e n r i c o

grazie fossing..

difatti io non affermo che Pollok non mediti la composizione, che personalmente credo eccezionalmente equilibrata e calibrata. Quello che voglio dire è che nelle sue gocciolature guidate c'è una parte che viene affidata alla casualità. Cioè non poteva prevedere il preciso cadere delle gocce, sebbene le guidasse e le calibrasse con le tecniche che aveva affinato. Nemmeno Pollok sarebbe stato capace di proporre due gocciolature uguali..

Pollock negava il ruolo della casualita' nei suoi dipinti. In un telegramma come risposta ad un critico disattento che scrisse: "L'opera di Pollock e' caratterizzata in primo piano dal caos", l'artista, giustamente incazzato, disse: "No signore! Niente casualita', maledizione! Tele faticosamente eleaborate, come puo' vedere". Ciao.

OOOOOOOOOPS! sono scivolata qui. sicuro che il tempo ti infastidisca così?? io non ho consigli..sapessi quanto sono sempre il ritardo sui tempi degli altri!! Per adesso pero' sono scesa, dal treno, quello della perfezione..(veramente ho sempre solo cercato di prenderlo, ma non ce l'ho fatta mai). poi ti faccio sapere se funziona.

Ciao Enrico, grazie per avermi accolta..:) Quanto alle tue parole, io ti posso dire: vai avanti nel fare e nel creare ciò in cui credi, senza mollare mai, senza pensare a quel che pensano e dicono gli altri (che tanto, se vogliono, la pensano sempre come pare a loro...). Non avere paura, continua ad alimentare la tua "scintilla", come tu l'hai definita e prosegui così: il tuo essere, la tua personalità emergono al di là di quel che fai, quando persegui una strada ben definita..Buona serata! Helene

il rischio c'è sempre. Sebbene l'intento sia quello di staccarsene si ritorna sempre agli stessi errori. pare impossibile ma ci ricado sempre

è una bella parola per l'artista essere umile.. io ci provo sempre ma credo di non riuscirci quasi mai

avevo fatto la stessa considerazione anche se le mie intenzioni erano mirate al mondo dell'artista..

è sempre una lotta contro l'ignoranza..

I veri artisti, i veri geni, sono umili, ed esprimono il loro talento per la gioia di esprimerlo e non per sembrare migliori degli altri. I vari "lei non sa chi sono io" a mio parere non possono capire niente di ciò che sente un artista.