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Messaggi di Luglio 2019
Post n°2294 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli
Wikipedia, risorse in rete
Crash (1973) è un romanzo dello scrittore inglese James Graham Ballard, in precedenza conosciuto come autore di fantascienza. Con Crash Ballard inaugura nel 1973 una nuova carriera al di fuori della letteratura di genere, pur continuando a scrivere fantascienza ancora per alcuni anni. Dal romanzo è stato tratto nel 1996 l'omonimo film diretto da David Cronenberg. Trama Già dal primo capitolo, in cui la voce del punto di vista che ha lo stesso nome dell'autore, James Ballard, riepiloga in prima persona gli avvenimenti dei quali è stato testimone, il lettore percepisce il tono fuori dell'ordinario della narrazione; vi si parla infatti del rapporto tra eccitazione sessuale e scontri automobilistici con vittime:
Ballard, un regista televisivo, viene coinvolto in un incidente automobilistico al ritorno a casa dall'appuntamento con la sua segretaria Renata, che è anche la sua amante. Perso il controllo dell'auto, invade la corsia opposta e si scontra frontalmente con la vettura di una coppia; il marito rimane ucciso sul colpo, sbalzato fuori dall'abitacolo, la moglie rimane ferita non gravemente ma sotto choc, e nell'attesa di soccorso osserva Ballard che a sua volta, imprigionato sul sedile, si scopre a nutrire pensieri morbosi sulla donna. Siccome l'incidente è avvenuto nei pressi dell'aeroporto, Ballard viene ricoverato con entrambe le rotule fratturate come unico paziente in un reparto d'ospedale destinato ai superstiti di disastri aerei. Sua moglie Catherine, che ha una relazione extraconiugale con il proprio insegnante di volo da diporto, viene in visita di frequente, con una sollecitudine che lo stupisce. I due sono soliti raccontarsi a vicenda le avventure sessuali per eccitarsi durante il rapporto. Quando Ballard riesce a muovere qualche passo, passeggia nel corridoio del nosocomio, dove ha già notato più volte un uomo che malgrado vesta il camice bianco non è un medico perché svolge incombenze a basso contenuto professionale. Un giorno Ballard si imbatte nella dottoressa Helen Remington, la moglie dell'uomo deceduto durante l'incidente automobilistico, a sua volta ricoverata, che lo riconosce ma lo evita. Catherine sembra eccitata da quello che è capitato al marito. Entrambi giudicano sessualmente rilevante l'accostamento tra corpo umano e automobili, anzi più in generale con qualsiasi macchina, come se la tecnologia aprisse nuove prospettive alla sessualità. Dopo l'incidente mortale il desiderio di entrambi sembra infatti rivitalizzato, come se le cicatrici lasciate sul corpo di lui aumentassero le possibilità del piacere. Uscito dall'ospedale e in convalescenza del suo appartamento, Ballard osserva dal balcone del suo condominio lo scorrere del traffico nelle strade a alta velocità che si estendono tutto intorno, tra Londra e le città dell'hinterland. Ha l'impressione che l'intensità del traffico sia triplicata dopo il suo incidente. Insiste per prendere un'auto in affitto, malgrado i dubbi della moglie e di Renata, la sua amante. Un giorno si apparta all'ultimo piano del parcheggio dell'aeroporto insieme a una prostituta, ma si accorge di essere stato seguito da una grossa auto americana, una Lincoln Continental, alla cui guida c'è l'uomo che frequenta l'ospedale e che lui credeva un medico. A questo punto Ballard riconosce Robert Vaughan, scienziato esperto di sistemi informatici piuttosto conosciuto perché conduceva un programma tv sull'applicazione delle tecniche elettroniche al controllo del traffico; coinvolto in un brutto incidente automobilistico, si è ritirato dallo schermo, ma la sua immagine di "scienziato-teppista" è ancora famosa. Ballard si reca al deposito dove si trova la sua auto incidentata, qui incontra Helen Remington giunta con lo stesso proposito. Le dà un passaggio in auto verso