Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 14/06/2008

Donadoni: "Van Basten è una persona corretta"

Post n°1883 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

La telefonata c'è già stata. Roberto Donadoni e Marco van Basten si sono sentiti già ieri sera, dopo la partita dell'Olanda contro la Francia. Olanda che ora, seppur già qualificata e prima nel girone, deve comunque giocarsela con la Romania per lasciare all'Italia, in caso di successo contro la Francia, la possibilità di passare il turno. A raccontare della telefonata è stato lo stesso Donadoni. «Ho parlato con van Basten già ieri sera - ha detto - Lo conosco meglio di tutti voi e so che è una persona corretta e onesta. Oltre che molto competente. Per me lui è una garanzia, anche se è chiaro che per un ct non esistono titolari e riserve».

 
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Mezza premier sul nostro vivaio

Post n°1882 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Chelsea e manchester United su Cristofari, Arsenal su Pettinari. E la stampa inglese accoglie il baby Petrucci allo United come "il nuovo Totti"

Dopo la fuga di Petrucci, la tregua non sembra destinata a durare a lungo. La Roma si è premunita facendo firmare cinque ragazzi del '91: a D'Alessandro, Brosco e Bertolacci il contratto era stato sottoposto insieme al talento passato al Manchester, e loro hanno deciso di accettarlo. E qualche settimana dopo sono stati vincolati anche Malomo e Crescenzi. Per tutti, il triennale al minimo federale, 1600 euro al mese con scadenza 2011, e la promessa di allungare per altri due anni una volta raggiunta la maggiore età. Per gli altri ci sarà tempo, il vincolo che hanno al momento, quello che li inquadra come "giovani di serie", mette al riparo la Roma dalle offerte di altri club italiani, non di quelli stranieri, ma non è detto che i rimanenti '91 abbiano l'appeal dei cinque già blindati. Anche tra quelli che restano ci sono elementi che hanno le potenzialità per diventare calciatori professionisti, ma la Roma per farli firmare ha tempo fino all'estate del 2010. Discorso diverso per quelli che sono già finiti sul taccuino dei club inglesi, e a Trigoria ce n'è più d'uno.
Il pericolo, come al solito, sono le nazionali giovanili: la Roma ha dato due '92 all'under 16, andata in Ucraina per il Torneo Bannikov, vinto martedì scorso, battendo in finale la Polonia, il difensore Sini e il fantasista Pettinari. Erano entrambi titolari, il secondo è quello più a rischio: ha segnato due gol nelle prime due partite, ma già prima di questa manifestazione l'Arsenal si era annotato il suo nome. Il club di Arsene Wenger ha visto sfumare i suoi primi due obiettivi, Petrucci e D'Alessandro, e a breve potrebbe lanciare l'offensiva sul trequartista che oggi debutterà nella fase finale del campionato Allievi, sfidando l'Empoli. Tre gare in quattro giorni, quattro se arrivasse anche la finale di giovedì, in assoluto l'appuntamento per cui si muovono più osservatori di calcio giovanile. Ma Pettinari è noto già all'estero: con i Giovanissimi Nazionali, giocò la fase mondiale della Manchester Cup 2007, proprio a Carrington, sui campi d'allenamento dello United, e fu uno dei migliori. Per cui non è escluso che alla lista dei pretendenti possa aggiungersi presto il Manchester, che per il momento si è già fatto sentire con Giovanni Cristofari, capitano dei Giovanissimi Nazionali, ora promosso sotto età con gli Allievi. Classe '93, deve ancora compiere 15 anni, fino all'anno prossimo la Roma non potrebbe vincolarlo neppure volendo. Non potrebbe neppure andarsene all'estero, ma non è una garanzia sufficiente: Vincenzo Camilleri, il miglior talento del settore giovanile della Reggina, classe '92 come Pettinari, con cui ha giocato spesso in nazionale under 16, si è accordato con il Chelsea ancora prima del sedicesimo compleanno, limitandosi a differire la firma di qualche settimana.
Proprio il Chelsea, tre mesi fa, alla fase italiana della Manchester Cup 2008, è stato il primo club inglese a farsi sentire con la famiglia Cristofari, tramite l'osservatore in Italia D'Innocenzo. Peraltro il mese scorso, a vedere Roma-Chievo Giovanissimi, con Cristofari in campo con la fascia di capitano, c'era Tony Banfield, lo storico osservatore dell'Arsenal. Tre anni fa la Roma si trovò in una situazione simile con Stefano Okaka, che a quindici anni fu portato in panchina in serie A: Arsenal e Manchester avrebbero fatto carte false per tenerlo, la società giallorossa gli fece firmare il primo contratto il giorno stesso in cui fece 16 anni. Una dimostrazione di fiducia che, se adottata per tempo, prima che dal corteggiamento si arrivasse all'offerta vera e propria, avrebbe evitato la fuga di Davide Petrucci. Al momento sia Pettinari che Cristofari sono tranquilli, concentrati sulla fase finale del campionato Allievi. Ma la Roma, che non può e non vuole pareggiare le offerte dei club inglesi, non può correre altri rischi. E rimandare la questione Pettinari - di Cristofari, che ha un anno di meno, se ne parlerà non prima del 2009 - a dopo l'estate sarebbe un errore che potrebbe costare carissimo.

