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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
OLTRE 200.000 VISITE AL BLOG!
Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
- 16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi di Settembre 2009
"Sono stato contattato direttamente dalla famiglia Sensi, che mi ha richiesto il terreno - ha detto il proprietario del terreno dove sorgerà lo stadio "F.Sensi" intervenendo ai microfoni di TeleRadioStereo - abbiamo stipulato un normale contratto di compravendita. Ho fatto quasi un regalo ma era giusto aiutare i Sensi per tutto quello che hanno saputo dare alla Roma in passato. Per sedici anni ci hanno fatto divertire, investendo tanti soldi. Ora è giusto dargli una mano. L'esistenza della necropoli e della villa romana ritrovate nelle vicinanze è vera, ma non è adiacente alla zona interessata. Si tratta di un'area di 130 ettari, sui quali potrà sorgere non solo lo stadio ma anche tutta quella serie di attività collaterali di cui si è parlato".
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Sulla realizzazione dello stadio della Roma, la Commissione capitolina Sport ha deciso all'unanimità di chiedere l'istituzione di un tavolo composto da tutte le commissioni consiliari competenti (Ambiente, Lavori Pubblici, Urbanistica e Sport) per esaminare il progetto che, presumibilmente, sarà presentato in via ufficiale all'Amministrazione dopo l'entrata in vigore della Legge sugli stadi. Lo afferma, in una nota, il consigliere Giulio Pelonzi (Pd), vicepresidente della Commissione Sport.
«La Commissione - aggiunge - oltre a ribadire la centralità decisionale in materia del Consiglio Comunale in merito ad ogni programmazione urbanistica, ha sottolineato che sarà compito dell'Aula decidere se il progetto avrà i requisiti per rientrare nella fattispecie prevista dalla Legge attualmente in esame. Prepareremo un ordine del giorno da sottoporre al Consiglio nel quale fisseremo e delineeremo i suddetti punti». «Siamo convinti - conclude - che sia positivo pianificare la creazione di stadi di proprietà delle società di calcio ma nel rispetto di corretti iter procedurali, evitando qualunque tipo di disagio ai tifosi e ai cittadini e con l'assicurazione che tutte le spese inerenti ai servizi, alla viabilità, ai collegamenti trasportistici dell'area e all'inserimento nel tessuto cittadino, siano interamente a carico dei soggetti privati coinvolti nel progetto».
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Questa la lista dei convocati giallorossi per la partita di Europa League fra Roma e Cska Sofia di domani sera:
Andreolli
Bertagnoli
Burdisso
Cerci
Cicinho
De Rossi
Doni
Greco
Guberti
Juan
Lobont
Menez
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Tonetto
Totti
Vucinic
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"Come per tutti i malati ci sono le cure, che fanno effetto ma non abbiamo la bacchetta magica per cui prendi una cosa e guarisici subito. No, piano piano. Passiamo da una vecchia fase a una nuova fase. Spero di avere la continuità dei risultati positivi. E' l'unica medicina".
"E' una squadra che gioca come il Catania, ma con una qualità superiore. Ci sarà da soffrire, e voglio vedere come reagirà la mia squadra".
"Non l'ho mai ritenuta insufficiente. Ogni tecnico ha il suo modo di lavorare. C'è l'aspetto psicologico, poi, che è quello più importante. Questa squadra ha fatto vedere di tenere, e molto. Ad esempio contro la Fiorentina o a Palermo su un campo da pallanuoto. La squadra è preparata bene".
"Sicuramente, quindi valuterò bene tutte le situazioni. Domenica c'è una gara bella. Devo valutare bene se fare e con chi fare un po' di riposo. Vedrò stasera. Qualcuno è reduce dagli infortuni".
"Sarà convocato. Tutti i convocati possono giocare. L'unico era, domenica scorsa, Menez che aveva avuto un piccolo infortunio ma volevo restasse nel gruppo. Stimo molto Menez e volevo dimostrargli la mi stima. Lobont si è integrato bene nel gruppo".
