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Messaggi di Luglio 2005

Messaggio N° 1602 27-07-2005 - 20:39

I libri dell'estate

Digiland vi segnala il Forum
"L'ultimo libro che ho letto..."
per discutere di questo argomento!



Difficile consigliare un buon libro per l'estate vista l'ampia scelta che le librerie propongono e i tanti gusti personali dei lettori. In questo articolo ho scelto il genere che per la maggioranza rimane il più coinvolgente: i gialli. Ma attenzione! Non sono racconti sbrodolanti cadaveri, sangue, torture o affastellati di stereotipati investigatori. Sono libri che durante l'arco dell'anno mi hanno colpito per raffinatezza e trame coinvolgenti, ben costruite, senza bisogno di fiumi di macabri pezzi per attirare l'occhio del lettore. Ed infine una piccola perla, di uno dei più grandi scrittori contemporanei, per chi non riesce ad abbandonare le letture impegnative anche d'estate. Buona lettura!


La pelle del tamburo – Arturo Perez-Reverte
Lorenzo Quart è un sacerdote molto particolare. I suoi compiti non sono comuni: egli è infatti uno dei migliori investigatori dell'IOE (Istituto per le Opere Esteriori) del Vaticano, viene chiamato a rapporto da Monsignor Spada suo superiore, per indagare su un hacker che da Siviglia continua ad intrufolarsi indisturbato nel pc del papa, per lasciare messaggi inquietanti su una chiesa del luogo: Nostra Signora delle Lacrime. Il suo compito è scoprire chi è questo hacker e come faccia ad entrare nel pc di Sua Santità. Da buon soldato, così Quart vede se stesso, arriva a Siviglia e inizia ad indagare. Si trova a fronteggiare un gruppo di persone un po' strambe (un anziano e rude sacerdote che dice messa ancora in latino; una suora restauratrice della chiesa con un passato tumultuoso; una bellissima duchessa la cui madre vive bevendo Coca Cola) ma molto unite, che non fanno che confondergli le idee. Chi di loro è l'hacker? Ma c'è di peggio per il soldato Quart: in una Siviglia assolata, sensuale e piena di antiche storie affascinanti, si ritroverà nel vedere messa in discussione la sua vita da fedele soldato.


I delitti del mosaico – Giulio Leoni
Uno degli autori che ha inaugurato il genere giallo medievale è l'italiano Giulio Leoni, il quale sceglie un “investigatore” decisamente di tutto rispetto: Dante Alighieri. Ambientato nella Firenze dell'epoca, il priore Alighieri si ritrova ad aiutare il Bargello nella soluzione di alcuni turpi omicidi, inspiegabili se nn per un occhio acuto e intelligente come quello del poeta. Bravissimo l'autore, esperto medievalista, che sa rendere efficace e godibile un Dante sempre arrabbiato contro il mal costume fiorentino e il papa Bonifacio. Ben costruito, per nulla scontato.


Quella mattina di luglio – Corrado Augias
Flaminio Prati, giovane investigatore della questura di Roma, quartiere San Lorenzo, una mattina viene avvisato da un capocondominio che all'interno dello stabile che controlla, è stato rinvenuto un cadavere. Prati accorre ed infatti trova una ragazza bellissima, uccisa con due colpi di pistola. Esce dall'edificio e trova il mondo che cade: è la fine di luglio del 1943, gli aerei degli Alleati stanno bombardando il quartiere San Lorenzo. Roma nn è più “città aperta” e nonostante il Vaticano è distrutta come tutte le città italiane. In questo pandemonio, fra macerie, cadaveri, mutilati, Prati si trova a scegliere se compiere il proprio dovere e occuparsi dell'omicidio che gli pare "ridicolo" di fronte a tutti i morti stipati nelle strade, o far finta di nulla, anche perché il palazzo dov'era il corpo della ragazza nn esiste più. E' un noir, intenso, torbido, pieno di riflessioni intelligenti dello stesso Augias - molto accurato nelle ricostruzioni storiche - su quel periodo ancora tragico della storia d'Italia che fu il ventennio fascista.


Un divorzio tardivo – Abraham Yehoshua
Yehuda Kaminka torna in Israele per divorziare dalla moglie Na'omi, da cui è separato da tanti anni. Lei è finita in manicomio, lui è scappato in America dove ha una nuova famiglia. I nove giorni che passa in Israele prima della Pasqua e del divorzio, sono narrati ognuno da un membro della famiglia, così si viene a conoscere il punto di vista della storia del nipotino Gadi, del genero Kedmi, del figlio Assi, della nuora Dina, della figlia Yael e gli ultimi due direttamente da Na'omi e l'ultimo da Yehuda. Bellissimo l'intreccio delle personalità che svela di volta in volta il comportamento dell'uno piuttosto che dell'altro. Un libro che scandaglia l'essere umano e le sue emozioni private e la singolarità del suo punto di vista, nonostante una famiglia molto unita.


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Articolo pubblicato da: suede68

Messaggio N° 1601 27-07-2005 - 20:28

Un messaggio reale in una bottiglia virtuale

Nel mare di Libero navigano i vostri desideri. Avete partecipato numerosi al giochino estivo del forum Napoli e Napoli e tante bottiglie contengono i vostri messaggi. Grazie a tutti coloro che ci hanno regalato le loro emozioni. Abbiamo aperto tre bottiglie: eccovi i messaggi più votati:


1° posto
kittykat3

Mamma, vorrei che questa bottiglia ti portasse tutti quegli abbracci e baci che ci siamo perse in questi 9 anni... Le dolci carezze e quegli sguardi pieni d' amore mi mancano... Mi mancano come puo' mancare l' acqua ad un giardino in piena estate il tuo rigolo d' acqua aiutava il mio stelo a stare alto e a guardare verso il sole senza paura ma ora a volte mi ritrovo a guardare la terra ma solo il ricordare il tuo viso mi da la forza di rialzarmi e continuare il mio cammino portandoti nel cuore e nei miei pensieri... IERI...OGGI...DOMANI...SEMPRE... Bottiglia naviga tra le nuvole e se la incontri dille che LE VOGLIO BENE


2° posto
gocciadistelle1984

VORREI RIAVERE UNA FAMIGLIA.....VORREI KE MIO PADRE TORNASSE A CASA E RIVEDERE QUEL SORRISO NEGLI OKKI DI MIA MADRE QUANDO LO GUARDAVA INVECE DELL'ODIO KE ORA LE ABBAGLIA LA VISTA QUANDO ANKE SOLO SI PARLA DI LUI.....VORREI SOLO QUESTO....IL RESTO NON CONTA.... ANZI SI.....UN'ALTRA COSA......VORREI KE NON CAPITASSE MAI A NESSUNO.....


3° posto
LaVoceDellaMiaOmbra

Alla mia ombra non serve il buio, alla mia ombra non serve la luce, alla mia ombra non serve nulla per potersi materializzare. La sua voce non ha un suono, la sua voce non ha tono, la sua voce non ha cadenze perchè è la voce della COSCIENZA Se tutti ci fermassimo ad ascoltarla, se tutti ci fermassimo ad osservarla, se tutti ci avvicinassimo ad accarezzarla l'umiltà che è dentro ognuno di noi pugnalerebbe il buio per far sgorgare la luce.


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Articolo pubblicato da: romidgl

Messaggio N° 1600 27-07-2005 - 20:14

Gli OGM: questi sconosciuti - 1^ parte

Digiland vi segnala il Forum
"Dalla parte della natura"
per discutere di questo argomento!



L’ingegneria genetica è una scienza relativamente recente, che studia quelle tecniche per identificare, isolare e trasferire artificialmente geni dal patrimonio di un organismo a quello di un altro.


OGM è l’acronimo di “organismo geneticamente modificato”. Si tratta di un’entita biologica, organismi per l’appunto, il cui codice genetico è stato corretto mediante la ricombinazione genetica cioè quel processo di rottura e ricongiungimento di diversi filamenti di DNA che porta allo scambio di materiale genetico. Gli OGM non sono sempre brevettati e non appartengono sempre ad una azienda, come invece si potrebbe credere. Se è vero che nella lista dei “grandi proprietari” spiccano ai primi posti Monsanto, Du Pont e Bayer, è anche vero che molti brevetti OGM appartengono a prestigiose università come la “Cornell University”, la “University of California” e la "Iowa State University".


Altro mito da sfatare è quello che vede gli OGM creati ad esclusivo uso agricolo. In verità solo una parte è destinata all’agricoltura. Una parte più imponente è utilizzata per fini biomedici ma essendo farmaci sono recepiti dai cittadini in modo molto diverso e comunque con minor polemiche.


Secondo dati ufficiali le colture transgeniche hanno avuto negli ultimi anni una grandissima diffusione occupando dai soli 3 milioni di ettari destinati alla loro coltivazione nel 1996 ai circa 80 milioni di ettari nel 2004, con forte incremento nei paesi in via di sviluppo (in particolare Cina, India, Argentina, Brasile e Sud Africa).


Secondo Greenpeace ed altre organizzazioni similari, gli OGM rappresentano un problema per i sistemi agrari complessi. A causa della dispersione nell’aria dei pollini e fino a giungere al fenomeno della selezione naturale, alcune coltivazioni esistenti in natura potrebbero, in un periodo più o meno breve di tempo, scomparire ed essere sostituite da quelle geneticamente modificate, alterando irreversibilmente gli ecosistemi.


