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Messaggi di Ottobre 2006

Messaggio N° 1988 31-10-2006 - 11:04

IO spio ... Tu spii... spio che????




Questa finanziaria "un sadda fari", credo che buona parte degli italiani abbia ormai le idee ben chiare su quello che l'On Prodi vuole propinarci con parole di ridistribuzione dei redditi al posto di legnate per aver votato Berlusconi, sta di fatto che anche i suoi compagni di merenda non la reggono più tanto.

Vedi i 3500 emendamenti della maggioranza e i 250 del Governo superano quasi i 4000 emendamenti fatti dall'intero Parlamento nella finanziaria dell'On. Tremonti nel Governo precedente.

In effetti, il Governo è alle strette le piazze cominciano a mormorare, e non sono quelle che battono le mani a Berlusconi, ma le piazze della gente comune di migliaia d’operai che oggi più che mai sono convinti del fatto che aver votato Prodi & merende ops compagni è stato un errore.immagine

Sempre la solita manfrina " il vecchio Governo ci ha lasciato un’eredità pesante, con quella faccia da salvatore del mondo,

ci racconta lui e Rutelli ( un’ora... e dico una sola ora di lavoro tra le mani Rutelli un l’ha) immagine

che il Governo Berlusconi ci ha lasciato debiti a non finire.............

Ma che du palle co sta storia, quando poi sappiamo che i conti sono stati controllati dalla Comunità Europea che li ha trovati in ordine e che con il rientro ultimo delle tasse pagate dagli italiani il famigerato 3% sarebbe stato raggiunto.


Senza parlare di Fassino, quello che ha il metabolismo di uno squalo,immagine

che grida e cerca disperatamente di modificare i "servizi", e certo.. hehehe... lui vorrebbe magari il ritorno del KGB giusto per meglio controllare i cittadini, magari quello made in Russia.

Ci ritroviamo operai in guerra, le piazze gremite di gente che urla basta a queste tasse, artigiani che si reggono le brache ormai in caduta libera, l'Alitalia in fallimento, le grandi opere pubbliche con migliaia di posti di lavoro..... bloccate, e cosa più realistica, vero e proprio misuratore dell'intolleranza della gente a questa finanziaria, è la rivolta dei Sindaci di città e paesi da Illy a Veltroni dalla Moratti alla Polibortone un vero è proprio NO detto dal popolo a Prodi tramite i suoi diretti rappresentanti i Sindaci, e il Governo o meglio il sig. Prodi ci dice che una finanziaria per esser giusta non deve piacere a nessuno...

Ma siamo pazzi o cosa????

Ma chi l'ha mai detto che una finanziaria deve, per esser equa, dispiacere tutti?

La Spagna di Zapatero si prepara a buttare fuori dei suoi confini 800.000 clandestini, che sicuramente troveranno asilo in Italia, considerando che la sinistra ha abbassato il limite d’anni a soli 5 per ottenere la cittadinanza, nei sogni della sinistra i voti di questa gente servono per farsi rieleggere, la Corte Costituzionale con le sue sentenze sistema il problema dell'espatrio dei clandestini dicendo che: Se il clandestino non ha i soldi per il biglietto a ben diritto di rimanere in Italia fino a che non troverà i soldi per ripartire.... heheheh vabbè sta sentenza trova il tempo che trova, e i TAR si preoccupano di proteggere il velo delle mussulmane dicendo che esulano dagli articoli di legge in materia d’ordine pubblico, vedi anche legge antiterrorismo.

La gente apre gli occhi e si rende conto, comincia a ribellarsi nelle piazze, e, mentre prima chi aveva votato per l'Ulivo era tranquillo di aver messo i soldi in banca, ora si ritrova tassati proprio quei soldi che mette in banca e con l'ICI e l'IRPEF in salita libera.

A questo punto occorre qualcosa che distoglie gli occhi degli italiani dalla caduta di consensi del Governo, e, cosa migliore di uno scandalo dirottato ad arte come quello dello spionaggio informatico delle tasse???

De artibus ingegno che Prodi, Fassino, Rutelli e tutti quelli della sinistra si ritrovano vittime di un efferato e indiscriminato controllo delle loro dichiarazioni dei redditi... sconcertati, addolorati e rammaricati per esser stati oggetto di tale angheria, disperatamente cercano di montare un vero e proprio Watergate.

Scusate.... hem hem, ma la dichiarazione dei redditi dei parlamentari non è, per legge, depositata presso il Parlamento a disposizione di chiunque desideri vedere cosa e in che misura questi personaggi pagano le tasse???? Il danno non esiste, sta di fatto che i più cliccati nel sito del Registro delle Imposte sono stati Totti, l’On Berlusconi e Sabrina Ferrilli che certamente non hanno, in TV o in altri luoghi, parlato contro di chi faceva incursioni curiose a fini conoscitivi.

Vero che rimane il metodo poco consono e irregolare ma che alla fine altro si configura in un illecito amministrativo, tant'è che il PM incaricato sotto sotto ride dei colleghi di Milano i famigerati Boselli & Company che avevano cercato d'intendere un vero e proprio complotto di spionaggio .... ecco sì comico.

Per qualche giorno il Governo ha preso aria e il sig. Prodi si è un tantino ripreso dallo spavento di veder crollare i suoi consensi popolari facendosi passare lui e compagni per povere vittime tra le mani di lupi famelici.

Un ultimo pensiero... "La morte" del Generale Dalla Chiesa c’insegnò che quando si viene lasciati soli, abbandonati dalle Istituzioni... si muore.

Sto pensando al giornalista, Gabriele Torsello, sequestrato ultimamente, che a differenza di chi prima di lui ha passato lo stesso guaio aveva alle spalle un Governo che si muoveva per liberarli..... mentre... Torsello, credo e sottolineo credo... è solo.

Ci aggiorniamo amici ... ci aggiorniamo!!!

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 1987 30-10-2006 - 16:25

CASALINGHE DEPRESSE...MA DA CHE?

E' anche stata fatta una serie televisiva con questo titolo, ma quelle non erano casalinghe depresse, erano casalinghe puttanaz che avevano come unico obiettivo fregarsi i mariti di altre casalinghe e fargli venire la depressione.

No, non mi venissero a parlare di casalinghe disperate, di casalinghe depresse ed annoiate, che sarei capace di mandarle in miniera a spalare carbone, per il semplice motivo che non si rendono conto della fortuna che hanno...ma se devono lamentà de che?!?!?


immagineNon hanno la più pallida idea di cosa vuol dire tutte la mattine della propria vita alzarsi e guardare il proprio letto che ti fà :"

vieni....vieni....vieniiiiiiiiiiiiii" e tu vuoi assolutamente riandarci in quel letto, invece nooooooooooo, lo guardi e gli dici " ci vediamo stasera, forse, chissà...se non schiatto durante la giornata"

Ed è solo l'inizio! Mi dicono non hai amiche, non esci con loro, ma non diciamo strunzate io ste amiche quando me le dovrei fare? Nella pausa pranzo ? Certo potrei fermare la prima che passa per strada  gli chiedo:" vuoi diventare mia amica? "E se non vuole gli dico tu deviiiiiiiiiii si tratta solo di 5 minuti al giorno! Oppure mentre sfreccio sulla sopraelevata a prendere mio figlio a scuola invece del cartello "oggi sposi" potrei metterne uno con scritto : se qualcuno legge vuole essere mia amica? così almeno ci frequentiamo quei 10 secondi che il semaforo è rosso!

Non ho tempo di essere depressa, o almeno ho a disposizione pochi secondi, che ne sò mi deprimo 10 minuti mentre bolle l'acqua della pasta, perchè poi devo portate in tavola la cena, che qui ci sta il lamento dei morti de fame " è tardi, quando si mangia, ma perchè così tardi che hai fatto fino a adesso? Che ho fattoooooooooooooooooo??? Vorrai dire che non ho fatto...vabbè ho capito, come suonano alla porta di casa non devo dire ciao, eh no....apro e faccio zac, tiè, gli schiaffo sotto al muso un piatto fumante di pasta, così se lo mangiamo direttamente sul portone...


