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Creato da: lully_rossa il 14/11/2005
Comunista, atea, femminista e zapatista. Ho tutto!

 

 
« Messaggio #266Chiesa, femminismo e violenza »

Costituzione dell'U.R.S.S.

Post n°267 pubblicato il 11 Luglio 2006 da lully_rossa

Capitolo I - Struttura della società

Articolo 1
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche è uno Stato socialista degli operai e dei contadini.

Articolo 2
La base politica dell'URSS è costituita dai Soviet dei deputati dei lavoratori, sviluppatisi e consolidatisi in seguito all'abbattimento del potere dei proprietari fondiari e dei capitalisti e alla conquista della dittatura del proletariato.

Articolo 3
Tutto il potere nell'URSS appartiene ai lavoratori della città e della campagna, rappresentati dai Soviet dei deputati dei lavoratori.
Articolo 4
La base economica dell'URSS è costituita dal sistema socialista dell'economia e dalla proprietà socialista degli strumenti e mezzi di produzione, affermatisi in seguito alla liquidazione del sistema capitalista dell'economia, all'abolizione della proprietà privata degli strumenti e mezzi di produzione e all'eliminazione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.

Articolo 5
La proprietà socialista nell'URSS ha la forma di proprietà statale (patrimonio di tutto il popolo), oppure la forma di proprietà cooperativa-colcosiana (proprietà dei singoli colcos, proprietà delle associazioni cooperative).

Articolo 6
La terra, il sottosuolo, le acque, i boschi, le officine, le fabbriche, le miniere, le cave, i trasporti ferroviari, acquei ed aerei, le banche, i mezzi di comunicazione, le grandi aziende agricole organizzate dallo Stato (sovcos, stazioni di macchine e trattrici, ecc.) e così pure le aziende comunali e la parte fondamentale del patrimonio edilizio nelle città e nei centri industriali, sono proprietà dello Stato, cioè patrimonio di tutto il popolo.

Articolo 7
Le aziende sociali dei colcos e delle organizzazioni cooperative, con le loro scorte vive e morte, la produzione fornita dai colcos e dalle organizzazioni cooperative, come pure i loro immobili sociali, sono proprietà sociale, socialista, dei colcos e delle organizzazioni cooperative.
In conformità con lo statuto dell'artel agricolo, ogni famiglia appartiene a un colcos, oltre al provento fondamentale dell'economia collettiva dei colcos, ha in godimento personale un piccolo appezzamento di terreno attinente alla casa, e ha in proprietà personale la impresa ausiliaria impiantata su tale appezzamento, la casa d'abitazione, bestiame produttivo, animali da cortile e l'attrezzamento agricolo minuto.

Articolo 8
La terra occupata dai colcos viene loro attribuita in godimento gratuito e per una durata illimitata, cioè in perpetuo.

Articolo 9
Accanto al sistema socialista dell'economia, che è la forma economica dominante nella URSS, è ammessa dalla legge la piccola azienda privata dei contadini non associati e degli artigiani, fondata sul lavoro personale, escludente lo sfruttamento del lavoro altrui.

Articolo 10
Il diritto di proprietà personale dei cittadini sui proventi del loro lavoro e sui loro risparmi, sulla casa di abitazione e sull'impresa domestica ausiliaria, sugli oggetti dell'economia domestica e di uso quotidiano, sugli oggetti di consumo e di comodo personale, come pure il diritto di eredità della proprietà personale dei contadini sono tutelati dalla legge.

Articolo 11
La vita economica dell'URSS viene determinata e diretta da un piano statale dell'economia nazionale, allo scopo di aumentare la ricchezza sociale, di elevare costantemente il livello di vita materiale e culturale dei lavoratori, di consolidare l'indipendenza dell'URSS e di rafforzare la sua capacità di difesa.

Articolo 12
Il lavoro è nell'URSS dovere e oggetto di onore per ogni cittadino atto al lavoro, secondo il principio: "Chi non lavora, non mangia".
Nell'URSS si attua il principio del socialismo: "Da ciascuno secondo le sue capacità a ognuno secondo il suo lavoro".

Capitolo X - Diritti e doveri fondamentali dei cittadini

Aritcolo 118
I cittadini dell'U.R.S.S. hanno diritto al lavoro, cioè hanno diritto a ottenere un lavoro garantito, con remunerazione del loro lavoro secondo la quantita e la qualità.
Il diritto al lavoro è assicurato dall'organizzazione socialista dell'economia nazionale, dallo sviluppo ininterrotto delle forze produttive della società sovietica, dall'eliminazione della possibilità di crisi economiche e dalla liquidazione della disoccupazione.

