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juve e formula 1

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Messaggi di Dicembre 2010

AUGURI FELICE ANNO NUOVO

Post n°1099 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

 
 
 

Krasic o Chiellini. Tifosi e Club bianconeri votano il giocatore 2010

Post n°1098 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Continua la votazione che eleggerà il “Pallone d’oro Bianconero 2010” sul forum dei tifosi vecchiasignora.com che vede la partecipazione anche degli Juventus Club Doc vicini al sito web bianconero.

Il sondaggio che si concluderà a inizio 2010 vede al momento un testa a testa tra Milos Krasic e Giorgio Chiellini che si giocheranno il titolo probabilmente fino all’ultimo. A contendersi il terzo gradino del podio sono invece Alessandro Del Piero e Felipe Melo.
Qui i risultati parziali ad oggi

Questi i voti dei club Doc amici del forum bianconero che ad oggi hanno aderito all’iniziativa:

Juventus Club Castelvetrano: Milos Krasic
Juventus Club "G. Scirea" di Santa Maria Capua: Milos Krasic
Juventus Club Meda "Gaetano Scirea": Alessandro Del Piero
Juventus Club "Gianni Agnelli" Cerignola: Alberto Aquilani
Juventus Club Milano Madunina: Claudio Marchisio
Juventus Club Civitavecchia Gianluigi Buffon: Claudio Marchisio
Juventus Club doc Adria: David Trezeguet
Juventus Club Arezzo: Milos Krasic
Juventus Club Doc dell'Isola di Capri: Milos Krasic.
Juventus Club Roma: Milos Krasic
Juventus Club Massa: Felipe Melo
Juventus Club Corigliano Calabro " Andrea Agnelli": Milos Krasic
Juventus Club Jesi "2 stelle": Giorgio Chiellini
Juventus Club Trani: Milos Krasic
Juventus Club Rodi Garganico: Milos Krasic
Juventus Club Doc "Pavel Nedved" Partanna: Giorgio Chiellini
Juventus Club "Gaetano Scirea" Santa Lucia del Mela: Giorgio Chiellini
Juventus Club Orta Nova "Alessandro Del Piero": Giorgio Chiellini
Juventus Club DOC Nordest Bianconero “Gianni Agnelli”: Alessandro Del Piero
Juventus Club Doc Forlì: Milos Krasic
Juventus Club Doc Sulmona:Alessandro Del Piero
Juventus Club Doc "Gianni Agnelli"- Leverano (Lecce):Alessandro Del Piero
Juventus Club Corigliano "Giorgio Chiellini": Giorgio Chiellini
Juventus Club DOC Trino "Cuore Bianconero" Gaetano Scirea:Fabio Quagliarella
Juventus club DOC Terracina Bianconera:Milos Krasic
Juventus Club Macerata "Giovanni Agnelli" Giorgio Chiellini.
Juventus Club Gozo: Giorgio Chiellini
Juventus Club Milano "Andrea Fortunato: Felipe Melo
Juventus Club Ascea MArina (SA):Felipe Melo.
Juventus Club Ladispoli Alessandro Del Piero:Giorgio Chiellini
Juventus Club Senago:Milos Krasic
Juventuc Club Tombolo:Giorgio Chiellini

 
 
 

L'altro Amauri e i posti di blocco. Ma il bomber è già a Torino

Post n°1097 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Come al solito tra una notizia di calciomercato e l'altra e con la consequenziale eruzione vulcanica di ipotesi e supposizioni su chi parte e chi arriva, continuano i siparietti di discordanza sui quali molti tifosi da giorni cercano di far prevalere la loro idea. L'argomento che ultimamente ha infervorato la cerchia mediatica è stato costruito sull'eventualità di uno scambio Amauri-Gilardino.

Personalmente, non credo possano emergerne utili convenienze. E' probabile che, per l'oriundo ex Palermo, sia arrivato il momento di rivoluzionare radicalmente la sua carriera, ormai giunta in una fase di netto declino rispetto alla sua prima stagione bianconera e soprattutto alle sue precedenti annate, ma evidentemente anche sulla sponda viola c'è chi non può più sopportare la discontuinuità e l'incostanza finalizzativa di un Alberto Gilardino che ci ha abituato a performances diverse e che, attualmente, sembra sia quasi esclusivamente adattabile ai moduli di mister Prandelli, suo tecnico dai tempi di Parma. Le situazioni che coinvolgono le due punte hanno molte circostanze in comune ed è chiaramente accettabile il possibile caso di un loro cambiamente caratteriale dovuto ad un passaggio di casacca. Niente è impossibile.

Resta il fatto che, secondo una convinzione personale, la Juventus rimarrebbe pressochè immutata. Solitamente, la quantità e la persistenza di reti segnate da un attaccante dipendono notevolmente dall'ambiente che lo ospita, ma anche dal livello di importanza che la squadra trascina sul groppone. In molti casi è stato dimostrato che specifici cannonieri, militando in una cosiddetta "piccola" siano riusciti a segnare un numero maggiore di goal rispetto ad un'annata di tutt'altro livello.
Un esempio casca esattamente sulle statistiche di Gilardino che, dopo aver trascorso tre anni da protagonista nelle vesti parmensi, sotto la pressione emozionante del S. Siro non è mai riuscito a far valere le sue caratteristiche, deludendo le aspettative prestagionali. Arrivati a questo punto, a cosa servirebbe un ulteriore Amauri?
Ciò di cui ha bisogno la Juventus, escludendo ovviamente la fantastica e inaspettata vena realizzativa di un Quagliarella stratosferico e soprendente, tra le cui qualità non ho mai pensato di trovare il fiuto da cannoniere di razza, è, come molti avrebbero voluto se non fosse stato per "alcune leggi Abetiane", un ariete di sfondamento che gestisca il suo gioco a mo' di Edin Dzeko. Peccato che per gennaio non se ne possa neppure discutere...

Sebbene i desideri bianconeri abbiano da tempo scelto un obiettivo divenuto, appunto, irraggiungibile almeno per il momento, nel magazzino del "made in Italy" spadroneggiano valide alternative che pare siano state scartate per un'ipotetica ed eccessiva elevatezza di prezzo che ha spinto la dirigenza bianconera a virare su Firenze, sperando in uno scambio che si rivelerebbe ininfluente alle casse finanziarie. Il caso riguarda Giampaolo Pazzini, già da tempo pedinato da Beppe Marotta, le cui stesse mosse si erano dimostrate decisive per portarlo a Genova, ma che, quest'anno, da una prospettiva differente, non hanno trovato spiragli di entrata tra le mura blucerchiate, intese a non cedere un altro pezzo grosso dopo la partenza di Antonio Cassano.
Riepilogando e considerando l'inconvenienza di uno scambio in asse Torino-Firenze e l'impossibilità da parte di Marotta di atterrare a Torino con Pazzini o Dzeko, bloccato da una foresta di abeti, l'unica speranza è riposta caldamente nelle mani dello stesso Quagliarella, il cui ruolo è stato accidentalmente capovolto da prestazioni che oltre a conferirgli i titolo di bomber inusuale, convincono decisamente a non spendere altro tempo nella ricerca del chimerico attaccante...

