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LA PADANIA NON SI ARRENDE!
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Citazioni nei Blog Amici: 7
 

 

Inaugurazione Nuova Sede

Post n°297 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da Capodiponte
 

La Sezione di Capo Di Ponte-Valsaviore della
LEGA NORD – LEGA LOMBARDA PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

È lieta di invitarvi

SABATO 13 MARZO 2010
Alle ore 18.00


all’inaugurazione della nuova sede della Sezione sita a

CAPO DI PONTE (Bs) In Via Briscioli, 13

Al termine della cerimonia ci trasferiremo presso lo

ZENIT Discopub –La Brasserie
Di Braone (Bs) – Loc. Gisole (Zona Ex-Free)

Per partecipare alla
 
5° “Camunia Beer Fest”
Festa Provinciale Del Movimento Giovani Padani Valle Camonica

dove dalle ore 20.00 sarà possibile cenare approfittando dell’offerta a prezzo fisso (pizza, bevande, amaro, caffè: 17,00 euro)

Ad entrambi gli appuntamenti interverranno importanti esponenti della Lega Nord ed il candidato Consigliere Regionale per la Provincia di Brescia

Renzo BOSSI


Si prega di dare gentile conferma della Vostra partecipazione all’inaugurazione ed eventualmente alla cena entro mercoledì 10 marzo al numero 347.5216885 oppure inviando un fax allo 02.700449839 o una mail all’indirizzo severino.damiolini@giovanicamuni.com

scarica (e diffondi) l'invito in pdf

 
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Lega, Damiolini in sella

Post n°296 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da Capodiponte
 


BresciaOggi - 07/02/2010

Politica. È ancora il segretario capontino

(pag. 21)

Severino Damiolini, un 35enne di Sellero, è stato rieletto segretario della sezione capontina e della Valsaviore della Lega nord. E insieme a lui nel direttivo sono stati nominati Davide Grazioli, Andreino Guzzardi, Arturo Disetti (responsabile amministrativo) e Pietro Bressanelli: il tesserato più anziano.
Al termine dello scrutinio, «vigilato» dal segretario di circoscrizione Pietro Pezzutti, il riconfermato segretario ha parlato dei programmi della sezione: «Gli impegni che attendono il direttivo saranno l’inaugurazione della nuova sede (il 13 marzo) e la tradizionale festa di sezione. Intendiamo poi rafforzare quel radicamento nel territorio che ci consente di dialogare con la popolazione e di accoglierne le istanze».

 
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Dicono Di noi sul Giornale di Brescia

Post n°295 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da Capodiponte
 

Giornale di Brescia -  29/01/2010  (pag. 20)

In breve
Capo di Ponte - Damiolini segretario locale della Lega


Severino Damiolini, consigliere del Comune di Sellero e dell’Unione della Valsaviore, è stato riconfermato segretario della sezione della Lega Nord di Capo di Ponte - Valsaviore, che comprende sei paesi della media e alta Valle. Con lui un direttivo composto da Davide Grazioli, Andreino Guzzardi e Arturo Disetti (responsabile amministrativo). A Pietro Bressanelli la presidenza onoraria. I primi impegni saranno l’inaugurazione della nuova sede, il 13 marzo, e la festa di sezione.

 
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La Sezione della Lega Nord di Capo di Ponte-Valsaviore ha eletto il suo direttivo

Post n°294 pubblicato il 23 Gennaio 2010 da Capodiponte
 

Questa sera presso la sede della Lega Nord di Capo di Ponte, alla presenza del Segretario di Circoscrizione Pietro Pezzutti, si sono svolte le elezioni del Segretario e del Consiglio Direttivo della locale Sezione. Al termine dello scrutinio è stato riconfermato Severino Damiolini, 35 anni, Consigliere del Comune di Sellero e dell'Unione dei Comuni della Valsaviore.

Il segretario leghista è stato eletto insieme a un direttivo composto da Davide Grazioli, Andreino Guzzardi e Arturo Disetti, che ricoprirà la carica di Responsabile Amministrativo, mentre Pietro Bressanelli, storico militante della Sezione, è stato nominato Presidente Onorario.

"Gli impegni che, nel breve termine, attendono il nuovo direttivo - commenta Damiolini - saranno l'inaugurazione della nuova sede, che avverrà il 13 marzo prossimo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni Regionali e, nella prossima primavera, la tradizionale festa di sezione. L'obiettivo principale è rafforzare ulteriormente quel radicamento nel territorio che ci consente  di dialogare a stretto contatto con la popolazione, di accoglierne le istanze e di elaborare le soluzioni migliori per la nostra gente e che  ha fatto sì che il nostro Movimento da sempre si contraddistinguesse per il suo modo di fare politica diverso da tutti gli altri partiti

Ovviamente - continua - sempre collaborando appieno con il la Segreteria provinciale e mantenendo un occhio molto attento ed una viva partecipazione alla vita politco-amministrativa della nostra zona. Ben sei sono infatti i comuni di competenza della Sezione (Capo di Ponte, Cedegolo, Cevo, Saviore dell'Adamello, Berzo Demo, Sellero), comuni che si estendono per una superficie  di oltre 200 kmq contando quasi 9500 abitanti, una fetta consistente della popolazione camuna (il 10% circa); un territorio che chiede e merita molto ma che ha ancora troppo da ricevere in termini di servizi al cittadino e di infrastrutture. Come ad esempio - conclude Damiolini - l'attesissimo completamento della SS42, i cui lavori, grazie all'intervento del Governo di Centrodestra su spinta dell'On. Caparini e della Lega Nord, sono ripartiti lo scorso anno dopo i due anni di stop imposti dal precedente governo di Centrosinistra e dall'allora ministro Di Pietro."

 

 

Nella foto: da Sinistra: Andrea Guzzardi, Pietro Bressanelli, Severino Damiolini , Pietro Pezzutti, Davide Grazioli, Pietro Pelamatti, Arturo Disetti, Sergio Pacchiotti

 

 
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VOUCHER PER I LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE

Post n°293 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da Capodiponte
 

CHE COSA E’
La Provincia di Brescia - Settore Economia e Politiche Negoziali, al fine di fronteggiare la fase congiunturale negativa dell'economia globale che ha determinato gravi conseguenze in termini occupazionali anche sul territorio bresciano, ha attivato una serie di interventi nell'ambito delle politiche attive per il lavoro, tra le quali in particolare: il "Progetto Valcamonica, Valcavallina e Sebino"
Al fine di affrontare la crescita esponenziale del ricorso alla cassa integrazione guadagni, la Provincia ha modificato il progetto esecutivo al fine di renderlo maggiormente rispondente al mutato scenario occupazionale.
L’iniziativa consiste all'integrazione della retribuzione percepita nel periodo di cassa integrazione e contemporaneamente intende responsabilizzare e valorizzare il lavoratore.
Il progetto ha, quindi, una duplice finalità: economica e sociale.
Da una parte, infatti, offre un'integrazione economica massima di 300,00 euro lordi, dall'altra parte il lavoratore ha l'occasione di rendersi utile e operoso per il proprio Comune di residenza e di arricchire il proprio bagaglio professionale e culturale attraverso le ore di formazione e adattamento competenze previste dal progetto.