Ne parliamo con Roberto Defez (nella foto), ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 1987, che lavora a Napoli presso l'Istituto di Genetica e Biofisica “Adriano Buzzati Traverso” dove si interessa di biotecnologie vegetali. Roberto Defez si è laureato a Napoli ed ha poi trascorso un periodo di specializzazione di tre anni all'Istituto Pasteur di Parigi. È nato a Roma nel 1956 ed è padre di due bambini.


Dott. Defez cambiano le forze politiche in gioco, ma destra o sinistra tutti inveiscono contro gli OGM. Perché?


Inveiscono perché sembra un argomento di facile presa per un cittadino distratto, è un tema un po’ buonista che non danneggia nessuna azienda italiana, visto che non abbiamo industrie sementiere biotech. Inoltre dal momento che facciamo poco per migliorare la qualità di vita dei cittadini dire no agli OGM sembra essere una crociata eroica in difesa della cucina italiana che non costa nulla e fa molta immagine. Un terreno ideale per un politico, ma una strada perdente per uno statista, e di statisti in Italia ne vedo circolare davvero pochi. Per fare un esempio concreto basti pensare che a furia di idealizzare il cd. “Made in Italy” non ci siamo accorti che oramai noi facciamo solo le buste dove impacchettare cibi altrui. Siamo il primo importatore al mondo di farine di grano ed oltre il 40% del grano duro che serve a fare la pasta italiana è prodotto all’estero. L’olio d’oliva ci arriva dal Nord Africa ed i pomodori concentrati da Cina e Vietnam. Lo stesso formaggio che grattugiamo sulla pasta è ottenuto da mucche alimentate con soia OGM: insomma la dieta Mediterranea si fa con prodotti del mercato globale, noi ci aggiungiamo quasi solo il logo.


Giorgio Gaber non ce l’ha detto…quindi lo chiedo a lei: gli OGM sono di destra o di sinistra?


In Italia sostengono la ricerca sui nuovi prodotti delle biotecnologie agricole solo delle sparute minoranze di innovatori in vari partiti politici (UDC, Riformisti DS, repubblicani, qualche esponente di Forza Italia), tutti gli altri si oppongono. Ben altro è lo scenario internazionale: coltivano OGM il Sudafrica di Nelson Mandela, la Spagna di Zapatero, il Brasile di Lula ed avanzatissime sono anche le ricerche nella Cuba di Fidel Castro. A questi Paesi si aggiungono USA, Cina, Indonesia, Canada, Argentina, India. Insomma le grandi agricolture planetarie e chi ha un’economia di mercato che deve competere su prezzi e prodotti intraprende la via del biotech.  Questa tendenza sta coinvolgendo molti Paesi Africani ed Asiatici. Mezza Europa si oppone, altezzosa, alle coltivazioni di OGM mentre è un importatore netto di milioni di tonnellate di derrate OGM (soia, olio di colza, mais e cotone): solo Romania (soia) e Spagna (mais) hanno delle coltivazioni commerciali consistenti.


A cosa ci servono questi OGM?


Esistono centinaia di OGM in agricoltura, ma solo pochi sono commercializzati. Servono ad affrontare vari tipi di problematiche: resistenza a patogeni, a virus, alla disidratazione, alle erbe infestanti. Oppure forniscono un aumentato contenuto nutritivo, di vitamine o di antiossidanti.


Quelli finora commercializzati sono sostanzialmente solo due e rispondono ad una logica puramente commerciale per limitare l’impatto della chimica in agricoltura. Il loro compito è ridurre i costi per l’acquisto e l’uso di pesticidi, oppure permettere di utilizzare erbicidi facilmente degradabili: in entrambi i casi i fatturati dell’industria chimica vengono molto ridotti mentre aumentano in maniera consistente quelli delle ditte sementiere del biotech.


Lei ha brevettato qualche OGM?


Si più di uno e sempre tutti a nome e per conto del CNR e quindi indirettamente del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. Quindi è il Governo italiano il titolare del brevetto, io sono solo un inventore.


Leggi la 2^ parte >>>


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Articolo pubblicato da: Welch

Messaggio N° 1599
Tag: Sport
25-07-2005 - 23:48

GP di Germania 2005

Digiland vi segnala il Forum
"Parliamo di... Sport"
per discutere di questo argomento!



Sesta vittoria stagionale per Fernando Alonso e settima per la Renault, ormai entrambi predestinati ai rispettivi titoli mondiali.


La forza della squadra francese e del suo pilota di punta sta nel perfetto equilibrio generale tra prestazioni e affidabilità, cosa in cui la McLaren pecca, nonostante sia riconosciuta come la macchina piu performante del campionato.


Fino a poco piu di metà gara infatti, Kimi Raikkonen stava letteralmente dominando. Partito stavolta da una pole position stratosferica, visto il carico di benzina che aveva a bordo, ha accumulato un vantaggio sul suo rivale per il titolo, di circa undici secondi, inanellando giri velocissimi con la costanza di un metronomo.


Alonso era consapevole del fatto che era inutile cercare di prenderlo, ma alla fine la sua pazienza l’ha premiato, quando Raikkonen si è dovuto ritirare col motore Mercedes arrosto (anche se si parla di un problema idraulico).


Per il finlandese ormai il mondiale è solo una visione, non basta piu il binocolo per scorgerlo, gli serve almeno un telescopio, 36 punti di distacco a questo punto sono piu che troppi.


Gara stupenda invece del suo compagno di squadra Juan Pablo Montoya, partito ultimo a causa di un tremendo errore in qualifica all’ultima curva che gli ha evitato di partire dalla prima fila. Il colombiano con una macchina stracarica di benzina è stato perfetto nella gestione della gara, deciso nei sorpassi quando poteva rischiare, ha evitato di attaccare il duo Schumacher – Button , ben sapendo che comunque si sarebbero fermati ai box a  breve, insomma una corsa matura e consistente per Juan Pablo che coglie un’ottimo secondo posto che gli consente di riprendere quota in classifica.


Terzo posto per la B.A.R. di Jenson Button, che torna ad assaporare il gusto del podio con una gara consistente fin dalle prime fasi, e condita da una perla come il sorpasso  su Michael Schumacher all’ormai noto tornantino di Hockenheim.


Quarto è giunto il buon Fisichella, anch’egli autore di un’ottimo sorpasso sul tedesco della Ferrai all’ultimo giro, sempre al tornantino. Stavolta Briatore ha elogiato piu la gara di Fisico che quella di Alonso, e a ragione, visto che il romano ha avuto dei serissimi problemi ai freni per buona parte della gara, tanto che dai box stavano seriamente pensando di farlo rientrare definitivamente ai box.


Quinto Michael Schumacher; la Ferrari stavolta sembrava avere un ritmo decente per buona parte della gara, col tedesco sempre in terza posizione, poi i tempi son calati paurosamente, così è venuto fuori un quinto posto davvero poco soddisfacente. Nell’ultima parte di gara il pluricampione del mondo era in netta difficoltà e rischiava il sorpasso perfino dal fratello Ralf Schumacher (sesto)e dalla Red Bull di Coulthard(settimo), ancora a punti dopo una gara concreta tenuta su buoni ritmi.


Chiude la zona punti Massa che con la Sauber fa quel che può, ma almeno non fa sfracelli come il compagno di squadra Villeneuve, che ne ha combinato di tutti  colori, distruggendo anche l’anteriore della sua Sauber in un tentativo di sorpasso su Monteiro in cui comunque il pilota portoghese ha una parte di colpa.


Trulli, penalizzato anche da un passaggio in corsia box ha stavolta vissuto una giornata negativa, cosi come Barrichello, che nonostante una tattica abbastanza diversa dal compagno di squadra, non ha preso neanche un punto.


La Ferrari insomma è proprio in netta difficoltà, ormai non si puo fare molto, e i pochi punti che separano Schumy da Raikkonen fan quasi ridere, perché la differenza tra McLaren e Ferrari in realtà è molto maggiore.


Alonso rischia seriamente di diventare il piu giovane campione del mondo della storia della F1, a quanto pare alla Mercedes piace regalare punti agli avversari e di conseguenza i titoli mondiali, anche se forse Raikkonen farebbe meglio a guidare con piu serenità e a non tirare ogni volta il collo alla sua vettura, se si vince con un grande distacco sul secondo, non vengono dati piu punti.


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Articolo pubblicato da: ReyMysterio619

Messaggio N° 1598 20-07-2005 - 09:40

Un uomo single cucina: La Ricetta perfetta - Tacchino a cena

Digiland vi segnala il Forum
"L'arte della cucina "
per discutere di questo argomento!



Acquistare un tacchino di circa 5 chili per 6 persone e una bottiglia di whisky; sale, pepe, olio d'oliva e lardo. Lardellare il tacchino, cucirlo, aggiungere sale e pepe e un filo d'olio.


Scaldare il forno a 250 gradi per 10 minuti.


Nell'attesa bersi un bicchiere di whisky.


