Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Dicembre 2008

Lucci: "Barbosa è da scoprire e Felipe resta alla Roma"

Post n°2629 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Alessandro Lucci, procuratore che ha sotto la sua ala protettiva svariati giocatori giallorossi (Juan, Vucinic, Taddei solo per citarne alcuni) rivela a laroma24.it interessanti prospettive per alcuni giovani calciatori nell'orbita Roma.

Ci può parlare di Manuel Barbosa: che tipo di giocatore è?

"E' un giocatore tutto da scoprire, anche per il sottoscritto. L'intermediario portoghese che me l'ha suggerito mi ha segnalato questo classe '90 di Pacos de Ferreira (ora nelle giovanili del Benfica) come un'attaccante di sicuro avvenire. Voglio vederlo di persona per dare un giudizio preciso."

Un altro "suo" giovane: Filipe. Cosa farà a gennaio? Rimane o va in prestito?

"No, ancora non ha minuti nella gambe per andare in prestito. Prediligiamo farlo allenare con la prima squadra e farlo giocare con la Primavera. Poi all'occorrenza il mister potrà averlo a disposizione. Purtroppo i due tremendi infortuni ne hanno frenato la carriera, ma questo è un calciatore di sicuro avvenire. Parliamo sempre di un giocatore dell'87..."

I suoi interessi nella Roma arrivano fino alla squada Primavera. Chi ci può segnalare?

"Ovviamente D'Alessandro. Stiamo parlando di un fenomeno: classe, velocità, dribbling. Poi secondo me avrà un gran futuro il centrale di centrocampo Bertolacci, ottima dinamicità, visione di gioco e tiro. E da ultimo Crescenzi, terzino che all'occorrenza può fare tutte e due le fasce: lo chiamo "Sergio Ramos", perchè ha capacità fisiche enormi e grinta da vendere."

 
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I primi rinnovi nel 2009 saranno Panucci e Juan

Post n°2628 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

L'agente di Panucci: «Non c'è stata rottura». La società si muove anche per Juan

«Il contratto di Christian? Stiamo parlando, non siamo alla rottura». Lo ha spiegato a Il Romanista Fabio Parisi, socio di Oscar Damiani, procuratore di Panucci, l'unico, tra i titolari della Roma, ad avere il contratto in scadenza nel giugno del 2009. «Ci siamo incontrati con la società prima di Natale, sarà stato una decina di giorni fa, al momento non ci sono incontri in programma ma solo perché ci sono le feste». Se ne riparlerà a gennaio, non prima dell'Epifania, e ci sarà da parlare ancora: l'accordo non c'è, entrambe le parti vorrebbero proseguire il rapporto, ma ci sono da limare parecchi aspetti. E il giocatore, tra poche ore, sarebbe libero di accordarsi con un'altra società, e se volesse le offerte non gli mancherebbero di certo, magari a partire dal Milan, dove ha mantenuto parecchi estimatori. La società rossonera peraltro, alle prese con problemi ormai nel reparto arretrato, non si è mai fatta problemi nel puntare su giocatori che hanno passato la trentina, ma Panucci, che ad aprile di anni ne farà 36, ha tutta l'intenzione di mettere radici nella Capitale. «Christian a Roma sta bene - prosegue l'agente - e vorrebbe chiuderci la carriera, ma ci devono essere dei presupposti: diciamo che stiamo lavorando per crearli, non abbiamo sentito altre società. Certo, fino al 31 dicembre non potevamo accordarci con altri club, mentre da gennaio, entrando negli ultimi sei mesi di contratto, potremmo farlo. Ma la Roma rimane la priorità». Il giocatore non ha preso bene il ritardo con cui è stata affrontata la questione: la società ha sempre dato per scontato il prolungamento con il vice capitano, ma l'accordo non c'è, né sulla durata né sull'ingaggio. Che, per la stagione in corso, è di 3,7 milioni lordi, gli stessi percepiti nel 2007-08: l'accordo è stato firmato più di tre anni fa, il 28 ottobre del 2005, quando il giocatore, che aveva il contratto in scadenza il 30 giugno del 2007, ha accettato di spalmare l'ingaggio, facendo risparmiare alla Roma (sul lordo), buoni tre milioni e mezzo di euro. Il giocatore vorrebbe un ingaggio simile a quello attuale, per due anni, la società offre qualcosa di meno, e per un anno solo, con opzione sul secondo. Ma l'accordo si dovrebbe trovare, specialmente ora che sembra molto lontano il progetto di affidare negli anni a venire la fascia destra a Cicinho, per il quale si continua a parlare di ritorno in Brasile.

Completamente diversa la situazione dell'altro sudamericano del reparto arretrato, il centrale Juan, che il primo febbraio compirà trent'anni, e ne avrà trentadue nel 2011, alla scadenza naturale del contratto. Che però verrà quanto prima rivisto, visto che comprende una clausola rescissoria che la Roma vorrebbe togliere di mezzo: il Bayer Leverkusen, un anno e mezzo fa, fu costretto a cederlo ad un prezzo ben inferiore a quello di mercato, 6.3 milioni di euro, la società giallorossa non vorrebbe fare la stessa fine. Al momento prende 1.600.000 euro all'anno, oltre ai premi individuali, l'aumento dovrebbe aggirarsi sul milione a stagione, quattro anni da calcolare a partire dal prossimo giugno: la definizione della trattativa non dovrebbe riservare troppi intoppi. Come quella per il rinnovo di Vucinic, considerato però meno urgente, visto che non ci sono clausole, e che la scadenza (2011) è ancora lontana. In questa stagione il suo ingaggio netto non arriva al milione, gli è stato promesso un adeguamento, in relazione al suo valore di mercato, schizzato in alto dopo i gol pesanti in Champions League. Senza fretta, ma si farà.