"Potrebbe essere. E' un sistema in cui i ragazzi si ritrovano a meraviglia, poi si può passare al 4-2-3-1 o al 4-4-1-1.
"Sì".
"E' vero, non siamo né carne né pesce, perché questo è un momento di osmosi tra il vecchio e il nuovo. Non si scambia tutto e subito con la bacchetta magica".
"Non amo questo fuorigioco perché è un rischio. Siamo stati costretti a farlo a Catania perché nin riuscivamo a essere compatti. Mi piace come rispondono i ragazzi perché cercano cose nuove".
"No. Niente".
"Mi aspettavo quello che vedo e vivo. Ho ragazzi intelligenti che fanno il possibile".
"Gli uomini di buona volontà devono darci una mano. Vogliamo che le famiglie tornino allo stadio e dobbiamo adoperarci in questo senso".
"Sarà una gara difficilissima. Dobbiamo mantenere il ranking Uefa, visto che la Germania ci può scavalcare".
"Io sono contento del suo apporto. Domenica ha giocato bene con Totti. Per me, Mirko è un giocatore straordinario. Può fare di più perché è un top class. Può diventare uno dei più forti in Europa. E noi gli staremo vicino".
"Il calcio champagne lo lascio a lui. Io credo che questi ragazzi abbiamo lavorato sulla difesa quanto lui non ha mai lavorato in carriera. Il calcio champagne lo berremo, ma ora non vogliamo buttarlo".
"A Catania abbiamo giocato un primo tempo brutto, poi siamo stati bravi a uscire nel secondo. Stiamo cambiando, seguendo il nuovo allenatore. Qualche tempo fa difficilmente recuperavamo il punteggio una volta andati in svantaggio. Il mister ci ha dato questa caratteristica: lottare fino alla fine. Domani scenderemo in campo per vincere".
"E' facile intendersi con lui".
"E' come andare per il primo giorno a scuola. Dobbiamo essere bravi a seguire le sue lezioni".
"Non lo so perché non leggo le pagelle. Spaccare il mondo è difficile. Solo Messi, forse adesso, e Maradona potevano vincere da soli le partite".
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Claudio Ranieri alla presentazione del nuovo stadio.
"Intanto spero di allenare ancora la Roma nel 2012. Lo stadio è molto bello."
Panchine in tribuna, cosa comporta?"E' uno stare insieme, fai parte integrante del tifo. E' una compartecipazione positiva".
Ed ancora:"Credo che sarà la casa di Roma e del romano. Il tifoso deve viverlo col massimo rispetto e con la massima cura".
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"Siate veloci perché ci voglio giocare anche io - ha detto Francesco Totti in occasione della presentazione dello stadio - Vederlo intitolato a Franco Sensi è veramente eccezionale. Tra poco firmerò il contratto e spero di poterci giocare nel nuovo stadio..."
Daniele De Rossi: "Giocare negli stadi come questi è un'altra cosa. I tifosi vivono la partita insieme a te. Già è bello giocarci da avversario, immagino con 60mila romanisti".