CHI PUO’ PRESENTARE RICHIESTA
I lavoratori percettori di Cassa integrazione guadagni in deroga, cassa integrazione guadagni ordinaria, cassa integrazione guadagni straordinaria, gestione speciale edilizia e gestione speciale agricoli che intendono aderire al progetto devono compilare lo specifico Modulo di adesione e presentarlo presso il proprio Comune di residenza entro 20 giorni dalla pubblicazione (avvenuta in data 22 ottobre 2009) muniti di documento di identità in corso di validità e codice fiscale oppure di carta regionale dei servizi (tessera sanitaria magnetica). Il Comune che ha aderito al presente programma, dovrà assegnare i voucher a sua disposizione, ai destinatari che hanno manifestato la propria adesione al progetto, in base alla graduatoria stilata dallo stesso Comune e secondo i criteri di priorità fissati
dalla Provincia.

Allegati: Avviso e Modulo di adesione

Per informazioni dettagli o consulenza sui bandi è possibile contattare la Segreteria Provinciale della Lega Nord Valle Camonica allo 0364/530351

 
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HANNO ANCORA VALORE LA COERENZA E IL RISPETTO DEGLI ELETTORI?

Post n°292 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da Capodiponte
 

Ciò che è successo in Vallecamonica nell'elezione degli Enti Comprensoriali Comunità Montana-BIM è la dimostrazione di quanto molti "nostri" Amministratori abbiano come unico valore la spartizione del potere quantificabile in poltrone e prebende, alla faccia della coerenza.

Dalle nostre parti il trasformismo è diventato lo sport più di moda: quando gli eventi lo necessitano ci si spaccia esponenti di spicco del partito di turno (vedasi le riffe per accaparrarsi gli agognati scranni alle elezioni amministrative primavera 2009); ma appena le esigenze personali lo impongono, senza alcun pudore una bella capriola e le vesti dei "buoni samaritani" rappresentanti delle liste civiche sono pronte ... naturalmente solo per il bene della Vallecamonica ...

I programmi sono carta straccia, le firme di altisonanti rappresentanti politici non contano nulla, la parola ancora di meno, la serietà è malata grave e la dignità è in coma irreversibile.

La LEGA NORD in merito alla gestione degli Enti Comprensoriali Camuni ha sempre tenuto una linea semplice e chiara (programma di 2 pagine):

  • Accorpamento degli Enti ed eliminazione di quelli inutili;
  • Taglio delle poltrone;
  • Taglio dei compensi;
  • Taglio netto a consulenze e incarichi;
  • Razionalizzazione della spesa;
  • Salvaguardia dei posti di lavoro;
  • Distribuzione degli introiti del BIM (circa Euro/anno 6.000.000,00) ai Comuni in maniera equa, solidale, diretta e trasparente;
  • Apertura a tale programma a TUTTE le forze politiche e rappresentanze civili che lo condividevano, a prescindere delle ideologie di appartenenza.

Indirizzo da subito condiviso unanimemente dal mondo politico e sulla carta sottoscritto pubblicamente dal PDL per mezzo del Coordinatore Provinciale On. VIVIANA BECCALOSSI, dell'On. GIUSEPPE ROMELE e dell'Assessore Regionale FRANCO NICOLI CRISTIANI.

Ma come volevasi dimostrare, alla "prova dei fatti" tutto è stato magicamente stravolto, proponendoci:

  • Un programma inconsistente;
  • Un caravanserraglio malcelato come "istituzionale" in cui c'è tutto e il contrario di tutto;
  • Una lista definita "dei Sindaci" che elegge dei "non-sindaci" in cerca di ruolo, che subito a seguire avrà il compito affannoso di trovare posti e posticini a tutti coloro che sistematicamente vengono trombati quando si presentano al giudizio diretto dei cittadini;
  • La spartizione delle poltrone secondo i metodi più meschini;

La trattativa è consistita nella quantificazione del nostro prezzo in termini di incarichi per salire sul carrozzone e comunque prendere o lasciare.

La LEGA NORD di Vallecamonica non ci sta a questo metodi di governo, rimane coerente e compatta sulla propria linea, sicura dell'appoggio dei propri militanti e dei propri elettori.

Cari "Amministratori": siete sicuri che quello che avete fatto è il volere dei cittadini, di chi vi ha eletto? Avete il coraggio di presentarvi al loro giudizio in tali vesti?

Per questi motivi, come approvato all'unanimità dal Direttivo Provinciale, la LEGA NORD inviterà gli alleati nelle varie amministrazioni comunali a riesaminare la posizione affrettatamente assunta, riallineandosi a quanto già condiviso in sede di programma, al fine di poter continuare ad amministrare congiuntamente. 

Un'ultima considerazione sull'atteggiamento tenuto dall'UDC nella vicenda. Emblematica l'assemblea per l'elezione del Presidente del BIM: sono stati capaci di fare una dichiarazione di voto a favore di una mozione per poi, dopo una manciata di minuti, smentirsi clamorosamente dichiarando esattamente il contrario. Ciò dimostra che non entrare in coalizione con loro alle elezioni provinciali è stata una scelta lungimirante, da ratificare per le elezioni regionali.

 

 
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Amministrazioni comunali, la Lega si chiama fuori

Post n°291 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da Capodiponte
 


Giornale di Brescia - 13/10/2009


Amministrazioni comunali, la Lega si chiama fuori
Il Carroccio vuole uscire dal governo dei Comuni che hanno sostenuto «l’inciucio per Bim e Comunità montana»

(pag. 24)

Terremoto in casa della Lega Nord camuna. O meglio, terremoto in casa dei Comuni che nelle loro maggioranze hanno un militante del Carroccio. Il direttivo provinciale dei Lumbard di Vallecamonica sta mettendo in atto quanto annunciato verbalmente dal suo segretario Mario Maisetti nei giorni scorsi, in occasione dell’elezione dei direttivi della Comunità montana e del Bim.
I vertici leghisti potrebbero a breve chiedere a tutti gli assessori e ai consiglieri comunali del Carroccio, che amministrano in coalizione con i partiti o le forze civiche che hanno sostenuto «l’inciucio» (è così che Maisetti ha definito l’accordo istituzionale per il governo degli enti comprensoriali camuni), di riconsegnare le deleghe e di togliere l’appoggio alla maggioranza, valutando di volta in volta se sostenerla o se votare con l’opposizione.
Con questo provvedimento-bomba, sono circa una decina i Comuni in Valcamonica che potrebbero essere rimessi in discussione. Tra i municipi «che traballano», potrebbero a esempio esserci Darfo e Losine, i cui sindaci, durante l’assemblea del Bim, avevano però già fatto un passo indietro proprio in virtù della presenza di esponenti leghisti nelle loro maggioranze. Ma ci sono anche Ono San Pietro, che ha un assessore leghista in Giunta, Berzo Inferiore, Vezza d’Oglio, Incudine e Ceto. Anche il Comune del neo presidente della Comunità montana Corrado Tomasi non è indenne. Per Temù, infatti, potrebbe essere fatta una particolare valutazione, visto che nella coalizione di governo centrosinistra-centrodestra ci sono alcuni iscritti al partito dei Lumbard.
Il segretario camuno Mario Maisetti è impegnato in questi giorni negli incontri con la base leghista e sta visitando le varie sezioni, per raccogliere i pareri. Certo è che è determinato nel suo agire, perché «quando la segreteria dichiara una cosa, va fino in fondo, con forza». Nei prossimi giorni, quindi, i vari militanti e gli amministratori leghisti presenti nelle coalizioni di governo nei Comuni della Valcamonica potrebbero essere chiamati a rispondere delle loro scelte e, soprattutto, delle decisioni assunte dai delegati dei loro Municipi in Comunità montana e Bim.
Nei due enti sovraccomunali, solo la Lega si è chiamata fuori, restando da sola in minoranza.