Articolo 119
I cittadini dcll'U.R.S.S. hanno il diritto al riposo.
Il diritto al riposo è assicurato dall'istituzione per gli operai e gli impiegati della giornata lavorativa di otto ore e dalla riduzione della giornata lavorativa a sette e sei ore per una serie di professioni con condizioni di lavoro difficili e fino a quattro ore nei reparti con condizioni di lavoro particolarmente difficili, dalla istituzione di congedi annuali agli operai e agli impiegati con il mantenimento del salario, dalla vasta rete di sanatori, case di riposo e club che è messa a disposizione dei lavoratori.

Articolo 120
I cittadini dell'U.R.S.S. hanno diritto di avere assicurati i mezzi materiali di esistenza per la vecchiaia nonchè in caso di malattia e di perdita della capacità lavorativa.
Questo diritto è assicurato dall'ampio sviluppo delle Assicurazioni Sociali degli operai e degli impiegati a spese dello Stato, dall'assistenza medica gratuita ai lavoratori e dalla vasta rete di stazioni di cura che è messa a disposizione dei lavoratori.

Articolo 121
I cittadini dell'U.R.S.S. hanno diritto all'istruzione.
Questo diritto è assicurato dall'istruzione elementare generale obbligatoria, dall'istruzione gratuita settennale, dal sistema delle borse di studio per i più meritevoli studenti delle scuole superiori, dall'insegnamento scolastico nella lingua materna, dall'organizzazione dell'insegnamento professionale, tecnico ed agronomico gratuito per i lavoratori nelle officine, nei sovcos, nelle stazioni di macchine e trattrici e nei colcos.

Articolo 122
Alle donne sono accordati nell'U.R.S.S. diritti uguali a quelli degli uomini, in tutti i campi della vita economica, statale, culturale, politica e sociale.
La possibilità di esercitare questi diritti è assicurata alle donne accordando loro lo stesso diritto degli uomini al lavoro, al pagamento del lavoro, al riposo, all'assicurazione sociale e all'istruzione, provvedendo alla tutela, da parte dello Stato, degli interessi della madre e del bambino, all'aiuto da parte dello Stato alle madri con numerosa prole o alle madri non maritate accordando alle donne un congedo di maternità con mantenimento del salario e grazie a una vasta rete di case di maternità, di nidi e giardini d'infanzia.

Articolo 123
L'uguaglianza dei diritti dei cittadini dell'U.R.S.S., indipendentemente dalla loro nazionalità e razza, in tutti i campi della vita economica, statale, culturale, politica e sociale, è legge irrevocabile.
Qualsiasi limitazione diretta o indiretta dei diritti o, al contrario, qualsiasi attribuzione di privilegi diretti o indiretti ai cittadini in dipendenza della razza o nazionalità alla quale appartengono, così come qualsiasi propaganda di esclusivismo o di odio e disprezzo di razza o di nazione, è punita dalla legge.

Articolo 124
Allo scopo di assicurare ai cittadini la libertà di coscienza, la Chiesa nell'U.R.S.S. è separata dallo Stato e la scuola dalla Chiesa. La libertà di praticare i culti religiosi e la libertà di propaganda antireligiosa sono riconosciute a tutti i cittadini.

Articolo 125
In conformità con gli interessi dei lavoratori e allo scopo di consolidare il regime socialista, ai cittadini dell'U.R.S.S. è garantita per legge:
a) libertà di parola,
b) libertà di stampa,
e) libertà di riunione e di comizi,
d) libertà di cortei e dimostrazioni di strada.
Questi diritti dei cittadini vengono assicurati mettendo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni le tipografie, i depositi di carta, gli edifici pubblici, le strade, le poste, i telegrafi, i telefoni e le altre condizioni materiali necessarie per il loro esercizio.

Articolo 126
In conformità con gli interessi dei lavoratori e allo scopo di sviluppare l'iniziativa delle masse popolari nel campo dell'organizzazione e la loro attività politica, è assicurato ai cittadini dell'U.R.S.S. il diritto di unirsi in organizzazioni sociali: sindacati, cooperative, organizzazioni della gioventù, organizzazioni sportive e di difesa, società culturali, tecniche e scientifiche, - mentre i cittadini più attivi e più coscienti appartenenti alla classe operaia e agli altri strati di lavoratori si uniscono nel Partito Comunista (bolscevico) dell'U.R.S.S., che è l'avanguardia dei lavoratori nella loro lotta per il consolidamento e lo sviluppo del regime socialista e rappresenta il nucleo dirigente di tutte le organizzazioni dei lavoratori, tanto sociali che di Stato.

Articolo 127
Ai cittadini dell'U.R.S.S. è assicurata l'inviolabilità della persona. Nessuno può essere arrestato se non per decisione di un tribunale con la sanzione del procuratore.

Articolo 128
L'inviolabilità del domicilio dei cittadini e il segreto epistolare sono tutelati dalla legge.