l'aeroporto, dove lei lavora al controllo immigrazione; quando transitano sul luogo dell'incidente, lui viene colto da un'incontrollabile eccitazione sessuale al pensiero del corpo della donna sul sedile accanto. Al processo per la morte di Remington, Ballard viene assolto con formula piena. Si dedica a girare a vuoto in automobile nei dintorni dell'aeroporto, nei fiumi di veicoli che rendono disumano e meccanico il paesaggio della sua vita, finché non incontra di nuovo Helen Remington. Lei accetta l'offerta di un passaggio; di nuovo eccitato dalla sua presenza a bordo, lui si apparta in una strada fuori dal flusso del traffico e i due hanno un violento atto sessuale sul sedile anteriore. Da questo momento la relazione con la dottoressa Remington sostituisce quella con la sua segretaria Renata. Catherine si reca a Parigi per lavoro, Ballard porta Helen Remington a uno spettacolo di automobili: uno stuntman che lavora con gli studi cinematografici, Seagrave, vuole ricreare un incidente d'auto che ha coinvolto 5 vetture presso Londra. Durante la ricostruzione la sua auto urta violentemente, Seagrave si procura una commozione cerebrale; Vaughan, presente sul posto (sembra anzi una sorta di regista dello spettacolo), porta con sé Ballard e la donna a casa dello stuntman infortunato; qui conoscono sua moglie Vera e una giovane donna, Gabrielle, che cammina solo grazie a un complicato apparecchio ortopedico a causa di un incidente. Vaughan chiede l'aiuto di Ballard per un suo fumoso progetto: coinvolgere nella ricostruzione di un incidente d'auto l'attrice Elizabeth Taylor che è in contatto con l'agenzia del regista per girare uno spot di automobili. Helen Remington comincia a collaborare con i Road Research Laboratories, che studiano crash test per migliorare la sicurezza stradale. Uno di questi filmati produce su Ballard, Vaughan e gli altri un effetto erotizzante. Ballard sente sempre di più l'ascendente sessuale di Vaughan, e si rende conto di provare fantasie omoerotiche. Vaughan lo coinvolge in un giro notturno sulla Lincoln Continental, e mentre il regista guida per le strade trafficate si intrattiene in un amplesso sul sedile posteriore insieme a due prostitute. Lo stuntman Seagrave sostituisce Liz Taylor nella ricostruzione di un incidente automobilistico per un film. Vaughan vorrebbe che Ballard gli procurasse un incontro con l'attrice, ha intenzione di sottoporle uno dei test che egli stesso elabora per scatenare le fantasie latenti dei soggetti nei confronti del rapporto tra scontro automobilistico e sessualità. Ballard prende tempo, anche perché scopre che Vaughan ha documentato con foto al teleobiettivo non solo il suo incidente, ma anche il periodo di degenza ospedaliera. La polizia ferma Vaughan per l'investimento di un pedone, deve lasciarlo andare senza prove; Catherine, venuta a prendere il marito, sostiene che Vaughan non può guidare perché troppo scosso. Lo riaccompagnano a casa, Ballard alla guida dell'auto della moglie; incappano in un incidente che ha coinvolto tre veicoli, ci sono morti e feriti, passeggeri ancora intrappolati nelle vetture, polizia e infermieri e un'enorme folla di curiosi. Vaughan ha un comportamento morboso con la macchina fotografica. Quando si allontanano, Catherine sale sul sedile posteriore con Vaughan. Si fermano a un autolavaggio perché ci sono effettivamente tracce di sangue sul radiatore, forse di un animale investito; Ballard contempla nello specchietto retrovisore un complesso rapporto sessuale tra i due; mentre le spazzole ruotano acqua saponata contro i finestrini, Vaughan dispone sua moglie nelle posizioni delle vittime dello scontro cui hanno assistito e la possiede come se fosse uno dei corpi insanguinati in attesa di soccorso. Balalrd è ormai in balia dell'ossessione sessuale- tecnologica trasmessagli da Vaughan. I due portano Gabrielle a un salone dell'automobile e si compiac- ciono di osservare l'imbarazzo dei venditori alle sue