 
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Il Nostro Segretario su "la Padania"

Post n°290 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da Capodiponte
 

Clicca per ingrandire

 
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Enti comprensoriali camuni

Post n°289 pubblicato il 20 Settembre 2009 da Capodiponte
 

Pd, Pdl e Udc: prove tecniche di alleanza

Giornale di Brescia - Lettere - sabato, 19 settembre 2009

Si è fatto un gran parlare in questi giorni della creazione di un "governissimo" Pd-Pdl-Udc a livello regionale o addirittura a livello "nazionale" che avrebbe come obiettivo principale quello di "far fuori" il Carroccio. Un'ipotesi da molti esperti bollata come fantapolitica, che però si sta concretizzando in Valle Camonica, terra dove la Lega Nord raccoglie molti consensi e dove, in occasione delle elezioni amministrative, molti esponenti del centrodestra e del centrosinistra si nascondono dietro fantomatiche "liste civiche" che di civico hanno ormai ben poco.

In questi giorni ha preso forma un'ammucchiata Pd-Pdl-Udc a sostegno di un "accordo istituzionale centrosinistra-centrodestra paritario", un modo elegante di definire quello che, in pratica è un "inciucio" che consegnerà al Pd la presidenza della Comunità montana e al Pdl quella del Consorzio Bim. Il tutto, manuale Cencelli alla mano, con l'assenso trasversale di tutte le forze politiche locali.

Tutte tranne una. Già, perché la Lega Nord, per bocca del Segretario camuno e assessore provinciale alla Sicurezza, Mario Maisetti, ha più volte risposto picche alle proposte di "governissimo" avanzate dal sinistra-centro-destra valligiano, un vero schiaffo in faccia agli elettori, di centro, di destra e di sinistra. "La Lega non verrà meno ai suoi principi - ha affermato i segretario camuno - Piuttosto stiamo all'opposizione! In questo momento stiamo assistendo a manovre di spartizione delle poltrone, nascoste sotto la maschera dell'accordo istituzionale".

Eppure, poco prima delle elezioni, con l'on. Viviana Beccalossi, l'on. Giuseppe Romele (rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore provinciale del Pdl) e l'assessore regionale Nicoli Cristiani, la Lega aveva ufficialmente sottoscritto un accordo politico-programmatico per la riorganizzazione di Comunità montana, Bim e società controllate e partecipate dagli enti. Pdl e Lega si impegnavano a creare un unico ente per diminuire i costi del pubblico e mettere le risorse a disposizione dei valligiani per creare sviluppo ed occupazione.

Inoltre, con la dismissione delle partecipazioni alle tante società inutili che servono solo a garantire poltrone e prebende ai "trombati" di turno l'obbiettivo era di raggiungere un risparmio di almeno il 30% sui costi della politica. Tutti soldi tolti dalle sgrinfie della politica da mettere a disposizione dei cittadini. Il Pdl camuno non sembra intenzionato a mantenere gli impegni presi. È evidente che gli esponenti nazionali non possono avallare una simile situazione e quindi la palla passa ai due coordinatori Beccalossi e Romele: a loro il compito di garantire che gli accordi presi vengano rispettati.

Anche se restano ormai pochi giorni prima dell'assemblea della Comunità Montana convocata per lunedì 28 settembre e i giochi sembrano ormai fatti, non sono da escludere colpi di scena dell'ultimo minuto.

Severino Damiolini
Consigliere del Comune di Sellero -  Lega Nord

 



Beccalossi:" Nessun inciucio nelle Comunità montane"

“A scanso di equivoci, in merito alle voci che circolano su quello che ritengo un  improbabile accordo tra alcuni amministratori PdL e PD in Valcamonica per la mera spartizione delle cariche in Comunità Montana, tengo a precisare con forza e determinazione che la posizione ufficiale del Popolo della Libertà bresciano è assolutamente contraria a qualsivoglia intesa di questa natura”.
l’On. Viviana Beccalossi, Coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, risponde in questo modo intervenendo  sull’annosa questione delle comunità montane e chiarisce la posizione ufficiale del PdL nei confronti dell’inciucio che parrebbe essere in atto tra alcuni esponenti del PdL e del PD in Valcamonica con l’obiettivo di spartirsi cariche e potere nella Comunità Montana camuna.
Rifiutando la logica della politica “poltronista”, la Beccalossi ribadisce che essa va contro ciò che rappresenta un’amministrazione virtuosa ed operativa.
L'onorevole del Pdl sottolinena che “chiunque vada contro questo nostro comune sentire , va contro il centrodestra ed i valori che esso incarna. Condanno quindi ogni comportamento di questo tipo, e ribadisco che in Valcamonica, come nelle altre realtà amministrative bresciane, regionali e nazionali, il partito deve rispettare i soli accordi di maggioranza, quindi quelli con la Lega che si sta impegnando insieme a noi per offrire ai nostri cittadini ed alle nostre realtà produttive, una politica fatta di persone al loro servizio”.

 




Caparini plaude alla Beccalossi

Le fa immediatamente eco il deputato camuno del Carroccio Davide Caparini che esprime soddisfazione per le affermazioni della coordinatrice del Pdl: "La lucuda e lungimmirante presa di posizione - dice - metta una pietra tombale su qualsiasi velleità di inciucio; quelli che ambiscono ai posti andando a braccetto con la sinistra lo fanno solo a tutolo personale. Un dato è certo - conclude Caparini - la Lega non verrà meno ai suoi principi, per noi non è assolutamente un problema stare allì'opposizione."

 


 

COMUNITÀ MONTANA. Dopo l’ipotesi di intesa
No della beccalossi a «inciuci» Pdl-Pd
E l’onorevole Davide Caparini definisce «inaffidabile» anche l’Udc

Bresciaoggi Domenica 20 Settembre 2009

Il Pdl si allea col Pd e altre forze di centrosinistra e con l’Udc per dare vita ad una maggioranza in Comunità montana o al Bim? Viviana beccalossi non ci sta, ricordando che «il partito è assolutamente contrario a intese di questa natura».
Se in Valcamonica si parla di governo istituzionale, in città si definisce tale operazione un inciucio «per la mera spartizione delle cariche in Comunità montana». La coordinatrice del Pdl aggiunge: «Il partito non può e non vuole accettare accordi che mirano all’interesse personalistico, tipico di una mala politica che deve scomparire per dare spazio alla forza delle idee e delle azioni di un centrodestra trasparente e meritocratico».
Viviana beccalossi non dà alcun spazio ai fautori del patto trasversale: «Ogni decisione presa per quel tipo di accordo è da ritenersi effettuata a titolo personale, quindi totalmente estranea al Pdl». Così il documento di intenti siglato da 15 sindaci di centrodestra viene sconfessato, in attesa di ravvedimenti.
In sintonia con la beccalossi l’on. Davide Caparini, che definisce «inaffidabile» l’Udc, ribadendo che «in Valcamonica, come nelle altre realtà amministrative bresciane, regionali e nazionali, il Pdl deve rispettare i soli accordi di maggioranza, quindi quelli con la Lega, che si sta impegnando per offrire ai cittadini e alle aziende una politica fatta di persone al loro servizio». L.R.

