MISTER
CALCIATORE E UOMO
Alex Del Piero....300 perle in Bianconero!!
Grazie Capitano!!
LEGGENDE
ALEX L'IMMENSO
BUFFON UNA SICUREZZA
IL MIO CANTO LIBERO
Post n°1237 pubblicato il 06 Gennaio 2013 da cuorejuventino2
Conte in conferenza stampa pre Samp: il Cagliari, dove per tutta la settimana praticamente non si era allenato. Aveva un problema alla caviglia, l'avevo portato in panchina per fare numero, poi c'è stato bisogno di lui, il ragazzo se l'è sentita ed è entrato in campo. Ha avuto questo periodo per curarsi,adesso sta molto meglio, è a disposizione. Inevitabilmente è una situazione che deve essere monitorata e deve essere gestita. |
Post n°1236 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
"Credo di avere davanti ancora tre anni ad altissimi livelli. Non mi sento vecchio, ma maturo" sentenzia il portiere della Juventus.
Dopo l'addio di Alessandro Del Piero, il prestigioso ruolo di bandiera della Juventus è passato sulle spalle, o meglio sulle mani, di Gianluigi Buffon. Il portiere è a Torino dal 2001 e non ha alcuna intenzione di ritirarsi: "Credo di avere davanti ancora tre anni ad altissimi livelli. Ho ancora 34 anni e per il mestiere che faccio non mi ritengo vecchio, ma maturo" ha detto Buffon in un'intervista a Sportmediaset. |
Post n°1235 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Nei momenti difficili di una partita, c’è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, a quella capacità di non arrendersi mai. E questo è il motivo per cui la Juventus vince anche quando non te l’aspetti Gianni Agnelli La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so dire cosa, ma sono orgoglioso di farne parte Gaetano Scirea E’ un piacere immenso ricordare che tutto “il meglio” del calcio è passato dalla Juve Umberto Agnelli Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto, crederci ancora, la Juve non si arrende mai Omar Enrique Sivori Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo Eugenio Canfari Se sono un uomo felice è perché ho dato tutto per la Juventus Giampiero Boniperti Per me l’Italia è soprattutto la Juve. Addosso ho ancora i segni che mi ha lasciato Ciro Ferrara. Per un attaccante affrontare un’italiana resta il top, la vera prova del nove. Ferrara, Montero, Boksic, Del Piero: dopo averli affrontati sapevi di aver giocato al massimo Ryan Giggs Essere un giocatore della Juventus vuole dire appartenere a uno dei pochi veri miti dello sport Michel Platini La Juve è la Juve, deve stare sempre in alto Fabio Capello La Juventus non è soltanto una squadra di calcio, ma un modo di intendere la vita. Italo Pietra La vera gara tra noi e le milanesi sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda Gianni Agnelli La Juventus è come un drago a sette teste, gliene tagli una ma ne spunta sempre un’altra. Non molla mai, e la sua forza è nell’ambienteGiovanni Trapattoni La Juve è una fede che continua a essermi appiccicata addosso. Sono da compatire quelli che tifano per altri colori, perché hanno scelto di soffrire. Sembrava una battuta, invece lo pensavo e lo penso tutt’ora. Giampiero Boniperti Boniperti dice la sua Juve ha vinto tanto? Sì, è vero ma perché non va a Madrid a vedere i trofei del Real? La verità è che la Juve non deve mai guardarsi indietro, ma pensare sempre al successo che verrà Gianni Agnelli Non rinuncerei a uno scudetto della Juve per il mondiale della Ferrari Gianni Agnelli Con la Juventus ho imparato a vincere. Non so come è successo, è qualcosa che si respira nell’aria dello spogliatoio, sono concetti che vengono tramandati da giocatore in giocatore, è il sentimento che ti trasmettono milioni di tifosi e non c’è club nel mondo che ti faccia lo stesso effetto Egdar DavidsLa Juventus è stata un esempio per il mio Manchester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocassette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tattica o la tecnica, quella ce l’abbiamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella voglia di vincere Sir Alex Ferguson
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Post n°1234 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
I GIOCATORI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA JUVENTUS
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Post n°1233 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante duello»e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro gli spagnoli dell’Athletic di Bilbao, con un organico composto esclusivamente da giocatori italiani[28]: di essi, quelli schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59′ dell’incontro da Spinosi), Benetti e Bettega. A macchiare la conquista del titolo di campione d’Europa, conseguito a Bruxelles il 29 maggio1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte di 39 spettatori. Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle Coppe Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina(dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea eMarco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia tutte le competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA. Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l’asse portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990) e dueCoppe UEFA (1990 e 1993 ). Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al2004 Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio all’arrivo diMarcello Lippi, che corrispose all’ennesimo ciclo vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali di Champions League vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa UEFA. Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora allenatore dellaRoma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente definitoCalciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all’ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente ridotti a 9) nel successivo torneo di serie B; stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle sue spalle, il titolo fu assegnato all’Internazionale, terza prima delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di vantaggio sulla seconda, ilNapoli. Il nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la promozione matematica: nell’estate del 2007fu scelto di affidare la conduzione tecnica all’allenatore romano Claudio Ranieri, cui seguirono nell’ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010. Il 19 maggio dello stesso anno, dopo la fine della stagione, l’imprenditore torinese Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo incarico societario nell’ottobre 2009 – e vengono nominatiGiuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo allenatore del club |
