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Sellero: Il comune paghi

Post n°257 pubblicato il 22 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Sellero, Il Comune paghi: questo il titolo dell'articolo apparso sul Giornale di Brescia del 22/04/09 in cui si legge:

La sentenza del TAR di Brescia dà ragione alla Prefabbricati Camuna per la controversia col Comune per l'assegnazione del bando di gara per la zona ex-Fucinati riconoscendo "una violazione delle norme che presiedevano al corretto svolgimento della gara, e una violazione non certo lieve o formale, [...], nemmeno è possibile che si tratti di errore scusabile per qualche motivo contingente."

Inizialmente "Prefabbricati Camuna" aveva avanzato una richiesta di risarcimento per " due miliardi di vecchie lire che, fortunatamente per le casse e i cittadini del comune, non è stata accolta.

 

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Sellero: l’ing. Mirco Bressanelli Candidato sindaco per la lista civica “Tempi Nuovi”

Post n°256 pubblicato il 22 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Si chiamerà "Tempi Nuovi" la lista civica che scenderà in campo nelle prossime  elezioni amministrative del giugno 2009, candidato sindaco sarà l'ing. Mirco Bressanelli (nella foto), 38 anni, indipendente, responsabile del settore Ricerca e Sviluppo di un'importante azienda bresciana. A sostenerlo saranno un gruppo di cittadini, anch’essi “indipendenti" e la Lega Nord.

Quest’ultima sarà rappresentata, tra gli altri, dal suo Segretario cittadino Severino Damiolini, il quale sottolinea che “il cittadino, il territorio, la famiglia e i valori correlati sono da sempre alla base dei programmi leghisti; scoprire che tali concetti sono condivisi anche dai candidati "indipendenti" della civica ha agevolato la comunanza. Fin da subito - conclude Damiolini - c'è stata una piena convergenza anche sul nome del candidato sindaco; l'ing. Mirco Bressanelli è persona stimata, di alto profilo professionale e morale; la sua candidatura vuole essere una chiara risposta alla forte richiesta di cambiamento avanzata dai nostri concittadini e di cui il nostro comune ha estremo bisogno dopo 25 anni di "regime" portato avanti dalle precedenti amministrazioni riconducibili, al sole o in ombra, a Giampiero Bressanelli.”

Continua il candidato Sindaco Mirco Bressanelli:si è scritto che persino il diavolo e l’acqua santa sarebbero disposti ad unirsi pur di impedire il ritorno dello storico sindaco di Sellero.  Esatto, storico, nel senso di sindaco del passato; da consegnare alla storia per poter entrare in Tempi Nuovi. Niente di personale, sia chiaro, ma solo la volontà di far politica, veramente come dovrebbe essere: al servizio del cittadino. Il qualificarci come "indipendenti" vuole esprimere il nostro non essere schierati politicamente. Ci sentiamo liberi di avere una nostra opinione: come forse nella lista avversaria non si è più avvezzi a fare. Forzatamente, si è tentato di assegnare agli indipendenti di Tempi Nuovi l’etichetta di Verdi o Comunisti, ma è solo un evidente e scomposto tentativo di delegittimazione della nascente lista civica che, a quanto pare, sta già mettendo un po’ di pepe nella competizione in vista della prossima tornata elettorale. Abbiamo scelto la strada della lista Civica – continua  - in quanto consapevoli che, in una coalizione che punta ad amministrare un piccolo paese come il nostro, possono anche esserci, al di là delle colorazioni politiche o presunte tali, più sfaccettature e mentalità (in fin dei conti è la democrazia!), capaci, proprio in quanto diverse, di convergere verso l’obiettivo condiviso,che è soprattutto un tentativo di rinascita del Comune di Sellero. Lancio infine un appello - conclude Mirco Bressanelli -  a chi altri condivida questo obiettivo primario e non abbia timore reverenziale a mostrare la faccia e ad impegnarsi attivamente per una politica che nasca dal basso e sia realmente diretta al bene comune: fatevi sentire, la lista è aperta e c’è ancora qualche giorno prima delle presentazioni ufficiali! Il nuovo sindaco sarà Bressanelli, ma quello giusto!

 
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Sellero: Le elezioni si avvicinano e le voci (false) si susseguono

Post n°255 pubblicato il 21 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Sul Bresciaoggi del 19 aprile si legge:...

...Infine ci sarà un ritorno in campo a Sellero per lo storico sindaco Giampiero Bressanelli, mentre sull’altro fronte si sta profilando un possibile accordo tra «diavolo e acqua santa»: pare infatti che la Lega stia trattando con esponenti dei Verdi e di Rifondazione comunista."....

Leggo con stupore queste inesattezze visto che, il 30 marzo scorso, ho personalmente inviato un comunicato stampa in cui chiarivo a posizione del nostro movimento a Sellero. 
E in cui si parla chiaramente di sostegno e partecipazione ad una lista civica in cui entreranno anche degli "indipendenti" (ovvero di persone che non hanno alcuna tessera e legame con alcun partito politico) e non certo di esponenti di Verdi o Rifondazione.
Sono certo che si tratti di una semplice svista del giornalista visto che, a mio parere, la parola stessa "indipendente" (in politica) rappresenta un soggetto non ha nessun legame politico e che quindi non ha tessere in tasca.

Dal momento in cui qualcuno ha la tessera di un partito non è più indipendente, a prescidere dal fatto che si presenti o meno in una lista civica..

Esempio concreto:
- Severino Damiolini militante della Lega Nord NON è indipendente
- Bressanelli Giampiero Tesserato socialista NON è indipendente
- Pinco pallino che non ha nessuna tessera in tasca è indipendente

Nella lista che stiamo formando a Sellero gli unici "tesserati" saranno quelli della Lega Nord  mentre tutti gli altri, candidato sindaco in primis, non avranno nessun legame con altri partiti o movimenti politici.
Infatti, coerentemente, noi saremo presenti con il nostro simbolo all'interno del simbolo elettorale della civica e non ci saranno simboli di altri partiti semplicemente perché non ci saranno esponenti di altri partiti in lista.
Tutto questo, ripeto, per coerenza perché non è nostra abitudine prendere in giro i cittadini come fanno molti altri "politici" camuni..  Come ho più volte sottolineato infatti è diventata consuetudine che nei nostri paeselli le liste civiche siano sempre più spesso liste politicizzate camuffate con astuzia, che diventano sempre meno “civiche” e sempre più “civetta”, costituite solo per assicurare la seggiola a qualche “amministratore professionista”.. Capita spesso quindi di trovare liste "civiche" contrapposte che hanno lo stesso orientamento politico se non addirittura i capolista appartenenti allo stesso  partito e che in consiglio comunale si pongono come “acerrimi rivali” mentre  negli enti comprensoriali, ad esempio, siedono insieme nei banchi della maggioranza.

Non è abitudine della Lega Nord cambiare di casacca a seconda di come tira il vento e se altri trovano giusto farlo a noi questo non interessa....

