Pane e chiacchiere
Malgrado tutto, sono in Paradiso. Un Paradiso illuminato dai bagliori dell'Inferno.
Il mio nuovo anno è cominciato pieno di promesse e di speranze, come tutti i miei nuovi anni del resto, ma su questo non vorrei sottilizzarmi, lasciatemi illudere. |
Natale è passato, finalmente, e si riesce a tirare un sospiro di sollievo per tutta quella frenesia che precede il giorno della vigilia: ultimi regali, ultime compere, cosa mangiare, cosa cucinare. Questa vigilia, per la prima volta, ho cucinato io il primo piatto, anche perchè c'era Ciccio a cena da me e dovevo fare bella figura. Il menù è stato: antipasto di mare, calamatara alla sorrentina (mia specialità), frittura di gamberi e calamari, triglie al cartoccio e dolci vari. Da dire che il giorno prima ero stata male col mal di schiena e la sera della vigilia sono stata fulminata alla pancia, tanto che Ciccio è dovuto correre a casa sua per prendere in farmacia l'Imodium. Che cacchio! Però il mio primo piatto era veramente squisito. |
Post n°5 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da Blubbee
Quanto mi piacerebbe sedermi sulle ginocchia del vero Babbo Natale, se esistesse, ed elencargli tutto quello che mi piacerebbe ricevere per questo Natale. Beh si, oltre ad una dozzina di "utili" materiali, la mia lista prevede, forse, un po' troppe cose che magari solo i santi del Paradiso potrebbero realizzare. Ma, dato che in molti Paesi Babbo Natale in realtà non è altro che San Nicola, forse potrebbe aiutarmi a realizzare qualche cosuccia. Buon inizio settimana!
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Da piccola ero una bambina molto coraggiosa, anche se avevo le mie piccole paure: il buio, gli extraterrestri, Babbo Natale o l'ombra dell'uomo impiccato che appariva magicamente all'alba, sulla mia serranda abbassata. Ero coraggiosa, perchè pur avendo i miei timori, cercavo di combatterli, mi faceva forza avere una sorellina piccola da proteggere nel buio; se vedevo una banda di teppistelli dar fastidio ad una bambina, correvo subito in aiuto. Invece, adesso, mi spaventano troppe cose. La mia prima paura? I fulmini. L'altra mattina, nel parcheggio della clinica, non volevo arrivare alla mia macchina, perchè vedevo i fulmini cadere sul parafulmini piazzato da mio zio, architetto, nel bel mezzo del parcheggio. Mia madre che cercava di farmi ragionare ed io che, a quanto mi ha detto dopo, dicevo un sacco di parolacce perchè non volevo muovermi. Io non ricordo, ora, quello che ho detto in quel momento. So solo che mi terrorizzava il pensiero di poter morire fulminata per andare a prendere la mia macchina. Poi ho sempre paura che qualcuno o qualcosa mi porti via il mio amore. A volte, non me ne rendo conto subito, ma riesco ad essere davvero paranoica con lui, della serie Mi ami? Mi vuoi bene? Sono l'amore della tua vita? Mi spaventa tutto, tranne forse guidare: lo faccio con sicurezza, quasi meccanicamente, le strade non sono un problema per me. E sono diventata di colpo più sensibile. C'è stata una fase di insensibilità, abbandonata da un annetto, in cui non mi curavo di nessuno, tranne che di me stessa. Ho cercato, ora, di recuperare un'amicizia, ma invano. Beh, penso, almeno ci ho provato. |
Scrivimi una lettera d'amore, chiesi tempo fa al mio Ciccio. Eppure io sbaglio, perchè mi aspetto sempre troppo dalle persone, specialmente dai rapporti. Il nostro è un grande amore, la prima vera volta che amo, ricambiata, nella mia vita, ma non si ha mai qualcosa senza niente in cambio. Mi riferisco, fortunatamente, alle piccole cose però c'è sempre quella puntina di amarezza che ti fa pensare cacchio, poteva capitarmene uno a cui piacesse ballare in coppia. Il mio ex ragazzo amava regalarmi fiori. A me non piacevano, trovavo più utile una cosa che magari non avrei dovuto buttare nella pattumiera dopo tre giorni. Avevo avvertito Ciccio da tempo, non regalarmi fiori, gli ho sempre detto. Le esigenze cambiano, probabilmente, a seconda dei sentimenti provati. Ora non devo fare altro che lasciarmi torturare dalla punizione divina. L'inizio di questo we è stato noiosissimo, credevo che venerdì sera saremmo usciti, anche per smaltire quanto di pensante c'era stato durante la mattinata. Invece sono rimasta a casa, a girarmi i pollici e lui a guardarsi quella maledetta partita, e dopo se n'è tranquillamente uscito per i fatti suoi. Per fortuna ieri mi ha portata ad Amalfi, come promesso. Strano, non so perchè noi festeggiamo sempre in ritardo le nostre date, che siano l'anniversario o San Valentino. Ieri, però, è stato bellissimo. Era nuvoloso verso la montagna, ma guardando il mare si era illuminati dalla magica luce arancione del tramonto. Diciamo che il mio amore è un uomo alquanto pratico, non il tipo da frasi d'amore. Forse sono io che non riesco mai ad accontentarmi.
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il 29/04/2010 alle 11:49
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il 29/04/2010 alle 10:34
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il 22/04/2010 alle 15:31
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il 22/04/2010 alle 15:31
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il 20/04/2010 alle 17:11