Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 09/06/2008

Sconcertante Donadoni: fuori De Rossi, gioca Ambrosini

Post n°1844 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Sconcertante Donadoni, che punta sul centrocampista milanista al posto di De Rossi. La Nazionale è già dentro lo stadio. Cannavaro potrà sedere in panchina. Tempo incerto a Berna invasa dai tifosi olandesi. Van Basten ha scelto: gioca Kuyt e non Afellay.Sulle ali dell'ottimismo. Ma senza esagerare. Gli azzurri si apprestano a scendere in campo contro l'Olanda con un obiettivo comune: confermare di essere ancora i primi della classe. Intanto la Nazionale questa mattina ha svolto una seduta molto leggera. Donadoni, al contrario di altre vigilie, ha infatti preferito il lavoro atletico a quello tecnico. Nessuna partitella, quindi, in grado di chiarire gli ultimi dubbi.

CANNAVARO - Dopo l'ultima rifinitura, pranzo con il presidente del Coni, Gianni Petrucci e il sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega allo Sport, Rocco Crimi. Resta infine da capire dove si potrà accomodare Fabio Cannavaro. Il presidente federale Giancarlo Abete ha assicurato che si sta battendo per assicurargli un posto in panchina. In caso contrario il capitano non giocatore occuperà una posizione in tribuna, molto vicina a Donadoni e compagni. Interrogativo risolto nel pomeriggio. Dopo la telefonata di auguri di Berlusconi a Donadoni, è infatti arrivata anche quella dell'Uefa, che ha concesso a Cannavaro di accomodarsi in panchina durante Olanda-Italia.
METEO - Il meteo a Berna non dà certezze. La temperatura attuale è di 20° e il cielo alterna nuvole a raggi di sole. La pioggia non è esclusa. In ogni caso questa sera il termometro scenderà fino a 12°. Una macchia arancione si sta dirigendo verso lo stadio: almeno a livello di tifo la nazionale di Van Basten per ora vince il confronto con gli azzurri. Intanto alle 18.35 la Nazionale di Donadoni ha lasciato l'hotel per dirigersi verso lo stadio dove è arrivata alle 19. La prima notizia sulla formazione azzurra è una sorpresa: in campo contro l'Olanda ci sarà Massimo Ambrosini al posto di De Rossi, che prima della gara siede in panchina in giacca e cravatta, come Amelia, Grosso e gli altri azzurri che non partiranno titolari.
QUI OLANDA - Intanto dal ritiro olandese filtra la notizia sull'ultima scelta di van Basten: giocherà Kuyt e non Afellay nel terzetto (ci sono anche Van der Vaart e Snejider) dietro a van Nistelrooy. Il c.t. punta quindi su fisicità ed esperienza.

 
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Spalletti: "Non ho ricevuto nessuna offerta, ma ho bisogno di chiarezza"

Post n°1843 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

IL TECNICO GIALLOROSSO ROMPE IL SILENZIO DI QUESTI GIORNI DENUNCIANDO LE SUE PREOCCUPAZIONI IN UN'INTERVISTA A SKY.

IO E IL CHELSEA: «Non ho ricevuto nessuna proposta da parte di nessuna società, tantomeno da un club come il Chelsea»

IO E LA SOCIETA': «Ho parlato con la mia proprietà l'ultima volta dieci giorni fa. Ultimamente solo con Pradè e Conti»

IO E IL MERCATO: «Io partecipo in modo marginale. Non so se il prossimo anno rimetteremo alle spalle Juve e Milan»

«Sul mercato partecipo in modo marginale e la proprietà l'ho sentita dieci giorni fa. Ho parlato solamente con Bruno Conti e Pradè, continuiamo a lavorare sul nostro progetto»

«Aquilani ha delle potenzialità infinite e per questo non ce ne vogliamo privare. Ancelotti ha detto che dovrei partire? Carletto è un bel volpino in questo senso»