Articolo 129
L'U.R.S.S. accorda il diritto di asilo ai cittadini stranieri perseguitati per aver difeso gli interessi dei lavoratori, o per la loro attività scientifica, o per avere partecipato a lotte di liberazione nazionale.

Articolo 130
Ogni cittadino dell'U.R.S.S. è tenuto a osservare la Costituzione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, a rispettare le leggi, a osservare la disciplina del lavoro, ad adempiere onestamente i doveri sociali, a rispettare le norme della convivenza socialista.

Articolo 131
Ogni cittadino dell'U.R.S.S. è tenuto a salvaguardare e a consolidare la proprietà sociale, socialista; base sacra e inviolabile del regime sovietico, fonte della ricchezza e della potenza della patria, fonte dell'agiatezza e della vita civile di tutti i lavoratori.
Coloro che attentano alla proprietà sociale, socialista, sono nemici del popolo.

Articolo 132
Il servizio militare generale è obbligatorio per legge.
Il servizio militare nelle file delle Forze Armate dell'U.R.S.S. è dovere d'onore dei cittadini dell'U.R.S.S.

Articolo 133
La difesa della patria è sacro dovere di ogni cittadino dell'U.R.S.S. Il tradimento della patria: la violazione del giuramento, il passaggio al nemico, il pregiudizio portato alla potenza militare dello Stato, lo spionaggio - sono puniti con tutti i rigori della legge come il più grave dei misfatti.

 

Ho voluto pubblicare una parte della Costituzione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, ma chi è interessato a leggerla per intero può trovarla con facilità sul web.
E’ noto a chi un po’ conosce le mie idee politiche, che io mi definisco una comunista marxista-leninista. Mi sento quindi ideologicamente legata al comunismo sovietico.
Nel mio blog ho voluto inserire lo stemma dell’U.R.S.S., cui ho dato titolo “il mio cuore”, proprio perché il mio cuore, insieme alla ragione, sta lì.
Il compagno dante_mutante, si stupisce di quanto sia bella la Costituzione dell’U.R.S.S. vista la storia di questo grande paese. Ma perché? Qual è la sua storia? E’ la storia di un popolo vessato da un sistema di classi che opprimeva i più deboli; un sistema nel quale lo zar disponeva della vita e della morte del suo popolo; un sistema nel quale la popolazione moriva di stenti.
Un popolo forte e coraggioso quello russo, in grado di recepire in maniera chiara e netta l’unico sistema che avrebbe consentito di divenire uomini e donne liberi: il comunismo.
L’U.R.S.S. ha realizzato il sogno comunista prima di chiunque altro e in maniera totale. Questo io credo che non possa essere dimenticato. Non si può ridurre la storia di una grande rivoluzione culturale, politica ed economica alla storia dello stalinismo.
Far questo significa mistificare la storia di un popolo, di una idea GIUSTA.
La storia dell’U.R.S.S. è la storia della rivoluzione d’Ottobre, della fine dello zarismo, dell’inizio della libertà.
Se dovessimo giudicare la storia di un popolo dai suoi inciampi allora dovremmo condannare senza possibilità di appello tutti i popoli del mondo, e per primo il nostro.

 
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Commenti al Post:
PROGETTO_NORD_EST
PROGETTO_NORD_EST il 11/07/06 alle 20:03 via WEB
purtroppo il sistema comunista ha fallito,molte volte...l'URSS è la prima che ha pagato quindi è un sistema che va abbandonato e non difeso
(Rispondi)
 