Non sono depressa, però sono isterica vuoi mettere?? Non ho tempo per coltivare un rapporto di amicizia, ma posso tranquillamente parlare con la lavatrice, col cane o con la gatta, posso gettare le basi per un rapporto di stima reciproca con la pentola a pressioneeeeeeeee, e usarla per farmi la dilatazione de tutti i pori della pelle, insomma una amica estetista!

Le casalinghe si deprimono perchè devono sta sempre a pulire casa? E io allora dovrei impiccarmi al primo palo, lavoro e poi pulisco casa, e non venitemiiiiiiii a dire fatti aiutareeeeeeeeee. Ok mi faccio aiutare dal marito, risultato: devo dormire in un letto che sembra una cuccia per i cani, infatti il cane ci dorme benissimo, devo mangiare in piatti più unti che più unti non si può, e non mi fate dire altro che già sto digitando con il fegato in mano!

Sparecchio e intanto dipingo gli oggettini che voglio fare il decoupage, metto in frigo le mutande e il prosciutto nella lavatrice, giro il minestrone con il pennello e tento di dipingere con la cucchiarella di legno, mentre faccio gesti strani alla vicina, che ne sò magari se pensa che sono una pazza disadattata potremo inviarci messaggi con l'alfabeto muto dalla finestra e diventare amiche di finestra!

Allora mie care casalinghe non fate le piagnone, sfruttate la fortuna che avete e se proprio vi sentite annoiate, VENITEMI A PULIREEEEEEE CASAAAAAAAA!!!!!

di: sissunchi

Messaggio N° 1986 29-10-2006 - 23:34

NUOVOMONDO di Emanuele Crialese

Un film con Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa.
Racconta l'avventura di una famiglia siciliana che lascia il proprio paese per lo sconosciuto "nuovo mondo".  

Questo lungo viaggio è accompagnato da immagini oniriche di cipolle e carote giganti, alberi da cui piovono monetine squillanti, mare di latte in cui nuotano gli emigranti, un turbinio di emozioni ed incontri fra cui Lucy (Charlotte Gainsbourg) un'inglese abbandonata dal fidanzato in cerca di marito per poter approdare nelle nuove terre.

Un film dove le immagini e le sensazioni sono "quadri" sospesi, eterei, poetici.

Uno stile inconfondibile dove parlano gli occhi, le mani, i piedi, l'agire rude e semplice dei personaggi.

Immagini fantastiche, oniriche, alternate a momenti descrittivi forti dove spesso ha la meglio il silenzio.

...

di: claudiane

Messaggio N° 1985 27-10-2006 - 20:40

PERICOLO DI FUGA

Attenzione.

Questo avviso è rivolto a tutta la popolazione. Ogni singolo cittadino deve sentirsi coinvolto riguardo la drammatica situazione di dregado che sta prendendo piede nelle caotiche metropoli, nelle indaffarate città e persino nei più innocui paesi d’Italia: un esercito di ragazzini fugaioli sta invadendo le strade.

I soggetti da tenere sotto controllo sono quelli che frequentano luoghi di istruzione come le scuole, ma che, animati da insani desideri di trasgressione, hanno deciso di abbandonare la retta via dell’ubbidienza e del senso del dovere saltando le lezioni per assumere comportamenti antisociali.

Le cause sono sconosciute, l’unico modo per arginare il dilagare del fenomeno è agire sul sintomo. Tutti devono sentirsi obbligati a proteggere le nostre strade. Guardate con sospetto quei fanciulli che si aggirano per le vie fuori dagli orari scolastici e voi genitori, in quanto agenzia formativa primaria, intervenite in prima persona nel controllo a tappeto indagando con circospezione nelle abitudini dei vostri figli.

Schiere di militanti evasori scolastici si aggirano per le strade delle vostre città armati di zaini ipoteticamente pieni di materiale che dovrebbe dispensare cultura come libri, quaderni o vocabolari, in realtà contengono oggetti apparentemente innocui che i giovani delinquenti, trascinati dalla perfidia e dal desiderio di distruzione, sanno riconvertire sapientemente alla violenza.

Lasciate ai vostri figli una manciata di monetine pensando che le usino per comprarsi la merendina indispensabile per crescere sani e felici?
Ingenui! Sappiate che possono essere usate come strumento di libidine: il loro inserimento in ululanti scatole colorate chiamate videogames trascinerà i vostri figli in un mondo virtuale talmente intriso di violenza che li porterà a sentire l’irrefrenabile desiderio di sfogarla nella realtà.

Vostro figlio vi chiede di comprarvi un pennarello indelebile insistendo che abbia la punta grossa perché gli piace scrivere i titoli in grande?
Dubitate! Potrebbero essere proprio i pennarelli che gli avete preso voi i responsabili di quelle orribili scritte che imbrattano i muri di facciata della vostra casa.

La creatura nata dal vostro amore vi annuncia che è impossibile seguire la lezione di musica senza flauto e che quindi l’acquisto di quel dolce strumento è assolutamente necessario?
Sospettate! Le soavi note della Primavera di Vivaldi potrebbero essere usate per sfogare le energie adolescenziali sui parabrezza delle macchine inermi.

A causa del rischio di reazioni incontrollabili, la popolazione non può sostenere da sola il peso di un compito così difficile come l’intervento in prima persona nel controllo dei delinquenti. Ad assumersi il rischio saranno le forze dell’ordine che, vista la pericolosità e l’urgenza del fenomeno, si occuperanno della missione con assoluta priorità rispetto a tutti gli altri possibili interventi sul territorio.

Ricordate che il panico non serve a risolvere la situazione, se avvistate un soggetto sospetto allertate subito la polizia o i carabinieri; nel caso in cui la vostra segnalazione si rivelasse esatta ci penseranno loro a punire il delinquente riportandolo alla famiglia, la quale dovrà punirlo adeguatamente, e svergognandolo davanti alla pubblica piazza. Sopprimere i moti della pubertà, azzerare il brivido del pericolo, addormentare il desiderio di svago, in poche parole: ristabilire l’ordine. Questi sono i principi che devono portare la popolazione intera a sentirsi responsabile nel mantenere il controllo della situazione.

Solo una parola può salvarci: attenzione!

di: darxlady

Messaggio N° 1984 27-10-2006 - 20:05

Mai provato il gioco più venduto al mondo?

Già da ieri nei negozi di videogame la fa da protagonista la nuova espansione del mitico gioco più venduto al mondo da anni ormai, Pets, l'ultima espansione  di "The Sims 2".

Per chi non lo conosce basta fare una piccola ricerca nel web per rendersi conto della portata di fans che ha questo gioco. Esistono migliaia di siti e più ne cerchi e più ne trovi, sono come la catena si S.Antonio. Se ti ci metti perdi ore e ore in donwload per aggiornare e personalizzare il gioco scaricando oggetti per la casa, vestiti, pettinature e chi più ne ha più ne metta. Probabilmente  il bello del gioco sta proprio in questo.

Non pone limiti alla fantasia, i Sims conducono una vita quasi reale e siamo noi a decidere cosa e come devono fare, sempre che non ti ritrovi con l'aver creato un sims birichino che non ci sta proprio a seguire le tue regole, si...perchè quelli della Maxis sono riusciti a dare una volontà propria a questi esserini che girovagano per i nostri monitor.

E' stupefacente vedere cosa sono riusciti a fare. Hanno creato una simulazione di vita a dir poco reale. I bambini sono una meraviglia, sembrano veramente veri nei loro gesti, nei loro pianti, nei loro giochi. Gli adulti gestiscono negozi e credetemi a  far lavorare il personale non è per niente facile, si imboscano sempre in ascensore o te li ritrovi in piscina, pazzesco.

