Creato da regina_crimilde il 25/10/2005

C'era una volta...

le fiabe sono solo dei ricordi d'infanzia o non sono piuttosto un codice da interpretare? Andiamo alla ricerca dei valori, dei miti, della storia profonda dell'umanità e dell'io che trasmettono.

 

 

« Le cose non sono mai com...L'amore come negazione di sé »

Donne che amano troppo: la Sirenetta

Post n°11 pubblicato il 01 Novembre 2005 da regina_crimilde
 
Tag: L'amore
Foto di regina_crimilde

Quante sono nelle fiabe le donne che si trasformano, si mutilano, negano il proprio essere per amore?

E quante volte questo amore non è ricambiato, il sacrificio non apprezzato, anzi, talvolta vissuto con scherno, disprezzo, indifferenza?

La Sirenetta mutila la sua coda tramutandola in gambe e rinuncia alla voce per amore di un pricipe anonimo e insulso che ha il solo merito di somigliare ad un relitto di statua ritrovato in mare su cui lei aveva sognato da bambina. Per ottenere questo si reca dalla strega dei mari:

"- So quello che desideri, - sogghignò la donna spaventosa, - sei molto audace! Voglio esaudirti, ma come contropartita, dovrai fare grandi sacrifici: in cambio delle gambe, voglio la tua voce, resterai per sempre muta... non ridiventerai mai più una sirena e se non saprai guadagnarti l'amore dell'uomo che ti ha ammaliata, se egli amerà un'altra donna, morrai... Poi aggiunse con un' aria terribile: ad ogni passo, avrai dolori, i tuoi piedi sanguineranno ma tu dovrai sorridere, nascondere il tuo tormento... Sei ancora decisa?
- La mia decisione è irremovibile. Voglio realizzarla a qualunque costo!
Nauseata, inghiottì la bevanda dall'odore fetido che la strega le diede. Con atroci sofferenze, la coda di pesce si trasformò in due gambe affusolate. La piccola sirena non riuscì a trattenere un grido di' dolore. Ad ogni passo gli occhi le si riempivano di lacrime; faticosamente si diresse verso la spiaggia. Le sue nuove gambe erano più un intralcio che un aiuto e, esausta, svenne sulla sabbia. Quando si svegliò, il suo sguardo incrocio... quello del principe! Anche il principe veniva regolarmente sulla spiaggia: era alla ricerca di una ragazza che aveva conquistato il suo cuore, con uno sguardo che aveva incrociato il suo al risveglio dopo il naufragio... E così scoprì la sirenetta. Soggiogato dal suo fascino e dalla sua bellezza, la presentò ai suoi genitori, a corte e diventò la regina dei balli e dei ricevimenti dati in suo onore. La sirenetta soffriva atrocemente, ma sorrideva radiosa. Appena restava sola, furtivamente bagnava i piedi sanguinanti nel mare fresco e riposante. Una grande tristezza la tormentava notte e giorno: il principe l'amava, ma come una sorella, un'amica
."

Nella Sirenetta la fiaba ha un esito diverso da quello edulcorato del cartone animato di Walt Disney, un finale molto più vicino alla vita reale di cui vuol essere certo uno specchio e una sublimazione.

La Sirenetta riceverà aiuto dalle sorelle, che, in una vera gara di solidarietà femminile, vendono alla strega le loro lunghe chiome alla strega per ottenere in cambio la vita di lei.

Ma ad un'altra condizione:
"prima dello spuntare del sole, il sangue del principe dovrà bagnare le tue gambe che si ritrasformeranno in una coda di pesce... sbrigati, stai morendo... - arrivavano queste parole dal mare...
Spaventata, cercò di uccidere colui che amava ancora. I brividi la percorsero… la morte cominciava la sua opera
."

Vivere diventa possibile a patto di uccidere quell’amore inutile e sbagliato. Rinunciarvi definitivamente, dichiararlo morto, negarlo.

Ma quante donne ne sono veramente capaci? Quante in realtà preferiscono vivere all’ombra di quella luce devastante che le ha bruciate, consumarsi nel ricordo pur di non negare se stesse e il sentimento cui (purtroppo e spesso, da sole) hanno dato corpo! E così è anche per la Sirenetta. La fiaba, specchio della vita, si conclude con la trasformazione della protagonista in spirito dell’aria, fantasma evanescente di quello in cui si era trasformata per amore:

"Poi il suo corpo divenne leggero, aereo, e la sirenetta si ritrovò nel regno dell'aria dove le figlie del vento, per compassione l'avevano portata. Ormai, la piccola sirena infelice vivrà nel cielo eternamente perché lassù la morte non esiste." 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

PER SOGNARE UN PO'

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

giuly.aldinilucillo62archsolimandofelicia.femianogiorgio.ragazziniclaudiao73gin82xxma.centinipallaro.ninooasisolemare2005jeli_MOscuroSethaliendaisyelenuccia26robcoc69
 

ALTRI BLOG

Citazioni nei Blog Amici: 30
 
E' uscito l'ultimo numero di SIRMARILLON, rivista bimestrale di cultura, filosofia e costume on line, editore Francesca Pacini
Il dossier di questo numero è dedicato a "Fiabe di ieri e di oggi".
C'è anche un articolo di Regina Crimilde sulla figura della madre:
UNA MADRE DA FAVOLA
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per articolo È troppo bello. sito italiano su...
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 15:15
 
grazie che esiste ho preso nove grazie a questo magnifico...
Inviato da: laura
il 04/11/2013 alle 18:05
 
Grazzie!
Inviato da: recettes gratuites
il 10/08/2013 alle 10:17
 
COMPLIMENTI, BLOG INTERESSANTISSIMO!! Sono un ragazzo di...
Inviato da: prometeo
il 24/05/2012 alle 23:19
 
Che simpatico questo post! Io sono del Sagittario, spero di...
Inviato da: Lisa
il 29/08/2011 alle 10:03
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963