Due parole anche sul concetto di "civicità": Posso affermare tranquillamente che la Lega è già di per se stessa l'unico movimento politico di estrazione "civica", in quanto supera le tradizionali contrapposizioni ideologiche destra/centro/sinistra fidando appunto in criteri diversi da quelli ideologici ma mettendo al centro del proprio ideale il territorio, il cittadino e il background storico/culturale del proprio popolo.

Se poi, nel caso specifico, consideriamo "esponenti dei verdi" tutti quellio che hanno a cuore l'ambiente beh.. allora sono un esponente dei "verdi" anch'io visto che faccio parte di un movimento come la Lega Nord che ha sempre ritenuto centrale  il tema del rispetto del nostro territorio e della nostra terra...
D'altronde il federalismo parte anche da questo.

Ricapitolando, a Sellero ci presenteremo con una lista Civica che avrà all'interno del suo simbolo elettorale il simbolo della Lega Nord e vedrà candidati degli esponenti dello stesso movimento insieme ad alcuni "indipendenti" (candidato sindaco in primis) che non hanno legami con altri partiti politici; lista che, a quanto apprendo dall'articolo del Bresciaggi, si contrapporrà ancora una volta ad una lista "pseudo" civica al cui interno ci saranno (candidato sindaco in primis) esponenti di partiti politici come ad esempio il partito Socialista che però non dichiareranno la loro provenienza politica.

A pensar male si fa peccato ma molto spessso ci si azzecca.. e personalmente penso che queste voci siano un misero tentativo per creare confusione tra l'elettorato leghista (che ricordiamo alle ultime politche nel comune di Sellero ha raggiunto il 41%), che , ne sono certo, non si farà certo abbagliare da certi "chiari di luna",

Il tutto motivato dal timore da parte dei nostri "avversari" che, vista la presenza del simbolo e dei candidati della Lega Nord all'interno della civica, unito alla presenza di candidati indipendenti validissimi e di un candidato sindaco (anch'esso indipendente) di altissimo profilo morale e professionale, i nostri concittadini decidano finalmente, dopo 25 anni, di cambiare corso al nostro comune ed avviarlo verso un lungo periodo di buona amministrazione.

Severino Damiolini
Segretario Sez. Lega Nord Capo di Ponte/Sellero

 
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CALDEROLI – REFERENDUM: “GLI SCIACALLI USANO IL DRAMMA DELL’ABRUZZO PER AFFOSSARE LA DEMOCRAZIA”

Post n°254 pubblicato il 20 Aprile 2009 da Capodiponte
 

“Si godano gli ultimi giorni di ruota libera gli sciacalli e gli avvoltoi che, da Roma e da l’Aquila, hanno giocato con il sangue, con le morti e con le distruzioni conseguenti al terremoto in Abruzzo per potersi così giocare una partita che è soltanto politica, in vista delle elezioni Europee o del referendum.
La politica fino ad oggi ha avuto delle regole, regole che gli sciacalli con il loro comportamento hanno fatto venir meno, ma davanti ai morti e alla distruzione dell’Abruzzo c’è una sola regola che può valere ed una sola parola d’ordine: la verità.
Una verità da svelare soprattutto nei confronti di chi sta lavorando solo per incassare i rimborsi elettorali che arriverebbero soltanto ne caso in cui il referendum raggiungesse il quorum richiesto.
Una verità che vedrà un intervento del Governo per  reperire le risorse necessarie per la ricostruzione in Abruzzo in tempi rapidissimi senza togliere un euro dalle tasche dei cittadini.
Una verità che vedrà un referendum che verrà fissato rispettando la Costituzione e le leggi, dopo aver sentito le opposizioni.
Una verità che vedrà poi partire una serie di denunce contro chi ha calunniato o procurato falsi allarmi soltanto per ottenere visibilità o peggio ancora una candidatura alle Europee.
Una verità che vedrà emergere il gossip, visto il venir meno delle regole della politica fatte saltare dagli sciacalli, ovvero vedrà venire fuori quello che pensano veramente i partiti politici, al di là delle loro dichiarazioni, su un referendum che nessuno vuole davvero, tranne che i potenziali beneficiari del rimborso elettorale, visto che darò personalmente conto dei contenuti dei colloqui informali tenuti con tutte le forze politiche rispetto al referendum, in modo da poter far vedere a tutti questo sciacallaggio e chi sono gli sciacalli.
Sciacalli che hanno ormai poche ore per le loro ultime scorribande, perché poi il popolo finalmente saprà che dietro a tutte queste meschine azioni c’è soltanto un ritorno elettorale, o peggio ancora i rimborsi elettorali legati al referendum, e che a tutti questi sciacalli non gliene frega niente né del dramma dell’Abruzzo né della democrazia, visto che stanno usando l’Abruzzo per affossare la democrazia…”.

Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.

 
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Ciao Paciot

Post n°253 pubblicato il 16 Aprile 2009 da Capodiponte
 

La sezione Lega Nord di Capo di Ponte esprime profondo dolore e cordoglio per la prematura scomparsa dell'amico Romolo Panteghini detto "Paciot".
In queste ore ci sentiamo vicini ai famigliari, condividendone l'immenso dolore.

Il Segretario di Sezione

Severino Damiolini

 
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"Col referendum rischio-fascismo"

Post n°252 pubblicato il 14 Aprile 2009 da Capodiponte

La Stampa
14/4/2009 (7:42) 
INTERVISTA A ROBERTO CALDEROLI
"Col referendum rischio-fascismo"

   
«Non è democrazia quella in cui un partito del 25% ottiene il 55% dei seggi in parlamento»


AMEDEO LA MATTINA

ROMA

La Lega si opporrà assolutamente all’accorpamento del referendum sia alle amministrative che alle Europee. «E degli oneri - dice Roberto Calderoli - se ne facciano carico chi ha promosso il referendum, i Guzzetta, i Segni e gli altri... Qui c’è di mezzo la tenuta democratica del Paese: dal referendum verrebbe fuori una legge elettorale mostruosa: una tirannide. Oggi c’è Berlusconi, domani c’è un altro premier e non si può permettere a chi ha ottenuto il 25% dei voti di avere il 55% dei seggi in Parlamento. Neanche nel periodo fascista è stata fatta una cosa del genere. Si possono avere quattro, anche tre partiti, ma non un partito solo...».

Ministro, anche Berlusconi sta valutando l’ipotesi di accorpare il referendum alla tornata elettorale di giugno: vuole utilizzare i soldi risparmiati a favore dell’Abruzzo.
«Guardi, questo discorso di volere attribuire a noi la volontà di una maggiore spesa, mi ricorda la favola del lupo che accusava l’agnello, che beveva nella parte bassa del fiume, di sporcargli l’acqua. Sono stati i referendari a volere un referendum dannoso, che non serve a niente. In 60 anni di storia repubblicana non si è mai accorpato un referendum abrogativo con elezioni a suffragio universale. Sono due istituti completamente diversi, regolamentati da articoli diversi della Costituzione. Nelle elezioni Europee come quelle Politiche l’elettore ha il diritto e il dovere di votare. Per il referendum invece è previsto anche l’astensione. Alle Europee e alle Politiche, anche se votasse l’1%, le elezioni sarebbero valide. In una consultazione referendaria con effetto abrogativo si deve raggiungere il quorum. Ecco, con l’abbinamento si crea un anomalo volano che consente di raggiungere il quorum indipendentemente dal quesito referendario. Non è un caso che in tutti i referendum abrogativi che sono stati fatti finora, mai nessuno è stato abbinato ad altri tipi di voto».