I sims si sposano, formano delle famiglie, anche i bambini si fanno come natura vuole, si tradiscono pure volentieri, insomma della vita reale non manca nulla.

Nella prossima espansione poi, ne esce una ogni sei mesi circa, si potranno avere anche gli effetti metereologici, vale a dire, pioggia, neve, sole. Insomma non si è mai finito di avere piacevoli sorprese. 

Buon divertimento a tutti. Se siete curiosi di vedere qualche video fate una ricerca usando come parole chiave " The sims 2 video" comunque vi posso garantire che non rendono mai come il gioco vero e proprio.

di: stella112

Messaggio N° 1983 27-10-2006 - 20:01

Reclame!

immagineA me piace l'idea di utilizzare spazi inconsueti come le stazioni ferroviarie per qualcosa di un po' diverso che non sia il solo correre per non perdere un treno o l'aspettare qualcuno che arriva.
Ogni tanto a Milano ci provano e generalmente ne vale la pena.
La mostra che è stata inaugurata ieri e rimarrà visibile per un mese è sicuramente interessante.
Si intitola "Pubblicità con giudizio, 40 anni di pubblicità bloccate dal Giurì" e di fatto celebra i 40 anni di attività del Giurì dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Cinquanta manifesti di pubblicità bloccate per motivi etici,morali, o perchè ingannevoli.
Questa immagine di Toscani fu bloccata nel 1991, mentre la pubblicità dei jeans Jesus - quella del chi mi ama mi segua, tanto per capirci - fu bloccata nel 1978.
Mica secoli fa, per dire.
Per questo la mostra è interessante.
Perchè aiuta a capire che percorso ha fatto la nostra sensibilità negli anni.
immagineSe poi penso che giusto ieri è uscito un volume commemorativo sul calendario Pirelli, nel quale sono riprodotte le immagini di Helmut Newton bloccate nel 1985 perchè ritenute scandalose dall'allora amministratore delegato della società, mi viene da sorridere.
La mostra sulla pubblicità è al binario 22 della Stazione Centrale di Milano.
Buon motivo per venirci.
O per lasciare a casa la macchina per una volta.

...

di: SandaliAlSole

Raduni di chat, un'emozione da non perdere!

 



Vi piace chattare? Dalla stanza non vi smuovono nemmeno le cannonate?

Allora sapete bene che una delle esperienze più divertenti della vita di Community sono i raduni!

Non avete mai partecipato ad raduno? Malissimo, rimediate subito! ;)

Per tutti quelli che non hanno mai vissuto uno di questi eventi, è difficile spiegare quanto sia emozionante il momento in cui si incontrano dal vivo persone che fino a poche ore prima erano solo una serie di caratteri sullo schermo e un profilo nella Community.

Da anni i chatters delle stanze di Libero organizzano raduni in tutta Italia: ci sono stati incontri di tutti i tipi, alcuni eventi frenetici ed entusiasmanti a cui hanno partecipato decine di persone e momenti più intimi in cui si sono consolidate anche dal vivo amicizie profonde nate in chat.

E tanti o pochi che fossero, in ogni caso, tutti hanno trascorso qualche ora spensierata passata insieme divertendosi e stringendo nuove amicizie.

Una bella cena in una trattoria, una notte folle in discoteca o trascorsa sulla spiaggia, un weekend in agriturismo: ogni raduno ha uno scenario differente, ogni raduno è qualcosa di speciale, animato dalla simpatia e dalla spontaneità della gente della Community.

La Community di Libero non vive solo dietro lo schermo del PC!

Non perdete l’occasione di scoprire tutta la simpatia dei chatters: una folla di volti e personaggi che vale la pena incontrare.

All’interno della Community cliccate su Raduni

Qui troverete una pagina dedicata interamente ai raduni organizzati e a quelli in programma: visto quante occasioni di incontrarsi e passare del tempo libero insieme? Sicuramente c’è stata o ci sarà quella più adatta a voi, vicina a casa vostra, in un posto che volete visitare o il raduno organizzato dalle stanze di chat che preferite.

Volete partecipare? E’ semplicissimo: scegliete il raduno che vi interessa e seguite il link che permette di segnalare le adesioni. Benvenuti a bordo!

E sarete in buona compagnia: pensate che negli ultimi cinque anni sono stati organizzati almeno sei raduni al mese, a cui hanno partecipato migliaia di persone e solo quelli che hanno utilizzato il tool delle adesioni sono più di 7000. E molti di loro si sono presentati con mogli e mariti, amici, fidanzati e fidanzate: sono tantissimi!

I raduni sono solitamente organizzati dai leader, e ci sono stanze che negli ultimi cinque anni ne hanno fatti più di venti: il record è – per ora – degli amici di  Emilia Romagna e Simpatia, ma anche Bologna e dintorni, Milano e dintorni, Brescia e dintorni, Roma e dintorni non scherzano.

E la lista è lunga, ogni stanza ha organizzato i suoi raduni: cosa aspettate a raggiungere la vetta della classifica?

Contattate uno dei leader: se avete idee per un raduno, vi aiuteranno ad organizzarlo utilizzando il tool per informare tutta la Community e gestire le adesioni.

E partecipate anche voi, non ve ne pentirete!

Se, invece, avete già partecipato a dei raduni della Community di Libero raccontateci come sono andati e... al prossimo appuntamento!

Staff Libero Community

Messaggio N° 1981 25-10-2006 - 11:59

Come veder morire il Tibet

Una grande tragedia
che la storia rischia di dimenticare.

Prendendo spunto dalla notizia apparsa ai Tg sulla uccisione di alcuni tibetani in fuga dal proprio territorio vi racconto in grandi linee cosa è successo negli ultimi 50 anni in questo stato.

Il Tibet è una nazione indipendente la cui storia risale al 127 a.C., uno stato invaso 47 anni fa, nel 1950, dalla Repubblica Popolare Cinese.

L'invasione e l'occupazione del Tibet è stata un atto di aggressione e una chiara violazione delle leggi internazionali. Oggi il Tibet è oppresso da una occupazione cinese, illegale e repressiva.

Il Dalai Lama, capo di stato e guida spirituale del Tibet, ha tentato per otto anni di coesistere pacificamente con i cinesi, ma la sistematica conquista del territorio del Tibet e del suo popolo da parte della Cina ha provocato ripetuti atti di repressione. Il 10 marzo del 1959, la resistenza tibetana è culminata in una insurrezione nazionale contro i cinesi e con la conseguente esiliazione del Dalai Lama.

Le Nazioni Unite hanno approvato tre risoluzioni sul Tibet, nel 1959, nel 1961 nel 1965, che hanno espresso seria preoccupazione per la violazione dei diritti umani e che hanno invocato : «la cessazione di pratiche che privano il popolo tibetano dei suoi fondamentali diritti umani e libertà, incluso il proprio diritto all'auto-determinazione».

La Cina non ha mai risposto affermativamente e si è sempre rifiutata di iniziare i negoziati.
La Cina insiste nel presentare la questione tibetana come una questione del Dalai Lama.

In passato Pechino ha elaborato una proposta in cinque punti per il ritorno del Dalai Lama, ma Sua Santità stesso ha affermato che il futuro del Tibet non riguarda il Dalai Lama bensì il benessere dei sei milioni di tibetani in Tibet.
Sino a quando
la Cina non comprenderà i veri sentimenti e aspirazioni del popolo tibetano, sarà molto difficile trovare una soluzione soddisfacente al problema.

Sono trascorsi 56 anni da allora e molti tentativi sono stati fatti per cercare di risolvere la triste situazione in cui il popolo tibetano vive sia dentro che fuori i confini del proprio paese.

