MISTER
CALCIATORE E UOMO
Alex Del Piero....300 perle in Bianconero!!
Grazie Capitano!!
LEGGENDE
ALEX L'IMMENSO
BUFFON UNA SICUREZZA
IL MIO CANTO LIBERO
Messaggi di Dicembre 2010
Post n°1099 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
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Post n°1098 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Continua la votazione che eleggerà il “Pallone d’oro Bianconero 2010” sul forum dei tifosi vecchiasignora.com che vede la partecipazione anche degli Juventus Club Doc vicini al sito web bianconero. Il sondaggio che si concluderà a inizio 2010 vede al momento un testa a testa tra Milos Krasic e Giorgio Chiellini che si giocheranno il titolo probabilmente fino all’ultimo. A contendersi il terzo gradino del podio sono invece Alessandro Del Piero e Felipe Melo. Questi i voti dei club Doc amici del forum bianconero che ad oggi hanno aderito all’iniziativa: Juventus Club Castelvetrano: Milos Krasic |
Post n°1097 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Come al solito tra una notizia di calciomercato e l'altra e con la consequenziale eruzione vulcanica di ipotesi e supposizioni su chi parte e chi arriva, continuano i siparietti di discordanza sui quali molti tifosi da giorni cercano di far prevalere la loro idea. L'argomento che ultimamente ha infervorato la cerchia mediatica è stato costruito sull'eventualità di uno scambio Amauri-Gilardino. Personalmente, non credo possano emergerne utili convenienze. E' probabile che, per l'oriundo ex Palermo, sia arrivato il momento di rivoluzionare radicalmente la sua carriera, ormai giunta in una fase di netto declino rispetto alla sua prima stagione bianconera e soprattutto alle sue precedenti annate, ma evidentemente anche sulla sponda viola c'è chi non può più sopportare la discontuinuità e l'incostanza finalizzativa di un Alberto Gilardino che ci ha abituato a performances diverse e che, attualmente, sembra sia quasi esclusivamente adattabile ai moduli di mister Prandelli, suo tecnico dai tempi di Parma. Le situazioni che coinvolgono le due punte hanno molte circostanze in comune ed è chiaramente accettabile il possibile caso di un loro cambiamente caratteriale dovuto ad un passaggio di casacca. Niente è impossibile. Resta il fatto che, secondo una convinzione personale, la Juventus rimarrebbe pressochè immutata. Solitamente, la quantità e la persistenza di reti segnate da un attaccante dipendono notevolmente dall'ambiente che lo ospita, ma anche dal livello di importanza che la squadra trascina sul groppone. In molti casi è stato dimostrato che specifici cannonieri, militando in una cosiddetta "piccola" siano riusciti a segnare un numero maggiore di goal rispetto ad un'annata di tutt'altro livello. Sebbene i desideri bianconeri abbiano da tempo scelto un obiettivo divenuto, appunto, irraggiungibile almeno per il momento, nel magazzino del "made in Italy" spadroneggiano valide alternative che pare siano state scartate per un'ipotetica ed eccessiva elevatezza di prezzo che ha spinto la dirigenza bianconera a virare su Firenze, sperando in uno scambio che si rivelerebbe ininfluente alle casse finanziarie. Il caso riguarda Giampaolo Pazzini, già da tempo pedinato da Beppe Marotta, le cui stesse mosse si erano dimostrate decisive per portarlo a Genova, ma che, quest'anno, da una prospettiva differente, non hanno trovato spiragli di entrata tra le mura blucerchiate, intese a non cedere un altro pezzo grosso dopo la partenza di Antonio Cassano. |
Post n°1096 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Stamane la Juventus ha ripreso la preparazione al centro sportivo di Vinovo, dopo le consuete vacanze natalizie. Al termine della seduta, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha fatto il punto sulla squadra, ha spiegato come ha ritrovato il gruppo, ha illustrato quello che sarà il programma di lavoro per questi giorni di ritiro e ha fissato gli obiettivi stagionali. Ecco l'intervista rilasciata dal mister al sito ufficiale della società: Passate le vacanze come ha ritrovato il gruppo? In questi giorni siete in ritiro, anche se a Torino, perché questa scelta? Su cosa state lavorando in questi primi giorni di allenamenti? Nel frattempo il gruppo è quasi al completo. Cosa vi aspettate dai prossimi cinque mesi? |