 
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Le Lega ricorda il patto per fondere i due enti e paventa un «inciucio»

Post n°288 pubblicato il 15 Settembre 2009 da Capodiponte
 

Bresciaoggi Domenica 13 Settembre 2009

Elemento determinante negli equilibri politici valligiani, la Lega nord ha detto ieri mattina la sua, durante un incontro con la stampa, a proposito del futuro degli enti comprensoriali camuni. E attraverso i propri rappresentanti in Provincia e in Regione ha proposto l’unificazione degli stessi enti denunciando insieme il pericolo di un nuovo «inciucio».
«In questo momento stiamo assistento a manovre di spartizione delle poltrone - ha esordito il camuno Mario maisetti, segretario politico valligiano e assessore provinciale alla Sicurezza -, eppure, tre giorni prima delle elezioni, in tempi non sospetti, io Viviana Beccalossi e Giuseppe Romele (rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore provinciale del Pdl) avevamo sottoscritto un accordo politico-programmatico per la riorganizzazione di Comunità montana e Bim, e delle società controllate e partecipate dagli enti. Un testo in cui si chiariva la nostra volontà di creare un unico ente per contenerne i costi di gestione, a ripartire le risorse del Bim, per circa 6 milioni di euro l’anno, anche in base al numero di cittadini residenti nei paesi, e a dismettere le partecipazioni a società inutili. Oggi siamo qui per ricordare quel programma, sperando che tutto il Pdl mantenga gli impegni presi».
Il timore del Carroccio, anche alla luce di una analoga ma separata presa di posizione dei sindaci camuni del Pdl, e che qualcuno in cambio di una poltrona possa dimenticare quelle promesse. E in particolare, i leghisti temono l’atteggiamento dei rappresentanti dell’Udc, alleati in Regione ma all’opposizione in Provincia. E poi puntano il dito contro i «soliti noti» affinché si mettano da parte, ricordando a tutti che la Lega è il primo partito camuno, che insieme al Pdl raccoglie mediamente il 70% dei consensi elettorali.
«Crediamo che la politica camuna abbia bisogno di voltare pagina - ha aggiunto il consigliere regionale Monica Rizzi - e che l’unione di Comunità e Bim possa portare a un risparmio di circa il 30% sui costi della politica: quel denaro lo vogliamo dare ai comuni, al territorio, ai cittadini, favorendo per esempio le unioni dei comuni».P.MOR.

 
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Programma per la riorganizzazione degli enti Comprensoriali di Valle Camonica

Post n°287 pubblicato il 15 Settembre 2009 da Capodiponte
 

Di seguito trovate il  Programma per la riorganizzazione degli enti Comprensoriali di Valle Camonica che è stato oggetto della conferenza stampa tenutasi presso la segreteria provinciale della Lega Nord sabato 12 settembre 2009 alla quale hanno partecipato il segretario Provinciale Mario Maisetti, il Consigleire Regionale Monica Rizzi, il consigliere Provinciale Giuseppe Donina, il Responsabile Enti Locali Enzo Antonini, i segretari di Circoscrizione e tutti i segretari cittadini della Lega Nord Valle Camonica.

Il programma corrisponde a quanto sottoscritto in sede di accordo politico per le Elezioni Provinciali e Amministrative nel Maggio 2009 e siglato dai rappresentanti del Popolo della Libertà On. Viviana Beccalossi, On. Giuseppe Romele e dall’Assessore Regionale Franco Nicoli Cristiani (si veda allegati 1 e 2).

L’accordo programmatico è aperto alla sottoscrizione di altre forze politiche e/o di rappresentanze civili che ne condividano i contenuti nel comune interesse delle cittadine e cittadini della Valle Camonica.

 

L’intera documentazione verrà trasmessa anche a tutti i comuni della Valle Camonica.

 

PROGRAMMA DI RIORGANIZZAZIONE

DEGLI ENTI COMPRENSORIALI DELLA VALLE CAMONICA

 

COMUNITÀ MONTANA - BIM  e società controllate/partecipate

 

1.  FINALITÀ

-          Conseguire l'ottimizzazione dei livelli istituzionali e delle caratteristiche dimensionali degli Enti sovracomunali, nonché il superamento della frammentazione assicurando efficienza, continuità dei servizi, efficacia delle politiche locali e contenimento della spesa pubblica, anche in applicazione della normative nazionali e regionali;

-          Garantire una gestione razionale e semplificata del territorio;

-          Promuovere e sostenere l'esercizio in forma associata di funzioni e servizi tra i Comuni secondo criteri di omogeneità, appropriatezza, economicità ed efficacia;

-          Promuovere e valorizzare il nostro territorio e le attività economiche, sociali e culturali delle sue genti.

2.  PROGETTO

1.       Creare un "Unico Ente Comprensoriale" tra la Comunità Montana della Valle Camonica e il BIM al fine di migliorarne l'efficienza e contenerne i costi di gestione.

2.       Limitare la rappresentanza in Assemblea al Sindaco o a un suo delegato così come previsto dalla Legge Regionale n. 19 del 27 giugno 2008.

3.       Ripartire l'indennizzo riscosso ai sensi della Legge 27 dicembre 1953 n. 959 per lo sfruttamento delle risorse idriche a scopi energetici, al netto degli impegni di spesa già deliberati e ai costi relativi al personale, in maniera equa, trasparente e automatica  come segue:

a)       il 40% come quota fissa in parte uguale a ciascun Comune;

b)       il 40% come quota variabile rispetto al numero di abitanti di ciascun Comune (in riferimento all'ultimo censimento ISTAT disponibile);

c)     il restante 20% per opere di solidarietà o di pubblica utilità a livello sovracomunale.

4.       Il sostentamento di eventuali soggetti intercomunali quali consorzi forestali, consorzi per lo sviluppo economico locale, società di gestione, ecc. sarà di esclusiva competenza dei rispettivi Comuni partecipanti.

5.       La costituzione di un Ufficio Unico per la gestione e il coordinamento degli attuali Consorzi Forestali.

6.       Gestione autonoma del Parco dell'Adamello e di ogni altro Parco presente sul territorio dei Comuni di appartenenza.

7.       Riduzione della rappresentanza nel Gruppo Valle Camonica Servizi (Consorzio Metano) e ottimizzazione della gestione (Rivedere la composizione del Cda)

8.       Istituzione di un ulteriore bonus per incentivare la fusione dei piccoli Comuni e la costituzione di Unioni di Comuni oltre a quanto previsto dal Regolamento Regionale 27/07/2009 n° 2 in attuazione dell'art. 20 della Leggere Regionale 27/06/2008 n° 19 "Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni dei comuni lombarde e sostegno all'esercizio associato di funzioni e servizi comunali).

9.       Dismissione delle quote pubbliche di SECAS e trasferimento delle funzioni all'"Unico Ente Comprensoriale".

10.   Dismissione delle partecipazioni in società di diritto pubblico o privato che non più strategiche per lo sviluppo socio-economico del territorio.

3.  RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

Gli impegni di investimento già assunti e/o deliberati dagli Organi precedenti saranno rispettati.

4.  SALVAGUARDIA DELLE RISORSE UMANE

Tutte le risorse umane impegnate nella Comunità Montana, nel BIM e nelle società in dismissione saranno salvaguardate come segue:

a)       in quota parte rimarrà all'interno dell'Ente per la gestione degli impegni assunti e per organizzare le future opere di pubblica utilità a livello sovracomunale;

b)       in quota parte sarà trasferita agli Enti che costituiscono l' "Unico Ente Comprensoriale" che ne facciano richiesta (perché in organico sottodimensionato);

c)       in quota parte sarà trasferita agli Enti che costituiscono l' "Unico Ente Comprensoriale" in proporzione al numero di abitanti.

Ad ogni risorsa riallocata sarà garantita la retribuzione corrispondente e l'inquadramento dell'ultimo posto ricoperto. I contratti del personale in comando e i rapporti di consulenza saranno valutati caso per caso, con la propensione a concludere i rapporti alla scadenza contrattuale.