Post n°1232 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo d’Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi custodita nell’attuale sede del club[12]; la prima maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera. Nel1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus, la società si iscrisse al suoprimo campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese. Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all’epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I. Nel 1906 il presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita al Foot-Ball Club Torino, segnando così l’origine della più antica rivalità del calcio italiano e l’inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera alle soglie della retrocessione inPromozione nel 1913. Dopo la Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni Giacone, alla Nazionale
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Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935
Il proprietario della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato interamente in cemento armato. Con l’arrivo del primo allenatore professionista, l’ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del secondo tricolore nella stagione 1925-26. Il primo grande ciclo vincente della Juventus, grazie all’apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi,Luis Monti e il celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris[19], giunse tra il 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi(primato nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell’Europa Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano, uno dei precursori del Metodo[3]; molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa Internazionale, progenitrice dell’attuale campionato d’Europae, soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con 9 giocatori). La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la fine del c.d. Quinquennio d’oro. Per il resto degli anni trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel 1949-50. Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell’italianizzazione imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con la Casa automobilistica omonima, laCisitalia appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all’epoca presidente del club bianconero (laddove, singolarmente, il marchioFIAT, di proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino).
Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d’attacco della Juventus di fineanni cinquanta, anche detto il Trio Magico
Alla fine della guerra la società torinese mutò la denominazione inJuventus Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all’arrivo di elementi come l’argentino Omar Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa non tardò a denominare Trio Magico: tre scudetti tra il 1958 e il1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto a poter esporre sulle maglie la stella. Omar Sivori divenne nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d’oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all’ultima giornata l’Internazionalesconfitta sul campo del Mantova
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Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20 maggio 1973
Il 13 luglio1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l’ultimo nel 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero diventare la Juventus il club primo d’Europa a vincere tutte le competizioni dell’UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere tutte le competizioni ufficiali per club. Da ricordare la favolosa vittoria della Coppa Intercontinentale a Tokyo. Per due motivi:
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Post n°1231 pubblicato il 23 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
I bianconeri vogliono rompere gli indugi e convincere l'Atalanta a cedere in prestito il giocatore, che può sostituire sia Chiellini che Asamoah
La Juventus sembra sempre più convinta: l'uomo giusto per sopperire alle emergenze della rosa alla ripresa del campionato (Chiellini out per due mesi, Asamoah in procinto di partire per la Coppa d'Africa) è Federico Peluso. |
Post n°1230 pubblicato il 22 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
I bianconeri a Parma con il Cagliari vanno sotto, protestano per due episodi dubbi, sbagliano un rigore ma vincono 3-1 grazie all'ex Matri. Notizia del 21 Dicembre 2012 - 22:40
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Post n°1229 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
giovedì, 20 dicembre 2012 La Commissione Grand Prix, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, CEO), Ignacio Verneda (FIM Executive Director, Sport), Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), alla presenza di Javier Alonso (Dorna), Mike Trimby (IRTA, Segretariod el meeting), Paul Duparc (FIM) e Mike Webb (Race Director), in un meeting tenutosi il 13 dicembre a Madrid, hanno deciso quanto segue.
