Creato da cuorejuventino2 il 10/01/2009

juve e formula 1

sportivo

Messaggi di Gennaio 2011

LIVE - E' FATTA, MATRI E' DELLA JUVE

Post n°1144 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

volte


17.37 La seconda metà del cartellino di Ariaudo è stata valutata 2,5 milioni.

17.28 Gianluca Di Marzio annuncia. Alessandro Matri è un nuovo giocatore della Juventus. Prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Nell'affare sicuramente inserito Ariaudo.

16.50 - Secondo indiscrezioni dell'ultim'ora sarebbe stato trovato l'accordo tra Marotta e Cellino per il trasferimento in bianconero di Alessandro Matri.

16.10 - Secondo Gianluca Di Marzio, siamo ormai ai classici dettagli. L'accordo sarebbe stato trovato sulle basi di un prestito oneroso, con un riscatto sui 18 milioni pagabili in più esercizi. Nella trattativa inserito anche qualche giocatore, Ariaudo e Immobile in primis. Si respira sicuramente ottimismo.

15.10 - Secondo Paolo Aghemo l'acquisto di Matri è prossimo. Il giocatore dovrebbe arrivare in prestito.

14.10 - L'incontro si sta tenendo all'Hotel Principi di Savoia

14.00 - Secondo quanto riferito da Sky Sport, il direttore generale della Juventus Beppe Marotta e il presidente del Cagliari Massimo Cellino erano seduti poco fa all'interno un'automobile, parcheggiata fuori da un albergo milanese, per parlare del possibile trasferimento in bianconero di Alessandro Matri. Assieme a loro il braccio destro di Marotta, Fabio Paratici, e il procuratore di Matri Tullio Tinti. I quattro, poi, si sono dileguati nel traffico per sfuggire agli occhi dei cronisti.

13:54 - ESCLUSIVA TJ - D'AMICO: "Matri arriva solo alle condizioni del Cagliari. Tutto dipende da Amauri..." .

13:40 - CELLINO A MILANO. A BREVE INCONTRO CON LA JUVE PER MATRI -
Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, è appena arrivato a Milano. A breve - riferisce Sky Sport - inizierà l'incontro con i dirigenti della Juventus per parlare del possibile trasferimento in bianconero dell'attaccante Alessandro Matri.

12:44
- MATRI-JUVE: CELLINO LASCIA CAGLIARI E VOLA A MILANO - Massimo Cellino, è appena partito dall'aeroporto di Elmas alla volta di Milano. Questo potrebbe essere un segnale importante. La trattativa per il trasferimento di Matri alla Juventus dovrebbe proseguire nel pomeriggio, con l'arrivo del presidente rossoblù nel capoluogo lombardo.

12:15 - CELLINO: "MATRI VUOLE LA JUVE, MA IO VOGLIO 18 MILIONI" -
La trattativa che dovrebbe portare Alessandro Matri alla Juventus presenta dei curiosi retroscena, legati alla fortissima volontà dell'attaccante di vestire la maglia della Juve. A svelare queste impressioni di Matri, è stato lo stesso presidente del Cagliari, Massimo Cellino, che commenta così la possibile cessione del suo bomber ai bianconeri: "Mi sono fermato a parlare con Matri da solo, l’ho guardato negli occhi e gli ho detto: 'Non te ne andare adesso: ti raddoppio lo stipendio'. Lui ha fatto una smorfia e mi ha detto: Non so­no i soldi, è un sogno.. Allora ho replicato: Pensaci bene questa notte, se tu me lo dici vado da loro e ci parlo perché te lo devo". L'apertura del Cagliari a cedere il giocatore quindi è reale, ma Cellino detta le condizioni necessarie a far sì che il futuro di Matri si tinga di bianconero: "Per me anche Ma­tri è come un figlio, vado a pren­derli che non li conosce nessuno e poi me li chiedono le grandi squa­dre. C’è anche un altro fatto: mi gi­ro attorno e vedo i soldi che possono guadagnare altro­ve, e allora da una parte mi dico quanto glieli vorrei dare anch’io e dal­l’altra capisco quanto mi voglio­no bene perché re­stano qui guadagnando meno. Resta il fatto che per Matri voglio 18 milioni più la seconda metà di Ariaudo”. Vedremo se la Juve acconsentirà alle richieste del vulcanico presidente del club sardo, se si arriverà a un accordo a metà strada, o se Matri sfumerà definitivamente come tanti altri obiettivi di mercato seguiti dalla Juve in questa sessione invernale.

12:12 - AFFARE MATRI RINVIATO ALL'ORA DI PRANZO
- Stando a quanto riferito pochi istanti fa da Sky Sport, la trattativa per l'eventuale passaggio in bianconero di Alessandro Matri risulta essere stata rinviata all'ora di pranzo. Cellino, presidente rossoblù, è infatti rimasto in Sardegna.

09:45 -
 MATRI: "NON PENSO CAMBIERA' QUALCOSA -  Sulle pagine de "La Stampa" in edicola oggi, si legge una dichiarazione pronunciata da Alessandro Matri, tanto chiacchierato in questi ultimi giorni: "Della Juve se ne parla da tanto tempo, ma non è cambiato niente. Manca un giorno e non penso che cambierà qualcosa". Il problema resta sempre il solito: l'impossibilità da parte bianconera di fare investimenti onerosi in questo mercato.

09:30 - UNIONE SARDA: GIORNATA DECISIVA PER MATRI -
Il giorno della verità. Se davvero vuole Matri, la Juventus ha tempo sino alle 19 di oggi per presentare un'offerta alla quale il Cagliari non può proprio dire di no. Perché il patron Cellino parte da un presupposto: i gioielli non si muovono, almeno sino a giugno. La sensazione è che la sessione invernale del calciomercato si concluderà senza il botto per il club rossoblù, sia in entrata che in uscita. Anche se l'emergenza in attacco della Juve potrebbe sparigliare le carte proprio al fotofinish. Al momento non c'è stato un contatto diretto tra il club bianconero e il Cagliari, l'interesse è comunque trapelato attraverso più intermediari, a cominciare da Tinti, procuratore del bomber lombardo. Sul piatto metà del cartellino di Ariaudo (quella che i rossoblù dovrebbero già riscattare a giugno) e soldi (dai 10 milioni in su). Tra le contropartite tecniche, insomma, non sarebbero previsti attaccanti: ecco perché la trattativa rischia di arenarsi prima ancora di partire. A meno che all'ultimo momento non spunti un'alternativa di altrettanto spessore, almeno in prospettiva. L'unica certezza è che la formula del prestito (ipotizzata anche ieri dal dg della Juve Marotta) è considerata inaccettabile da Cellino.

 
 
 

LIVE - SKY - AMAURI E' DEL PARMA

Post n°1143 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

17.00 Amauri è un giocatore del Parma. L'annuncio è stato dato da Sky. L'ex bianconero arriva in Emilia in prestito secco con impegno ad acquistarlo a giugno. Per Bronzetti, intercettato dall'emittente di Murdoch, "la Juve vuole tenerselo", ma si tratta di una smentita di rito.

16.50 E' in corso un incontro tra Juventus e Parma per siglare l'accordo

16.15 Secondo Gianluca Di Marzio, sarebbe proprio stato Amauri a scegliere il Parma come sua nuova destinazione rifiutando tutte le altre squadre che si sono mostrate interessate.

15.45 - Secondo quanto riferito pochi minuti fa dal giornalista di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, Amauri in questo momento si trova in un ristorante di Milano con il direttore generale del Parma, Pietro Leonardi, e con uno dei suoi procuratori, Ernesto Bronzetti. L'attaccante brasiliano ha avuto evidentemente dalla Juventus l'autorizzazione a trattare con il club gialloblù. Amauri - secondo Sky Sport - sarebbe sempre più vicino al Parma. Si attende solo l'annuncio.

15:33 - Secondo Sky Sport, Amauri è arrivato in questo momento a Milano, sede del calciomercato. Discuterà di un suo passaggio al Parma.