Il Tibet fino al 1950 era un Paese libero e con una sua identità culturale, religiosa, etnica, linguistica, territoriale e politica, che ebbe imposte con la violenta aggressione militare e l'occupazione illegale da parte della Cina un'appartenenza geopolitica ed una sovrastruttura ideologica estranea alla sua storia e cultura.

Tuttavia tre importanti fattori hanno giocato e stanno interagendo nel togliere la questione tibetana dal silenzioso oblio in cui la Cina e gli interessi del ‘quieto vivere' internazionale lo avevano collocato.

Da un lato la maggiore diffusione e conoscenza della peculiare cultura tibetana, inscindibile dalla filosofia buddista, con i suoi contenuti di non-violenza e tolleranza, hanno condotto, tramite il coraggioso e paziente sforzo collettivo dei tibetani in esilio ed in patria alla promozione di una crescente solidarietà internazionale e alla nascita di un movimento mondiale per il sostegno, la difesa e la salvezza di questa immensa ed irripetibile eredità culturale, patrimonio dell'intera umanità.

Anche se non mancarono negli anni successivi all'insurrezione di massa del 1959 a Lhasa e alla violenta repressione che ne seguì le risoluzioni dell'ONU deploranti le manifeste violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali del popolo tibetano ed a sostegno del suo diritto all'autodeterminazione è soprattutto dalla fine degli anni ‘80 e negli anni '90 che si moltiplicano le prese di posizione del Parlamento Europeo, dei parlamenti nazionali, dei diversi governi che sollecitano il rispetto dei diritti umani in Cina ed in Tibet.

Per quanto riguarda il Tibet la Comunità Internazionale chiede in particolare il rispetto delle libertà religiose e del patrimonio culturale ed ambientale. Infatti in Tibet le attività religiose vengono ostacolate, l'autonomia dei monasteri buddisti è costantemente negata, nelle scuole la lingua tibetana viene progressivamente emarginata. Per coloro che non si sottomettono all'ideologia e alle direttive del regime vengono sempre più frequentemente denunciati, attraverso imprigionamenti arbitrari, torture fisiche e psichiche, condanne a morte.

Cuore strategico e geografico dell'Asia, il territorio tibetano che si estende per ben 2500000 kmq ad un altitudine media di 3500-4000 m. s.l.m., ha subito deforestazioni incontrollate, sfruttamento intensivo delle miniere, è stato utilizzato come deposito di scorie atomiche e per l'insediamento di basi nucleari e missilistiche, minacciando così di rendere sempre più precario l'equilibrio ambientale e politico dell'intera regione.

Durante i quaranta anni di occupazione militare cinese sono stati demoliti circa seimila monasteri, templi e monumenti artistici, mentre negli ultimi anni le ruspe hanno stravolto e appiattito la fisionomia urbana della capitale, Lhasa, distruggendone quasi completamente l'antico centro storico.

Nel tentativo di assimilare definitivamente il Tibet, la Cina porta avanti una politica di trasferimento di coloni cinesi che ha reso i tibetani una minoranza nel loro stesso territorio.

La Comunità Internazionale democratica, l'Europa, gli Stati Uniti, mandano un messaggio alla Cina che può riassumersi nel modo seguente: pur rispettando quel grande e sovrappopolato Paese che è la Cina, la cui partecipazione è essenziale non solo all'equilibrio politico, ma anche all'assetto economico e finanziario mondiale, insistiamo affinché la Cina si impegni a rispettare i diritti umani fondamentali e avvii urgentemente un dialogo con il Dalai Lama ed il governo tibetano, eletto democraticamente in esilio, per una soluzione pacifica e giusta della questione tibetana.

Nel dialogo che il Dalai Lama, temporaneo portavoce politico dei tibetani, porta avanti purtroppo ancora a distanza con le autorità cinesi, va sottolineato un nuovo elemento, quello della mutualità tra il popolo cinese e quello tibetano.

In un momento in cui tragicamente viviamo problemi che nel fondo hanno la stessa matrice, è necessario operare affinché le parole del Dalai Lama, ovvero la ricerca della comprensione e della reciproca convenienza tra le parti, si traducano nell'unico metodo politicamente possibile per porre fine ai drammi e alle ingiustizie che affliggono il pianeta.

Per concludere va riconosciuto il ruolo esemplare della lotta non violenta dei tibetani, un popolo che non ha mai fatto ricorso al terrorismo e non incrementa il mercato internazionale delle armi in quanto mantiene, alla base della sua visione della vita, la comprensione dell'interdipendenza globale e la pratica della responsabilità universale.

di:
ladeadeiventi

Messaggio N° 1980 24-10-2006 - 19:15

Di mostre e di parabole

immagineIndecisa se fosse o meno il caso di portare anche le ragazze alla mostra di Jean Michel Basquiat alla Triennale, mi sono regalata una anteprima.
Dell'artista Basquiat non riesco ad apprezzare tutto. Mi piace il cromatismo, quella forza che nasce da dentro e si trasforma in colore, spesso spalmato, denso, grasso e ricco, a piene mani sulla tela.
Forme e significati mi sono più distanti. Forse troppo cupi per appartenermi.
A costo di sembrar banale - ma non sono una critica d'arte - manca a Basquiat quella grazia e quella leggerezza malgrado i messaggi fortemente critici e polemici del suo amico e contemporaneo Keith Haring.
Ben allestita, invece, la mostra.
immagineLa parabola di Basquiat, dai primi graffiti all'esplosione del cromatismo fino all'autodistruzione finale è ben ricostruita, tanto da poter essere facilmente presa a spunto per una lezione di educazione civica sulle tossicodipendenze.
Un cameo, l'installazione centrale realizzata da Chrysler - sponsor della mostra - con il contributo di Teche Rai. I temi portanti dell'arte di Basquiat raccolti in tre brevi filmati di forte impatto visivo ed emotivo.
E Woodoo Child a far da colonna sonora.

A te che mi hai accompagnato in questa scoperta, grazie. Tu le sais.

di:  SandaliAlSole

Messaggio N° 197924-10-2006 - 17:02

GRRRR!!

VOGLIAMO INSEGNARE A QUESTE VENTENNI CHE CI SONO COSE CHE NON SI DICONO MAI
MA PROPRIO MAI
DI PRIMA MATTINA AD UNA TRENTATREENNE CHE E' REDUCE DA UNA SERATA "PESANTE"??????

Dialogo tra una nuova collega e la sottoscritta questa mattina alle 09.30

Lei: Quanti anni hai?
(Primo, grave errore: mai chiedere l'età ad una ragazza che conosci da neanche mezz'ora)
Io: 33 (pure onesta!)

Lei: Sì, l'avevo indovinato (e  allora cosa me lo chiedi a fare, cretina!)
Io: Ah sì? (aria finto-annoiata, mentre la palpebra destra inizia a tremare nervosamente)

Lei: Sì... Però sinceramente te ne davo molti di più!
 (secondo fatalissimo errore: Dopo la soddisfazione di aver indovinato.. Vuole anche infierire, la st...za!)

Io: Beh, sinceramente sei la prima che me lo dice (brutta minorata mentale, ma lo sai che certe cose non si dicono neanche sotto tortura???)
Lei: No, dài, secondo me, ne dimostri un bel pò di più (quando si dice bastardi dentro.....!Voglio proprio vedere te alla mia età alle prese con una deficiente che vuole farti passare per una vecchia decrepita!)

Morale: Io non mi sono mai posta problemi x la mia età, ognuno ha quella che si sente, ma sostenere un dialogo del genere di prima mattina con una  simile vipera e' una mazzata mica da poco!!

Quindi, ragazze ventenni che passate dal mio blog: fatevi un esamino di coscienza e contate fino a 10 prima di esternare simili affermazioni: Del resto...anche voi non avrete 20 anni per sempre!!!!!

