juve e formula 1

Claudio Zuliani

PRESO DA FB

Cobolli Gigli a Tmw: "Juve, bella prova. Ora bisogna evitare il Real. Mercato fermo, Conte punta su Giovinco"

La Juventus ha fatto una bella prova contro lo Shakhtar Donetsk. Bisogna considerare che si giocava su un campo difficile, contro una squadra di valore come lo Shakhtar ed alla fine la vittoria è meritata così come il passaggio del turno". Parole firmate Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus dal giugno 2006 fino all'ottobre 2009, che a TuttoMercatoWeb.com analizza il momento dei bianconeri e ricorda la gara dei bianconeri, nella sua gestione, sul campo del Real Madrid, minaccia proprio della Juventus nel prossimo sorteggio: "Ovviamente così come tutto il popolo juventino mi auguro di non pescare il Real Madrid. Quella di Mourinho è una squadra fortissima, sicuramente superiore a quella che affrontammo anni fa. Le altre squadre invece sono alla portata della Juventus che ha ampie possibilità di andare ulteriormente avanti nella competizione dopo quello che ha fatto vedere nel girone. Ha battuto il Chelsea e da quel momento ha trovato ancora più consapevolezza nei propri mezzi".

Il passaggio del turno può cambiare le strategie societarie sul mercato?
"Non credo. La rosa è sicuramente ben attrezzata, certo manca il grandissimo finalizzatore in attacco ma Conte sta dando fiducia a Giovinco che continua crescere partita dopo partita. Io credo abbia ancora ampi margini di miglioramento".

In campionato invece quale può essere l'avversaria più pericolosa?
"Si cambia settimana dopo settimana, in base ai risultati, io credo che alla fine il Napoli possa rappresentare una minaccia credibile. Da buon juventino domenica spero possa finire in pareggio mentre la Juventus dovrà trovare subito la concentrazione dopo la grande gioia del passaggio del turno".
 

LA FORZA STA IN DIFESA

Abbiamo fatto una rapida analisi dei gironi di Champions League e abbiamo assegnato la palma d'oro a quattro giocatori, allargandoci poi a sei e al concetto di squadra. In primis, il reparto difensivo con Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini regge bene, molto. In secondo luogo Asamoah e Lichtsteiner hanno dato compattezza e infine il centrocampo ha fatto filtro. La difesa bianconera di Champions ha incassato quattro reti in totale, di cui due nella prima partita, uno nella seconda e nella terza e nessuna nelle ultime tre. Chiamiamola solidità, chiamiamola linea maginot, che si ritrova in poche squadre Europee. L'unica difesa migliore (Champions) è quella del Paris Saint Germain (3 gol), ma Porto e Dynamo Kiev, sulla carta sono squadre inferiori a Chelsea e Shakhtar, le avversarie della Juve nel girone. Soprattutto il confronto tra le due Ucraine appare impietoso.

Scorrendo le migliori difese, il Porto, segue con quattro reti incassate. Passando agli altri gironi, lo Schalke di gol ne ha presi sei, il Malaga cinque, il Borussia Dortmund cinque, così come Valencia, Barcellona e Benfica, sei gol, invece il Manchester United. 

Antonio Conte, Angelo Alessio, Massimo Carrera hanno confermato anche in Europa la solidità del reparto non penalizzando la fase offensiva che rimane, comunque una delle migliori, come dicono le statistiche dei tiri. La Juventus con il gioco sta provando a conquistare l'Europa. Difficile battere squadroni con maggiori risorse economiche, possibile incantare per gioco espresso, determinazione e voglia di vincere, questi i fattori per provare a superare gli ottavi, sperando in un sorteggio non troppo negativo.

Ecclestone: “Schumi non avrebbe dovuto ricominciare”

Il 2012 è stato l’anno del ritiro di Michael Schumacher. Il pilota tedesco ha dato l’addio alle corse per la seconda e definitiva volta. Dopo il primo ritiro a fine 2006, il Kaiser è tornato nel 2010, ma senza ottenere i risultati sperati. Un solo podio all’ativo in classifica sono poca cosa per il sette volte campione del mondo che prima di lasciare il circus nel 2006 ha vinto la bellezza di 91 Gran Premi.

“Con il senno di poi non avrebbe dovuto ricominciare - ha commentato il boss della Formula 1 Bernie Ecclestone -. Difficile dire come sarebbe andata se avesse corso con una Red Bull o nuovamente con una Ferrari, ma credo che quando abbia scelto la Mercedes avesse pensato di trovare una vettura diversa”.

Se Lewis Hamilton fosse rimasto in McLaren, Schumacher si sarebbe ritirato ugualmente? Ecclestone non ha dubbi: “Penso proprio che avrebbe salutato comunque”.

Lorenza Teti

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