Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi del 15/11/2008

Primavera-show! Il derby è nostro!

Post n°2512 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

La Primavera di Alberto De Rossi ha battuto la Lazio 1-0 nel derby andato in scena oggi a Trigoria. Decisivo è stato il rigore di Bertolacci al 24° del primo tempo. Quattromila circa i tifosi sugli spalti, ora i giallorossi sono primi in classifica a 16 punti.

 
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Spalletti: "Il derby può farci svoltare"

Post n°2511 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria:

«Questa partita può aprirci scenari totalmente diversi rispetto all'inizio del campionato».

Luciano Spalletti vuole prendersi il derby per portare la Roma fuori dalla crisi e rilanciarla in campionato, dove ora occupa il quartultimo posto. «Il mio approccio al derby è più di foga di quello di Totti e De Rossi, più voglioso della loro voglia - dice il tecnico della Roma nella conferenza di Trigoria -. Ho conosciuto come si vive il derby qui e mi fa piacere che venga vissuto così. Questa è la partita che io vorrei sempre giocare, per le emozioni che si trasportano dentro queste gare, il confronto, la ferocia. Tutti ingredienti che mi sembra di avere vissuto sempre come calciatore e nella crescita come uomo».

Per la maglia e per la classifica: il derby ha un'importanza doppia per la Roma, che ha bisogno di un risultato positivo nella stracittadina per cominciare a risalire la china: «Non servono ulteriori stimoli, ci basta l'affetto dei nostri tifosi e il nome della città che portiamo sulle maglie. Noi siamo consapevoli della nostra situazione in classifica e sappiamo che dobbiamo ribaltare le cose. Arriviamo al derby come ci è arrivata la Lazio in questi ultimi anni».

La Roma arriva all'appuntamento con qualche punto interrogativo relativo alla formazione. Tra le certezze c'è Francesco Totti. «Ieri ha avvertito va un leggero fastidio al ginocchio, forse era la conseguenza del lavoro svolto il giorno prima. Ora l'ho appena visto nel parcheggio» di Trigoria «e mi sembra in condizioni ottimali», dice Spalletti.

Sicura la presenza di Daniele De Rossi, che sarà in campo nonostante l'infrazione al polso sinistro. I dubbi verranno sciolti nelle prossime ore: «La nostra rosa ci permette di sostituire chiunque».

Spalletti ne ha anche per Cassano: «Gli suggerisco questo titolo per il suo libro "Il manuale del giovane calciatore" e spero venga adottato pure dalla federazione». Il tecnico della Roma non deve avere preso bene il passaggio del libro che lo riguarda («Mica stai allenando quelle schiappe che avevi all'Udinese- ha raccontato Cassano di avere detto al tecnico toscano quando giocava nella Roma- questa è mica casa tua, è casa mia») e prova a scherzare nel ricordare la circostanza che aveva scatenato il tutto nella palestra del ritiro di Castelrotto nel 2005: «Non mi ricordo se è andata proprio in questa maniera. Probabilmente sentiva un brano brutto, per me poco orecchiabile e ho tentato di abbassare lo stereo. Con Diabolik non ci sono misure di sicurezza adeguate, bisogna sempre riuscire a cercare qualcosa di più. Ma per questo ci vuole Ginko...».

 
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A Trigoria c'è anche il derby Primavera, d'alta classifica

Post n°2510 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

Papà De Rossi: «Mai fatto un derby tra due prime, generalmente stavamo davanti noi. Se la prima squadra verrà a vederci speriamo di farli divertire»

«Negli Allievi e nei Giovanissimi mi era capitato, in Primavera mai: sotto la mia gestione è la prima volta che capita un derby con Roma e Lazio appaiate al primo posto in classifica. Peraltro per vari anni eravamo noi che stavamo davanti, e loro inseguivano».

È proprio Alberto De Rossi a spiegare le tante motivazioni del derby Primavera delle 14.30, calcio d'inizio a Trigoria e diretta su Roma Channel, non su Sky, che ha preferito chiedere il posticipo di Inter-Milan. Con tutto che Roma e Lazio quest'anno sembrano destinate a recitare un ruolo da protagoniste nel campionato Primavera: squadra solida e quadrata quella di Roberto Sesena, con cinque attaccanti di valore assoluto, a partire dai due centravanti Mendicino e Kozak, pescato nella serie B ceka e costato 1.200.000 euro, fino al fantasista Mancini; formazione completa in tutti i reparti quella di Alberto De Rossi, con quattro difensori di grandissime prospettive come Brosco, Malomo, Mladen e Crescenzi. «Però io non sottovaluterei il nostro di attacco - spiega il tecnico - che sta facendo benissimo in questo avvio di stagione. E poi, ovviamente, anche la fase difensiva parte dagli attaccanti».