 
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Gennaio tra cessioni e rinnovi

Post n°2627 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Tutti vogliono Stefano Okaka. Il centravanti italo-nigeriano a gennaio andrà via in prestito, e fuori dalla porta di Trigoria c'è già la fila delle società pretendenti. Okaka, rientrato alla base alla fine della scorsa stagione dopo un'esperienza positiva a Modena, era stato promesso al Bologna. Spalletti poi bloccò la cessione dopo il mancato arrivo di Mutu e la conseguente carenza di attaccanti. Ora, dopo il cambio di modulo, le cose cambieranno nuovamente e Stefano, che è rientrato nell'ordine di idee che è meglio anche per lui andare a giocare, sarà mandato a fare esperienza. Sono sei le società interessate: il Chievo, il Siena, il Bari, il Livorno e la Salernitana, oltre all'Atalanta dove c'è già l'altro giallorosso Cerci. Con i bergamaschi potrebbe rientrare in un discorso più ampio che riguarda anche Floccari. La cessione di Okaka a gennaio all'Atalanta, in sostanza, consentirebbe alla società giallorossa di avere una sorta di prelazione su Floccari a giugno prossimo. Il suo procuratore, l'avvocato Scopelliti, ha già dato la disponibilità al trasferimento. «Un possibile futuro di Stefano all'Atalanta? La Roma ancora non ci ha aggiornati sugli sviluppi della vicenda, ma non posso nascondere che saremmo felicissimi di un eventuale approdo a Bergamo». Con i nerazzurri però Okaka rischierebbe di non trovare troppo spazio, meglio in serie B dove avrebbe sicuramente più spazio. Il club giallorosso gli ha consigliato di andare a Livorno, dove c'è il suo ex compagno di Primavera, Aleandro Rosi. Quella toscana potrebbe essere la piazza giusta per mettersi in mostra in questa seconda parte della stagione. In alternativa c'è anche la Salernitana. La Roma però vorrebbe inserire nella trattativa anche il Virga.

In uscita però non c'è solo Okaka perchè la Roma proverà a piazzare anche Vincenzo Montella. L'Aeroplanino, poche apparizioni in questa prima parte di stagione, piace al Bologna ma il suo ingaggio da top player è un ostacolo che può rivelarsi insormontabile non solo per la società emiliana ma per tutte quelle società che volessero avvicinarsi all'attaccante. Se la Roma vorrà alleggerire il monte ingaggi con la cessione in prestito di Montella, dovrà comunque partecipare al pagamento del suo stipendio come fece lo scorso anno con la Sampdoria, altrimenti Vincenzo (contratto in scadenza nel 2010 che non sarà rinnovato), rimarrà a Trigoria.

Capitolo rinnovi. In molti aspettano una chiamata. Il primo sarà Panucci, che dal primo febbraio potrebbe firmare con un'altra società per liberarsi a giugno a parametro zero. Poi toccherà a tutti gli altri con il contratto in scadenza nel 2010. Con calma, ma non troppa, si affronterà poi la questione relativa a Mirko Vucinic. Il montenegrino ha il contratto in scadenza nel 2011 ma guadagna meno di un milione netto a stagione e va adeguato a quelli di primissima fascia. La società ne sta parlando da un po' con il manager del giocatore e vorrebbe proporre un nuovo contratto fino al 2014: se l'ingaggio sarà da top player, la firma non sarà un problema.

 
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"Pazzini alla Roma? Possibile"

Post n°2626 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Pasqualin: «È il nome più interessante di questa sessione». D'Ippolito: «Può andare alla Roma»

«A gennaio non arriverà nessuno». Parlava così un paio di settimane fa il direttore tecnico giallorosso Bruno Conti. Concetto condiviso anche da Luciano Spalletti, che aveva dato la sua priorità ai rinnovi dei contratti in scadenza piuttosto che ai possibili nuovi arrivi. Poi ci si è messo Totti che con il suo infortunio muscolare che gli farà saltare parecchie gare al rientro dopo la sosta, rischia di scombinare i piani della società, costringendola a tornare sul mercato. Un attaccante che possa fare da vice-Totti nel periodo in cui il Capitano rimarrà fuori e un'alternativa vera anche quando Francesco tornerà a disposizione.

Il nome più gettonato è quello di Giampaolo Pazzini, in rotta con la Fiorentina e sicuro partente a gennaio, anche se non sono da escludere nemmeno quello del suo compagno di squadra Osvaldo e del sempreverde Crespo, visto che l'Atalanta ritiene incedibile a gennaio Floccari.

Non tutti gli addetti ai lavori sono però convinti che la società giallorossa si muoverà per trovare un sostituto del capitano. «La Roma? Non credo - il parere di Beppe Bonetto - che sostituirà Totti, piuttosto cercherà di andare avanti come ha già fatto nel corso di questa stagione».

Ancora più netto il giudizio di Claudio Pasqualin. «La Roma è più ferma del suo capitano. Non c'è niente da fare, ha una situazione economico-finanziaria tale, che non può spendere. A meno che non venda qualcuno e riutilizzi subito le entrate. Chi sarà il protagonista del mercato di riparazione? Dato che non credo che arriverà una stella di caratura internazionale, dico Pazzini».

