vediamo cosa accadrà più avanti».

Ma quando potrebbe essere quel più avanti? Magari subito dopo il sette luglio, data spartiacque per l'arrivo di Cristiano Ronaldo. O sì o no, perché poi, il 10, inizierà il ritiro del Manchester e a quel punto il fuoriclasse portoghese dovrà aver preso la decisione definitiva. Bene, dopo il 7 luglio il Real saprà se avrà speso gli 85 milioni di euro (cifra di più parti ipotizzata per il trasferimento record) e se avrà bisogno di riempire le sue casse esangui. Tempi non lunghissimi, dunque, e una certezza, quella ribadita ieri da Ernesto Bronzetti, il grande mediatore, l'uomo che più di tutti ha il polso delle trattative tra l'Italia e la Spagna. «Baptista si può prendere facilmente - ha detto intervenendo a Radio Radio - Il giocatore percepisce uno stipendio di 3,3 milioni di euro netti a stagione». E questo sarebbe un problema, visto che il limite che la Roma si è posta agli ingaggi di tutti quelli che non si chiamano Totti o De Rossi è di 2,5 milioni. Ci sarebbero altri 800 mila euro da limare, magari cercando una soluzione che includa dei premi sostanziosi al raggiungimento dei obiettivi fissati. Oppure ci sarebbe la soluzione-bis: «Il brasiliano può arrivare anche in prestito, purché abbia un amatore - ha spiegato Bronzetti riferendosi ad un tecnico che veramente lo apprezzi e lo possa valorizzare - Ancelotti impazziva per lui. Ma piace anche a Spalletti». Insomma, per Bronzetti si può fare, Mijatovic è disposto al colloquio con la Roma e lo stesso Baptista è pronto a scoprire cosa gli proporrà il futuro. Ora anche i quotidiani spagnoli si dicono possibilisti. Se la Roma vuole tentare l'assalto alla "bestia" può farlo. La strada è tortuosa, ma percorribile.

 
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Il Capitano inizierà la preparazione con la squadra

Post n°1992 pubblicato il 28 Giugno 2008 da Urbe_immortale

I primi di luglio il controllo da Mariani, poi in ritiro quasi al top della condizione.

Dopo le fatiche di questi primi giorni di lavoro, il Capitano si è concesso una piccola vacanza. Una pausa lunga un weekend non prevista all'inizio della ripresa dei lavori, ma che, considerando le temperature che si sono abbattute su Roma e la situazione di vantaggio sulla strada del recupero, ha consentito a Francesco di prendersi tranquillamente questo piccolo break . Totti è infatti partito da Fiumicino in compagnia di Ilary e di una coppia di amici ieri mattina, con destinazione la Sardegna. La stessa meta da cui era tornato appena quattro giorni fa insieme all'inseparabile Silio Musa, un vero e proprio angelo custode che sta accompagnando Totti verso la piena efficienza. Sono tanti i progressi che ha fatto il numero 10 giallorosso da quel 19 aprile scorso in cui ha subito la rottura parziale del legamento crociato del ginocchio destro nella gara contro il Livorno. Un ko che ha impedito al Capitano di dare il suo contributo sul campo nel concitato finale di stagione, ma che non gli vieterà di tornare determinante nel prossimo campionato. Francesco, dopo ogni infortunio, si è ripresentato con una forza e determinazione sempre maggiore, tanto da permettergli di compiere dei recuperi lampo come avvenuto dopo la frattura del perone-con interessamento dei legamenti della caviglia sinistra che rischiava di fargli perdere un Mondiale e che in realtà l'ha visto giocare e risultare decisivo. Uno scenario improntato all'ottimismo destinato a ripetersi anche questa volta visti i 20 giorni di vantaggio che il Capitano ha sulla tabella di marcia. Una situazione che permette allo staff che segue Francesco di continuare un programma giornaliero caratterizzato da un lavoro basato sulla piena efficienza del tono muscolare. Percorso già a buon punto considerando che il 21 luglio, quando la squadra si riunirà a Trigoria per cominciare il ritiro, Totti dovrebbe essere già al 75% delle sue capacità fisiche potendo così lavorare sulla parte atletica insieme al resto della squadra alternando a del differenziato. Un'operazione che verrebbe svolta nei momenti in cui il gruppo di Spalletti si dedicherà alla parte tecnica e tattica, quella dove l'utilizzo del pallone è inevitabile. Francesco, già in questo momento, sarebbe perfettamente in grado di lavorare con la palla, ma ciò rappresenterebbe un inutile rischio che non porterebbe a nessun vantaggio visto che nell'immediato non c'è bisogno di forzare. Questa fase potrà essere svolta solamente quando si sarà raggiunta una condizione ottimale ed in questo caso s'intende la capacità di fare scatti senza sentire dolore o di lavorare sull'esplosività. Quando sarà possibile fare tutto ciò? Quando Francesco sarà all'80%, quindi appena un 5% meglio rispetto alla condizione che è prevista per il giorno del ritiro. Perciò, per vedere il vero Totti non manca molto. Anche perché nella prima settimana di luglio è previsto il controllo dal Professor Mariani, in cui si verificherà la stabilità del ginocchio e la condizione muscolare. Una visita a questo punto quasi di routine considerando le indicazioni positive che vengono dal Capitano. Capitano che lunedì tornerà a lavorare a Trigoria dopo questa breve pausa nel fine settimana con un solo pensiero in testa: giocare la Supercoppa del 24 agosto. Un desiderio che sta sempre più diventando realtà.