Intanto, il trasferimento di Petrucci allo United ha fatto clamore soprattutto in Inghileterra. Qui sopra l�edizione on line del Daily mail che parla del baby romanista come del "nuovo Totti". Anche il Telegraph ha dato risalto alla vicenda così come il sito ufficiale dello United dove l�acquisto di Petrucci ha uno spazio importante.

 
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Doni: "La Roma mi darà la Seleçao fissa"

Post n°1881 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

«Vorrei che in futuro mi chiamassero soprattutto per ciò che farò con la Roma». Alexander Doni anche nel ritiro della nazionale brasiliana non dimentica la squadra grazie alla quale è arrivato alla maglia della Seleçao. «Il mio arrivo alla Roma ha cambiato la mia vita e la mia carriera. Sono cresciuto molto e mi sono messo in evidenza per ottenere un posto in nazionale. Ora il mio primo obiettivo è restare in questo gruppo. Ed è qui che viene il difficile. Perché molti hanno avuto l'occasione di vestire la maglia verdeoro, ma la cosa difficile è mantenerla. Vorrei che in futuro mi chiamassero soprattutto per ciò che farò con la Roma. Giocando sempre al meglio». L'ennesima dichiarazione d'amore, quella di Doni, che sta tentando di convincere Dunga a restituirgli la maglia da titolare (quella che l'altro romanista Juan ha già assicurata), già da domani, quando il Brasile affronterà il Paraguay (diretta tv ore 21 su Sportitalia) nelle qualificazioni al Mondiale del 2010. Poi ci sarà l'appuntamento più atteso, quello del 18 giugno a Belo Horizonte contro l'Argentina. Già il match col Paraguay è però pieno di insidie. Intanto perché l'avversaria del Brasile guida il girone sudamericano con 10 punti contro gli 8 della formazione di Carlos Dunga. Poi perché contro Robinho e compagni c'è anche la tradizione: quella recente che non li vede vincere in trasferta in gare ufficiali da 3 anni (l'ultimo successo fu il 5-2 col Venezuela nel 2004), e quella di più antica data secondo la quale il Brasile non fa bottino pieno ad Assuncion da addirittura 23 anni (era il 1985 e il match finì 2-0).