Il Pazzo , come lo chiamano a Firenze dove non è comunque tra i giocatori più amati dalla tifoseria, è stufo di fare la panchina a Mutu e Gilardino e visto che la Fiorentina è uscita anche dalla Champions League (e le possibilità di giocare sono sempre meno), chiederà di andare via. La Samp, pronta ad offrire 9 milioni, è in pole position ma la Roma potrebbe farsi sotto e chiedere il giocatore in prestito alla Fiorentina, anche in virtù di un credito maturato nei confronti della dirigenza viola (in particolare con il ds Corvino) l'estate scorsa dopo la vicenda-Mutu. Per questo l'attaccante toscano potrebbe essere una soluzione ideale per l'attacco romanista. La pensa così anche Vincenzo D'Ippolito, l'agente (tra gli altri) di Ledesma. «A gennaio chi deve rinforzarsi lo farà solo perchè obbligato dagli imprevisti, mentre chi vuole solo investire punterà magari su qualche giovane promettente. Pazzini potrebbe andare in prestito da qualche altra parte, ma non alla Samp che ha già uno come Fornaroli che quando entra segna. La Fiorentina però non ne ha bisogno perchè c'è pure Osvaldo e a questo punto non escludo l'interesse della Roma, che in attacco ora ha qualche carenza».

Uno tra Pazzini e Osvaldo comunque lascerà Firenze e anche l'attaccante italo-argentino a Trigoria piace e non poco. Spalletti lo ha fatto seguire da un suo collaboratore nella gara che l'Under 21 azzurra ha giocato contro Israele. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Pazzini: potrebbe arrivare in prestito fino a fine stagione. Da tenere sempre in considerazione l'ipotesi-Crespo, anche se l'argentino negli ultimi tempi (complici le "disgrazie"di Adriano e Balotelli), sembra aver scalato qualche posizione nelle gerarchie di Mourinho. La sua situazione contrattuale è comunque sempre complicata e, a meno di clamorosi colpi di scena, non rinnoverà il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. La Roma, come per Pazzini e per Osvaldo, è alla finestra e aspetta. C'è tempo fino al 2 febbraio per piazzare il colpo vincente.

 
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Fontana probabile il vice-Doni

Post n°2625 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Il portiere rosanero sarà libero di accordarsi con altre società. La Roma attende. Facile il suo tesseramento.

Fontana andrà via da Palermo. È sicuro. La Roma sta cercando un secondo portiere. Anche su questo non ci sono dubbi. Se due indizi fanno una prova, allora le indiscrezioni riguardanti un interessamento della società giallorossa verso l'estremo difensore dei siciliani sembrano destinate a diventare qualcosa di più concreto. Anche perché l'ex portiere del Chievo è ormai con le valigie, visto che tra il 7 e il 10 gennaio rescinderà il suo contratto con i rosanero e sarà libero di accordarsi con qualsiasi squadra.

La società di Zamparini si è comunque già cautelata e nella prossima finestra di mercato farà rientrare alla base Agliardi, al momento in prestito al Rimini, per colmare il vuoto della partenza di Fontana che, da svincolato, costerebbe zero euro. L'unico investimento da fare sarebbe legato all'ingaggio. Una situazione vantaggiosa, soprattutto per chi è intenzionato ad acquistare un portiere senza spendere soldi. E la Roma è tra queste società, considerando le non perfette condizioni di Doni e un Artur che non sembra convincere a pieno. Fontana, nella Capitale, verrebbe ovviamente a fare il secondo. Un ruolo che non ha digerito a Palermo e che lo ha portato alla rottura con Ballardini. L'ex tecnico del Cagliari ha preferito puntare su Amelia, relegandolo a un ruolo da comprimario. A Roma, però, la situazione sarebbe diversa. Anche perché Fontana potrebbe giocare la Coppa Italia e vivere l'atmosfera della Champions League. Un fattore da non trascurare per un portiere che il 23 gennaio compirà 42 anni e avrà perciò una delle sue ultime occasioni.

Con questi presupposti un accordo tra Fontana e la Roma sembra possibile, anche perché dopo la rescissione del contratto la società giallorossa dovrebbe trattare solamente con il giocatore che, nella Capitale, troverebbe sicuramente nuovi stimoli. Anche per venire a fare solo il secondo. Da Palermo a Roma sarebbe un bel salto di qualità. Fontana lo sa, la società giallorossa ci sta pensando.

 
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La Roma vuol blindare Vucinic fino al 2014

Post n°2624 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Mirko Vucinic non è solo il giocatore dell’anno del Montenegro, la sua nazionale, investitura che riceve per la terza volta di fila. E’ il miglior attaccante della Roma in questi primi quattro mesi della stagione: 10 reti ben spalmate nelle competizioni a cui partecipa la squadra giallorossa.Quattro in campionato, tre in Champions, due in Coppa Italia e una in Supercoppa. Gol belli e quasi tutti pesanti. Pensando al centravanti, e non solo a lui, Spalletti ha consigliato la proprietà, già ai primi giorni di dicembre: priorità ai rinnovi di contratto che al completamento dell’organico. Perché, però, aggiornare l’ingaggio di Vucinic che ha un accordo con scadenza nel 2011? La spiegazione è semplice: l’allenatore toscano mette davanti a tutto nel suo lavoro quotidiano, la stabilità dello spogliatoio, fondamentale proprio come l’equilibrio che chiede alla squadra in partita.

Spalletti, anche in pubblico, ha sempre sposato l’autofinanziamento della società, appoggiando a trecentosessanta gradi ogni iniziativa, in entrata e in uscita. Grande attenzione agli emolumenti concessi, nessuna gelosia e zero pressione verso quei giocatori conquistati da altri club con stipendi qui considerati fuori budget e massima disponibilità nei confronti di chi per restare a Trigoria avrebbe voluto solo il giusto adeguamento.