Regolamenti sportivi e disciplinari Con effetto immediato: È stato riconosciuta la necessità di indirizzare quei piloti costantemente sotto “warning” o penalizzati per mettere in pericolo altri piloti arrecare insulti ai marshal o altri ufficiali. Approvato un nuovo sistema di penalizzazione per punti. La Direzione di Gara potrà sanzionare un pilota con un numero di punti che varierà tra 1 e 10. Questa opzione potrà aggiungersi ad altre sanzioni. I punti verranno accumulati durante la stagione e una volta raggiunti i seguenti limiti, altre sanzioni si applicheranno automaticamente: - 4 punti – partenza dal fondo della griglia nel prossimo GP. - 7 punti - partenza dalla pit lane nel prossimo GP. - 10 punti - squalifica dal prossimo GP. Una volta applicata la sanzione di 10 punti si azzererà tale calcolo. I punti non si trasmetteranno da stagione a stagione. Alcune modifiche alla procedura di partenza approvate: - L’apertura della Pit lane verrà accompagnata da bandiera verde all’uscita insieme alla luce verde. - Non ci sarà bandiera rossa di fronte alla griglia alla conclusione del giro di ricognizione. - Le termocoperte dovranno essere rimosse immediatamente a seguito del display: “one minute board”. A seguito dell’approvazione delle nuove qualifiche MotoGP è necessario stabilire il criterio da seguire per la regola del 107%. Per essere ammessi alle attuali qualifiche un pilota dovrà correre con un tempo più rapido rispetto al 107% del miglior crono delle tre libere. Non sarà più possibile qualificarsi per la gara con un tempo fatto segnare nel warm up. Piloti chiamati a sostituire per infortunio un pilota infortunatosi nelle libere che non dovessero raggiungere tale risultato saranno ammessi alla QP1 dove dovranno raggiungere un tempo al di sotto del 107%. La mancata partecipazione al primo Briefing della FIM potrebbero causare una penalità ma non si tramuteranno automaticamente in una squalifica. La responsabilità del cambio di luci posteriori in condizioni di pioggia sarà del team. Non verranno mostrati avvisi. Non è più un requisito per la squadra la notifica di un ride through a causa di una partenza anticipata. Il requisito viene visualizzato sulla linea di partenza per il pilota e incluso nella pagina di informazioni dei monitor di cronometraggio. Non esiste più un minimo imponibile dalla Direzione gara. Il massimo rimane a 50.000€ Regolamenti Tecnici Classe MotoGP Con effetto immediato: Cerchioni in carbonio composito non saranno permessi (come già nel caso di Moto2 e Moto3). L’eccezione CRT per l’utilizzo di freni a disco con diametro differente rispetto ai 320mm non sarà estesa al 2013. Sarà introdotta una nuova distribuzione di gomme.I piloti riceveranno una gomma posteriore in più ed la gomma morbida anteriore offerta come opzione nel 2012 non sarà più disponibile. In questo caso, l’eccezione alla distribuzione di differenti gradi di gomme anteriori per specifici circuiti verrà cancellata. La decisione sulla precisa distribuzione verrà presa a seguito del test di Sepang del 5-7 febbraio. In tale contest, il fornitore ufficiale renderà disponibile una gomma posteriore morbida per le CRT. Effettivo 2014: Approvata una procedura di omologazione per le specifiche di motore “frozen”. Tale regola non sarà applicata alle CRT e a quei team con stesso brand della MSMA con motori omologati con differenti specifiche. Effettivo 2015: Sarà imposto un costo massimo per la fornitura di freni e sospenzioni. Sotto investigazione con l’intento di minimizzare i costi per i “contratti di servizio” per gli stessi prodotti. Classi Moto3 e Moto2 Con effetto immediato: I sistemi quick-shifter per la classe Moto2 dovrà essere approvata dal Direttore Tecnico. Cambia la distribuzione gomme per la classe Moto2. In futuro i piloti avranno i seguenti numeri di gomme: 8 gomme anteriori con due specifiche standard. 