ulisse411
ulisse411 il 11/07/06 alle 23:56 via WEB
Credo sia necessario chiarire un principio fondamentale e storico a coloro che adottano il luogo comune secondo il quale il sistema comunicsta soviatico sia stato un errore ed abbia sbagliato in tutta la sua impostazione tanto da DOVER essere abbandonato. Giova rammentare che la rivoluzione dell'ottobre 1917 ha trovato la sua origine in una situazione sociale tra le più degradate al mondo in quel momento. Giova ricordare che la Santa Madre Russia e lo Zar hanno abolito la SERVITU' DELLA GLEBA SOLO NEL 1861, quando in Italia si inscenava la pantomima del cuor d'oro Cavour che voleva l'unità d'Italia (leggasi ricerca di un mercato per l'industria piemontese sfiancata dal lombardo veneto da una parte e dalla Francia dall'altra; il tutto con manodopera e materie prime di cui il sud era ricco e che avrebe ottenuto praticamente gratis). Giova ricordare che al momento della rivoluzione d'ottobre la Santa Madre Russia era coinvolta nel massacro della Grande Guerra pur essendo del tutto mal equipaggiata e senza il minimo indispensabile per la sopravvivenza delle truppe. Giova ricordare che al momento della rivoluzione d'ottobre a San Pietroburgo lo Zar e la sua corte di aristocratici magnacci viveva tra feste sontuose e giochi ignobilmente imbecilli mentre la popolazione moriva di inedia, malattie (incurabili in Russia, ma curabili in tutto il mondo civile) e di freddo per la mancanza del minimo indispensabile per la sopravvivenza della popolazione. Il Signor Lenin ha ridato ad un popolo la dignità di persone dopo una storia in cui erano stati considerati bestie da macello. Il Signor Lenin ha portato un popolo di schiavi alla dignità di esseri umani; ha dato a coloro che dopo oltre 60 anni erano ancora servi della gleba quella terra che da sempre avevano lavorato e che l'aristocrazia dei magnacci considerava un tutt'uno senza differenziazione tra cose, animali e persone. Il Signo Lenin ha ottenuto una tregua unilaterale per evitare il perpetuarsi di un massacro che era nato per arricchire generali corrotti collusi con l'indistria bellica ed aristocratici ingordi che si arricchivano ancora di più con le forniture all'esercito (veniva fornito il peggior prodotto mentre la prima scelta viniva rivenduta con doppio lucro...). Non mki dilungo ancora su tutto quello che l'U.R.S.S. è riuscita a fare sino alla II guerra mondiale per evidenziare il ruolo avuto dalle truppe sovietiche nel fermare l'avanzata di quel porco schifoso di Adolf Hitler con costi umani e materiali spaventosi (la battaglia di Leningrado resta uno degli atti più eroici ed epici di quel conflitto). Credo che, del resto non siano da biasimare se magari avessero qualcosa in contrario ad accettare di sostituire l'egemonia nazista con quella americana... Certamente errori sono stati commessi, come in ogni forma di governo, ma certamente io starei un pò più attento a quello che gli americani hanno commesso con tutta la loro politica realmente imperialista. Concludo con un concetto che ho sempre sostenuto: se le idee sono giuste e sono dimostrate tali, anche se gli uomini dovessero commettere errori, quelle idee rimarranno comunque giuste. Basta sostituire chi sbagli con chi sia capace di realizzarle.
(Rispondi)
 
 
ulisse411
ulisse411 il 11/07/06 alle 23:59 via WEB
...e visti i risultati in Russia del ritorno alla ....democrazia (mafia russa, delinquenza in esponenziale aumento, traffici di materiale radioattivo, asservimento di scienziati al soldo di paesi ad alto rischio, ecc), non mi sembra che le cose vadano così bene da farsi venire l'ernia dalle risate...
(Rispondi)
 
orsonmax2006
orsonmax2006 il 12/07/06 alle 02:20 via WEB
E anke da dire ke nulla può rimanere così com'è...tutto muta e così deve essere...forse era destino ke l'URSS o Russia sia finita nelle mani di malavitosi...se il sistema fosse stato modificato piano piano anzi ke tutto d'un botto,forse le cose sarebbero meglio...palese dire ke,cn i se e cn i ma nn si fa un paese... Tutto quello ke viene fatto di fretta e cn le migliori intenzioni,spesso si trasforma in un disastro annunciato... Esempio banale?C'è una moria d pesci x gli scariki fognari d un lago...ke si fa x arginare il problema?Risorse ristrette,tempo idem e idee poke e x di più confuse...soluzione??Svuotare il lago distruggendo uno dei margini...risultat??Lago svuotato e vallata allagata d acqua inquinata...questo è un esempio di come spesso le amministrazioni prendono decisioni senza rifletterci troppo e senza pensare alle conseguenze...Se si vuole abbattere un sistema politico sbagliato,lo si deve fare dopo averne creato uno a doc e appoggiandolo x qualke anno x vedere cm va...inutile costruire una diga e metterla a pieno regime se prima nn la si è revisionata e si ha la certezza(almeno nella teoria)ke tutto vada bene...Le rivoluzioni servono sl a rendere più impicciate le cose...poi sè visto cm è andato il sistema russo dopo la caduta dello zarismo...e peggio cm'è andata dopo la caduta del comunismo...troppe cose tutte assieme ke hanno fatto collassare il già collassato sistema politico-economico del Paese...
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 10:00 via WEB
Se l'uomo non avesse fatto le rivoluzioni saremo ancora al tempo degli schiavi. La rivoluzione è l'unica modalità per il popolo di uscire dallo stato di oppressione. Chi detiene il potere non ti permetterà mai di cambiare le cose a poco a poco, la storia lo ha insegnato. NOn farei paragoni tra il risanamento di un fiume e la volontà di riscatto e di libertà di un popolo. Sono due cose differenti che necessitano di strumenti differenti e con conseguenze differenti. Non stiamo parlandi di dighe e di vallate, qui stiamo parlando di idee di libertà e giustizia sociale. Stiamo parlando delle cose per le quali vale la pena di vivere e di morire. Come ha scritto Ulisse, l'idea se è giusta lo è e basta. E io ribadisco ancora una volta un concetto:LA STORIA DEL COMUNISMO SOVIETICO NON E' LA STORIA DELLO STALINISMO.
(Rispondi)
 