Post n°1095 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Questa mattina la ripresa degli allenamenti davanti al direttore generale Marotta. Gigi ha lavorato di nuovo con il gruppo. Il brasiliano, invece, ha effettuato una seduta differenziata TORINO, 28 dicembre - Vacanze finite, si torna a lavoro. La Juve stamattina alle 11 è tornata ad allenarsi. Davanti agli occhi di Marotta i bianconeri hanno effettuato la prima delle due sedute di oggi. La notizia di giornata è il ritorno di Gigi Buffon con il gruppo: il portiere ha ricominciato ad allenarsi con i compagni. La squadra ha lavorato in palestra e sul sintetico coperto. Poi tutti sul campo principale per effettuare dei test atletici. Gli unici a non partecipare a questa parte di allenamento sono stati Del Piero, Marchisio e Pepe. Si è rivisto anche Amauri, che ha lavorato a parte. Nel pomeriggio un'ulteriore seduta. |
Post n°1094 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Da gennaio a maggio, il semestre più nero della storia: falliscono i brasiliani, salta la panchina, cambia la società. Poi la rinascita. Il serbo simbolo della rivoluzione di Agnelli. Marotta e Del Neri gli uomini chiave TORINO, 27 dicembre - Il duemiladieci della Juventus è stato un anno così, double face, per sei mesi da dimenticare, cancellare, censurare, e per altri sei da vivere sul filo della speranza, dell’ambizione, della serenità ritrovata. Il duemiladieci è stato l’anno in cui una Juventus ha ceduto il passo a un’altra Juventus: inevitabile e doloroso. La prima è stata brutta, la più brutta della storia ultracentenaria di questa società; la seconda è bella, non ancora bellissima. Però ci vuole tempo, pure il Padreterno ha impiegato sei giorni per mettere insieme il mondo; Agnelli e Marotta - che sono umani - devono darci dentro sette su sette e non basta. Siccome tutto serve, persino ciò che è accaduto da gennaio a maggio deve essere sfruttato e mandato a memoria: per non incappare più nello stesso errore. Sarebbe facile martellare l’ex pluripotenziario Blanc, l’ex diesse Secco, gli ex allenatori Ferrara e Zaccheroni. Facile e inutile: hanno sbagliato, sì, ma perché il progetto era sbagliato. Infatti non esiste più un progetto, anzi la parola è stata addirittura bandita. Ora esiste una struttura snella ed esistono degli obiettivi da perseguire: i risultati di metà 2011 racconteranno come è andata e quanto ci sarà da correggere. Molti della prima parte del 2010 non ci sono più, congedati e/o rimossi, altri stanno per passare ai saluti (Sissoko e magari Amauri). Eppure il simbolo del cambiamento è un reduce, Felipe Melo. Inguardabile e contestato per un bel pezzo, fondamentale e adorato adesso che ha recuperato la sua dimensione e la sua tranquillità. C’è poi un secondo simbolo, biondo e velocissimo: si chiama Krasic, solletica la fantasia della gente con la stessa rapidità con cui si muove in campo. Ricorda Nedved, uno che si è fatto da parte scientemente per poter tornare. Ed è tornato. I VOTI DA GENNAIO A MAGGIO - I sei mesi che passeranno alla storia. Sì, i sei mesi più neri della storia bianconera. Sei mesi disastrosi, sotto il profilo dei risultati e dell’immagine. Si inizia con il cambio di panchina (via Ferrara, ecco Zaccheroni), si finisce con il cambio di società (il potere ad Andrea Agnelli, JC Blanc ridimensionato, con Beppe Marotta e il suo gruppo aggregati per la rivoluzione). La Juve, che prova anche a reinserire Roberto Bettega in società, fallisce clamorosamente. Falliscono i brasiliani da 25 milioni (Felipe Melo e Diego), fallisce Cannavarochiamato al grande ritorno (contro il volere dei tifosi e delle logiche pallonare). Punto e a capo. LA SOCIETA’ BLANC 4.5 - Presidente, amministratore