Creato da cucinavistamare il 23/09/2008

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Post n°134 pubblicato il 04 Marzo 2010 da cucinavistamare
 

 

LA MAGGIORANA



CARATTERISTICHE GENERALI

La maggiorana appartiene alla famiglia delle Labiatae ed il suo nome scientifico è Origanum majorana conosciuta anche come Majorana hortensis.
Sono piante erbacee, perenni nei loro luoghi di origine, cespugliose, originarie dell'Africa nord-orientale e dell'Asia centrale.
Al contrario del suo parente prossimo, l'origano (Origanum vulgare), non crescono spontanee in Europa ma sono solo coltivate. Eventuali piante spontanee che si possono trovare sono quelle "sfuggite" alla coltivazione.
Il fusto della maggiorana è eretto, quadrangolare, alto fino a 60 cm, ramificato e nella parte superiore di colore rossastro e ricoperto da una fitta peluria. Le foglie sono piccole, ovali, a margini lisci, provviste di un corto picciolo, ricoperte da una densa peluria che le danno un aspetto molto vellutato. I fiori di colore bianco-rosato sono raccolti in spighe. Il frutto è una capsula ovale che a maturità ha una colorazione scura.
Tutta la pianta di maggiorana emana un forte profumo aromatico caratteristico. La maggiorana viene spesso confusa con l'origano (Origanum vulgare. della stessa famiglia) in quanto l'aspetto è molto simile ma il gusto e l'aroma è molto diverso in quanto non contiene gli oli essenziali propri dell'origano.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE

La maggiorana è un'erba molto ricca di vitamina C, di oli essenziali, tannini e acido rosmarinico.
Le sue proprietà sono: antispasmodica, espettorante, sedativa, antisettica, tonica, stimolante, carminativa. L'infuso di quest'erba è ottimo nei casi di digestione difficile, contro i dolori addominali e le nevralgie. Per curare tossi e raffreddori si usa per inalazione o nei suffumigi. Il decotto di infiorescenze di maggiorana profuma soavemente l'acqua del bagno; poche gocce di olio essenziale sparse sul cuscino facilitano il sonno, grande alleato della bellezza.

PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

 

Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all'inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami.
I rametti con i fiori e le foglie vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche.
Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori, sbriciolati e conservati in vasetti di vetro.
La maggiorana al contrario dell'origano perde molto del suo aroma con l'essiccazione è preferibile quindi consumarla fresca o surgelata.

USO IN CUCINA

Quest'erba è strettamente affine all'origano. Perché mantenga intatte le sue proprietà va consumata cruda, dopo averla ben tritata, o va aggiunta alle pietanze negli ultimi momenti della cottura: è ottima per le carni, nei ripieni e negli umidi. Le tisane di maggiorana o gli infusi sono efficaci come sedativo, per le emicranie e le nevralgie, per il mal di denti, le mestruazioni dolorose e per i problemi di digestione avendo un'azione benefica anche sul meteorismo.
La sua essenza ha una spiccata azione antispasmodica, cioè favorisce il rilassamento della muscolatura dell'apparato digerente e respiratorio.
L'olio essenziale di maggiorana è efficace per i dolori reumatici e per le nevralgie e le inalazioni dei vapori sono molto buone per il raffreddore ed il catarro.
L'olio essenziale di maggiorana è inoltre usato in profumeria per realizzare saponi e prodotti per i capelli. E' molto usato nell'aromaterapia.
La maggiorana ha un aroma molto simile a quello dell'origano ma molto più dolce ed è molto ricercato in cucina per insaporire carne, pesce, verdure e minestre.
Poichè è una pianta che con l'essiccazione perde molto del suo aroma, è bene usarla fresca, aggiungendola a fine cottura.
Con le foglie, fresche o secche di maggiorana si prepara un delizioso té che ricorda come fragranza un misto di timo, rosmarino e salvia.

CURIOSITA'

La Maggiorana fu introdotta in Europa molto probabilmente nel Medioevo grazie ai crociati.
Nel linguaggio dei fiori la maggiorana ha ispirato il simbolo della bontà e del conforto per le sue proprietà e a questo simbolo nell'ottocento si aggiunse anche quello dei piaceri campestri.
In considerazione del fatto che le radici della maggiorana sono molto superficiali e quindi è una pianta che può essere divelta con estrema facilità, ha anche evocato il simbolo dell'uomo contemplativo che, pur essendo radicato nella terra giusto il tanto necessario è fondamentalmente rivolto verso il cielo, verso le cose spirituali.
I Greci ritenevano la maggiorana un dono di Afrodite e quindi la associavano all'idea di felicità.
Dal Medio Evo essa fu sempre coltivata negli orti europei; pare che le sue foglie strofinate sui mobili e sui pavimenti di legno li rendano particolarmente lucenti; foglie e fiori racchiusi in sacchetti odorosi profumano delicatamente la biancheria.

 

 
 
 
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