Proprio per la prova generosissima di mercoledì ad Ascoli, Di Stefano verrà confermato con la maglia numero nove, con il rientro sulla fascia sinistra del picclo fenomeno Marco D'Alessandro (uno che entrerà sicuramente in prima squadra), che ha smaltito l'influenza. A centrocampo ci sarà nuovamente Massimo, che in coppa era squalificato: formazione al gran completo, per provare a prolungare la serie positiva di Alberto De Rossi, dieci derby vinti su quindici, tra campionato e tornei. «Le vittorie non te le scordi, ma i ricordi più belli sono legati a due pareggi, quello dell'anno scorso a Formello, quando a pochi minuti dalla fine stavamo sotto per 3-1, e quello di qualche anno fa a Trigoria (11 dicembre 2004, 1-1), quando tra infortuni e convocazioni in prima squadra ci mancavano una mezza dozzina di titolari e tutti ci davano per spacciati».

Quest'anno le premesse sono ben diverse, la Roma sarà al gran completo, e quasi certamente tra gli spettatori ci saranno anche Spalletti e i giocatori della prima squadra. «Veramente non lo so, non so neanche se saranno in ritiro - conclude Alberto De Rossi - ovviamente se ci guardano ci fa piacere, speriamo di offrigli un bello spettacolo. Di sicuro noi domenica guarderemo loro: sarebbe bellissimo festeggiare una doppia vittoria».

Questi gli 11 di Alberto De Rossi che scenderanno in campo oggi pomeriggio a Trigoria in un 4-2-3-1 spallettiano: Frasca; Mladen, Brosco, Malomo, Crescenzi; Massimo, Bertolacci; Tovalieri, Tortolano, D'Alessandro; Di Stefano. All. De Rossi

 
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Formazione fatta, con Cassetti alto

Post n°2509 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

Senza Pizarro non si dovrebbe partire col 4-3-1-2. Cassetti esterno alto. Modulo da scoprire, formazione fatta: Doni; Panucci, Mexes, Juan, Tonetto; De Rossi; Cassetti, Brighi, Perrotta, Vucinic; Totti.

La sorpresa sarà Cassetti, la certezza è De Rossi, il dubbio è su Cicinho, il rimorso è su Julio Baptista, ma a poche ore dal derby si può dire che per Luciano Spalletti la formazione è praticamente fatta. Almeno negli uomini. Quanto al sistema, la base sarà di partenza dovrebbe essere il 4-1-4-1, ma poi ci sono le premesse per cui nel corso della stessa partita la Roma cambierà faccia più volte, passando per il 4-3-3, il 4-2-3-1 e magari anche il 4-4-2.

Di sicuro, a differenza di quel che è accaduto a Bologna e col Chelsea, la Roma stavolta avrà quattro esterni di ruolo, nonostante il nuovo contrattempo che ha fermato Taddei. E ricomincia dal 4-1-4-1 (versione piatta del 4-3-3) che a seconda della posizione e del peso specifico che avrà in partita Ledesma potrà anche essere variato nel più conosciuto 4-2-3-1. Dunque, la formazione in linea di massima dovrebbe essere composta da Doni in porta (e senza casco), in difesa ci saranno Panucci (preferito a Cicinho), Mexes, Juan e Tonetto, a presidio centrale De Rossi con ai fianchi Brighi e Perrotta, largo a destra Cassetti, a sinistra Vucinic, davanti Totti. Logicamente Cassetti e Vucinic avranno compiti e posizioni diverse, a seconda della posizione della palla e dell’atteggiamento degli avversario.

Nell’ideale posizionamento sul rinvio del portiere, dovranno stare larghi e in linea con i due interni (da qui il 4-1-4-1), ma in altri casi potrebbero rimanere uno più arretrato (Marco) e l’altro più avanzato (Mirko), con Perrotta a chiudere la linea a quattro di centrocampo sull’esterno sinistro e il montenegrino chiamato magari a infastidire l’impostazione di Ledesma, sollevando così Totti da qualsiasi responsabilità in fase di non possesso.scudieri Brighi e Perrotta, il primo pronto ad affiancarlo, il secondo ad alzarsi su Ledesma.