Ps: Avevo intenzione di aiutarla, visto che e' nuova del mestiere, ma me ne sto bella comoda a postare. Anzi, tra un pò vado a controllare il suo operato e mi permetterò di comportarmi alla "signorina Rottermeier", tutta critiche e ordini. Che almeno la mia "veneranda" età serva a qualcosa!!

di: samanta27dgl

Messaggio N° 1978 23-10-2006 - 18:52

COSA INTENDIAMO PER ADOZIONE

In un contesto sociale in cui il rapporto genitore-figlio veniva ancora concepito sulla base del vincolo di sangue, l'adozione, che già di per se irrideva a tale vincolo era una sfida.

L'adozione internazionale, che metteva in discussione anche il concetto, o meglio il pregiudizio di razza, sembrava addirittura improponibile.

Oggi ci sembra che la società abbia compreso ed accettato che il rapporto padre-figlio, madre-figlio non è a senso unico e non scaturisce con automatismo da un fatto biologico.

E' il "vivere per" ed il "vivere con" che crea un rapporto pieno, autentico e naturale anche fra "totalmente diversi".

Siamo arrivati, però, solo al principio di un lungo discorso.

Infatti, malgrado le strutture preposte alla formazione del personale e degli psicologi che si occupano della materia abbiano notevolmente insistito sull'incidenza della cultura di provenienza del bambino adottato in paese straniero, perché egli possa sentire l'appartenenza, e quindi strutturare un valido senso d'identità, purtroppo il nostro conformismo al pensiero comune della nostra propria cultura ci porta a pensare che, fatte salve le origini del bambino, è quest'ultimo che si deve inserire nella cultura che l'accoglie.

E per procedere con questo presupposto, si fa coincidere il concetto di civiltà più avanzate economicamente, socialmente e produttivamente, con quello che per ottenere questi risultati, sono sicuramente migliori delle culture dei paesi stranieri più poveri.

Nulla di più sbagliato.

Fatte salve le regole che sono alla base di tutte le leggi e le religioni  mondiali, quali il rispetto dell'altro, la condivisione, per quanto possibile, dei beni statali e dei diritti dei singoli cittadini, molto spesso ci si dimentica che spesso culture che riteniamo primitive hanno origini antichissime e tramandano concetti fondamentali, quali quelli, ad esempio, del rispetto della natura, della negatività di aspirare alle ricchezze e al potere, della salvaguardia e dei diritti dei minori, e della competitività fine a se stessa.

Non sempre le strade che vengono poste in essere dale altre culture, e che a noi sembrano assurde e contro natura, hanno solo aspetti negativi; a volte con ragionamento, a volte solo per tradizione, le azioni finalizzate ad un certo scopo che noi riteniamo inaccettabili, perché ci sembrano ledere il diritto alla libertà, poggiano invece su invisibili regole psicologiche che finiscono con l'avvantaggiare chi se ne
serve.
Come esempio, mi permetto di discutere una prassi che da noi non verrebbe
mai accettata.

In India i matrimoni vengono combinati dai genitori, che provvedono ai figli giunti in età di matrimonio, accordandosi con famiglie che a loro volta propongono i propri figli.

Ad un esame superficiale, dato l'orrore che in noi occidentali produce l'idea di una coppia i cui coniugi si conoscono nel giorno del matrimonio e si sposano praticamente senza conoscersi, viene immediatamente il convincimento che gli sposi, accettando un contratto matrimoniale senza amore, avranno una vita infelice di sacrifici.

Io stessa, dopo circa venti anni che studio questo fenomeno in Sry Lanka, mi sono dovuta ricredere, e convincermi che nel giro di pochi mesi gli sposi si amano profondamente, e che i matrimoni durano tutta una vita, peraltro in cui civiltà dove sarebbe permesso avere anche più di una moglie, e gli uomini sono invece per scelta monogami.

Dopo aver riflettuto, sono giunta alla conclusione che le famiglie, non invischiate nelle passioni di noi occidentali, che sulla base di pressioni emotive, facciamo scelte erronee, scegliendo i compagni dei figli in famiglie omogenee al loro modo di vivere, presentano a persone che non hanno la possibilità di accedere ad amicizie promiscue, soggetti adeguati al carattere di chi si deve sposare. Con la conoscenza e la condivisione del modo di pensare, quasi sempre, dopo un breve periodo, si innesta un innamoramento basato sulla complicità, il rispetto e l'accordo che dura  tutta la vita.

Di questi esempi, che se semplicemente esplicitati ad un occidentale, fanno orripilare chiunque li conosca per la prima volta, ne potrei portare a centinaia, ma spero che solo questa riflessione inneschi un dibattito che possa portare frutti benefici di reali  integrazioni e di riconoscimenti da parte nostra di migliori regole di quelle che applichiamo, anche nei cosiddetti paesi sottosviluppati.

Si ringrazia la dott.ssa Marilena Mohrhoff (psicologa) Presidente della EmmEmmE onlus per la gentile collaborazione prestata.

Inviato da stellina_doro

Messaggio N° 1977 23-10-2006 - 17:53

Tutte le prostitute in convento




Si fa tanto parlare del disagio per la gente, bambini compresi, che camminando per strada devono subire il disagio della visione di prostitute che scorazzano tra le strade delle nostre città a tutte le ore del giorno intente a vendere la loro mercanzia, il più delle volte esposta in maniera alquanto volgare, il governo non sa più che pesci pigliare.

Ragioniamoci  un momento, l'unico modo per risolvere il problema è togliere dalla strada l'offerta, cioè le prostitute cosicchè il richiedente non trovando più l'offerta è costretto a rinunciare e tornare a casa dalla povera mogliettina che ignara del tutto lo accoglierà amorevolmente.
A questo punto la domanda nasce spontanea: "come fare tutto ciò?"
Semplice, si tolgono dalla strada sistematicamente tutte le prostitute che si incontrano, mi riferisco alle forze dell'ordine, e le si portano in istituti creati apposta per l'evento.

Possono essere, ad esempio le  caserme chiuse e vi posso garantire che in tutta Italia ce ne sono moltissime o strutture che possono servire al caso e che sono in disuso. Una volta portate le signore a destinazione verrebbero identificate ed instradate a casa loro con la promessa che se riprese verrebbero giudicate penalmente. Sicuramente molte tornerebbero al loro paese d'origine in quanto ormai la stragrande maggioranza è composta da extracomunitarie.
Per chi collaborasse con la legge per prendere gli sfruttatori della prostituzione un incentivo per sistemarsi nel nostro paese. Vi sembra una soluzione impossibile? Non penso proprio, è solo questione di aver voglia di attuarla.
I costi sono eccessivi? Si spende molto di più in stupidaggini, vedi "auto blu, portaborse, sottosegretari, telecamere nascoste  che alla fine  non so proprio a cosa servirebbero, ecc."

Passiamo ora a quelle che sono le persone  che usufruiscono di tali servizi.
Uomini di tutte le estrazioni sociali: infatti ci sono le prostitute d'alto borgo che vengono invitate in camere d'albergo super lusso  e quelle decisamente più alla buona, una sveltina in macchina.
Posso capire il disagio di aver un rapporto di coppia che non soddisfa, ma non sarebbe meglio parlarne con la diretta interessata e cercare di risolvere il problema? Anche perchè spesso il problema in una coppia è reciproco quindi meglio parlarne e vedere sul da farsi, male che vada ognuno per la propria strada, almeno anche vostra moglie si sentirà libera di intraprendere nuove strade alla luce del giorno anzichè tra fugaci scappatelle.
Si perchè non pensiate che noi donne siamo così ingenue e sprovvedute,( purtroppo alcune si), siamo di carne ed ossa pure noi. Tolto gli sfigati dalla lista rimangono gli uomini acerbi, cattivi dentro che adorano andare con le prostitute perchè possono fare loro quello che vogliono, anche picchiarle è lecito, passi sculacciarle, ma picchiarle mi sembra decisamente troppo, anche loro sono donne e in primis esseri umani che dovrebbero vivere con dignità e credetemi che farsi palpeggiare ecc, evito termini volgari in quanto andrebbero contro il mio essere, non è per niente piacevole, anzi fa veramente schifo, pensate a cosa devono subire costrette da coloro che le sfruttano che badano bene a tenere le proprie chiappe ben strette.