9 gomme posteriori con due specifiche standard. Le attuali specifiche saranno determinate dal fornitore ufficiale e tutti i piloti riceveranno la stessa distribuzione. I numeri di gara frontali di Moto3 e Moto2 dovranno avere una separazione di almeno 10 millimetri tra numeri doppi. Non saranno permessi sfondi che riflettono. Effettivo 2014: Per assicurarsi che team Moto3 siano forniti con motori dalle specifiche identiche ad un prezzo ragionabile è stato stabilito che i motori verranno distribuiti in modalità random dall’organizzazione. I motori una volta raggiunto il limite di chilometri non verranno restituiti ma saranno lasciati ai team per altri obiettivi o per la messa in vendita. Discussioni in corso riguardo il numero massimo di motori permessi e mantenimento minimo dei motori e un regolamento definitive verrà annunciate durante il GP di Qatar 2013. Prezzo massimo imposto per la totalità di una Moto3 e un prezzo massimo verrà specificato anche per telaio e component maggiori di Moto3 e Moto2. I regolamenti finali verranno annunciati durante il GP di Qatar 2013. Tutte le classi Effettivo 2014: Nel 2013 Dorna introdurrà un nuovo trasponder che permetterà al pilota di avere informazioni addizionali sul proprio display. In particulare sarà possibile visualizzare i segnali delle bandiere. L’uso di un dashboard compatibile a tale sistema sarà opzionale nel 2013 e obbligatorio nel 2014. In Moto2 l’uso del sensore aggiornato Lambda sarà obbligatorio Effettivo 2015: Approvata l’omologazione FIM per tutte le gomme da competizione. Gli standard finali saranno annunciati durante il GP di Qatar |
Post n°1228 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Alonso e Vettel la scorsa stagione: la rivincita del ferrarista riparte dall'Australia, il 17 marzo (foto Getty)
Venti gran premi, una scuderia in meno (la HRT è fallita) e una colletta - quella di Kobayashi - andata male. Il 17 marzo la Formula 1 riparte dalla sfida tra Vettel e Alonso. Forse con tre piloti finlandesi e nessun italiano. Ecco le novità, in cifre
di Stefano Rizzato |
Post n°1227 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
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Post n°1226 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Due punti di penalizzazione e 70 mila euro di ammenda: questa la sanzione inflitta dalla Commissione Disciplinare Nazionale al Napoli nell'ambito del processo sul calcioscommesse. La societa' di De Laurentiis e' stata punita per l'illecito sportivo commesso dall'ex portiere Matteo Gianello, reo di aver tentato alterare il risultato dell'ultima giornata del campionato di serie A 2009-10, la partita poi persa per 1-0 dal club partenopeo sul campo della Sampdoria. La decisione della Disciplinare potra' essere impugnata dalle parti davanti alla Corte di Giustizia Federale. LO SPECIALE DI AFFARITALIANI.IT IL LIBRO "Tutto il calcio venduto per venduto". Calcioscommesse, un libro in dieci ore I difensori del Napoli Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati squalificati per 6 mesi dalla Commissione Disciplinare Nazionale nell'ambito del processo sportivo sul calcioscommesse. I due giocatori, per i quali il procuratore federale aveva chiesto una sanzione di 9 mesi, sono stati puniti per non aver denunciato la proposta di combine della partita Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 ricevuta dall'ex compagno di squadra Matteo Gianello. Per il tentato illecito l'ex portiere partenopeo e' stato squalificato per 3 anni e 3 mesi. Tutte le decisioni della Disciplinare possono essere impugnate davanti alla Corte di Giustizia Federale. La Commissione Disciplinare Nazionale ha inflitto due punti di penalizzazione e 10mila euro d'ammenda al Portogruaro nell'ambito del processo sul calcioscommesse. Il club veneto paga l'illecito contestato al tesserato Claudio Furlan (che aveva patteggiato due anni, due mesi e 20 giorni di squalifica) in relazione alla partita Portogruaro-Crotone del 29 maggio 2011. Prosciolto invece il Crotone, per cui il procuratore Stefano Palazzi aveva chiesto un punto di penalizzazione, mentre la Spal ha ricevuto un'ammenda di 5mila euro. Queste le sanzioni inflitte agli altri tesserati: tre anni e nove mesi di squalifica per Silvio Giusti; un anno e 7 mesi per Marco Zamboni; un mese per Andrea Agostinelli; un mese