A parte gli aspetti tecnico-giuridici e le motivazioni costituzionali, c’è una questione politica che divide la Lega dal Pdl, quantomeno ad una parte del Pdl. Ne vogliamo parlare?
«Un attimo. Ci sono altri motivi che impediscono l’abbinamento. La segretezza del voto verrebbe meno. Se tu non hai intenzione di partecipare al referendum, non ti presenti al seggio. Ma se facciamo l’accorpamento, devi ritirare le schede per le Europee e le amministrative, e se non intendi votare per il referendum lo devi dire. Nel momento in cui fai questa dichiarazione al seggio, viene meno il segreto del voto. Questo è un ulteriore motivo di incostituzionalità. Tra l’altro, dovresti fare una legge ad hoc: anzi, anzi visti i tempi, un decreto legge. Ma il Parlamento si è già espresso, bocciando gli emendamenti che accorpavano i referendum alle Europee. E i regolamenti di Camera e Senato prevedono che un provvedimento che ha il medesimo contento già bocciato non può essere assegnato in commissione prima dei sei mesi».

Allora, la data di questo benedetto referendum quando andrebbe fissata? Il 14 giugno, tra il primo e il secondo turno delle amministrative?

«Potrebbe essere fissata anche il 14 giugno o in un altra data ancora. Certo non il 6-7 giugno in coincidenza con le Europee e il primo turno delle amministrative, ma nemmeno con il secondo turno».

Per voi il referendum è come la peste nera.
«Ma la Lega non c’entra niente: noi la guerra al referendum l’abbiamo sempre fatta, non ci siamo svegliati oggi. Qui nessuno ha capito il merito: si vuole far credere che il referendum rimedia a dei mali quando invece li amplificano. La legge elettorale che uscirebbe è un attentato alla democrazia del Paese!».

La Lega sarebbe costretta a unirsi al Pdl in un listone unico.
«Qui non è in gioco l’esistenza della Lega, ma quella di tutti partiti. Ripeto: non è una democrazia quella in cui un partito che prende il 25% ottiene il 55% dei seggi in Parlamento. E non sarebbe un partito ad avere la maggioranza assoluta, ma una lista in cui puoi mettere dentro cani e porci. L’abbiamo superata la fase dei listoni: non li vuole più nessuno, neanche il Pd».

La verità è che la Lega vuole rimanere autonoma.
«Forse non ci siamo capiti: non è una questione di autonomia della Lega, che può continuare ad esserci perché è l’unica forza politica che ha avuto il coraggio di andare da sola con l’uninominale e con i vecchi sistemi elettorali. Noi, quando decidiamo di andare da soli, ci andiamo: non abbiamo paura di finire all’opposizione. Non voglio che, con il premio di maggioranza, un partito abbia i numeri per cambiarsi la Costituzione da sola, senza nemmeno rischiare la spada di Damocle del referendum».

Tra i referendari ci sono anche molti vostri alleati.
«Non me ne frega niente. Un conto è avere raccolto le firme ai tempi del governo Prodi che sopravviveva con dieci partiti nella coalizione e due senatori, un altro discorso è oggi: è cambiata la fase politica, e gli stessi referendari non li vedo così carichi».

Berlusconi però ne vuole parlare.
«Fa benissimo, ma questi aspetti di incostituzionalità ancora non li conosce nessuno. Adesso ci andiamo a fondo. Berlusconi ha studiato diritto: non può essere insensibili alle motivazioni che ho spiegato in questa intervista».

 
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Depurazione, con bollo le domande di rimborso

Post n°251 pubblicato il 09 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Le istanze di rimborso della quota di tariffa relativa al servizio di depurazione indebitamente versate nei Comuni privi di impianti di depurazione sono soggette all'imposta di bollo. Questo perché la quota di tariffa ha natura privatistica e non tributaria. Il chiarimento è contenuto nella risoluzione 98/E diffusa il 7/4/2009 dalle Entrate.

Leggi l'articolo de Il Sole 24 Ore


il tutto come disciplinato dall'articolo  Art. 8-sexies della legge di conversione 13/2009


Disposizioni in materia di servizio idrico integrato

1. Gli oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonche' quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d'ambito, costituiscono una componente vincolata della tariffa del servizio idrico integrato che concorre alla determinazione del corrispettivo dovuto dall'utente. Detta componente e' pertanto dovuta al gestore dall'utenza, nei casi in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi, a decorrere dall'avvio delle procedure di affidamento delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, purche' alle stesse si proceda nel rispetto dei tempi programmati.

2. In attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008, i gestori del servizio idrico integrato provvedono anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all'esercizio del servizio di depurazione. Nei casi di cui al secondo periodo del comma 1, dall'importo da restituire vanno dedotti gli oneri derivati dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento avviate. L'importo da restituire e' individuato, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, dalle rispettive Autorità d'ambito.

3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano anche agli enti locali gestori in via diretta dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. In tali casi all'individuazione dell'importo da restituire provvedono i medesimi enti locali.

4. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, su proposta del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare stabilisce con propri decreti i criteri ed i parametri per l'attuazione, coerentemente con le previsioni dell'allegato al decreto del Ministro dei lavori pubblici, d'intesa con il Ministro dell'ambiente, 1° agosto 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 16 ottobre 1996, tenute presenti le particolari condizioni dei soggetti non allacciati che provvedono autonomamente alla depurazione dei propri scarichi e l'eventuale impatto ambientale, di quanto previsto dal comma 2, nonche' le informazioni minime che devono essere periodicamente fornite agli utenti dai singoli gestori in ordine al programma per la realizzazione, il completamento, l'adeguamento e l'attivazione degli impianti di depurazione previsto dal rispettivo Piano d'ambito, nonche' al suo grado di progressiva attuazione, e le relative forme di pubblicità, ivi inclusa l'indicazione all'interno della bolletta.

5. Nell'ambito delle informazioni fornite all'utenza devono rientrare anche quelle inerenti al consuntivo delle spese già sostenute ed al preventivo delle spese che il gestore deve ancora sostenere, a valere sulla quota di tariffa vincolata a coprire gli oneri derivanti dalle attività di cui al comma 4, nonche' all'osservanza dei tempi di realizzazione previsti.

6. Il Comitato provvede al controllo e al monitoraggio periodico del corretto adempimento degli obblighi informativi da parte del gestore, al quale, nell'ipotesi di inadempienze, si applicano, ai fini dell'osservanza delle disposizioni di cui al presente articolo, le disposizioni di cui all'articolo 152, commi 2 e 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

 
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Regione Lombardia: Commissioni Bilancio e Territorio approvano pdl sulle piste ciclabili

Post n°250 pubblicato il 08 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Per il 2009 destinati quattro milioni e mezzo di euro. Obiettivo:  creare una rete per percorsi sicuri e favorire l'uso della bicicletta come mezzo alternativo all'auto


MILANO,  8 aprile 2009 - Quattro milioni e mezzo di euro - oltre 9  miliardi delle vecchie lire - per l'attuazione di progetti riguardanti lo sviluppo della mobilità ciclistica.