dante_mutante
dante_mutante il 12/07/06 alle 09:49 via WEB
forse mi sono spiegato male. non mi stupisce che l'urss abbia avuto una costituzione così bella, tanto + che è facilissimo trovare dei parallelismi con quella italiana. essendo quella italiana in ritardo di un anno rispetto a questa suppongo che i compagni di allora abbiano preso spunto da questa per scrivere la nostra, ed hanno fatto solo bene. io non identifico la storia dell'urss con lo stalinismo, ne dagli altri inciampi (in un commento precedente ho usato il termine errori, ma poco cambia). mi sono dichiarato rammaricato della non applicazione di questa carta. però lully, converrai con me che tutte queste belle parole, nei fatti e fino all'ultimo alito di vita dell'urss, sono state soltanto belle parole. è vero che erano tutti uguali, è vero che vivevano nel socialismo reale, è vero che vivevano nella società in cui vorremo vivere io e te ecc.. ma io leggendo questi articoli , su ognuno di essi, mi vengono in mente gravissime infrazioni. e non soltanto del periodo di stalin. i dissidenti politici sono stati rinchiusi nei manicomi fino agli anni 80, ed era una pratica talmente diffusa e radicata che lo fanno ancora adesso in russia. alla faccia degli articoli 125/127/128. per non parlare dell'articolo sulla chiesa. che è meraviglioso e lo vorrei vedere nella mia costituzione, però nell'urss c'era una vera e propria guerra contro la chiesa, combattuta da entrambi certo, ma sempre di guerra si parla. potrei andare avanti così tutto il giorno. ma non allo scopo di dimostrare al mondo che i sovietici erano tutti stronzi. ma perchè forse da quegli errori si può e si deve imparare qualcosa. come si deve imparare qualcosa dalle cose belle che certamente hanno fatto, e che non sarò certo io a negare.
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lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 10:15 via WEB
dante, non vi è dubbio che ci siano state delle parentesi piuttosto pesanti nella storia dell'U.R.S.S. come però ci son state nella storia di tutti i paesi, anche quelli più "evoluti". Prendiamo ad esempio la nostra costituzione:è bellissima, e di questo siamo tutti consapevoli tant'è che l'abbiamo difesa con tutte le nostre forze. Ma in quanti articoli è stata ed è tutt'ora disattesa? L'Art. 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese) per fare un esempio ti sembra che sia MAI stato effettivamente applicato? ti pare che noi viviamo in un paese nel quale non c'è una giustizia di serie A e una di serie B?dove non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, C, D.... L'Art. 8 (Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano)dice che tutte le religioni sono uguali. Ma noi sappiamo che non è vero perchè l'8X1000 viene distribuito in maniera diseguale.E non parliamo dell'Art. 11 (l'Italia ripudia la guerra...)..beh, in quante occasioni queste sono state solamente belle parole e poi i nostri soldati sono andati ad ammazzare civili in paesi stranieri (non dimentichiamo che cosa hanno fatto in Iraq i militari italiani). O ancora l'art.21 (Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione). Stiamo (forse) per uscire da 5 lunghi anni di censura televisiva. L'Italia è il fanalino di coda quanto alla libertà di informazione in Europa e molto giù in classifica a livello internazionale. Ma nonostante questo quanto siamo orgogliosi della nostra Costituzione, e quanto continuiamo a batterci perchè i cittadini non vengano discriminati in base al sesso, alla razza o alla religione?...quanto urliamo NO alla guerra e quanto cerchiamo di lottare per la libertà di stampa e di espressione del pensiero? Come ho scritto, se dovessimo giudicare un popolo dai suoi inciampi o anche dalle sue condraddizioni credo che non se ne salverebbe uno. L'U.R.S.S. rappresenta, o comunque dovrebbe rappresentare per chi si definisce comunista, un faro, un esempio, la madre di tutte le lotte comuniste. E il nostro cuore dovrebbe stare lì...
(Rispondi)
 