13:15 - Nonostante le smentite di Tommaso Ghirardi, presidente e proprietario del Parma, Amauri sarebbe ormai ad un passo dal trasferimento in maglia gialloblu. Secondo quanto riferito da Federico Ferri e Paolo Aghemo durante l'edizione delle 13 di Sky Sport 24 il giocatore avrebbe lasciato anzitempo Vinovo proprio per raggiungere Milano dove dovrebbe incontrare i dirigenti del Parma e i suoi procuratori che hanno già discusso con la dirigenza della Juventus l'ipotesi dello sbarco in Emilia. Il giocatore, secondo l'esperto di mercato di Sky e di Tuttomercatoweb Gianluca Di Marzio, avrebbe già dato il suo assenso alla conclusione con esito positivo della trattativa.

12:50 - Dopo aver rifiutato diverse destinazioni inglesi, e con il Palermo alla finestra (stando alle dichiarazioni di Zamparini), finalmente si sarebbe trovata la futura squadra di Amauri, attaccante della Juventus (la sensazione è che lo sarà ancora per poche ore). Il giocatore italo-brasiliano, con le valigie in mano, sarebbe in procinto di trasferirsi al Parma del presidente Tommaso Ghirardi. Vedremo se sarà solo un'altra voce che si perderà nelle stanze dell'Ata Executive di Milano oppure no, tramutandosi in realtà. Sicuramente entro le 19 di stasera (orario di chiusura del mercato invernale) si dovrà avere la decisione definitiva. La soluzione Parma, dopo aver rifiutato quelle estere anche per problemi personali e di ambientamento, potrebbe risolvere sia i problemi di Amauri che quelli della Juventus. Ceduto Amauri, partirà l'assalto a Matri. Tutto in queste pochissime, emozionanti e frenetiche ore di trattative, tutte da seguire.

 
 
 

Sauber, Lotus e Renault svelano le vetture 2011

Post n°1142 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

La Sauber si affida al giapponese Kamui Kobayashi e al messicano Sergio Perez, debuttante nel circus. Nella scuderia britannica al volante l'intramontabile Jarno Trulli. Kubica e Petrov i piloti della rinnovata Lotus Renault. GUARDA LE FOTO

 
 
 

Il 2011 inizia a Sepang

Post n°1141 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Primi test ufficiali per la classe regina sul circuito malese con tutti i protagonisti presenti. Altissima l'attesa per verificare le condizioni di Rossi e Pedrosa e per vedere in pista il Campione del Mondo Jorge Lorenzo.

Il 2011 inizia a Sepang

Il rombo dei motori 800cc dei prototipi MotoGP tornerà a farsi sentire il prossimo martedì sul circuito di Sepang, Malesia, per i primi test invernali del 2011 dopo un lungo periodo di inattività in pista. L'attesa è inevitabilmente altissima, considerando che l'ultima apparizione ufficiale risale allo scorso novembre e che saranno parecchie le novità tra i piloti e sulle nuove moto.

Per iniziare, il Campione del Mondo Jorge Lorenzo arriva in Malesia in piena forma e pronto per lavorare con la sua M1: l'obiettivo, minimo, la difesa del titolo 2010. Meno semplice sarà l'avvio di stagione, almeno sulla carta, di due avversari dello spagnolo...

Valentino Rossi continua il suo processo di riabilitazione e appena lo scorso mercoledì, si è detto abbastanza preoccupato dal dolore a seguito di un test privato ai comandi di una Ducati 1198 a Misano. Il numero 46 cercherà di lavorare soprattutto sulla sua posizione in sella alla Desmosedici e ottenerne così il miglior rendimento nonostante la precaria condizione fisica. Come lui, anche Dani Pedrosa sta lentamente recuperando da un infortunio, anche se il pilota Repsol Honda sembra essere già un passo più avanti dell'italiano. Il pilota di Barcellona verificherà il suo stato proprio durante queste tre giornate a Sepang.

Tra i più attesi anche il compagno di squadra dello spagnolo, ovvero Casey Stoner, già protagonista in Cheste nei test conclusivi della passata stagione e ora a Sepang per ritrovare quel feeling e per lavorare sull'elettronica, punto chiave dell'ex Campione del Mondo. Il terzo uomo Repsol Honda, Andrea Dovizioso, non vorrà essere da meno.

Ben Spies continuerà la sua integrazione nel team ufficiale insieme a Lorenzo, mentre i sui connazionali Nicky Hayden e Colin Edwards saranno ansiosi di ritrovare rispettivamente la propria Desmosedici GP11 e M1 nei box Ducati Team e Monster Yamaha Tech 3. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) inizierà la sua seconda stagione in MotoGP, dopo aver fatto vedere già grandi cose nell'annata dell'esordio.

Altri piloti che affronteranno l'annata da “sophomore” saranno Héctor Barberá (Aspar Team), Álvaro Bautista, unico pilota del team Suzuki, e Hiroshi Aoyama, ora agli ordini di Fausto Gresini. Con grande esperienza, ma obbligati dal passaggio in Pramac Ducati ad un adattamento rapido, troviamo Loris Capirossi e Randy de Puniet.

Il Campione del Mondo Moto2 Toni Elías continuerà il suo percorso di reinserimento nella classe regina insieme al team LCR, mentre i rookie di quest'anno prenderanno il nome di Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) e Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3).

 
 
 

Contro l'Udinese la Juve si aggrappa a Del Piero

Post n°1140 pubblicato il 30 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Contro l'Udinese la Juve si aggrappa a Del Piero
 
Stasera il capitano è l'unico attaccante vero disponibile. Accanto a lui giocherà Martinez. A centrocampo torna la coppia centrale Aquilani-Melo. Il neo acquisto Barzagli dovrebbe accomodarsi in panchina
TORINO, 30 gennaio - La Juve è in emergenza. Contro l'Udinese (calcio d'inizio stasera alle 20.45) l'unico attaccante vero disponibile sarà Del Piero. Accanto a lui dovrebbe giocare Martinez, un esterno adattato. Per fortuna negli altri reparti va un po' meglio. A centrocampo Krasic e Marchisio saranno gli esterni, al centro riecco la coppia titolare Aquilani-Felipe Melo. In difesa c'è un Barzagli in più, che però molto probabilmente si accomoderà in panchina perchè i centrali saranno Bonucci e Chiellini. A destra fiducia a Grygera, mentre a sinistra c'è Grosso. I bianconeri avranno davanti una delle formazioni più in forma del campionato, con Guidolin che punta ancora tutto sulla coppia d'attacco tutta velocità e fantasia Sanchez-Di Natale.

PROBABILI FORMAZIONI: 
JUVENTUS
(4-4-2): Buffon; Grygera, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Martinez, Del Piero. A disp.: Storari, Sorensen, Barzagli, Legrottaglie, Sissoko, Salihamidzic, Libertazzi. All. Del Neri
UDINESE
(3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler, Asamoah, Armero; Sanchez, Di Natale. A disp.: Belardi, Cuadrado, Coda, Pasquale, Abdì, Corradi, Denis. All. Guidolin

 
 
 

LIVE - DELNERI: "La Juve sta facendo benissimo"