Tutto ruoterà intorno a De Rossi, l’uomo che ha rovinato mezza giornata di giovedì a Spalletti, con quell’infortunio banale eppure fastidioso che ha rischiato di stravolgere ulteriormente la Roma. Invece Daniele sarà regolarmente al suo posto, probabilmente unico presidio centrale della difesa, con gli

L’assenza di Pizarro ha definitivamente convinto Spalletti a tornare sul 4-1-4-1. Con il cileno, infatti, Spalletti avrebbe insistito sul 4-3-1-2, delegando proprio a lui il compito di imbrigliare Ledesma, l’unico laziale che toglie il sonno, si fa per dire, all’allenatore della Roma. Senza “el Pek”, Spalletti avrà inevitabilmente fatto un pensierino per trovare un posto anche a Cicinho, uno dei principali ispiratori del gioco romanista, uno dei pochi, peraltro, in grado di collezionare giocate utili (quelle che tagliano fuori un avversario dalla fase difensiva), ma alla fine si arrenderà alle superiori esigenze difensive.

L’altro rimorso riguarderà Julio Baptista, un giocatore di grande peso specifico che a causa di infortuni e ricadute non ha potuto ancora trovare adeguata collocazione nel tessuto della prima squadra. Rischiarlo al fianco di Totti e Vucinic, magari trequartista centrale, è ancora un azzardo, così Spalletti si consolerà con la valutazione del grande tasso tecnico della panchina: con Artur e Loria, troveranno posto infatti di sicuro Cicinho, Menez e Julio Baptista, poi altri due tra Taddei, Aquilani e Riise.

Vada come vada, il tecnico toscano avrà a disposizione una bella varietà di uomini sia per tenere un eventuale risultato positivo sia per provare a ribaltarne uno negativo. Degli uomini che andranno in campo, sarà ovviamente

decisivo il contributo che apporterà Francesco Totti, che ieri s’è beccato le solite ironie da quattro soldi del circolo chiuso dei commentatori di fede laziale (con quel cialtrone di Stefano Pantano in testa!) solo perché, come sempre è accaduto nelle ultime settimane, ha interrotto l’allenamento senza forzare per sottoporsi alla terapia preventiva del ghiaccio. Avendo comunque un raggio d’azione piuttosto limitato, Francesco dovrà aprire spazi nei quali Vucinic e Cassetti con i loro tagli verso il centro e Perrotta per vie centrali dovranno essere bravi a catapultarsi. E se si presenterà la possibilità sarà pronto lui stesso a sfruttare l’immobilismo della coppia biancoceleste Siviglia-Rozenhal, il conclamato punto debole della squadra laziale.
 
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Totti c'è

Post n°2508 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

Allarme rientrato per il Capitano.
Ha dolore al ginocchio ma non
mancherà: non vince dal 2003
Cassetti: «Non voglio più vedere
Delio Rossi festeggiare in campo»

Non passa giorno a Trigoria che non ci sia un allarme. Due giorni fa è toccato a De Rossi, ieri è stata la volta di Totti e di Taddei. Se per il Capitano e per Capitan Futuro l'allarme è rientrato, lo stesso non si può dire per il brasiliano che (a meno di un recupero record) non giocherà il derby con la Lazio. Rodrigo ha problemi alla schiena e all'adduttore della coscia sinistra, e se il dolore alla schiena è tutto sommato superabile il risentimento muscolare non gli ha permesso di allenarsi negli ultimi tre giorni. Stamattina sosterrà l'ultimo provino, ma le possibilità di vederlo nella lista dei convocati sono molto basse.

Solo uno spavento, invece, per Francesco Totti. Il Capitano durante l'allenamento di ieri mattina ha avvertito una fitta al ginocchio destro: immediato l'intervento dello staff medico che gli ha applicato subito una borsa del ghiaccio, ma Totti è uscito dal campo dolorante. Nulla di grave, fanno sapere da Trigoria, il Capitano ci sarà per il derby. Inutile sottolineare quanto ci tenga a giocare questa gara, che non vince ormai da troppo tempo. L'ultimo derby vinto dalla Roma con Francesco in campo risale esattamente a cinque anni fa: era il 9 novembre del 2003, quello del "Tacco di Dio" e di Emerson. Poi, con il Capitano in campo, mai più una vittoria: nel derby del record delle undici vittorie consecutive e in quello di andata dello scorso anno, gli unici due successi di Spalletti, Totti non c'era. Un digiuno di vittorie da interrompere il prima possibile. Ieri sera intanto è andata in onda su Canale 5 la puntata di "Paperissima" (registrata) cui il Capitano ha partecipato insieme alla moglie Ilary.