Il via libera è venuto oggi da parte della Commissione Bilancio, presieduta da Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), che ha votato la norma finanziaria che riguarda uno specifico progetto di legge approvato poco dopo all'unanimità dalla Commissione Territorio presieduta da Giovanni Bordoni (Fi-Pdl).

"La norma approvata oggi - ha detto il Presidente della Commissione Bilancio Cecchetti - riguarda i progetti che potranno essere realizzati già nel corso di quest'anno. L'obiettivo è quello di creare una rete diffusa di percorsi sicuri, consentendo l'utilizzo della bicicletta come mezzo alternativo all'auto e sviluppare in questo modo una politica turistica fondata sull'uso delle due ruote". 

"Il progetto di legge - ha aggiunto il Presidente della Commissione Territorio Bordoni (Forza Italia-Pdl)-  maturato con il consenso e il supporto di tutti gli assessorati interessati, istituisce uno strumento legislativo al passo coi tempi, che risponde all'interesse sempre più diffuso tra la gente del mezzo ciclistico".

Il progetto di legge nasce dalla premessa che la bicicletta possa contribuire a migliorare il traffico e l'ambiente urbano, rispondendo alla necessità di una politica integrata della mobilità che prevede la creazione di piste e corsie ciclabili protette, parcheggi per le due ruote e la promozione della intermodalità (treno+bici; bus+ bici, ecc).

Le nuove norme prevedono inoltre la realizzazione di un programma regionale, che sarà aggiornato ogni tre anni e recepisce il principio del cicloturismo, ossia l'uso della bicicletta per valenza turistica che assume particolare rilevanza in una Regione come la nostra che vanta percorsi tra le montagne o lungo i laghi.

Soddisfazione è stata espressa anche dal relatore del provvedimento, Stefano Tosi (Pd): "Abbiamo approvato una norma che definisce gli strumenti necessari per una corretta e adeguata programmazione ciclistica sia urbana che extra urbana. E' stato importante approvare compatti  un documento  che integra l'uso della bicicletta nella politica della mobilità, creando una rete ciclabile regionale consistente".

 
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Grazie alla Lega i comuni lombardi potranno scegliere come gestire il servizio idrico.

Post n°249 pubblicato il 06 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Il 27 gennaio 2009, il Consiglio Regionale Lombardo con voto all’unanimità ha approvato la nuova legge per la gestione delle acque (Legge Regionale 29/01/2009 n°1). La Legge ha recepito le istanze dei 144 Comuni promotori di un referendum abrogativo di alcune parti della vecchia norma (la Legge Regionale 23/2003) ora modificata. Con la nuova Legge non c’è più l’obbligo di mantenere separate la gestione delle reti e degli impianti dall’attività di erogazione del servizio idrico. Le amministrazioni comunali potranno così scegliere il modello che reputano più idoneo. Confermando il principio che l’acqua è un bene pubblico indivisibile la proprietà delle reti e degli impianti idrici restano ci esclusiva competenza pubblica ed i privati sono estromessi dalle società proprietarie di reti e impianti. Non c’è più l’obbligo di affidamento della gestione dei servizi a un soggetto privato o misto pubblico/privato ovvero sarà possibile continuare a gestire “in house” con società di capitale completamente pubblico. Grazie alla determinazione della Lega Nord garantita l’autodeterminazione dei comuni: un esempio di concreto del federalismo.

La Legge inoltre prevede che una quota della tariffa pagata dai cittadini per ogni metro cubo consumato sia destinato al finanziamento di progetti di cooperazione internazionale che garantiscano l’accesso all’acqua dei paesi in via di sviluppo e alla tutela idrogeologica del territorio.

L’impegno della Lega Nord non si ferma qui, molto deve essere ancora fatto: deve essere garantita l’acqua come bene vitale alle future generazioni mediante comportamenti virtuosi e, soprattutto, investire molto per l’uso razionale e sostenibile così come previsto dalla Direttiva Europea 2000/60 che impone ai paesi membri di raggiungere entro il 2015 un adeguato standard qualitativo, sia patrimoniale, sia di erogazione del servizio.

Comunicato Stampa a firma Mario Maisetti (Segretario Provinciale Lega Nord Valle Camonica e Sindaco di Angolo Terme)

 
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Umberto Bossi in Camunia

Post n°248 pubblicato il 01 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Sabato 4 Aprile ore 11.00 il Segretario Federale della Lega Nord, Ministro Per Le riforme On. UMBERTO BOSSI presenzierà all'inaugurazione del Monumento dei Carabinieri presso il Municipio di Edolo in Largo mazzini n. 1.

Saranno inoltre presenti: gli On. Caparini, Molgora e Volpi insieme a  tutti gli esponenti locali della Lega Nord

 
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Sabato 11 aprile il Ministro Gelmini incontra l’Università della Montagna

Post n°247 pubblicato il 01 Aprile 2009 da Capodiponte
 

Grande evento presso la sede di Edolo dell’Università degli Studi di Milano
– Facoltà di Agraria -

Il Ministro dell’Istruzione interviene all’inaugurazione del nuovo Centro Studi universitario

Edolo (Bs). Sabato 11 aprile 2009 sarà una giornata molto importante per la tutela dell’ambiente e del territorio montano. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, On. Mariastella Gelmini, infatti, incontrerà i rappresentanti della sede di Edolo dell’Università degli Studi di Milano – Facoltà di Agraria (via Morino 8, Edolo), la cosiddetta Università della Montagna, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Studi per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna (Ge.S.Di.Mont.) e del Corso di Laurea triennale in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano.
L’evento, che attesta l’efficacia del decentramento di un’attività formativa universitaria per la montagna - esperienza unica a livello nazionale - avrà inizio alle ore 11.00 con l’introduzione della Prof.ssa Claudia Sorlini, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, e del Dr. Attilio Visconti, Commissario prefettizio del Comune di Edolo.
I lavori si apriranno con gli interventi del Prof. Giuseppe Carlo Lozzia e della Prof.ssa Anna Giorgi, dell’Università di Milano, che illustreranno i risultati e le prospettive future dell’Università della Montagna. Seguirà poi l’analisi della ricerca scientifica per lo sviluppo delle aree montane, a cura dell’On. Luigi Olivieri, Commissario Straordinario dell’Ente Italiano della Montagna (EIM), e il rapporto, effettuato dal Prof. Giuseppe Colosio, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, in merito alle linee di intervento dell’Ufficio Scolastico Provinciale per lo sviluppo del sistema di istruzione nelle aree montane, in particolare in Valle Camonica.
A precedere l’intervento del Ministro Gelmini sarà l’On. Davide Caparini, Presidente della Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali, che “inquadrerà” l’Università della Montagna di Edolo nell’ambito del nuovo assetto istituzionale.
La mattinata all’insegna della tutela dell’ambiente e del territorio montano si concluderà verso le ore 12.30 con la visita della nuova sede del Centro Studi per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna, struttura che ospiterà aule, laboratori informatici e chimico biologici per la didattica e la ricerca.
Le metodologie di insegnamento, il costante gradimento da parte degli studenti - attualmente 140 nei tre anni di corso - e le ricadute territoriali determinate dalle numerose professionalità formate, dimostrano la positività dell’esperienza universitaria edolese. La speranza per il futuro, quindi, è che l’attività del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano abbia la possibilità di evolvere ulteriormente, diventando un polo universitario di riferimento per tutta la montagna italiana, che costituisce il 54% de territorio nazionale, è abitata da 11 milioni di persone e, soprattutto, rappresenta una realtà ricca di potenzialità professionali, turistiche e imprenditoriali.