 
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Anche Scolari su Amantino

Post n°1880 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

OKAKA VERSO IL LECCE NELLA TRATTATIVA PER VUCINIC. SI CERCA UNA SISTEMAZIONE PER CURCI. FERRARI SVINCOLATO

La Commissione d'appello dell'Uefa ha accolto il ricorso del Porto contro l'esclusione dalla prossima Champions League e, a meno di un nuovo ribaltone da parte della Commissione Disciplinare che esaminerà di nuovo il caso, potrà partecipare alla prossima Champions. E allora? Cosa c'entra questo con la Roma? Semplice. C'entra perché nel Porto gioca uno degli calciatori più richiesti del momento, Ricardo Quaresma. Il portoghese, già un gol all'attivo agli Europei, era uno dei sogni proibiti di Moratti che voleva "regalarlo" a Mourinho. Il Porto chiedeva non meno di 40 milioni ma si stava trattando. Così come stava trattando il Chelsea che, annunciato Scolari, voleva mettergli a disposizione il talento di Quaresma. La riammissione del Porto in Champions però cambia notevolmente le carte in tavola. E qui entra in gioco la Roma. Perché di esterni di livello in Europa non è che ce ne siano tantissimi, e la società giallorossa ne ha uno, Mancini, in uscita. La novità, che rimbalza dal Portogallo, è che il Chelsea potrebbe decidere di ripiegare su Amantino. Secondo Diario de Noticias Mancini potrebbe finire a Londra se Quaresma dovesse effettivamente rimanere al Porto.

La notizia non può che fare piacere alla Roma che ha già autorizzato il procuratore del calciatore, Gilmar Veloz, a parlare con l'Inter e sarebbe contenta di fare lo stesso con il Chelsea. Più pretendenti ci sono, insomma, e meglio è, anche se quando si tratta con le formazioni straniere (in ballo c'è sempre il Barcellona) c'è sempre il pericolo dell'articolo 17 che incombe. L'Inter comunque si sente tranquilla e rimane la destinazione più probabile per Amantino. Il responsabile del mercato nerazzurro Marco Branca ha un appuntamento con Veloz per la fine della prossima settimana quando, probabilmente, si troverà l'accordo anche con il giocatore. Con la Roma infatti non ci saranno problemi, perché le basi per la cessione sono state gettate nell'incontro che c'è stato lunedì. Se Mancini andrà all'Inter sarà solo per soldi, una cifra vicina ai 15 milioni di euro, senza nessuna contropartita tecnica. Niente Suazo, che dopo il rifiuto dello scorso anno a Trigoria è indesiderato, o Cruz. «L'attaccante lo sceglieremo noi, non vogliamo contropartite tecniche» è la linea del ds Pradè, che due giorni fa ha ribadito per l'ennesima volta l'incedibilità di Alberto Aquilani, che dovrebbe rinnovare dopo la fine degli Europei. Sembra essersene fatto una ragione anche il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, che ieri ha firmato la resa juventina nei confronti del Principino: «Per Aquilani - le parole del numero uno juventino all'agenzia GRT - c'è apprezzamento, ma non c'è nessuna trattativa anche perchè credo che la Roma lo voglia tenere». Meglio tardi che mai.

 
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L'altra partita del nostro girone

Post n°1879 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Olanda a valanga, ora è dura