 
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Brighi in partenza?

Post n°1991 pubblicato il 28 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Sampdoria, Bologna, Reggina e Celtic mi hanno chiamato dopo avere ricevuto "segnali positivi" dalla Roma». L'intervista agli scozzesi del Daily Record dell'agente di Matteo Brighi risale al 19 giugno. È datata, ma quantomai attuale. Il procuratore rivela al quotidiano che la società ha messo in vendita il centrocampista. Anzi, Puzzolo si dilunga pure sul tipo di offerta formulata dal Celtic: «Le prospettive economiche sono senza dubbio enticing (allettanti), ma Matteo è ancora giovane e giocare in Scozia significherebbe perdere quella visibilità che invece vorrebbe avere in Italia». In realtà, l'intervista al Daily Record fa scopa con quanto dichiarato in quei giorni dallo stesso Puzzolo al Romanista : «Immagino che la Roma abbia dato il proprio assenso a queste società a trattare direttamente il giocatore. Le faccio un esempio. Se non voglio vendere un'auto, non dico quanto costa ai possibili acquirenti. Non la vendo, e basta. So per certo che Spalletti vuole Matteo». L'agente concluse fissando un ulteriore appuntamento con la stampa: «La prossima settimana vedrò Bruno Conti a Milano, per la scadenza delle comproprietà. Dovremo parlarne».

L'agente avrebbe voluto discutere con la società del prolungamento del contratto. A Matteo resta un solo anno di Roma. In questi giorni non c'è stato alcun incontro chiarificatore. Il giocatore sembra sempre più lontano da Roma e dalla Roma. Come ha rivelato Puzzolo, Brighi ha mercato e la società lo cederebbe volentieri. Gli scozzesi avrebbe offerto 5 milioni di euro per il mediano. Soldi che non verrebbero mica messi in banca. Da Trigoria trapela che al suo posto arriverebbe infatti un centrocampista di livello superiore. Si fa il nome di Palombo. Il mediano è ancora in attesa di rinnovare il contratto con la Sampdoria. Si parla di un prolungamento fino al 2013. Undici giorni fa il giocatore fece capire, in un'intervista a Tuttosport , di attendere un adeguamento: «So bene che nella Samp esiste un tetto ingaggi che difficilmente si supera. Ma io non chiederò certo la luna sotto forma di cifre da capogiro. Semmai discuterò di un adeguamento che credo di meritare. L'interesse di altri club? È sempre gratificante. Ma mi sento molto legato ai tifosi blucerchiati, al presidente Riccardo Garrone e al direttore Beppe Marotta, persone eccezionali. Però io ho bisogno di conoscere il mio futuro. Per questo spero che i dirigenti facciano in fretta, mi chiamino e mi... sistemino». Palombo, ma non solo. Se andasse via Brighi, che Spalletti considera il quarto uomo di centrocampo (dopo De Rossi, Pizarro e Aquilani), sarebbe pronta l'alternativa. Perché, e questo è certo, la Roma non cederebbe mai Matteo senza avere una soluzione "tecnica" a portata di mano.