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"Tutte le squadre europee e in particolare tutte le squadre italiane guardano allo stadio come evoluzione logica e consequenziale. In questi giorni si discute in Parlamnto di una legge sugli stadi che dovrebbe agevolare la costruzione di questi nuovi impianti in tutto il paese. Il nuovo stadio della Roma è una consequenza logica. Questo progetto deve essere accolto. Lo avevo inserito nella mia campagna elettorale. Siamo arrivati a questa presentazione tra mille polemiche. Ma si sa, a Roma si parla di speculazione anche quando ci sono di mezzo le casa popolari. Fa parte di un gioco brutto e di un cattivo dibattito pubblico. La Roma ha diritto di avere uno stadio. E' opportuno che lo abbia. L'Olimpico non è stato pensato per il calcio. Nonostante le innovazioni la partita non si vede bene. L'afflusso dei tifosi dimostra che c'è una spinta a chiudersi a casa davanti alla Tv. Questo per noi non va bene. Andare allo stadio è un rito, anche sotto il punto di vista culturale per le famiglie romane. I nuovi stadi devono essere integrati, che permettano una vita sociale e quotidiana molto più ricca e variegata. Quando si hanno le suggestioni giuste anche chi vorebbe creare disordini potrebbe ripensarci. Anche nella nostra città ci sarà un arricchimento. Ringrazio il presidente Sensi di aver rotto il ghiaccio. Ormai è da un anno che se ne parla. Bisognava calare le carte. Alla fine Rosella Sensi ha avuto questo coraggio. E' normale che ora il progetto dovrà attraversare tutto l'iter di approvazione e di verifica. Dal nostro punto di vista è positiva. Ciò non toglie che tutti i livelli decisionali dovranno esprimere i loro pareri, affrontare i grandi nodi e applicare eventuali modifiche. Il raccordo e la mobilità sono punti fondamentali. Il nuovo stadio dovrà essere facilmente raggiungibile, altrimenti sarebbe un fallimento. Credo che sia interesse di tutta la società di portare il dibattito dentro la tifoseria. Deve essere un grande progetto comunitario della nostra città, altrimenti non avrebbe senso".
"Molto bello. Mi auguro di poterci allenare. Le panchine inserite nelle tribune? E' uno stare insieme, fai parte integrante del tifo come in Inghilterra. E' una compartecipazione totale e positiva. E' un fatto molto bello. Credo che questo impianto sarà proprio la casa del romano. La vivrà come casa sua, con il rispetto giusto. Questo è importante. Si parlava di viabilità. Verranno intitolate strade a tutti gli allenatori, i giocatori, i tifosi più importanti di questa società".
“Molte emozioni, vedendo uno stadio di questo genere è importante. Spero di riuscire a calpestarlo anche se è molto dura. Dovranno essere veloci. Segnare un gol nello stadio ‘Franco Sensi’? Spero di riuscirci, tra un po’ dovrei firmare il contratto e spero che riescano a fare questo stadio”.
“E’ bellissimo, è completamente differente ed è bello giocarci in stadi del genere, figuriamoci con 60.000 tifosi della Roma. Ci sono 30 metri in meno e sarà tutto molto caloroso”.
Le parole di John Arne Riise:
"Stadio all'inglese? Uno stadio così può essere molto importante per noi. Quando i tifosi sono così vicini è una spinta in più. A Liverpool ho sempre giocato per i tifosi e anche qui ci sono dei supporter molto calorosi. Sarà bello giocare in uno stadio così. Il pubblico è sempre determinante: c'è più atmosfera, più calore. Sarà molto importante per la Roma".
Le risposte di Cristina Mazzoleni.
"Lo stadio sarà della AS Roma. Il progetto non è stato fatto vedere alla Banca Unicredit, e non ho alcuna difficoltà a farlo. Ad ogni modo, non c'è alcun messaggio nei confronti di qualcuno. Fare polemiche oggi forse non ha senso. Noi vogliamo i campioni, ma la Roma non si discute. Comunque la squadra andrà rafforzata".
"Ci vorranno 24-26 mesi per la costruzione effettiva; i tempi burocratici non so quantificarli, però. Lo stadio sarà sull'Aurelia, 500 metri sulla destra, uscendo da Roma. Verrà costruito su un'area di 130 ettari, di proprietà del Gruppo Scarpellini".
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Oggi si alza il velo sull'attesissimo stadio della Roma. Un impianto unico al mondo, avveniristico, che sarà dotato di materiali di ultima generazione. Questa mattina a Trigoria, il presidente Rosella Sensi presenterà il progetto del nuovo stadio.
Saranno presenti il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e gli assessori De Lillo, Corsini e Marchi per il Comune e Montino e Zaratti per la Regione. Ospite d'onore Antonello Venditti. Un progetto sul quale l'architetto Gino Zavanella, uno dei massimi esperti di impiantistica sportiva, ha lavorato giorno e notte e ha pensato, per la Roma, un impianto complesso tra i più belli al mondo.