 
 
dante_mutante
dante_mutante il 12/07/06 alle 14:23 via WEB
è certamente un faro, non lo metto in dubbio, anzi sono d'accordo. e certamente la nostra carta costituzionale non viene applicata del tutto e ancora oggi ci sono delle "infrazioni" come ricordi tu (basta pensare ai 30 anni che ci son voluti per istituire le regioni), per non parlare alla madre di tutte le infrazioni, e cioè il continuo calpestare l'articolo 11. dopo di che....io volevo soltanto criticare costruttivamente l'esperienza comunista sovietica. è stato un faro,un sogno, un mito, ma era certamente migliorabile. forse sono troppo rompicoglioni, ma io non posso accettare una cosa così com'è. il fatto di discuterne con te e gli altri compagni, aiuta a comprenderne meglio tutti gli aspetti. basta pensare che fino a ieri non mi ero preso la briga di cercare questa costituzione (lacuna mia). e cmq io credo che non ci possiamo permettere di prendere per oro colato nessuna cosa al mondo, nemmeno le cose in cui crediamo fermamente. se ne discutiamo, ci confrontiamo, le critichiamo, le nostre convinzioni non possono che uscirne rafforzate. il mio cuore sta lì, tranquilla, ma proprio perchè sta lì mi sento in dovere di mettere in discussione quell'esperienza, per capirne meglio i tragici errori che ne hanno causato la fine (come ho già detto). non sia mai che ci perdiamo per strada la coscienza critica. tutto qua. con affetto, hasta siempre.
(Rispondi)
 
 
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 17:01 via WEB
sono certamente con te al 100% quando affermi che non dobbiamo mai prendere per oro colato, qualunque cosa, anche quella alla quale ci sentiamo di appartenere in maniera totale. Lo spirito critico è una delle cose che maggiormente ci differenzia dagli animali e dai fascisti. E' giustissimo discutere, confrontarci, perchè ognuno di noi, con le proprie esperienze, le proprie letture e anche il proprio temperamento, possa essere di stimolo agli altri. Ci aiutiamo a crescere nella nostra coscienza politica, e questo siamo in grado di farlo proprio perchè ci piace confrontarci. Non sei affatto rompicoglioni perchè solamente scavando scavando forse si riesce a trovare almento una parte di quello che si cerca. a pugno chiuso. Besos
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
dante_mutante
dante_mutante il 12/07/06 alle 17:48 via WEB
stavo per scriverti la stessa cosa. è questo che ci differenzia dai fascisti che vivono perennemente in caserma. :-)
(Rispondi)
 
 
 
il_discolo
il_discolo il 13/07/06 alle 13:12 via WEB
La tua premessa è disarmante. Cosa vuol dire che "in tutti i paesi...." ? Che allora va bene così ? Che nel conto della storia morto più o morto meno non fa differenza ? Ma scherziamo ? La rivoluzione comunista ha fatto 80.000.000 di morti e questo non è un luogo comune. Come si fa a tenerla nel cuore ? Non vedo differenza tra le tue dichiarazioni e quelle di uno stordito skinhead. Scusa ma certe cose non le sopporto...
(Rispondi)
 
 
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 13/07/06 alle 16:50 via WEB
più che disarmante probabilmente non l'hai capita. Ma non fa nulla...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
il_discolo
il_discolo il 16/07/06 alle 16:48 via WEB
Me la spieghi per cortesia ?
(Rispondi)
 
DannyDT
DannyDT il 12/07/06 alle 10:19 via WEB
Condivido in parte ciò che hai scritto. Sono giustissime secondo me le premesse del comunismo. Sono giustissimi i principi sui quali si basa...ma non credi che sia utopica la loro applicazione pratica? insomma, la storia ha dimostrato in fin dei conti, la difficoltà, l'impossibilità della concreta applicazione di questi stessi principi. Ripeto, a prescindere dalla giustezza delle idee sulle quali il comunismo si basa.....
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 10:38 via WEB
Lo sono quanto sono utopiche tutte le grandi rivoluzioni.Le idee comuniste, nonostante il crollo dell'impero sovietico sono ancora vive. E lo sono nonostante tutto l'occidente sia stato bombardato con idee contrarie all'ideologia comunista. Il comunismo è l'impero del male. Questo è quel che a noi è stato insegnato. Ma nonostante questo nei cuori e nelle speranze di molti il comunismo è ancora vivo. E ancora in tanti speriamo che questa sia solo una parentesi. Ogni rivoluzione è utopica per definizione. Non sai dove può portarti. Però è nella natura dell'uomo fare le rivoluzioni. Se le idee son buone troviamo le persone che possono applicarle bene. Ma non rinunciamo. MAI!
(Rispondi)
 