per David Dei. "L'appello e' scontato". Il legale di Paolo Cannavaro, Luciano Ruggiero Malagnini, annuncia ai microfoni di Sky la volonta' di appellarsi alla squalifica di sei mesi inflitta al suo cliente dalla Disciplinare della Figc in merito al calcioscommesse. Cio' che l'avvocato difensore del centrale partenopeo contesta sono, innanzitutto, le motivazioni della Disciplinare, che considera pienamente credibili le confessioni rese da Matteo Gianello sulla tentata combine della partita Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2011. "Se avesse avuto la percezione della serieta' del modo di parlare di Gianello, Cannavaro lo avrebbe denunciato - spiega Malagnini -. Lui, invece, non fa altro che sondare il terreno per capire come i compagni si apprestano alla partita, per riferire il loro atteggiamento ai suoi sodali e cosi' capire se scommettere. Poi, nella sua quinta versione, Gianello dira' che la squadra avrebbe giocato al massimo anche perche' l'allenatore (Mazzarri, ndr) voleva fare bella figura contro la squadra che l'aveva esonerato". Il legale di Cannavaro, poi, non accetta che sia considerata "strumentale", per tempistica, la querela del suo assistito verso Gianello: "Questa e' la cosa piu' grave che puo' esserci in una decisione, vuol dire offendere tutto il sistema giuridico, come se la querela fosse una cosa tra amici che non porta conseguenze. Cannavaro non poteva conoscere, il giorno dopo, il contenuto dell'interrogatorio di Gianello al procuratore della Repubblica perche' secretato. Un giudice puo' anche convincersi di una colpevolezza ma dire che la querela e' strumentale dimostra la pochezza degli argomenti". Malagnini ed il suo assistito puntano in secondo grado "all'assoluzione" anche per un altro motivo: "Gianello e' considerato credibile perche' le sue dichiarazioni al poliziotto sono rese nell'immediatezza dei fatti, una circostanza che in giurisprudenza e' considerata decisiva. Se cosi' e', pero', Gianello per la riuscita della combine fa il nome di Quagliarella, e poi cambia versione...". |
Post n°1225 pubblicato il 16 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Molto contento per Lichtsteiner. I nostri numeri belli, straordinari e sottovalutati. Pirlo da Pallone d'Oro. Ecco come sta Pogba..."
Colantuono ha detto che la Juve è la migliore tra le grandi. Io volevo soffermarmi su un giocatore in particolare, Lichtsteiner, che ad inizio stagione ha trovato difficoltà e adesso è tornato ad altissimi livelli, come lo scorso anno. E' stato proprio difficile battere l'Atalanta? Dove vi ha agevolato la squadra di Colantuono? Comunque vada stasera, toccate il massimo vantaggio in questo campionato sulla seconda, perchè non eravate mai andati oltre i +4. Si può parlare già di fuga? La Juve sta segnando quasi 2,5 gol a partita e ne prende 0,5. Dove può essere migliorata una squadra con queste cifre? Poi se tu avresti dato il Pallone d'Oro a Pirlo... Ti chiedo se il problema di Pogba è una cosa seria. E poi mi dici un difetto di questa Juventus? Avete sette punti in più dell'anno scorso. Ti aspettivi, con la Champions, di essere a questo punto? Meglio di quello che avevi ipotizzato? |
Post n°1224 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Trovato l’accordo a metà strada: sarà ufficializzato tra Natale e Capodanno. Il portiere voleva un’intesa annuale, la società premeva per un triennale: alla fine si è scelta la via di mezzo che accontenta tutti © Foto Pegaso TORINO - Finalmente Buffon! La telenovela del contratto sembra arrivata alla conclusione per la soddisfazione di tutti. Soprattutto dei tifosi che hanno la certezza di poter ancora applaudire il loro campione. Per almeno altre due stagioni, poi si vedrà. Di sicuro il numero uno, in tutti i sensi, non si muoverà da Torino per un po’ in attesa di decidere se concludere la carriera alla Juventus oppure no. |
Post n°1223 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da cuorejuventino2
Con l'Atalanta gara-trappola. Quaglia da rilanciare. Drogba ha già dato. A gennaio Immobile o Gabbiadini ed un big per la fascia sinistra...
