InversaMente
Pregna di elettricità senza messa a terra.
Non era bellissima, e forse non era nemmeno bella.
Allungò una mano per appoggiarla sulla spalla Lui, larga come un continente,
forse casualmente, forse era solo il modo innocente in cui si fanno le cose più deliberatamente criminali.
Lui fiutò l'odore acre del pericolo.
Eppure le corse incontro a braccia aperte,
ansioso di conquistarsi lo spicchio d'inferno che ancora gli mancava.
.
.
L'inferno è dentro di noi, non è fuoco e fiamme in un'altra vita.
E' quel fuoco che divampa tra stomaco e polmoni,
che attraversa, sotto le mentite spoglie delle "sensazioni", tutta la nostra vita.
Affonderei volentieri le mani nella tua anima a sporcarmi del tuo inferno,
che il mio lo conosco già.
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Post n°21 pubblicato il 05 Settembre 2010 da Io_Crisalide_Inversa
. . . . Nella mia piccola patria privata - imperfetta - osservo gli aspetti della mia topografia emotiva. Percorro a livello tattile le nervature dell'etica, i crepacci dei sensi di colpa, le zone desertiche del dubbio e le lande dell'innocenza e della curiosità. Gli anni si dispiegano nitidi in singole immagini, singole parole. Stagliate alla luce, a lasciare dietro attimi come souvenir del tempo. Ciò che m'ha sempre sorretta. Le cose non dette, quelle accantonate. Come se a sostenermi ci fosse la rivalsa sul momento. I miei allungamenti ed i miei scorci emotivi. I paradossi, i perni, gli smarrimenti, le indecenze. Setacciare il fiume ansante che sono, e trovarci l'oro. In questa poetica affezione visiva è possibile. Un asterisco d'oro, èndice della vita. Senza clausole. . . . . . .
."Scritto sul corpo c'è un codice segreto, visibile solo in certe condizioni di luce: quello che si è accumulato nel corso della vita si ritrova lì. In certe parti il palinsesto è inciso con forza tale che le lettere si possono sentire al tatto, come fosse stato scritto in braille. Preferisco tenere il mio corpo ripiegato, al riparo da occhi indiscreti. Mai aprirsi troppo, svelare tutta la storia." Jeanette Winterson - Scritto sul corpo . . . . . . .
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bellissima meditazione, :-)
Hana: "Se una notte non venissi da te, tu che cosa faresti"?
Kip: "Cercherei di non aspettarti"! Hana: "Si, ma se si fa tardi e io non mi faccio viva"?
Kip: "Allora penso che ci sarà un motivo".
Hana: "Allora non verresti mai a cercarmi! Questo mi fa desiderare di non venire più qui! D'altra parte mi dico "lui passa la giornata a cercare e la sera vuole essere trovato".
Kip: "E' così, voglio che tu mi trovi, voglio essere trovato".
credo sia una legittima aspirazioni: voler essere trovati. il mio sorriso. Lilith