Mai fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Per me questo è l'unico vero grande "comandamento" che deve essere rispettato.
Siamo alla fine del 2006 e mi sembra che il mondo invece di progredire va sempre più indietro. Il progresso non si misura solo in benessere e tecnologia ma con la maturazione dell'essere umano che con le grandi risorse di comunicazioni che esistono al giorno d'oggi dovrebbe essere molto più umano, invece basta guardarsi intorno per vedere solo cattiverie e proprio grazie alla comunicazione globale a cui siamo ormai abituati ci possiamo rendere conto di quanta strada ci sia ancora da fare.

di: stella112

Messaggio N° 1976 19-10-2006 - 20:22

Prostitute e telecamere!!!




Il 20 febbraio 1958 la senatrice Merlin, socialista, con la legge n 75 poneva un fermo alla prostituzione chiudendo le famose case chiuse, una vera istituzione per i ragazzi dell'epoca e per gli uomini di un certo "segno" che sfogavano i loro istinti pagando la mezzora o il quarto d'ora dalle 5 alle 15 lire.

La famosa e strumentale legge, scritta in nome delle donne sfruttate, doveva servire a ripulire le strade da donzelle che istigavano ammiccavano ed erano il tormento delle mogli di tanti uomini, oltre ad esser una vera spina nel fianco per l'ordine e la morale pubblica.

Oggi, Roma Via Salaria, un vero e proprio mercato della carne in cui sciami di donzelle mostrano tutta la loro mercanzia per abbindolare clienti vogliosi, per pochi minuti, con puro esercizio fisico, il tutto tra cassonetti d'immondizia e gli occhi, oramai divertiti, di bambini che vanno a scuola magari commentando non più gli ultimi cartoni animati ma le mutandine o le tette dell'ultima prostituta vista.

Il problema insiste notevolmente in moltissime città italiane con vere situazioni border line,insopportabili e spesso pericolose per le persone non addette al servizio che si ritrovano ad abitare nei viali utilizzati per il mercato, o a camminare tra preservativi, siringhe e queste figure che pullulano in ore continue le vie delle città.

Sta di fatto che il nostro Parlamento, tra uno spinello e una finanziaria alla Dracula, ha più volte cercato una soluzione a questo problema ove tantissimi esponenti di tutti i ceti, compreso il famigerato Don Bezzi, urlano che bisogna risolvere, vuoi perché spesso si tratta di vero esercizio dello schiavismo vuoi perché chi lo fa si espone a pericoli assurdi e speso letali e, vuoi perché... diciamocela tutta... la cosa comincia a rompere le palle, a ragion veduta, a molte famiglie.

Tra tutte le soluzioni a rilievo quella che più và per la maggiore è quella che punisce il cliente, quest’ignaro avventore che per svagare il suo "regale ugello" si ritrova ad incappare in uno sciame di reati a limite dei diritti umani:

Divieto di sosta.

Intralcio alla circolazione.

Istigazione alla prostituzione, se colto a pagare.

Istigazione alla prostituzione, se riaccompagna la donzella al posto di lavoro.

Atti osceni in luogo pubblico.

ecc.ecc.

Come ciliegina sulla torta, la notizia ultima che più mi ha colpito rimane quella delle telecamere mobili.

Roma, il Sindaco Veltroni, in regime di finanziaria a cordoni stretti, è tra i sindaci che si sono opposti ai tagli imposti da questa finanziaria nei confronti dei comuni, e lui cosa fa???? Spende la modica cifra di 2 milioni d'euro (4 miliardi circa delle vecchie lire) in telecamere.

In soldoni, parliamo d’agenti di PG che muniti di telecamere mobili devono filmare il fattaccio, calma... calma... non si parla, almeno al momento, di beccare il cliente con le brache calate, ma solo di beccare il cliente mentre svolge l'atto di contrattare la prestazione o di avere la macchina in violazione alle norme di circolazione stradale.

Maggiore sostenitore di questa nuova idea di Veltroni è il prefetto Serra, che in barba a tutte le leggi in materia di privacy ritiene valida la soluzione delle telecamere.

Bene... bene... facciamoci su un pensierino.

In primis le attività sessuali d’ogni singola persona rientrano nella famosa lista dei dati sensibili sottoposti a privacy, quindi i due dovranno spiegare come fare a filmare una persona senza violarne la privacy, la disposizione delle telecamere deve essere tale che possa riprendere solo la targa della macchina, e quindi multare il cliente solo per un eventuale divieto di FERMATA (ove segnalato) o l'esser d’intralcio alla circolazione degli autoveicoli se magari si ferma in terza o quarta fila a vedere le grazie di questa o quella ragazza, sta di fatto che salta fuori sempre il solito problema... chi è in quel momento alla guida del mezzo?

Mmmmmm mi sà che ci conviene avere un giornale di bordo, della serie Star trek, su cui annotare ogni volta il nome, l'ora e il giorno in cui prestiamo la macchina ad una persona.

La prostituzione non è reato, quindi spiegare ad una persona che si becca una denuncia per istigazione alla prostituzione, quando una ragazza che si prostituisce invece non compie alcun reato, diventa cosa da fantascienza giuridica.

Tutti questi filmati, ore e ore di ripresa, devono esser distrutti o conservati????

E se conservati in un archivio alla fine non faremo come il caso Telecom, con dossier d’intercettazioni telefoniche stipati in archivi in attesa di non si sà bene cosa?

Oppure, magari, beccando l'imprenditore o il vippetto di turno in situazioni di libero e riservato arbitrio delle prorpie scelte sessuali diamo modo poi alla stampa di pubblicare anche le versioni video delle intercettazioni, cosi lo sputtanamento della privacy è completo, l'importante però e che siano salvi tutti quei politici drogati che sono stati beccati con le brache calate o meglio con il naso nella polvere, lì, il garante ha bloccato lo sputtanamento in nome della famosa privacy in modo che tutti questi signori ( mi si lasci passare il termine) la facessero franca.

Scopare con prostitute è reato, altresì farsi uno spinello in Parlamento rappresenta solo lo spaccato della società in cui esiste...... vero On.Cento (verdi) ?

di: il.corsaro.nero

Messaggio N° 1975 19-10-2006 - 11:51

Gabriele Torsello: ecco cosa stava fotografando in Afghanistan..

Torsello e' stato sequestrato giovedi' da cinque uomini armati mentre in autobus tentava di raggiungere Kandahar dal capoluogo della provincia di Helmand, Lashkargah. Era appena tornato da Musa-Qala. Una città a nord di Lashkargah, sopra il distretto di Sangin. Una città sconosciuta al mondo ma ben inquadrata nel mirino dei cacciabombardieri Nato-Isaf.

Al posto dei palazzi e delle case, solo degli enormi crateri. Persino l'ospedale è stato raso al suolo dai bombardieri in missione di pace e di stabilizzazione. Lo scopo è uno solo: terrorizzare i civili, colpirli, massacrarli quanto più possibile. Salvo poi farli passare per effetti collaterali. I bombardieri Usa B-1 e i caccia britannici Harrier hanno iniziato a compiere raid aerei quotidiani, di giorno e di notte, sganciando sul centro abitato di Musa-Qala bombe da 500 libre. Sotto le bombe sono morte decine e decine di civili. Il 25 agosto un aereo anticarro A-10 ha mitragliato un’auto di civili in fuga dal villaggio sotto bombardamento, sterminando una famiglia di 13 persone. Due giorni dopo, un’altra famiglia è stata decimata dalle bombe cadute su una festa di matrimonio: sono sopravvissuti, seppur feriti dalle schegge, solo il padre e due bambini, ricoverati all’ospedale di Emergency di Lashkargah.