 
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RAI, TGR LOMBARDIA - CAPARINI (LEGA NORD): “LEGA DISCRIMINATA, VIOLATO IL PLURALISMO POLITICO”

Post n°246 pubblicato il 30 Marzo 2009 da Capodiponte
 

Milano. “Tra maggio e dicembre 2008 il Tg Regionale Rai della Lombardia ha violato il pluralismo politico discriminando la Lega Nord” ad affermarlo, rendendo noti i dati dell’Osservatorio di Pavia che lo dimostrano, è l’on. Davide Caparini, Segretario di Presidenza in Commissione Vigilanza Rai.
In attesa della convocazione del caporedattore del Tg richiesta proprio dal parlamentare del Carroccio al Presidente della Commissione Vigilanza, Sergio Zavoli, la Lega Nord snocciola le percentuali che attestano la denuncia: “I dati dell’Osservatorio di Pavia parlano chiaro – sostiene Caparini - per quanto riguarda lo spazio riservato ai rappresentanti del governo locale, a Forza Italia e AN è andato il 67,76% del tempo complessivo, contro il 18,13% del PD e il misero 7,26% della Lega Nord.”
In sostanza, aggiunge l’on. Matteo Salvini, membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera: “Forza Italia e AN hanno potuto gestire direttamente con interviste più della metà delle oltre 4 ore (246 minuti) dedicate agli esponenti di governo locale. Molto peggio è andata alla Lega, che in 8 mesi ha avuto a disposizione soltanto 25 minuti totali.” Lo svantaggio del Carroccio riguarda anche la visibilità riservata ai soggetti politici: “La parte del leone - afferma Salvini - la fa il PD con il 40,95%. FI e AN hanno il 23,10%, mentre a noi è stato concesso il 13,35%. La discriminazione della Lega Nord è evidente - conclude - nonostante un risultato elettorale alle politiche del 2008 del 21,62%, contro il 33,52% di FI e AN e il 28,11% del PD, abbiamo avuto a disposizione 53 minuti (di cui 36 di interviste) a fronte delle quasi 5 ore di FI e AN e delle oltre 2 ore del PD.”

 
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Protocollo di intesa per il sostegno ai lavoratori nelle situazioni di crisi

Post n°245 pubblicato il 30 Marzo 2009 da Capodiponte
 

 

Il giorno  23 del mese di marzo 2009, presso la sede della Provincia di Brescia, Palazzo Broletto – Brescia

TRA

Provincia di Brescia, rappresentata dal Presidente Alberto Cavalli
Comune di Brescia rappresentato dal Sindaco Adriano Paroli
ACB rappresentata dal Presidente Carlo Panzera
Le Aziende erogatrici di energia elettrica e gas firmatarie del presente accordo
CGIL di Brescia rappresentata dal Segretario Generale Marco Fenaroli
CISL di Brescia rappresentata dal Segretario Generale Renato Zaltieri
UIL della Provincia di Brescia rappresentata dal Segretario Generale Angelo Zanelli
CGIL della Vallecamonica-Sebino rappresentata dal Segretario Generale Domenico Ghirardi
CISL della Vallecamonica-Sebino rappresentata dal Segretario Gianfranco Bertocchi

Premesso che:
· a causa della situazione economica molto difficile numerose imprese hanno richiesto per i propri dipendenti l’intervento della cassa integrazione guadagni (CIG) oppure hanno risolto il rapporto di lavoro;
· a tale riguardo, è stata riscontrata la disponibilità delle società  a dilazionare il pagamento delle bollette ai lavoratori in CIG o licenziati a partire dal mese di ottobre 2008 titolari di contratti di fornitura di energia elettrica e gas senza costi aggiuntivi,

 TUTTO CIO’ PREMESSO

Le parti firmatarie convengono quanto segue:
1.
le agevolazioni sulle tariffe della energia elettrica e gas saranno concesse ai lavoratori titolari di utenze domestiche per la fornitura di energia elettrica e gas nell’abitazione di residenza situata in provincia di Brescia che si trovano in una delle seguenti situazioni:
o 
cassa integrazione guadagni straordinaria anche in deroga,
o 
mobilità
o 
cassa integrazione ordinaria di durata superiore alle quattro settimane,
o 
licenziati dopo il 30 settembre 2008,

2. I benefici possono essere concessi ai lavoratori che si trovano nelle condizioni previste dal punto precedente anche se non sono titolari diretti dei contratti di fornitura, ma sono gli unici percettori di reddito del nucleo familiare destinatario della fornitura di energia,

3. I soggetti richiedenti dovranno produrre una autocertificazione relativa alla situazione di cui al punto 1 e 2,

4. l’agevolazione consiste nella distribuzione uniforme nel corso dell’anno 2009 e nel primo trimestre 2010 degli importi dovuti per le forniture di energia, l’importo massimo dei versamenti a titolo di acconto sull’importo dovuto è calcolato dividendo il costo delle forniture dell’anno precedente (2008) per dodici, qualora il costo delle forniture complessive per il 2009 fosse superiore a quanto versato nel corso del 2009 e nei primo trimestre 2010 la differenza sarà versata nel mese di aprile 2010 salvo proroga del presente accordo, nel caso di costo complessivo inferiore la società rimborserà nel mese di aprile 2010 la differenza,

5. le Organizzazioni Sindacali si impegnano a portare a conoscenza dei lavoratori il contenuto del presente protocollo ed a fornire l’assistenza necessaria per presentare alle società la domanda di rateizzazione dei pagamenti;

  1. il presente Protocollo di intesa avrà validità per dodici mesi dalla data di sottoscrizione;

 

7. copia del presente Protocollo sarà inviato per conoscenza ai Comuni della provincia di Brescia;

8. le parti concordano che il presente Protocollo possa essere esteso anche ad altre società fornitrici di energia elettrica e gas e ad altri soggetti interessati, previa sottoscrizione del presente accordo, al fine di ampliare le possibilità di intervento nei confronti dei lavoratori interessati da situazioni di crisi.