Che ritorno quello di Antonio Conte, da vero fuoriclasse della panchina (Nedved dixit). Un ritorno emozionante, sentito, mediatico, importante. Il fattore Conte conta davvero (gioco di parole voluto) e se ne sono accorti anche gli altri, quelli che ad oggi non possono fare altro che applaudire una squadra che sta superando se stessa e sta smentendo gli scettici, i gufi ,quelli che fino a ieri dicevano che la Champions avrebbe rosicchiato punti ed energie ai bianconeri e invece … la Juve è prima in Campionato e avanti (da prima nel girone) in Champions. Tanto per non farsi mancare nulla in settimana i bianconeri hanno anche, in scioltezza e con molti rincalzi, sbrigato la pratica Cagliari in Coppa Italia. Adesso viene il difficile: non abbassare la guardia , mantenere il piede sull’acceleratore, mettere fieno in cascina. Da questo punto di vista il ritorno di Conte è una garanzia, significa “niente cali di tensione“ e “nessun appagamento“. Prossima partita quella di domenica allo J-Stadium contro l’ostica Atalanta del bravissimo mister Colantuono. Sento puzza di tranello, queste sono le gare più insidiose, quelle che arrivano sotto Natale con squadre sulla carta abbordabili, il rischio di passo falso c’è anche perché l’Atalanta gioca bene ed ha un’anima e una identità. Il turno sulla carta sembra favorevole ai ragazzi di Conte e potrebbe portare buone nuove in classifica (l’Inter va all’Olimpico contro la Lazio..) . Rischierò di ripetermi ma devono giocare quelli fisicamente più freschi e che danno maggiori garanzie. Poi spero che venga data una possibilità a Quagliarella messo in quarantena manco fosse un appestato. Domanda: “non sarà masochistico non far giocare l’attaccante più prolifico della squadra“? Beh un po’ si anche se non conosciamo i segreti dello spogliatoio. Confido molto nella capacità di Conte di far sentire tutti coinvolti e importanti. Guardate Giovinco, tanto criticato e circondato da scetticismo (non il mio) e adesso vero fulcro dell’attacco bianconero forse più dello stesso Vucinic che ormai la porta la vede di rado. Matri ha subito un involuzione pazzesca e sbaglia anche stop e passaggi elementari, Bendtner è fermo ai box e ne avrà per più di due mesi. Certo che delusione lo spilungone danese! Questo significa che a gennaio arriverà di sicuro un attaccante, forse due (se Matri o Quagliarella partiranno). Sento parlare di Drogba, sarebbe un gran colpo ma solo nell’immediato, resto convinto del fatto che il buon Didier il meglio lo abbia già dato, del resto non avrebbe avuto senso andare a svernare in Cina. Credo che n questa finestra di gennaio occorra riportare alla base Immobile o Gabbiadini e tenere i soldi per un gran terzino sinistro (Kolarov sarebbe il top) e per i colpi estivi, lì ci sarà qualcosa di grosso statene certi . A gennaio storicamente i fuoriclasse non si muovono salvo rare eccezioni, al massimo si possono solo cogliere le opportunità. Drogba è un’opportunità, se la si può cogliere benissimo ma senza svenarsi e fasciarsi la testa in caso di fumata nera, Walcott in scadenza dall’Arsenal idem (non è una priorità). Capitolo difesa : Lucio è destinato a partire ma io eviterei di prendere un altro centrale, resterei così anche perché Caceres che da centrale è ottimo merita più spazio e considerazione. Rituffiamoci in campionato con una considerazione finale, è ritornato Conte in panchina e lo ha fatto a modo suo, da protagonista vero. Lo vedo più consapevole, più forte, più affamato, più convinto e anche più equilibrato . Ora che il comandante ha ripreso le redini agli altri non resta che rosicare…. ”Gufi restate a casa” ! Buon Campionato a tutti . |
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Inviato da: cuorejuventino2
il 23/12/2012 alle 12:16
Inviato da: resistenzabianconera
il 22/12/2012 alle 20:29
Inviato da: resistenzabianconera
il 07/12/2012 alle 09:01
Inviato da: gls71
il 30/11/2012 alle 11:57
Inviato da: gianfranco.degennaro
il 29/11/2012 alle 18:18