Post n°1139 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

CONFERENZA AGNELLI E MAROTTA

AGNELLI:
"Buongiorno a tutti. L'amministratore delegato Marotta ed io siamo qui oggi perchè abbiamo ritenuto doveroso in questo momento della stagione essere presenti per parlare di quella che è la situazione della Juventus, con voi, con tutti i media, perchè siete una parte importante e preponderante del sistema calcio ed è giusto che abbiate notizie direttamente da noi. E secondo, ma altrettanto importante, siamo qui affinchè ai nostri tifosi arrivi un messaggio chiaro di quella che è la situazione e che non ci si confonda con i tanti commenti che in questi giorni si leggono, sia da parte di ex amministratori, da parte di ex dipendenti, da parte di ex giocatori della Juventus. Abbiamo letto tante ipotesi, alcune più affascinanti, altre meno affascinanti, però mi ritrovo anche a leggere sui giornali messaggi del tipo: 'Lippi e Spalletti arrivano alla Juventus'. Io sono tranquillo, qui davanti a voi, per dirvi chiaramente che questa è una michiata. Quindi sarebbe anche il caso di evitare di spingersi in fantasie di questo tipo. Un messaggio che vorrei ribadire in questo momento è la fiducia totale che abbiamo sia nel nostro amministratore delegato, sia nello staff tecnico, a cominciare da Delneri. Siamo arrivati sei mesi fa, me compreso, e stiamo lavorando da sei mesi; e ricordiamoci la situazione che abbiamo trovato: da un punto di vista sportivo la Juve aveva vissuto una delle peggiori stagioni della sua storia. Tante volte, in questi mesi, io ho ricordato la quantità di record negativi che si sono toccati l'anno scorso. La stagione sportiva ha fatto sì che la gestione finanziaria e patrimoniale per la stagione successiva - in quanto nel calcio la voce dei ricavi per il bilancio che andiamo a chiudere quest'anno sostanzialmente la generiamo l'anno prima - sia quest'anno molto, molto delicata, a cui si somma una situazione sì di pesantezza, ma che ci darà maggiori ricavi, che è la situazione stadio. Quindi abbiamo tre fattori: il fattore stadio, la mancata qualificazione alla Champions League e la centralizzazione dei diritti tv hanno fatto sì che noi quest'anno andiamo a chiudere il nostro bilancio con una perdita significativa. Questo però non cambia assolutamente quella che è la nostra programmazione e quelle che sono le nostre ambizioni: quindi di avere una squadra che sia in grado di competere con la sua tradizione, una tradizione che è chiaramente vincente. Che quest'anno sarebbe stato un anno difficile lo abbiamo detto l'ultimo giorno di agosto o il primo di settembre, quando abbiamo chiuso la campagna trasferimenti estiva. Che quest'anno sarebbe stato un anno difficile lo sapevamo prima. Non scopriamo che strada facendo abbiamo delle difficoltà imprevedibili o che non avevamo previsto. Noi sapevamo che quest'anno sarebbe stato difficile. Io rimango su quello che è il tema del sistema. Parliamo di quella che è la situazione della nostra rosa. La nostra rosa oggi è il sesto monte ingaggi europeo, per circa 130 milioni di euro. Se noi facciamo equazione, salari = risultato sportivo, noi siamo tutti gli anni nei quarti di finale di Champions League. Evidentemente non è così. Abbiamo degli ammortamenti per 40 milioni e sono degli ammortamenti importanti. Sono stati fatti degli investimenti importanti nel recente passato. Noi abbiamo una macchina sportiva da 170 milioni di euro all'anno. Direi che questa è sicuramente una macchina dalle potenzialità enormi. Nella macchina a benzina, nella macchina che vuole spingere forte, però, probabilmente hanno messo il diesel e il motore si è inceppato. Quindi da questo punto di vista cerchiamo anche di ricomporre e di ricordarci che cos'è la macchina che stiamo gestendo e di quali sono le tempistiche di cui abbiamo bisogno per rimetterla a posto. Abbiamo sempre detto: un pezzo del lavoro importante è stato fatto l'estate scorsa, un altro pezzo del lavoro verrà fatto l'estate prossima. L'abbiamo detto ufficialmente e credo parlando con molti di voi; questo discorso è stato ribadito più e più volte. L'unica cosa - ma con questo io non voglio assolutamente giustificare alcuni risultati - non avevamo previsto di spaccarci rotule, di spaccarci piedi, collaterali, di avere una serie di infortuni che hanno messo fuori elementi importanti per diversi mesi. Questo non l'avevamo previsto. Quindi, ribadisco, il principio è: abbiamo un lavoro da fare, è un lavoro importante, è un lavoro che verrà completato l'estate prossima. Lo abbiamo detto internamente, lo abbiamo condiviso. Se noi l'anno prossimo, in questo periodo, abbiamo i problemi di oggi, abbiamo un problema. Quest'anno i problemi che abbiamo e che stiamo gestendo erano problemi prevedibili, e non modificano assolutamente quella che è l'impostazione che abbiamo dato. Una volta di più - ne parlo spesso con mio cugino e con tutta la mia famiglia - il motivo per il quale sono arrivato io è perchè crediamo nella Juventus, perchè la Juventus è un asset nel lungo periodo, perchè crediamo in un programma di lungo periodo. Però sappiamo che veniamo giudicati settimanalmente: una settimana siamo dei fenomeni, una settimana siamo dei coglioni; questo è il calcio. Fino a tre settimane fa, noi no, ma commentatori, opinionisti, parlavano di Juve da scudetto. Noi sapevamo quello che era l'obiettivo dell'anno e non ci siamo esaltati in quel momento, così come non ci deprimiano in questo momento. Il ragionamento che noi facciamo sempre al nostro interno è un ragionamento di equilibrio. Noi sappiamo cosa abbiamo a disposizione e sappiamo quelli che sono i nostri obiettivi. Con questo io non sto dicendo a voi o ai tifosi, 'abbiamo bisogno di un atto di fede'. Noi abbiamo bisogno di coerenza, coerenza di quella che è la programmazione di questa società. Da questo punto di vista sono due gli elementi che escono, e li ribadisco ancora una volta: la fiducia nell'operato delle persone che sono venute alla Juventus quest'anno e che stanno facendo un lavoro egregio, sia dal punto di vista manageriale, sia da un punto di vista tecnico; in secondo, è l'elemento di programmazione nel lungo periodo. Dopodichè, quando guardiamo i risultati sportivi, siamo usciti dall'Europa League con sei pareggi, siamo usciti dalla Coppa Italia e come tifoso, come primo tifoso, mi girano le balle, perchè mi piace vincere. Mi piace vincere, l'unica cosa che conta è vincere. Quindi quando sono allo stadio, la vivo con passione e l'unica cosa che vorrei è uscire vincente 3-0 in tutte le partite. Dopodichè, al mattino, alle 7 e mezza, 8 meno un quarto, come spesso mi capita, vado in ufficio e devo ragionare con la testa di un manager che sa che cosa ha trovato al 30 giugno del 2010 e su che materiale ha potuto lavorare Marotta dal primo luglio in avanti. Abbiamo un altro pezzo di lavoro da fare l'estate prossima e lì saranno concentrati i nostri sforzi. Grazie. Beppe, se vuoi aggiungere qualcosa dal punto di vista sportivo...".

MAROTTA:
"Ma io non ho molto da aggiungere. Mi pare che l'analisi del Presidente sia stata esaustiva, precisa. Forse dal punto di vista tecnico posso dire che noi abbiamo un gruppo con un gestore che si chiama Delneri e che come diceva prima il Presidente merita torale fiducia. Delneri è in grado di valorizzare al massimo le risorse che la società è riuscita a mettere a disposizione. un gruppo che fa parte di un rinnovamento. Un rinnovamento che ha portato numerosissimi calciatori. Qualcuno, qualche critico saccente, diceva che sarebbe stato meglio prendere meno giocatori, più di qualità; ma in realtà vediamo oggi come una rosa, sia pur discretamente numerosa, fatta di 22 elementi, non è sufficiente a rispondere alle continue situazioni che sono generate da infortuni e squalifiche. Quindi è evidente che noi sapevamo benissimo che questo era un anno in cui dovevamo mettere le basi degli impianti, per poi agire nella qualità. E' esattamente quello che hanno fatto altri fenomeni sportivi, mi riferisco a squadre che in questo momento sono davanti a noi: l'Inter, la Roma, il Milan, hanno impiegato tempo; prima hanno agito in quantità e poi hanno messo innesti di qualità. Dunque è scontato che nel calcio ci vuole tempop, ci vuole programmazione per ottenere dei risultati. Certamente quando si partecipa a una competizione è obbligatorio credere di vincere sempre, ma siccome il calcio è un prodotto congiunto, dove accanto a 19 sconfitte, a 19 perdenti, c'è un vincitore, bisogna anche confrontarsi con i valori degli altri. Sappiamo che noi le difficoltà le abbiamo avute e la qualità sicuramente non è eccelsa; miglioreremo, dobbiamo migliorarci, ma oggi abbiamo sicuramente con grande orgoglio una caratteristica: siamo possessori di una cultura del lavoro; è questo è un aspetto che caratterizza tutte le attività imprenditoriali. Se vogliamo vedere il calcio non solo come un fenomeno sociale o come un fenomeno sportivo, ma anche come un fenomeno chiamiamolo imprenditoriale, abbiamo delle idee molto chiare, abbiamo dei profili umani di competenza e di professionalità all'interno. Questo è quello che io posso aggiungere per rispondere assolutissimamente a qualsiasi altra vostra domanda".  