delegato, direttore generale. Uno e trino. Ma senza esperienza nel mondo pallonaro, ha preteso troppo, con un pizzico di presunzione. Doveva affidarsi a gente del settore, invece pensava che aver giostrato nel Tour, al Roland Garros, nella Dakar lo avrebbe guidato con successo anche nel calcio. Altri sport, altra filosofia. SECCO 5 - Direttore sportivo senza protezione. Una vita alla Juve e improvvisamente a condurre i giochi della Juve. Salto enorme, appunto senza rete. Su Felipe Melo non si era certo sbagliato, però se lo spogliatoio si è spaccato e i giocatori facevano ciò che volevano significa che non è riuscito a gestire la situazione. GLI ALLENATORI FERRARA 5 - Passa dalla scrivania al campo. Pochi fondamentali, poco sostegno. Destinato al massacro. ZACCHERONI 5.5 - Traghettatore privo di... remi. Difficile così portare a riva la derelitta scialuppa bianconera. Che difatti salva a malapena l’Europa dei poveri. Subentra a fine gennaio a Ferrara, ma esce dal giro scudetto, dal giro Champions, dalla competizione di consolazione. Camoranesi e compagni non lo aiutano di certo. Insomma, riceve un’eredità grama che tale rimane. LA SQUADRA CHIELLINI 6.5 - Tra tanti sbandamenti, e “sbandati”, prova a mettere le basi per la sua crescita personale, da futuro capitano in campo (e fuori). Certo, anche lui spesso cade, ma si rialza con grinta e personalità, archiviando i sei mesi più neri della storia bianconera. BUFFON 6 - Clamorosi gli sfoghi post-ko. Non si dà pace per una Juve che non è più Juve. Però, tra un tuffo (inutile) e l’altro, prova a scuotere la truppa. CACERES 6 - La sorpresa dell’annata, una delle poche note liete. Nonostante gli acciacchi fisici, l’uruguaiano si dimostra difensore poliedrico e di prospettiva. L’unica colpa: arriva nel momento sbagliato. TREZEGUET 5.5 - Qualche segnale di ripresa in inverno, poi anche Re David abdica. Acciaccato e con l’umore sotto i tacchi. Comunque, chiude con 10 gol stagionali e si ripresenta in ritiro pronto a cambiare finale. Così, Del Neri in avvio gli concede l’attacco, poi l’estate lo traghetta in Spagna. Adieu, adios, addio. DEL PIERO 5.5 - Si mette a disposizione di Zac per tirare su la Signora, ma è missione impossibile. Il capitano, comunque, non abbandona la nave che affonda. DIEGO 5 - Un avvio da stropicciarsi gli occhi, con quella doppietta alla Roma che rievoca un altro Diego (Maradona). Ma si spegne ben presto, con la luce che abbandona l’intero gruppo. Buio pesto. FELIPE MELO 4.5 - Si porta sulle spalle il fardello dell’acquisto più oneroso, va fuori di testa, si becca la contestazione e reagisce in malo modo. Trascina l’ansia bianconera anche al Mondiale. Poi, invertirà la rotta dopo grande riflessione, ma il primo semestre 2010 è un disastro. CAMORANESI 4 - Lascia la Juve nel peggiore dei modi: quasi mai in campo, latitante negli allenamenti. CANNAVARO 4 - Era meglio se non tornava, a dispetto dei santi. E non meritava una chiusura di carriera (italiana) così. GROSSO 4 - Abbaglio di mercato, tra tanta confusione. Si diceva fossero le dritte di Lippi, che però manco lo porta, in Sud Africa. Ma alla fine, annega l’intero gruppo (da Amauri in giù). Pochi esclusi. I VOTI DA GIUGNO A DICEMBRE - «Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare» sosteneva Bartali. Pare che il “ginettaccio” fosse tifoso juventino (tiepido, infatti i suoi biografi gli attribuivano pure una simpatia per la Fiorentina), sicuramente dei bianconeri aveva il carattere vincente e la capacità di ripartire dopo i passaggi a vuoto. Esattamente la reazione esibita dalla Juve al termine della peggior stagione della propria ultracentenaria storia. Più che un restyling i vertici del Lingotto (pardon di corso Galileo Ferraris) si sono aperti a una rivoluzione all’insegna proprio del «Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare». Nuovi i vertici societari, nuovo l’allenatore, nuovi dodici giocatori nella rosa della prima squadra. Si è riportato un Agnelli (Andrea) al vertice del club, pescando