«La verità effettiva è che io non ho ricevuto nessuna proposta contrattuale da parte di nessuna società, tantomeno da un club come il Chelsea». Dopo un silenzio durato tanti (troppi) giorni Luciano Spalletti esce allo scoperto per fare chiarezza sul caso-Chelsea, che ha monopolizzato l'attenzione dei tifosi romanisti e non solo. Lo fa dai microfoni di Sky, con un'intervista realizzata ieri fuori dai cancelli di Trigoria, al termine dell'ennesima giornata trascorsa al Fulvio Bernardini, smentendo in maniera netta non l'incontro a Parigi con Abramovic raccontato nei giorni scorsi, ma un'offerta di contratto da parte del magnate russo. La differenza è sostanziale per quanto riguarda il suo futuro (immediato) che sarà a Roma e non a Londra, ma non lo è per il messaggio che il tecnico ha inviato alla società giallorossa. Il rapporto tra Luciano e la Roma (società) si è infatti incrinato negli ultimi giorni perché Spalletti non è affatto contento dell'immobilismo della società e non ha contatti diretti con l'amministratore delegato Rosella Sensi da ormai un decina di giorni. I suoi unici punti di riferimento sono Daniele Pradè e Bruno Conti, e ci ha tenuto a manifestare pubblicamente il suo malumore, che deriva anche dal fatto che non si sente coinvolto direttamente nelle scelte di mercato. I direttori giallorossi infatti non sanno ancora quale sarà il budget che potranno utilizzare per rafforzare una squadra, la Roma, che ha comunque bisogno di un paio di acquisti importanti se vorrà provare a diminuire il gap dall'Inter e a mantenere il vantaggio che ha sulla Juventus, la Fiorentina e il Milan: il mercato che è già cominciato per tutti ma non per la Roma, e soprattutto il fatto che le dirette avversarie si stanno tutte rafforzando, non lasciano affatto tranquillo il tecnico.

Ha già incontrato la società o lo farà nei prossimi giorni?
«Con la mia proprietà ho parlato l'ultima volta dieci giorni fa, negli ultimi due o tre giorni ho parlato solo con Bruno Conti e Pradè. Stiamo continuando a lavorare sul nostro progetto».

Avete programmato le strategie di mercato?
«Pradè sta prendendo i contatti aiutato da Conti, io partecipo in modo più marginale. Sull'eventuale mercato bisognerà fare chiarezza sulla nostra posizione perché nello scorso campionato abbiamo messo dietro squadre come la Juventus ed il Milan e non era assolutamente una regola che ci riuscissimo. E soprattutto non lo sarà il prossimo anno considerando quello che stanno programmando queste squadre per il futuro visto che sono su dei giocatori importantissimi. Noi abbiamo la nostra realtà, la mia è una squadra forte e sono sicuro che rifaremo un bel campionato».

Pradè ha dichiarato che Aquilani è incedibile. Lo è anche per Spalletti?
«Alberto noi lo vogliamo tenere per tentare di migliorare sempre. Aquilani è un giocatore giovane ma ha delle potenzialità infinite. Vorremmo che le sue qualità fossero messe a disposizione della Roma. Sarebbe un valore aggiunto».

Riguardo ai suoi contatti col Chelsea, cosa è stato detto o scritto che non corrisponde a verità?
«Due giorni fa non ero pronto per andare al Chelsea perchè non sapevo l'inglese o addirittura perchè non mi ritenevo all'altezza. Due giorni dopo, si è detto che sarei in attesa di una loro chiamata e che avrei già contattato uno dei calciatori migliori della Roma per portarlo insieme a me. Queste, l'ultima soprattutto, sono assolute cattiverie. La verità effettiva è che io non ho ricevuto nessuna proposta contrattuale da parte di nessuna società, tantomeno da un club come il Chelsea».

Anche Carlo Ancelotti ha detto che Spalletti dovrebbe andare al Chelsea…
«(ride) L'ho letto. Mi sembra che abbia scherzato, però Carletto è un bel volpino in questo senso. Oltre a prepararsi per un eventuale posizione futura per se, tenta di trovare una collocazione anche a me. Io non posso fare altrettanto perchè io nel Milan non ci ho mai giocato. Però quando andrò via dalla Roma, il Milan lo accetterei volentieri, piacerebbe anche a me».

 
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Parte il nostro Europeo!

Post n°1842 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Senza Cannavaro la difesa è incerta, e il campo umido è insidioso. L'Italia si affida all'esperienza di Panucci e ai muscoli di De Rossi per battere l'Olanda. Siamo i favoriti, ma questo non è mai stato un vantaggio.