difficoltà nell'adattare le protesi all'abitacolo delle vetture. Il corpo di Gabrielle, deformato e protetto dal metallo, ha una forte attrazione su Ballard; lo scontro automobilistico imprime sul corpo umano tracce, ematomi e ferite che rappresentano nuove geometrie sessuali: è naturale che la sfortunata giovane diventi oggetto di desiderio. I due hanno un amplesso durante il quale l'uomo è estasiato dai segni che il metallo imprime nella carne di Gabrielle. Ballard non riesce più a fare a meno di Vaughan. Non gli confessa che la trattativa con Liz Taylor per uno spot pubblicitario non è andata in porto. I due passano il loro tempo sulla strada, caricando prostitute da possedere sui sedili dell'auto in movimento, finché incappano in un grosso incidente. Una delle due vittime è Seagrave, che indossa ancora la parrucca usata per fare da controfigura. Il rapporto di Ballard con Vaughan raggiunge il culmine dopo che Catherine viene inseguita dall'auto dello scienziato teppista; i due uomini si appartano in un parcheggio abbandonato e hanno un amplesso omosessuale. Vaughan, che di solito è rude e attivo con le donne, si dimostra docile e passivo, ma subito dopo tenta di investire Ballard sceso a piedi nel parcheggio. Nei giorni successivi Catherine si sente minacciata, la sua auto viene danneggiata nel parcheggio, i segni di vernice della Lincoln sono riconoscibili sulla sua carrozzeria. Vaughan scompare praticamente dalla circolazione dopo aver rubato l'auto di Ballard dalla rimessa sotto il condominio. Sapendo che è ricercato dalla polizia per l'investimento di un pedone su un cavalcavia, Ballard e la moglie si mettono in auto e percorrono senza sosta le strade della periferia londinese. L'epilogo previsto dal regista però è già avvenuto: nel tentativo si schiantarsi contro l'autovettura di Liz Taylor, Vaughan è uscito di carreggiata precipitando nella corsia inferiore, sul tetto di un autobus che trasporta passeggeri delle linee aeree. Vi sono morti e feriti, Vaughan è ucciso sul colpo, Liz Taylor non viene coinvolta e rimane illesa. Ballard e la moglie si recano nel deposito giudiziario dove hanno accesso all'auto, gravemente danneggiata durante l'incidente mortale di Vaughan, e fanno l'amore sui sedili macchiati dal sangue secco dell'uomo. Critica
Quello di Ballard è un mondo devastato dalla mancanza di comunicazione e dall'incapacità dei corpi di godere secondo le coordinate naturali richieste dall'energia libidica: quello che emerge da una trama volutamente deviante e sfuggente è un profondo senso di nausea per il presente disumanizzato. La pubblicazione del romanzo si incastona perfettamente tra la fine dell'era industriale che ha creato l'alienazione della catena di montaggio e dei cicli produttivi, e l'inizio dell'era t ecnologica, che ha prodotto la spersonalizzazione dell'essere umano. Anticipando tematiche del successivo movimento cyberpunk, Ballard trasforma l'automobile, simbolo dell'industrializzazione dei consumi, in un prolungamento del corpo umano, quasi una sua protesi, elevandola a metafora dell'era tecnologica, per immergerci in una realtà in cui i protagonisti hanno bisogno di uno stimolo esterno per tentare di riappropriarsi delle proprie emozioni. La radicalità di Ballard sta nel fatto di estremizzare la modernità, portando alle più radicali conseguenze situazioni già esistenti nel nostro quotidiano, fino al punto di creare una mitologia propria. Il romanzo viene tradotto e pubblicato in Italia nel 1990, molti anni dopo l'apparizione originale. Ballard è sempre stato uno scrittore ripetitivo e ossessivo, e in Crash questa scelta estetica è ancora accentuata: le esplicite descrizioni sessuali e le descrizioni cliniche di ferite e mutilazioni, la strana e radicale unione tra carne e macchina si esplicitano in una scrittura che è più medico-scientifica che letteraria, perfetta immagine di rapporti sociali totalmente disgregati e vissuti senza alcun sentimento.