Mettere in forno il tacchino su di un piatto di cottura. Versarsi altri due bicchieri di whisky. Bettere il dermosdado a 300 gradi ber 20 minuti. Versciarsci dre bicchieri di whisky.


Dopo una messci'ora, aprire il forno della porta e sciorvegliare la bollitura del tacchetto. Brendere la vottiglia di vishschi e infilarscene una bella golata nel gargarozzo.


Dopo un'altra bezz'ola, trascinarsci verscio il forno, spalancare quella accidenti di porta e ributtare - no, rimirare - no - nsomma, mettere la gallina nell'altro verscio. Uscitionarsci la mano con la accidenti di porta e chiuderla - porca ######!


Cercare di scedersci su una accidenti di scedia e verscarsci un uissski dibikkiere - o il contrario, non scio' piu'. Nuocere - no, suocere - no cuocere no, ah si', cuocere l'animale be ore.


Eh hop!, un bicchierino! Sciempre gradito. Levare il forno dal dacchino. Rimboccarsi un po' di wisdky. Cercare di nuovo di estrarre il pomo, perche' la prima volta no ci sciamo riusciti.


Raccogliere il facchino caduto sul pavimento. Pulirlo con uno schifo di traccio e sbatterlo su un gatto, un matto, un piatto. Ma hissenefrega. Spaccarsi la faccia a causa del grasso rimasto sul soffitto, sul pavimento della cugina e cercare di rialsarsi.


Decidere che sista meglio tutti giu' per terra, ridere di pancia e finire la bottiglia di rhisky. Arrambicarsi sul letto e dorbire dudda la note.


Mangiare il tacchino freddo con la maionese l'indomani mattina e per il resto della giornata ripulire il disastro fatto in cucina.


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Articolo pubblicato da: The_Ci_Sky

Messaggio N° 1597 20-07-2005 - 09:30

Corso HTML per districarvi nel Web

Digiland vi segnala il Forum
"Districarsi nella rete"
per discutere di questo argomento!



Da oggi Digiland vi offre la possibilità di districarvi nel Web grazie ad un utilissimo piccolo corso HTML scritto dagli stessi Digileader in modo semplice e schematico.


Il corso parte dalle basi dell’HTML fino alla spiegazione ed all’utilizzo di tutti i vari TAG che servono per generare le vostre pagine WEB. Ovviamente il corso non spiega come utilizzare i vostri programmi per la creazione di pagine web ( es. Front Page, Dreamweaver , ecc.. ), ma ha l’intenzione di farvi capire come e perché vengono utilizzate quelle sintassi per scrivere le vostre pagine.


Ma bando alle chiacchiere…


Se volete dare un’occhiata al corso fate un salto al seguente indirizzo:

http://digilander.libero.it/corso_html/


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Articolo pubblicato da: webandnet

Messaggio N° 1596 20-07-2005 - 09:07

Affetto e cori a Paolo Meneguzzi

Digiland vi segnala il Forum
"L'ultimo cd che ho ascoltato..."
per discutere di questo argomento!


Il 9 luglio 2005, nella piazza centrale di Limbiate si è svolto il concerto di Paolo Meneguzzi.


Una piazza gremita di gente: genitori con tanto di figli a seguito, ragazzi e ragazze, ma soprattutto il fan club di Meneguzzi composto da una decina di ragazzine scalmanate.


Le prime note suonate, non sono state quelle del cantante tanto atteso, bensì quelle di una band che ha riscosso poco successo, data la scarsa attenzione dedicatagli. L’arrivo del cantante (previsto per le 9 e 30 ma in realtà ritardato di qualche ora dato il traffico intenso) è stato segnato da una grande ola della piazza. Il nervosismo circondava il palco. Nel back stage gli organizzatori impazienti del suo arrivo, giravano in lungo ed in largo per aver informazioni, tutto inutile.


Alle 10 e mezza appare dal nulla una Porche Cayenne nera con vetri oscurati. È lui. All’arrivo dell’artista la gente che lo aspettava pazientemente dietro al palco si è spostata in massa sulla via che costeggia la piazza per poterlo vedere, creando un ingorgo tale da far intervenire la security per poter far passare l’auto del cantante.


Qualche minuto di trepida attesa per far preparare Paolo, ma dopo vari cori in suo onore, eccolo salire dalla scaletta a due metri da me sul palco, un boato lungo tutta la piazza si è alzato quando sono state suonate le note di “lei è”, proseguito per il suo arrivo sul palco e per l’inizio del vero e proprio concerto, essere li, di fianco al palco, a 50 metri e meno da lui è stata un’emozione indescrivibile, poterlo vedere così vicino, per tutto il concerto non è una cosa che succede tutti i giorni, non a caso le ragazzine del fansclub ci guardavano chiedendo di poter entrare per poterlo salutare, ma ovviamente non era possibile.


Dopo un paio di canzoni e alcuni disguidi tecnici dovuti ai bassi troppo alti, una piccola pausa per farlo rifocillare, per salutarlo, parlare con lui e farci fare autografi e foto (momento molto imbarazzante) e, ovviamente per far riposare i quattro giovani ballerini che alle sue spalle svolgevano coreografie splendide, ma molto impegnative.


Nella pausa sul palco sono saliti gli artisti che nel tardo pomeriggio, prima del suo arrivo, avevano allietato l’attesa dei fans, ma non hanno riscosso successo dato che la folla intera inneggiava Meneguzzi, dopo un quarto d’ora di attesa, sul palco si sono spente le luci, il cuore ha cominciato a battere forte e alla loro riaccensione eccolo dietro di me che stava per risalire la scaletta: un urlo incredibile della piazza per la nuova apparizione del cantante, dopo una breve introduzione al nuovo pezzo ”Sara” le note hanno scandito alcuni istanti di silenzio con l’ingresso dei ballerini, facendo ricominciare così la seconda parte del concerto. A conclusione della serata il saluto del cantante alle istituzioni di Limbiate e la presentazione dei ballerini, anche se il vero protagonista della serata è stato il pubblico accorso, che ha regalato al cantante un ricordo splendido ricco di affetto e di applausi.


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Articolo pubblicato da: spino83

Messaggio N° 1595 14-07-2005 - 09:59

I tic nervosi degli italiani

Sono circa mezzo milione, di cui 50 mila gravi, gli italiani 'malati di tic'. Queste persone, fin dalla più tenera età, si confrontano, fino ad arrivare a convivervi, con movimenti incontrollabili che nascondono una vera e propria patologia detta sindrome di Gilles de la Tourette.


La cura contro questa patologia rara, ribattezzata 'malattia dei tic multipli e complessi', esiste da anni. ''Si tratta solo di farla conoscere e di applicarla'', avvertono gli esperti, che si sono riuniti per un convegno sul tema al Policlinico 'San Marco' di Bergamo, sede del Centro di riferimento nazionale.


I tic dei pazienti piu' gravi sono azioni compulsive, spiegano gli specialisti in una nota. In altre parole, i malati non possono fare a meno di compiere un determinato gesto, a volte sconveniente o vietato: spingere, stringere, toccare qualcuno o qualcosa, urlare all'improvviso frasi volgari o sconce. Gli esperti ricordano infine come la sindrome de la Tourette, che ''insieme alle sindromi ossessivo-compulsive e' al confine con gli stati di disattenzione-iperattivita' dell'infanzia'', non siano più di competenza psichiatrica, bensi' neurologica, poiché tra i fattori scatenanti sono emerse anche cause organiche quali le infezioni da streptococco, come per l'autismo. Non dimentichiamo però che i tourettiani fiutano, ammiccano e si schiaricono anche la gola.


Contro l'isolamento e la discriminazione che affligge questi malati, spesso afflitti anche da carenze delle capacità di concentrazione ed attenzione, si concentrano le attivita' dell'Aist(link a www.tourette.it ). Questa associazione punta a creare una banca dati sulla sindrome, sui centri specializzati diffusi in tutta Italia e a creare una sede di riferimento con un segretariato centrale e un ambulatorio gratuito, presso la Neurologia del Policlinico San Marco. E' scopo dell'associazione anche organizzare convegni sulla malattia e promuovere il riconoscimento della sindrome da parte del sistema sanitario nazionale, affinché i farmaci sul mercato possano essere rimborsati.


Secondo lo studioso inglese, Paul Mashall: "L'unica cura per la sindrome di Tourette; oltre all'eliminazione dei sintomi di Tourette, richiederebbe l'estirpazione o la ricostruzione del DNA cellulare dell'individuo, per quei caratteri che trasportano la caratteristica di Tourette. Questa cura per la sindrome di Tourette, sono sicuro che funzionarebbe come forse il semplice invito per la maggior parte di noi, particolarmente per quelle persone che già soffrono di timidezza e eccessiva riservatezza, afflitti da problemi relazionali, di stare lontani dalle cause statenanti". Attualmente esistono sia trattamenti farmacologici con moderne medicine, sia trattamenti alternativi che sembrano essere meno invasivi e privi di effetti collaterali, così come moderne procedure neurochirurgiche.