Torsello conosce la gente del sud, e vuole raccontare quello che, nascosto ai riflettori delle televisioni, alla gente del sud sta succedendo.

Ora talebani (ma qualcuno dice criminali comuni) l'hanno rapito con l'accusa di essere una spia. E non vedo che la stampa italiana si stia mobilitando per spiegare (come nell'occasione di giuliana sgrena) i veri intenti di questo fotoreporter. Se non ci sbrighiamo rischiamo di dover piangere un nuovo Baldoni.

di: kudablog

Messaggio N° 1974 18-10-2006 - 14:43

Una storia incredibile..ma vera!




Lei, Pinuccia, 66 anni e lui, Rodolfo, 67. S’erano conosciuti durante una vacanza in montagna. Ed avevano seguitato la conoscenza attraverso la posta elettronica. Poco a poco la confidenza s’era trasformata in qualcosa di più grande: in amore. Fin qui nulla di eccezionale, perché, si sa, l’amore non conosce età. Ma c’è un particolare, i due sono entrambi ciechi, muti e sordi. Vivono nel buio e nel silenzio. Sopravvivere ad un handicap così pesante deve essere difficilissimo, se non impossibile. Ma loro ci sono riusciti: si sono conosciuti, amati e oggi sono sposati!  

La storia di Pinuccia mette i brividi addosso. A pochi mesi dalla nascita, causa una febbre infettiva, rimane cieca e sorda. È la fine. Viene abbandonata nel Cottolengo di Milano. Il suo destino sembra segnato, vegetare per il resto della vita. Ma non è così. Fin da bambina, Pinuccia, mostra un grande interesse per tutto ciò che la circonda. Ha il vizio di toccare tutto. È il solo modo che conosce per entrare in contatto col mondo. Se ne accorge una giovane insegnante, volontaria, che prende a cuore il problema della piccola sventurata. Studia a fondo un caso simile avvenuto in America e con pochi mezzi e tanta passione riesce a mettersi in contatto con la bimba. Il canale di comunicazione è il tatto. Attraverso questo nuovo linguaggio la giovane volontaria insegna alla bambina. E ottiene risultati sorprendenti. All’età di 10 anni Pinuccia è in grado di frequentare la prima elementare all’Istituto per ciechi di Milano. Studia con dedizione e profitto fino a diplomarsi alla scuola Magistrale. S’iscrive anche all’Università, Magistero linguistico, ma dopo due anni è costretta a smettere perché mancano i testi in braille su cui poter studiare. Ma Pinuccia non si ferma, apprende tutte le varie scritture per ciechi e si rende utilissima nel trascrivere libri in braille. Infine impara ad usare il computer. Un computer speciale che traduce il linguaggio braille.

Anche Rodolfo è cieco, sordo e muto. Ma ha imparato anche lui ad usare il computer. E proprio questo potente mezzo è riuscito ad avvicinarli e ad annullare il loro handicap e a far nascere l’amore. Un amore che adesso vive attraverso il tatto. I novelli sposi, infatti, si parlano toccandosi le mani con le dita. E il tocco di quelle dite è tanto dolce quanto l’amore che si portano dentro.pigilli

di:

Messaggio N° 1973 18-10-2006 - 11:21

Stare con un piede in due scarpe

Leggendo vari blog ho notato che spesso viene dato spazio alla definizione di AMORE, anzi, meglio dire cosa significa amare senza riserve.

In particolare vengono presi di mira le persone che vivono storie parallele, mariti che frequentano donne delle quali si definiscono innamorati persi ma che non riescono a lasciare la moglie e viceversa.

Continuano spesso queste storie per anni vedendosi in poche e furtive occasioni create con mille bugie. Vengono catalogate come eccitanti e forse il segreto del "loro" grande amore è proprio questo, scambiano questi rapporti  per vero amore, personalmente penso sia una forma di salvagente mentale. 

Chi ama veramente però, mi può confermare che se si ama infinitamente una persona non si riesce ad accettare il fatto che viva con un'altro/a e nemmeno starle lontano per giorni e giorni. Naturalmente stanno con la propria moglie per i figli, così dicono, invece ho la vaga impressione che ci stiano semplicemente per comodo.
Posso capire chi decide di stare insieme ma dopo aver messo in chiaro la situazione, per staccarsi un po' alla volta, proprio per evitare traumi ai propri figli e vivere da separati in casa, anche se per me sarebbe veramente un gran sacrificio.

Troverei più naturale che se ne stessero ognuno per conto proprio con la massima libertà per entrambi di andare e venire a piacimento e a seconda degli impegni lavorativi, sempre naturalmente nel rispetto dell'ex compagno in modo tale da non far pesare il distacco ai bambini che si trovano troppo spesso in mezzo a guerre famigliari distruttive per tutti.

Detto questo per me amare è dare senza chiedere nulla in cambio, è sentirsi storditi quando si guarda negli occhi il proprio amore, avere la voglia di stare insieme ogni istante che sia possibile, gli amici vengono messi automaticamente al secondo posto e c'è il massimo rispetto per il partner. Si ha di continuo la voglia interiore di essere l'uno dell'altra, il bisogno di sentire il calore dell'altro mentale e fisico, si diventa un tutt'uno.

Penso di aver reso l'idea che sicuramente in molti non condivideranno  :-)

di: stella112

Messaggio N° 1972 16-10-2006 - 12:57

ADOTTA ANCHE TU UN SUPERDOTATO!




Questa è una campagna Pubblicità Progresso: Adotta anche tu un superdotato!
Lo scopo dell'iniziativa è raccogliere fondi per l'acquisto di materiali, attrezzature, pubblicazioni che possonano aiutarli  ad aumentare la qualità della loro vita.

immagineIl progetto prevede l'acquistoe la distribuzione gratuita di kit del piccolo superdotato (righe,righelli,centimetri) la dotazione di una cariola per trasportare il "malloppo" in modo che possano camminare come tutti, un sostegno ortopedico per impedire che il peso li renda gobbi!

Il primo passo è insegnare a questi uomini come misurarsi…il pene, per chi non lo sapesse il pene è il pizello!

La lunghezza  media del suddetto pizello degli uomini italiani è di circa 14 cm, quindi io trovo IMMENSAMENTE  strano che tutti quelli superdotati sono in chat, anche perché non ce ne sarebbe motivo, visto che hanno la mega-salsiccia potrebbero che ne so, venderla a peso, fare i porno attori, mettersi uno dietro l’altro e fare il ponte sullo stretto di Messina, usarlo come sciarpa quando fa freddo, come ventola quando fa caldo, usarlo come appendi abiti, potrebbero spingerci una cariola, usarlo come liana, affittarlo come trivella  per i pozzi di petrolio,venderlo a una fabbrica di trapani…insomma, avrebbero altro da fare.

 

Gli consiglierei  prima di tutto di dare una ripassata alla matematica, se indicano come misura 28X15, hanno un barattolo di pomodoro al posto dell’organo genitale, e mai nessuna donna andrebbe con un tizio che espone la passata Cirio, altri osano misure stratosferiche che fanno pensare che stanno a Roma e fanno pipì a Milano.

 

Cari portatori sani di spade nella roccia, il primo consiglio è di munirsi di una riga, un righello, che potete comprare in cartoleria e di un centimetro da sarta per la circonferenza.  Nella misurazione non devono essere assolutamente conteggiate le prolunghe: i tappi delle penne, il pongo rosa modellato, un palloncino gonfiato, ne matite o “zeppette varie”.