 
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Giuly tra Roma e PSG

Post n°1990 pubblicato il 28 Giugno 2008 da Urbe_immortale

C'è poco da dire sul futuro di Ludovic Giuly, se non registrare due fatti acclarati: il giocatore non muore dalla voglia di restare nella Capitale, la società non muore dalla voglia di confermarlo, a patto che si presenti un club disposto a versare almeno 3 milioni di euro, cifra pagata lo scorso anno al Barcellona. Giuly a Roma si trova bene, Spalletti è contento del suo rendimento e i tifosi lo hanno accolto nel migliore dei modi. E, se dovesse restare, non rivolterebbe certo i tavoli, però qualche giorno fa ha manifestato ai dirigenti la volontà di tornare a giocare in patria per poter stare vicino al figlio, che non ha potuto vedere spesso nell'ultimo anno dopo il divorzio dalla moglie. Una questione di cuore, insomma.

Il folletto giallorosso è stato richiesto con insistenza dal Paris Saint Germain, che ha avuto anche un primo, informale, colloquio con lui: «Ho parlato con Charles Villeneuve - le parole di Giuly al sito Psgteam.net - La nostra conversazione è stata molto interessante, ci sono ambizioni e un bel progetto per il PSG. Ora loro conoscono il mio punto di vista, e le trattative devono andare avanti con il mio agente, Alain Migliaccio. Sono sensibile a questa pista - ha aggiunto - Hanno delle buone argomentazioni. Rifletto. Ma bisognerà sedersi a un tavolo per discutere».

Non ha voglia di ripresentarsi nella Ligue 1 da calciatore consumato, a fine carriera. Il Monaco, nel 2004, è stata la sua ultima esperienza in patria. Quell'anno, con la squadra del Principato allenata da Deschamps, sfiora la Champions League in finale perdendo con il Porto di Mourinho in finale. Una grossa delusione, ma si rifà due anni dopo con il Barcellona, "matando" l'Arsenal di Wenger. Di energie ne ha spese, di esperienza ne ha accumulata, le motivazioni sono sempre le stesse: «Non sono un calciatore finito - ha sottolineato - ho ancora 3 o 4 anni di bel calcio davanti a me. Bisogna smetterla con l'età, in Francia, quello che conta è la motivazione, e io sono sempre motivato. Ho un bel contratto in Italia, mi restano due anni alla Roma (scade nel 2010). Aspetto la proposta che faccia la differenza. Se torno in Francia - ancora Giuly - e scelgo il PSG, sarà per una squadra ambiziosa e per una squadra il cui obiettivo è vincere qualche cosa in fretta. Bisogna che sia vantaggioso per entrambi. Tutto questo pesa comunque nella mia riflessione, una cosa è sicura, l'anno prossimo io giocherò a calcio: o a Roma o in Francia». Sulle tracce del fantasista ci sarebbe anche il Marsiglia, già protagonista sul mercato con l'acquisto di Ben Arfa dal Lione per 15 milioni di euro. Chiacchiere, voci, indiscrezioni, per ora. Il futuro di Ludovic Giuly si deciderà a breve.