L’ultimo caso, nella stagione scorsa, il rinnovo del portiere Doni che tre anni e mezzo fa scommise su se stesso e si presentò gratis (pagandosi l’indennizzo di poco inferiore ai quindicimila euro). Quando lo tentarono il Barcellona e la Juventus, disse alla Roma che sarebbe rimasto. Ma a condizioni diverse. Spalletti lo appoggiò, sino alla firma. Sta accadendo con altri e si riproporrà nel 2009 proprio con Vucinic. Che non è un nome a caso tra i tanti in lista d’attesa, impazienti di poter rinnovare, prolugare e migliorare i rispettivi accordi. Mirko, pagato dalla Roma quasi venti milioni (dopo Batistuta e Cassano, è l’acquisto più caro della gestione Sensi), guadagna un milione e ottocentomila euro (cifra al lordo). Baptista, acquistato prima di Ferragosto, prende più del doppio come ingaggio, quattromilioni e cinquecentomila, il triplo se si considerano i tanti bonus concessi al brasiliano. Negli strani intrecci del mondo del calcio può sembrare un fatto normale. Perché la Bestia, arrivando dal Real, si è portato da Madrid uno stipendio da top player, mentre Vucinic si è presentato a Trigoria da Lecce e non può essere la stessa cosa.

I dirigenti della Roma e lo stesso Spalletti, però, fanno altre valutazioni. La società giallorossa, la scorsa estate, su input del tecnico, ha fatto capire a Mirko di puntare decisamente sulle sue prestazione. Il 28 agosto il Manchester United offrì ventitre milioni per il cartellino del centravanti: il no deciso della Roma ha costretto Ferguson a virare su Berbatov. Da quell’affare saltato, è partita la nuova negoziazione con Vucinic. La proprietà giallorossa sa che il contratto del giocatore non va semplicemente aggiornato. E’ da rifare, posizionando il montenegrino nella fascia alta degli ingaggi.

Anche perché un conto è mettere sul mercato un difensore, un’altra un centravanti di 25 anni (il Real lo segue da tempo). Da un paio di mesi i dirigenti romanisti stanno parlando con Alessandro Lucci, manager dell’attaccante. La società giallorossa punta a offrire a Mirko un quinquiennale, per blindarlo sino al 2014. Per Vucinic sarebbe meglio un quadriennale. Ma la durata non sarà mai un problema. Il nodo è l’ingaggio: quello nuovo dovrà essere dai due milioni e mezzo ai tre milioni. Simile a quello di Baptista, inferiore solo agli stipendi di Totti e De Rossi (Montella è un caso a parte e si sa). Teoricamente a giugno il centravanti si potrebbe svincolare grazie all’articolo 17 (indennizzo di poco inferiore ai quattro milioni, un quinto di quanto è stato pagato).

Ma esiste un gentleman agreement tra i grandi club che scansano questa risoluzione contrattaule forzata. Lo stesso Mirko la considera non elegante. Quindi ascolterà la proposta definitiva della Roma, in primavera o anche a fine stagione, prima di decidere che cosa fare da grande. Se il club giallorosso gli dimostrerà, come a fine agosto, di credere ancora in lui, sarà ben contento di trovare una soluzione, firmando il nuovo accordo. Se mancherà l’intesa, troverà con i dirigenti giallorossi la migliore via d’uscita. Per tutti. (Il Messaggero)

 
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Spalletti risponde ad Ancelotti: "Ancelotti è un grandissimo allenatore

Post n°2623 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

e la Roma è una piazza solo per grandi allenatori"

Luciano Spalletti risponde dalle pagine del Corriere dello Sport ad Ancelotti che tramite lo stesso quotidiano aveva espresso il desiderio di allenare un giorno al Roma.

"Fa piacere che Ancelotti voglia allenare la Roma perchè è un grandissimo allenatore e la Roma con lui sarebbe in buonissime mani".

La replica di Spalletti sembra sincera e priva di polemica: "La Roma con lui in panchina avrebbe un futuro assicurato, perchè è una piazza da grandi tecnici come lui. Carlo ci ha fatto un augurio che raccogliamo con orgoglio, ha speso belle parole nei nostri confronti e io contaccambio formulandogli l'augurio di vincere la Coppa Uefa".

Alla ripresa del campionato il calendario propone Roma-Milan: "Sarà un piacere come sempre incontrarlo nella prossima partita".

 
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Ancelotti: "Spalletti vinca la Champions e poi si tolga dalle scatole!"

Post n°2622 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

E’ il suo sogno allenarla, la sua ex-squadra da calciatore nel quale ha vinto uno scudetto ed ha disputato una finale di Coppa dei Campioni. E nel futuro sicuramente ci sarà. Spera che Luciano «Spalletti vinca la sua Coppa dei Campioni, perchè credo che se lo meriti, e poi si tolga dalle scatole». Parole e sorrisi di Carlo Ancelotti, intervistato dal Corriere dello Sport-Stadio. Roma «è una piazza dove mi piacerebbe allenare- ha detto ancora il tecnico del Milan- ma è un argomento che bisogna trattare con i guanti».

 
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Vito Scala: "Totti finito? A qualcuno piacerebbe..."