così nella propria storia per guardare con fiducia al futuro. Alcuni risultati sono già stati raggiunti: una ritrovata credibilità, un approccio determinato dentro e fuori dal campo (vedi la gestione del caso Calciopoli), una complicità non solo di facciata tra tifosi, squadra e società. Restano da conseguire gli obiettivi vitali, occorre tornare a sollevare trofei. L’impressione è che la strada intrapresa sia destinata a quel naturale approdo, ma la teoria necessita ovviamente di conferme. LA SOCIETA’ MAROTTA 7.5 - Entrato nella sede bianconera in qualità di direttore generale, in pochi mesi Beppe Marotta è stato cooptato nel CdA con la promozione ad amministratore delegato. Un segno tangibile della fiducia riposta nei suoi confronti dalla proprietà. Nel responsabile dell’area sportiva la gentilezza dei modi si sposa al decisionismo che l’ha portato a cambiare volto a una squadra ancorata, fino al maggio scorso, al pre-Calciopoli. Il colpo Krasic rappresenta il fiore all’occhiello per la nuova dirigenza, ma con la sola eccezione di Motta (mentre il giudizio su Martinez resta sospeso) tutti i nuovi arrivati hanno convinto. Ottima poi l’intuizione - da ascrivere a Fabio Paratici, braccio destro di Marotta - di portare Frederik Sorensen in bianconero per un esborso di 150 mila euro. Un’inezia per i canoni del calciomercato. Soprattutto un movimento che sottolinea l’attenzione dell’intero staff (comprendente pure Gianni Rossi e Carlos Manuel Vargas) per i giovani. Dire che la Juve programma il proprio futuro è molto più che uno scontato slogan. L’ALLENATORE DEL NERI 7,5 - La scelta di puntare sul tecnico di Aquileia, nello scorso maggio, è stata la prima presa da Marotta. E non si presentava esente da rischi, considerato che fino a quel momento i nomi ipotizzati erano quelli di Benitez (al tempo godeva di un appeal rivelatosi eccessivo) e Prandelli. Nei fatti la decisione è risultata azzeccatissima. Del Neri ha infatti confermato di essere uno dei migliori tecnici in circolazione sotto il profilo tattico, dimostrandosi - e questo era meno scontato - anche un ottimo gestore dello spogliatoio. Coerenza e chiarezza sono le sue linee guida, assai gradite a un gruppo che aveva assolutamente bisogno di affidarsi a una figura carismatica. Emblematico, in tal senso, il recupero psicologico di Felipe Melo. LA SQUADRA STORARI 7.5 - Il fatto che oggi lo si consideri in competizione con Buffon dimostra come l’ex portiere della Samp sia approdato a una nuova dimensione. Eccellente tra i pali, discreto nelle uscite, di Storari colpisce soprattutto la serenità, trasmessa all’intera difesa. GRYGERA 6 - Prima di essere fermato da un infortunio a Salisburgo, aveva riconquistato il posto da titolare dimostrandosi al solito valido in fase difensiva e un po’ lacunoso nelle incursioni. MOTTA 5 - Nonostante sia arrivato in ritiro nella prima infornata, cioè a inizio luglio, non è riuscito ad assimilare i concetti difensivi di Del Neri. Ritrovarsi davanti Krasic, che è una sorta di attaccante aggiunto, non gioca a suo favore. SORENSEN 7.5 - Il danesino (si fa riferimento all’età, non alla stazza) ha determinazione, intelligenza tattica e atletismo da giocatore importante. Deve progredire invece dal punto di vista tecnico. Probabilmente quando potrà agire nel ruolo (naturale) di centrale una certa ruvidezza di piede e le difficoltà nel breve saranno meno evidenti. Il tempo gioca davvero a suo favore. BONUCCI 7.5 - Superata la fase di ambientamento (e smaltite le scorie del Mondiale, perché praticamente ha rinunciato alle vacanze) l’ex barese ha confermato la bontà dell’investimento estivo. A soli 23 anni gioca con la tranquillità di un veterano, dimostrandosi abile anche nel far ripartire l’azione. Sarà un punto fermo per molti anni. CHIELLINI 7,5 - I movimenti difensivi introdotti da Del Neri gli sono costati alcuni passaggi a vuoto (condivisi con l’intero reparto) a inizio campionato, ma pagato il pedaggio alla novità il livornese è tornato al suo rendimento