 
 
 

DELNERI: "SCUDETTO E COPPA ITALIA, DOBBIAMO PROVARCI!"

Post n°1096 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Stamane la Juventus ha ripreso la preparazione al centro sportivo di Vinovo, dopo le consuete vacanze natalizie. Al termine della seduta, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha fatto il punto sulla squadra, ha spiegato come ha ritrovato il gruppo, ha illustrato quello che sarà il programma di lavoro per questi giorni di ritiro e ha fissato gli obiettivi stagionali. Ecco l'intervista rilasciata dal mister al sito ufficiale della società:

Passate le vacanze come ha ritrovato il gruppo?
«Bene, sono stato contento di vedere arrivare tutti senza ritardi, questo è un esempio di grande serietà e disponibilità, iniziamo dunque a lavorare molto motivati, con le migliori prospettive»

In questi giorni siete in ritiro, anche se a Torino, perché questa scelta?
«Non è un ritiro vero e proprio. Ritengo importante che dopo otto giorni di vacanza i giocatori si ritrovino tutti assieme, mangino e dormano bene, motivo per cui stiamo in hotel e qui allo Juventus Center. Visto però che gli affetti sono importanti, abbiamo studiato un programma che permetta ai giocatori di raggiungere le famiglie durante la giornata e, ad esempio, di passare il primo giorno dell’anno nuovo a casa»

Su cosa state lavorando in questi primi giorni di allenamenti?
«Su diversi aspetti, per tornare con la mente focalizzata sui prossimi importanti cinque mesi. Il lavoro fisico serve per ripristinare le funzioni come forza, resistenza e velocità. C’è poi un lavoro di “ripasso” tattico su situazione provate da luglio in avanti. Inoltre vedremo anche alcuni video di partite giocate per analizzare alcune situazioni».

Nel frattempo il gruppo è quasi al completo.
«Buffon e Amauri, ma anche Martinez e De Ceglie sono con noi, ovviamente c’è chi fa un lavoro differenziato dagli altri, compreso Del Piero, ma è bello rivedere tutto il gruppo compatto al lavoro»

Cosa vi aspettate dai prossimi cinque mesi?
«Sono molto importanti perché, come dice il Presidente, dobbiamo provare a vincere tutte le partite sui due fronti per i quali siamo in corsa. Dobbiamo crescere ancora rispetto a quanto fatto nei primi sei mesi e andare avanti per la nostra strada per vedere cosa succede. Il campionato e la Coppa Italia sono le nostre priorità, dobbiamo provarci»

 
 
 

Juve, vacanze finite: si rivedono Buffon e Amauri

Post n°1095 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

Juve, vacanze finite: si rivedono Buffon e Amauri
 
Questa mattina la ripresa degli allenamenti davanti al direttore generale Marotta. Gigi ha lavorato di nuovo con il gruppo. Il brasiliano, invece, ha effettuato una seduta differenziata
TORINO, 28 dicembre - Vacanze finite, si torna a lavoro. La Juve stamattina alle 11 è tornata ad allenarsi. Davanti agli occhi di Marotta i bianconeri hanno effettuato la prima delle due sedute di oggi. La notizia di giornata è il ritorno di Gigi Buffon con il gruppo: il portiere ha ricominciato ad allenarsi con i compagni. La squadra ha lavorato in palestra e sul sintetico coperto. Poi tutti sul campo principale per effettuare dei test atletici. Gli unici a non partecipare a questa parte di allenamento sono stati Del Piero, Marchisio e Pepe. Si è rivisto anche Amauri, che ha lavorato a parte. Nel pomeriggio un'ulteriore seduta.

 
 
 

Da Cannavaro a Krasic, ecco i voti della Juve 2010

Post n°1094 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

Da Cannavaro a Krasic, ecco i voti della Juve 2010
 
Da gennaio a maggio, il semestre più nero della storia: falliscono i brasiliani, salta la panchina, cambia la società. Poi la rinascita. Il serbo simbolo della rivoluzione di Agnelli. Marotta e Del Neri gli uomini chiave
TORINO, 27 dicembre - Il duemiladieci della Juventus è stato un anno così, double face, per sei mesi da dimen­ticare, cancellare, cen­surare, e per altri sei da vivere sul filo della speranza, dell’ambi­zione, della serenità ri­trovata. Il duemiladie­ci è stato l’anno in cui una Juventus ha cedu­to il passo a un’altra Juventus: inevitabile e doloroso. La prima è stata brutta, la più brutta della storia ul­tracentenaria di que­sta società; la seconda è bella, non ancora bel­lissima. Però ci vuole tempo, pure il Padre­terno ha impiegato sei giorni per mettere in­sieme il mondo; Agnel­li e Marotta - che sono umani - devono darci dentro sette su sette e non basta. Siccome tutto serve, persino ciò che è acca­duto da gennaio a maggio deve essere sfruttato e mandato a memoria: per non in­cappare più nello stes­so errore. Sarebbe faci­le martellare l’ex pluri­potenziario Blanc, l’ex diesse Secco, gli ex alle­natori Ferrara e Zac­cheroni. Facile e inuti­le: hanno sbagliato, sì, ma perché il progetto era sbagliato. Infatti non esiste più un pro­getto, anzi la parola è stata addirittura ban­dita. Ora esiste una struttura snella ed esi­stono degli obiettivi da perseguire: i risultati di metà 2011 racconte­ranno come è andata e quanto ci sarà da cor­reggere. Molti della prima par­te del 2010 non ci sono più, congedati e/o ri­mossi, altri stanno per passare ai saluti (Sis­soko e magari Amau­ri). Eppure il simbolo del cambiamento è un reduce, Felipe Melo. In­guardabile e contesta­to per un bel pezzo, fon­damentale e adorato adesso che ha recupe­rato la sua dimensione e la sua tranquillità. C’è poi un secondo simbolo, biondo e velo­cissimo: si chiama Krasic, solletica la fan­tasia della gente con la stessa rapidità con cui si muove in campo. Ri­corda Nedved, uno che si è fatto da parte scientemente per poter tornare. Ed è tornato.

I VOTI DA GENNAIO A MAGGIO -
I sei mesi che passeranno alla storia. Sì, i sei mesi più neri della storia bianconera. Sei mesi di­sastrosi, sotto il profilo dei risultati e dell’immagine. Si inizia con il cambio di panchina (via Ferrara, ecco Zaccheroni), si finisce con il cambio di società (il po­tere ad Andrea Agnelli, JC Blanc ridimensionato, con Beppe Marotta e il suo gruppo aggregati per la rivoluzione). La Juve, che prova anche a reinserire Roberto Bettega in società, fallisce clamorosamente. Falliscono i brasiliani da 25 milioni (Felipe Melo e Diego), fallisce Cannavarochiamato al grande ritor­no (contro il volere dei tifosi e delle logiche pallonare). Punto e a capo.