A tal proposito, alcuni neurochirurghi statunitensi dell'ospedale universitario di Cleveland, in Ohio, hanno effettuato un intervento innovativo su un ragazzo di 31 anni, malato dall'eta' di sei, ormai incapace di controllare parole e movimenti. La tecnica usata e' quella della stimolazione cerebrale profonda, che consiste nell'introduzione di piccolissimi elettrodi nel cervello, con il compito di regolarne l'attivita' elettrica. Questo tipo di operazione che si esegue gia' sui malati di Parkinson, consente di ridurre il tremore. Il capo dell'equipe di chirurghi, Robert Maciunas ha così commentato : ''Ma siamo rimasti sorpresi dei risultati sul giovane affetto dalla sindrome di Tourette, che dopo l'intervento ha visto sparire completamente i sintomi della malattia''.


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Articolo pubblicato da: luc_30

Messaggio N° 1594 14-07-2005 - 09:37

La domanda più frequente in chat: "Che taglia porti?"

Digiland vi segnala il Forum
"Chatta che ti passa!"
per discutere di questo argomento!


Ho letto molte cose riguardo le chat in genere, tutti parlano di tutto, ma l’argomento che pecca di approfondimento è: le misure. Vi chiederete di che cavolo sto parlando e invece si tratta delle domande più digitate dagli utenti chat di tutto il mondo. L’atra sera sono entrata in chat dopo un bel po’ di tempo, sperando di riuscire a fare una bella chiacchierata tra persone normali e ci sono riuscita, però anche quella sera non sono mancate le fatidiche domande.

-Di dove sei?
Per capire subito quanti km dovrebbe fare in caso di incontro, capisco che sia una domanda di routine, ma non fatta come primo approccio.Quanti anni hai?
Sei sposata?
Meglio se lo è, non chiederà troppo tempo e poi ha le mani legate.
-Che taglia porti?


Una a questa domanda rimane basita e pensa "lo mando a quel paese subito o lo prendo un po’ in giro?" Sì perché devi fare bene i conti e decidere che taglia porti, se digiti 48 potrebbe essere troppo ma hai sempre la scappatoia che sei alta, se digiti 44 potrebbe essere poco, agli uomini in genere piacciono abbondanti e quindi faresti una scarsa figura, 46 troppo perfetto, quindi meglio 48. Dopo qualche attimo di esitazione dall’altra parte si vede comparire nel messaggio diretto: "che taglia di reggiseno hai?"


A questo punto una bella quinta non può mancare. Il malcapitato da parte sua comincia già a fantasticare e già vede passare nella sua mente una bella donna formosa che assomiglia molto a una delle bellone che ci fanno vedere in tv. Il più delle volte questi cacciatori di taglie si nascondono dietro una facciata nella realtà di tutti i giorni alquanto sempliciotta che però si carica a salve quando entra in chat, non mancano comunque gli uomini in carriera che hanno sempre tanto da fare in ufficio. La cosa più straordinaria è che se ti ribelli si arrabbiano e cominciano a insultare pesantemente, altra cosa straordinaria è che si tratta dei nostri mariti. Di solito sono persone che non hanno il coraggio di avere con la propria moglie un approccio un po’ più spinto perché la vedono solo come la madre dei loro figli dimenticando che anche la propria moglie è una donna e che anche noi sappiamo essere attraenti e provocanti quanto le donne che occupano la loro mente: spesso infatti sono le stesse mogli in questione che fanno sognare altri utenti di chat che entrano con lo stesso scopo, ironia della sorte.


Ammetto però che molte donne si lasciano andare parecchio negli anni e ci vuole un bel coraggio affrontare la porta della camera da letto, naturalmente idem per i maschietti. Direi che alla fine dei conti il problema principale è la mancanza di comunicazione tra queste coppie, sai che goduria scoprire, magari per caso, che la bellona con cui stai cercando un approccio o anche solo un eccitamento è tua moglie?! Un’altra cosa mi ha colpito in questi anni, è vedere come alcune  donne si sono abbassate a questi atteggiamenti un tempo solo degli uomini, va bene che il mondo sta cambiando ma mi auguro in meglio. Per concludere…viva la chat e tutto quello che ci regala, nel bene e nel male.


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Articolo pubblicato da: stella112

Messaggio N° 1593 14-07-2005 - 09:17

La spirale guerra-terrorismo

Digiland vi segnala il Forum
"Londra: nuove minacce?"
per discutere di questo argomento!



Chiarisco subito un punto: l’attentato di Londra è un crimine contro l’umanità più indifesa e contro la causa dei diseredati. Dunque occorre chiedersi: a chi giova tutto ciò?


Uno dei risultati immediati è stato lo stravolgimento dell’agenda politica del G8, ponendo al primo punto la “guerra al terrorismo” e rilanciando la strategia della “guerra preventiva” che vive una grave crisi di consensi e spera in un recupero di immagine. A tale priorità sono subordinate le altre questioni: il bisogno di sicurezza prevale sul blando sentimento di solidarietà suscitato dall’iniziativa spettacolare del “Live 8”. Tale “emergenza” è anteposta sia all’ingiustizia del debito economico dell’Africa, sia ai rischi derivanti dai mutamenti climatici terrestri. Ne consegue una drastica riduzione delle libertà individuali, sacrificate sull’altare della “sicurezza generale”.


Un altro risultato è l’isolamento delle lotte anticapitaliste portate avanti attraverso iniziative “anti-G8”, in cui i protagonisti non sono più 8 individui che si arrogano il diritto di decidere il destino dell’umanità, ma centinaia di migliaia di persone, di attivisti e semplici cittadini che si mobilitano per dar voce a sé e a chi non riesce a far sentire la propria.


La strage di Londra ha ridestato bruscamente l’opinione pubblica internazionale dallo stato di torpore generato dall’assuefazione alle immagini di guerra, orrore e morte, provenienti tutti i giorni dall’Iraq. È evidente che, quando simili vicende insanguinano New York, Madrid, Londra, anziché Baghdad o i palestinesi, la comunità civile reagisce in modo irrazionale. In tal senso, il terrorismo giova soprattutto a chi, prendendo a pretesto l’inquietudine diffusa tra la popolazione, ne approfitta per invocare svolte politiche in senso autoritario all’interno delle società occidentali.


Un altro punto concerne la questione palestinese. Negli anni si è consolidata una verità che più nessuno osa contestare, cioè che all’origine della “polveriera” mediorientale sta il problema palestinese: finché non si otterrà un’equa soluzione della controversia arabo-israeliana, non si potrà realizzare una pacificazione effettiva dell’area mediorientale, né un ridimensionamento dell’oltranzismo religioso. Se non si esce da questa spirale non si potrà costruire un avvenire di pace autentica, una condizione incompatibile con l’ingiustizia, in quanto il superamento delle tensioni internazionali presuppone l’eliminazione delle loro cause storiche.


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Articolo pubblicato da: robinhood20040

Messaggio N° 1592
Tag: Sport
11-07-2005 - 09:28

GP d'Inghilterra 2005

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Finalmente è arrivata la vittoria per Juan Pablo Montoya; stavolta il pilota colombiano ha corso una gara perfetta, aggressivo in partenza dove dalla terza posizione è passato in testa superando di forza Alonso e velocissimo nelle fasi cruciali di gara.


Ci sono stati motivi da brivido, quando soprattutto dopo il suo pit-stop, lo spagnolo della Renault  è rientrato in pista mentre Montoya arrivava a tutta velocità, alla fine ha avuto la meglio il colombiano per un paio di metri di vantaggio e anche al secondo pit-stop i due hanno rischiato di incrociarsi.


Alonso ha comunque prededuto il suo rivale più pericoloso per il titolo, ovvero Kimi “iceman” Raikkonen giunto terzo a causa di un’ancora infelice posizione in griglia di partenza.


Sembra che i motori Mercedes amino andare arrosto proprio nelle libere del venerdi sulla macchina del finlandese, costringendolo poi a una retrocessione in griglia di dieci posizioni.


Kimi ha comunque corso una gara straordinaria e se non fosse stato bloccato all’inizio da Schumacher e Trulli chissà che poteva combinare. Certo è che si è avuta l’impressione che le frecce d’argento non hanno sempre girato al massimo delle loro potenzialità, Montoya stesso è stato in grado di tirare fuori giri ultraveloci quando ne aveva bisogno.


Fisichella, giunto quarto, stavolta può solo sgridare se stesso per aver spento il motore nell’ultimo pit-stop, e avere così perso a favore di Raikkonen un podio ormai sicuro.


La B.A.R., in particolare dopo la prima fila di Jenson Button sembrava potesse essere più competitiva e invece ha tenuto un ritmo di gara ben lontano dai primi quattro, il quinto posto non è comunque malaccio e porta punti importanti alla squadra.


Le Ferrari ormai sembrano solo delle ombre, anzi parafrasando un celebre film western, delle ombre rosse.


Schumacher e Barrichello si devono accontentare rispettivamente di un sesto e settimo posto che sa di brodino riscaldato, è inutile, la F-2005 e le gomme Bridgestone non vanno per niente e il minuto e passa di distacco rimediato dai primi la dice lunga su fatto che la Ferrari ormai è definitivamente scesa giu dal trono che ha occupato per ben sei anni.


Assurde quindi anche le mail lette in diretta nel dopo gp su Rai uno, di certa gente che sostiene che c’è stato un accordo sottobanco per far andare piano la Ferrari apposta e rendere più interessante la Formula 1, oltre che fantascientifiche queste ipotesi sono un insulto al lavoro degli uomini di Maranello.