Farete qualche altro colpo in queste ultime ore di mercato?

"Io mi rifaccio al concetto che ha espresso il Presidente, che è un concetto di carattere economico. Quest'anno è un anno di grande difficoltà economica per la società. Noi sapevamo già che questo mercato di riparazione non doveva portare sorprese di carattere economico, perchè la perdite, come ha detto il presidente, sarà abbastanza consistente. Oltretutto le opportunità che questo mercato offriva, offre e offrirà in queste ultime 48 ore saranno magari particolari, ma non sempre ricche di significato e di concretezza tale da poter dire 'portiamo un giocatore che aumenta il livello qualitativo di questo gruppo. Siamo stati un po' caratterizzati e sfortunati perchè in un settore che è nevralgico, quello offensivo, abbiamo dovuto fare a meno di diversi giocatori in contemporanea. E se ricordiamo anche che addirittura la situazione sfruttata velocissimamente, quella di Toni, ha portato un infortunio - e sottolineo traumatico - dello stesso calciatore significa che siamo alle prese con una situazione davvero imprevedibile, che è un altro aggettivo di questo mondo. L'imprevedibilità caratterizza il mondo del calcio; un palo colpito invece di buttare la palla in rete genera la partecipazione alla Champions o no e anche un infortunio può pesare molto. Ma il fatto di registrare da qua a fine mercato un colpo a sensazione credo che sia da escludere. C'è comunque da stare attenti e vedere se in queste 48 ore esisteranno delle opportunità che possono dare un incremento a quello che è un momento particolarmente difficile in un settore particolare che è quello dell'attacco".  

La perdita, il rosso di bilancio che sarà registrato a giugno, si aggira davvero attorno ai 50-60 milioni di euro?

AGNELLI: "Lo abbiamo già dato in un comunicato stampa: la perdita quest'anno sarà significativa".

Appunto. Si può quantificare?

AGNELLI: "Una perdità significativa. Siamo una società quotata in Borsa".

La cosa vi preoccupa? E' una perdita più significativa rispetto a quello che si pensava? I conti erano quelli che pensavate? Sono stati peggiori? Sono peggiorati strada facendo?
AGNELLI:
"Sarà una perdita significativa quest'anno".

Volevo chiedere un chiarimento su quel discorso del sesto monte ingaggi europeo. Questo significa che la squadra è pagata più di quello che merita?

AGNELLI:
"E' pagata bene".

Più di quello che merita?

AGNELLI:
"E' pagata bene".

Più di quello che merita?

AGNELLI:
"E' pagata bene. La Juventus ha a disposizione un monte ingaggi che la mette al sesto posto in Europa. Direi che i giocatori della Juventus sono pagati bene. Abbiamo le possibilità. Quando uno parla, quando una ragione su cosa avete, abbiamo sicuramente a disposizione una macchina che tra retribuzioni e ammortamenti è molto importante. Poi starà alla sua abilità (riferito a Marotta, ndr) saper gestire bene queste due voci".

Ma io volevo chiederle se l'anomalia è il monte ingaggi così alto o i risultati così bassi in rapporto al monte ingaggio...
AGNELLI:
"E' difficile parlare di anomalia. Stiamo dicendo che noi abbiamo a disposizione una macchina importante. Quando uno chiede delle conferme su quelle che sono le disponibilità della macchina Juventus sa che ha a disposizione una macchina di prim'ordine. E questa macchina qua va fatta girare". 

Solo una cosa legata alla domanda di prima. C'è la possibilità in prospettiva di un aumento di capitale?
AGNELLI
: "Assolutamente no".

Se disgraziatamente non arrivate quarti, che cosa succede?

AGNELLI:
"Che arriveremo dal quinto posto in giù, sostanzialmente (ride, ndr). Magari arriviamo terzi".  
 
Sarebbe un ulteriore danno economico...

AGNELLI
: "Adesso dobbiamo cominciare a ragionare e ad inquadrare il problema. Il giocare la Champions, partecipare al primo turno ed uscire, se uno ragiona sulle cifre, porta nelle casse di una società italiana - poi dipende anche dal paese, c'è un ragionamento di market pool - circa venti milioni. In un bilancio da 200 milioni è sicuramente una perdita che si fa sentire. Quello che però è più problematico è l'attrattività della squadra. Il partecipare o il non partecipare alla Champions non è un motivo per investire o non investire. Quando dico che c'è il mio impegno, c'è l'impegno della Famiglia,  siamo qui in prima persona, abbiamo uno staff tecnico di eccellente qualità, vuol dire che c'è la volontà di far bene. Far bene vuol dire anche giocare la Champions League, per avere maggiore attrattività anche sui giocatori".  

Non pensate che proprio davanti a questo rischio del danno economico e della minore attrattività derivante dalla mancata partecipazione alla Champions, non fosse opportuno fare un piccolo intervento immediato, proprio per garantire quella maggiore competitività e rendere più appetibile la Juventus nella prossima stagione? Al di là del nome di Pazzini...
MAROTTA:
"No, ma parliamo di Pazzini perchè tutti hanno messo in risalto questa mancata acquisizione del giocatore. Con Pazzini io tra l'altro ho un rapporto di grande affetto, avendolo avuto, ancor prima della Sampdoria, nelle giovanili dell'Atalanta; siglammo il suo primo contratto da professionista quando lui era un Primavera, un Allievo; quindi c'è un rapporto di affetto, grande stima dal punto di vista professionale per le qualità che ha. C'è stato questo interessamento repentino, velocissimo da parte dell'Inter che ha comunque fatto un investimento importante. Noi, come abbiamo evidenziato prima, non è che non eravamo o non siamo nella condizione...Avevamo un programma che andava rispettato. E quindi significa in sostanza che su Pazzini non potevamo arrivare come è arrivata l'Inter. Del resto, la Sampdoria, ha fatto giustamente le sue considerazioni economiche e quindi ha tratto la valutazione finale di accettare la proposta dell'Inter. Io credo comunque che Pazzini, con tutto il rispetto e il bene che gli voglio, sia un episodio di un'attività calcistica, di un'attività imprenditoriale, che però non può determinare assolutissimamente quello che sarà l'esito finale di un'annata calcistica. Anche se sottolineo il grande valore e la grande utilità che ci poteva garantire. La speranza, parallela, da parte mia, da parte nostra, è di poter recuperare le forze che abbiamo a disposizione. E sono forze che non rappresentano solo il patrimonio della società, ma comunque nel corso di questi anni hanno dimostrato di avere e di possedere un grande valore tecnico".

Alla luce degli ultimi due anni contrassegnati da tanti infortuni, variegati nella loro natura, non pensa che parlare di questo problema non sia  quasi un'aggravante, non un alibi? Cioè, situazione è identica a quella degli anni passati...
MAROTTA:
"E' molto diversa, perchè la statistica dice che di questi infortuni l'80% sono di carattere traumatico".

Gli ultimi quattro no...

MAROTTA:
"Gli ultimi quattro...per esempio?".

No, gli ultimi tre. Pepe, Amauri e Motta...
MAROTTA:
"Ci riferiamo  a situazioni di mercoledì scorso e sono fortunatamente infortuni a brevissimo recupero. Se parliamo di affaticamento è una cosa... L'infortunio da strappo muscolare, che pregiudica l'attività per dei mesi, non riguarda questi tre soggetti. Riferendoci invece ad una valutazione più ampia abbiamo l'80% di casistica che è rappresentato da infortuni traumatici. Non a caso, per quanto visto personalmente nella mia carriera - e lo ha evidenziato anche il Presidente - la rottura della rotula penso sia un caso che capita una volta ogni cento infortuni; rottura dei legamenti, rottura dei setti nasali, ernie...abbiamo avuto situazioni molto imprevedibili. Poi è logico che gli infortuni capitano alla Juventus, capitano al Milan e capitano agli altri, però evidentemente bisogna tenerne conto".