 
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Il Capitano è in vantaggio di 20 giorni sul recupero

Post n°1989 pubblicato il 27 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Abbronzatura impeccabile, fisico asciutto e tanta voglia di ricominciare. E' questo il Francesco Totti che si è presentato a Trigoria nel suo secondo giorno di lavoro, dopo le circa due settimane di vacanza passate in Sardegna. Ma anche al mare, il Capitano, non ha smesso di lavorare e i risultati si sono visti in queste prime sedute. Francesco è infatti chiaramente in vantaggio sulla propria tabella di marcia, al momento attuale è venti giorni avanti rispetto ai piani stabiliti dall'inizio della riabilitazione. Tutto sta procedendo a gonfie vele, con il numero 10 giallorosso che sta mostrando un grande spirito di sacrificio premiato però dagli ottimi risultati dell'allenamento. Basta pensare a quanto è successo ieri, quando Totti è arrivato di buon ora a Trigoria insieme ad un assistente speciale: il piccolo Cristian. Il "Capitanino" ha quindi accompagnata il suo papà speciale sino all'ingresso della palestra, dove Francesco ha poi dato il via alla prima parte dell'allenamento di giornata. Qualche calcio ad una palla per gioco e poi via al vero e proprio riscaldamento con degli esercizi per i muscoli di glutei e cosce. Operazioni leggere che poi si sono trasformate, sempre sotto la supervisione dell'inseparabile Silio Musa, in esercizi riguardanti il quadricipite destro. Poi, nei minuti successivi, ha cominciato delle operazioni di leg squat, utili per tonificare e rinforzare la muscolatura degli arti inferiori. Totti è apparsa sereno e di buon umore, dedicandosi anche ad una serie di addominali in pieno "stile marines". Poi ha proseguito ancora con dello squat, questa volta alternando la spinta tra la gamba destra e la gamba sinistra. Un lavoro che non ha affaticato più di tanto il Capitano che, sceso dal macchinario, ha concesso anche qualche sorriso ai fotografi che gli stavano facendo degli scatti. Concluso il lavoro in palestra con dello step, Francesco ha poi iniziato la seconda parte del suo programma di giornata, ovvero quella da svolgere all'esterno. Totti, accolto da un caldo africano, è salito e sceso più volte sugli scalini del campo A, dove a pochi passi si allenavano i bambini del campus organizzato da Bruno Conti. Un esercizio molto duro, soprattutto considerando le alte temperature, che in chiusura l'ha costretto a togliersi la canottiera per ricevere un pò di refrigerio. La giornata si è quindi conclusa così, ma avrà una replica anche oggi visto che il numero 10 romanista si allenerà al Fulvio Bernardini sino al 5 luglio, per poi dedicarsi ad un nuovo periodo di vacanze che terminerà il 21 con l'inizio del ritiro. Prima di partire, Francesco, avrebbe anche dovuto eseguire un nuovo controllo con il Professor Mariani, che però non è ancora stato confermato. Certo è invece che Totti anche questa mattina sarà a Trigoria per continuare a lavorare. Per quanto riguarda il tipo di operazioni da svolgere, si confronterà con Silio Musa in base alle risposte avute dal suo fisico nelle 24 ore precedenti. Perciò, se non avrà avuto problemi, si aumenteranno i carichi; mentre in caso di lievi affaticamenti si procederà con delle operazioni di scarico.

 
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Spagna travolgente! Ora sfida ai tedeschi

Post n°1988 pubblicato il 27 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Annientata. Si spegne proprio sul più bello il sogno della Russia di staccare il pass per la finalissima di Euro 2008. Troppo forte la Spagna, troppo superiore tecnicamente, troppo esperta per la gioventù guidata da Guus Hiddink, che stavolta deve riporre la bacchetta magica nell'armadio. C'è tutto, nella serata trionfale delle Furie Rosse, a questo punto autorevoli candidate per alzare il trofeo. Tecnica, forza fisica, compattezza tattica, ottima difesa, ricambi adeguati in attacco (Guiza su tutti). E se Villa si fa male, se Fernando Torres stecca ancora (neanche un gol dall'inizio dell'Europeo e altra sostituzione decisa dal "nemico" Aragones), ci pensa il capocannoniere della Liga a tenere fede alla fama di goledor di razza con una zampata delle sue appena entrato in campo. E la Russia tritasassi vista all'opera contro l'Olanda? Dissolta nel nulla, vaporizzata dalla precisione di Senna, dalle incursioni di Sergio Ramos, dalla sicurezza di Puyol, dalla condizione fisica straripante di Iniesta e dalle qualità tecniche sopraffine di Xavi Hernandez. Il bello della Spagna è pure in un Casillas superbo al 31', quando ferma il solito Pavlyuchenko con un volo d'altri tempi a togliere la palla dal "sette". L'arbitro non vede la deviazione, ma il gesto atletico compiuto dal capitano resta fantastico. Nel primo tempo si sonnecchia, Torres prova qualche numero dei suoi ma non punge, Hiddink ordina l'indietro ai suoi dopo il terrificante 1-4 dell'esordio nella fase a gironi. Nella ripresa si scatena il fortunale Spagna. Segna Xavi su assist di Iniesta al 5', la Russia s'inceppa e nemmeno i cambi (inutili con l'impalpabile Bilyaletdinov) di Hiddink provocano gli effetti sperati. Esce Fernando Torres che scuote ancora la testa. Aragones fa finta di non vedere, ma di sicuro non apprezza. Entra Guiza ed è subito spettacolo. Bomber di razza, il centravanti del Mallorca, che stoppa e salta con un delizioso pallonetto Akinfeev. La Russia è incredula, ma suonata come un pugile, subisce anche il 3-0 firmato al 36' da Silva.