Copertura all'ossido di titanio: consente di far scivolare via la pioggia. All'esterno, un led luminoso fascerà a 360 gradi l'impianto, con le immagini della magica che scorrono. L'impianto sarà dotato di pannelli fotovoltaici, anche i seggiolini saranno realizzati con criteri innovativi. La capienza sarà di 54.500 posti e da ogni settore dello stadio la visibilità sarà ottima.
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Nella tarda mattinata di ieri sono stati sottoposti ad esami diagnostici presso il Policlinico "Gemelli" i calciatori Marco Cassetti e Philippe Mexes.
Gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato per il calciatore Marco Cassetti un versamento a carico del tendine di Achille (sinistro) senza lesioni strutturali.
Il difensore francese, invece, ha riportato un versamento intraspongioso post-traumatico a carico del ramo pubico.
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Le notizie provenienti dal settore sanitario della Roma parlano di Philippe Mexes che ha un dolore all’adduttore, e per Marco Cassetti di un problema tendineo.
Questa mattina a Trigoria, Philippe Mexes sarà sottoposto ad accertamenti per l'infortunio procuratosi ieri a Catania all'adduttore destro.
Questa mattina non scenderà in campo neanche Marco Cassetti. Per il difensore bresciano si tratta di un problema al tendine, dunque lo stesso infortunio di Taddei.
Chiudono la lista degli indisponibili Baptista e Menez.
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L'amarezza di Nicolas Burdisso " Pareggio giusto perché abbiamo dato tutto fino alla fine, ma nel primo tempo abbiamo iniziato e giocato male. Siamo in un periodo di cambio con l'allenatore nuovo e questo può giustificare questi cali. E' un punto guadagnato,
perché abbiamo avuto due infortuni ed un secondo tempo giocato meglio. Oggi abbiamo affrontato una squadra che giocava bene di ripartenze e noi dietro avolte restiamo scoperti. Il nervosismo? Non è successo niente di grave. La pressione su questo campo c'è sempre, ma dipende dal fatto che loro volevano vincere e noi pareggiare. La cura Ranieri? Ora siamo al punto di verità, siamo vicini a capirlo bene".
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Le parole di Marco Motta al termine della gara di Catania "Non credo una brutta Roma. Con un campo difficile come questo, ostico, penso che abbiamo reagito bene ed il pareggio è stato più che meritato. Io sono sempre a disposizione del mister ed ho imparato che
nel calcio c'è poco da aspettarsi, bisogna farsi trovare sempre pronti. Il gioco? Dalla Roma ci si aspetta sempre il massimo perché ha grandi campioni, ma c'è anche l'avversario. Io nasco difensore da sempre, ho sempre lavorato tantissimo e continuo ad andare avanti per la mia strada, il lavoro a lungo andare paga sempre. Per come si erano messe le partite di Palermo e di Catania siamo contenti per i due pareggi. Cosa è cambiato con Ranieri? E' ancora presto per dirlo, io dico che devo ringraziare Spalletti per quello che mi ha insegnato, ora va bene anche con Ranieri "
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Le parole di Claudio Ranieri intervistato da Sky al termine della partita fra Catania e Roma.
Sapevamo come ci avrebbe affrontato il Catania, con grande ritmo e agonismo senza farci ragionare e tutto quello che avevamo detto si è avverato e noi non eravamo in partita. Ha ragione De Rossi a dire che è stato un grande passo indietro, stavamo perdendo però per fortuna siamo riusciti a pareggiare.
I ragazzi mi hanno detto che Morimoto molte volte era in fuorigioco e non è stato segnalato. Passo indietro anche sulle palle inattive, noi eravamo sempre in ritardo finchè non ce l'hanno messa dentro
Totti non ci ha fatto il gol regalo ma ce lo farà la prossima volta. Io non chiedevo nulla a Francesco, l'importate è sapere dove abbiamo sbagliato e reagire già dalla prossima partita.