Lasciato a Vienna il tempo delle chiacchiere, l'Italia s'è calata in Svizzera nella più pura atmosfera dell'Europeo e da oggi scenderà nell'arena. Di fronte l'Olanda di van Basten e il solito muro arancione di tifosi che già da ieri hanno invaso Berna e le sue strade. Saranno molti di più degli azzurri: ufficialmente si parte da 13.000 biglietti venduti a 7000, molto dipenderà da chi si è accaparrato gli altri. Di romanisti ce ne saranno di sicuro due in campo: dopo De Rossi anche Panucci ha convinto Donadoni. Si comincia alle 20,45 (diretta tv Raiuno), nello splendido Stade de Suisse, un gioiellino di 31.000 posti dal fondo un po' infido: perché sopra il campo sintetico sono stati fatti crescere 23 millimetri d'erba naturale ma scivolosa dopo le piogge dei giorni scorsi e assai facile a sfaldarsi. L'allenamento di rifinitura di ieri è stato un susseguirsi di scivolate a volte un po' ridicole, con tentativi di rinvio di ultimi difensori rimasti una bella intenzione, mentre la palla scivolava comoda verso la porta da difendere. Un problema, e una risorsa in più. Panucci non si fida: «Giocherò con i tredici tacchetti. Si rischiano brutte figure».
L'impianto bernese è stato costruito sulle ceneri dello stadio (demolito il 3 agosto 2001) in cui si disputò la celeberrima finale del miracolo della Germania Ovest del 1954, con la vittoria in rimonta sull'imbattibile Ungheria. Sperando non ci sia bisogno di tanto, perché uno 0-2 nel primo tempo configurerebbe un crollo psicologico dei campioni del mondo più che la premessa per ripetere l'impresa, a Donadoni si chiede ovviamente di partire col piede giusto. Fosse il suo saremmo tutti più tranquilli. Invece alla fine dovrà essere quello lungo e sgraziato di Toni a portare l'Italia avanti col lavoro: tre punti contro van Basten, in vista di una probabile vittoria della Francia contro la Romania, avvicinerebbero molto il traguardo minimo dei quarti e consentirebbero di affrontare le altre due gare svizzere con minor apprensione.
Se ogni esordio è un passo nel vuoto, questo lo è più di altri. Perché gli Azzurri da campioni del mondo sono considerati i grandi favoriti della competizione e storicamente questo non è stato mai un vantaggio, perché Donadoni è al primo appuntamento di tale livello nella sua carriera, perché la difesa sembra assai più fragile ora che manca Cannavaro e che i due centrali designati - Materazzi e Barzagli - non forniscono neanche le rassicurazioni di base, perché il cuore del centrocampo è affidato a Pirlo per la parte ideativa e a Gattuso per quella contenitiva e i due milanisti sono reduci della loro peggior stagione, e perché i due fenomeni rilanciati dal nostro campionato, Del Piero e Cassano, sono destinati a guardare in panchina gran parte dell'Europeo.
Così alla fine rischiano di essere proprio i romanisti a dover prendere in mano la situazione, ognuno per quel che lo riguarda. Panucci dovrà dar fondo (e voce) alla sua esperienza per tenere unito un reparto che avrà proprio in De Rossi il suo principale garante. Interessante, dal punto di vista tattico, sarà valutare i movimenti dei tre centrocampisti: sarà il romanista ad abbassarsi di più in fase di non possesso per poi lasciare il posto a Pirlo per riavviare l'impostazione. Esisterebbero pure logici motivi per preferire sia Ambrosini sia Aquilani a Gattuso, ma quando il gioco si fa duro Donadoni poi s'affida ai duri. E Ringhio in certe manifestazioni dà il meglio di sé. Come giocherà l'Olanda lo sanno tutti, ma potrebbe essere una sorpresa lo stesso, in linea con la loro miglior tradizione. Di base usa il sistema spallettiano: quattro difensori mobili, due centrocampisti centrali, tre trequartisti di grandissima fantasia (Sneijder, van der Vaart e il meno conosciuto Afellay) più Van Nistelrooy. Palla a loro saranno guai, ecco perché De Rossi; palla a noi potrebbero esserci praterie. Lo diciamo magari per l'ultima volta, ma che peccato che Totti non ci sia in certe partite, a prescindere dai motivi fisici e filosofici alla base della decisione. Arbitrerà lo svedese Peter Frojdfelt, uno che non si fa influenzare dall'ambiente. Arbitrava lui quando la Croazia ha vinto a Wembley eliminando da questi Europei gli inglesi.