LA SOCIETA’

BLANC 4.5 -
Presidente, amministratore delegato, di­rettore generale. Uno e trino. Ma senza esperienza nel mondo pallonaro, ha preteso troppo, con un pizzico di presunzione. Doveva affidarsi a gente del settore, in­vece pensava che aver giostrato nel Tour, al Roland Garros, nella Dakar lo avrebbe guidato con successo anche nel calcio. Altri sport, altra filosofia.
SECCO 5
- Direttore sportivo senza protezione. Una vita alla Juve e improvvisamente a condurre i giochi della Juve. Salto enorme, appunto senza rete. Su Fe­lipe Melo non si era certo sbagliato, però se lo spoglia­toio si è spaccato e i giocatori facevano ciò che voleva­no significa che non è riuscito a gestire la situazione.

GLI ALLENATORI
FERRARA 5 -
Passa dalla scrivania al campo. Pochi fondamentali, poco sostegno. Destinato al massacro.
ZACCHERONI 5.5 -
Traghettatore privo di... remi. Difficile così portare a riva la derelitta scialuppa bian­conera. Che difatti salva a malapena l’Europa dei po­veri. Subentra a fine gennaio a Ferrara, ma esce dal giro scudetto, dal giro Champions, dalla competizio­ne di consolazione. Camoranesi e compagni non lo aiutano di certo. Insomma, riceve un’eredità grama che tale rimane.

LA SQUADRA

CHIELLINI 6.5 -
Tra tanti sbandamenti, e “sbandati”, prova a mettere le basi per la sua crescita personale, da futuro capitano in campo (e fuori). Certo, anche lui spesso cade, ma si rialza con grinta e personalità, ar­chiviando i sei mesi più neri della storia bianconera.
BUFFON 6 -
Clamorosi gli sfoghi post-ko. Non si dà pace per una Juve che non è più Juve. Però, tra un tuffo (inutile) e l’altro, prova a scuotere la truppa.
CACERES 6 -
La sorpresa dell’annata, una delle po­che note liete. Nonostante gli acciacchi fisici, l’uru­guaiano si dimostra difensore poliedrico e di prospet­tiva. L’unica colpa: arriva nel momento sbagliato.
TREZEGUET 5.5 -
Qualche segnale di ripresa in in­verno, poi anche Re David abdica. Acciaccato e con l’u­more sotto i tacchi. Comunque, chiude con 10 gol sta­gionali e si ripresenta in ritiro pronto a cambiare fi­nale. Così, Del Neri in avvio gli concede l’attacco, poi l’estate lo traghetta in Spagna. Adieu, adios, addio.
DEL PIERO 5.5
- Si mette a disposizione di Zac per ti­rare su la Signora, ma è missione impossibile. Il capi­tano, comunque, non abbandona la nave che affonda.
DIEGO 5 -
Un avvio da stropicciarsi gli occhi, con quel­la doppietta alla Roma che rievoca un altro Diego (Maradona). Ma si spegne ben presto, con la luce che abbandona l’intero gruppo. Buio pesto.
FELIPE MELO 4.5 -
Si porta sulle spalle il fardello dell’acquisto più oneroso, va fuori di testa, si becca la contestazione e reagisce in malo modo. Trascina l’an­sia bianconera anche al Mondiale. Poi, invertirà la rotta dopo grande riflessione, ma il primo semestre 2010 è un disastro.
CAMORANESI 4 -
Lascia la Juve nel peggiore dei mo­di: quasi mai in campo, latitante negli allenamenti.
CANNAVARO 4
- Era meglio se non tornava, a dispet­to dei santi. E non meritava una chiusura di carriera (italiana) così.
GROSSO 4
- Abbaglio di mercato, tra tanta confusio­ne. Si diceva fossero le dritte di Lippi, che però man­co lo porta, in Sud Africa. Ma alla fine, annega l’inte­ro gruppo (da Amauri in giù). Pochi esclusi.

I VOTI DA GIUGNO A DICEMBRE -
«Gli è tutto sbaglia­to, gli è tutto da rifare» sostene­va Bartali. Pare che il “ginet­taccio” fosse tifoso juventino (tiepido, infatti i suoi biografi gli attribuivano pure una sim­patia per la Fiorentina), sicu­ramente dei bianconeri aveva il carattere vincente e la capa­cità di ripartire dopo i passag­gi a vuoto. Esattamente la rea­zione esibita dalla Juve al ter­mine della peggior stagione della propria ultracentenaria storia. Più che un restyling i vertici del Lingotto (pardon di corso Galileo Ferraris) si sono aperti a una rivoluzione all’in­segna proprio del «Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare». Nuovi i vertici societari, nuovo l’allenatore, nuovi dodici gioca­tori nella rosa della prima squadra. Si è riportato un Agnelli (Andrea) al vertice del club, pescando così nella pro­pria storia per guardare con fi­ducia al futuro. Alcuni risulta­ti sono già stati raggiunti: una ritrovata credibilità, un ap­proccio determinato dentro e fuori dal campo (vedi la gestio­ne del caso Calciopoli), una complicità non solo di facciata tra tifosi, squadra e società. Re­stano da conseguire gli obietti­vi vitali, occorre tornare a sol­levare trofei. L’impressione è che la strada intrapresa sia de­stinata a quel naturale appro­do, ma la teoria necessita ov­viamente di conferme.

LA SOCIETA’

MAROTTA 7.5
- Entrato nella sede bianconera in qualità di direttore generale, in pochi me­si Beppe Marotta è stato coop­tato nel CdA con la promozio­ne ad amministratore delega­to. Un segno tangibile della fi­ducia riposta nei suoi confron­ti dalla proprietà. Nel respon­sabile dell’area sportiva la gentilezza dei modi si sposa al decisionismo che l’ha portato a cambiare volto a una squadra ancorata, fino al maggio scorso, al pre-Calciopoli. Il colpo Kra­sic rappresenta il fiore all’oc­chiello per la nuova dirigenza, ma con la sola eccezione di Motta (mentre il giudizio su Martinez resta sospeso) tutti i nuovi arrivati hanno convinto. Ottima poi l’intuizione - da ascrivere a Fabio Paratici, braccio destro di Marotta - di portare Frederik Sorensen in bianconero per un esborso di 150 mila euro. Un’inezia per i canoni del calciomercato. So­prattutto un movimento che sottolinea l’attenzione dell’in­tero staff (comprendente pure Gianni Rossi e Carlos Manuel Vargas) per i giovani. Dire che la Juve programma il proprio futuro è molto più che uno scontato slogan.

L’ALLENATORE

DEL NERI 7,5 -
La scelta di puntare sul tecnico di Aquileia, nello scorso maggio, è stata la prima presa da Marotta. E non si presentava esente da rischi, considerato che fino a quel momento i nomi ipotizzati erano quelli di Benitez (al tempo go­deva di un appeal rivelatosi ec­cessivo) e Prandelli. Nei fatti la decisione è risultata azzec­catissima. Del Neri ha infatti confermato di essere uno dei migliori tecnici in circolazione sotto il profilo tattico, dimo­strandosi - e questo era meno scontato - anche un ottimo ge­store dello spogliatoio. Coeren­za e chiarezza sono le sue linee guida, assai gradite a un grup­po che aveva assolutamente bisogno di affidarsi a una figu­ra carismatica. Emblematico, in tal senso, il recupero psicolo­gico di Felipe Melo.
 