Ralf Schumacher infine con l’ottavo posto completa la zona punti, ma la Toyota anche con il nono posto di Trulli dimostra di aver perso un po la bussola, come la Red Bull del resto.


La Williams non ha perso solo la bussola invece, si è proprio persa in una crisi nera, dimostrata dall’undicesino e dodicesimo posto di Webber e Heidfeld che avevano, uno la versione nuova e l’altro la versione meno aggiornata della FW 27; davvero il team inglese sta facendo acqua da tutte le parti, peggio delle giornate di pioggia inglesi


Solo un ritirato a Silverstone, l’indiano dela Jordan Karthikeyan, e forse è meglio così dato che spesso si comporta da vero pericolo pubblico in pista.


Le Minardi, si sa, esistono, ma purtroppo non si vedono.


Le lotte serrate tra McLaen e Renault saranno il motivo d’interesse ormai fino alla fine del campionato, con Montoya che potrebbe fare da arbitro tra i duellanti Alonso e Raikkonen.


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Articolo pubblicato da: ReyMysterio619

Messaggio N° 1591 08-07-2005 - 14:05

Questa è la chat (a volte)

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"Chatta che ti passa!"
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Vorrei raccontare una piccola storia accaduta il 18 giugno scorso nella room "45 e dintorni", in cui una chatter (di cui non farò il nick ovviamente) entrando e dopo i rituali saluti e reciproche presentazioni, iniziò a parlare di se stessa: "stessa" perché presuppongo che fosse una donna.


Già, una donna! Una donna che soffriva, una donna ameraggiata, una donna delusa! Delusa dal fallimento del suo rapporto con un uomo dopo TRE lunghi anni! Tre lunghi anni! Quanti rapporti finiscono così! Si scambiano promesse, si dicono tante parole ma poi... Poi tutto finisce! Si è anche detto che quest'uomo promise una cosa: non cercava avventure! Voleva quanto di più profondo una donna potesse dare: AMORE!


Ma poi, come tutti e tutte, si è stancato! Stancato di questa donna, stancato delle responsabilità che un rapporto così potesse dare! Stancato di una donna che aveva un figlio e che doveva pensare anche al suo amore e al suo benessere! Quindi non era amore che cercava, ma altro, forse solo sesso per tre lunghi anni! O forse solo una comodità di una donna che lo amasse e che gli desse anche l'anima!


Naturalmente il nick in questione ebbe l'attenzione di quasi tutta la room. Si era lì, a leggere, capire, cercare per quanto possibile di alleviare le sue sofferenze, ascoltare insomma! Solo ascoltare e leggere! Tutto qua!


Già, perchè la chat è anche questo! A volte entrano i nick più disparati e sconosciuti, raccontano delle storie tristi, a volte inventate di sana pianta per attirare l'attenzione, a volte invece reali! Ciò che colpì l'attenzione di tutti gli interlocutori erano le frasi di questa donna; disse "Sono pronta a ricominciare la mia esistenza, ricominciare a vivere dopo una disavventura del genere, ricominciare a mettermi in discussione!"


Alcuni non la presero sul serio e la criticarono dicendole che la chat non era il luogo più adatto per queste confidenze! Ma come ho già detto a volte la CHAT è anche questo!


Rimettersi in discussione! A volte questa frase l'ho già sentita e letta migliaia di volte! Che vuol dire rimettersi in discussione? Forse ricominciare a vivere? Beh perchè non usare questo termine allora!
Dimenticare e ricominciare a vivere, senza bugie verso se stessi e verso il mondo che ci circonda! Ricominciare!


E le dicemmo tutti noi: "Dimentica il passato!" Non sarà facile sicuramente, ma come si suol dire, tutto passa... TUTTO!


Il punto credo che sia un altro... chi assicurerà a questa donna che un domani che avrà ritrovato la sua dimensione di essere umano, avrà ritrovato forse l'amore, avrà ritrovato se stessa, di non far pagare gli errori di quell'uomo ad un altro uomo? Chi assicurerà dalla sofferenza un'altra persona che vorrà intraprendere un eventuale rapporto con questa donna dall'essere trattato nella stessa maniera? Nessuno credo!


L'essenziale è che ci si renda conto che chi arriverà, se arriverà non c'entra nulla, che non ha colpe da espiare e che forse vorrà amarla per quel che è! Ma dubito che succeda! Spesso si fa pagare ad altri colpe che non hanno, PURTROPPO!!!


Questa è a volte la CHAT!!!


Per il resto alla prossima puntata!!!


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Articolo pubblicato da: oktobered

Messaggio N° 1590 08-07-2005 - 13:51

Il rapporto tra i due sessi: catastrofico (o quasi)!

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"Che fatica essere uomini... forse!"
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Come donna ho le mie esperienze di vita come tutte le persone, ma una domanda che mi pongo è cosa pensano le donne degli uomini, non del loro uomo ma di uomo come essere differente da loro ma che fa parte della loro esistenza.


Si possono avere varie opinioni in base alle esperienze personali che si maturano durante la propria esistenza. Se chiudi gli occhi e pensi all‘uomo cosa senti? Sì perché l’intrigante è proprio questo, non cosa pensi, ma cosa senti. I rapporti tra i due sessi sono sempre stati e continueranno ad essere contrastanti, vuoi per divergenze sentimentale o per la mancanza di comprensione tra loro, ma succederà un giorno che quest’ultimi riusciranno a guardarsi negli occhi con la serenità che sarebbe tanto auspicabile per una ben più proficua convivenza? Di solito questo accade in tarda età o in persone con una certa maturità interiore che riescono a mettere d’accordo i sensi con la ragione.


Considerare l’uomo in maniera negativa riesce sempre molto facile alle donne e non escludo il contrario, il dolore causato da loro per una diversa visione dei rapporti tra i due sessi e ben vivo in tutte noi , si perché la donna vede il rapporto con l’uomo come una cosa che dovrebbe essere come una favola che si ripete , invece per l’uomo essendo più predisposto a far prevalere il suo istinto lo vive molto più materialmente.Ho provato in più occasioni, trovandomi in compagnia di più donne a fare la fatidica domanda: cosa pensate degli uomini? Come se una folata di vento gelido fosse arrivata mi sono sentita quasi assalita dalla loro reazione che come potete immaginare è stata alquanto irruenta e oserei dire poco positiva, perfino mia figlia di 14 anni ha già un giudizio negativo, infatti tutte hanno manifestato uno stato d’animo irrequieto verso questa argomentazione e questo ha fatto si che in me nascesse la voglia di scoprire il perché di tanta rabbia.


Per una gran percentuale di donne l’uomo è un essere di cui ci si può fidare poco, non dà tutta quella sicurezza mentale di cui si avrebbe bisogno, però appena quest’ ultimo manifesta una voglia di tenerezza e quindi coccola la donna, lei è subito pronta a fargli da crocerossina, forse perché in noi giace nascosto l’istinto di mamma, ecco perché quando questa magia svanisce per l’ uomo, noi povere cenerentole ci ritroviamo con il cuore in pezzi. Piano piano però questa situazione sta cambiando perché stanno cambiando le donne, le nostre figlie infatti vedono una donna diversa da quella che siamo state abituate a vedere noi, una donna al servizio del marito che vive per lui eliminando il più delle volte il proprio essere.Ora la vedono più come una persona indipendente e sicura che non ha necessariamente bisogno di avere accanto un uomo, ma ci sta assieme perché le fa piacere, infatti quando questo viene a mancare il più delle volte la coppia scoppia.


Gli uomini sono disorientati da queste donne meno disponibili e più indipendenti e sono a disagio specialmente nei rapporti personali in quanto anche le donne hanno imparato ad essere come loro, meno disponibili e più farfalline, infatti se prima era la donna a doversi preoccupare dei tradimenti all’interno della coppia, ora la situazione, non dico che si sia capovolta ma perlomeno pareggiata. Il parere che ho riscontrato più frequentemente tra le donne li propone come uomin infantili, egocentrici ed egoisti, sono dei bambini cresciuti, convinti che il mondo giri attorno a loro.Sono affermazioni dure ma che purtroppo vivono forti nei cuori delle donne.


Quante volte se gli uomini sentissero i pensieri che passano nella nostra mente si nasconderebbero per la vergogna, mentre se le donne sentissero quelli degli uomini probabilmente li prenderebbero a calci. Mi rendo conto che non è una bella presentazione quella che ne è uscita per quanto riguarda gli uomini, ma è il pensiero delle donne. Spesso siamo noi donne che ci lasciamo trattare poco idoneamente nei rapporti personali con l’altro sesso e sono felice che comunque siamo ad un cambio generazionale, le donne vecchio stampo vivono ancora nelle nostre mamme, in cui noi donne non ci riconosciamo più.


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Articolo pubblicato da: stella112

Messaggio N° 1589 08-07-2005 - 13:31

Attentati a Londra

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"Londra: nuove minacce?"
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Alle ore 8.50 la prima esplosione all’interno della metropolitana londinese che ha interessato due convogli. Si è ipotizzato inizialmente uno sbalzo alla rete dell’energia elettrica. Subito le smentite da parte del gestore. Si sono poi susseguite diverse esplosioni oltre che all’interno della ferrovia sotterranea anche in superficie (Russell Square, Moorgate, Algate). Un autobus a due piani, il 59, squarciato al centro della city, Russell Square, ma si parla anche di altri mezzi pubblici coinvolti. Molte ancora le persone intrappolate all’interno della metropolitana.