 
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Le partite di ieri

Post n°1841 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Germania-Polonia 2-0

Austria-Croazia 0-1

La favorita c'è e bussa due colpi. La Germania supera 2-0 la Polonia con la doppietta di Podolski, dimostrando di avere così le carte in regola per puntare al bersaglio grosso. Con il diluvio di parole che avevamo ascoltato alla vigilia, era difficile che filasse tutto liscio. E purtropp, bisogna pure registrare i tristi cori nazisti uditi a Klagenfurt prima della partita. Poco prima del fischio d'inizio, un centinaio di hooligans tedeschi ha marciato nel centro storico della città austriaca, gridando parole ispirate al passato nazista della Germania: «Tutti i polacchi devono portare una stella gialla». I cosiddetti tifosi, però, sono stati presto bloccati. La Germania vince 2-0, vola al primo posto del suo girone, conferma la sua solidità e si permette il lusso di tenere in panchina gente come Schweisteiger e Kuranyi. L'eroe della serata è (ironia della sorte) un tedesco di origine polacche, Lukas Podolski, che mette in cassaforte una doppietta da applausi. Bravo, anzi, bravissimo l'esterno teutonico, che dimostra ancora una volta dopo le meraviglie europee, tutto il suo valore. Per l'1-0 di Podolski bisogna aspettare 20 minuti. Klose luccica in versione assist-man, il suo compagno d'attacco nel Bayern non può davvero sbagliare. Sulla rete tedesca, però, grava il sospetto di un millimetrico offside di Klose. L'arbitro è quello di Manchester - Roma, quell'Oevroboe del maledetto rigore fallito da De Rossi. Podolski egna e non esulta, forse per rispetto delle sue origini, poi fa il bis anche nella ripresa. Al 28' in area Schweinsteiger ruba palla a Golanski, Klose sballa il tiro e la palla si impenna per Podolski, che al volo segna un gran gol. Applausi convinti e cartellino timbrato per Low, che guarda al futuro con fiducia. Per la Polonia, che si morde le mani per almeno tre gol falliti, un brusco risveglio dopo le speranze (false?) di questi giorni.
GERMANIA-POLONIA 2-0
GERMANIA (4-4-2): Lehmann; Lahm, Metzelder, Mertesacker, Jansen; Fritz (10' st Schweinsteiger), Frings, Ballack, Podolski; Gomez (30' st Hitzlsperger), Klose (46'st Kuranyi). A disp. Adler, Enke, Friedrich, Westermann, Borowski, Odonkor, Rolfes, Trochowski, Neuville. Ct Low.
POLONIA (4-4-1-1): Boruc; Wasilewski, Zewlakow, Bak, Golanski (30' st Saganowski); Lobodzinski (20' st Piszczek), Dudka, Lewandowski, Krzynowek; Smolarek; Zurawski (1'st Guerreir). A disp. Fabianski, Jop, Wawrzyniak, Kokoszka, Gargula, Zahorski, Murawski, Pazdan. Ct Beenhakker
ARBITRO: Oevreboe (Nor)
MARCATORI: 20' pt e 28' pt Podolski
NOTE: Ammoniti Smolarek, Lewandowski (P), Schweinsteiger (G)

Che l’Austria non fosse una squadra irresistibile lo si sapeva sin dall’inizio. Che la Croazia avesse buone carte in mano per poter cominciare l’Europeo con il piede giusto. Che lo spettacolo sarebbe stato modesto era altrettanto prevedibile. Tutto vero, tutto come si poteva immaginare.

È bastato un rigore di Modric per decidere 90 punti brutti, nervosi e tecnicamente poveri di spunti degni di tal nome. Squadra muscolare, la Croazia di Bilic, con qualche individualità interessante e con un gruppo solido in tutti i reparti. L’Austria, con Manninger e Garics in panchina, ha mostrato una commovente determinazione, ma poche idee e tanta imprecisione. Il talento e le qualità sono quelle che sono e, oltretutto, sarà bene sottolineare come neppure le scelte di Hickersberger abbiano convinto. Lasciare Vastic in panchina e cioè rinunciare all’unico in grado di inventare qualcosa in avanti, è parso incomprensibile. La Croazia, come tutti ricorderanno, ha eliminato nientemeno che l’Inghilterra. Le opzioni sono due: o Capello dovrà fare i miracoli per rigenerare una Nazionale che sembra sull’orlo del precipizio, oppure Bilic nella partita decisiva ha azzeccato i novanta minuti della vita.

L’atteggiamento dei padroni di casa, ieri, è stato quello giusto: aggressivo, mai domo, fino al 93’, quando un colpo di testa di Kienast ha fatto gridare al pari il pubblico di casa. Ma non è bastato, troppo poco davvero per sperare in un esito diverso.