Letto, confermato e sottoscritto

Provincia di Brescia, Comune di Brescia, ACB, CGIL Brescia,CISL Brescia, UIL Brescia, CGIL Valle Camonica-Sebino, CISL Valle Camonica-Sebino, ASMEA, LINEA PIU, LUMENERGIA, TRAVAGLIATOENERGIA, VALLECAMONICA SERVIZI

 
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Sellero: Sostegno della Lega Nord alla nascente lista civica

Post n°244 pubblicato il 30 Marzo 2009 da Capodiponte
 

A darne l'annuncio è Severino Damiolini, Segretario cittadino del Carroccio:

“Sebbene sia ancora presto per i nomi e le presentazioni ufficiali, posso confermare la candidatura alcuni nostri esponenti, tra cui il sottoscritto, e la probabile presenza del nostro simbolo all'interno del simbolo elettorale della lista civica che si presenterà alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno prossimi.
Si tratta di una scelta maturata, dopo aver confrontato e condiviso idee e programmi, una scelta importante e nella quale crediamo, frutto di un percorso avviato dal nostro movimento fin dallo scorso autunno.

Il cittadino, il territorio, la famiglia e i valori ad essa correlati - continua Damiolini - sono da sempre alla base dei programmi leghisti; scoprire che tali concetti sono condivisi anche dai candidati "indipendenti" della civica ha agevolato la comunanza.
L'ottimo programma che sta prendendo forma servirà a risolvere i  problemi del nostro paese nel rispetto delle tradizioni culturali, dell'ambiente, della famiglia e dei principi e valori cristiani che gli abitanti del nostro comune da sempre riconoscono.

C'è - conclude Damiolini - una piena convergenza anche sul nome del candidato sindaco, persona stimata, di alto profilo professionale e morale; candidatura che vuole essere una risposta alla richiesta di cambiamento avanzata dai nostri concittadini e di cui il nostro comune ha estremo bisogno dopo 25 anni di "regime" portato avanti dalle precedenti amministrazioni guidate, al sole o in ombra, da Giampiero Bressanelli.”

 
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Amministrare un comune: lo stile Lega

Post n°243 pubblicato il 28 Marzo 2009 da Capodiponte

Da sempre, la Lega Nord ha come propri interlocutori privilegiati i cittadini e le comunità locali.
Tra le diverse realtà territoriali, il Comune rappresenta il livello più vicino al cittadino e l’istituzione a cui i cittadini si rivolgono, in cui si riconoscono e si identificano.
Proprio il legame con il territorio rappresenta la forza propulsiva, il valore aggiunto della Lega Nord. I territori – e quindi anche i Comuni – devono ritornare ad essere considerati come luoghi attivi, non passivi perché soggetti ai trasferimenti (fiscali) dalle istituzioni centrali. Luoghi dove si svolge quotidianamente la vita dei cittadini. Luoghi dove il cittadino vuole vivere bene ed in tranquillità.
Le elezioni comunali rappresentano, nel nostro sistema istituzionale, uno dei momenti di più alta partecipazione civica dei cittadini (non solo in termini di affluenza ai seggi). Questo perché il Comune, realtà presente nel nostro Paese ormai da centinaia di anni, è il luogo simbolo dove si manifesta la partecipazione democratica e la crescita sociale di una Comunità. Il cittadino si identifica nel Comune dove vive. Tende ad interessarsi di ciò che lo riguarda. E matura, quindi, una forte consapevolezza a voler partecipare direttamente, con il proprio voto democratico, al miglioramento dell’attività amministrativa del proprio Comune, ed indirettamente al miglioramento della qualità della propria vita.
Ora, la realizzazione di un qualsiasi programma amministrativo, come dovrebbe sempre avvenire, avrà il suo giusto valore se verrà appositamente accompagnata da azioni di potenziamento dei sistemi di comunicazione e da procedure di trasparenza e di costante informazione dei cittadini. Gli organi politici e l’apparato amministrativo di un Comune devono sempre avere come riferimento i cittadini, ai quali devono essere sempre garantiti la conoscenza e l’accesso alle prestazioni e la trasparenza delle decisioni che ricadranno sulla Comunità, quindi su di loro. Pertanto, il dialogo permanente e continuo con i cittadini dovrà sempre essere un impegno prioritario per qualsiasi amministrazione leghista.
Un’amministrazione comunale guidata dalla Lega Nord dovrà, allora, creare un dialogo costante con la propria cittadinanza. Solo con il dialogo e, soprattutto, attraverso l’ascolto dei problemi della Comunità sarà possibile affrontare ogni situazione al meglio, offrendo quei servizi e quelle risposte che il cittadino reclama. La trasparenza, quindi, dovrà rappresentare il principio-guida per tutta la macchina amministrativa. Un comportamento che poi permetterà di coinvolgere – nel limite delle possibilità fornite dalla Legge – i cittadini nelle scelte più importanti per il Comune. L’impegno amministrativo, se riflettiamo, è un modo per servire la propria Comunità, e quindi deve essere compiuto con quello spirito di servizio che da sempre accompagna l’azione della Lega Nord e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.
Amministrare un Comune è un compito sicuramente difficile. Ma i sacrifici si fanno per un nobile fine: il bene della propria Comunità.
Un Programma, quindi, dovrà dare le giuste risposte che i cittadini aspettano. Risposte concrete, non semplici affermazioni di principio. Perché se c’è bisogno di una strada nuova, bisognerà trovare il modo di realizzarla; se c’è bisogno di una scuola nuova, l’amministrazione comunale dovrà fare di tutto per costruirla; se sul territorio comunale c’è necessità di maggiore sicurezza, i cittadini devono poter essere sicuri, soprattutto nel luogo dove hanno deciso di vivere.

Tutti compiti che un Comune amministrato dalla Lega Nord saprà svolgere al meglio, perché al centro del nostro programma c’è solo ed esclusivamente il cittadino.

 
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BRESCIA: Protocollo d'intesa "anticrisi"

Post n°242 pubblicato il 25 Marzo 2009 da Capodiponte
 

In Provincia siglato il protocollo di intesa per il sostegno ai lavoratori ed alla imprese nelle situazioni di crisi