 

Non misurare la distanza ascella polso, ascella ombelico, ginocchio piede….non è quella la misurazione dell’organo ( ora capisco le lunghezze assurde) quella non è valida! Come non fa parte della misurazione della circonferenza, quella della testa ( mi stava venendo una battutaccia) quella del polso, o della caviglia…l’organo da misurare sta sotto la panza!

 

Ovviamente la “bestia” che vive nei vostri boxer o slip che siano, deve essere un attimo sollecitata, ehm non in posizione di riposo, altrimenti dopo la misurazione vi ammazzate subito subito, non è colpa mia se siete fissati con le lunghezze, noi donne non abbiamo queste fisse, mai sentito una donna che se la misura!

 

Se vi siete sentiti un attimo ridicoli con righello e centimetro in mano siamo già a buon punto, e forse la pianterete di stressarci con le vostre misure, altrimenti non posso far altro che ricordarvi che non conta la vanga, ma come il contadino la usa…ce semo capiti? Dio volesse….

Se invece nonostante tutto vi ritenete dei superdotati, mettetevi un cartello al collo con scritto " ADOTTAMI" e se siete fortunati potrete avere anche voi una possibilità di vita migliore e naturalmente il kit gratuito!

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 197115-10-2006 - 21:41

Di Nobel e di Pace

Francamente, la questione se a Muhammad Yunus spettasse il Nobel per la Pace o quello per l'Economia mi sembra inutilmente polemica.
Credo invece che il premio sia importante per dare il giusto risalto non tanto a Yunus, quanto all'idea del microcredito, che lui sta da anni portando avanti con la sua
Grameen Bank.
Ora, lascerei perdere anche la definizione di banchiere dei poveri, da lui forse coniata ma oggi ripetuta come un tam-tam.
Perchè il messaggo di fondo è un altro.
E lo riporto con le sue parole:

... il microcredito permette ai poveri e agli scalzi

di accedere a una opportunità che di solito
è esclusivo appannaggio dei ricchi.
Accade così che quegli aspetti della società che sembravano
rigidi, fissi e inamovibili comincino a diventare più fluidi,
e attraverso lo sviluppo economico le persone si affranchino
da tutto un insieme di ingiunzioni e regole.


I poveri, i miserrimi di questa terra - è l'assunto iniziale di Yunus - non hanno accesso al credito perchè non hanno beni personali da poter mettere a rischio, ovvero offrire in garanzia. La sua idea, dunque, è quella di concedere crediti minimi, supportando e consigliando il "debitore" e permettendogli poi di reinvestire gli interessi minimi richiesti. Lui l'ha fatto, partendo nel 1974 con un prestito di 27 dollari a un gruppo di donne di un villaggio del Bangladesh che producevano cesti.
Da lì, tutto iniziò.
Anche questo, credo, è costruire la pace, concretamente.

E siccome anche
loro al microcredito credono, io li sostengo anche qui.

...

di: SandaliAlSole

Messaggio N° 1970 14-10-2006 - 02:54

DEDICATO A JO

Jo nel suo blog si chiede:

Ma sarà davvero tutto già scritto?

Io penso che in parte siano le nostre scelte a determinare la vita, la strada, ogni tanto  però, arriva una variabile indeterminata a scombinare ogni cosa, in quel momento più che mai il  nostro decidere, scegliere, significa libertà.

La via da percorrere è una per tutti: è la via che porta al grande mare, ma essa presenta innumerevoli incroci, e ostacoli da sormontare.
Si può agire in più modi; ma due fondamentali: uno è la passività e totale accettazione, l'altro è il confronto e lo scontro, in ogni caso alla fine perderemo comunque, ma la differenza risiede nel viaggio, nel come l'abbiamo compiuto, nella consapevolzza e passione che abbiamo messo nel percorrere questo spazio e questo tempo...


Al di la delle religioni, del credo di ognuno, la realtà è questa: abbiamo un tempo ed uno spazio limitato da percorrere, sia esso un caso o una concessione, in questo spaziotempo, ciò che conta è il nostro porci ed agire, è il trovare soddisfazione nel vivere questa esperienza con "Passione" alla fine se ci riusciremo, non sarà stata sprecata, ma vissuta intensamente e con piacere.


Quello che poi accadrà, lascio ad ognuno la propria fede; io credo in una forma innata di spiritualità, che è intrinseca in ogni essere vivente e penso che ogni azione sia una forma di rito, che si ripropone nel continuo alternarsi delle cose, per come percepisco io la vita, per dare un senso più profondo al mio scegliere e agire, per trovare un motivo al mio tempo, perchè forse... c'è bisogno di sperare e credere che oltre il materiale, oltre il degrado, oltre l'incapacità ed I limiti che ci relegano spesso a semplici spettatori di noi stessi e dell'altrui destino,
possa esistere un senso ed un motivo più profondo del semplice riproporsi del tutto...

di: JON.L

Messaggio N° 196914-10-2006 - 02:45

Con le mani nel sacco..si, dell'immondizia!

Sono due settimane che si lotta per farsi spazio nelle strade, tra cassonetti che non si vedono più e spazzatura sparpagliata lungo i marciapiedi.

Tutto il napoletano sta soffocando sotto la puzza dei rifiuti: ma è solo apparenza.
Dietro c'è molto di più: se guardiamo bene, al di là delle enormi pile di immondizia, possiamo intravedere chi avrebbe dovuto occuparsi del loro smaltimento e coglierli con le mani nel sacco.
Un giro di miliardi che fa gola alla criminalità, un problema che inizia nel 1994.
Le proteste di questi giorni della gente si traducono in incendi dolosi: nella notte più di cento segnalazioni in tutta Napoli. Blocchi della circolazione in altre strade del Vomero e proteste cittadine anche in molte altre province, fino alla penisola sorrentina.La gente non ne può più, organizzati per oggi anche manifestazioni da studenti scesi nelle piazze.

Napoli e la Campania tutta, non è solo criminalità, è fatta di tanta gente onesta, che lotta quotidianamente con problemi atavici. Non è facile crescere in una giungla, dove vige la legge del più forte, spesso o ci si adegua o si viene schiacciati.

Ma la voce dell'onestà, sommersa dai rifiuti, si fa e si deve far sentire: Napoli non è solo la Notte Bianca, ha il diritto di essere la città che merita.
Massacrata e martoriata dalla malavita, quella stessa malavita che circola tra i rifiuti dispersi per le vie.

La nostra BELLA NAPOLI ha il DIRITTO di essere una CITTA'.
Le aministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni hanno messo giusto un pò di fard per ritoccare il volto di una Napoli che, invece,  deve rifarsi tutta.
A cominciare da chi detiene il potere. Locale e centrale.

I problemi cominciano nel 1994, appunto,  quando all'epoca i rifiuti venivano smaltiti in cento discariche attive, poi chiuse per esaurimento delle volumetrie disponibili e di proprietà di soggetti non proprio trasparenti.
Un giro in cui comparve l'ecomafia, che trafficava sui rifiuti più pericolosi di origine industriale provenienti dal NORD ITALIA. Un giro di miliardi.
Si pensava che il problema potesse essere risolto in breve tempo, ma a distanza di ben 12 anni il problema esiste ancora.
Sono stati eletti negli  anni diversi commissari di governo e nessuno è stato in grado di risolverlo.

Nel tempo vengono aggiudicati appalti per discariche mai costruite, chiuse dalal magistratura altre discariche che servivano le province di Napoli e Salerno ed in mancanza di soluzioni alternative si è avuto il caos completo. E la raccolta differenziata non è mai stata realizzata.

Come si risolve il problema dunque?

Con le dicisioni forti: quelle della politica. Abbiamo visto come la politica cambia la vita, mette fuori dalle carceri assassini, corruttori, perchè non risolve il disagio causato dai rifiuti ???
Troppi interessi in gioco ???

LA VOCE DELLA GENTE ONESTA GRIDA " NAPOLI PULITA " : libera dai rifiuti e dalla malavita organizzata.

di:
julia974


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