La Croazia comincia con il piede giusto. Assurdo e scomposto intervento di Aufhauser su Olic, il rigore dopo quattro minuti è sacrosanto. Dal dischetto Modric, nuovo acquisto del Tottenham, porta in vantaggio i suoi. Poi la Croazia gestisce la gara. L’Austria è solo Standfest, che di testa nel finale non concretizza una buona occasione. L’inizio della ripresa offre un ritmo più alto. Bilic chiama Knezevic, difensore del Livorno, per Krancjar, un esterno offensivo di centrocampo e Vastic che, a quasi 39 anni, è sempre il migliore. Nel finale si vedono pure Budan, del Parma, per la Croazia, e Korkmats, subito vivace, per l’Austria. Ma a parte qualche fiammata il risultato non muta di una virgola. E il Prater ammutolisce.

AUSTRIA-CROAZIA 0-1

AUSTRIA (3-5-2): Macho; Prodl, Pogatetz, Stranzl; Standfest,

Aufhauser, Ivanschitz, Saumel (16’ st Vastic), Gercaliu

(24’ st Korkmaz); Harnik, Linz (28’ st Kienast). Ct Hickersberger

CROAZIA (4-4-2): Pletikosa; Corluka, R. Kovac, Simunic,

Pranjic; Srna, N. Kovac, Modric, Kranjcar (16’ st Knezevic);

Petric (27’ st Budan), Olic (38’ st Vukojevic). Ct Bilic.

RETI: 4’ pt rig. Modric

ARBITRO: Vink (Ola)

 
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Il mercato delle altre, mentre noi siamo al palo

Post n°1840 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Offerta choc del Chelsea al Milan per liberare il tecnico: 25 milioni per Ancelotti. Intanto Adebayor dice no ai rossoneri

Brutte notizie per le milanesi, che ieri hanno incassato due rifiuti pubblici in chiave mercato. Il primo è arrivato tramite il Daily Star , mittente il togolese Emmanuel Adebayor, centravanti dell'Arsenal, intenzionato a trattenersi a Londra. «Ho segnato 30 gol quest'anno, l'anno prossimo posso farne 40. Voglio rimanere per poter vincere a Londra qualche trofeo importante nella prossima stagione». Anche se la dirigenza non sembra del tutto convinta di rinunciare ai 35 milioni di euro offerti dal club rossonero: se la trattativa dovesse concludersi positivamente, nonostante il parere del diretto interessato, il sostituto sarebbe Santa Cruz. Il ghanese Essien ha scelto il Sunday Mirror , il messaggio diretto a Milano (sponda Inter), cambia di poco. «Rimarrò qui la prossima stagione e mi aspetto una grande annata. Abbiamo dimostrato come squadra che possiamo superare le delusioni e penso che saremo capaci di fare ancora di più». L'altro centrocampista che interessa ai nerazzurri è Steven Gerrard, capitano del Liverpool, secondo il News of the World l'offerta era di 30 milioni di euro, ed è già stata rimandata al mittente sia dal club che dal giocatore. Lo stesso tabloid ha rilanciato un presunto interessamento, sempre dell'Inter, per il 23enne David Bentley, ala del Blackburn e della nazionale inglese, valutato 20 milioni di euro. Ma la notizia più clamorosa la riporta il Sunday Express , un'offerta di venti milioni di sterline, venticinque milioni di euro, dal Chelsea al Milan per liberare Carlo Ancelotti.
I rossoneri, nel frattempo, continuano a seguire Eto'o, insieme all'Inter, ed hanno trovato l'accordo con l'Empoli per il riscatto del laterale sinistro Luca Antonini, nove società tra C2 e A nelle ultime sette stagioni. Ma il giro d'Italia era partito proprio dal settore giovanile del Milan, e il suo rientro alla base (in cambio di Marzoratti, che resterà in Toscana) sarà funzionale alle norme Uefa, che imporranno un certo numero di giocatori cresciuti nel vivaio nella lista per la Champions League. Xabi Alonso, del Liverpool, è sempre più vicino alla Juventus: la trattativa è in fase molto avanzata, a breve i dirigenti bianconeri voleranno a Londra per chiudere. Caso Mutu: la Fiorentina ha scelto la linea dura, dopo che il giocatore ha mandato avanti il suo procuratore per chiedere un ingaggio di quattro milioni di euro. Il romeno può considerarsi in vendita, ma per un cifra non inferiore ai 23 milioni. Nel frattempo Frey dovrebbe rinnovare (con adeguamento) per altre due stagioni, come vice - Avramov partirà - i viola stanno seguendo Viviano del Brescia e lo svizzero del Wolfsburg Benaglio. Mercato interno: il tecnico dell'Atalanta Delneri ha ribadito di voler puntare su Tissone, in comproprietà con l'Udinese: l'accordo era già stato rinnovato l'estate scorsa, a questo punto si rischia di finire alle buste. Il Catania sta seguendo Daniele Cacia, 33 gol in due stagioni con il Piacenza in serie B ma sole tre apparizioni con la Fiorentina, da gennaio. Con l'arrivo di Gilardino non troverà spazio, potrebbe essere inserito, come contropartita tecnica, nell'affare Vargas. L'esterno sinistro Giovanni Pasquale potrebbe passare già oggi dal Livorno all'Udinese, in comproprietà per 2,2 milioni. La società toscana otterrebbe anche l'azzurrino Candreva e due Primavera, il bomber Laurito, capocannoniere del campionato e il centrocampista Migliorini.