Risultato peggiore non poteva esserci. Prima del fischio d'inizio del match serale tutti gli italiani si auguravano che ci fosse una vittoria della Francia oppure un pareggio. E invece è arrivato il meritato successo dell'Olanda per 4-1. Questo significa che gli orange sono già qualificati e certi del primo posto nel girone. Traduzione, nell'ultima partita, quella di martedì contro la Romania, potranno permettersi di perdere senza alcuna conseguenza. E i tre punti di Mutu e compagni significherebbero l'eliminazione azzurra anche in caso di vittoria sulla Francia. Non proprio una situazione confortante, visto il precedente di 4 anni fa quando Danimarca e Svezia ci fecero fuori con quel 2-2 che venne rinominato la "combinata nordica". Il timore è che l'Olanda si presenti con le seconde linee lasciando strada alla nazionale di Piturca. L'unico aspetto che fa ancora sperare è che i ragazzi di van Basten in questo momento sono davvero straripanti, tanto da poter chiudere il gruppo a punteggio pieno.
Fortissima l'Olanda o Italia troppo brutta di essere vera? Era questa la domanda che in molti si sono fatti dopo il 3-0 dell'esordio azzurro. La risposta doveva arrivare dalla sfida di ieri sera e dopo nove minuti i tulipani hanno fatto capire che avrebbero suonato la stessa sinfonia anche contro i "bleus". Corner dalla destra, Kuyt anticipa Abidal e di testa mette dentro. La Francia sbanda e prima Sneijder e poi ancora Kuyt sfiorano il raddoppio. Che non arriva, e allora la formazione di Domenech lentamente cresce e sfiora il pari due volte con Govou e Ribery. L'Olanda cala e l'inizio ripresa è tutto transalpino con Henry che si divora il pareggio e Fandel che ci mette del suo negando un rigore piuttosto evidente. Poi però al 14' arriva la rete del 2-0 di van Persie, appena entrato, che mette dentro dopo una cavalcata sulla sinistra di Robben. Potrebbe essere il colpo del ko, ma a metà ripresa Sagnol se ne va sulla destra, cross per Henry che con un colpo di biliardo mette all'angolino. Partita riaperta? Macché, perché un minuto dopo Robben si inventa un gol da posizione impossibile per il 3-1. Stavolta non c'è più reazione e nel finale arriva anche il meraviglioso 4-1 di Sneijder.
OLANDA-FRANCIA 4-1
OLANDA (4-2-3-1):
van der Sar; Boulahrouz, Ooijer, Mathijsen, van Bronckhorst; de Jong, Engelaar (1' st Robben); Kuyt (10' st van Persie), van der Vaart (34' st Bouma), Sneijder; van Nistelrooy. A disp. Timmer, Stekelenburg, Melchiot, de Cler, Heitinga, de Zeeuw, Afellay, Huntelaar, Vennegoor of Hesselink. Ct van Basten
FRANCIA (4-2-3-1): Coupet; Sagnol, Thuram, Gallas, Evra; Toulalan, Makelele; Govou (30' st Anelka), Ribery, Malouda (16' st Gomis); Henry. A disp. Mandanda, Frey, Boumsong, Abidal, Squillaci, Clerc, Nasri, Vieira, Diarra, Benzema. Ct Domenech
ARBITRO: Fandel (Germania)
MARCATORI: 9' pt Kuyt (O), 14' st van Persie (O), 26' st Henry (F), 27' st Robben (O), 47' st Sneijder (O)
NOTE: ammoniti Makelele, Ooijer, Toulalan. Recupero 2' pt, 2' st. Spettatori 32.000 circa.

 
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De Rossi: "Eppure ci credo"

Post n°1878 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Doveva essere la loro partita, l'hanno giocata con la forza d'animo che hanno acquisito in tre anni da protagonisti con la maglia della Roma. Non si spaventano mai, di fronte alle difficoltà, De Rossi, Panucci e Perrotta, non l'avrebbe fatto neppure Aquilani che pure in questo periodo è tirato in ballo soprattutto per aspetti legati al suo futuro che con gli Europei non hanno niente a che fare. E forse il suo contributo sarebbe stato utilissimo, nel finale di partita, quando lucidità tecnica e capacità balistiche erano le caratteristiche più richieste ai giocatori impegnati nel forcing finale. Alberto è stato invece l'unico giallorosso a restar fuori, ma avrà tempo per rifarsi. Chi è andato in campo, però, ha rappresentato nel migliore dei modi se stessi, la squadra e la città che ne porta il nome. Alla fine non parla Perrotta, non parla Panucci («ciao», è la risposta che ripete a chi gli chiede un parere sul rigore mentre passa in mixed zone per raggiungere il pullman), ma si ferma De Rossi, uno che se non ha ancora la fascia al braccio è solo perché è poco più di un bambino, con esperienze tali ormai da sembrare un veterano. Ma verrà il giorno. Lui non si perde mai d'animo: «Io vi dico che se ripetiamo la stessa partita di oggi con la Francia vinciamo. Altrimenti è giusto andare a casa».

Per ora c'è da commentare la seconda partita storta su due, la prima in cui ha giocato, e con quale autorità: «Mi sono trovato bene, penso di aver fatto una buona prova, ma adesso questo è l'ultimo dei miei pensieri. Purtroppo siamo stati sfortunati e la fortuna in casi come questo può anche fare la differenza. Peccato, abbiamo dato tanto, soprattutto sotto il profilo fisico, ma abbiamo raccolto poco». E ora? «Non è la migliore delle situazioni, questo mi pare chiaro. Ma io sono ancora fiducioso. Oggi avremmo meritato di vincere e non ci siamo riusciti. Non può sempre andarci tutto storto». A lui non va giù neanche la sconfitta con l'Olanda: «Guardate che anche in quel caso non c'ha detto bene. All'inizio secondo me non abbiamo giocato male, abbiamo anche avuto le nostre occasioni, poi è arrivato quell'episodio che adesso farà giurisprudenza calcistica, ma che per com'è avvenuto c'era sembrata una grande ingiustizia. Capitano tutte a noi...».