RUSSIA - SPAGNA 0-3
RETI: 50' Xavi, 73' Guiza, 82' Silva
RUSSIA (4-4-1-1): Akinfeev; Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov; Semshov (11' st Bilyaletdinov) , Semak, Zyryanov, Saenko (12' sy Sychev); Arshavin; Pavlyuchenko. All. Hiddink.
SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Puyol, Marchena, Capdevilla; Iniesta, Senna, Xavi (24' st Xabi Alonso), Silva; Villa (34' Fabregas) , Torres (69' Guiza) All. Aragones.
ARBITRO: De Bleeckere
AMMONITI: Zhirkov, Bilyaletdinov

 
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Ufficiale: Lippi C.T.

Post n°1987 pubblicato il 26 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Ora è ufficiale, Marcello Lippi è il nuovo ct dell'Italia. Lo ha comunicato la Figc in una nota: «Marcello Lippi - si legge - torna alla guida della Nazionale Italiana. Il presidente della Figc Giancarlo Abete lo ha nominato nuovo Commissario tecnico degli Azzurri in sostituzione di Roberto Donadoni. Lippi sarà presentato martedì prossimo, 1 luglio, in una conferenza stampa a Roma».

 
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Licenziato Crisantemo!

Post n°1986 pubblicato il 26 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Roberto Donadoni non è più il ct della Nazionale. Lo ha comunciato la Federcalcio, al termine di un lungo incontro tra Abete e il tecnico che ha guidato la Nazionale del 2008. «La Federcalcio - precisa il comunicato - ritiene esaurito il rapporto contrattuale alla naturale scadenza».

 
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Turchia eroica, ma in finale và la Germania.

Post n°1985 pubblicato il 26 Giugno 2008 da Urbe_immortale

La squadra di Terim è eroica: surclassa i tedeschi per i primi 25 minuti e colpisce due traverse prima di andare in vantaggio. Poi la Germania ribalta il risultato, ma la Turchia pareggia a 4 minuti dalla fine, per poi esser trafitta nel recupero.

