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Uovo

Post n°75 pubblicato il 17 Aprile 2006 da vergine_e_martire
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Dal latino ovum, di radice indoeuropea.
Un termine che non possiede sinonimi: non lo si può chiamare in altro modo.
In biologia, è il gamete femminile degli animali a riproduzione sessuata, ricco di sostanze nutritive, di forma sferica, ellissoidale o cilindrica e di dimensioni e struttura diversa a seconda delle varie
specie animali.
Più correntemente, si intende l’uovo degli animali ovipari: dei pesci, degli uccelli, degli insetti; di gallina, di struzzo, d’anatra, di storione; delle formiche;dell’ornitorinco.
Per antonomasia, è quello di gallina (meglio se fresco di giornata), composto di albume e tuorlo (bianco - o chiara - e rosso).

Ingrediente diffuso per la preparazione di numerosi piatti, lo si cucina anche da solo in molti modi. Per esempio: uovo à la coque (scaldato col guscio in acqua bollente per un paio di minuti); uovo bazzotto (cotto più a lungo, da 4 a 5 minuti, ma col rosso ancora tenero);
uovo sodo (lasciato nell’acqua bollente 8-9 minuti, quindi interamente rappreso); uovo affogato, in camicia (cotto senza guscio in acqua sobbollente); uovo sbattuto (frullato, gonfiato, montato con la frusta o frullino); uovo all’ostrica (il solo tuorlo crudo, con sale e limone); uovo al tegame, all’occhio di bue (fritto con burro od olio, senza rompere il tuorlo); uovo strapazzato (fritto al tegame col bianco e il rosso mescolati).

La sua immagine, molto evocativa, ha dato il via a numerose figurazioni. Le principali:
l’uovo di Colombo (espediente facilissimo cui però nessuno aveva pensato prima, come la leggera ammaccatura sul fondo di un uovo che, secondo la tradizione, Cristoforo Colombo escogitò per farlo stare ritto su un tavolo);
è come bere un uovo (per indicare una cosa estremamente facile e agevole);
rompere le uova nel paniere a qualcuno (compromettere o far fallire ciò che altri hanno pazientemente progettato e preparato);
essere pieno come un uovo (aver mangiato moltissimo);
voler l’uovo mondo (voler le cose facili, senza fatica o pericolo);
cercare il pelo nell’uovo (essere estremamente minuziosi, non tralasciare o trascurare assolutamente nulla);
testa d’uovo (intellettuale, perlopiù le cui idee politiche e economiche mancano di contenuto pratico).

I proverbi lo vedono sempre appaiato alla sua matrice:
meglio un uovo oggi che una gallina domani;
la prima gallina che canta ha fatto l’uovo;
è nato prima l’uovo o la gallina?

Come ricettacolo della vita che da esso uscirà, secondo la credenza primitiva è carico di uno speciale “potere”, donde il suo uso tanto nei riti di fecondità e di cura magica (lo si metteva vicino al defunto, perché può giovare persino ai morti), quanto nel culto, dove spesso figura come offerta votiva. Nel mito, è anche molto diffusa la concezione che l’universo sia nato da un uovo.

Quando invece è di legno serve per rammendare le calze; se è di legno dipinto a colori vivaci è un comune soprammobile russo; se è di mare è il carnoso Microcosmus sulcatus, frutto di mare commestibile; mentre Uova di Norimberga si chiamavano i primi orologi da tasca.

L’uovo benedetto è quello pasquale, che nel mondo cristiano - specialmente nel rito orientale ortodosso - rappresenta non solo il germe primaverile della vita naturale che si rinnova, ma anche l’embrione della vita eterna simboleggiato dal mistero della Resurrezione; fatto bollire in un infuso di cocciniglia acquista un colore rosso intenso, simile al carminio, e si rassoda: una volta ricevuta la benedizione dal sacerdote, il fedele lo mangia ritualmente nel giorno di Pasqua e in quelli successivi.
In Occidente, è stato sostituito dall’uovo di cartapesta prima e di cioccolato poi, di varie dimensione e dall’interno sempre cavo, in modo da contenere la tradizionale sorpresa.
Nel mondo anglosassone è l’Easter Rabbit, il coniglio pasquale, a distribuire uova colorate ai bimbi buoni, traendole da un cesto di vimini.

 
 
 
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