Presidente, escludendo l'aumento di capitale, come ha detto prima - si parlava di messaggio ai tifosi -, dove si recupereranno le risorse per aggiungere la qualità di cui parlava Marotta nella seconda parte del progetto?
AGNELLI:
"Movimentando i 170 milioni tra salari e ammortamenti. C'è molto spazio lì per far bene e per muoversi. Cedendo dei giocatori, andando a generare delle plusvalenze, migliorando il monte ingaggi, abbassando l'età media. 170 milioni è una macchina importante. Quindi far girare bene questi 170 milioni".

A questo punto della stagione lei è soddisfatto di quello che sta facendo la squadra? Se non arrivasse questo quarto posto, quindi la Champions, il suo giudizio su Delneri resterebbe immutato? Delneri non avrebbe nessuna difficoltà?

AGNELLI: "Uscire da due manifestazioni non mi lascia soddisfatto, questo è pacifico. La Juventus deve tornare a competere con la sua tradizione quindi vuol dire confrontarsi con semifinali, arrivare in primavera competitiva. Quando uno arriva in primavera competitivo una zampata la tira. Delneri può stare assolutamento tranquillo, sono tranquillo io. Sapevamo che quest'anno sarebbe stato un anno difficile. L'ho detto prima: se l'anno prossimo avremo i problemi che abbiamo oggi, avremo un problema. Quest'anno era un anno difficile, un anno complicato, un anno da gestire a 360°  e sta facendo un egregio lavoro".

Lei ha parlato di un messaggio ai tifosi. C'è invece un messaggio da dare alla squadra? Nel senso che in questo mese di gennaio si è fermata anche la macchina dei risultati. Come si comporterà? Li ha già incontrati? Parlerà con loro?

AGNELLI: "Alla squadra lo dico dall'inizio dell'anno: devono entrare in campo e correre fino al 95'; dare tutto e quando non ne hanno, dare un po' di più. Questa è l'unica cosa che io chiedo sempre alla squadra. A maggio, soprattutto Marotta, farà tutte le sue valutazioni in base a quelle che sono state tutte le partite e valuteremo come intervenire per la stagione prossima, dove sappiamo che abbiamo un importante lavoro da fare".

Lei ha detto che allo stadio ragiona da tifoso e poi il giorno dopo  in ufficio deve ragionare da manager. I tifosi il giorno dopo non vanno in ufficio e non ragionano da manager. Lei pensa che potranno capire queste sue parole, questi suoi discorsi?

AGNELLI: "Capiscono la mia passione, capiscono quanto mi arrabbio, capiscono quanto ci tengo e spero capiscono anche gli altri discorsi".

Lei prima ha parlato degli ex amministratori, degli ex dipendenti che stanno rilasciando dichiarazioni. Qual è la situazione che l'ha infastidita di più?
AGNELLI:
"In particolare nessuna. Il motivo per il quale siamo qui è che dobbiamo dare dei messaggi chiari, a tutti quanti. A voi, in primis e ai tifosi.E quindi dovevamo fare un punto della situazione su dove siamo e dove vogliamo andare. Le opinioni corrette sono queste, le altre sono chiacchiere". 

 
 
 

LIVE - DELNERI: "La Juve sta facendo benissimo". AGNELLI: "Lippi e Spalletti alla Juve?

Post n°1138 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Minchiate! Fiducia totale in Delneri e Marotta". MAROTTA: "Quest'anno abbiamo messo le basi, poi interverremo sulla qualità. Serve tempo"


La redazione di TuttoJuve.com è pronta a seguire in diretta la conferenza stampa di Gigi Delneri, Andrea Agnelli e Beppe Marotta. Alle 14.00 il tecnico bianconero presenterà la sfida casalinga di domani sera contro l'Udinese, quindi, a seguire, il Presidente ed il direttore generale parleranno del difficile momento della squadra, del mercato e delle strategie societarie.

CONFERENZA DELNERI

Buongiorno. Tre giorni sono stati sufficienti per recuperare dal punto di vista psico-fisico dopo la delusione dell'altro giorno? Ha ancora qualche dubbio legato alla condizione dei singoli?

"Diciamo che la partita con la Roma ha lasciato uno strascico importante, in fatto di qualche infortunio in più. In questo momento stiamo cercando di raccogliere più giocatori possibili per creare una squadra di calcio di undici giocatori. Abbiamo problemi su Pepe, su Amauri, su Motta e Iaquinta. E vediamo se recupereranno o meno. Penso di no comunque". 

Delusi per i risultati?

"Le delusioni arrivano se tu non pensi di aver fatto pienamente il tuo dovere. Penso che la Juve in questo momento sta facendo benissimo e non si può certamente dimenticare quanto ha fatto di buono fino al 6 gennaio, altrimenti andiamo di palo in frasca. non siamo fuori da tutto e in campionato siamo in linea con quello che dobbiamo fare da qui alla fine. E' un peccato chiaramente essere usciti prima dall'Europa League e poi dalla Coppa Italia, ma non è che ogni anno la Juventus ha disputato una finale di Coppa Italia. Abbiamo fatto il massimo contro la Roma che ha fatto una buona partita, e gli episodi certe volte cambiano la formula della partita in campo".

Ma secondo lei le difficoltà di questo mese sono dovute solo agli infortuni e alla mancanza di uomini, oppure di meccanismi mentali che si sono inceppati? Ad esempio anche Amauri, in questo momento, è nell'occhio del ciclone...
"Amauri non lo avevamo neanche prima. Io dico che sono successe tante cose questo mese, non ultima la partita col Parma, che ci ha privato del capo-cannoniere, di un giocatore in grande forma, e questo nessuno le dice; e ci ha privato anche di Melo. E' chiaro che poi la squadra in campionato si sia comportata bene, nel senso che ha perso due partite e poi ha ottenuto la vittoria col Bari e il pareggio con la Sampdoria, creando una classifica di tutto rispetto. E se le altre squadre stanno viaggiando a mille all'ora, come dicono tutti, noi che siamo a tre punti, secondo l'opinione pubblica, siamo in caduta libera. Noi siamo con le previsioni in esatta linea con quello che volevamo ottenere, cioè rimanere agganciati al gruppo per poi poter dire la nostra in un periodo importante, col recupero di giocatori importanti".   

La sensazione è che l'infortunio di Quagliarella abbia condizionato psicologicamente, non solo tecnicamente, il resto del gruppo. E' possibile?
"In quell'attimo che si è fatto male Fabio, c'è stata la contemporanea espulsione di Melo che ha fatto fare una partita difficile. Ma quel periodo lì ha pesato nel giro di tre giorni: il passaggio da Parma a Napoli. Poi la squadra, anche non avendo gli uomini a disposizione, ha battuto il Napoli, pur con grandissima fatica; ma anche il Napoli non ha fatto una passeggiata a Bari domenica scorsa e ha vinto in undici contro dieci. Poi mi sembra che la squadra a Genova si sia comportata molto bene. Ed è chiaro che noi se diamo solo un giudizio sulla partita con la Roma mi sembra sia riduttivo".

Poi una domanda sulla partita di domani. Un girone fa, arrivavate da una sconfitta a Bari e da un pareggio con tante polemiche con la Sampdoria. E poi a Udine c'è stata la svolta. Ci sono analogie?