Pazza Turchia, stavolta non c'è nulla da fare. La squadra che non muore mai stavolta cede proprio sul rettilineo finale, dopo aver strappato ben tre partite al fotofinish. Mago Fatih deve arrendersi e la Germania vola a Vienna per l'ultima scena di Euro 2008. E' la sesta volta che i tedeschi arrivano alla finale di questa competizione e adesso aspettano la vincente fra Russia e Olanda, in campo stasera a Vienna. Non sono bastati i miracoli di Semih Senturk, gli infortuni e le squalifiche che non finiscono mai sono stati troppo anche per la squadra sorpresa della competizione. Proprio al 90' un errore difensivo consegnato a Lahm (velo straordinario di Schweinsteiger) il pallone del 3-2. E' l'esterno migliore del campionato europeo non fallisce l'appuntamento con il destino. A Vienna ci vanno i tedeschi, sorpreso dall'avvio catapulta della Turchia, eccellenti nella reazione ma ingenui nel credere che fosse finita dopo il 2-1 firmato da Klose. Il vantaggio firmato da Boral è davvero bellissimo: rovesciata sulla traversa di Kazim Kazim, papera di Lehmann e tap-in del gioiello del Galatasaray. Succede di tutto nella serata di Basilea. Le avverse condizioni atmosferiche, con forti temporali in agguato per tutto il match, creano problemi al segnale del satellite e in Italia le immagini del 2-1 di Klose si perdono di fronte alle goffe giustificazioni dei presentatori della tv di stato. La Germania sullo 0-1 rischia di sbandare, poi però all'improvviso trova il gol del pareggio grazie a Podolski: affondo strepitoso sulla sinistra e cross per Schweinsteiger. Appuntamento preciso con la rete e al 26' siamo 1-1. Poi un lungo predominio tedesco, che risulta assai sterile e che si traduce, anzi, in una difficoltà perenne a coprire le corsie esterne. Il 2-1 è un errore madornale di Rustu in uscita e l'unico guizzo di Klose in novanta minuti. Razza sopraffina, questo centravanti, che non si vede quasi mai, ma che colpisce sempre quando serve. La Turchia non molla e firma l'ennesima impresa con il 2-2 di Senturk su assist di Sabri. Ma stavolta la dea bendata guarda decisa in direzione - Germania. E il finale ne è soltanto l'ultima, decisiva, conferma.
GERMANIA-TURCHIA 3-2
RETI:
nel pt 22' Boral, 26' Schweinsteiger; nel st 33' Klose, 41' Semih, 45' Lahm
GERMANIA (4-2-3-1): Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Hitzlsperger, Rolfes (1' st Frings); Schweinsteiger, Ballack, Podolski; Klose. (12 Enke, 2 Jansen, 4 Fritz, 5 Westermann, 9 Gomez, 10 Neuville, 14 Trochowski, 18 Borowski, 19 Odonkor, 22 Kuranyi, 23 Adler). All.: Loew.
TURCHIA (4-1-4-1): Rustu; Sabri, Mehmet Topal, Gokhan Zan, Hakan; Mehmet Aurelio; Kazim Kazim (45' st Tumer Metin), Hamit Altintop, Ayhan (36' st Erdinc), Boral (39' st Karadeniz); Semih. (12 Tolga, 2 Servet, 5 Emre Belozoglu, 13 Gungor). All.: Terim.
ARBITRO: Busacca (Svizzera)
AMMONITI: Semih SEnturk per gioco scorretto.

 
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Torna Lippi. Oggi Crisantemo verrà cacciato!

Post n°1984 pubblicato il 26 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Definito l'accordo, oggi il benservito a Donadoni.

Per quel che ci interessa, basti dire che se esisteva una speranza di rivedere un giorno Totti guidare una Nazionale evidentemente più brillante di quella vista Vienna, da ieri è più concreta. Sì, perché ieri all'ora di pranzo è cominciata ufficiosamente, anche se non ancora ufficialmente, l'era Lippi-bis in Federcalcio. Confermando infatti la sostanza che s'era maldestramente tenuta velata dietro un segreto di Pulcinella, il presidente della Federcalcio Abete ha incontrato a pranzo presso l'hotel Parco dei Principi, a cento metri dal palazzo della Figc, Marcello Lippi e con lui ha definito l'accordo per la futura guida della Nazionale, intanto fino ai Mondiali in Sudafrica. Oggi sarà dato il benservito a Donadoni e nonostante l'evidenza di un contratto spiegato ieri nei dettagli, è probabile che Donadoni busserà a denari. Lo ha fatto capire ieri il suo avvocato, Roberto Tropescovino: «Credo che Abete abbia già le idee chiare e quindi che un ritorno di Lippi sia quasi inevitabile. Credo che Donadoni abbia comunque diritto ad una buonuscita, come ogni persona che lavora». Eppure proprio ieri il presidente della Figc, Giancarlo Abete, aveva spiegato che il contratto del ct era vincolato al raggiungimento delle semifinali a Euro 2008 e che non essendo stato raggiunto l'obiettivo la Figc è libera di decidere il futuro della guida della nazionale senza tecnicamente procedere ad un esonero.