LA SQUADRA
STORARI 7.5
- Il fatto che oggi lo si consideri in competizione con Buffon dimostra come l’ex portiere della Samp sia appro­dato a una nuova dimensione. Eccellente tra i pali, discreto nelle uscite, di Storari colpisce soprattutto la serenità, tra­smessa all’intera difesa.
GRYGERA 6 - 
Prima di essere fermato da un infortunio a Sa­lisburgo, aveva riconquistato il posto da titolare dimostrando­si al solito valido in fase difen­siva e un po’ lacunoso nelle in­cursioni.
MOTTA 5 -
Nonostante sia ar­rivato in ritiro nella prima infornata, cioè a inizio luglio, non è riuscito ad assimilare i concetti difensivi di Del Neri. Ritrovarsi davanti Krasic, che è una sorta di attaccante ag­giunto, non gioca a suo favore.
SORENSEN 7.5 -
Il danesino (si fa riferimento all’età, non al­la stazza) ha determinazione, intelligenza tattica e atletismo da giocatore importante. Deve progredire invece dal punto di vista tecnico. Probabilmente quando potrà agire nel ruolo (naturale) di centrale una cer­ta ruvidezza di piede e le diffi­coltà nel breve saranno meno evidenti. Il tempo gioca davve­ro a suo favore.
BONUCCI 7.5 -
Superata la fa­se di ambientamento (e smal­tite le scorie del Mondiale, per­ché praticamente ha rinuncia­to alle vacanze) l’ex barese ha confermato la bontà dell’inve­stimento estivo. A soli 23 anni gioca con la tranquillità di un veterano, dimostrandosi abile anche nel far ripartire l’azione. Sarà un punto fermo per mol­ti anni.
CHIELLINI 7,5 -
I movimenti difensivi introdotti da Del Ne­ri gli sono costati alcuni pas­saggi a vuoto (condivisi con l’intero reparto) a inizio cam­pionato, ma pagato il pedaggio alla novità il livornese è torna­to al suo rendimento abituale. Ovviamente altissimo.
LEGROTTAGLIE 6
- Per l’otti­ma prova di San Siro contro il Milan, l’unica partita da tito­lare giocata nell’attuale cam­pionato. Match fondamentale, però.
RINAUDO ng
- (a causa degli infortuni)
GROSSO 6 -
Reintegrato per cause di forza maggiore, il ter­zino caro a Lippi ha reagito be­ne, salvo adagiarsi un po’ nelle ultime uscite dell’anno. Se vuo­le conservare il posto è bene che torni all’antico...
TRAORE’ 6 -
Partito con il fre­no a mano tirato (causa infor­tuni), il francesino ha innesta­to le marce alte nelle ultime apparizioni. Potrebbe ritagliar­si uno spazio importante, pri­ma però dovrà convincere Del Neri sulle sue capacità difensi­ve.
DE CEGLIE 6.5 -
Sfortunato, Ha subito un grave infortunio, ma le recriminazioni sono le­gate soprattutto alla tempisti­ca dello stesso. Il ko è arrivato quando il valdostano stava fi­nalmente dimostrando di po­ter reggere il peso di una ma­glia titolare.
MELO 7.5 -
Dopo il naufragio al Mondiale il brasiliano ri­schiava di affogare, invece ha tirato la testa fuori dall’acqua e ha ripreso a nuotare con maggior vigore. Quellao che tutti gli hanno sempre ricono­sciuto. La novità è che oltre ai muscoli, Melo ora esibisce an­che il cervello, dimostrandosi serio e affidabile. Se dura il suo stato di grazia, la Juve sarà davvero autorizzata a pensare in grande.
AQUILANI 7.5 -
Ha liberato la propria testa dai cattivi pen­sieri (causati da un paio di sta­gioni vissute ai margini) e Me­lo dalle incombenze offensive. Il risultato è stato eccellente a livello personale e pure di squadra, nonostante la lieve flessione dicembrina.
MARCHISIO 7 -
Essere cen­trale anche una volta spostato a sinistra nel suo caso non è contraddittorio. La trovata di Del Neri ha sicuramente gio­vato alla difesa, meno all’attac­co. In ogni caso Marchisio si è rivelato al solito utilissimo.
SISSOKO 5.5
- Le sue lunghe leve sono tornate a girare, la testa ormai sembra altrove. D’altronde tutti i giocatori per rendere al meglio hanno biso­gno di sentirsi importanti e il maliano, per questa Juve, og­gettivamente non lo è.
KRASIC 9
- Ha le fattezze di Nedved e ci ricorda il miglior Boniek. Non male come punti di riferimento, lui nel frattem­po lo è diventato per la Juve tutta. La sua spinta sarà de­terminante nella rincorsa alla vetta.
PEPE 7 -
Il romano è uno di quei giocatori apprezzati so­prattutto da compagni e alle­natori, ma con il passare delle settimane anche i tifosi più esi­genti hanno iniziato a spostar­si dalla sua parte. Perché tan­ta abnegazione finisce per con­quistarti e comunque anche i piedi, nei giorni giusti, non so­no così malaccio.
MARTINEZ ng -
Leggi Rinau­do (con l’aggravante dei 12 mi­lioni spesi per strapparlo al Catania).
SALIHAMIDZIC ng -
Qualche minuto, tanta simpatia.
DEL PIERO 6.5
- L’inverno del capitano è all’altezza del per­sonaggio, infarcito di record le­gati a una militanza ormai quasi ventennale. L’esplosione di Quagliarella ne ha però ridi­mensionato, inevitabilmente, il minutaggio.
IAQUINTA 6.5 -
Il film della sua stagione non è dissimile da quello dei tre anni precedenti, vissuti perennemente in bilico tra campo e infermeria. Eppu­re tutti gli allenatori transita­ti nel periodo sulla panchina bianconera hanno faticato a prescindere dall’attaccante ca­labrese, soprattutto dopo il de­clino di Amauri.
AMAURI 4.5 -
Il suo 2010 è sin­tetizzato da un’arida cifra: un solo gol in campionato nell’in­tero anno solare. Un flop che non si spiega solo con gli infor­tuni. I tempi sono maturi per un congedo.
QUAGLIARELLA 8 -
Perché è un giocatore che abbina l’utile al dilettevole, capace di suppli­re all’assenza di un centravan­ti e di far presagire meraviglie per quando ne avrà uno al fianco con cui duettare.