"Noi dobbiamo sempre pagar dazio col nome Juventus. Quello che facciamo non è mai abbastanza. Direi che arriviamo da un periodo di giudizi negativi, pur avendo tre punti in più del girone d'andata. Io penso che la Juventus in questo momento meriti più rispetto per quello che sta facendo.  Deve essere giudicata per quello che fa e per le partite che fa. Si può dire benissimo che abbiamo perso con la Roma, che abbiamo giocato male. Ma dire che non sta facendo bene in un settore penso sia riduttivo. Se squadre che hanno due-tre punti più di noi vengono definite in grande spolvero,  non vedo perchè la Juventus debba essere definita in caduta libera. Io su questo non sono d'accordo. Abbiamo 17 partite importanti, un campionato intero e faremo il massimo per ottenere il massimo dei risultati che ci siamo prefissati: lottare fino in fondo per un posto in Champions. Poi se arriva qualcosa di meglio, ancora meglio".

Pensa che i numerosi infortuni di alcuni giocatori possano far pensare ad un logorio fisico?

"Questo non lo so, non ne ho idea. E' un campionato molto intenso, giochiamo quasi sempre di sera. Quindi direi che fanno parte del gioco. L'intensità, i tempi di recupero brevi e penso che queste siano cose importanti che vanno considerate. Ma non c'è solo questo: abbiamo perso giocatori anche per l'influenza. Poi il recupero forzato di alcuni giocatori non favorisce il raggiungimento di una condizione ottimale. Ma gli infortuni ce li hanno un po' tutti vedo".

Si rimprovera qualcosa fino a questo punto?

"Assolutamente no".

Arriva l'Udinese, che partita si aspetta? E' una squadra in formissima. Si gioca di sera, cosa ci dobbiamo aspettare?

"E' una squadra in formissima, ha fatto sei punti. La nostra squadra che non è in formissima ne ha fatti quattro. Bisogna vedere cosa si mette sul piatto della bilancia. Io mi aspetto una partita molto difficile, perchè l'Udinese è una squadra che ha sempre giocato bene, anche quando non faceva punti. Quindi l'Udinese ha una struttura in grande spolvero, ma noi non dobbiamo dimenticare che abbiamo fatto una buona gara lì e domani possiamo riuscire a produrre il nostro gioco, anche se rispetto all'andata ci mancheranno dei giocatori".

Lei ha parlato di una squadra che in campionato è in linea con le aspettative. Ma le eliminazioni dalle coppe non possono essere da Juve, a questo punto della stagione. E considerando anche il livello delle avversarie in Europa League...

"Noi non ci siamo tirati indietro davanti alle responsabilità. Però è anche una squadra rinnovata e ripeto, non è che la Juve ha sempre fatto la finale di Coppa Italia negli ultimi anni. Sono quindi anni che non ci arriva. Non è che arrivi uno e dopo un secondo vinca tutto. Noi ci prendiamo la responsabilità davanti ai nostri tifosi e ci dispiace di questa eliminazione, ma abbiamo ancora obiettivi. Non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia, ma lottare per i nostri obiettivi, fare il massimo per ottenerli e poi vedere se ci riusciamo. Io tra cinque-sei mesi spero di dare torto a chi adesso scrive che la squadra è in netto calo".

La squadra nel nuovo anno ha un atteggiamento meno spavaldo, più insicuro. Questi problemi hanno tolto un po' di autostima ai giocatori?

"Abbiamo anche cambiato giocatori. Fino a dicembre avevamo un assetto di squadra, a gennaio abbiamo un altro assetto di squadra. Le sicurezze derivavano dai cambiamenti fatti nel girone di andata. Marchisio esterno gioca perchè ha giocato con un certo tipo di atteggiamento tattico di squadra. L'uscita di De Ceglie ci ha privato di un giocatore in netto recupero in quel momento lì. I problemi a destra hanno fatto sì che mettessimo lì un giocatore giovanissimo come Sorensen, che ha retto molto bene. Penso non debba essere fatto nessun riferimento al mercato perchè i giocatori devono pensare a giocare. Devono pensare a rendere meglio sul campo e non al mercato. E' chiaro che se non ci si abitua a questo poi è difficile...  Penso che i giocatori che abbiamo in questo momento sono giocatori che danno il massimo per la squadra, con caratteristiche diverse.  Io non posso pretendere che Toni sia uguale a Quagliarella o che Iaquinta sia uguale ad Amauri: sono giocatori diversi, che si integrano molto bene, ma che quando manca qualcuno trovano difficoltà di proposta e di fraseggio. La psicologia è fatta in varie maniera: c'è il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto. Qui mi pare che all'esterno vedano il bicchiere vuoto. All'interno noi crediamo che il bicchiere sia mezzo pieno".

Considerando gli acciacchi ripetuti di Amauri e Iaquinta, non  crede che per raggiungere l'obiettivo in campionato serva un'altro attaccante?

"Questa è una domanda che dovete fare a...Mi sembra che il presidente sia qui, Marotta sia qui...Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione".

All'inizio dell'anno avete considerato il reparto offensivo più competitivo? A prescindere dagli infortuni...

"No, lei non deve prescindere dagli infortuni, perchè se mi mancano contemporaneamente quattro giocatori per infortunio, chiaramente, 'a prescindere' devi levarlo".

Ma in passato Amauri e Iaquinta non si sono sempre dimostrati all'altezza...

"Quando hanno giocato Iaquinta e Quagliarella mi pare che si Iaquinta si sia dimostrato all'altezza. A parte che Iaquinta e Amauri hanno giocato poco assieme perchè Amauri ha avuto enormi problemi. Non so quante partite hanno fatto assieme, forse mezza, una. La mancanza di tutti e quattro gli elementi ha dato anche meno respiro a Del Piero. Nell'arco della partita non potevamo così sfruttare certe situazioni. Quando non si hanno a disposizione quattro-cinque attaccanti importanti, per caratura e caratteristiche diverse, è chiaro che uno trova difficoltà. La Juventus non ha mai schierato una formazione uguale in tutto il girone di andata, per infortuni e problemi vari. Eppure ha ottenuto risultati importanti, cose che non vengono messe in risalto. Noi non ci sentiamo fuori da tutto, perchè siamo a tre punti dalla Roma che sta facendo un campionato stratosferico. Siamo a tre punti dalla Lazio che sta facendo un campionato stratosferico, e siamo ancora - purtroppo per tanta gente che ci grida dietro - davanti a Udinese e Palermo".

 

 
 
 

I CONVOCATI: EMERGENZA TOTALE IN ATTACCO

Post n°1137 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da cuorejuventino2


 Del Neri ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida di domenica sera contro l’Udinese. Situazione tragica: Motta, Amauri, Pepe e Iaquinta tutti non convocati. I primi due con prognosi di circa una settimana. Pepe 15 giorni e Iaquinta rimane avvolto nel mistero. "Gli esami effettuati presso l’Istituto di Medicina della Sport di Torino hanno permesso una valutazione precisa della condizione fisica degli atleti: Motta e Amauri devono recuperare una situazione di sovraccarico muscolare con prognosi di 5/7 giorni - recita la nota diramata dalla società -. Simone Pepe presenta un’elongazione muscolare che richiede uno stop di circa 15 giorni. Vincenzo Iaquinta presenta invece un’infiammazione al tendine rotuleo, senza alcuna lesione o danno tendineo".
19 i giocatori a disposizione, tra questi Andrea Barzagli, alla sua prima convocazione in bianconero. Questo l’elenco completo:

1 Buffon
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Sissoko
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
10 Del Piero
13 Manninger
14 Aquilani
15 Barzagli
19 Bonucci
21 Grygera
25 Martinez
27 Krasic
30 Storari
33 Legrottaglie
38 Libertazzi
43 Sorensen

 
 
 

Juve, Barzagli è ufficiale. Contratto fino al 2013

Post n°1136 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Juve, Barzagli è ufficiale. Contratto fino al 2013

 
Il difensore arriva a titolo definitivo. Al Wolfsburg vanno 300mila euro. Il valore di acquisto «potrà incrementarsi di ulteriori massimi 0,6 milioni di euro al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi»
TORINO, 27 gennaio - Il difensore Andrea Barzagli è ufficialmente della Juventus. Lo ha comunicato la società bianconera spiegando che è stato «perfezionato l'accordo con il VfL Wolfsburg GmbH per l'acquisto a titolo definitivo» di Barzagli «a fronte di un corrispettivo di euro 0,3 milioni da versare al rilascio del transfer internazionale». Il valore di acquisto di Barzagli, campione del Mondo nel 2006 con la nazionale azzurra, «potrà incrementarsi di ulteriori massimi 0,6 milioni di euro - ha riferito la Juve - al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della durata contrattuale». La Juventus ha reso noto, infine, di aver sottoscritto con Barzagli un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2013.