Le informazioni si diffondono confusamente, il responsabile della polizia parla di sei deflagrazioni ma non intende quantificare il numero di vittime coinvolte.Secondo le dichiarazioni di fonti non ufficiali si stima una cinquantina di vittime, ma i numeri sono ancora azzardati e non verificati.


Tutto questo mentre si stavano svolgendo a Gleneagles (Scozia) i lavori del summit del G8.
Tony Blair, premier inglese e padrone di casa, sta valutando se interrompere e addirittura annullare l’assemblea. Blair ha voluto parlare alla sua popolazione ribadendo l’intenzione di voler lasciare, per il momento, Gleneagle e far ritorno a Londra per discutere con i vari organi governativi.


Lavori parlamentari sospesi anche in Italia per solidarietà, con l’esplicita richiesta da parte del Parlamento di essere costantemente informato dal Governo.


Le ipotesi sull’attentato

Andrea Angeletti, presidente del centro studi internazionali, ha affermato: “si tratta di un progetto che richiede anni, in un contesto di città blindata per i lavori del G8. La Gran Bretagna è una nazione che può vantare i migliore servizi di sicurezza”. Per Angeletti sono tre le ipotesi sull’origine degli attentati: Ira (per rivendicare la loro linea politica), matrice insurrezionalista o terrorismo islamico. Primi messaggi di rivendicazione corrono sulla rete gruppo segreto della jihad per Al Qaeda in Europa corrono lungo internet ma per il momento non si attribuisce alcuna attendibilità.


Le ripercussioni si sono fatte sentire anche sul mercato finanziario internazionale con un tonfo generale dei vari indici.


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Articolo pubblicato da: EDEN81

Messaggio N° 1588 05-07-2005 - 10:10

I Sugarfree

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"L'ultimo cd che ho ascoltato..."
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I cantanti italiani che sono riusciti a fare breccia nel mio cuore sono veramente pochissimi, il mio impatto con la musica lo paragonerei all'innamoramento per le persone, ossia dev'essere una cosa immediata, istantanea, il cosiddetto colpo di fulmine. Mi deve colpire subito fin dall'inizio e così è sempre stato fin da quando mi "innamorai" di Max Pezzali e i suoi 883 e, anni prima, di Eros Ramazzotti.


Ma, come dicevo, tra gli artisti italiani, negli ultimi anni, non c'era nessuno che mi emozionava particolarmente, canzoncine carine, belle voci sì, ma nessuno che riusciva a catturarmi anima e corpo. Mesi fa iniziarono a passare alla radio una canzone che mi colpì all'istante, sia per la musica, sia per il testo, ma soprattutto per la voce molto particolare dell'interprete: "Cleptomania".


Incuriosita da tanta meraviglia ho iniziato a fare ricerche su ricerche e passando da un sito all'altro ho raccolto un bel po' di materiale su questo gruppo, foto, articoletti e biografie, di tutto e di più. Finalmente dopo qualche tempo è uscito l'album, 12 pezzi uno più bello dell'altro. Ascoltavo quel capolavoro dalla mattina alla sera, a casa, in giro, sulla metro, era diventato la colonna sonora che mi accompagnava dovunque andavo. Anche se ormai conoscevo a memoria ogni singola canzone, ogni volta che le sentivo provavo un brivido inspiegabile.


Ogni giorno consultavo il loro sito ufficiale controllando le date dei loro concerti sperando in una tappa anche a Roma, invece niente di niente. "Roma: data e location da definire", così c'era scritto. Finchè il 27 giugno è accaduto una specie di miracolo: i Sugarfree sono a Roma e suonano all'Olimpico, ma non solo, Libero fa parte dell'organizazione!! Non ci posso credere!! Alle 20 stavo già lì, dopo una lunga attesa tra presentazioni di sponsor vari ecco che iniziano, arrivano sul palco, si presentano e salutano il pubblico. Si spengono le luci e partono le note di "Tra terra e cielo" ed ecco che da una nuvola di fumo colorato esce Matteo e con la sua magnifica voce inizia a cantare, una dopo l'altra, tutte le song dell'album più 2 cover. È inutile descrivere quanto era bello, è dotato di un carisma incredibile, le sue espressioni, il modo con cui si muoveva sul palco, il modo come si poneva al pubblico sicuro di sé ma allo stesso tempo molto umile, non ha fatto altro che confermare quello che pensavo di loro. Dopo il concerto mi sono munita di pass e sono entrata nel backstage, Matteo era lì seduto su un divanetto, visibilmente stanco ma sempre bellissimo, qui è molto difficile descrivere il mio stato d'animo in quel momento.


Quando ci siamo presentati e l'ho abbracciato ho sentito come una specie di scarica elettrica che mi attraversava dalla testa ai piedi. Abbiamo parlato per 1 sacco di tempo, è di una simpatia unica, abbiamo riso, scherzato come se fossimo vecchi amici, non si atteggia a divo, non se la tira per niente anche se se lo potrebbe permettere. Decisamente è una persona unica, mi ritengo molto fortunata per averlo conosciuto. Adesso è appena agli inizi, ma se continua così lo splendido Matteo sarà il re di ogni palco. Bravi Sugarfree, mi avete scosso inaspettatamente. In bocca al lupo per il Tour!!


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Articolo pubblicato da: LUCY63

Messaggio N° 1587
Tag: Sport
04-07-2005 - 20:56

GP di Francia 2005

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Vittoria casalinga per Renault e Michelin sulla pista di Magny Cours. Il team francese ha dominato ogni fase del weekend grazie ad uno stratosferico Fernando Alonso che si è comportato da vero toro scatenato.


Lo spagnolo ha siglato la pole e ha condotto la gara in testa dall’inizio alla fine ad un ritmo irraggiungibile per tutti gli altri, McLaren esclusa.


(Da notare come gli uomini Renault mostrassero fieri il logo della Michelin sulle loro tute alla fine del gp, volevano beffarsi della F.I.A. che non li ha ancora puniti per i fatti di Indianapolis? Volevano forse cercare di ridare credito alla casa francese dopo la figuraccia del gp americano? O forse volevano solo esorcizzare i problemi avuti dalle gomme francesi?...A voi la risposta).


Toyota e Ferrari, seconda e terza in griglia con Trulli e Michael Schumacher non hanno potuto nulla per contenere nei primi giri la superiorità della squadra francese, mentre le McLaren partite indietro e con una tattica di sole due soste hanno iniziato a rimontare e a girare forte quando ormai il distacco dal leader era significativo.


La squadra anglotedesca è stata l’unica ad essere in grado di soffiare la vittoria alla Renault gommata Michelin, ma alla fine Raikkonen si è dovuto accontentare di un secondo posto che per lui non ha certo un sapore dolce visto che il distacco da Alonso aumenta sempre più, e con nove gare al termine e 24 punti di distacco, il compito inizia a trasformarsi in un’impresa.


Il compagno di squadra di "Iceman" Raikkonen, si è dovuto ritirare mestamente per problemi idraulici.


Juan Pablo Montoya ha probabilmente lo stesso potenziale velocistico di Kimi, ma sembra adattarsi meno alle nuove regole e soprattutto è bersagliato dalla sfortuna, il che rende la sua stagione negativa, almeno fin’ora; con una macchina come la Mp4/20, che è riconosciuta come superiore alla stessa Renault, i risultati che si aspettano da Juan Pablo sono ben diversi, benché i suoi tempi siano spesso praticamente gli stessi di Raikkonen.


La Ferrari? Le buone qualifiche hanno tratto in inganno parecchie persone, alla fine Schumy si è dovuto accontentare di un terzo posto con un distacco tremendo dai due di testa e Barrichello dopo una gara condotta lottando contro tipini come Sato che tentano il sorpasso non appena vedono uno spiraglio dove passerebbe solo uno scooter, ha colto un inutile nono posto.


Il risultato è altamente deludente per il brasiliano, che nei giorni scorsi ha detto senza mezzi termini che scriverà un libro delle sue peripezie in Ferrari, dove dirà tutta la verità e nient’altro che la verità, manco fosse in un’aula di tribunale. Chiaro segnale che Rubens l’anno prossimo non sarà in Ferrari? Mah…vedremo come si svilupperà la faccenda.


Infine la Toyota non ha purtroppo retto il ritmo di gara che tutti si aspettavano, Trulli dopo aver contenuto il tedesco della rossa nelle prime fasi si è dovuto accontentare di un quinto posto finale davanti al connazionale Giancarlo Fisichella (sesto); ormai è chiaro anche agli ottusi chi venga preferito in squadra alla Renault, di sicuro non è l’italiano. Ralf Schumacher (settimo) completa i punti per la squadra giapponese che comunque è migliorata davvero tanto rispetto all’anno scorso.