 

 
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COMUNICATO STAMPA LEGA NORD VALLE CAMONICA

Post n°286 pubblicato il 08 Settembre 2009 da Capodiponte
 

La Padania si ritrova a Venezia

Come ogni anno si rinnova il tradizionale appuntamento con la Festa Nazionale dei Popoli Padani in programma a Venezia, sulla Riva degli Schiavoni, il prossimo 13 settembre.

“Dopo il rito dell’ampolla sul Monviso, alla sorgente del Po, ci ritroveremo  intorno al nostro segretario federale Umberto Bossi per concludere i festeggiamenti a Venezia.. Lo dichiara Mario Maisetti, segretario provinciale del Carroccio Camuno.

La Festa di Venezia  sarà un evento fondamentale per avvicinarci ancora di più alla gente e nel corso della quale Umberto Bossi rilancerà i progetti che vogliamo a portare avanti, grazie anche all’impegno costante di tutti i nostri rappresentanti nelle istituzioni.

Federalismo, sostegno alle famiglie, salari territorializzati, lavoro e sicurezza sono i nostri obiettivi primari  - continua il segretario provinciale - e la partecipazione del popolo del Nord è la miglior spallata per arrivare a concretizzarli in tempi brevi.

Quello in Laguna è un appuntamento ormai tradizionale che riveste un'importanza politica molto forte, in vista anche degli impegni elettorali che ci attendono la primavera prossima e che vedranno la Lega come sempre protagonista, perché - conclude Maisetti -   vogliamo continuare ad essere i fautori del cambiamento a qualsiasi livello."

Al fine di offrire a tutti i Camuni la possibilità di partecipare all’evento, la segreteria Provinciale della Lega Nord organizza tre pullman che effettueranno fermate nei vari paesi della Valle.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 0364/530351 oppure 3493677070


Darfo Boario Terme, 8  settembre 2009


Ufficio stampa                                                      
Lega Nord Valle Camonica
Severino Damiolini
severino.damiolini@giovanicamuni.com

Segreteria Provinciale
Tel 0364/530351 ** Fax 0364/534609




Dettaglio pullman e fermate

PULLMAN 1       

EDOLO        Piazza Martiri della Libertà ore 4.00
SONICO        Bar Fuori Porta    ore 4.03
MALONNO        Bar Tolotti ore 4.06
CEDEGOLO        Piazza Mercato    ore 4.15
SELLERO        Fermata Pullman/Parcheggio Ristorante Bizzarro    ore 4.18
CAPO DI PONTE    Fermata Pullman - Via Nazionale    ore 4.20
ONO SAN PIETRO    Nadro - Bivio per Ono S.P. ore 4.22
CETO            Loc.badetto ore 4.24
LOSINE/NIARDO    Bivio per Losine ore 4.27
BRENO        Municipio ore 4.30



PULLMAN 2       

BRENO        Municipio ore 4.30
BIENNO        piazza liberazione ore 4.40
ESINE            Bivio Superstrada ore 4.50
PIANCOGNO        Piazzale Municipio ore 4.55
BOARIO        Piazzale Autostazione ore 5
PIANCAMUNO    bar Colombine ore 5.15
PISOGNE        Stazione ferroviaria ore 5.30

Quota: EURO 15,00 a persona       



PULLMAN 3

Partenza Sabato 12 settembre ore 14 dal Piazzale degli Alpini di Angolo Terme
Arrivo in serata all’hotel Toledo di Jesolo previsti: cena, pernottamento e prima colazione.
Domenica 13 settembre ore 9: partenza per Venezia.
Rientro previsto in serata.

Quota: Euro 70,00 a persona

 
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Stranieri oltre quota 7.500 con picchi a Darfo e Pisogne

Post n°285 pubblicato il 08 Settembre 2009 da Capodiponte
 


BresciaOggi - 08/09/2009

DEMOGRAFIA. Il nuovo quadro territoriale dell’immigrazione fornito dall’ufficio di Piano
Volti e lingue dal mondo La valle è multietnica
Stranieri oltre quota 7.500 con picchi a Darfo e Pisogne Sono soprattutto europei e dal 2003 si sono triplicati


(pag. 24)

Nonostante la crisi il comparto industriale e artigianale è ancora vitale e soprattutto ampio, e così, anche la Valcamonica è ormai da parecchi anni la meta di tanti cittadini stranieri in cerca di una alternativa alla povertà dei Paesi d’origine. Lo dimostrano chiaramente i numeri del flusso migratorio, che nel distretto in questione è un fenomeno in costante aumento. Le dimensioni del fenomeno sono raccolte in report elaborato dall’Osservatorio dell’ufficio di Piano della Comunità montana.
Nel lavoro presentato dal responsabile Roberto Bellesi si spiega che dal gennaio del 2003 all’aprile di quest’anno il numero di stranieri presenti sul territorio camuno è passato da 2.339 a 7.530 unità (con un incremento pari al 36.99% medio annuo), e che dal primo gennaio dell’anno scorso alla primavera del 2009 sono state ben 1.224 le persone arrivate sul territorio valligiano alla ricerca di un impiego e di una abitazione.
Tenendo come riferimento il periodo 2003-2008, il valore della popolazione straniera residente nel distretto valligiano (33,92%) è evidentemente superiore a quello medio della Lombardia (che si ferma al 29,21%) e a quello nazionale (che scende ancora più giù, al 27,40%), mentre complessivamente è un po’ più basso della media provinciale, che veleggia al 35,37%.
Ma qual’è la composizione di questa massa ormai consistente di camuni d’adozione? La statistica dell’ufficio di Piano prende anche in esame il sesso degli immigrati, e se la percentuale dei maschi (del 56,25%) è prevedibilmente più elevata (si tratta di 4.236 persone) quella delle donne (il 43,75%; 3.294 presenze) rende comunque l’idea di una popolazione che è sempre più «completa» grazie ai ricongiungimenti familiari.
Sono Darfo con il 39,38%, Pisogne con il 19,24% e la Valgrigna (Bienno, Prestine, Esine, Berzo Inferiore con il 12,50%) i paesi e le aree in cui si concentrano maggiormente i cittadini stranieri, e l’osservatorio legge questa densità come un effetto di efficienti reti di trasporto; mentre per l’alta valle e la Valsaviore, zone nelle quali la rete viaria è meno sviluppata, le percentuali sono decisamente minori (nell’alta valle complessiva 2,52%, a Edolo il 4,13% e in Valsaviore il 4,56%). E così, a Darfo gli immigrati residenti sono il 19,11% della popolazione, e l’8,07% in Valgrigna e a Pisogne.
Il 67,08% dei nuovi cittadini arriva dall’Europa (il 30,56 dall’Unione europea, il 36,44% dall’Europa Centrale e Orientale), e in particolare da Romania, Polonia e Paesi baltici, mentre il 21,50% è di origine africana (Settentrionale per il 18,47% Occidentale per il 2,51%). Gli immigrati dall’America del Sud sono il 6,49%, e il 4% delle presenze è collegato all’Asia Centromeridionale. Africani e americani sono maggiormente presenti a Darfo e Pisogne, esattamente come i lavoratori stranieri provenienti dall’Asia.
L’ultima statistica elaborata per il primo report sull’immigrazione in Valcamonica (con la collaborazione degli uffici anagrafici dei comuni dell’area per la raccolta dei dati) è relativo all’età dei nuovi residenti: nella maggior parte dei casi si tratta di individui di età compresa tra i 20 e i 44 anni (oltre il 55% dei casi) e solo il 5% supera la soglia dei 55.

Luciano Ranzanici

 
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Festa Nazionale dei Popoli Padani

Post n°284 pubblicato il 08 Settembre 2009 da Capodiponte
 

A tutti i Soci Ordinari Militanti
A tutti i Soci Sostenitori

 
COORDINAMENTO SEGRETERIE NAZIONALI



Cari fratelli padani, domenica 13 settembre ci ritroveremo, come ogni anno, a Venezia, sulla Riva degli Schiavoni, dove celebreremo la tradizionale Festa dei Popoli Padani.