Queste le parole usate da Abete a margine del Consiglio Nazionale del Coni: «Volevo chiarire l'iter del rapporto contrattuale con Roberto Donadoni, al quale confermo anche oggi la mia stima sotto l'aspetto umano e professionale. Quando sono arrivato in Federazione, il 2 aprile del 2007, ho trovato un rapporto contrattuale con Donadoni che prevedeva dei riconoscimenti e con una struttura programmata che includeva premi per il raggiungimento di semifinale, finale o vittoria dell'Europeo. Questo tipo di contratto aveva l'aspettativa legittima che i premi fossero collegato al raggiungimento di determinati risultati». «Successivamente - ha proseguito Abete - è emerso un problema contrattuale visto che nell'approssimarsi dell'inizio dell'Europeo il tecnico ha manifestato la volontà di una nuova proposta di tipo contrattuale». Così prima della partenza per Baden è stato firmato un accordo in cui era prevista la clausola reciproca di rescissione con una penale di 900.000 euro lordi, poi è stato lo stesso ct a chiedere al presidente «di fatto di rinunciare da parte sua alla clausola rescissoria e di reinserire, nell'ambito dell'accordo, l'automatismo della continuità del contratto in caso di raggiungimento della semifinale». Dunque, le modalità dell'accordo che la stessa Figc aveva proposto prima a Donadoni e che lui però in un primo tempo non aveva accettato.

Abete ha spiegato che «per mia volontà e con massima serenità» la stessa Federcalcio «si era impegnata nei confronti del tecnico per la prosecuzione al raggiungimento del risultato». Abete ha proprio voluto sottolineare che la proposta non era caratterizzata «da una fiducia limitata ma era solo indirizzata ad una legittima valutazione in caso di non raggiungimento degli obiettivi prefissati». Dopo il 20 maggio il ct chiede di rinunciare alla penale e di tornare al primo accordo, quello con l'automatismo legato ai risultati: «Donadoni aveva manifestato la non necessità di questa clausola che prevedeva una sostanziosa penale, così, dopo alcuni giorni mi ha chiesto di modificare l'accordo. Ha quindi rinunciato alla penale per reinserire la clausola di rinnovo automatico in caso di raggiungimento della semifinale all'Europeo».

 
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Capitan Prodigio!

Post n°1983 pubblicato il 26 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Brozzi: "Francesco corre come prima. Dal punto di vista atletico il recupero è già del 100%. E una cosa del genere non si vede tutti i giorni. Anzi!"

"Francesco corre negli stessi tempi di prima dell'intervento". Per la seconda volta, il professor Mario Brozzi (e la sua equipe) ci ha restituito il miglior Totti possibile. Meglio: un Totti al 100%. Il Capitano è tornato perfettamente integro dalle vacanze, dove ha lavorato assieme al fisioterapista Silio Musa. Adesso, è quasi in forma campionato. Il recupero di Totti sa di miracolo medico: «Può scrivere che è stato prodigioso». Al professore fa piacere spiegare le tappe, presenti e future del numero 10 romanista: «Francesco ha ripreso a correre stamattina (ieri), ottenendo dei tempi strepitosi, in sintonia perfetta con quelli di prima dell'operazione». Dunque, si può dire tranquillamente che Totti è tornato Totti? «Se un ragazzo cui è stato ricostruito il legamento crociato anteriore del ginocchio destro corre così, va da sé che siamo in una fase di recupero attivo. Totti è prossimo alla riaggregazione». Tradotto, il Capitano è pronto per scendere in campo il 24 agosto in Supercoppa contro l'Inter? «Francesco è recuperato al 100% dal punto di vista atletico. Da quello tecnico, invece, la valutazione non spetta certo a me. Ma a Spalletti. Quel che è certo è che non si vede tutti i giorni un recupero del genere. Così rapido. È un fatto inedito sotto il profilo strettamente medico».