Post n°2621 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

«Totti finito? Potrebbe fare piacere a qualcuno: perché la sua presenza e la sua personalità forse offuscano quelle di qualcun altro». Ma Totti risorgerà dall'ennesimo infortunio (quello al bicipite del flessore destro, il terzo nel 2008), ne è sicuro Vito Scala, il suo preparatore personale e soprattutto uomo di fiducia. «"Totti finito" è un concetto assurdo: nessuno ha mai voluto forzare il suo recupero nè stabilire record - dice a romanews.eu -. Tutti quelli che lavorano attorno a Francesco, me in primis, tengono alla sua salute. Prima di prendere una decisione pensiamo non una volta, ma centomila per tutelare il Totti-uomo. Per quanto riguarda il Totti-calciatore, deve durare il più a lungo possibile. Il suo addio al calcio giocato deve avvenire più lontano possibile. Figuriamoci se noi prendiamo scelte che vanno contro il suo interesse». Nel 2010 il contratto di Totti scadrà ma per Scala il rinnovo è praticamente una formalità: «Francesco ha un rapporto tale con la società che non c'è motivo di soffermarsi sull'argomento. Il legame è talmente inossidabile che va al di là di ogni rapporto professionale». 

 
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La Roma in vacanza

Post n°2620 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Ricaricare le pile in vista di un 2009, si spera, ricchissimo di impegni. Con questo spirito i giocatori giallorossi sono partiti per le vacanze: già al caldo del Brasile Doni, Cicinho, Juan, Baptista, Arthur, Julio Sergio e Taddei. Ferie in patria anche per Menez e Mexes, Riise (che però farà una puntatina in Inghilterra e, forse, trascorrerà il Capodanno in Italia) e Pizarro, che brinderà al nuovo anno in Cile. Sono rimasti a Roma, invece, Totti, Aquilani e De Rossi: il 2009, però, lo inizieranno altrove: Kenya per il Capitano, Maldive per Danielino e Cortina (ma non si escludono cambiamenti all’ultimo minuto) per Aquilani. Che dovrebbe incontrare gli ex romanisti Curci e Galloppa, anche loro in montagna. Sole e mare, invece, per Panucci e Vucinic, attesi a Dubai dove saluteranno anche Dacourt. Per tanti che vanno, infine, uno che forse viene: Hernan Crespo è già nella Capitale dove trascorrerà il Natale a casa dei genitori della moglie Alessia.

 
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Il Natale del Capitano dai bambini dell'Umberto I

Post n°2619 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Buone Feste dal Capitano a tutti i tifosi e ai bambini ricoverati all'Umberto I

Forse nel suo giorno più difficile di questo maledetto 2008, Francesco Totti ne regala uno che i piccoli pazienti di pediatria del Policlinico Umberto I difficilmente riusciranno a dimenticare. Sono passati pochi minuti dopo le 9, e davanti l'entrata del pronto soccorso pediatrico hanno già sfilato Massimo Boldi, Pino Insegno e la rappresentanza della Lazio con Lotito, De Silvestri, Diakitè e Cribari. Ma si comincia a spargere la voce che forse sarà proprio il Capitano ha portare gli auguri e i doni della Roma. Poco dopo il numero 10 romanista arriva sulla sua auto ed è subito rincorsa all'idolo di tutti, grandi e piccini, tanto che fa fatica anche a parcheggiare per la folla che gli si è creata attorno. Quando scende, braccato dai giornalisti, risponde a tutte le domande ma gli si legge negli occhi il desiderio di portare il suo augurio di buon Natale a tutti i bambini che sono nell'ospedale, tanto che dice: «Queste sono iniziative che vanno fatte sempre, ma venire qui proprio a Natale è ancora più importante». Tenta anche di rincuorare i tanti tifosi che vogliono sapere come sta, alla stampa dice che ancora non lo sa, a loro dice che sta bene, ma la sua espressione sembra tutt'altro che convinta. Arriva anche il sindaco Alemanno e finalmente si comincia, tra un continuo di flash e grande ressa, con il giro per le visite in tutti i reparti di pediatria.
Che il Capitano abbia un ascendente particolare sui bambini è fatto ormai noto, ma colpisce sempre la sua straordinaria umanità nei rapporti con i più piccoli; quando entra nelle stanze ha attenzioni per tutti ed è visibilmente emozionato, tanto che si sofferma più del previsto e rimane molto attardato rispetto agli altri, così un'infermiera gli dice: «Gli altri ospiti sono più avanti, così rischia di rimanere troppo indietro, vuole saltare un po' di stanze così li raggiunge?» e lui risponde «Se non è un problema preferirei incontrarli tutti i bambini». E come potrebbe esserlo, ieri è stato un giorno speciale per tanti bambini che non avrebbero potuto ricevere sorpresa più bella per il loro Natale, perché forse la guarigione può passare anche da questi momenti di entusiasmo e ed emozione, perché più di una volta proprio Francesco Totti, in ambito sportivo sia inteso, ce lo ha dimostrato. Così una volta terminato di salutare tutti bimbi ricoverati, e dopo aver posato per le foto di rito imbocca l'uscita lasciando l'aula magna dell'ospedale, che improvvisamente si svuota, si perché tutti lo seguono, o meglio lo inseguono, ma lui è disponibile come sempre e lascia il parcheggio soltanto dopo aver fatto le foto con tutti i tifosi. Poi finalmente riesce a partire, però vicino all'uscita c'è una bambina con la tuta della roma che tiene con una mano quella del papà e con l'altra saluta il suo idolo, Totti si ferma, abbassa il finestrino le fa i più bei auguri che potesse immaginare per queste feste. Buon Natale anche a te, Capitano.

 
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Grave l'infortunio al Capitano. Tornerà a fine febbraio-inizio marzo

Post n°2618 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Niente da fare, l'infortunio muscolare rimediato a Catania da Francesco Totti è più grave del previsto. Il Capitano è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti clinici, che hanno confermato una lesione muscolare di secondo grado a carico del ventre muscolare del bicipite femorale della coscia destra. Francesco dovrà osservare un adeguato periodo di riposo e alla ripresa, tra circa dieci giorni, sarà sottoposto a nuovo controlli. Il recupero è previsto tra 40 e 60 giorni.