Per fronteggiare la grave crisi economica che investe la realtà produttiva del nostro territorio la Provincia di Brescia ha firmato un importante accordo con le rappresentanze sindacali, Camera di Commercio, UBI Banco di Brescia e le undici Bcc del territorio.
Si tratta di un accordo, il primo in Italia su scala così ampia, rivelatore della reale attenzione che Provincia, sindacati e istituti di credito hanno per le sorti delle aziende e dei lavoratori.
L'intesa prevede che il lavoratore riceva dalla propria impresa una lettera che attesti lo stato di cassa integrazione (sia ordinaria che straordinaria) e l'impossibilità della proprietà stessa ad anticipare il trattamento di integrazione salariale; con tale lettera il lavoratore potrà presentarsi alle banche firmatarie dell'accordo chiedendo di aprire un conto corrente, senza commissioni bancarie a carico del richiedente, sul quale far confluire le somme relative alla Cassa ordinaria o alla Cigs.
Nel caso di lavoratori in cassa integrazione straordinaria le banche concederanno finanziamenti fino a 6.300,00 euro; il lavoratore potrà prelevare mensilmente un importo massimo di 700,00 senza spese di gestione di conto né tassi di interesse.
La peculiarità di questo accordo rispetto a quelli siglati in altri territori è il trattamento riservato ai lavoratori in stato di cassa integrazione ordinaria di durata superiore alle quattro settimane. Le banche anticiperanno anche a loro fino ad un importo massimo di 2.500,00 con la possibilità di prelevare non più di 700,00 euro al mese. A garanzia dell'adempimento dell'obbligo di restituzione delle somme ricevute il lavoratore cederà all'istituto di credito il diritto vantato verso l'INPS. A tal fine il dipendente si impegnerà a domiciliare, in via irrevocabile, alla Banca erogatrice dei finanziamenti l'accredito delle somme successivamente pagate dall'ente previdenziale. Inoltre il dipendente dovrà dare indicazione all'INPS del numero di conto corrente su cui accreditare gli importi dovuti, presentando all'istituto di credito una copia del modello. La Banca tratterà le somme fino alla concorrenza dell'importo anticipato. Le eventuali somme residue saranno liberamente disponibili a favore del lavoratore. I tempi di rimborso del finanziamento saranno correlati ai tempi di liquidazione, da parte dell'INPS di Brescia, delle spettanze di Cassa riconosciute ai sensi di legge, maturate a favore dei singoli lavoratori.
Importante punto dell'accordo è quello che riguarda i lavoratori in cassa integrazione straordinaria con mutuo per prima casa in essere con una delle Banche dell'accordo. In caso di difficoltà di pagamento delle rate il lavoratore potrà chiedere senza oneri e spese aggiuntive la sospensione del pagamento delle stesse per un tempo commisurato alla durata della Cassa. Le rate sospese saranno messe in coda al piano d'ammortamento originario.
A garanzia dell'obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà l'eventuale TFR notificando la cessione al debitore e domiciliando alla propria Banca l'accredito delle somme che gli saranno erogate dall'INPS.
L'accordo avrà validità per dodici mesi dalla data di sottoscrizione e potrà essere esteso anche ad altre Banche al fine di ampliare la possibilità di intervento nei confronti dei lavoratori interessati da situazioni di crisi.

Firmatari dell'accordo:
Alberto Cavalli e Aristide Peli (rispettivamente Presedente e Vice Presidente della Provincia di Brescia),
Massimo Ziletti (CDC),
Costantino Vitali (Direttore Generale di UBI-Banco di Brescia),
Alessandro Azzi (leader Bcc),
Marco Fenaroli (leader CGIL Brescia),
Domenico Ghirardi (leader CGIL Vallecamonica-Sebino),
Renato Zaltieri (leader CISL Brescia),
Gianfranco Bertocchi (leader CISL Vallecamonica-Sebino),
Angelo Zanelli (leader provinciale UIL).


Per informazioni contattare:
Donatella Corsetti
Provincia di Brescia
Settore Economia e Politiche Negoziali
Tel. 030.3749209
E-mail: dcorsetti@provincia.brescia.it

  
IL DOCUMENTO UFFICIALE

www.provincia.bs.it

26 GENNAIO 2009

 
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CRISI, CAPARINI (Lega Nord): “IN LOMBARDIA RICHIESTE CIGS IN DEROGA IN COSTANTE CRESCITA, BRESCIA IN TESTA”

Post n°241 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Capodiponte
 

Milano. “Sono 1.126 le imprese lombarde che dal 1 gennaio al 10 marzo 2009 hanno fatto richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) in deroga, per un totale di 8762 lavoratrici e lavoratori. Le risorse necessarie per soddisfare le tantissime domande saranno attinte dal fondo regionale lombardo del 2009, alimentato con l’utilizzo dei residui 2007/2008.” Ad affermarlo, dati alla mano, sono l’on. Davide Caparini (Lega Nord), Presidente della Commissione per le Questioni Regionali e capogruppo della Lega Nord in Commissione Lavoro a Montecitorio e l’on. Giacomo Stucchi segretario di presidenza della Camera dei Deputati. Queste cifre, a parere dei parlamentari del Carroccio, parlano chiaro: “Le cifre confermano che il Governo ha anticipato i tempi e preparato il sistema di tutela sociale che sta dando ottime risposte in una Regione come la nostra che da sempre ha bisogno di risposte tempestive ed efficaci. Uno sforzo imponente a sostegno del reddito con l’obiettivo di non estromettere lavoratrici e lavoratori dal sistema produttivo. In questi primi mesi del 2009 il tasso di richieste di CIGS in deroga in Lombardia non solo è molto forte ma è in continua crescita. Brescia è in testa alla classifica con 452 imprese beneficiarie (con 3.225 lavoratori), seguita da Mantova 212 imprese (1.470 lavoratori), Lecco 165 imprese (909 lavoratori), Bergamo 123 imprese (1.512 lavoratori), Milano 96 imprese (883 lavoratori), Cremona 71 imprese (468 lavoratori), Varese 5 imprese (45 lavoratori) e Como 2 imprese (250 lavoratori). L’emendamento presentato dal Ministero del Welfare al decreto legge sulla rottamazione è in perfetta sintonia col lavoro sino ad ora svolto - conclude l’on. Caparini – ed è la conferma di una risposta concreta, con soldi veri, a problemi reali come la precarietà del posto di lavoro.”

 
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La Lega:«Bisogna commissariare l’Asl camuna»

Post n°240 pubblicato il 19 Marzo 2009 da Capodiponte
 

SANITA’. Proposta provocatoria del Carroccio

di Eletta Flocchini - Bresciaoggi giovedì 19 marzo 2009

La questione dell’Asl di Vallecamonica-Sebino continua a restare in primo piano. Dopo la presa di posizione dei sindacati e la risposta dell’azienda sanitaria, adesso interviene anche la Lega Nord, che non ha dubbi sul da farsi. «Siamo stanchi di aspettare - ha dichiarato il segretario Mario Maisetti -, adesso intendiamo sistemare la vicenda della sanità camuna una volta per tutte e per farlo chiediamo il commissariamento dell’Asl».
Una dichiarazione provocatoria quella di Maisetti, che ha la finalità di indurre gli amministratori locali e soprattutto la Regione Lombardia ad intervenire in fretta. La stessa collega di partito, Monica Rizzi, consigliere regionale e membro della Commissione Sanità, sostiene l’azione della Lega. «Non appena è stata coinvolta la Regione, l’assessore Bresciani mi ha chiesto di verificare quanto stava accadendo. L’Asl di Vallecamonica è la prima impresa della Valle, per fatturato e per numero di dipendenti e soprattutto è storicamente il principale riferimento sanitario dei cittadini camuni. Farò in modo di convocare entro un mese un tavolo in Regione, che oltre all’assessore alla Sanità, coinvolga anche le forze politiche e sindacali. Vogliamo dare un segnale di speranza alla popolazione».
La preoccupazione degli esponenti del Carroccio è la fuga dei pazienti verso altri nosocomi, dopo anni di investimenti. «Dai dati raccolti dalla Regione - ha spiegato Nilo Pedersoli, consigliere provinciale - risulta che in Vallecamonica sia mancato in media il 30% dell’utenza dei servizi sanitari. Questo significa che molti cittadini hanno deciso di non farsi curare in valle». Secondo la Lega le tensioni che ruotano attorno alla vicenda della Sanità camuna rischiano di danneggiare l’immagine dell’Asl. «La reputazione dell’azienda sta andando verso i minimi storici - ha commentato Pietro Pezzutti, segretario di circoscrizione della media e bassa Valle - non possiamo permetterlo».