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Post n°2293 pubblicato il 31 Luglio 2019 da blogtecaolivelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
The Wind from Nowhere è unromanzo di fantascienza dell'autore inglese JG Ballard . Pubblicato nel 1961, era il suo romanzo di debutto . In precedenza aveva pubblicato solo racconti. Il romanzo è stato il primo di una serie di romanzi di Ballard che affrontano scenari di disastro naturale. Qui, la civiltà è ridotta in rovina dai venti di forza uragani prolungati in tutto il mondo. Come dimensione aggiuntiva, Ballard esplora i modi in cui il disastro e la tragedia possono unire le persone in modi che nessuna esperienza normale potrebbe mai. Questo è un altro tema ricorrente nelle sue opere e fa una delle sue prime apparizioni qui. Alcuni critici hanno suggerito che i suoi primi quattro romanzi si basano su temi elementali, mostrando distruzione globale per via aerea, acquatica, antincendio e terrestre. Ballard in seguito ha respinto il romanzo, scritto in dieci giorni, come un "pezzo di hackwork", riferendosi invece a The Drowned World come al suo primo romanzo. Riepilogo grafico Un vento soffia in tutto il mondo: è costante- mente verso ovest e più forte all'equatore. Il vento sta gradualmente aumentando e all'inizio della storia, la forza del vento sta rendendo impossibile il viaggio aereo. Più tardi, le persone vivono in tunnel e scantinati, incapaci di andare fuori terra. Verso la fine, "Il flusso d'aria portava con sé enormi quantità di vapore acqueo - in alcuni casi il contenuto di interi mari, come il Caspio e i Grandi Laghi , che erano stati prosciugati a secco, i loro letti chiaramente visibili." A Londra , per far fronte alla situazione, vengono istituite organizzazioni speciali. Il Central Operations Executive (COE), composto principalmente da personale del War Office, è stato istituito da Simon Marshall. Le operazioni di salvataggio combinato si oc- cupano del crollo degli edifici. Donald Maitland, un medico incapace di recarsi in Canada per un nuovo lavoro a causa del vento, ne fa parte. Maitland salva Marshall quando viene ferito dalla caduta della muratura e lo porta a casa per riprendersi. Nel seminterrato della casa di Marshall, Maitland vede l'equipaggiamento militare etichettato "Hardoon Tower" e si chiede quali interessi Marshall stia realmente servendo. Hardoon Tower è una struttura piramidale destinata a resistere al vento; è stato costruito da Hardoon, un uomo d'affari milionario, che ha un esercito privato. Il rapporto di Maitland con sua moglie Susan sta finendo, ma quando sente che lei è ancora nel loro appartamento al piano superiore, mentre la maggior parte delle persone sono sotterranee, ci va. Susan non sarà persuasa ad andarsene, e in piedi vicino a una finestra aperta, viene portata via dal vento. Man mano che la distruzione aumenta a Londra, COE decide di abbandonare la sua base sotterranea. Arriva uno degli ufficiali di Hardoon, una figura taciturna con elmo chiamata Kroll. Marshall pensa di essere lì per portarlo alla Hardoon Tower, ma Kroll lo uccide. Maitland viene evacuato dalla base sot- terranea insieme a Steve Lanyon, un capitano sottomarino americano e Patricia Olsen, giornalista. Lanyon e Olsen hanno sviluppato una relazione durante le recenti esperienze in Italia. Sono in un gruppo che parte in un gigantesco veicolo corazzato con un periscopio. Maitland, rendendosi conto che stanno passando vicino alla Torre di Hardoon e che vogliono indagare su di esso, sabota le apparecchiature di navigazione in modo che il veicolo vada alla torre, che possono localizzare tramite un segnale radio. Hardoon riceve il gruppo in modo che Olsen, il giornalista, possa denunciare il suo successo. La piramide, costruita su tunnel sotterranei che stanno crollando, inizia a cadere nel vento e Hardoon, guardando il vento attraverso una finestra speciale, non può essere salvato. Maitland e gli altri, cercando di fuggire dalla distruzione, si rendono conto di essere salvati perché il vento sta iniziando a placarsi. |