Se Spalletti l'anno scorso è arrivato sesto vuol dire che alcune difficoltà ci sono e bisogna capire se sono strutturali o ataviche. È comunque un passo indietro, perché io mi aspetto sempre una grande determinazione, perché puoi fare tutti gli schemi del mondo, ma se non li fai a mille all'ora come lo hanno fatto quelli del Catania perdi.
In conclusione Ranieri dice: I vizi della squadra io li conosco è solo che non li posso dire.
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L'intervista a Daniele De Rossi a Sky, eletto come migliore in campo nella partita Catania-Roma. Queste le sue parole.
C'era già un po' di nervosismo nel secondo tempo, sia per noi che per questa squadra che si deve salvare, visto che hanno pareggiato sia con noi che con la Lazio e non meritavano di pareggiare quest'oggi. All'ultimo ci siamo buttati avanti e abbiamo trovato il pareggio e siamo tutti felici.
Passo indietro? Si grande passo indietro della Roma, per questo quando parlavo della continuità in Roma-Fiorentina intendevo questo, fare partite del genere non va bene è un errore, eravamo fermi.
I cori contro di me mi caricano li trovo da per tutto. Solo una volta c'è stato un episodio isolato e ho reagito ma non ci torno più. Li stanno facendo anche adesso durante l'intervista, ma io ci sorrido.
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Nel giorno del suo trentatreesimo compleanno, Francesco Totti resta in posizione defilata, quasi spettatore degli affanni della sua Roma al cospetto di un Catania più tonico e spigliato. Il capitano giallorosso esce dall'anonimato solo nel recupero per calciare al volo il pallone dell'1-1 che De Rossi corregge in rete salvando in extremis i compagni e beffando gli etnei, che ormai assaporavano il gusto della prima vittoria in campionato.
Roma in campo con due novità rispetto a Palermo: non ci sono Juan e Taddei, al loro posto Mexes e Brighi. Prima fase di studio della partita, con il Catania che cerca di imporre il fattore casalingo. Al 6’ la prima azione dei rossazzurri, con un cross dalla destra per Morimoto, anticipato da una diagonale di Cassetti. Un minuto dopo ancora il giapponese del Catania, servito da Ricchiuti, riesce ad eludere la difesa romanista e si presenta solo davanti a Julio Sergio, che riesce a respingere la conclusione a botta sicura. Insiste il Catania, Potenza lancia lungo per Ricchiuti che va via sfruttando un’incertezza della difesa giallorossa ma viene anticipato in uscita da Julio Sergio. Roma chiusa e senza idee, molto meglio il Catania. Al 18’ primo cambio per la Roma: esce per un problema all’inguine Mexes, al suo posto dentro Juan. A 19’ la prima conclusione romanista della gara, ci pensa Riise con una punizione dai 35 metri parata da Andujar. Al 22’ il vantaggio del Catania, nato da un calcio d’angolo conquistato grazie a un sinistro pericoloso di Capuano respinto da Julio Sergio. Batti e ribatti in area, la palla finisce a Potenza che la rimette in mezzo, Julio Sergio la smanaccia sul palo ma sulla ribattuta piomba Morimoto che insacca per il vantaggio rossazzurro. Al 28’ secondo cambio per Ranieri, ancora per un infortunio: esce Cassetti, al suo posto dentro Motta. Al 32’ è proprio il neo entrato che con un cross dalla destra serve Perrotta in area, il colpo di testa del numero venti giallorosso è ribattuto da un difensore e dal portiere Andujar. Al 35’ schema su punizione: Pizarro serve De Rossi, destro alto di poco. Tre minuti dopo Vucinic in area di rigore scarica sulla sinistra per Perrotta, cross per De Rossi che di testa manda alto di poco. Roma che sembra reagire ed alzare il baricentro. Al 41’ Vucinic prende il tempo a Capuano e serve in profondità Juan, anticipato in uscita da Andujar. Sul finale, pericolo ancora per la Roma: conclusione di Capuano respinta ancora da Julio Sergio.