La B.A.R. invece che dispone di due piloti dalle caratteristiche complementari, il regolare Button e il "kamikaze" Sato ha ottenuto un quarto posto con l’inglese, che porta a casa finalmente i primi punti della stagione. Il giapponese invece come spesso accade, da spettacolo, sorpassando correttamente (raramente) e arrivando talmente lungo che forse pensa di avere a disposizione delle vie di fuga lunghe come la pista di un aeroporto, almeno lui ci prova comunque a rendere la gara meno noiosa.


Ottavo posto infine per la Sauber del povero Jacques Villeneuve, bistrattato da mesi dalla stampa per le sue scarse prestazioni, intanto un punticino alla Sauber lo porta, mentre il compagno Massa si deve ritirare per un problema idraulico.


La Red Bull è apparsa in difficoltà su una pista liscia come un biliardo e che trattiene parecchio il calore. Inoltre i top team stanno apportando modifiche massicce alle proprie macchine, inevitabile che presto la Red Bull non potrà più andare a punti spesso come prima.


Insomma, pare che il mondiale piloti a questo punto abbia un solo candidato a meno di clamorosi colpi di scena comunque possibili; la Ferrari che si era posta con la Bridgestone l’obbiettivo del titolo costruttori pare debba abbandonare anche quella speranza, visto che come prestazioni Renault e McLaren sono ancora molto distanti.


Sarà un luglio caldissimo con altri tre gp in programma, che schiariranno forse definitivamente le idee su chi saranno i vincitori finali del campionato del mondo, certezza matematica


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Articolo pubblicato da: ReyMysterio619

Messaggio N° 1586 01-07-2005 - 22:18

Occhio... alla chattite

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Chi non ha mai letto la famosa raccolta di racconti " Decameron " di Boccaccio?
Beh... oggi vorrei essere io a raccontarvi una bella storia (dato che se ne raccontano tante) che probabilmente non tutti condivideranno ma spero mi sia data la possibilità di esprimere liberamente la mia teoria!
Oggi vi parlerò della chat... quel luogo oscuro e ameno in cui spesso si insidiano persone di ogni tipo e di ogni età... una specie di insalata mista in cui spesso i sapori non legano l'uno con l'altro!


Si è tanto parlato bene della chat, si è parlato di amori finiti bene, di nuove amicizie ma vogliamo davvero vedere sempre il mondo rose e fiori!? Vogliamo sempre filtrare la realtà affinchè agli occhi della gente appaia bella e ovattata quando non è sempre così!? Non è di morale che voglio parlarvi ma di cosa si rischia a trascorrere otto ore di fila in chat e come la chat, se utilizzata con poco criterio, può arrivare a demolire la psiche di una persona e a portarla a un punto tale da non saper più distinguere la vita reale da quella virtuale!


Da anni sono un assiduo frequentatore di una stanza di Digiland, Spazio Giovani e a dire il vero rimango allibito nell'osservare atteggiamenti a parer mio meritevoli di cure psichiatriche! Vorrei sintetizzare il tutto catalogando in breve gli atteggiamenti più preoccupanti e più angoscianti a cui ogni giorno devo assistere senza fiatare... altrimenti si rischia la lapidazione di massa, eh sì... questo è il prezzo da pagare quando si cerca di aprire gli occhi a chi preferisce vivere un sogno piuttosto che svegliarsi e iniziare a rimboccarsi le maniche per affrontare la vita di tutti i giorni!!


Allora iniziamo subito:


1. L'amore è cieco..è proprio vero!!


La chat credo sia sicuramente da valorizzare dal punto di vista della facile comunicabilità che permette ,in assenza di barriere e ostacoli sociali, di relazionarsi agli altri in modo più diretto e semplice! Tanto per intenderci..un timido che non ha il coraggio di farsi avanti in discoteca per provarci con una ragazza magari per troppa timidezza, in chat non ha questo tipo di problema! Ma invitabilmente chi decide di basare le sue relazioni sociali solo ed esclusivamente in un contesto virtuale rischia qualcosa di davvero angosciante!
Liti amorose, scenate di gelosia, fidanzamenti e sfidanzamenti, e il tutto con una persona che magari non si è manco mai vista!!Conosco persone che stanno insieme, che si dicono ti amo, che parlano di progetti e non si sono manco mai visti!! Ce ne rendiamo conto?!


2. Chi sei tu per giudicarmi senza conoscermi?!

Almeno una volta nella vostra vita vi sarà capitato di sentirvi dire questa frase in chat!!Certo perchè quando si entra in una chat si accetta, creandosi un'identità virtuale, di entrare in una comunità in cui si è tutti allo stesso livello di conoscenza reciproca... non veniamo conosciuti poi per quel che siamo ma per quel che appariamo e quindi dobbiamo aver la maturità di saperci mettere in gioco, di sapere che qualcuno ci giudicherà per quello che mostriamo e non per quello che siamo... se cerchi rapporti approfonditi cosa cavolo entri a fare in chat!?


3. Malizia fa rima con furbizia

Che la chat sia popolata da maniaci sessuali frustrati non c'è da stupirsene..quelli ci sono ovunque!! Vorrei più che altro riflettere sugli atteggiamenti di molte ragazze(quasi sempre dai tredici ai vent' anni max) che in un certo senso inducono un maschio a un approcio di tipo sessuale!
Difficilmente ho trovato una ragazza in chat che non facesse almeno una volta nell'arco di due ore un'allusione di tipo sessuale, e non parliamo poi di cosa possono dirti in privato..cose troppo scabrose da dirsi e davvero pesanti soprattutto se dette da ragazze che fino a ieri per Natale di facevano regalare il vestitino per la bambola! E' un continuo alludere a quello sempre e comunque..a volte devo verificare di persona l'identità sessuale di certe ragazze perché dai loro atteggiamenti stento a non credere che sia il solito pervertito con il nickname da ragazza!Le stesse ragazze però possono arrivare a bloccarti e a martoriarti pubblicamente se dici loro in faccia quel che sono o meglio..quello che vogliono apparire! Un atteggiamento di questo tipo mi fa davvero riflettere


4. Oggi mi ammazzo!!

Questo è la frase che più mi preoccupa..quella da ricovero e non scherzo!
E lascia già di suo allibiti ancor più se detta da una persona che la pronuncia perché ha litigato con l'amichetto di chat o per una lite virtuale con caio e sempronio... che tra l'altro non ha manco mai frequentato!!


5.Violenza da stadio

È quella che domina la chat..una forza oscura e incontrollata che induce le persone, senza un motivo valido, a trascorrere ore in chat a offendersi verbalmente spesso toccando cime di volgarità davvero impressionanti e vi garantisco che liti così non se ne vedono nemmeno qui a Milano in seguito a un tamponamento automobilistico!


E sapete che destino vi attende se cercherete di portare questi principi in una chat!? L'emarginazione piu completa!! Sarete voi gli amorfi, voi le persone da curare... un modo virtuale in cui le persone normali sono pazze e i pazzi sono normali... ci avete mai pensato se accadesse anche nella realtà?! Un consiglio... dosate bene vita reale e vita virtuale, non sono per l'abolizione della chat ma contro il suo uso smoderato... perché forse è vero, una realtà virtuale è più comoda di una  reale... apparentemente meno rischiosa ma spento un pc che vi resta!?


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Articolo pubblicato da: WebmasterSG
Messaggio N° 1585 01-07-2005 - 22:07

Come ti spacco un capello

Fin dall'antichità i capelli sono stati il simbolo della forza e della bellezza, come nella storia di Sansone e Dalila. Ancora oggi i capelli rappresentano, tanto per gli uomini quanto per le donne, un vanto, una parte del proprio corpo di cui non si può fare a meno, anzi che va curata al meglio perché è l'immagine della virilità nell'uomo e della femminilità nella donna.


All’analisi chimica del capello i costituenti principali, oltre all’acqua, sono: cheratina, lipidi, minerali e pigmenti.


Siccome il processo di cheratinizzazione è regolato da ormoni e sembra legato al metabolismo del colesterolo, consegue che carenze dietetiche e/o difetti enzimatici delle vie di sintesi del colesterolo e degli acidi grassi possono provocare una cheratinizzazione anomala che causa difetti strutturali del fusto. Invece i sali minerali deteminano in un certo senso la tonalità della nostra chioma. Chi ha una prevalenza marcato di Ferro, porterà capelli rosso-ramati, il Magnesio è più abbondante nei capelli neri, mentre chi ha i capelli castani preferisce il Piombo.


La dieta influenza la salute del capello a volte migliorandone la qualità, a volte causandone la caduta definitiva. Il diretto rapporto fra lo stato nutrizionale e la sintesi delle cheratine dure dei peli e delle unghie mostra come anche i capelli siano implicati nella misura della salute complessiva dell'individuo.


Gli amminoacidi fondamentali al capello possono essere così riassunti: la cistina, la metionina, l’istidina, la glicina, la fenilalanina e la tirosina. Ma è la presenza di cistina quella indispensabile alla cheratinizzazione, che è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo. Una alimentazione priva o povera di cistina determina sperimentalmente nell’uomo una netta diminuzione di produzione di capelli. Si è visto anche che in caso di carenza della vitamina B6 il tasso di cistina in circolo diminuisce e quindi la salute del capello ne risente. Una dieta ricca di cistina può essere adottata con il consumo di uova e di latte vaccino; oltre all'uso di cibi ricchi di vitamina B6 come carne, fegato, albume, latte, cereali integrali, soia e vegetali verdi, un integratore naturale di questa vitamina può essere il lievito di birra.