CONTRO L'UDINESE -
Barzagli questa mattina ha sostenuto il suo primo allenamento a Vinovo. Il giocatore non figura tra i convocati per la gara di questa sera contro la Roma, ma sarà a disposizione a partire dalla prossima partita di campionato contro l’Udinese, in programma domenica all’Olimpico di Torino.

LA SCHEDA -
Campione del Mondo nel 2006, campione di Germania nel 2009 e prima ancora, nel Bronzo Olimpico ad Atene e sul tetto d’Europa con la Nazionale Under 21: Andrea Barzagli ha un palmares importante, impreziosito dopo anni di dura gavetta. Nato a Fiesole, in provincia di Firenze, l’8 marzo 1981, muove i primi passi nelle giovanili della Rondinella, dove, nel ‘98, approda in prima squadra a soli 17 anni e dove l’anno successivo esordisce tra i professionisti grazie alla promozione dalla categoria Dilettanti alla C2 ottenuta dai toscani. Seguono le esperienze alla Pistoiese e all’Ascoli, quindi, nella stagione 2003/04 passa al Chievo, dove fa il suo esordio in serie A nel pareggio esterno contro il Brescia, a soli 22 anni. In quella stagione ad allenarlo è Luigi Del Neri che lo schiera titolare e Andrea colleziona 29 presenze e 3 reti. Titolare sarà anche a Palermo, a partire dall’anno successivo. In Sicilia Barzagli si ferma per quattro stagioni, diviene capitano dei rosanero e perno insostituibile della difesa. Intanto, dopo le positive esperienze e i successi con Under 20 e Under 21, ottiene la convocazione nella Nazionale maggiore con cui, il 17 novembre 2004, timbra il suo primo cartellino in un’amichevole contro la Finlandia. Quella azzurra non è solo una parentesi, ma un’avventura esaltante, che culmina nel trionfo di Berlino, nel 2006 e che prosegue negli Europei del 2008. Parentesi sfortunata quest’ultima, che termina anzitempo, a causa di un infortunio al menisco. In quell’estate Barzagli passa dal Palermo al Wolfsburg e vive una stagione esaltante, che si conclude con il trionfo in Bundesliga, ottenuto giocando tutte le 34 partite, senza mai essere sostituito. Ora, dopo un altro anno e mezzo in Germania, Andrea torna in Italia, alla corte della Juventus, portando in dote il suo straordinario bagaglio di determinazione ed esperienza.
 

 
 
 

Del Neri: «Juve, la coppa Italia è uno stimolo importante»

Post n°1135 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Del Neri: «Juve, la coppa Italia è uno stimolo importante»
Il tecnico sul mercato: «Se non arriva nessuno, almeno abbiamo fatto il possibile. Quando siamo stati al completo, però, siamo sempre stati competitivi. Io ho fiducia»
TORINO, 26 gennaio - «Per noi la Coppa Italia è uno stimolo grande e abbiamo il dovere di dare il massimo e onorarla in pieno, tanto più che la Roma è una squadra importante». Gigi Del Neri, che recupera Iaquinta e Melo, inquadra così il quarto di finale di domani sera contro i giallorossi. Si parla però per l'ennesima volta di mercato e il tecnico afferma: «Se non arriva nessuno, almeno abbiamo fatto il possibile. Quando siamo stati al completo, però, siamo sempre stati competitivi. Io ho fiducia».

«GIOCHERA' STORARI» -
Del Neri non crede che la Roma sia favorita nella sfida di domani: «Noi, come infortuni, stiamo meglio della partita col Bari. Abbiamo a disposizione Iaquinta, abbiamo recuperato Felipe Melo e quindi siamo in condizione di poter disporre di giocatori che per esperienza e per qualità sono importanti per la Juventus. L'unica certezza è che giocherà Storari».

«BENE BARZAGLI» -
Il tecnico bianconero è felice dell'arrivo di Barzagli: «E' un'alternativa ai due centrali. E' uno dei quattro componenti dell'asse centrale di difesa».

 
 
 

Una Ferrari per l'Unità d'Italia: nel 2011 si chiamerà F150

Post n°1134 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da cuorejuventino2


Giorgio Napolitano Ferrari

Il primo a saperlo è stato il presidente Giorgio Napolitano: la nuova Rossa per il Mondiale (presentazione il 28 gennaio) si chiamerà così per celebrare la ricorrenza. E per guardare al futuro con ottimismo ritrovato.

 
 
 

MOGGI su Libero: "Moratti insiste con le accuse, ma c’è il telefono che lo inchioda"

Post n°1133 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

 

Brutto incidente di percorso per l’Inter di Leonardo, ma i segnali che qualcosa non andava c’erano tutti. Mi sembrava evidente, e l’avevamo segnalato, che non era tutt’oro quello che brillava, eccezion fatta per Eto’o. Fermatosi il camerunense (e non solo lui a Udine), l’Inter si è bloccata, e con la caduta è parsa venir meno anche l’incombente minaccia sul Milan, fatta soprattutto dei punti “a credito” per effetto dei recuperi: tre soli ne restano e dovrebbero venire dalla gara contro la Fiorentina a Firenze, incontro certamente non facile nonostante che i viola continuino a sparigliare le previsioni (1-1 domenica in rimonta con il Lecce). Non brilla molto neanche il Milan che deve dir grazie al solito Ibra se non ha vinto con il Cesena solo con un autogol. Splende invece il Napoli passato a Bari quasi con nonchalance, con effetto immediato sull’entusia - smo che deflagra sotto il Vesuvio superando anche la scaramanzia. La parola scudetto, o almeno la possibilità che il Napoli possa giocarsi le sue carte, non fa più paura. Suggerirei ai miei amici di Napoli di godersi lo straordinario momento senza pensare a quello che verrà. Alle loro spalle, intanto, messe in riga, ci sono la Roma che pure ha vinto (con il Cagliari), la Lazio caduta a Bologna e stava vincendo, la Juve che ha solo pareggiato a Genova con la Samp, e l’Inter di cui ho detto.
Napoli a mille

Nell’immediato Leonardo deve pensare proprio al Napoli, avversario di domani in Coppa Italia al San Paolo, partita secca, occasione per i partenopei di una clamorosa rivincita. Molti giudicano possibile l’impresa e Moratti è preoccupato. La squadra non tiene ma di ciò deve farsene colpa lui per non aver ritoccato la rosa del triplete quando avrebbe potuto. Ma a quel tempo, sussiegoso del successo, che così gli sembrò, dello scambio Ibra-Eto’o, volle vestire i panni dell’esperto, decidendo che il suo gruppo così forte non andava toccato neanche con un fiore. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, mentre a proposito di Ibra e Eto’o ho sentito dire alla Domenica sportiva che non v’è corsa, quello che fa squadra oltre che i gol è sempre lo svedese, mi sembra dunque che non siamo i soli a pensarla così. La differenza che però può far grande una squadra non è constatarlo “dopo”, quanto metterlo in pratica quando nessuno lo pensa. Adesso sono capaci tutti. La Coppa Italia è arrivata ai quarti e non può essere considerata un impaccio, ma certo non aiuta chi avrebbe bisogno di tirare il fiato. È il caso del Milan incerottato che se la vedrà domani con la Samp a Marassi, mentre giovedì è inprogramma Juve-Roma. Giallorossi a mille per il facile successo sul Cagliari, e bianconeri sollevati nel morale da Delneri dopo il molle pari con la Samp. Capisco il tentativo di tenere su la truppa, ma riferirsi allo scudetto di questi tempi mi pare fuori luogo, se anche Krasic rallenta e il gioco latita. Più che a calcio per un po’ si è giocato a calci. Ora, sarà anche che il campionato è molto equilibrato, il livello generale è basso, c’è poco spazio per i nostri giovani, e gli stranieri presenti ormai a plotoni non sono all’altezza. In uno scenario del genere il Napolima anche la Roma possono cercare di sostituirsi ai vecchi padroni, e per i capitolini non sarebbe una novità. La Lazio mi pare in netta discesa, voglioso invece il Palermo, se capirà il significato della continuità, soprattutto in trasferta. Un peccato per l’Udine - se, costretta a compiangersi per l’orrido inizio d’anno (quattro partite, zero punti).
Farinos, Fadiga...
E adesso dal calcio vero alle chiacchiere di Moratti, che anche ieri è tornato su Calciopoli, ripetendo come quella vicenda sia stata «una vera truffa. Le nostre vittorie ora lo dimostrano». Lo dice l’uomo che per vincere i campionati aveva acquistato niente meno, tra gli altri, che Fadiga, Farinos, Caio (perse Tizio andato al Milan... ). Sukur fu il suo fiore all’occhiello. Cambiò dal 2000 al 2006 ben nove allenatori, e ha il coraggio di dire che non vinceva per colpa di Calciopoli, quando poi le telefonate stanno adesso inchiodando proprio lui e Facchetti: nel dopo partita oltre agli orologi davano agli arbitri anche pullover di cachemire, noi per pareggiare avremmo dovuto dare 100 magliette ciascuno più 5 kg di portachiavi. Per mancanza di spazio vi rimando comunque alla prossima puntata di “Mi pare che...”: sicuramente vi divertirete.