La ripresa si apre con una botta di Riise dalla lunga distanza bloccato senza problemi da Andujar. Al 48’ Mascara approfitta dell’ennesima distrazione di Motta e si presenta solo davanti a Julio Sergio, ma il portiere brasiliano riesce a salvare la porta. Due minuti dopo, sempre Mascara solo davanti a Julio Sergio e ancora il brasiliano salva la Roma, che Al 51’ reagisce: fuga di Vucinic sulla sinistra, il montenegrino viene anticipato in calcio d’angolo. Roma che appare lenta nelle ripartenze e viene graziata da Saccani, che ferma Morimoto in fuorigioco solo davanti al portiere. Al 56’ ultimo cambio per la Roma: dentro Cerci, fuori Brighi. Il Catania risponde con Llama al posto di Izco. Ancora Vucinic insiste nell’azione personale sulla sinistra ma viene anticipato da un grande intervento di Spolli. Al 61’ ,ci prova Pizarro con una conclusione da fuori di poco alta. Al 63’ pericolo per la Roma, con Mascara che tutto solo in area giallorossa svirgola il pallone. Al 69’ un cross di Llama viene salvato da Burdisso. La Roma combina poco e al 78’ Vucinic ci prova con un sinistro che termina distante dalla porta di Andujar. Al 79’ ancora una punizione non sfruttata dalla Roma, con Pizarro che non riesce a servire in area i saltatori giallorossi. All’85’ il Catania spinge sulla corsia di destra della Roma, in evidente difficoltà: il cross in area di Mascara trova l’opposizione di Julio Sergio. Ultimi minuti di gara ricchi di tensione con la Roma che protesta per le perdite di tempo del Catania: si crea un piccolo manipolo di giocatori, trattenuto a fatica dall’arbitro Saccani. Al 93’ il pareggio a sorpresa della Roma con il gol di Daniele De Rossi, che in mischia da calcio d’angolo riesce ad insaccare una rete decisiva. Proteste vivaci del Catania, al quale saltano i nervi: Saccani espelle Delvecchio – entrato da poco – per proteste e ammonisce il capitano Mascara. Il gioco riprende dopo qualche momento concitato e per poco Totti non insacca il 2-1, ribattendo un rinvio errato di Andujar. Si scaldano ancora gli animi, con un brutto intervento di Capuano su Cerci che pochi istanti dopo protesta per un netto fallo al limite dell’area non concesso. La gara termina tra i fischi del pubblico e le proteste verso la terna arbitrale.
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Quando si nasce predestinati!
C'è un Dio del pallone che distribuisce talento, grazia, tecnica e carisma. Ll'importante in quel momento è esserci, desiderare con forza qualità che vanno oltre la normalità pretendendo già in fasce di occupare un posto tra i grandi di ogni tempo, in uno sport che nella sua semplicità emoziona in una forma d'arte contemporanea, alla portata di tutti. Francesco Totti quel 27 settembre di 33 anni fa c'era: in prima fila aveva ricevuto tutto, lasciando poco e niente agli altri, convogliando nel suo corpo la sintesi del gioco del calcio: in molti nel tempo avrebbero storto la bocca, invidiando la generosità che il Dio del pallone aveva dimostrato nei confronti di questo figlio di Roma, i colori della sua città tatuati nel cuore, un'anima votata alla difesa di un'ideale spesso contrastato da poteri molto più grandi.
Pensando alla timidezza del primo giorno, consapevole di essere il simbolo di una rivincita capitale, quando la storia era ancora da scrivere pur essendo già scritta, Totti continua l'amore con la sua Roma cresciuto e maturato tra l'affetto del suo popolo, valido scudo contro i detrattori che nella sua carriera hanno tentato in ogni modo di screditare la figura di un prediletto, scelto dalle divinità calcistiche per dare al mondo un segno concreto della loro presenza.
Un giorno, forse tra mille anni, potrebbe rinascere una nuova leggenda, un carismatico vessillo sportivo da innalzare a mito per chi, come lui, sente dentro l'appartenenza ad una dinastia dal passato glorioso. Il nostro presente si chiama Francesco Totti, capitano e bandiera a cui non possiamo che augurare un fantastico compleanno ed andando contro l'ortodossia, siamo noi a chiedere a lui un regalo: rimanere semplicemente Totti.