Non vuole attaccarsi all'arbitro per giustificare la mancata vittoria: «Diciamo che se avesse concesso il gol regolare che abbiamo segnato le cose sarebbero andate in maniera diversa. Noi eravamo in grado di attaccare senza scoprirci mai, un gol ci avrebbe facilitato il compito. Ma poi certe cose ci stanno, è inutile recriminare. L'ammonizione? Se vede il fallo è normale che dia il giallo, ma a me è sembrato aver preso la palla». Ma il rammarico più grande è quella parata di Lobont che gli ha negato il gol: «Sono curioso di rivedere l'azione, la palla di Luca m'è arrivata talmente forte che ci sono andato d'istinto senza poter dare la giusta forza. Purtroppo il portiere c'è arrivato».

 
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Pagelle di Italia-Romania

Post n°1877 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

BUFFON 8,5
Tiene dentro l'Italia con due interventi sicuri sulle conclusioni di Mutu e poi di Tamas su punizione, poi deve solo preoccuparsi di guidare da dietro il reparto non ancora rodato. Nella ripresa prima interviene con sicurezza su Mutu, poi è maestoso sul rigore del viola.
ZAMBROTTA 6
Non è ancora brillantissimo, ma dà costante apporto sulla fascia destra: suoi due assist per altrettante occasioni da rete. Prima per la torre di Toni per Perrotta, poi per il gol realizzato dal bavarese e ingiustamente annullato. In colpa per l'errore clamoroso che spalanca la porta a Mutu, va a cercare gloria offensiva, duettando splendidamente con Cassano.
PANUCCI 7,5
La testa e l'esperienza gli consentono di prevenire al massimo le difficoltà. Libera un buco dove si fionda Mutu, ma l'errore è di Pirlo che non protegge il suo anticipo. Azzera lo psicodramma del vantaggio romeno riportando subito l'Italia in pareggio, poi mette un braccio intorno a Niculae commettendo un fallo che solo in Europa possono fischiare.
CHIELLINI 7
Nelle situazioni in cui serve il suo intervento non si fa pregare. Cresce con il passare dei minuti e si rende pericoloso anche sui calci piazzati offensivi, senza sbagliare mai un intervento.
GROSSO 7,5
Il migliore del primo tempo, per le puntuali scorribande dietro le spalle di Petre, per la precisione dei cross, per l'intelligenza nella lettura delle situazioni più scabrose. Cala un po' alla distanza, restando in ogni caso a costante presidio della sua zona, senza disdegnare duetti con Cassano di primissima qualità.
PIRLO 5
Un uomo inutile. Perchè gioca? A questo punto, viene lecito chiedersi quale grado di parentela ci sia tra lui e Donadoni, perchè un allenatore può farlo giocare solo se è un suo parente! Sbaglia di tutto, anche le cose più semplici.
DE ROSSI 7,5
Sa che è la sua partita e non vuole sbagliare niente. L'emozione lo attanaglia, ma la esorcizza provando un paio di discese centrali in dribbling che gli riescono bene, e ne acquisisce sicurezza. Nel secondo tempo è un baluardo praticamente insuperabile e sfiora anche il gol con una bomba respinta da... Del Piero!
PERROTTA 6
Deve correre, e lo fa incessantemente, dando supporto a tutti i compagni in difficoltà. Non è lucidissimo in un paio di occasioni sottoporta, ma è comunque presente.
(12' st CASSANO 7,5: entra e crea subito la superiorità da cui nasce l'occasione per Toni, poi crea pericoli ogni volta che tocca il pallone. Con la Francia dovrà partire titolare).
CAMORANESI 6
Il cambio di posizione non gli fa perdere il gusto dell'assist soprattutto da posizione laterale, ne fa due subito, poi rallenta un po' i ritmi, invischiato nella tonnara della trequarti romena. Perde brillantezza nel secondo tempo ed esce forse tardivamente.
(40' st AMBROSINI sv: forse abbiamo scovato un altro parente di Donadoni...).
TONI 6,5
Mette il capoccione ovunque ci sia un pallone vacante in area, sovrasta avversari e compagni alla ricerca ora della torre giusta, ora della conclusione personale. Trova il gol, ma gliel'annullano vergognosamente. Poi gli trovano le contromisure e la stanchezza gli impedisce di uscire dalle sabbie mobili.
DEL PIERO 6
Non và malissimo come in passato in Nazionale. Le palle buone gli capitano sulla testa, non il pezzo migliore del repertorio, e infatti non fa gol. Nella ripresa si abbassa di qualche metro, ma non trova mai il pallone giusto.
(32' st QUAGLIARELLA sv: non lascia una traccia di sé).
DONADONI 5,5
I cinque cambi dimostrano quanto avesse sbagliato con l'Olanda. Ora ha almeno una squadra, non ancora indenne da clamorose disattenzioni. Dimostra ancora una volta di capirci poco. Una volta optato per le tre punte, era più logico aspettarsi Toni-Del Piero-Cassano, piuttosto che Camoranesi, perchè l'italo-argentino dietro le punte crea poco, essendo un'ala! Vedendo questo Grosso, questo Chiellini e questo De Rossi, se si pensa che contro l'Olanda li ha lasciati fuori per far giocare i suoi amichetti, verrebbe quasi da mangiargli la testa! Altra cosa: ha portato Borriello, meritevole di aver fatto mezzo campionato buono nella sua carriera, e non lo farà giocare mai. Ma ieri, a 20 minuti dalla fine, quando si buttavano tutte quelle palle in area romena, quanto avrebbe fatto comodo Pippo Inzaghi???