Post n°2292 pubblicato il 30 Luglio 2019 da blogtecaolivelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Per la canzone del 1998 di Madonna, vedi Drowned World Substitute for Love . Per la storia audio di Doctor Who del 2009, vedi The Drowned World (
The Drowned World è unromanzo di fantascienza del 1962dello scrittore britan- nico JG Ballard . Il romanzo descrive unfuturo post-apocalit- tico in cui ilriscaldamento globale ha reso inabitabile la maggior parte della terra. La storia segue un team di scienziati che ricercano gli sviluppi ambientali in corso in unaLondra allagata e abbandonata. Il romanzo è un'espansione di una novella con lo stesso titolo pubblicata per la prima volta sulla rivista Science Fiction Adventures nel gennaio 1962, Vol. 4, n. 24. Nel 2010, la rivista Time ha nominato The Drowned World uno dei 10 migliori libri post-apocalittici. Il romanzo è stato identificato come un testo di fondazione nel genere letterario noto come Riepilogo grafico Ambientato nell'anno 2145 in una Londra post- apocalittica e irriconoscibile,The Drowned World è una cornice di temperature tropicali, inondazioni ed evoluzione accelerata. La storia di Ballard segue il biologo dott. Robert Kerans e le sue lotte contro gli impulsi devolutionary dell'ambiente. Come parte di un'unità di indagine scientifica inviata per mappare la flora e la fauna nella laguna in ebol- lizione, la tranquillità e la banalità del loro ruolo è presto sconvolta dall'esordio di strani sogni che affliggono sempre più le menti dei sopravvissuti. Tra chiacchiere dell'esercito e della squadra scientifica che si spostano a nord, Hardman, l'unico altro membro commissionato dell'unità, un "uomo corpulento, intelligente ma un po 'flemmatico di circa 30", fugge dalla laguna e si dirige invece a sud, una squadra di ricerca che non riesce a trovare dove si trova. Quando gli altri abitanti della laguna finalmente fuggono dal sole bruciante e si dirigono a nord, Kerans e due soci, la bella ma solitaria Beatrice Dahl e il collega scienziato Dr Bodkin, si stabiliscono nella palude in un'esistenza isolata. Kerans è ancora tormentato dalle sue tendenze psicoanalitiche, analizzando e discutendo sempre la regressione dell'ambiente in unperiodo neo- triassico , ma la breve quiete si conclude con l'arrivo di Strangman. Un leader caotico di una squadra di pirati alla ricerca e saccheggio di tesori nel profondo, Strangman sfida le restanti ragioni civili della mente di Kerans e sconvolge il mondo che i sopravvissuti hanno imparato a conoscere. Quando Strangman e il suo team drenano l a laguna ed espongono la città sottostante, sia Kerans che Bodkin sono disgustati; quest'ultimo tenta di far esplodere le difese contro le alluvioni e inondare nuovamente l'area, ma senza successo. Con Kerans e Beatrice rassegnate alle dimissioni, Strangman insegue Bodkin e lo uccide per vendetta. Strangman e il suo team diventano stanchi e sospettosi del dottor Kerans, e con Beatrice ora sotto la sua rete di controllo, Kerans viene imprigionato e sottoposto a rituali bizzarri e tribalistici destinati a ucciderlo. Kerans sopravvive, sebbene gravemente indebolito dalle prove e cerca di salvare Beatrice dalla sua stessa prigionia, con scarso profitto. Con il dottore e Beatrice che affrontano le pistole di Strangman e dei suoi uomini e nes- suna apparente scusa, l'esercito ritorna per salvarli. Senza