Una festa che, anche quest’anno, si snoderà nell’arco di tre giorni, aprendosi venerdì 11, quando Umberto Bossi effettuerà il prelievo dell’acqua del Po alle sorgenti del Monviso, al Pian del Re, per poi continuare sabato 12, con la discesa lungo il Po da parte della motonave padana che solcherà le acque del nostro grande fiume da Mantova fino a Ferrara, e concludersi quindi domenica 13 a Venezia, come da consuetudine, con la celebrazione del rito dell’ampolla e con l’intervento del nostro Segretario Federale.

E’ forse persino inutile ripetere quanta importanza politica rivesta questa manifestazione per la Lega, in questa delicata fase politica, di grande mobilitazione per il nostro movimento e per il Nord.

Per tutti noi Venezia è da sempre un appuntamento sentito, una giornata particolare in vista delle battaglie politiche che ci attendono.

Per tutte queste ragioni l’appuntamento con il raduno dei Popoli Padani a Venezia avrà, quest’anno, un valore ancora maggiore: nessuno, pertanto, dovrà mancare sulla Riva degli Schiavoni.

Dovremo essere tutti presenti, per far sentire al nostro Segretario Federale la vicinanza del popolo del Nord e la sua totale adesione e disponibilità in vista delle prossime battaglie politiche che andremo ad affrontare.

Tutti a Venezia, dunque, per rivendicare l’importanza delle nostre battaglie, per far sentire la voce del Nord e per dare più forza all’azione di Umberto Bossi e della Lega.


Roberto Calderoli

 
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Sicurezza - Le condizioni delle gallerie

Post n°283 pubblicato il 07 Settembre 2009 da Capodiponte
 



Buon giorno direttore, sabato pomeriggio da Brescia mi sono recato in automobile a Bienno in Vallecamonica con mia moglie e una coppia di amici, che abitano fuori regione.
L'amico, che è persona che viaggia parecchio per lavoro, è rimasto sbalordito per le condizioni in cui si trovano le gallerie che, percorrendo la tangenziale, si devono attraversare per poter raggiungere la Valle. Vedere gallerie, anche di alcuni chilometri, buie, sporche per gli scarichi dei veicoli, quasi prive di sistemi di sicurezza, sprovviste di decenti sistemi di aerazione, con pareti metalliche divelte dopo incidenti e mai sistemate, ha provocato delle osservazioni da parte del mio amico che mi hanno messo in imbarazzo.
Egli mi ha chiesto come possa essere possibile che i cittadini di una provincia così importante accettino che i propri amministratori continuino a mantenere questa situazione di indecenza e pericolo non ponendovi rimedio?
Come possa essere possibile che un arteria stradale, che deve consentire l'accesso del turismo in zone dove l'attività turistica potrebbe essere vitale, si trovi in questo stato?
Quando poi gli ho fatto presente che la Vallecamonica è un territorio di elettori della Lega Nord, il mio amico è rimasto ancora più stupito. Come è possibile che una forza politica che vuole difendere gli interessi del Nord, pur governando da anni a Roma, in Lombardia e in Provincia di Brescia, non sia in grado o non voglia risolvere questa situazione? Di fronte a tali considerazioni ho potuto rispondere solo con una battuta: "Molto probabilmente il senatore Bossi, quando va a Ponte di Legno a trascorrere le vacanze, invece di guardare la strada, si distrae a leggere i cartelli per accertarsi che siano scritti in dialetto".

Alberto Nava
BRESCIA
Lettere al Direttore Bresciaoggi Giovedì 03 Settembre 2009
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Egregio Direttore,
le chiedo ospitalità per poter rispondere, a nome di tutta la Lega Nord, ad una lettera pubblicata lo scorso 3 settembre nella quale il gentile signor Nava, reduce da un viaggio da Brescia a Bienno, insieme ad un amico, si diceva “imbarazzato” per le condizioni delle gallerie che portano in Valle Camonica e per il presunto disinteresse della Lega Nord per la  viabilità camuna.
Ebbene, sono sicuro che se il Carroccio non avesse la forza che gli elettori le hanno dato il Signor Nava e il suo amico non avrebbero proprio nulla di cui lamentarsi: avrebbero raggiunto la Valle percorrendo la vecchia strada, il lungo lago da Iseo a Pisogne, sicuramente un budello molto stretto quanto suggestivo, luminoso e ben areato.
Noi camuni lo sappiamo bene: prima dell'affermazione della Lega sulla scena politica, per raggiungere Brescia quella strada la percorrevamo impiegando ore, non decine di minuti come accade ora!
Senza la Lega Nord, poi, non sarebbero mai ripresi i lavori per la realizzazione di una delle gallerie più lunghe e moderne costruite in Italia, che tra due anni libererà dal traffico Capodiponte, Sellero e Cedegolo (come in precedenza abbiamo fatto per Breno, Nadro e Ceto), senza dimenticare il nuovo ingresso dell'abitato di Sonico che ci preparerà alla variante di Edolo.
Infatti, da quando la Lega ha l'onore di rappresentare i camuno sebini nelle istituzioni romane, in Valle Camonica sono stati realizzate opere pubbliche per 1 miliardo di euro per un bacino di poco più di 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, inoltre, i drammatici quanto mortali incidenti nella galleria Trentapassi, poco prima Pisogne - tra le più incidentate d'Italia - sono ormai un lontano ricordo grazie ai lavori programmati dalla Provincia che, ne sono sicuro, si impegnerà come sempre ha fatto, pur nella ristrettezza delle risorse disponibili.
Infine, per inciso, è da oltre quattro lustri che il Ministro Umberto Bossi percorre la strada della Valle e, in questo modo, ha potuto apprezzare la nostra millenaria civiltà, la cultura e le tradizioni che rendono i camuni un popolo orgoglioso della propria identità e dei nomi dei propri luoghi.
L’amico del signor Nava, quindi, è bene che sappia che il Ministro Bossi, tra una lettura e l'altra dei cartelli in dialetto, ha toccato con mano i nostri problemi e si è impegnato a risolverli.
La stessa cosa non si può dire per altri esponenti della politica italiana, sicuramente più cari all'amico del signor Nava. Noi ci teniamo stretto Umberto Bossi.

Davide Caparini, Lega Nord

 
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Per PD-PDL-UDC e affini prove tecniche di Inciucio. Ma Maisetti tiene il punto.