 
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Appesi a un filo

Post n°1876 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Grazie a un gol di Panucci, che recupera lo svantaggio di Mutu, e ad una prestazione gigante di De Rossi, gli azzurri conservano la speranza di passare ai quarti. La Nazionale modello-Roma non gioca male, ma contro ha anche l'arbitro Ovrebo che annulla una rete a Toni e regala ai romeni un rigore respinto da Buffon. Danielino: «Resto fiducioso». Ma sarà dura perché l'Olanda strapazza la Francia (4-1), si qualifica come prima del girone e potrebbe anche perdere contro la squadra di Chivu rendendo inutile un'eventuale nostra vittoria contro i galletti. Martedì la verità. Le uniche certezze sono i romanisti.

Meno male che ci pensano i romanisti a togliere le castagne dal fuoco alla nazionale di Donadoni, che senza la straordinaria prestazione di De Rossi (alla 34ma gara in azzurro) e al gol di Panucci a quest'ora sarebbe già a casa. Per il difensore è stata la quarta rete in nazionale, un'altra decisiva dopo quella della vittoria per 2-1 in Scozia che ci ha portato a questi Europei. In campo ieri si è visto anche Perrotta, che è tornato titolare proprio come ai Mondiali e che contro la Romania ha giocato la sua 42ma partita in nazionale, la 22ma da quando veste la maglia della Roma.

Ma sul banco degli imputati ci finisce soprattutto l'arbitro Ovrebo, come è giusto che sia visti gli episodi che hanno rischiato di rimandare a casa anzitempo gli azzurri. Donadoni sceglie la strada dell'ironia. «Io non sono abituato a discutere degli arbitri, diciamo che è stata una giornata no. È buffo però che riescano a vedere Panucci per terra contro l'Olanda e non vedano un giocatore che sta sul palo e che esce sul fuorigioco. Diciamo che è stato un errore ma che ci costa caro». Meno diplomatico Gigi Riva. «I ragazzi sono arrabbiati perchè sanno di aver fatto una grande partita, sono stati penalizzati in alcune situazioni, vedi il gol di Toni nel primo tempo che poteva cambiare la partita. Poi c'è stato il rigore, a mio giudizio un brutto segnale...Ovrebo è qui per fare il suo dovere di arbitro, non per arbitrare a simpatia o antipatia. Sarebbe una cosa triste per tutto il calcio». Nemmeno il presidente federale Abete nasconde il suo disappunto. «Se fossimo andati all'intervallo sull'1-0 sarebbe stata un'altra partita. Gli episodi ci sono stati tutti contrari. Il gol era regolare, il rigore mi sembra piuttosto dubbio. Credo che come l'Uefa ha voluto certificare che il gol dell'Olanda era regolare non avrà problemi a certificare quali sono le valutazioni relative ad altre decisioni arbitrali. Mi aspetto che venga fatta una valutazione relativamente agli episodi». Più sereno Zambrotta. «Non dobbiamo trovare alibi, una giornata storta può capitare anche all'arbitro». Secondo Luca Toni «di rigori così nell'area della Romania ce n'erano almeno 4-5, se ha fischiato una cosa del genere là avrebbe dovuto fischiare anche di qua».