 
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Lo Monaco: "Le forbici nel sottopassaggio? Invenzioni!"

Post n°2617 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Ieri a Catania, la città più incivile d'Italia, è successo di tutto come al solito succede nelle partite interne degli etnei: i giocatori della Roma sono stati minacciati di morte da numerose persone a bordo campo che non erano autorizzate ad esser lì. Nel sottopassaggio, tra il primo ed il secondo tempo, sono uscite fuori un paio di forbici a minacciare i giallorossi. Ed ancora oggi, si continua a dar voce in capitolo al d.s. catanese Lo Monaco, colui che dice che la vedova dell'ispettore Raciti deve star zitta! In un paese civile, il Catania sarebbe già stato bandito da tutti i campi di calcio, invece la nostra Federazione continua a tollerare tutte le porcate che vengono fatte in tutte le partite interne del Catania! In fondo, non è un caso se il Catania ha fatto 22 dei 25 punti in casa! Al ritorno, questi balordi dovranno venire a giocare la salvezza all'Olimpico, ed allora il 7-0 di due stagioni fà dovrà esser soltanto il risultato finale del primo tempo!

Ed ora ecco di seguito le dichiarazioni di quel "gran signore" di Lo Monaco:

"Le forbici nel sottopassaggio? Invenzioni della stampa romana e romanista". Questa è la versione di Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, intervenuto nel pomeriggio a Radio Erre 2, all'interno del programma "Sport Live". Il dopo partita del Massimino è stato tranquillo, tutto si è svolto nella regolarità, secondo il dirigente siciliano: "A fine partita ho solo ascoltato gli improperi dei nostri avversari - racconta Lo Monaco -, forse delusi dalla sconfitta. Per il resto, non ho visto nulla di strano, forse è la solita stampa romana e romanista a scrivere certe cose". E le forbici nel sottopassaggio? "Certi steward avevano pure bombe a mano - ironizza Lo Monaco -, fucili e bazooka. Ma facciamo i seri invece di riportare queste invenzioni... Piuttosto vogliamo parlare degli atteggiamenti di Mexes? Dovreste accettare la sconfitta e basta". Tutto falso, anche i giornalisti della capitale scortati nel tragitto dall'aeroporto allo stadio: "Andatevi a informare prima in Questura, nessuno ieri è stato scortato", ha chiosato Lo Monaco.

 
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Ischemia per Mazzone, ma non è in pericolo di vita

Post n°2616 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Ore d'ansia, sabato notte, per Carlo Mazzone, che per un problema ischemico è stato ricoverato nel reparto cardiologico del 'Mazzoni'. L’allenatore si è svegliato nel cuore della notte, intorno alle 4, con un forte dolore al torace e ha chiesto l’intervento del 118. I sanitari, arrivati nella sua abitazione, lo hanno sottoposto ad un elettrocardiogramma, il cui esito ha consigliato il ricovero nel reparto di unità intesiva cardiologica, in terapia intensiva. Per fortuna, le condizioni di Mazzone sono andate progressivamente migliorando, tanto che già ieri sera i medici hanno escluso complicazioni. Ma di certo non è un periodo fortunato per l’allenatore, che già l’11 dicembre ha avuto problemi di salute. In quell’occasione è finito all’ospedale a causa di problemi addominali che lo hanno fatto andare sotto i ferri. Si trattava di calcoli, niente di grave, ma a preoccupare era stata un’emorragia. E proprio durante la convalescenza successiva a quell’intervento chirurgico, ecco un nuovo allarme, per fortuna rientrato in breve tempo. Ieri sera, all’ospedale 'Mazzoni' c’è stato un viavai di amici di Carletto, che sono andati a trovarlo e a sostenerlo: una 'processione' che è durata per tutta la domenica.

 
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Per Totti, minimo un mese di stop

Post n°2615 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Saranno minimo 30 i giorni di stop per Francesco Totti che si è infortunato ieri durante la gara con il Catania ai flessori della coscia destra. In mattinata il capitano della Roma è stato sottoposto ad una ecografia che ha evidenziato una lesione muscolare. Al momento i medici ritengono sia prematuro definire esattamente i tempi di recupero che si aggirano però sui 30 giorni. Per i primi 10 giorni Totti dovrà rimanere comunque a riposo assoluto e sottoporsi a cure di fisioterapia. Nei prossimi giorni poi verrà valutata la situazione, ma la cosa che ha confortato lo staff medico e che il versamento dovuto alla lesione è di ridotte dimensioni.

 
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Blog in vacanza...

Post n°2614 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

... arrivederci a martedì 23 dicembre

 
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Mexes: "Non dobbiamo fermarci più"

Post n°2613 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Philippe: «Voglio riprendere chi ci sta davanti e fare strada in Champions League»

«Dobbiamo continuare a vincere». Campionato, Coppa Italia, Champions League, per Philippe Mexes in questo momento cambia poco. Il francese sa benissimo che le vittorie portano entusiasmo che, a sua volta, porta nuove vittorie in un circolo virtuoso dal quale sarebbe bello non uscire mai. Quello nel quale per fortuna (e per bravura) è caduta la Roma da qualche settimana a questa parte. E ora Phil non ha nessuna intenzione di fermarsi, continuando a macinare punti su punti a partire da quelli a disposizione domani contro il Cagliari. «Sì, è molto importante finire bene l'anno - ha detto a Roma Channel dopo l'allenamento di ieri - giochiamo in casa, dobbiamo continuare a vincere e poi pensiamo alla partita di mercoledì in coppa. Vincere in casa è fondamentale se vogliamo ripassare davanti a tutte le squadre che abbiamo davanti». Già, perché nonostante i quattro successi di fila in campionato, i giallorossi sono ancora dalla parte destra della classifica. Continuando così ogni traguardo sembra raggiungibile, ma il quarto posto è ancora distante sette punti (quattro qualora si vincesse il recupero della partita con la Samp). E' sempre quello l'obiettivo? «Già - dice Mexes - dobbiamo allontanarci dal fondo e avvicinarci lentamente ai primi in classifica. Vediamo alla fine dove saremo arrivati, ma cercheremo di andare più avanti possibile».