 
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Roberto Castelli in Camunia

Post n°239 pubblicato il 18 Marzo 2009 da Capodiponte
 

Il Sottosegretario alle Infrastrutture incontra la Valle Camonica

Il 27 marzo federalismo, viabilità e imprese al centro della visita del Sen. Castelli

Valle Camonica. Viabilità, imprese e federalismo fiscale: questi i temi al centro della giornata che il Sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, trascorrerà venerdì 27 marzo in Valle Camonica.
Il programma della visita è davvero fitto: il primo appuntamento è alle ore 10.00, a Darfo Boario Terme, presso la Sala Liberty del parco della struttura termale (Piazzale delle Terme 3), dove il senatore del Carroccio sarà relatore del convegno “Expo 2015: opportunità di sviluppo per le imprese e il territorio” organizzato da Assocamuna.
Alle 15.00, dopo il pranzo con alcuni imprenditori locali presso il Ristorante delle Terme di Boario, il Sottosegretario Castelli interverrà al convegno “L’artigianato verso il federalismo”, organizzato a Breno presso la Sala B.I.M. di via Aldo Moro 7 in occasione del 60° anniversario di Confartigianato Brescia. L’evento, inoltre, vedrà la partecipazione di Giuseppe Bortolussi, Centro Sudi CIGA Mestre (Associazione Artigiani e Piccole Imprese). La visita del Sottosegretario Castelli in Valle Camonica si concluderà alle ore 18.00 a Darfo Boario Terme, in via De Gasperi 23, con l’inaugurazione della nuova sede provinciale della Lega Nord di Valle Camonica.

 

Di Seguito il Programma dettagliato della Giornata che il Sottosegretario Roberto Castelli trascorrerà in Valle Camonica

* * * *

 

DARFO BOARIO TERME. Convegno: EXPO 2015 Opportunità di sviluppo
per le imprese e il territorio
Sala Liberty, Parco delle Terme di Boario – (piazzale delle Terme 3)
Organizza ASSOCAMUNA

Intervento: Presidente Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali
Onorevole Davide Caparini

Intervento del Sottosegretario Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli

* * * *
BRENO. Festeggiamenti per il 60° di Fondazione di Confartigianato
Sala B.I.M. (via A. Moro n. 7)
Organizza Confartigianato


CONVEGNO: Artigianato verso il Federalismo
Relatori:
Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti
Roberto CASTELLI
Direttore Centro Studi CGIA di Mestre
Dott. Giuseppe BORTOLUSSI

* * * *

Ore 18.00-19.30 BOARIO TERME (via de Gasperi, 22 Sede Provinciale Lega Nord – Valle Camonica)
Inaugurazione (con rinfresco) sede provinciale della Lega Nord
Saluto del Sottosegretario Roberto Castelli

 
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RUBRICA SILENZIOSA

Dai files in allegato sono state tratte alcune delle  "slide" presentate nella giornata di studio promossa dalla Lega Nord domenica 14 marzo 2009 a Brescia.

Le fonti dei dati (ISTAT, Inps, Inail, cgil, ministero del tesoro/agenzia delle entrate, ecc) sono riportate in calce ai singoli report e gli estensori non han fatto altro che raggruppare le voci omogenee e raffigurarle in modo molto efficace in base alla distribuzione territoriale senza alcun tipo di ulteriore elaboarazione e/o commento (non a caso RUBRICA SILENZIOSA è il nome scelto).

Per il caso in questione la densità demografica (2005), Nelle culle (2005), Arrivi e partenze (2005), Gli stranieri (2005), Matrimoni in crisi (2005), Composizione delle famiglie (2005) fotografano lo stato di di profondo malessere della nostra società, o se si vuole vedere da un'altro punto di vista e senza esprimere un giudizio di merito, i notevoli mutamenti delle nostre comunità.

Ovviamente, non poteva essere altrimenti, quella a pagina 14 di RS_2006 (consumo di Viagra) ha colpito la fantasia degli operatori della comunicazione e, al di la del mero dato patologico o di età dei consumatori che può essere assunto nel dato media di utilizzo, è anch'essa un indicatore di un cambiamento nei costumi e sintomo di disagio. 

-------------------------------
file RS_2006 (Anno XII • 2006) 

Spesa per farmaci (2003)
Nuove invalidità (2003)
Disavanzo della spesa sanitaria (2001-2003)
Patti territoriali (2003)
Mobilità sanitaria (2000-2002)
Incentivi alle imprese (2002-2003)
Protesti (2004)
Invalidi civili (2004)
Trasferimenti alle Regioni (2005)
Frodi assicurative (2004)
Deficit della sanità (2004)
Referendum sulla riforma costituzionale, detta della
"Devolution" (2006) Consumo di Viagra (1998-2005)

--------------------------------------------
file RS_2007 (Anno XIII  • 2007) 

Immigrati residenti (2006)
Deficit previdenziale (2004)
Pensioni assistenziali (2004)
Lavoro nero (2005)
Dipendenti pubblici (2003)
Aumento dei dipendenti pubblici (2000-2003)
Rapporto dipendenti pubblici/lavoratori (2003)
La ricchezza prodotta (2005)
I risparmi allo sportello (2005)
Le pensioni (2005)
Una vita assicurata (2005)
I consumi della famiglia (2005)
L'abitazione (2006)
Lo spirito d’iniziativa (2006)
Chi apre e chi si ritira (2005-2006)
Alla ricerca di un posto (2005)
Lavoratori dall’estero (2005)
I debiti non pagati (2005)
I prestiti alle imprese (2005)
La pagella ecologica (2006)
La presenza di infrastrutture (2006)
Bello stabile (2006)
La longevità (2003)
L’efficienza della giustizia (2005)
Il rischio sulle strade (2005)
Allarme rapine (2005)
Gli appartamenti svaligiati (2005)
I furti d’auto (2005)
La microcriminalità (2005)
Giovani “fuorilegge” (2005)
Il trend (2005)
La densità demografica (2005)
Nelle culle (2005)
Arrivi e partenze (2005)
Gli stranieri (2005)
Investimento in formazione (2005)
Matrimoni in crisi (2005)
Il piacere di fare gruppo (2006)
Acquisti in libreria (2006)
La passione per i film (2006)
Il gusto a tavola (2006)
In forma (2005)
L’impegno per gli altri (2003)
Cause di lavoro (2003)
Imponibile IRPEF per famiglia (2005)
Giochi e scommesse (2005)
Assegnazione fondi alle città (2006)
Composizione delle famiglie (2005)
Imposte locali (2005)
Imposte comunali (2005)
Imposte provinciali (2005)
Imposte regionali (2005)
Garibaldini (1860)
Forestali (2006)
Dipendenti pubblici (2006)
Lettura di libri (2006)
Furti in appartamento (2006)

 

 
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