nacho4
nacho4 il 12/07/06 alle 10:58 via WEB
Bhe chi dice che lo stalinismo e il paradigma del comunismo sovietico o è in chiara mala fede oppure è un povero ignorante..Bisogna spiegare le cose visto lo stato di manipulazione dei fatti..Questo vale anche per chi (e devo dire purtroppo acadde in Italia) confonde e identifica la sinistra (anche moderata e liberale) col marxismo -leninismo e con lo stalinismo e il comunismo (pol pot e post mao.. Poi, tutto cio che hanno detto ullise e lully sui precedenti della rivoluzione e verissimo, aggiungendo che una rivoluzione dal genere ci voleva, ma sopratutto morale e sociale, anche di distribuzione dei rediti ma vorrei ricordare che lo stesso Lenin adopero politiche economiche piuttosto liberali per svegliare una economia che non funzionava con le sole riforme comuniste.. Per quanto possa essere utile, la sostanza del mio discorso e ribadire che il vero comunismo che per me ha avuto un certo succeso alla fine ha dovuto apoggiarsi in politiche liberali (lenin, la cina del secolo XXI) mentre que i regime comunisti piu reazionari e totalitari sono quelli che hanno strozzato piu il suo popolo con l'applicazione ortodossa e poco flessibile di una ideologia economica che nel sistema di economia di mercato oggi per oggi non ha senso..Questo e un analisi che faccio tecnica perche io condivido tante cose del comunismo solo che certe cose le devo spiegare con la massima della obiettivita possibile..Sempre certo dal mio punto di vista :)
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 11:08 via WEB
purtroppo Nacho quando nomini il comunismo l'obiezione è sempre la stessa: ma lo sai quanta gente ha ammazzato Stalin? Ma cavolo, io parlo forse di stalinismo o di comunismo??? Sul fatto che poi il sistema economico comunista debba trovare oggi una propria collocazione e una propria revisione, credo sia chiaro a tutti. Ma rimane integra e intatta l'ideologia, quella che ha permesso a un popolo di riacquistare la dignità, oltre che la libertà. Inoltre il sistema della collettivizzazione totale delle risorse è di matrice stalinista, mentre, come tu hai giustamente fatto notare lo stesso Lenin (uno dei padri della Rivoluzione d'Ottobre) si appoggiò a politiche liberali. Ma queste son cose che pochi sanno, perchè la massa preferisce continuare a ripetere i soliti luoghi comuni, più facili da accettare perchè non mettono in evidenza la pochezza della nostra esistenza. Non siamo cittadini, non siamo un popolo...siamo consumatori, come ci chiamano ormai anche gli esponenti del governo. Siamo frutto del consumismo, del capitale...insomma non siamo più nulla.
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nacho4
nacho4 il 12/07/06 alle 11:12 via WEB
Vedo che non molli lully , siamo gia arrivati al 80% del consenso? :)
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lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 11:16 via WEB
Nacho, sono un osso piuttosto duro...e poi nel mio partito io mi occupo proprio di formazione sia interna che esterna. Insomma sono della scuola gramsciana...infilati ovunque, parla con chiunque,perchè ogni cittadino è un potenziale compagno!;)Io cmq direi che siamo anche all'85%...
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nacho4
nacho4 il 12/07/06 alle 11:32 via WEB
Non ho il minimo dubbio su questo, anzi se tutti i politici avessero le idee cosi chiare come le hai te, ci sarebbe questa svolta e rivoluzione culturale, politica e sociale di cui tanto abbiamo bisogno..Poi, io disegno le mie idee politiche "in cucina", con gli istrumenti che ritengo piu giusti e adatti per fare delle politiche di sinistra non solo economiche anche di educazione, giustizia, lavoro..Certo che poi un altro discorso sarebbe cosa c'e dentro dei partiti politici a destra e sinistra..Mica le basi per carita che sono il suo pulmone ma da sempre ho diffidato degli organi dei partiti..Evvica Socrates e i politici professionisti e nati per la politica!
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lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 12:07 via WEB
Benchè io faccia parte di una struttura di partito sono consapevole del fatto che troppo spesso gli organismi di partito sono qualcosa di tragicamente negativo. Non fanno politica, fanno solo i propri interessi. E' il motivo per cui ho sempre rifiutato qualunque carica (benchè proprio per tenermi buona mi è stata spesso offerta):per essere libera di fare politica davvero senza dover fare scelte che con la politica hanno poco a che vedere...
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nacho4
nacho4 il 12/07/06 alle 12:19 via WEB
Io condivido al 100 % quel che diceva un mio professore di Scienza Politica.."La mia onestà intelletuale mi chiede parlarvi,spiegarvi questa meravigliosa scienza e fare politica dalle idee, la mia onestà personale e di cittadino invece mi fa spostarmi dal mondo della politica"
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lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 12:52 via WEB