E' un momento felice per Phil che è tornato ad essere "imbarazzante" per gli avversari per il suo dominio tecnico e fisico, che ha ricevuto i complimenti di Spalletti e degli avversari. Ma non è lui l'unico francese a sorridere perché finalmente è esploso anche Menez, il ragazzo imbronciato che si è legato fortemente al connazionale per ambientarsi nella nuova realtà: «Adesso lui fa quello sereno che non ride, ha paura che la gente dica che vuole fare il "fenomeno" - spiega Phil - E' sempre uguale, ha il sorriso, ma è più rilassato rispetto all'inizio, e spero che continui a fare queste prestazioni perché sarebbe fondamentale per la Roma e anche per lui. Per dargli ancora più fiducia». E i problemi con la lingua? Si stanno risolvendo anche quelli? Sta imparando l'italiano? «Sì, piano piano. Se resta con me, Totti e De Rossi imparerà presto. Tanto poi in Italia si parla anche con le mani, si farà capire».

E con un Menez in più, come quello visto contro Chievo e Bordeaux, con una squadra che ha ritrovato tutte le sue sicurezze, anche in Champions si può pensare di andare avanti. Phil, così come capitan Totti, non si nasconde e alla domanda su quanto sia importante aver passato il turno da primi, risponde: «Certo, era il nostro obiettivo. Poi c'è la voglia di vincere le partite. La finale si gioca in casa, noi vogliamo crederci finchè non ci diranno "non ci siete più". Vogliamo goderci questa coppa come abbiamo fatto gli altri anni. Magari arrivando più lontano delle altre volte». Tra meno di una settimana c'è il sorteggio degli ottavi. Preferenze? «Vorrei evitare l'Arsenal, perché sono giovani ma nonostante questo hanno esperienza. Anche il Madrid è una grande squadra, ma per me la più pericolosa è l'Arsenal. Comunque dobbiamo batterle tutte se vogliamo arrivare in fondo». E per tenersi in allenamento è bene «continuare a vincere».

 
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Vucinic: "Più siamo e meglio è"

Post n°2612 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Vucinic: «Non temo la sua concorrenza. Anzi, è positiva». E domani è in ballottaggio con Menez.

«Non temo la concorrenza di Menez, non per arroganza ma perché credo che sia una cosa positiva». Mirko Vucinic è tornato, ed è pronto a lottare per riprendersi un posto da titolare dopo lo stop per infortunio. In sua assenza, col Chievo e col Bordeaux, è letteralmente esploso Jeremy Menez. Tanto che ora la concorrenza in avanti è aumentata. Un segnale comunque positivo per il montenegrino, che ieri ha parlato a Mediaset, che ha fatto i suoi complimenti al francese. «Io sono tranquillo e penso che più siamo a giocare bene e meglio è. Sono contento che lui sia esploso perché so quanto è difficile cominciare a Roma». Mirko parla per esperienza personale. «Il mio primo anno è stato catastrofico, ed è la ragione per cui io non andrò via da questa società che mi ha dato tanta fiducia». La stessa fiducia che sembra ritornata all'interno del gruppo, ora che la classifica è tornata a far sorridere. La crisi è ormai alle spalle, ma i motivi della partenza a rallentatore della squadra giallorossa sono rimasti misteriosi, anche per i giocatori. «Se avessimo scoperto i motivi della nostra crisi, sicuramente ne saremmo usciti prima. Una cosa è sicura però, ad un certo punto ci siamo parlati ed abbiamo detto "Basta, dobbiamo reagire e fare qualcosa"». Più che il cambio di modulo o la vittoria sulla Lazio, secondo Vucinic la svolta c'è stata dal punto di vista della mentalità. «Ci siamo scrollati di dosso paure e insicurezze e abbiamo deciso che dovevamo tornare quelli dello scorso anno. Poi certamente il modulo ha influito ma la verità è che il problema stava nella testa e una volta superato quello siamo tornati quelli di un tempo».

La classifica è molto corta e la Roma può arrivare sicuramente tra le prime quattro. Anche perché quelle che si trovano davanti ai giallorossi accuseranno inevitabilmente dei passaggi a vuoto nel corso della stagione. «Noi la crisi ce l'abbiamo già avuta, ora tocca alle altre. Non dobbiamo fare calcoli ma continuare a fare come abbiamo fatto adesso, pensando partita per partita e cercando di tirare fuori il meglio di noi. Non facciamo calcoli ma prima o poi quelli che stanno davanti a noi si dovranno fermare, magari non sarà una crisi grave come quella che abbiamo avuto noi ma ce l'avranno di sicuro, perché i giocatori non sono robot».