abituale. Ovviamente altissimo. LEGROTTAGLIE 6 - Per l’ottima prova di San Siro contro il Milan, l’unica partita da titolare giocata nell’attuale campionato. Match fondamentale, però. RINAUDO ng - (a causa degli infortuni) GROSSO 6 - Reintegrato per cause di forza maggiore, il terzino caro a Lippi ha reagito bene, salvo adagiarsi un po’ nelle ultime uscite dell’anno. Se vuole conservare il posto è bene che torni all’antico... TRAORE’ 6 - Partito con il freno a mano tirato (causa infortuni), il francesino ha innestato le marce alte nelle ultime apparizioni. Potrebbe ritagliarsi uno spazio importante, prima però dovrà convincere Del Neri sulle sue capacità difensive. DE CEGLIE 6.5 - Sfortunato, Ha subito un grave infortunio, ma le recriminazioni sono legate soprattutto alla tempistica dello stesso. Il ko è arrivato quando il valdostano stava finalmente dimostrando di poter reggere il peso di una maglia titolare. MELO 7.5 - Dopo il naufragio al Mondiale il brasiliano rischiava di affogare, invece ha tirato la testa fuori dall’acqua e ha ripreso a nuotare con maggior vigore. Quellao che tutti gli hanno sempre riconosciuto. La novità è che oltre ai muscoli, Melo ora esibisce anche il cervello, dimostrandosi serio e affidabile. Se dura il suo stato di grazia, la Juve sarà davvero autorizzata a pensare in grande. AQUILANI 7.5 - Ha liberato la propria testa dai cattivi pensieri (causati da un paio di stagioni vissute ai margini) e Melo dalle incombenze offensive. Il risultato è stato eccellente a livello personale e pure di squadra, nonostante la lieve flessione dicembrina. MARCHISIO 7 - Essere centrale anche una volta spostato a sinistra nel suo caso non è contraddittorio. La trovata di Del Neri ha sicuramente giovato alla difesa, meno all’attacco. In ogni caso Marchisio si è rivelato al solito utilissimo. SISSOKO 5.5 - Le sue lunghe leve sono tornate a girare, la testa ormai sembra altrove. D’altronde tutti i giocatori per rendere al meglio hanno bisogno di sentirsi importanti e il maliano, per questa Juve, oggettivamente non lo è. KRASIC 9 - Ha le fattezze di Nedved e ci ricorda il miglior Boniek. Non male come punti di riferimento, lui nel frattempo lo è diventato per la Juve tutta. La sua spinta sarà determinante nella rincorsa alla vetta. PEPE 7 - Il romano è uno di quei giocatori apprezzati soprattutto da compagni e allenatori, ma con il passare delle settimane anche i tifosi più esigenti hanno iniziato a spostarsi dalla sua parte. Perché tanta abnegazione finisce per conquistarti e comunque anche i piedi, nei giorni giusti, non sono così malaccio. MARTINEZ ng - Leggi Rinaudo (con l’aggravante dei 12 milioni spesi per strapparlo al Catania). SALIHAMIDZIC ng - Qualche minuto, tanta simpatia. DEL PIERO 6.5 - L’inverno del capitano è all’altezza del personaggio, infarcito di record legati a una militanza ormai quasi ventennale. L’esplosione di Quagliarella ne ha però ridimensionato, inevitabilmente, il minutaggio. IAQUINTA 6.5 - Il film della sua stagione non è dissimile da quello dei tre anni precedenti, vissuti perennemente in bilico tra campo e infermeria. Eppure tutti gli allenatori transitati nel periodo sulla panchina bianconera hanno faticato a prescindere dall’attaccante calabrese, soprattutto dopo il declino di Amauri. AMAURI 4.5 - Il suo 2010 è sintetizzato da un’arida cifra: un solo gol in campionato nell’intero anno solare. Un flop che non si spiega solo con gli infortuni. I tempi sono maturi per un congedo. QUAGLIARELLA 8 - Perché è un giocatore che abbina l’utile al dilettevole, capace di supplire all’assenza di un centravanti e di far presagire meraviglie per quando ne avrà uno al fianco con cui duettare. |
Post n°1093 pubblicato il 23 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