 
 
 

I tifosi bianconeri chiamati al voto dalla società

Post n°1093 pubblicato il 23 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

I tifosi bianconeri chiamati al voto dalla società
 
La Juventus ha deciso di riassegnare l'ultima stella dopo avere deciso di sospendere l'assegnazione a Boniek. Ecco l'elenco dei campioni bianconeri che saranno in lizza per l'ultima stella da assegnare.
TORINO, 23 dicembre - La Juventus Football Club, a seguito delle numerose richieste di trasparenza circa i criteri di assegnazione delle stelle, precisa che tali criteri, che si basavano su una votazione pubblica riservata ai membri di JuventusMember e ai soci degli Juventus Club Doc, sono stati contemperati dal lavoro di una Commissione Interna, che ha avuto il compito precipuo di garantire ai principali artefici dei successi dei colori bianconeri di vedere riconosciuto il loro ruolo nella storia del club, indipendentemente dall'epoca storica in cui tali vittorie sono state conseguite. La rosa dei 103 nomi che parteciparono a tale selezione scaturì anche dalla decisione di questa commissione: le eccezioni ai requisiti di base furono tre. Paulo Sousa (vincitore di uno Scudetto, una Coppa Italia, una Champions League e una Supercoppa Italiana), Vladimir Jugovic (uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Chanpions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa Intercontinentale) e Zbigniew Boniek (uno Scudetto, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa). Dalla rosa dei 103 nomi, i tifosi selezionarono i 50 campioni che sono attualmente inseriti tra le Stelle bianconere. E' quindi doveroso sottolineare che il nome di Boniek è già stato sottoposto al giudizio popolare. A tale votazione, tuttavia, è seguito un appello costante da parte di associazioni e tifoserie organizzate, che asseriscono di rappresentare la maggioranza dell'opinione pubblica bianconera. Juventus Football Club intende mantenere con i propri sostenitori un dialogo costruttivo, pertanto comunica di avere deciso di sospendere l'assegnazione della Stella a Zibigniew Boniek, il cui nome sarà sottoposto ad una nuova votazione popolare – che partirà negli ultimi giorni del prossimo mese di gennaio – insieme con gli altri 53 campioni bianconeri esclusi dal novero delle stelle.

 
 
 

SOSPIRO DI SOLLIEVO PER DEL PIERO: SOLO UN AFFATICAMENTO

Post n°1092 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Arrivano notizie rassicuranti in merito alle condizioni di Alessandro Del Piero, che era stato costretto a saltare la trasferta di Verona dopo aver accusato un fastidio muscolare ai flessori della coscia destra nel corso della seduta di rifinitura. Oggi - fa sapere la società bianconera - il capitano bianconero "è stato sottoposto agli accertamenti medici a seguito del fastidio muscolare patito sabato scorso. La risonanza magnetica effettuata al CTO dal professor Faletti e l’ecografia effettuata all'Istituto di Medicina dello Sport dal dottor Ganzit hanno semplicemente evidenziato un affaticamento muscolare del semitendinoso della coscia destra. È pertanto prevista una progressiva ripresa degli allenamenti fin dal rientro dopo il periodo di riposo natalizio".

 
 
 

CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI....

Post n°1091 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Ci sarebbe piaciuto vedere una partita su un campo da calcio e non di patate, ci sarebbe piaciuto vedere un arbitraggio in cui si decide nelle situazioni dubbie una volta a testa. Invece abbiamo assistito a un match in cui ci voleva l'aratro e non i tacchetti e decisioni dubbie tutte a favore dei clivensi. Una Juventus partita tenendo bene il campo anche se ha corso qualche rischio nelle ripartenze. Dall'altra parte il classico Chievo chiuso, ben coperto e pronto a colpire di rimessa. In una partita normale poi arriva la mano di Bergonzi gia' nota ai tifosi bianconeri dopo Napoli-Juventus. Un rigore che forse si poteva dare se Moscardelli non fosse stato già in volo prima del tocco di Chiellini e non avesse preso il pallone di mano. Questa volta non avevamo parlato di arbitri come prima di Udinese-Juventus, altra partita arbitrata da Bergonzi che non arbitrava la Juventus da due anni, abbiamo fatto male, dovevamo essere più velenosi. Lo avessero dato alla Juventus quel rigore avremmo assistito a una settimana di polemiche. Una Juventus che aveva creato poco fino alla grande azione conclusa con il palo di Sorensen e al successivo corner con il gol di Quagliarella in rovesciata. Un primo tempo in cui si e' visto un po' poco Krasic, sempre raddoppiato dai giocatori del Chievo. Nel secondo tempo tutto scorre liscio fino a quando Bergonzi decide che Giandonato era ultimo uomo anche se forse con un compagno di fianco. Dopo l'espulsione è assedio Chievo che crea occasioni in pressione. Ma la Juventus non molla e si mangia due gol clamorosi con Iaquinta e Krasic, dopo una cavalcata degna di fuga per la vittoria. Poi al novantatreesimo il pareggio di Pellissier. Che dire, rimane l'amaro e la rabbia per questo pareggio. La Juventus avrebbe meritato di vincere. Si ritorna quarti, a due punti da Napoli e Lazio e a cinque dal Milan. In piena corsa Champions.... sempre che ci vogliano far partecipare e non ci mandino più quella disgrazia....chiamata.... Poteva essere un Natale pià felice, ma ai giocatori bianconeri non c'è  nulla da recriminare, bisogna prendersela con altri fattori oggi.

 
 
 

CHIEVO-JUVE, PROBABILI FORMAZIONI. GIOCA E VINCI E TI PREMIAMO

Post n°1090 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Gara difficile quella che attende gli uomini di Delneri a Verona. Una sfida che sa di ritorno al passato per Delneri, dopo il "miracolo Chievo" dei Marazzina, Heriberto, Legrottaglie. Il Chievo di Pioli si presenta come una squadra tosta e compatta: in casa ha fatto 3 vittorie 3 pareggi e 2 sconfitte. La Juventus in trasferta ha totalizzato 4 vittorie, 3 pareggi e la sola sconfitta di Bari ed è la difesa esterna meno battuta del torneo con soli 4 gol. Le ultime sette trasferte al Bentegodi si sono risolte con cinque vittorie per i bianconeri, un pareggio ed una sola sconfitta, l’1-0 della scorsa stagione ovvero l’unica vittoria del Chievo sulla Juventus da quando è in Serie A. BetClic quota il successo della Juventus 2,05, quello scaligero a 3,65 e il pareggio a 3,20. Visti i risultati della Juventus in passato consigliamo un 1-2, quotato ad 8. Con 20 euro se ne vincono 160. che aspettate?

GIOCA E VINCI E TI PREMIAMO -
Ultimi giorni per giocare con Tuttojuve.com e Tuttojuve.tv che sta per partire. Qual è il sogno di un tifoso? Incontrare e essere premiato dai propri idoli del presente o magari del passato o chi lo sa del futuro. Tuttojuve insieme a BETCLIC ha trovato un modo per regalare una sorpresa a tutti i propri utenti che vorranno giocare con noi fino a domani. 
Tutti coloro che si iscrivono fino al 18 dicembre e faranno un deposito, non riceveranno solo un bonus di 20 euro per giocare gratuitamente. Tuttojuve selezionerà alcuni di loro per una sorpresa speciale.
Verranno invitati direttamente nella redazione di Sportitalia dove riceveranno una sorpresa Natalizia direttamente da Luciano Moggi e da un pezzo della storia bianconera. In redazione solo a pronunciare il SUO nome abbiamo i brividi...pensate a una STELLA DEL NUOVO STADIO e mettetela in cielo...