Tornando alle questioni di campo. De Rossi ieri ha lavorato solo in palestra, ma la sua presenza non è in dubbio. Capitan Futuro si è sottoposto a fisioterapia al braccio infortunato e ha svolto un po' di corsa. Doni è tornato ad allenarsi con i compagni ed ha preso parte anche alla partitella. Il portiere, lo ha dichiarato lui stesso, non avrà bisogno di giocare con un casco protettivo, ma sarà sufficiente un cerotto. Aquilani ha lavorato ancora a parte e, salvo sorprese dell'ultima ora, non ci sarà.

«Non credo che i miei compagni abbiano sentito la mia mancanza nel periodo in cui non ci sono stato. Anche perché i giocatori e gli automatismi sono gli stessi della scorsa stagione». Marco Cassetti ha parlato ieri ai microfoni di Sky. L'esterno giallorosso domani dovrebbe ritrovare un posto da titolare, proprio contro il suo ex maestro, ai tempi del Lecce, Delio Rossi. «Spero che la Roma vinca perché non lo voglio più vedere correre per il campo con le sciarpe della Lazio. A Lecce mi ha insegnato molto e ho un buon ricordo di lui, mi ha allenato un anno e ho fatto anche cinque gol. Con lui però ho avuto qualcosa da ridire perché voleva farmi giocare terzino e io non volevo. Poi è arrivato Zeman e anche lui mi ha fatto giocare lì. Alla fine hanno avuto ragione loro». A Lecce ha conquistato anche la Nazionale, e poi l'ha ritrovata con la Roma. «Lippi mi ha richiamato ma purtroppo questo infortunio mi ha fatto perdere alcuni appuntamenti importanti. Non ci voleva, anche se so che fa parte del calcio. L'importante era tornare». E lui lo ha fatto proprio alla vigilia della gara con la Lazio. Alcuni suoi compagni come De Rossi non ci dormono la notte. «Io (ride) devo dormire perché altrimenti arrivo alla frutta. E' comunque una partita che sento molto, perché percepisco l'atmosfera che si respira in città e come lo vivono i tifosi».

 
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Nessuna proroga

Post n°2507 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

All'Assemblea di Unicredit, l'ad Profumo dice ai soci: «La holding della famiglia Sensi ha gli asset adeguati». Se il 31 dicembre non sarà pagata la rata da 130 milioni del piano di rientro del debito nei confronti della banca «scatterà il mandato per vendere quelli non strategici». Tra questi potrebbe esserci la Roma

Se il 31 dicembre Italpetroli non pagherà la rata da 130 milioni di euro, «scatta il mandato per vendere asset non strategici». Così l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, durante l'Assemblea straordinaria dei soci tenutasi ieri a Roma. Una risposta, la sua, a chi gli chiedeva cosa sarebbe successo tra poco più di un mese alla scadenza dei termini per il rientro della prima tranche del debito che la holding di proprietà della famiglia Sensi ha nei confronti dell'istituto.
Italpetroli, controllante di A.S. Roma (che ha i conti in attivo e il cui bilancio è stato appena approvato con un utile di quasi 19 milioni di euro) ha un debito complessivo nei confronti delle banche di circa 340 milioni di euro, di questi circa 270 nei confronti di Unicredit. Lo scorso luglio tra le due parti fu sottoscritto un piano di risanamento che prevedeva la riduzione dell'indebitamento di 250 milioni entro il 2010 con una prima scadenza da 130 milioni entro la fine del 2008. Ovvero tra poco più di un mese.

«Italpetroli ha asset adeguati a fronteggiare l'esposizione complessiva nei confronti del sistema» ha detto Profumo per tranquillizzare i soci di Unicredit. Ora i termini in vista della scadenza del 31 dicembre diventano, se possibile, ancora più perentori. Nessuna proroga, dunque (in un comunicato congiunto dello scorso 7 ottobre A.S. Roma e Italpetroli avevano peraltro smentito di averne fatto richiesta), il debito dovrà essere estinto in un modo o nell'altro. E "l'altro" significa attraverso la dismissione di asset non strategici (il core business sono le attività petrolifere), e tra questi potrebbe esserci la Roma.