Se avete male ai capelli e non solo, potete comunque correre ai ripari e metterli sotto esame. Gli esami che si possono fare sono infatti molti. Qui sono elencati solo i più controllati: Pull test, test della spiga, tricogramma, fototricogramma, mineralogramma, Wash test, esame microscopico dei capelli caduti con il lavaggio (Wash test modificato), valutazione statistica dei capelli presenti sul cuoio capelluto e tricogramma deduttivo, tricoanalisi microscopica in luce polarizzata. Quest'ultimo, unito al mineralogramma ha assunto nel tempo particolare rilevanza scientifica. La tricoanalisi microscopica in luce polarizzata permette di misurare alcune caratteristiche in modo preciso e di metterle a confronto tra loro, con questa tecnica si analizzano le varie parti del capello: osservazione di un capello a livello del fusto, all'altezza dell'ostio, alla radice ed alle guaine, a livello del bulbo, rendendo così l'esame molto preciso e completo. Il mineralogramma è invece un test analitico che valuta la composizione dei minerali presenti nei capelli. Nel capello i minerali rimangono infatti incorporati per tutta la sua vita ed è quindi possibile non solo accertarne la presenza ma anche datarla considerando che la crescita media è di circa 1 cm al mese. Il rilievo ad esempio di arsenico, normalmente assente, consente agli organi di Polizia non solo di accertare un avvelenamento ma anche di stabilire con sufficiente precisione quanto tempo prima del decesso la sostanza è stata ingerita. La valutazione dei minerali non fa altro che mettere in evidenza alcune caratteristiche insite come che i capelli bianchi contengono meno rame e manganese; i capelli biondi contengono meno zinco; i capelli molto scuri contengono più rame; i capelli delle donne contengono in genere più magnesio, rame, cobalto e nichel.


L'esecuzione di questo esame richiede strumentazioni sofisticate come lo spettrofotometro di massa ad assorbimento atomico e quindi l'errore sta solo nell'interpretazione che gli si dà, meno nel dato che viene rilevato.


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Articolo pubblicato da: eliam

Messaggio N° 1584 01-07-2005 - 21:55

Romanzi rosa

Digiland vi segnala il Forum
"L'ultimo libro che ho letto..."
per discutere di questo argomento!


Coraggio ragazze, siamo sincere. Chi di noi non ha nemmeno una volta letto uno di quei romanzi rosa stile Harmony con l'immancabile lieto fine? Si, quei romanzi che magari pubblicamente critichiamo definendoli idiozie e/o troppo irreali per essere veri ma che poi ci capita comunque di leggere. Forse li abbiamo trovati come gadget in altre riviste, oppure in preda ad una enorme vena romantica li abbiamo acquistati al supermercato o ai mercatini sparsi un po' ovunque, oppure, perché no, ci piacciono da matti e ne compriamo a bizzeffe, che male c'è? Non so voi amiche, ma non mi imbarazza affatto confessare che io talvolta ci casco. E per fortuna il più delle volte casco bene, anche se non mancano le delusioni.


Prima di passare ad alcuni titoli che, personalmente, reputo meritevoli di lettura, vorrei analizzare un pochino il prototipo del romanzo rosa. Devo ammettere che, nonostante la citazione, non ho mai letto un romanzo della serie Harmony, non per altro che per la loro contemporaneità (almeno quelli che ho visto io), dato che preferisco il cosiddetto romanzo storico, che a quanto mi è sembrato di capire, copre la stragrande maggioranza dei libri di questo genere.


Il monopolio, per così dire, di questo genere letterario appartiene alle scrittrici di lingua inglese (e quindi America, Gran Bretagna, Canada, eccetera.) e fino ad ora non ho trovato nessuna autrice italiana (e se faccio un madornale errore, perdonatemi!)


Il periodo più usato (e abusato, forse) è quello romantico per antonomasia, ovvero il 1800, anche se numerosissimi sono quelli ambientati nel medioevo (nell'immaginario collettivo, epoca di prodi cavalieri e bellissime dame), comunque in un arco di tempo che va dall'anno mille al milleottocento. Sfortunatamente non mi è mai capitato di trovare storie ambientate in epoche come quella Romana o Greca, sarebbe divertente ma dubito che ce ne siano. E poi ovviamente ci sono quelli ambientati ai giorni nostri, ma come ho già detto, preferisco quelli storici. Spesso le autrici inserisco grandi personaggi storici nei loro racconti, ad oggi io mi sono imbattuta nel pittore spagnolo Goya, nel re Riccardo III ed Enrico Tudor, e addirittura in George Washington! Ma tranne nel caso di Goya, gli altri erano solo comparse.


Le trame sembrano avere tutte (o quasi) un unico filo conduttore, vale a dire l'iniziale antipatia o addirittura odio dei due futuri innamorati, e quindi vai di litigate furiose, dispetti,insulti e così via. Poi c'è quasi sempre una disgrazia occorsa ad uno dei due, vuoi un lutto, vuoi una bancarotta, un incidente e via dicendo. Solitamente ci sono di mezzo i soldi (eredità piovute dal cielo oppure da conquistare a costo della pelle, testamenti, cospicue doti, e così via.) e da queste situazioni nascono matrimoni di interesse (che inevitabilmente finiranno per diventare matrimoni d'amore) rapimenti a scopo di estorsione, fughe, rapine, intrighi, vendette trasversali. Insomma, cose che se scritte in un contesto "moderno", farebbero ridere e basta, ma se inserite invece in tempi di pizzi, merletti, carrozze e baciamano ci stanno a pennello. Le situazioni bizzarre non mancano (scusate.. ma una donna che nel seicento fa la corsara al servizio del re, unica esponente del gentil sesso, ovviamente giovane e carina, in mezzo ad uno stuolo di marinai che passano mesi in mare senza scendere a terra, non è un tantino grottesco? Nei romanzi rosa è normale!).


I personaggi principali sono solitamente l'opposto, ovvero uno dei due è bacchettone/a (o all'antica, che dir si voglia.) e altro più libero e spregiudicato. Uno è ricco (o nobile) e l'altra se non proprio povera sicuramente naviga in cattive acque, o vicervesa.Credo proprio che la morale voglia essere la vecchia e abusata massima "gli opposti si attraggono"!


Del linguaggio usato in questi romanzi è difficile parlarne, in quando essendo traduzioni dall'originale vengono sicuramente adattate alla nostra lingua. Si può dire comunque che non tutti seguono uno schema, vale a dire c'è quello molto forbito, con parole che nel linguaggio di tutti i giorni non usiamo, oppure scritti proprio come parliamo comunemente. Altra storia è la scelta - sicuramente delle autrici - del tipo di sviluppo della storia. Ovvero, in alcune i due innamorati si scambiano solo qualche bacio, o qualche tenerezza e tante parole dolci, in altre fanno robe turche con tanto di dialoghi a luci rosse, giusto per intenderci! Senza contare che passano velocemente dal dirsene di cotte e di crude al rotolarsi avvinghiati come polipi nel giro di poche.. righe!


Ultima osservazione: i titoli! Santo Dio, a volte sono delle autentiche sciocchezze. Titoli così scontati e privi di fantasia che ti scoraggiano dal comparli, mentre magari il racconto in se è bello. Spesso e volentieri è totalmente diverso dal titolo originale, che tradotto letteralmente sarebbe stato più carino, a mio parere. Titoli lunghissimi che in originale consistevano in un'unica parola. Ma dopotutto si sa, non si può avere tutto dalla vita.


Ora passiamo a qualche titolo, alcuni carini altri da evitare...

Il segreto di Lady Marian - Christina Dodd (il primo che ho detto, anni fa. Così così)

Per amore di un avventuriero - Barbara Dawson Smith (forse un po'cinico ma carino)

La fata del mare - Ruth Langan (la corsara!)

Il cristallo verde - Amanda Quick (uno dei più belli)

Cacciatore di stelle - Patricia Potter (avvincente)

Il profumo dell'erba - Mary Burton (uhm... non so,senza infamia e senza lode)

Angeli tra le Fiamme - Theresa Melville (troppo brutale, lo sconsiglio)

Il ventaglio indiano - Victoria Holt (bellissimo,niente roventi passioni ma bellissimo.)

Amanti nel tempo - Bertrice Small ( bella copertina ma storia un po' sciocca.)

Tutti, tranne l'ultimo (della Sperling), editi dalla Mondadori.


Che dire? Questo articolo non vuole essere nè celebrativo nè denigratorio, ma semplicemente una piccola finestrella - del tutto personale, s'intende - verso un mondo tipicamente femminile, quello del romanzo rosa! E così, tra giovani libertini, ragazze incorruttibili e colpi di scena più o meno sorprendenti, si snodano molteplici storie, belle o non belle, verosimili o assurde, appassionate o più virtuose, con le quali svagarsi un po' senza troppe pretese. Libri poco dispendiosi ma che possono essere divertenti o emozionanti o magari entrambe le cose. Oppure terribilmente noiosi! Ma d'altronde, il mondo è bello perchè vario!


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Articolo pubblicato da: Aida1

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