Che aspettate allora a giocare con noi? Basta iscriversi giocare e fare un deposito minimo. I SOGNI CON TUTTOJUVE DIVENTANO REALTA'...

LE PROBABILI FORMAZIONI
Chievo (4-3-1-2):
Sorrentino, N. Frey, Andreolli, Cesar, Mantovani; Fernandes, Guana, Marcolini; Constant; Pellissier, Moscardelli.
A disposizione:
Squizzi, Sardo, Mandelli, Jokic, Bogliacino, De Paula, Granoche. All.: Pioli
Squalificati
: Rigoni (1)
Indisponibili:
Morero, Thereau, Luciano

Juventus (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Sissoko, Aquilani, Pepe; Iaquinta, Quagliarella.
A disposizione
: Manninger, Grygera, Legrottaglie,Giandonato, Buchel, Salihamidzic, Giannetti. All.: Delneri
Squalificati:
Melo (1)
Indisponibili:
Buffon, De Ceglie, Rinaudo, J.Martinez, Amauri, Motta, Lanzafame

 
 
 

Delneri, quanti problemi: Del Piero e Marchisio out!

Post n°1089 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

Sissoko "affaticato", ma convocato. Stringe i denti anche Aquilani. A Verona partono in 21


Non arrivano buone notizie dallo Juventus Center di Vinovo, dove la squadra bianconera ha sostenuto la seduta di rifinitura in vista della sfida di domani pomeriggio contro il Chievo. Mister Delneri, infatti, ha dovuto incassare un'altra pesante defezione, oltre a quella già preventivata di Claudio Marchisio, che non ha risolto del tutto il fastidio muscolare al polpaccio destro: a dare forfait è stato Alessandro Del Piero, che durante l'ultima parte dell'allenamento odierno ha accusato un "fastidio muscolare ai flessori della coscia destra". Resta pertanto a Torino per motivi precauzionali, fa sapere la società. Ma i problemi potrebbero non finire qui: anche Sissoko, infatti, non sta benissimo. Il centrocampista maliano è stato convocato, ma non è in perfette condizioni a causa di un affaticamento muscolare. Anche Aquilani non è al meglio, ma entrambi dovrebbero comunque stringere i denti e scendere in campo dal primo minuto. L'alternativa, come annunciato dal tecnico di Aquileia in conferenza stampa, sarebbe Manuel Giandonato, giovane centrocampista della Primavera. All'appello mancano anche lo squalificato Felipe Melo, gli altri infortunati Buffon, Martinez, De Ceglie, Amauri, Rinaudo e l'incompreso Davide Lanzafame, che non sembra più rientrare nei piani di Delneri. Nell'aereo per Verona è salito invece Marco Motta, tornato a disposizione dopo i problemi alla schiena accusati negli ultimi giorni.

 
 
 

DELNERI A MEDIASET: "Meritavamo qualcosa in più. Usciamo con grande dignità"

Post n°1088 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Pochi minuti dopo il triplice fischio finale di Juventus-Manchester City, il tecnico bianconero Gigi Delneri ha commentato ai microfoni di Mediaset Premium il sesto pareggio in sei partite ottenuto dalla sua squadra in Europa League. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:

Volendo fare una battuta, potremmo dire: "E' l'Europa Legue, quindi è pareggio". Però diciamo che in realtà stasera lei ha visto quello cercava nella sua squadra...
"Abbiamo lanciato dei giovani, con lo spirito giusto, che hanno onorato sicuramente questo finale. Secondo me meritavamo qualcosa in più per come abbiamo giocato. Abbiamo preso un gol strano, però tutto sommato siamo contenti perchè la loro era una squadra molto motivata, molto fisica e abbiamo tenuto molto bene".

A conti fatti, aumenta un po' il rammarico per non essere andati avanti?
"Ma non è rammarico. Quando si comincia una nuova stagione come abbiamo fatto noi, piena di arrivi, piena di attenzioni, certe volte si paga dazio. Noi abbiamo dimostrato perlomeno che siamo usciti col cuore da questa Europa League, con grande dignità".

Per Delneri l'ennesimo ritorno a casa, cioè in casa del Chievo. Per la Juve sarà una partita fondamentale...
"Ma è tutto fondamentale. Per la Juve è la diciassettesima partita fondamentale, come lo saranno la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima. Per la Juve si è detto dall'inizio che le partite erano fondamentali. Per adesso stanno riuscendo bene e speriamo che continuino a dire che sono fondamentali così siamo carichi. Ogni domenica si deve dimostrare che siamo la Juve".

 
 
 

DELNERI: "Nessun fallimento, Europa League dignitosa.

Post n°1087 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

Non snobberemo il City, cercheremo di vincere. Ma dobbiamo dare più importanza al Chievo"

Il tecnico bianconero replica anche a Ferrara: "Abbiamo gli stessi punti? Non guardo al passato, ma questa Juve ha un'altra mentalità".

Gigi Delneri e Nicola Legrottaglie hanno incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare l'importante sfida di Europa League contro il Manchester City, in programma domani alle 19.00 all'Olimpico di Torino. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero, trascritte integralmente dalla redazione di Tuttojuve.com:

Visto che domani giocheranno molti ragazzi giovani, c'è la paura o il rischio di fare una figura del cavolo come è successo da qualche altra parte?
"Non so cosa intendi tu per giovani. Non mi risulta. Se risulta a qualche altro allenatore...A me non risulta questo. Giocherà chi fa parte della rosa, chi ha giocato poco e cercheremo di fare una partita dignitosa, perchè mi sembra che abbiamo la forza e le qualità per giocarci una partita senza affanno, senza avere un risultato a disposizione, se non quello di fare un'ottima figura e un buon allenamento, questo è il mio pensiero. Affrontiamo una squadra di grande spessore e cercheremo di vincere una partita in questo girone. Non snobbiamo questa partita, però penso che la Juventus deve dare molta più importanza al Chievo".

Una sua opinione sul calcio italiano in Europa League, in questa stagione...
"Difficile. Abbiamo trovato dei gironi particolari. Il Napoli è rimasto da solo ad affrontare questa competizione. Però ci sta. Io penso che il calcio italiano stia maturando. Diciamo che l'anno scorso ha ottenuto un grande risultato con l'Inter, ha vinto tutto. Poi ci sta che un'annata sia particolare come questa, dove si sono trovate delle difficoltà oggettive, con delle squadre che hanno iniziato un cammino diverso, come la Juventus; si sono trovate delle temperature polari, tipo Poznan. Ma non toglie niente alla voglia dell'Italia di poter andare avanti in Europa. La voglia certe volte nasce bene, certe volte male. Nel calcio si guarda poco dietro. Io penso che si debba guardare avanti. Penso che il calcio italiano debba guardare avanti con serenità, con serietà, con consapevolezza di poter far bene da qui in avanti".