 
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La priorità: blindare Aquilani e Vucinic

Post n°1839 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

4 ADDETTI AI LAVORI SUGGERISCONO LE STRATEGIE PER LA PROSSIMA CAMPAGNA ACQUISTI

Canovi: «Perderli sarebbe un grave danno»
Faccini: «Sono giusti 10 milioni per Mirko»
Pasqualin: «Adriano un crack del mercato»

«Io non sono preoccupato perché ho grande fiducia in Conti e Pradè e sono certo che come lo scorso anno, alla fine riusciranno a mettere a segno i colpi giusti. Penso a due, tre acquisti da Champions...». Parole e musica di Francesco Totti, che riprende quanto detto una decina di giorni fa da Luciano Spalletti. Il tecnico, scherzando ma non troppo, aveva parlato di Zambrotta ed Eto'o. Giocatori irraggiungibili per le attuali possibilità della Roma, almeno per gli operatori di mercato con i quali abbiamo analizzato le strategie giallorosse. Meglio provare a trattenere Aquilani e Vucinic a monetizzare al massimo la cessione di Mancini e provare a prendere un esterno basso e un attaccante: il colpaccio sarebbe Adriano.

DARIO CANOVI«La Roma non è facilmente migliorabile. Negli 11 è sullo stesso livello dell'Inter, può però migliorare la rosa. Il centrocampo giallorosso con Aquilani, Pizarro e De Rossi è il più forte d'Europa. Aquilani può essere il primo acquisto giallorosso perché lo scorso anno ha giocato poco. E' uno dei centrocampisti più forti in Europa, lo sanno tutti, e merita uno stipendio adeguato. La Roma non si può permettere di perderlo perché sarebbe un grave danno. I giallorossi possono cercare una punta centrale forte, sullo stesso livello di Amauri e Gilardino, che erano due obiettivi e che hanno cambiato squadra. Io credo che il nome buono possa essere Adriano, perché l'Inter dovrà disfarsene: magari può arrivare in comproprietà oppure in uno scambio con Mancini. Anche Suazo, che sicuramente andrà via dall'Inter, può essere una soluzione interessante. Per quanto riguarda l'esterno sinistro, credo che Mathieu possa ancora migliorare tantissimo ed essere adatto al calcio italiano. Chi ha visto Barnetta poi, si sarà convinto che è un giocatore valido e accessibile per il budget della Roma. Sono giovani ma già pronti per il campionato italiano. Credo che Vucinic valga i 10 milioni che chiede il Lecce per la metà. La priorità dei dirigenti giallorossi adesso deve essere quella di blindare i giocatori in scadenza di contratto, poi sono convinto che entro il 31 agosto i giocatori arriveranno perché la Roma ha sempre lavorato in silenzio e bene».

CLAUDIO PASQUALIN «Bisogna capire quale sarà il budget a disposizione di Pradè: 20 milioni sono una cifra modesta per pensare di cambiare la qualità della squadra. Con quella cifra si fa un acquisto importante ma è inutile pensare a gente come Drogba, Eto'o, Lampard perché costano tutti di più. Giocatori di buon livello ce ne sono molti:con quella cifra si può prendere ad esempio Di Natale, poi bisogna vedere anche se l'Udinese lo cede. Adriano potrebbe rivelarsi un crack del mercato, non credo che Moratti voglia fare un favore alla Roma cedendoglielo. Di sicuro potrebbero liberarsi di Suazo ma a questo punto io farei tutto il possibile per trattenere Mirko Vucinic, che vale tutti i soldi che chiede il Lecce. Mancini secondo me finirà in Italia, credo che alla fine sarà un derby tra l'Inter e il Milan, anche se il Lione non molla. Ben Arfa? Credo che la Roma possa aspirare a qualcosa in più. Per Aquilani comincio a essere preoccupato: lui vale tutti i soldi che ha chiesto e la Roma deve fare il massimo per trattenerlo perché non può permettersi di perdere un giocatore di questo livello e l'investimento di oggi sarà ripagato abbondantemente in futuro. Tra i giovani, uno da prendere è sicuramente Giuseppe Rossi».