 
 
 

I tifosi della Juventus alla società: "Serve una punta per la Champions"

Post n°1132 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

I tifosi bianconeri non si rassegnano e continuano a chiedere rinforzi nel mercato di gennaio ormai prossimo alla chiusura. Su tutti è il reparto avanzato quello che preoccupa i supporter bianconeri‎: in un sondaggio a tema lanciato nel forum Vecchiasignora.com il 95% dei tifosi giudica essenziale l’acquisto di un attaccante per cercare di centrare l’obbiettivo del posto in Champions League per il prossimo anno. In questa percentuale i voti sono divisi tra chi spera in un big (80%) e chi accetterebbe anche una punta di seconda fascia (15%) pur di vedere rafforzato il reparto avanzato.

 
 
 

Juve, Traore fuori tre settimane. Si ferma anche Storari

Post n°1131 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Juve, Traore fuori tre settimane. Si ferma anche Storari
 
Per il difensore lesione muscolare di primo grado dell'adduttore lungo della coscia destra. Il portiere ha interrotto l'allenamento mattutino per una lieve distorsione della caviglia destra. È in dubbio per la Roma
TORINO, 25 gennaio - Armand Traore é stato sottoposto questa mattina ad esame ecografico e a risonanza magnetica a seguito dell'infortunio patito domenica a Genova. Gli accertamenti hanno evidenziato una lesione muscolare di primo grado dell'adduttore lungo della coscia destra. La prognosi é di 3 settimane.

L'ALLENAMENTO -
In vista della gara di Coppa Italia con la Roma, in programma giovedì sera a Torino, la Juventus si è allenata questa mattina. I giocatori non impiegati contro la Samp sono subito scesi sul terreno di gioco per il riscaldamento e un intenso torello, mentre il resto della squadra è rimasta per circa mezz’ora in palestra e ha poi sostenuto un lavoro atletico in campo. Il gruppo si è poi riunito e ha svolto un esercizio di tattica 6 contro 10, per allenare la fase difensiva in inferiorità numerica. Successivamente Pepe, Del Piero, Aquilani, Legrottaglie e Bonucci si sono concentrati sui calci di punizione, mentre i compagni lavoravano sui cross e l’attacco alla porta.
 
SI FERMA STORARI -
In questa fase Marco Storari ha interrotto l'allenamento per una lieve distorsione della caviglia destra. Domani sarà possibile dare un giudizio preciso sulla sua disponibilitá per la partita di giovedí sera. De Ceglie e Rinaudo hanno proseguito nel loro programma di recupero, mentre Felipe Melo, che ieri era rimasto in palestra, si è regolarmente allenato con i compagni. Non sono scesi in campo Sissoko e Marchisio, entrambi rimasti in palestra. Il primo per smaltire i postumi della contusione rimediata contro la Sampdoria al ginocchio destro, il secondo per sostenere un lavoro programmato.

 
 
 

Marotta ci crede: «Scudetto? Nel calcio non si sa mai»

Post n°1130 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da cuorejuventino2

Marotta ci crede: «Scudetto? Nel calcio non si sa mai»

 
Il dg della Juve: «Ma l'obiettivo principale dichiarato a inizio stagione è la qualificazione in Champions. Mercato? Al momento non ci sono nomi da grande squadra. Del Piero? Presto discuteremo il suo rinnovo»
ROMA, 24 gennaio - «Juventus in corsa per lo scudetto? Nel calcio mai dire mai, ma l'obiettivo principale dichiarato a inizio stagione per noi è la qualificazione alla prossima Champions League. E poi, adesso, più che dipendere da noi, dipende dal cammino delle nostre avversarie». Il direttore sportivo della Juventus, Giuseppe Marotta, fissa le priorità del club bianconero prima di partecipare all'incontro a Roma col presidente dell'Uefa, Michel Platini. Marotta ha voluto poi sottolineare che la Juventus è ancora in una «fase di rinnovamento. Abbiamo iniziato un cammino nuovo ed è normale che ci siano delle difficoltà».

CAMPIONATO E MERCATO
- «Il campionato è ancora molto equilibrato e contraddistinto da invidualità - ha quindi aggiunto - La differenza la stanno facendo i goleador, noi putroppo abbiamo avuto degli infortuni, come quello di Quagliarella, che ci hanno penalizzato. Intervenire sul mercato? Non faremo operazioni tanti per fare anche perchè al momento non ci sono nomi importanti, da Juventus». Infine, sul rinnovo di contratto di Del Piero, Marotta ha dichiarato che «Alessandro è una leggenda della Juventus, un serio professionista che merita il massimo rispetto. Quanto prima affronteremo il tema legato al suo rinnovo».

 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Gennaio 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: cuorejuventino2
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 60
Prov: CE
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

JUVE


 

ANCHE GLI ONESTI TRUFFANO

Cliccate qui per scoprire come si può "tirare a campare" una società di calcio che in un paese normale sarebbe dovuta sparire tanti e tanti anni fa...

 
 

UN REGALO DI POLICARPO

 

 

LE NOTIZIE

PRIME PAGINE GIORNALI
TUTTOSPORT

  


 
CORRIERE DELLO SPORT
 
 
TELEVIDEO

 

ULTIME VISITE AL BLOG

TrAideprincipe69_9gyongyi0peppegicoaleandrososabremax52pippoguevarasimsimmluispizboscia.maraeg45peppetedettore19888gianni527575
 

ULTIMI COMMENTI

sicuro un natale doc ciao gobbo
Inviato da: cuorejuventino2
il 23/12/2012 alle 12:16
 
sarà un bel natale... ;)
Inviato da: resistenzabianconera
il 22/12/2012 alle 20:29
 
ma una punta io la prenderei...
Inviato da: resistenzabianconera
il 07/12/2012 alle 09:01
 
come ha gia' detto qualcuno: Il sorpasso e'...
Inviato da: gls71
il 30/11/2012 alle 11:57
 
credo che la Ferrari faccia bene a controllare che tutto...
Inviato da: gianfranco.degennaro
il 29/11/2012 alle 18:18
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

PALLONI D'ORO DELLA JUVE

immagine

 

 

NOTE LEGALI
L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti dai lettori. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio: qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog  che provvederà alla loro pronta rimozione.

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

ALEX L'IMMENSO

SOLO UN CAPITANO!

immagine

 

immagine

 

 

MELLBERG

EKDAL 


 

FORUM JUVE

A DIFESA DI UNA FEDE
www.ju29ro.com 



ANTI-INTER

immagine

FORUM
immagine 
 


 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963