La Juventus ha deciso di riassegnare l'ultima stella dopo avere deciso di sospendere l'assegnazione a Boniek. Ecco l'elenco dei campioni bianconeri che saranno in lizza per l'ultima stella da assegnare. TORINO, 23 dicembre - La Juventus Football Club, a seguito delle numerose richieste di trasparenza circa i criteri di assegnazione delle stelle, precisa che tali criteri, che si basavano su una votazione pubblica riservata ai membri di JuventusMember e ai soci degli Juventus Club Doc, sono stati contemperati dal lavoro di una Commissione Interna, che ha avuto il compito precipuo di garantire ai principali artefici dei successi dei colori bianconeri di vedere riconosciuto il loro ruolo nella storia del club, indipendentemente dall'epoca storica in cui tali vittorie sono state conseguite. La rosa dei 103 nomi che parteciparono a tale selezione scaturì anche dalla decisione di questa commissione: le eccezioni ai requisiti di base furono tre. Paulo Sousa (vincitore di uno Scudetto, una Coppa Italia, una Champions League e una Supercoppa Italiana), Vladimir Jugovic (uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Chanpions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa Intercontinentale) e Zbigniew Boniek (uno Scudetto, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa). Dalla rosa dei 103 nomi, i tifosi selezionarono i 50 campioni che sono attualmente inseriti tra le Stelle bianconere. E' quindi doveroso sottolineare che il nome di Boniek è già stato sottoposto al giudizio popolare. A tale votazione, tuttavia, è seguito un appello costante da parte di associazioni e tifoserie organizzate, che asseriscono di rappresentare la maggioranza dell'opinione pubblica bianconera. Juventus Football Club intende mantenere con i propri sostenitori un dialogo costruttivo, pertanto comunica di avere deciso di sospendere l'assegnazione della Stella a Zibigniew Boniek, il cui nome sarà sottoposto ad una nuova votazione popolare – che partirà negli ultimi giorni del prossimo mese di gennaio – insieme con gli altri 53 campioni bianconeri esclusi dal novero delle stelle. |
Post n°1092 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Arrivano notizie rassicuranti in merito alle condizioni di Alessandro Del Piero, che era stato costretto a saltare la trasferta di Verona dopo aver accusato un fastidio muscolare ai flessori della coscia destra nel corso della seduta di rifinitura. Oggi - fa sapere la società bianconera - il capitano bianconero "è stato sottoposto agli accertamenti medici a seguito del fastidio muscolare patito sabato scorso. La risonanza magnetica effettuata al CTO dal professor Faletti e l’ecografia effettuata all'Istituto di Medicina dello Sport dal dottor Ganzit hanno semplicemente evidenziato un affaticamento muscolare del semitendinoso della coscia destra. È pertanto prevista una progressiva ripresa degli allenamenti fin dal rientro dopo il periodo di riposo natalizio". |
Post n°1091 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Ci sarebbe piaciuto vedere una partita su un campo da calcio e non di patate, ci sarebbe piaciuto vedere un arbitraggio in cui si decide nelle situazioni dubbie una volta a testa. Invece abbiamo assistito a un match in cui ci voleva l'aratro e non i tacchetti e decisioni dubbie tutte a favore dei clivensi. Una Juventus partita tenendo bene il campo anche se ha corso qualche rischio nelle ripartenze. Dall'altra parte il classico Chievo chiuso, ben coperto e pronto a colpire di rimessa. In una partita normale poi arriva la mano di Bergonzi gia' nota ai tifosi bianconeri dopo Napoli-Juventus. Un rigore che forse si poteva dare se Moscardelli non fosse stato già in volo prima del tocco di Chiellini e non avesse preso il pallone di mano. Questa volta non avevamo parlato di arbitri come prima di Udinese-Juventus, altra partita arbitrata da Bergonzi che non arbitrava la Juventus da due anni, abbiamo fatto male, dovevamo essere più velenosi. Lo avessero dato alla Juventus quel rigore avremmo assistito a una settimana di polemiche. Una Juventus che aveva creato poco fino alla grande azione conclusa con il palo di Sorensen e al successivo corner con il gol di Quagliarella in rovesciata. Un primo tempo in cui si e' visto un po' poco Krasic, sempre