Galliani ha detto che l'uscita anticipata della Juve dall'Europa League ha fatto molto male al calcio italiano. Cosa ne pensa?
"Quando una squadra esce non fa bene sicuramente. Meglio se avesse vinto, però fa parte del gioco. Se vinci sei bravo, se perdi sei meno bravo".

Ti è mai capitato in carriera di dover affrontare una partita inutile, tra virgolette?
"No, non è inutile per me. Non è un fatto di inutilità. Io parlo di utilità per vedere dei giocatori che hanno giocato meno e che fanno parte della rosa della Juventus. E' un'utilità anche affrontare squadre di spessore come il Manchester che hanno giocatori di valore e che insegnano sicuramente a vedere in prospettiva europea in modo diverso; ogni partita europea dà esperienza, al di là di quello che poi puoi ottenere come risultato. Diciamo che la Juventus non ha mai perso, tra parentesi; non ha mai vinto, ma non ha mai perso. Diciamo che potremo essere messi perlomeno alla pari sul discorso europeo, quindi andiamoci piano col fallimento. Fallimento nel senso che non abbiamo passato il turno...".

Non ho parlato di fallimento...

"No, non tu. Parlavo in generale, perchè dicono che il calcio italiano ne esce ridimensionato. La Juventus esce, ma non ridimensionata".

Quattro squadre in Europa League hanno giocato complessivamente 20 partite e ne sono state vinte soltanto 2. Questo dato non è effettivamente preoccupante?
"Io penso alla Juventus,  devo dire la verità, non è che mi interessi molto quello che fanno le altre. Io penso all'Europa League della Juventus. Se le altre vincono o perdono non è che mi sposta di molto. Io penso alla mia squadra, giudico la mia squadra e per quello che compete a lei giudico l'Europa League dignitosa, in un momento di costruzione; nessuno questo lo dice, ma lo dico io. Non abbiamo mai perso e, anzi, abbiamo fatto un'ottima figura a Manchester nella partita d'andata. Abbiamo fatto un'ottima partita. Devo dire che a parte l'uscita, per la quale siamo tutti dispiaciuti -  tutti hanno visto come abbiamo tentato di fare bene a Poznan - la mia squadra si è comportata bene, con dignità, in questo torneo. Quindi io penso alla mia squadra e non alle altre". 

Ci può dare qualche indicazione sulla formazione, almeno oggi che la partita conta poco?
"No, te lo ripeto: non conta poco. Conta poco per il risultato, ma conta....la condizione fisica...".

Sicuramente Nicola (Legrottaglie, ndr) gioca?

"Vediamo stasera come sta".

Grygera?

"Vediamo come stanno. Abbiamo qualche problemetto, però Grygera può essere perchè è appena rientrato. Nicola giocherà sicuramente, perchè mi sembra sia giusto dare anche la possibilità in questo senso a giocatori che giocano poco e meriterebbero di giocare domenicalmente. Questo è il mio pensiero sui miei giocatori, tutti, nessuno escluso. Mi sembra che Melo e Sissoko possano essere della partita in maniera importante. Credo che qualche giocatore che ha giocato meno in questi ultimi tempi possa essere della partita, quindi la squadra avrà un assetto abbastanza importante sul campo. E non è vero assolutamente che fare giocare i giovani".

Io vorrei chiedere a Legrottaglie come un giocatore affronta una partita come questa...
(risponde ancora Delneri, ndr). "Sì, ma la può giocare anche Krasic".

Balotelli e Mancini potrebbero essere presi di mira dai tifosi...
"No, penso che in questo momento i nostri tifosisiano così soddisfatti di quello che fa la Juve che affronteranno la partita cercando di incitare i propri beniamini, anzichè pensare ad altro. Poi al di là di questi discorsi, non dimentichiamoci che affrontiamo una squadra di grande spessore europeo; mi sembra sia seconda nel suo campionato, è allenata da un allenatore capace e ha dei giocatori fantastici, quindi ci vorrà una Juventus tosta per poter affrontarli nella dovuta maniera. Secondo me sarà una partita bella, tra due squadre che non hanno nulla da chiedere come risultato finale, ma hanno il dovere di fare una partita degna dei loro nomi e questo è quello che noi vogliamo che accada domani".

Mister, Ferrara ha detto che avete fatto gli stessi punti. Pensa di aver lavorato meglio di lui?
"Se abbiamo gli stessi punti abbiamo lavorato uguale. Non è una cosa che mi appartiene questa. Io ho sempre detto che il passato non mi interessa molto. Se io dovessi guardare al mio passato, potrei dire che a questo punto avevo anche 35 punti col Chievo, il primo anno di serie A. Per cui, direi, di lasciar perdere. Andiamo avanti tranquillamente per la nostra strada, che è quella giusta. Il passato, secondo me, non porta mai, punti aggiuntivi. C'è voglia di migliorare, qualche volta abbiamo fatto meno bene, qualche volta meglio, però penso che la Juve di quest'anno abbia perlomeno, al di là dei punti, un alto spessore caratteriale e la voglia di andare in campo sempre con un certo tipo di atteggiamento di grande rispetto per quello che fa e di grande rispetto anche per quello che fa meno bene. Non è un risultato che a noi dà soddisfazione. A noi dà soddisfazione giocare bene e ottenere dei risultati. Penso che la squadra nelle ultime partite abbia dimostrato, al di là dei punti in classificia uguali all'anno scorso o meno, di essere sulla squadra giusta per continuità, per mentalità e quindi questa credo sia la cosa migliore, al di là del punto in più o del punto in meno".

Le hanno fatto piacere i complimenti di Agnelli? Ha sottolineato di avere un tecnico straordinario....
"I complimenti fanno sempre piacere, specialmente se arrivano dal Presidente, che io stimo molto, perchè è un uomo molto importante per la Juventus in questo momento. E devo dire che lui, Beppe (Marotta, ndr), Paratici e chi lavora, che magari non è così visibile,  stanno facendo delle cose importantissime per la Juventus e danno grande stimolo. Quindi fanno sempre piacere, perchè vuol dire che lui ha scelto bene fino a questo momento. Quindi da questo punto di vista sono soddisfatto di avergli dato ragione. Questo è merito anche dei miei giocatori e dei miei collaboratori, perchè non sono solo io che lavoro qui. Si lavora in tanti. Tanti sono visibili, tanti meno, però non sono meno importantidi chi parla sempre con me o di chi appare nei giornali. Io penso che la squadra sia un gruppo unito, importante. Questa è una base importante per poter andare avanti. E ringrazio chiaramente il Presidente per queste parole".

Poi volevo chiederle se c'è la possibilità di vedere in campo Boniperti, che aveva sfiorato il campo contro il Salisburgo...