ALBERTO FACCINI «Pradè, Bruno Conti e Spalletti sono bravissimi a cercare i giocatori giusti per la Roma. Non servono campioni ma giocatori che messi in mano al tecnico possono valorizzarsi. Giocatori tipo Borriello o Gilardino, è questo il target e sono sicuro che la società li abbia già individuati e li sta seguendo. Non comportano spese eccessive perché non sono Drogba, Eto'o, gente che richiede uno sforzo economico importante. Adriano? Secondo me, no. Se il tecnico decidesse di cambiare modulo potrebbe essere la soluzione giusta ma se le cose, come credo, rimarranno così il ruolo di centravanti sarà ancora di Francesco Totti. Aquilani è nato nel settore giovanile, la Roma lo ha fatto diventare prima giocatore poi potenziale campione. Secondo me nella testa di Aquilani c'è questo ragionamento. La Roma comunque si deve cautelare, ma il futuro è Aquilani. Con De Rossi forma la migliore coppia in Europa e nel mondo. Mancini credo che finisca all'estero perché ci sono maggiori risorse economiche: le squadre spagnole, inglesi e tedesche possono spendere di più rispetto alle italiane. Vucinic ha dimostrato di essere un grande giocatore, e i grandi giocatori hanno un prezzo: 10 milioni per la seconda metà mi sembra un prezzo giusto.

GIANNI CORCI «Il gruppo della Roma mi sembra un gruppo vincente e ben assortito. Un paio di individualità farebbero fare il salto di qualità che dice Spalletti, l'importante è che mantenga il gruppo. Serve un attaccante per un discorso di completamento della rosa, che sia esterno o centrale lo deve decidere Spalletti, poi un centrocampista e un esterno sinistro basso. I nomi che saranno scelti saranno nomi che andranno bene per il progetto, anche perché non è mai il singolo giocatore che vince i campionati. Suazo? Lo ritengo un contropiedista, non mi sembra molto adatto al modulo della Roma. Aquilani è un grosso giocatore, ma il valore di ogni singolo è dato anche da quello che offre il mercato. Secondo me la Roma farà di tutto per trattenerlo anche se poi in decisioni come queste conta non solo l'aspetto economico ma anche ambientale. Mancini è un grandissimo giocatore, chi lo compra fa assolutamente un affare. Su Vucinic il prezzo lo fa il Lecce: se chiedono 10 milioni è perché c'è qualche squadra che glieli può garantire. Dove comprare? Io guarderei in Spagna e in Argentina e poi nei paesi del nord Europa, ci sono tantissimi giocatori interessanti nei paesi scandinavi. Eviterei i brasiliani e gli inglesi».

 
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Per la stampa inglese, Riise è vicinissimo

Post n°1838 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Esterno sinistro norvegese, ha 27 anni, gioca nel Liverpool e costa poco più di 6 milioni di euro. Per i tabloid inglesi, John Arne Riise è diventato l'obiettivo primario della Roma per la difesa: lo hanno scritto nei giorni scorsi il Guardian e il Daily Express , lo ha ribadito anche il Sunday Star . Secondo il tabloid la trattativa sarebbe ad uno stato avanzato e dopo aver incassato il no del Liverpool all'offerta di 3,5 milioni di sterline (4,3 milioni di euro) presentata nei giorni scorsi, la Roma avrebbe deciso di rilanciare a 5 milioni (6,2 milioni di euro), che è poi la cifra che vogliono i Reds. La decisione di Rafa Benitez di vendere il norvegese sarebbe legata alla sua sciagurata autorete nella semifinale di Champions League contro il Chelsea. Unico problema: il norvegese guadagna 2.5 milioni netti a stagione, praticamente il tetto ingaggi della Roma. Per vederlo in maglia giallorossa il prossimo anno, dovrà rinunciare a una parte del suo stipendio.