raddoppiato dai giocatori del Chievo. Nel secondo tempo tutto scorre liscio fino a quando Bergonzi decide che Giandonato era ultimo uomo anche se forse con un compagno di fianco. Dopo l'espulsione è assedio Chievo che crea occasioni in pressione. Ma la Juventus non molla e si mangia due gol clamorosi con Iaquinta e Krasic, dopo una cavalcata degna di fuga per la vittoria. Poi al novantatreesimo il pareggio di Pellissier. Che dire, rimane l'amaro e la rabbia per questo pareggio. La Juventus avrebbe meritato di vincere. Si ritorna quarti, a due punti da Napoli e Lazio e a cinque dal Milan. In piena corsa Champions.... sempre che ci vogliano far partecipare e non ci mandino più quella disgrazia....chiamata.... Poteva essere un Natale pià felice, ma ai giocatori bianconeri non c'è nulla da recriminare, bisogna prendersela con altri fattori oggi. |
Post n°1090 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Gara difficile quella che attende gli uomini di Delneri a Verona. Una sfida che sa di ritorno al passato per Delneri, dopo il "miracolo Chievo" dei Marazzina, Heriberto, Legrottaglie. Il Chievo di Pioli si presenta come una squadra tosta e compatta: in casa ha fatto 3 vittorie 3 pareggi e 2 sconfitte. La Juventus in trasferta ha totalizzato 4 vittorie, 3 pareggi e la sola sconfitta di Bari ed è la difesa esterna meno battuta del torneo con soli 4 gol. Le ultime sette trasferte al Bentegodi si sono risolte con cinque vittorie per i bianconeri, un pareggio ed una sola sconfitta, l’1-0 della scorsa stagione ovvero l’unica vittoria del Chievo sulla Juventus da quando è in Serie A. BetClic quota il successo della Juventus 2,05, quello scaligero a 3,65 e il pareggio a 3,20. Visti i risultati della Juventus in passato consigliamo un 1-2, quotato ad 8. Con 20 euro se ne vincono 160. che aspettate? LE PROBABILI FORMAZIONI Juventus (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Sissoko, Aquilani, Pepe; Iaquinta, Quagliarella. |
Post n°1089 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Sissoko "affaticato", ma convocato. Stringe i denti anche Aquilani. A Verona partono in 21 Non arrivano buone notizie dallo Juventus Center di Vinovo, dove la squadra bianconera ha sostenuto la seduta di rifinitura in vista della sfida di domani pomeriggio contro il Chievo. Mister Delneri, infatti, ha dovuto incassare un'altra pesante defezione, oltre a quella già preventivata di Claudio Marchisio, che non ha risolto del tutto il fastidio muscolare al polpaccio destro: a dare forfait è stato Alessandro Del Piero, che durante l'ultima parte dell'allenamento odierno ha accusato un "fastidio muscolare ai flessori della coscia destra". Resta pertanto a Torino per motivi precauzionali, fa sapere la società. Ma i problemi potrebbero non finire qui: anche Sissoko, infatti, non sta benissimo. Il centrocampista maliano è stato convocato, ma non è in perfette condizioni a causa di un affaticamento muscolare. Anche Aquilani non è al meglio, ma entrambi dovrebbero comunque stringere i denti e scendere in campo dal primo minuto. L'alternativa, come annunciato dal tecnico di Aquileia in conferenza stampa, sarebbe Manuel Giandonato, giovane centrocampista della Primavera. All'appello mancano anche lo squalificato Felipe Melo, gli altri infortunati Buffon, Martinez, De Ceglie, Amauri, Rinaudo e l'incompreso Davide Lanzafame, che non sembra più rientrare nei piani di Delneri. Nell'aereo per Verona è salito invece Marco Motta, tornato a disposizione dopo i problemi alla schiena accusati negli ultimi giorni. |
Post n°1088 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Pochi minuti dopo il triplice fischio finale di Juventus-Manchester City, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha commentato ai microfoni di Mediaset Premium il sesto pareggio in sei partite ottenuto dalla sua squadra in Europa League. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com: Volendo fare una battuta, potremmo dire: "E' l'Europa Legue, quindi è pareggio". Però diciamo che in realtà stasera lei ha visto quello cercava nella sua squadra... A conti fatti, aumenta un po' il rammarico per non essere andati avanti? Per Delneri l'ennesimo ritorno a casa, cioè in casa del Chievo. Per la Juve sarà una partita fondamentale... |