E proprio perché non sono dei robot, è difficile per quelli giallorossi non pensare alla prossima finale di Champions League, che il 27 maggio si giocherà proprio all'Olimpico. Il palcoscenico europeo, poi, sembra quello più adatto alle caratteristiche del montenegrino che ha vissuto i suoi momenti migliori proprio nelle notti di Champions. «E' vero che segno sempre gol belli e importanti in Champions ma non so perché succeda questo. Non sento il fascino della coppa, probabilmente è solo un caso». Venerdì prossimo a Nyon ci saranno i sorteggi degli ottavi di finale. La preferenza è una sola. «Negli ottavi di finale vorrei incontrare lo Sporting Lisbona, con tutto il rispetto per la squadra portoghese. La finale in casa? Adesso tutte le gare sono ad eliminazione diretta, per cui è prematuro cominciare a pensare alla finale. Tra l'altro in Champions alla fine vince sempre la formazione più forte: lo scorso anno siamo stati eliminati nei quarti di finale dalla squadra che poi ha vinto. Certo che giocare a Roma....quando ci ricapita?»

 
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Aquilani: "Torno a gennaio"

Post n°2611 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Il centrocampista della Roma Alberto Aquilani ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24. Tra presente e futuro, il Principino di Montesacro rivela che tornerà a giocare nel 2009 e che il rinnovo del contratto è ancora lontano.

Il tuo rientro in campo è ormai previsto per gennaio.

Ero pronto per giocare ma ho parlato con l'allenatore e abbiamo deciso che è inutile rischiare adesso e compromettere quello che poi succederà a gennaio. Mi alleno, faccio tutto ma ricomincerò a giocare a gennaio. Da questo infortunio ho capito che devo fare molto di più di quello che faccio qui. E quindi, devo curarmi di più anche a casa, dopo gli allenamenti, devo fare esercizi di stretching, non è che sono malato e che sono così fragile. Adesso  utti possono pensare questo perché ho saltato tante partite e sono stato male parecchie volte, ma io non penso che sia così e solo il campo potrà dire questo. Sono molto felice che la Roma voli, vada bene e che abbia trovato un modulo vincente. Non sono felice che Aquilani stia a guardare, questo è poco ma sicuro.

Puoi ricoprire tutti e quattro i ruoli a centrocampo?

In questo modulo penso di sì, a parte forse quello di vertice basso, che ho fatto un po' di meno. Gli altri ruoli di centrocampo li ho fatti un po' tutti.

Ti piacerebbe fare lo stesso percorso che hanno fatto Totti e De Rossi con la maglia della Roma?

Io sono cresciuto qui dentro e qui ho passato metà della mia vita. E' ovvio che la mia priorità rimangono Roma e la Roma, per sempre. Ci sono tantissime motivazioni che portano a questo, però il discorso del contratto è un discorso particolare, che stiamo portando avanti e che richiede tempo. Poi vediamo, io sono fiducioso.

 
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L'intervista del Capitano al Corriere dello Sport

Post n°2610 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da Urbe_immortale

Francesco Totti ha partecipato ieri a un forum organizzato dalla redazione del Corriere dello Sport per rispondere alle domande del direttore e degli altri redattori. Dal campionato italiano a Menez, passando per i momenti più importanti della sua carriera. Il capitano dice tutto.

LOTTA SCUDETTO Quest'anno tifo Milan per il campionato, ma l'anno scorso senza "certe situazioni" l'avremmo vinto noi e anche con largo anticipo.

CHAMPIONS LEAGUE Per il sorteggio Champions, spero di pescare lo Sporting Lisbona, che è una squadra che abbiamo già affrontato e conosciamo. Certo, però mi ricorda l'infortunio al collo del piede, che fu causato da un brutto intervento di Liedson. Ma se dovessi scegliere io, pescherei il Real Madrid, è una squadra che ci porta fortuna. 

CARRIERA Quale soprannome tra i tanti avuti mi ha fatto più piacere? Sicuramente l'ultimo di Laurent Blanc che mi ha accostato al Colosseo, simbolo di Roma e della romanità. Alla fine della carriera vorrei essere ricordato come grande attaccante. Ho iniziato più dietro, ma ora sono un vero e proprio attaccante. Il mio gol più bello? Beh, il cucchiaio a Julio Cesar nel 2-3 contro l'Inter a San Siro, ma anche i tiri al volo contro Sampdoria, di due anni fa, e contro l'Udinese, nell'anno dello scudetto. Ma non dimentico neanche il 5-1 nel derby ad Angelo Peruzzi, che è stato il più emozionante, anche perché è stato il derby del "6 unica", dedicato a Ilary. Il ciuccio lo dedico a tutta la mia famiglia ed è rimasto uno dei pochi modi di poter esultare dopo una segnatura. Forse ripartendo da inizio carriera partirei da attaccante, chissà forse sarei già a quota 300 gol.

FUTURO Fosse per me firmerei il nuovo contratto fino al 2014, anche se poi sarei il primo a lasciare se dovessi vedere che non sono più competitivo. Comunque vorrei rimanere nell'ambito del calcio, ma non come allenatore perché sono troppo buono, magari come direttore sportivo o direttore tecnico.

NAZIONALE Se Lippi dovesse chiamarmi per Sudafrica 2010? Ci penserei solo perché è Lippi, con lui ho avuto un rapporto eccezionale.

COMPAGNI Cassano? Antonio ha perso una grande occasione qui a Roma, aveva tutto.....di certo non sono stato io a farlo mandare via. Antonio è stato il compagno più forte con cui ho giocato. Aquilani? Spero che alla fine resti a Roma, ma quando si tratta di rinnovare c'è una società che decide. Menez? E' fortissimo, può fare la differenza, in prospettiva è un nuovo Messi.Io credo che con lui e Vucinic potrei giocare,magari un pò più arretrato."

 
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