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La qualità dell'aria in Italia.

Post n°2523 pubblicato il 18 Febbraio 2020 da blogtecaolivelli

07 agosto 2019Comunicato stampa

In Italia negli ultimi 40 anni l'aria è più pulita

Fonte: Cnr/Univ.Studi Milano

©Veronica Manara L'Università degli

Studi di Milano e il Consiglio nazionale

delle ricerche hanno analizzato per la

prima volta la visibilità orizzontale

dell'atmosfera, scoprendo che, nelle zone

più inquinate del Paese, la frequenza dei

giorni con visibilità sopra i 10 o i 20 km è

più che raddoppiata negli ultimi 40 anni,

grazie soprattutto alle norme emanate per

ridurre l'inquinamento. La pubblicazione su

"Atmospheric Environment"

Negli ultimi quarant'anni l'atmosfera in Italia

è diventata più limpida, e l'aria può considerarsi

"più pulita": queste le conclusioni a cui sono

giunti un gruppo di ricercatori del Dipartimento

di scienze e politiche ambientali dell'Università

degli Studi di Milano e dell'Istituto di scienze

dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale

delle ricerche (Cnr-Isac), pubblicate di recente

su Atmospheric Environment.

I ricercatori della Statale e del Cnr-Isac hanno

utilizzato i dati di una variabile meteorologica

che non era mai stata studiata in modo esaustivo

in Italia, cioè la visibilità orizzontale in atmosfera,

molto condizionata dal livello di inquinamento

atmosferico.

La visibilità orizzontale è importante in diversi

ambiti tra cui quello del traffico aereo, tanto da

venire monitorata continuamente da molti

decenni in tutte le stazioni del Servizio Meteorologico

dell'Aeronautica Militare, dove un operatore

addestrato valuta, mediante una serie di riferimenti,

quale è la massima distanza alla quale un oggetto

risulta visibile.

Nella ricerca viene discussa l'evoluzione della

frequenza delle giornate con "atmosfera limpida"

(ovvero con visibilità superiore a 10 e a 20 km)

in varie aree del territorio italiano nel periodo

1951-2017.

Questa frequenza è cambiata fortemente in

tutte le aree considerate e i cambiamenti più

grandi si sono avuti nelle aree più inquinate

del Paese tanto che, in zone come il bacino

padano, la frequenza dei giorni con visibilità

sopra i 10 o i 20 km è più che raddoppiata

negli ultimi 40 anni.

In Italia, così come negli altri Paesi più svilup-

pati, le emissioni di sostanze inquinanti sono

fortemente cambiate negli ultimi decenni e, a

una rapida crescita delle emissioni negli anni

'60 e '70, dovuta al tumultuoso sviluppo

economico di questo periodo, ha infatti fatto

seguito un'altrettanta rapida decrescita dovuta

ad una serie di norme emanate per ridurre l

'inquinamento atmosferico nelle nostre città.

"Le analisi effettuate hanno quindi messo in

evidenza in modo molto efficace il grande successo

che si è avuto in Italia sul fronte della lotta

all'inquinamento atmosferico -, commenta Maurizio

Maugeri, docente di Fisica dell'atmosfera

all'Università di Milano - Tuttavia, non dobbiamo

scordare che si può e si deve fare ancora di più

per completare il percorso di risanamento che i dati

di visibilità in atmosfera documentano in modo così

efficace".

Un altro aspetto di grande rilevanza delle analisi

è che esse mettono in evidenza in modo molto

efficace il legame tra i livelli del particolato atmosferico

e la trasparenza dell'atmosfera.

"Le emissioni degli inquinanti che concorrono al

particolato atmosferico, oltre a danneggiare la nostra

salute, vanno infatti ad interagire con la radiazione

solare riflettendola verso lo spazio causando un

raffreddamento della superficie terrestre provocando,

quindi, un effetto opposto a quello dei gas climalteranti,

come l'anidride carbonica", aggiunge Veronica

Manara del Cnr-Isac.
L'aumento del contenuto di aerosol in atmosfera

registrato fino agli inizi degli anni '80 ha quindi

parzialmente nascosto l'aumento di temperatura

causato delle sempre più alte concentrazioni di

anidride carbonica.

Negli ultimi decenni, invece, grazie alle politiche di

contenimento delle emissioni, la progressiva riduzione

degli aerosol ha determinato un aumento della

radiazione solare che giunge a terra "smascherando"

il vero effetto dei gas serra. Infatti, mentre tra gli

anni '50 e la fine degli anni '70 la temperatura nel

nostro Paese è rimasta pressoché costante, dagli

anni '80 ad oggi è cresciuta di quasi mezzo grado

ogni decennio.

 
 
 
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