Merito più delle cure dello staff romanista o della fibra forte del Capitano? Brozzi si affida al gergo medico: «Il suo recupero è un interfaccia di tante cose. Certamente, serve un substrato idoneo (la famosa fibra). Totti ce l'ha. Però, senza un grande chirurgo, un ottimo riabilitatore e un valido staff medico, non si ottiene nulla. Anzi, ne approfitto per ricordarvi che è la seconda volta che Totti recupera in questi tempi. E senza bisogno di centri di riabilitazione dove mancano direttori sanitari e dove chi viene lusingato come "professore" vende creme cosmetiche agli atleti, spacciandole per cure miracolose».

A chi si riferisce Brozzi? Facile: al centro di Cesenatico, che veniva diretto da Germano Chierici (chiamato il mister dagli atleti che lo frequentavano) prima che i Nas di Bologna non intervenissero per sequestrare baracca e burattini. Il mister fu denunciato dai carabinieri per attivazione non autorizzata di struttura sanitaria, esercizio abusivo della professione di medico e fisioterapista, nonché per utilizzo di rimedi di dubbia efficacia. Brozzi dice oggi: «Ci sono quelli come noi che sono bravi, fortunati ed etici. E quelli che non lo sono. Bisogna stare attenti, quando si riportano delle notizie, a non fare confusione. Specie perché i calciatori sono il modello per migliaia di giovani. Ci tengo a sottolineare che recuperi come quelli di Francesco si ottengono solo con la perfetta collaborazione del quadrilatero giocatore, medico, staff tecnico e riabilitativo. Chiaro, no?». Come no. Resta un ultimo dubbio. Se Totti si è ripreso la Roma, il suo fisico è pronto pure per un eventuale ritorno in Nazionale? Brozzi se la cava con una battuta: «Chi è buono per il re, lo è pure per la regina»

Francesco in pratica, non ha mai smesso di lavorare, neanche in vacanza. Le ferie di giugno del Capitano si sono svolto così: mattina in palestra con Silio Musa, il pomeriggio al mare o in piscina con Cristian e Chanel. Sono state queste le vacanze di Francesco Totti, dedicate ai suoi più grandi amori: la Roma, per tornare in forma il prima possibile, e la famiglia, da godersi prima di ricominciare i nuovi allenamenti a Trigoria.

La sveglia di Francesco al Forte Village, a Santa Margherita di Pula, suonava piuttosto presto. Alle 9 infatti il Capitano, dopo la colazione, andava in palestra con Silio Musa e si allenava per tre ore di fila. Tanta fatica, tanto sudore. Tutto per essere pronto al ritiro del 21 luglio e per giocare poi in Supercoppa la prima gara ufficiale della nuova stagione. Un chiodo fisso quello del recupero per il numero 10, che ha scelto il villaggio proprio perché sapeva che c'erano ottime strutture per la riabilitazione. Con lui la moglie Ilary e i due figli, mentre alcuni amici (come Claudio, il proprietario del ristorante "La Villetta") erano con lui in Sardegna, ma in posti diversi. Finito l'allenamento, dopo la doccia, Totti correva tra ad abbracciare i suoi bambini per il pranzo. Alimentazione rigorosamente controllata (anche se qualche "dolce" strappo alla dieta c'è stato) e poi pomeriggio di completo relax. Così il Capitano passava con disinvoltura dai macchinari della palestra a secchiello e paletta, con Chanel che muoveva i primi passi e Cristian che invece ha preso sempre più confidenza col pallone. Per la gioia di papà. E, perché no, in futuro anche dei tifosi romanisti.
Non sono mancate poi le partite a carte (a briscola e scopa), qualche foto con gli altri ospiti del villaggio, e la sera dopo cena spettacoli dell'animazione e anche qualche partita in tv.

Immancabili anche i pensieri ai suoi compagni di squadra che erano in Nazionale e parecchi sono stati gli sms inviati all'amico De Rossi. Tutto questo dal 9 al 24 giugno: quindici giorni di lavoro e relax, necessari per ricaricare le batterie in vista di quella che si annuncia come una stagione piena di impegni. Che potrebbe iniziare a Roma il 21 luglio e finire, sempre a Roma, il 27 maggio del prossimo anno.

 
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