Sulla partita. «Abbiamo - le parole di Donadoni - rischiato di perdere una partita incredibile. Il gruppo non ha mai smesso di esserci. Zambrotta? E' stato un infortunio che può capitare, era convinto di fare la cosa giusta Dovremo affrontare l'ultima partita per far risultato pieno». E proprio Zambrotta non riesce a darsi pace. «Un errore come quello a rivederlo uno della mia esperienza non dovrebbe farlo. Per fortuna siamo riusciti a segnare subito l'1-1 e Buffon ha poi parato il rigore, abbiamo avuto la possibilità fino all'ultimo di vincere ma è andata male. Ora dobbiamo battere la Francia e basta, senza pensare ad altro». Luca Toni è deluso. «Abbiamo fatto molto bene contro una squadra come la Romania che di solito concede poco, sembrava che la palla non volesse entrare e quando è entata l'arbitro ha annullato. Poi c'è stato pure il rigore, meno male che Buffon ha parato. Abbiamo fatto una grande gara, gli episodi però ci sono andati tutti contro. Ora abbiamo l'ultima partita con la Francia sperando di essere padroni del nostro destino, di poterci qualificare vincendo». Ed è questa anche la speranza di Fabio Grosso, uno dei migliori ieri sera. «Abbiamo ancora chance di qualificazione, cercheremo di farcela. Abbiamo dato tutto e il risultato poteva essere diverso. Purtoppo non è stato così e anzi alla fine siamo stati addirittura fortunati, meno male che abbiamo Gigi in porta che è riuscito a salvare sul rigore di Mutu». Il cambio di modulo ha funzionato. «Non è questione di modulo, si è vista una squadra più determinata. Eravamo con l'acqua alla gola e ci abbiamo messo più determinazione. Siamo di nuovo con l'acqua alla gola, speriamo di avere un pizzico di fortuna con la Francia».

 
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Panucci non basta all'Italia: 1-1 con la Romania

Post n°1875 pubblicato il 14 Giugno 2008 da Urbe_immortale

Finisce 1-1 e alla vigilia ci saremmo rammaricati, ma poteva andare peggio anche se il pareggio della Romania fa infuriare per le decisioni dell'arbitro Ovrebo che ha rischiato di farci fuori dall'Europeo già stasera, vista anche la larga vittoria, 4-1, dell'Olanda sulla Francia.

Primo tempo teso con la squadra di Piturca che va vicina al vantaggio in un paio di occasioni così come l'Italia che con Toni trova anche il gol del vantaggio, annullato per un fuorigioco inesistente. Nella ripresa Zambrotta regala a Mutu il gol del vantaggio, ma immediato arriva il pari di Panucci su calcio d'angolo. Poi Ovrebo decide di diventare protagonista e assegna un rigore ai romeni per un presunto fallo (in realtà non c'è la minima irregolarità) dello stesso Panucci. Buffon di mano e di piede salva il risultato. Nel finale la palla buona ce l'ha De Rossi che colpisce di testa in tuffo ma Lobont devia. Ora non ci resta che battere la Francia marted e sperare in un risultato favorevole nell'altro match tra Olanda e Romania.

Grandissima partira di De Rossi, di Chiellini e di Grosso, oltre che di Buffon. Buone le prove di Panucci, Del Piero, Toni e Cassano, mentre Pirlo è stato semplicemente inutile e non si capisce il perchè CT Crisantemo lo faccia giocare: che saranno parenti? 

 
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