DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Prima della dipendenza, la normalità
Post n°198 pubblicato il 26 Febbraio 2015 da mygangsta
Io, da giovanissimo, sono caduto nel tunnel delle sostanze. Mi mancava qualcosa? No. Avevo una situazione difficile alle spalle? No. Eppure quella roba mi ha lusingato, mi ha promesso un paradiso artificiale dove non avrei conosciuto stanchezza, fatica, pensieri cupi ma dove avrei trovato divertimento, forza, capacità di stare sveglio per notti intere a divertirmi, spensieratezza, leggerezza... Ma com'ero io anche soltanto il giorno prima di iniziare? Com'era un ragazzo come tanti che ha ceduto alla falsa promessa bugiarda e folle delle sostanze? Assolutamente un ragazzo come tanti, in ottima salute, che andava a scuola e a cui piaceva studiare, che viveva in una famiglia unita, che piaceva alle ragazze, che amava disegnare, che giocava a tennis col papà, che amava scherzare. Un ragazzo che aveva sogni e progetti, che gioiva anche delle piccole cose, che non conosceva il dolore che, da lì a poco, avrebbe procurato a se stesso e ai familiari. Un ragazzo che ha sottovalutato qualcosa con cui non si scherza e che, così, si è ritrovato, negli anni, dentro a un tunnel da cui l'uscita sembrava scomparsa. Dentro il tunnel della dipendenza cambiai moltissimo, sia per l'effetto delle svariate sostanze sia per le esperienze forti e dolorose provate. Anni bruciati nella polvere bianca, sprecati in un mondo a sè stante, in cui le sostanze vivevano al mio posto. E ora, dopo la dipendenza, il dolore fisico e mentale, crude esperienze che lasciano il segno, la lotta per uscire dal tunnel, cosa mai è potuto rimanere di quel ragazzo? Non è semplice rendersi conto che ben poco è rimasto di lui, della sua spensieratezza, della sua gioia, del suo sorriso. Ora io vivo con ricordi difficili, con immagini crude impresse davanti agli occhi, con senso di colpa e incubi. Quando conosci il dolore il suo eco rimane. Ma sono riuscito a salvare qualcosa di lui. I sogni, i progetti, la forza di volontà, la personalità, gli interessi. Un ragazzo che ha combattuto mostri e demoni e che, inaspettatamente, è sopravvissuto alla battaglia da lui stesso, stoltamente, ingaggiata. E che non si lascia scappare questa seconda possibilità. Certo è che, se tornassi ora nel passato, direi a quel ragazzo di fuggire da quel pomeriggio di luglio, di tornare a casa, di non accettare con leggerezza l'inizio del tunnel. |
Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 03:31
Inviato da: mygangsta
il 21/12/2023 alle 22:10
Inviato da: Cherrysl
il 05/12/2023 alle 16:57
Inviato da: mygangsta
il 22/07/2023 alle 22:41
Inviato da: Cherrysl
il 16/07/2023 alle 19:18