"Boniperti verrà convocato e penso che domani - abbiamo qualche problemetto - può accadere di tutto e di più durante la partita. Direi che lui, Buchel, Giandonato, Camilleri, Giannetti, possano avere possibilità di giocare domani. Poi certamente saranno in panchina. Vediamo cosa succede durante la partita. Io domani convoco anche Iaquinta, quindi non so. Domani mattina decido"(redazione TuttoJuve).

 
 
 

LEGROTTAGLIE: "Non mi va di fare brutte figure. Dare il massimo per onorare la nostra prestigiosa maglia"

Post n°1086 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2


Gigi Delneri e Nicola Legrottaglie hanno incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare l'importante sfida di Europa League contro il Manchester City, in programma domani alle 19.00 all'Olimpico di Torino. Dopo avervi proposto le dichiarazioni rilasciate dal tecnico di Aquileia, ecco quelle del difensore bianconero, trascritte integralmente dalla redazione di Tuttojuve.com:

Come un giocatore affronta una partita come questa...
"Come la affronta? Per esperienza - sono otto anni che sono qui - so che non esistono amichevoli, perchè fare delle brutte figure con una maglia così prestigiosa, sinceramente, a me non va. Quindi io cercherò di dare il massimo innanzitutto per onorare questa maglia. Questo il primo punto. Secondo, per noi che giochiamo meno in questo periodo, è l'occasione di dimostrare che stiamo bene e di mettere in difficoltà il mister. Abbiamo un'occasione e dobbiamo cercare di sfruttarla al massimo. Nella vita passano dei treni e il treno va preso. E per me questo può essere un treno per poter dimostrare che ci sono, che ho tanta voglia di giocare, che ho tanta voglia di mettermi in discussione e di poter dare un grande contributo a questa squadra, fino alla fine. Dunque io lo prendo veramente come un test personale per poter dimostrare che ho voglia"

 
 
 

Montezemolo e il 2010 Ferrari: 9,5 ad Alonso e 7 a Massa

Post n°1085 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da cuorejuventino2

Il presidente del Cavallino dà i voti ai suoi piloti e, nel corso della tradizionale cena prenatalizia con la stampa, fa i complimenti anche a Sebastian Vettel ("ha vinto bene") e a Mark Webber. Ma non dà la sufficienza a Schumacher. GUARDA IL VIDEO


Luca di Montezemolo ha assorbito la botta di Abu Dhabi, l'errore di strategia che ha consegnato il mondiale a Sebastian Vettel. L'ha potuto fare, dice nella tradizionale cena natalizia per gli auguri con i giornalisti di F1 a Fiorano, in virtù dell'economia aziendale ("abbiamo chiuso un anno record") ma anche l'esito sportivo in fondo non gli è dispiaciuto. Un 9 e mezzo a Fernando  Alonso, un 7- a Felipe Massa. Luca di Montezemolo, presidente della  Ferrari, dà i voti alla fine di un anno che non ha regalato titoli  alla scuderia di Maranello. "Alonso merita un 9 e mezzo. Non ha  vinto, ma ha disputato una stagione eccezionale dal punto dei vista  dei risultati, del carattere e del rapporto con la squadra", dice Montezemolo a Sky Sport24. Il pilota spagnolo ha perso il Mondiale  nell'ultima gara, il Gp di Abu Dhabi, soprattutto per l'errata  strategia suggerita dal team. Massa, invece, ha vissuto un'annata  anonima.

"Da un po' abbiamo un problema con i fratelli dei piloti che  arrivano ad un certo punto della stagione - sorride Montezemolo -. E'  successo con Schumacher, poi con Raikkonen e anche con Massa. Felipe  quest'anno a metà stagione era un po' stufo ed e' rimasto un po' a  casa. Ha mandato il fratello a guidare. Merita un 7- ma l'anno  prossimo ha promesso che torna lui", dice Montezemolo, che assegna  "un 8" complessivo alla squadra: "Non si può avere il massimo dei  voti quando non si vince, ma è stato un anno eccezionale per impegno  e determinazione. Noi - dice ripensando al Mondiale 2010- abbiamo  avuto una straordinaria affidabilità. La nostra è stata la seconda monoposto, ora si riparte per essere i migliori".

"Cosa regalo a Fernando Alonso? Ma che caspita gli devo regalare? Guadagna già abbastanza bene. E gli ho pure già fatto un modellino di F1". Montezemolo ha risposto così, scherzando, alla domanda di un giornalista che, ironico, gli aveva chiesto: "Non le chiedo che cosa regalerebbe a Chris Dyer (lo stratega australiano della Ferrari che ha deciso il pit stop che ha fatto perdere allo spagnolo il mondiale all'ultima gara ad Abu Dhabi, ndr), ma ad Alonso?". Montezemolo è stato al gioco edha risposto che non solo Alonso guadagna molto bene, ma che sua moglie ha un futuro nello spettacolo. "Il mio amico Gianni Morandi, nel giorno del suo 65° compleanno, in cui come al solito ben preparato gli ho telefonato cantando delle canzoni, mi ha detto che la moglie di Fernando sarà a San Remo".

Tornando alla stagione 2010: "Abbiamo lottato con la Red Bull fino alla fine, quindi non ci siamo dedicati subito alla nuova monoposto. Ma stiamo lavorando molto bene", dice il presidente Ferrari pensando alla prossima stagione. Il 2010 è stato un anno positivo per il circus in generale. Dopo le turbolenze legate all'ultima fase della presidenza di Max Mosley, la Federazione internazionale (Fia) ha voltato pagina con l'arrivo di  Jean Todt. "La situazione si è rasserenata, ci sono decisioni  importanti da prendere per il futuro", dice Montezemolo, che nella  pagella riserva uno spazio anche a Michael Schumacher.

Il tedesco, tornato al volante dopo 3 anni di stop, non ha  brillato con la Mercedes. "Non credo che meriti la sufficienza. Tutti ci saremmo aspettati qualche podio o comunque risultati maggiori  rispetto a quelli del compagno di squadra. Non credo che per lui e la  Mercedes sia stato un anno da sufficienza", dice il numero 1 del  Cavallino.

E a proposito di speranze per il futuro, la Ferrari prosegue il progetto della Driver Academy, la scuola piloti che ha l'obiettivo di trovare tra i giovani un talento da portare in F1, magari proprio a bordo di una rossa. Alla fine del primo anno della Fda, il più vicino tra i fortunati allievi all'obiettivo F1 è il francese Jules Bianchi, 21 anni, terzo quest'anno in Gp2 e ora terzo pilota Ferrari, al posto di Giancarlo Fisichella passato alla Gt. Lo ha detto il responsabile dell'accademia, l'ingegner Luca Baldisserri, facendo un bilancio della prima annata, a margine della cena natalizia per gli auguri tra Montezemolo e la stampa. Bianchi è uno dei quattro promossi al secondo anno: con lui passano il turno il connazionale Brandon Maisano, 17 anni, l'italiano Raffaele Marciello, 16, e il canadese Lance Stroll, appena 12, ma gia' capace di vincere tutto nel kart in Nord America.

 
 
 

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