Post n°281 pubblicato il 07 Settembre 2009 da Capodiponte
 

Giornale di Brescia - 05/09/2009 (pag. 25)


Bim e Comunità, il nodo non è sciolto
Giovedì sera nuovo infruttuoso incontro tra i rappresentanti delle forze politiche locali alla ricerca di un accordo per il governo e la presidenza degli enti comprensoriali. La Lega Nord non ha partecipato


Tutti dentro tranne uno. Perché il nodo non si scioglie. Questa è, ad oggi, la situazione della politica sovracomunale in Valcamonica. Giovedì sera si è riunito di nuovo il «G8 camuno», coi rappresentanti delle forze politiche locali (sempre meno uno), per proseguire le trattative per la formazione del nuovo governo di Comunità montana e Bim. È stata una sorta di partita tra i rappresentanti del centrosinistra (i 21 firmatari del documento di agosto, che costituiva il gruppo civico camuno-sebino) e il resto del mondo.
Il match è ancora tutto da giocare, ma il tempo è partito dalla ricerca di un’alleanza più ampia e istituzionale possibile. In campo, l’altra sera, ci si aspettava di vedere tutte le squadre con tutti i giocatori (centrosinistra, Pdl, Lega, Udc e pochi altri). Dagli «spogliatoi», invece, non è uscita la Lega Nord, perché «non si siede ad alcun tavolo con l’Udc». I numeri per governare senza il Carroccio ci sarebbero, ma cadrebbe il principio del governo istituzionale e potrebbero scricchiolare gli equilibri nel centrodestra. «La Lega - dice il segretario camuno Mario Maisetti - non viene meno ai suoi principi. Piuttosto stiamo all’opposizione. C’è un accordo istituzionale al nostro interno che ci impedisce di trattare con l’Udc finché non chiarirà la sua posizione. E poi, già prima delle elezioni, avevamo sottoscritto un accordo col Pdl per la riunificazione degli Enti e il contenimento dei costi: ora più nessuno lo vuole rispettare».
Nell’ipotesi di un’alleanza tra centrosinistra e centrodestra, a scricchiolare sarebbero gli equilibri di quest’ultimo. «Nel rispetto della Lega, che consideriamo un alleato importante - spiega Franco Gelfi del Pdl -, non possiamo pensare che i Comuni di centrodestra se ne stiano ancora fuori dalla gestione amministrativa degli Enti. I sindaci vengono eletti per governare, non per stare all’opposizione. Certo, questa posizione potrebbe creare problemi a livello superiore, ma il centrodestra camuno vuole incidere».
Mentre gli scenari si vanno delineando, sui nomi dei presidenti nessuno si spende, anche se qualche voce circola. Per la Comunità montana, la riconferma di Sandro Bonomelli è quotata («Se serve ci sono», ha ribadito), ma nel centrosinistra è girato anche il nome di Corrado Tomasi, ex sindaco di Temù. Per il Bim si parla di una presidenza di centrodestra, che potrebbe andare a Franco Gelfi, Corrado Scolari o Francesco Abondio. È presto per dire come andrà a finire. L’assemblea deve insediarsi e il presidente e il direttivo essere eletti entro fine settembre. Appuntamento a giovedì 10, per la partita di ritorno.

Giuliana Mossoni

 
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Valcamonica, Sempre più immigrati

Post n°280 pubblicato il 28 Agosto 2009 da Capodiponte
 

Giornale di Brescia - 28/08/2009


È una Valle sempre più straniera
I dati dell’Osservatorio sull’immigrazione confermano un incremento medio annuo di presenze del 37% a partire dal 2003. Il 67% degli immigrati camuni proviene dall’Est Europa, il 21% dal continente africano

(pag. 18)

Gli immigrati, in Valcamonica, crescono, in media, più che in regione Lombardia e, in generale, più che nelle regioni nord-occidentali e nell’intero territorio nazionale. Restano al di sotto solo dell’incremento percentuale medio annuo della provincia di Brescia. Dall’inizio del 2003 all’aprile di quest’anno, gli stranieri presenti sul territorio camuno sono aumentati in media ogni anno del 37%, passando da 2.339 a 7.530 unità, incidendo, in maniera rilevante, sulla crescita demografica che sta interessando i Comuni della Valle. In valore assoluto, sono aumentati di quasi 5.200 unità in sei anni, con una crescita continua, che solo nell’ultimo anno (dal 1° gennaio 2008 al 30 aprile 2009) è stata di 1.224 persone.
A dipingere questo quadro è l’osservatorio sull’immigrazione straniera della Comunità montana, che ha appena pubblicato la relazione sulla struttura della popolazione di origine straniera al 30 aprile 2009. Le fonti utilizzate sono le anagrafi dei Comuni.
Statistiche e etnie
A prevalere, in maniera schiacciante, sono gli stranieri provenienti dall’Europa dell’Est: il 67 per cento degli immigrati residenti in Valcamonica sono romeni, polacchi e baltici. Il restante 30 per cento arriva dall’Africa (21,5%), in particolare da quella settentrionale (18,47%), dall’America centro-meridionale (6,49%) e dal continente asiatico (4,9%). Africani e latino-americani si concentrano maggiormente nella zona di Darfo e Pisogne, mentre gli immigrati provenienti dall’Europa, oltre che a Darfo e Pisogne, si raccolgono di più in Valgrigna e a Breno. Di contro, gli asiatici sono più numerosi sempre a Darfo, Pisogne ma anche in Valsaviore.
Da queste osservazioni, scaturisce un altro dato: i cittadini stranieri risiedono maggiormente nelle zone di Darfo (quasi il 40%), Pisogne (19,2%), in Valgrigna (12,5%) e a Breno (10,7%). In alta Valle (2,5%), Edolo (4,1%) e Valsaviore (4,5%) la concentrazione è nettamente inferiore. A Darfo i residenti stranieri sono il 13,1% degli abitanti (dato che si avvicina molto a quello della città di Brescia), a Pisogne e in Valgrigna sono circa l’8% e a Breno il 5,6%, mentre in tutta la Valle la percentuale di stranieri si assesta sul 7,45%.
Il report elaborato dall’osservatorio dell’Ente sovracomunale fornisce dettagli interessanti anche sulla composizione per sesso e per età degli «stranieri camuni». A prevalere sono, è evidente, i maschi, col 56,25%, rispettando quanto accade a livello provinciale e nazionale. I più numerosi sono i giovani immigrati tra i 20 e i 44 anni, mentre sono pochi gli over 55. La fascia d’età con il maggior numero di soggetti è quella dai 30 ai 34 anni.
Parla Marco Zanetta
Chiediamo a chi, ogni giorno, si confronta con la realtà degli stranieri in Valcamonica, di spiegarci un po’ questi fenomeni. Marco Zanetta è responsabile dell’area immigrati a Casa Giona, il centro di accoglienza brenese. «La percentuale di stranieri in Valle - afferma - è più o meno in linea col dato nazionale, ma a breve è destinato a crescere per la regolarizzazione delle badanti. La maggiore concentrazione si riscontra in bassa Valle per tre fattori: l’offerta di lavoro, la presenza di alloggi e di mezzi di trasporto, in primis il treno». A proposito di numeri, Zanetta fa notare che si tratta di cifre «inferiori rispetto al dato reale, perché riportano solo i residenti, mentre mancano i domiciliati e, naturalmente, gli irregolari». Tutto sommato, comunque, in Valcamonica non si evidenziano grossi problemi d’inserimento o integrazione. «Il fatto che gli immigrati siano distribuiti in diverse zone, e non concentrati in poche, porta a non avere picchi di problematiche sociali legate agli stranieri».


Giuliana Mossoni

 
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Lettere

Post n°279 pubblicato il 27 Agosto 2009 da Capodiponte
 

GIORNALE DI BRESCIA - LETTERE AL DIRETTORE
giovedì, 27 agosto 2009


Identità, salvaguardare gli idiomi locali


L'identità è una cosa essenziale, soprattutto oggi in pieno periodo di fondamentalismo laicistico, di perdita dei valori che ha prodotto una massificazione e una spersonalizzazione globale che minacciano di estinzione le culture etniche, le nazioni, i popoli; un cancro basato sull'economia, la tecnocrazia e il mondialismo che svuota i popoli di ogni sostanza, un sistema che annienta ogni passato culturale, rendendo tutto indifferenziato, un sistema che cancella il principio storico nazionale e quello politico territoriale dei popoli, fidando in criteri di appartenenza differenti da quelli della lingua, dell'origine
comune o dello spazio dove si abita e puntando su criteri di appartenenza artificiosi.