Nel piano di quest'estate era specificato che l'individuazione degli asset da cedere «avverrà ad esclusiva discrezione del management delle società del gruppo Italpetroli»: questo è confermato fino al 31 dicembre. Poi scatterà il mandato alla cessione degli asset . Nell'Assemblea di Unicredit (arrivata tre giorni dopo quella dei soci della Roma nella quale è stato approvato il bilancio e nominato il nuovo CdA con l'ingresso al suo interno di Roberto Cappelli, avvocato proprio di Unicredit) si è dunque ribadito che in qualche modo quei 130 milioni arriveranno. Tra poco più di un mese si saprà anche come: ma stavolta le modalità saranno decisive. Almeno per i tifosi della Roma.

 
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Mexes: "La classifica fà schifo! Vinciamo"

Post n°2506 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

Vincere per i tifosi, per la classifica e per il presidente Sensi. Potrebbe riassumersi in questi tre punti il "Mexes pensiero" alla vigilia di questo attesissimo derby. Il francese ha voglia di riscatto. Immediato. «Siamo carichi - sottolinea ai microfoni di Roma Channel - dobbiamo dare il massimo. Ci serve un po' di fiducia in questo momento difficile ma ci crediamo. Proveremo a dare tutto come contro il Chelsea. Purtroppo a Bologna l'abbiamo gestita male, Cicinho è stato sfortunato. Noi in quel momento gli siamo stati vicini ma ora si è ripreso».
Per questa partitissima potremo contare su Totti e De Rossi...
«Totti ha solo un po' di fastidio ma niente di che. E' prontissimo per la partita. De Rossi ha un problema alla mano. Io per lui ho grande rispetto perché è una grande persona: umana e semplice. Poi quando mette questa maglia diventa uno dei più forti al mondo e ha il rispetto di tutti i giocatori non solo in Italia ma nel mondo».
Ci vorrà un'attenzione speciale verso gli attaccanti della Lazio e specialmente nei confronti di Zarate...
«L'argentino l'ho visto nelle immagini e nei gol che ha fatto. Ha forza e velocità ma bisognerà stare attenti a tutto il tridente. Noi dovremo essere bravi a fare il nostro restando concentrati fino alla fine. Servirà una partita d'attacco e non dovremo aspettare la Lazio. Proveremo ad essere pronti domenica sera perché non temiamo nessuno».
Qual è la punta finora affrontata che ti ha dato più fastidio?
«Crespo fa sempre gol è bravissimo non vorrei mai trovarlo di fronte. Anche Rocchi è pericoloso, Vucinic però è un fenomeno e quando ha la voglia ed è convinto è un giocatore stupendo».
La fase che sta vivendo la Roma come te la spighi?
«È un momento difficile ed è inspiegabile. Basta poco per avere un po' di timore e sfortuna. Tutto questo fa si che dopo che subisci un gol è finita. Dobbiamo rialzare la testa e andare avanti perché la classifica fa schifo. Nello spogliatoio si ride e c'è unità proprio come negli anni passati. Sono cambiati solo i risultati ma proveremo a ribaltare la situazione».
Anche con il tecnico non è cambiato niente...
«Spalletti è onesto e corretto. Noi facciamo quello che dice anche se a volte non riusciamo a mettere in pratica quello che vorrebbe. Tutti abbiamo fiducia in lui e stiamo tentando di reagire a questo momento».
I tifosi vi hanno lasciato tranquilli...
«Rispetto a quello che ho vissuto cinque anni fa ora ci hanno lasciato lavorare bene. Capisco che c'è rabbia e volontà di tornare a vincere. I nostri tifosi sono stati bravi e sappiamo che se non facciamo un buon risultato domenica sarà dura. Ma noi faremo di tutto. A noi servono i punti al di là del derby. Se non subiremo gol sarà facile la partita».
Com'è il vero Mexes, un presuntuoso o un timido?
«In campo posso dare l'impressione di essere presuntuoso come quando ho fatto delle stupidaggini che mi hanno portato ad essere espulso. Io in realtà sono un ragazzo timido».
Il legame con la Capitale è sempre forte?
«Io sto benissimo a Roma e rispetterò il contratto fino a quando la società avrà voglia di me. Io sono pronto a dare tutto con questa maglia».
L'episodio di questa estate non ha cambiato niente?
«Mi ha coinvolto e mi ha messo paura. È stato un bel colpo anche perché stavo in ritiro. Se ero a casa magari si gestiva meglio. Però hanno lasciato la macchina vicino casa mia e non è successo nulla. Non è stata una cosa facile da vivere. La vicinanza di Spalletti e dei tifosi, in questa vicenda, mi ha molto aiutato».
Quali traguardi si possono raggiungere in questa stagione?
«Il nostro obiettivo è arrivare più lontano possibile poi piano piano vedremo cosa saremo in grado di ottenere. Dobbiamo vincere per salire velocemente in classifica. È un peccato perché nello scorso campionato, senza il problema degli arbitri, saremmo riusciti a vincere».
Come vedi i nuovi arrivati Menez e Riise?
«Io scommetterei su Menez ma è giovane e non parla la lingua perciò non è facile. Serve più continuità, lui in Francia ha avuto la pubalgia ed è rimasto 5 mesi fermo. A Roma non c'è molto tempo ma lui ha qualità. Se fa due tre gol di seguito e una bella partita prende fiducia e si lascia andare. Riise, invece, non è l'unico ad aver pagato il momento della squadra. Lui è un gran professionista e ha esperienza. Saprà gestire questo momento difficile».
Questo sarà il primo derby senza il presidente Franco Sensi...
«Ricordo quando entrava nello spogliatoio prima e dopo il derby. Domenica ci mancherà ma ci guarderà da lassù e ci darà una mano per una bella vittoria».