alcun motivo o prova per perseguire Strangman, le autorità cooperano con il capitano e Kerans ancora una volta diventa frustrato dall'inazione, prendendo finalmente posizione e riuscendo a inondare nuovamente la laguna dove Bodkin aveva fallito. Ferito e debole, il dottore fugge dalla laguna e si dirige a sud senza meta, incontrando la figura fragile e cieca di Hardman lungo la strada. Sebbene aiuti Hardman a tornare a un certo livello di forza, continua presto i suoi viaggi verso sud, con una piccola idea di uno scopo o di un obiettivo, un "secondo Adamo che cerca i paradisi dimenticati del Sole rinato". Temi Come per molte delle opere successive di Ballard, il romanzo descrive i personaggi che si cimentano in crolli apocalittici o caotici nella civiltà come opportunità per perseguire nuovi modi di percezione, impulsi inconsci o sistemi di significato. Lo scrittore Travis Eldborough ha affermato che il lavoro di Ballard, e il romanzo in particolare, ci consente di "chiederci se il nostro senso di sé - e di noi stessi come indipendente, sovrano, irrevocabile - sia esso stesso una costruzione e temporaneo". Il critico Brian Baker afferma che The Drowned World "esplora le profonde implicazioni del tempo, dello spazio, della psicologia e della biologia evolutiva al fine di smantellare narrazioni antropocentriche e, a sua volta, aprire modi alternativi di sperimentare e concepire la soggettività umana contemporanea". Lo studioso Jim Clarke affermò che nel romanzo e nel suo successore del 1966 The Crystal World , "i protagonisti solitari di Ballard attraversano stati liminali, spesso psicologici come fisici, in cui la civiltà si allontana dallo stato di memoria, e l'esistenza viene dominata e definito dall'ambiente ". Ricezione Dopo l'uscita del romanzo, lo scrittore Kingsley Amis definì Ballard "una delle nuove stelle più brillanti della finzione del dopoguerra" e descrisse il libro come contenente "un potere opprimente che ricorda Corrado ".Loscrittore Galaxy Science Fiction Algis Budrys ha deriso The Drowned World come "una corsa, nasconditi, strisciati, brancola e muori libro". In una retrospettiva di The Telegraph , lo scrittore Will Self ha notato che il lavoro di Ballard non è stato apprezzato durante la sua vita e che, a seguito di una rivalutazione critica della sua opera, " The Drowned World gli mostra che è il più importante scrittore britannico della fine del XX secolo. " Lo scrittore Martin Amis afferma che "è la misura del radicalismo creativo di [Ballard] che accoglie queste distopie disperate con ogni atomo del suo essere", ma ha criticato la trama superficiale del romanzo, affermando che "Concludiamo che Ballard è abbastanza non stimolato dall'interazione umana - a meno che non prenda la forma di qualcosa di intrinsecamente strano, come l'alavismo della folla o l'isteria di massa. Ciò che lo eccita è l'isolamento umano ". |
Post n°2291 pubblicato il 30 Luglio 2019 da blogtecaolivelli
Autore: Maria Altieri (Translator) Fonte: Risorse B.S (biblioteca scolastica) Il romanzo presenta la stessa storia di un omicidio per motivi sessuali, vissuta e nar- rata dai punti di vista differenti dei tre sog- getti coinvolti nella vicenda: la vittima, l'as- sassino e il mondo della gente che guarda. Olwen, ragazza della provincia gallese, rac- conta i suoi primi amori, il lavoro in città, la vita che progressivamente la prende, sino all'incontro col delitto; sullo sfondo la guerra mondiale, come palestra di buoni sentimenti. L'assassino più che raccontare introduce alla sua psicologia superomistica e sprezzante, a un dongiovannismo intriso di disprezzo per la donna, che è solo sete di dominio sull'altro. E infine il racconto dell'inchiesta di polizia, occhio del