Ai giorni nostri molte cosiddette "identità", se ancora si possono definire tali, non derivano dal background storico-politico-culturale originato dall'esperienza di un popolo, non sono viste come il risultato di un processo evolutivo strettamente legato al territorio in cui esso vive e in cui sono vissuti i suoi antenati, bensì si costruiscono in base a ciò che si consuma e a ciò che la moda e la società ci impongono, troppo spesso in nome di
una pseudo-integrazione e di un distorto concetto di tolleranza e accoglienza che porta solo all'annientamento delle nostre radici.

Questa "Identità fabbricata" rispecchia l'atteggiamento proprio di coloro che hanno dimenticato ogni appartenenza ad un'Identità Collettiva per timore di non essere accettati o apprezzati dalla massa ma che da questa massa vengono inghiottiti e annullati, mentre chi si oppone a questa "assimilazione" viene etichettato come eretico, elemento da isolare, oscurantista e arretrato, individuo che rifiuta la modernità e il progresso.

Percorso obbligato per chi cerca di mettere in atto questa "omogeneizzazione" è l'annientamento sistematico delle lingue locali da sempre parlate dai nostri padri, che oggi vengono dileggiate e considerate come una manifestazione meramente folkloristica, spesso relegate a margine di qualche sagra paesana o associate alla sguaiatezza dell'ebbro. Le lingue locali sono invece l'espressione di quella ricchezza dello spirito che può impedirci di essere
totalmente spersonalizzati dalla globalizzazione, non sono (come vogliono farci credere) un retaggio ingombrante del passato ma bensì sono il vero linguaggio della nostra anima e della nostra identità.

Per questo motivo gli idiomi locali vanno salvaguardati attuando una corretta pianificazione linguistica, intervenendo, se serve, anche in senso normativo per far sì che vengano insegnati fin dalla scuola, quando il bambino è in grado di recepire e trattenere innumerevoli quantità di informazioni.

Prendiamo esempio dal Lussemburgo dove i bambini studiano, fin dalle scuole elementari, il lussemburghese, poi il tedesco e, dai tredici anni, anche il francese e l'inglese o dalla vicina Svizzera dove le amministrazioni locali del Canton Ticino, da tempo, attuano una politica di valorizzazione dell'idioma che in quelle terre viene parlato da oltre 300.000 persone: il Lombardo (e non l'italiano-toscano come furbescamente spesso ci vogliono far credere).

Lombardo al quale è stato riconosciuto lo status di "Lingua" sia dal Consiglio d'Europa (Rapporto 4745 del 1981), sia dall'Unesco che l'ha inserita tra lingue meritevoli di tutela ("Red Book of Endangered Languages"), che dal Summer Institute of Linguistics di Dallas ("Ethnologue, Languages of the World", 13ª edizione) che afferma come in generale, tutte le parlate lombarde "sono molto differenti dall'italiano standard" e come "i parlanti possono essere senza problemi bilingui".

È quindi compito delle istituzioni fare in modo che i cittadini possano riscoprire la propria identità riallacciando i legami con le proprie lingue madri, il bene più prezioso lasciatoci in eredità da una memoria mai sopita nella nostra tradizione. Perché la cultura che noi portiamo nasce dal basso, così come la lingua dei nostri nonni è figlia della terra a cui ci sentiamo di appartenere ed è questa in fondo la vera cultura, non quella che vorrebbero imporci patriottardi e parrucconi.

Severino Damiolini
Sellero


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Disinformazione alla base del polverone


Da molti giorni ormai, non si fa che criticare l'onorevole Umberto Bossi perché, si scrive e si dice in televisione, vuole sostituire l'inno di Mameli con il Va pensiero. Altre critiche le ho lette sul Giornale di Brescia, dove "fratel don Chiappa", nonostante i molti problemi come la ormai continua disaffezione dei fedeli alla vita delle parrocchie, si preoccupa di ciò che Bossi avrebbe detto alla festa della Lega Nord di Ponte di Legno.

Io credo che ogni persona in buona fede, non dovrebbe cadere nella trappola della critica ad ogni costo senza prima essersi informata della veridicità di quanto va a criticare, altrimenti rischia di essere considerata in malafede.

Io ero presente quella sera al palasport di Ponte di Legno, stracolmo di gente e l'unica cosa che Bossi ha detto è che "in Padania il Va pensiero lo conoscono tutti, l'inno di Mameli no".

Da qui, a creare il polverone mediatico che tutti abbiamo visto, ce ne corre. Forse molti temono talmente la Lega Nord per la vicinanza dei suoi massimi rappresentanti alla gente o per le verità che dice, differenziandosi in questo dai vecchi politicanti, al punto che, ogni starnuto di Bossi diventa una bomba atomica.

Anche lei "fratel don Chiappa", si accoda ai politicanti? Anche lei "fratel don Chiappa" si unisce al codazzo di chi non avendo nulla di meglio da dire offende i Padani indicandoli come gente che pensa solo a tener "la mano ben custodita all'interno del doppiopetto della giacca"? Anche lei "fratel don Chiappa" parla di un'inesistente Padania ma, dei "padani" e fra questi inevitabilmente molti "odiati" leghisti che contribuiscono, con il loro duro lavoro, al benessere di tutti, anche con il loro reale volontariato indirizzato all'aiuto dei bisognosi nel mondo, vedi la Copam, non potete e volete farne a meno.

In quanto a quello che Bossi ha detto, la conferma gliela dà lei con le strofe scritte nella sua lettera, si informi e veda quanti le conoscono e si chieda pure se quel parlamentare, di cui ha taciuto il nome, che vuole rendere la conoscenza dell'inno obbligatoria ai "Bossi e Bossini" (che democrazia!!) se lui l'inno lo conosce in tutte le sue molte strofe e non solo le solite due che tutti cantano.

Concludo, dedicando un pensiero a tutti quei cittadini senza lavoro o sottopagati ed ai cristiani sparsi in quelle zone del mondo dove ancora oggi vengono massacrati per la loro fede e nel silenzio quasi totale che, a differenza di chi problemi e preoccupazioni non ha, vorrebbero che le loro preoccupazioni si limitassero all'inno ed a cose del genere.

Meditate gente, meditate.
Rachele Penna

Brescia

 
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PONTEDILEGNO. Attesi Bossi e Calderoli

Post n°278 pubblicato il 13 Agosto 2009 da Capodiponte
 

Riflettori accesi sulla Lega in festa

Tradizionale appuntamento d’estate a Pontedilegno per la festa della Lega Nord, mix di intrattenimento e politca visto che al meeting camuno non è mai mancato il leader Umberto Bossi. I riflettori si accenderanno stasera e rimarranno accesi fino a domenica.
«In base all’affluenza ed al successo delle scorse edizioni prevediamo un pubblico di oltre diecimila persone, una vera ondata di visitatori che rappresentano sicuramente un importante bacino di utenza per il turismo del territorio» dichiara il parlamentare Davide Caparini, che ha organizzato, insieme alla sezione locale dei militanti della Lega Nord, il calendario dei festeggiamenti.
Giunta al ventesimo anno, immancabile e puntuale, la Festa di Ponte di Legno animerà la Valle per quattro giorni, a partire dalle 18, quando cominceranno ad aprire gli stand e le cucine. In programma musica e ballo liscio, stasera con l'orchestra «Cafè Liscio» e domenica 16 con la formazione «Folk Camuni», bellezze padane domani con le selezioni provinciali di Miss Padania 2010. Tanto divertimento ma anche tanta politica, con la possibilità di incontrare il giorno di Ferragosto i ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli.  (Bresciaoggi Giovedì 13 Agosto 2009)

 
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