Post n°1087 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Non snobberemo il City, cercheremo di vincere. Ma dobbiamo dare più importanza al Chievo" Il tecnico bianconero replica anche a Ferrara: "Abbiamo gli stessi punti? Non guardo al passato, ma questa Juve ha un'altra mentalità". Gigi Delneri e Nicola Legrottaglie hanno incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare l'importante sfida di Europa League contro il Manchester City, in programma domani alle 19.00 all'Olimpico di Torino. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero, trascritte integralmente dalla redazione di Tuttojuve.com: Visto che domani giocheranno molti ragazzi giovani, c'è la paura o il rischio di fare una figura del cavolo come è successo da qualche altra parte? Una sua opinione sul calcio italiano in Europa League, in questa stagione... Galliani ha detto che l'uscita anticipata della Juve dall'Europa League ha fatto molto male al calcio italiano. Cosa ne pensa? Ti è mai capitato in carriera di dover affrontare una partita inutile, tra virgolette? Quattro squadre in Europa League hanno giocato complessivamente 20 partite e ne sono state vinte soltanto 2. Questo dato non è effettivamente preoccupante? Ci può dare qualche indicazione sulla formazione, almeno oggi che la partita conta poco? Io vorrei chiedere a Legrottaglie come un giocatore affronta una partita come questa... Balotelli e Mancini potrebbero essere presi di mira dai tifosi... Mister, Ferrara ha detto che avete fatto gli stessi punti. Pensa di aver lavorato meglio di lui? Le hanno fatto piacere i complimenti di Agnelli? Ha sottolineato di avere un tecnico straordinario.... |
Post n°1086 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Gigi Delneri e Nicola Legrottaglie hanno incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare l'importante sfida di Europa League contro il Manchester City, in programma domani alle 19.00 all'Olimpico di Torino. Dopo avervi proposto le dichiarazioni rilasciate dal tecnico di Aquileia, ecco quelle del difensore bianconero, trascritte integralmente dalla redazione di Tuttojuve.com: Come un giocatore affronta una partita come questa... |
Post n°1085 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2
Il presidente del Cavallino dà i voti ai suoi piloti e, nel corso della tradizionale cena prenatalizia con la stampa, fa i complimenti anche a Sebastian Vettel ("ha vinto bene") e a Mark Webber. Ma non dà la sufficienza a Schumacher. GUARDA IL VIDEO Luca di Montezemolo ha assorbito la botta di Abu Dhabi, l'errore di strategia che ha consegnato il mondiale a Sebastian Vettel. L'ha potuto fare, dice nella tradizionale cena natalizia per gli auguri con i giornalisti di F1 a Fiorano, in virtù dell'economia aziendale ("abbiamo chiuso un anno record") ma anche l'esito sportivo in fondo non gli è dispiaciuto. Un 9 e mezzo a Fernando Alonso, un 7- a Felipe Massa. Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari, dà i voti alla fine di un anno che non ha regalato titoli alla scuderia di Maranello. "Alonso merita un 9 e mezzo. Non ha vinto, ma ha disputato una stagione eccezionale dal punto dei vista dei risultati, del carattere e del rapporto con la squadra", dice Montezemolo a Sky Sport24. Il pilota spagnolo ha perso il Mondiale nell'ultima gara, il Gp di Abu Dhabi, soprattutto per l'errata strategia suggerita dal team. Massa, invece, ha vissuto un'annata anonima. |
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Inviato da: cuorejuventino2
il 23/12/2012 alle 12:16
Inviato da: resistenzabianconera
il 22/12/2012 alle 20:29
Inviato da: resistenzabianconera
il 07/12/2012 alle 09:01
Inviato da: gls71
il 30/11/2012 alle 11:57
Inviato da: gianfranco.degennaro
il 29/11/2012 alle 18:18