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Questa la lista dei convocati rilasciata da Claudio Ranieri al termine della conferenza stampa all viglia di Catania-Roma:
Julio Sergio
Brighi
Burdisso
Cassetti
Cerci
De Rossi
Doni
Faty
Greco
Guberti
Juan
Lobont
Menez
Mexes
Motta
Okaka
Perrotta
Pizarro
Riise
Totti
Vucinic
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Rodrigo Taddei si è procurato un trauma contusivo al tendine d'Achille: questa la ragione della mancata convocazione di Ranieri.
Il brasiliano ne avrà per 10 giorni, tornerà disponibile dopo la sosta di campionato.
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"Sì, l'importante e poi continuare a Napoli, contro il Sofia e via via. E' tutto importante. Il Catania giocò una grande gara l'anno scorso al Massimino. Fecero gioco e maramaldeggiarono. Loro sono rapidi e sguscianti. Sono più squadra di noi al momento. Sono compatti e ci faranno difficile. La pressione poi c'è sempre, ma ci si deve estraniare per dare il massimo. Serve carattere ed intelligenza. Loro presseranno e noi dobbiamo essere pronti".
Tra gli obiettivi importanti della cura Ranieri c’è quello di incassare meno gol?
"L'obiettivo è non prendere gol, ma sempre. Noi creiamo molto ma dobbiamo cercare di mantenere le reti subite a zero. Dobbiamo e vogliamo migliorare. Non subire per tante partite, non solo per una".
Mexes partirà titolare a Catania?
"Farà parte del gruppo per Catania, non so chi giocherà. Le cose non si fanno dall'oggi al domani. Mexes si applica ed ha determinazione. Io sono contento di lui".
Totti in grande forma, continuerà a giocare sempre o si risparmierà un po'?
"Mi auguro che non sia stanco, sta reagendo bene e se dovessi vederlo affaticato ci penseremo. I giocatori giocano se sono in forma, non è che se lo preservo poi la forma dura di più. Ora sta bene e gioca, poi vediamo. Se mai dovrà rifiatare spero che gli altri siano pronti".
In quanto si mette a posto la difesa?
"I ragazzi stanno lavorando e bene. Voi non dovete parlare di difesa e basta, la difesa è tutta la squadra sempre".
"Perchè no, mai dire mai io sono aperto a tutto. Ci penserò non so che dire, ora lavoro con questa difesa poi vediamo".
Domenica è il compleanno di Totti. Ha un regalo pronto per lui?
"Io mi aspetto un regalo da lui, per lui e per me. Oltre che per la Roma. Io che cosa posso dare a Totti? Pensasse a fare gol".
Carattere o tecnica?
"L'una sposa l'altra, si deve sempre avere determinazione che noi abbiamo messo con la Fiorentina e Palermo. Non si deve mollare mai. Per me è stato importante mettere in primo piano in carattere poi c'è anche la tecnica ovvio".
Come stanno Baptista e Taddei?
"Baptista lavora a parte perchè ha dei problemini e ci vuole essere per la Roma. Ha deciso anche di non andare in Nazionale. E' serio e lavora molto. Lo aspettiamo. Taddei ha un piccolo ematoma ma non ce la fa per ora ".
Juan ce la farà a giocare la terza partita in sette giorni?
"Parlo con tutti e anche con lui, che non ha fatto una preparazione ottimale. E' stato molto professionale con la Fiorentina, mi ha detto che non ce la faceva più e io l'ho levato. Stasera parlerò con lui e vedrò cosa mi dice".
Come mai Cicinho non è convocato? Lo ritiene un esterno difensivo o di centrocampo?
"Non è pronto ancora. All'inizio mi sembrava poco portato alla difesa, ma negli ultimi tempi è molto migliorato. E' un giocatore con della tecnica eccelsa. Quindi poi valuterò bene il da farsi. Per me è comunque un terzino".
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15