mondo che cerca le ragioni di incontro di vie umane tanto divergenti. E' quest' ultima una tecnica di narrazione usata anche dal regista Kurosawa nel film Rashomon, che è degli stessi anni '50- e in un clima di riflessione sulla purezza offesa, sul delitto e sull'attesa di giustizia che fa pensare in qualche modo alla Promessa di Durrenmatt (forse anche per la quieta provincia e e quiete vite di sommessa disperazione e speranza). E si può credere che nel romanzo di questo Barlow la triplicità dei piani non intenda tanto inscenare l'intreccio di sogno e veglia della realtà (com'era nel film di Kurosawa, e in tante simili scelte narrative), quanto l'intrecciarsi e il complicarsi di differenti universi morali. |
Post n°2290 pubblicato il 29 Luglio 2019 da blogtecaolivelli
A tavola con gli antichi Romani: ecco 6 alimenti tipici di quel tempo I nostri avi amavano i sapori forti e speziati. Ma erano anche bravi a riciclare gli scarti e a creare, con poche risorse, alimenti nutrienti e (nei limiti del possibile!) piacevoli.
A leggerle oggi, le ricette dei piatti più diffusi tra gli antichi Romanipotrebbero suscitare più di una perplessità per i nostri palati raffinati da secoli di storia. Ma è anche vero che il cibo dei nostri avi, dal pulsalla posca, dal pregiato garum al defrutum, rivela anche un uso sapiente (e sostenibile) degli ingredienti, che tutto sommato non farebbe storcere il naso ai nutrizionisti. IL PULS DEI SOLDATI. È risaputo che i cereali fossero l'alimento base della dieta romana. E il cibo più facile da produrre dalla farina di grano (oppure miglio o farro) era il puls, una specie di porridge salato o di polenta, preparato lasciando bollire il grano in acqua finché l'acqua non veniva assorbita. A quel punto si aggiungevano sale e altri ingredienti a piacere. I l puls più pregiato, quello punico, conteneva anche miele, formaggio e uova. Il puls si diffuse nella società romana grazie ai soldati: nell'esercito romano il cibo veniva preparato nel contubernio, la tenda in cui vivevano, mangiavano e dormivano i soldati (a gruppi di 8/10). Tra questi ultimi, un paio si occupava della cucina, e non avendo a disposizione molto tempo e nemmeno un forno per trasformare la farina in pane, ne facevano una saporita poltiglia (parola che deve proprio a puls la sua etimologia). PANIS QUADRATUS. Se il puls era il cibo romano più facile da preparare, il pane era il più diffuso, soprattutto negli ultimi anni dell'impero quando la fornitura gratuita di cereali cominciò a essere sostituita da pane già pronto. Il pane veniva prodotto su scala industriale in grandi panifici e la forma standard era il panis quadratus, una pagnotta circolare incisa esternamente in modo da ottenere otto fette. Secondo l'archeologa Farrell Monaco, i solchi venivano fatti con un oggetto somigliante ad una ruota di carro (a otto raggi) in miniatura che veniva impressa sull'impasto. Il motivo? «Gli otto spicchi sulla parte superiore della pagnotta probabilmente erano fatti per essere spezzati più facilmente e usati come "utensili da cucina commestibili" per accompagnare stufati, zuppe e legumi». A Pompei gli archeologi hanno portato alla luce diversi esempi carbonizzati di panis quadratus e molti affreschi che lo raffigurano. A giudicare dalla documentazione archeologica, il panis quadratus era comunemente consumato in ambienti urbani, dove molte persone preferivano acquistare il cibo piuttosto che coltivarlo e cucinarlo da soli. Il pane più economico era molto scuro, mentre quello più costoso era anche più leggero, essendo prodotto con farina più fine. IL GARUM DI PESCE. «Si pongono le interiora dei pesci in un recipiente e si salano; anche piccoli pesci, soprattutto latterini o trigliette o menole