 
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Galloppa: "Curci, vieni al Siena"

Post n°1837 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Gianluca Curci potrebbe essere il prossimo portiere del Siena. Il numero uno giallorosso piace molto alla società senese, dove potrebbe finire in prestito o in comproprietà. L'ipotesi è sponsorizzata direttamente da Daniele Galloppa , amico fin dai tempi del settore giovanile del numero uno romanista. «Se Gianluca venisse a Siena sarei veramente contento - spiega il centrocampista attraverso il sito ufficiale di Curci - si rimetterebbe in discussione al 100% e potrebbe trovare continuità. Credo che lo stesso Gianluca sia d'accordo nell'andare a giocare da qualche altra parte. Comunque se così fosse, credo che Siena sia il posto ideale per ripartire alla grande, perchè Gianluca ha delle qualità importanti e credo che le dimostrerà». Quella tra Galloppa e Curci è un'amicizia che va al di là del calcio. «Siamo cresciuti insieme nelle giovanili della Roma, più che colleghi siamo veri e propri amici. Quindi gli consiglierei vivamente di venire a Siena e magari, il prossimo anno, giocheremo insieme. Chi lo sa». Il suo futuro è però in bilico. «Personalmente ho sempre cercato di andare a giocare dove avrei avuto più spazio e così sarà anche cosi il prossimo anno. Giocare è quello che ti fa crescere e migliorare. E' normale che mi farebbe piacere ritornare a Roma perché è la mia città e la squadra dove sono cresciuto, però tornare per poi non trovare spazio è una cosa che non farei, perché sarebbe controproducente. Ho voglia di continuare a giocare e fare un altro anno importante per continuare nella mia crescita professionale»

 
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Montella vorrebbe un'esperienza negli USA

Post n°1836 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Vincenzo Montella sogna l'America. Secondo il Corriere dello Sport l'attaccante gradirebbe un'esperienza nel calcio americano anche se al momento nessuna società  sembra essersi fatta avanti. Nelle prossime settimane la Roma affronterà la questione legata al contratto dell'aeroplanino (in scadenza nel 2010): il giocatore guadagna oltre tre milioni netti a stagione e di fronte alla mancanza di offerte si potrebbe arrivare ad una transazione, con la Roma che rispiarmerebbe i soldi dell'ingaggio e il giocatore libero di scegliersi una squadra.

 
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Vucinic: "Non sò vedermi con un'altra maglia"

Post n°1835 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Secondo Il Messaggero, domani ci sarà l'incontro tra Lecce e Roma per risolvere la comproprietà di Mirko Vucinic. L'attaccante montenegrino gioca d'anticipo: "Non riesco a vedermi con una maglia diversa da quella giallorossa. Ho parlato con il mio agente, a Trigoria faranno di tutto per riscattarmi. Mi dispiacerebbe tanto dover andare via. Quando ho capito che sarebbe stata una stagione positiva? La sera che abbiamo battuto lo Sporting all'Olimpico".

 
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Totti: "Spalletti resta qui"

Post n°1834 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Francesco Totti, a "Il Messaggero", parla a cuore aperto sul presente e sul futuro della formazione giallorossa. Sul suo recupero: "I giorni veramente brutti sono stati quelli dell'infortunio e dell'operazione. Poi via via tutto si è sistemato. Le sensazioni sono buone, diciamo che sono in anticipo di circa un mese rispetto alle tabelle. Voglio essere a disposizione per la Supercoppa del 24 agosto". Su Spalletti: "Quando ho incontrato il mister al campo, gli ho chiesto: che fai, vai via? E lui: no resto quì. E perciò sono tranquillo. Se ha detto che rimane, rimane". Riguardo alla stagione passata: "Abbiamo perso uno scudetto da polli, altro non posso dire". Sul mercato e sul futuro: "Le altre società si sono già mosse soprattutto perché avevano più bisogno di noi di migliorarsi. Io ho grande fiducia in Conti e Pradè, e sono certo che, come lo scorso anno, alla fine riusciranno a mettere a segno i colpi giusti. Ovvero due o tre acquisti da Champions. Il mio obiettivo per la prossima stagione è arrivare in finale di Champions League che si giocherà all'Olimpico. Non posso, non voglio lasciarmela sfuggire". Infine, dopo gli elogi a Mourinho, uno sguardo all'Europeo: "Le mie favorite sono Germania e Spagna, l'Italia non ce la metto mai tra le vincitrici. Ma non la mettevo neanche al Mondiale..."

 
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