Ma il mondo della politica siamo anche noi militanti di partito Nacho. Noi che dedichiamo tantissime ore ogni settimana; e lo facciamo per passione, per un'ideale. Insomma, ci crediamo veramente che la nostra opera possa migliorare la società nella quale viviamo.
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nacho4
nacho4 il 12/07/06 alle 12:58 via WEB
Senz'altro, quando ho usatol'espressione mondo della politica intendevo riferirmi agli organi esecutivi dei partiti..Poi che discorso, se non ci fossero le basi sparirebbe gran parte della democrazia partitica..Anch'io ho consociuto da vicino cosa c'e dentro di un partito e me ne sono allontanato subito.. In quel momento ho capito che le perosne che arrivano lontano sono degli incapaci raccomandati e le persone piu capaci e che hanno la politica nel sangue rimangono sempre in seconda o terza linea
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lully_rossa
lully_rossa il 12/07/06 alle 13:02 via WEB
in questo, purtroppo, devo darti piena ragione. Per fare "carriera" in un partito devi avere poca passione politica ma molta passione per i tuoi interessi personali.I vertici e la base di un partito sono spesso due cose diverse, opposte direi...però quando la passione è tanto, ti tappi il naso e vai avanti e speri che un giorno le cose cambino...
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forzalev
forzalev il 12/07/06 alle 19:09 via WEB
l'urss è stata una grande cosa, ma prima di stalin!
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ulisse411
ulisse411 il 13/07/06 alle 11:31 via WEB
Compagni, scusate, ma credo che io debba fare una precisazione a quel che ho scritto: Non vorrei che si pensasse in una mia posizione nostalgica ed ancor meno in mancanza di autocritica. Sono assolutamente, irrevocabilmente ed irriducibilmente progressista come impostazione di vita e credo fermamente che tutto e dico tutto sia migliorabile, perfettibile, anche ciò che oggi appare sotto una veste già positiva. Ma torno ad affermare con la stessa forza che se le idee sono giuste ma gli uomini che le avrebbero dovuto portare avanti hanno errato, non significa che siano errate le idee stesse. E le idee possono essere sempre giuste al di là del tempo e del luogo, ma possono, anzi DEVONO essere aderenti al tempo ed al luogo dove si devono applicare. ...e per questo occorre tempo, volontà, pervicacia, sacrificio... Non dimentichiamo che il concetto di repubblica risale ad oltre 25 secoli addietro...Socrate, Platone ed i loro successori teorizzavano uno stato che solo pochi decenni fa si è affacciato alla realtà vera ed ancora oggi utopico in larga parte del mondo moderno ancorata a sistemi medioevali... Le idee sono la guida, il binario da seguire quale principio...la mente dell'uomo è il conduttore e, si sa, l'uomo si evolve ben più lentamente della realtà che lo circonda... L'importante è crederci, in quelle idee, in quei principi...seguirli nella vita di ognuno di noi ogni giorno coinvolgendo chi ci circonda con piccoli atti...il mare è un infinito insieme di gocce ed ogni goccia è un intero microcosmo di vita... Crediamoci noi per primi e crediamoci per davvero...chi ci stima ci guarderà...è l'esempio che crea il seguito... Crediamoci perchè è un momento storico in cui nessuno crede più in qualcosa che non sia più lontano della punta delle proprie scarpe... Crediamoci perchè credere è il fondamento del futuro e credere a quel che si pensa utopico è il primo passo per la realizzazione di quel'utopia e se ciò è follia...io sono un matto pericoloso!
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lully_rossa
lully_rossa il 13/07/06 alle 12:24 via WEB
Ulisse, i tuoi messaggi non hanno affatto mostrato una posizione nostalgica anche perchè si riferivano ai principi cui noi tutti, definendoci comunisti, ci ispiriamo. Io credo che la posizione critica sia importante perchè ci permette di metterci a confronto, migliorandoci e proseguendo nella crescita della nostra coscienza politica. Tuttavia quando si parla di idee si parla di concetti e principi che costituiscono l'ossatura della nostra lotta. In questo mi pare che il tuo intervento coincida in maniera perfetta con quello che io cerco di dire: i principi, le idee, i valori sono quelli che contano, e se son giusti lo sono e basta. Quanto al credere in quelle idee, beh, con me, lo sai, sfondi una porta aperta. E' quello che faccio da sempre, è la mia lotta nel partito e nella società. Anche nei momenti più bui (come questo ad esempio) non ho mai smesso di credere non solo nell'idea ma anche nella sua applicazione...e nella sua resurrezione anche ora che sembra definitivamente affossata. Nonostante tutto il comunismo vive ancora nel cuore di milioni di donne e uomini, è ancora l'idea di libertà e di giustizia per i popoli oppressi. El pueblo unido jamas sarà vencido...io ci credo con tutta me stessa.
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Il mio "eroe"


Penso a lui quando mi sembra che la mia lotta perda di senso. La sua vita e le sue idee sono per me una luce nelle tenebre e una via da percorrere.
 
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".
Mahatma Gandhi
 

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