o 'bocche di lupo', o ciò che sembri piccolo; si sala tutto allo stesso modo e si fanno macerare al sole, girandoli spesso. Quando risultano macerati per effetto del caldo, si estrae da essi il garum...». La ricetta di una salsa a base di interiora di pesce fermentate per mesi (il garum, appunto) oggi potrebbe fare storcere il naso a molti, ma ai tempi dei romani non era così: il garum era anzi una salsa molto apprezzata, ritenuta persino una golosità, se preparata con le interiora dei pesci pregiati e con particolari combinazioni di erbe e spezie. Il segreto però era nella giusta quantità di sale: usandone troppo poco, infatti, si correva il rischio di mandare il pesce in putrefazione; mettendone troppo, invece, si rischiava di interrompere il processo di fermentazione. Secondo Plinio il Vecchio, il miglior garum era quello che si preparava nel sud della Spagna: il garum sociorum. UN SORSO DI POSCA. Oggi l'Italia è uno dei maggiori esportatori di vino al mondo. Ma quella del vino era un'industria rilevante già nell'antica Roma e, come tutte le industrie, produceva i suoi rifiuti. Il principale prodotto di scarto era il vino andato a male o non invecchiato correttamente, che diventava così aceto o acetone. Ma i Romani erano attenti a riciclare i loro rifiuti e questo aceto veniva destinato a molti usi. La posca era quello principale: una bevanda a base di acqua e aceto diffusa tra le classi inferiori e nell'esercito per la sua disponibilità e il prezzo accessibile e forse anche per il suo potere disinfettante. Se fosse disgustoso bere aceto? Sì, decisamente. E infatti i romani cercavano di renderlo più appetibile aggiungendovi alcuni ingredienti: la posca più economica era un mix di aceto e vino, mentre quella di alta qualità veniva preparata con miele e spezie come il coriandolo, che ne mascherava il gusto amaro e acido. Secondo alcuni storici quest'ultima aveva un sapore simile alla cola, dolce, aspro e leggermente acidulo. LA DOLCEZZA DEL DEFRUTUM. L'aceto non era l'unico residuo del vino, prodotto dall'industria vinicola romana. C'era anche il mosto e altri avanzi che i romani usavano per produrre un dolcificante a buon mercato chiamato defrutum o sapa, a seconda della quantità di mosto utilizzata. Ma - come scrive Cathy K. Kaufman in Cooking in Ancient Civilizations - gli stessi autori che ne riportavano la ricetta sui libri non fossero quasi mai d'accordo sulle dosi esatte. Ad ogni modo, quale che fosse il contenuto di mosto, il defrutum era fondamentalmente una salsa dolciastra a buon mercato che poteva essere aggiunta ai pasti per dare loro sapore e calorie. Certo, il miele era un dolcificante migliore, ma era anche più costoso e prodotto solo in certe regioni, mentre il vino veniva prodotto in quasi tutti gli angoli dell'Impero. Il che spiega perché il defrutum fosse più diffuso. UNA QUESTIONE DI GUSTUM! Uno dei migliori esempi del gusto romano per piatti che fossero dolci e salati allo stesso tempo era il gustum de praecoquis, un antipasto assai apprezzato dalle famiglie patrizie. Viene descritto nel libro De Re Coquinaria di Marco Gavio Apicio. I cuochi lo preparavano portando a ebollizione delle albicocche cui aggiungevano poi pepe macinato e menta, salsa di pesce, vino passito, vino e aceto, insieme a un po' di olio d'oliva. Una volta che il liquido si riduceva a salsa, dopo circa 20 minuti, il cuoco aggiungeva dell'altro pepe e lo serviva. Questo piatto nasceva dolce e avrebbe potuto facilmente essere servito come dessert. Ma l'aggiunta di pepe, aceto e salsa di pesce ne faceva una portata da servire prima d el pasto principale. Anche ai tempi dei romani gli chef sapevano essere creativi! |
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