 
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Bruno Conti: "La vigilia peggiore"

Post n°2505 pubblicato il 15 Novembre 2008 da Urbe_immortale

"Dormivo e dormo poco e fumo ancora una sigaretta dopo l'altra. Oggi soffro di più perché so di non poter dare il mio apporto in campo". Bruno Conti ha raccontato al Tempo i suoi derby e il derby che verrà domenica sera.

Non può mancare il ricordo di Gabriele Sandri nelle parole dell'ala giallorossa più forte che la Roma abbia mai avuto.
"Il mio pensiero su questo ragazzo è quello che hanno tutti. È impensabile che un giovane si sacrifichi per andare a seguire la squadra del cuore e muoia in questo modo assurdo. I nostri sostenitori lo ricordano ogni partita, nonostante tifasse per i colori opposti. Sono rimasto sorpreso dalla reazione dei genitori che hanno vissuto la vicenda con estrema serenità. Il papà ha perfino assistito alla gara con la Lazio in curva sud. Il calcio deve essere interpretato così".
Come si vince questo derby?

"Giocando in maniera intelligente e senza buttare la palla. Abbiamo la possibilità di vincerlo".
E la sua stracittadina preferita

"Quella del 1977. Ho segnato un gol al volo all'incrocio dei pali e abbiamo vinto 1-0. Pulici mi odierà perché lo ricordo sempre, ma è l'unico che ho fatto alla Lazio".
Chi sente di più questa partita nella Roma?

"Sarebbe facile dire Totti, De Rossi o Aquilani, ma anche Perrotta e Panucci. Lo stesso Pizarro, che sarà squalificato ci tiene molto".
E Spalletti come la vive?

"Da romano. Sa che non è una partita come le altre. Eppure la prepara come tutte le altre partite".
Chi sarà l'uomo derby?

"Per la Lazio lo può risolvere chiunque. Da Zarate, a Pandev a Rocchi. Lo stesso Ledesma su punizione, ma anche noi abbiamo tanti buoni giocatori. Non giudico chi fa gol, l'importante è vincere".
Per la Roma è una sfida da ultima spiaggia?

"Sarà una partita importante, ma non è da ultima spiaggia".
Sarà il primo derby senza il presidente Franco Sensi.

"Sarà sempre con noi. Era uno che lo viveva in modo particolare e come lui la signora Maria. Il fatto che ci sia lei sugli spalti ci farà sentire anche la presenza del nostro presidente. Non dimentichiamo Rosella, che ha la stessa passione del padre e che sa l'importanza che ha per noi questa sfida".
Quali consigli darà alla squadra?

"Parlerò a tutti cercando di stemperare la tensione e gli dirò di affrontare il derby per vincerlo".

 
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