DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
« Ricordi da... sostanze | Un mentore » |
Post n°215 pubblicato il 03 Luglio 2015 da mygangsta
A volte per spiegare la follia di un errore, il perchè di una sofferenza e per allontanare (si spera) qualcuno dal pensiero di commettere quello stesso errore non servono tanti discorsi, bensì il racconto di un solo esempio ma che sia come un pugno nello stomaco. Così ho fatto con mio cugino, passato da me oggi per consigli di grafica. Ha la stessa età che avevo io quando iniziai la folle dipendenza e conosce i miei trascorsi solo per sentito dire. Ha iniziato lui il discorso dicendomi che ha già detto di no un paio di volte a offerte di sostanze varie e che, per questo, è stato escluso da un po' di gente. Mi ha detto "So che la droga è pericolosa, i miei mi hanno sempre messo in guardia parlandomi anche molto male di te che ne hai fatto uso, però allora perchè sembra quasi un gioco, quanti miei coetanei la usano tranquillamente anche a scuola e se ne fanno quasi un vanto...Ed è per divertimento e mica sempre..." E, dalle sue parole e atteggiamento, sembrava quasi lasciare una porta aperta a "quella più leggera". Al che io, senza scompormi e senza perdermi in mille parole, gli ho soltanto riportato, con dovizia di particolari, un episodio della mia esperienza, un episodio che mi colpì profondamente e che ora mi porto dentro come un pensiero di angoscia. Perchè le sostanze pongono fine all'esistenza più di quanto si creda. E io lo vidi, con i miei occhi, in un'arida serata estiva, in un luogo dove, con altri, ero caduto così in basso da rifugiarmi per avere quei maledetti trip. Senza descrivere il degrado di quella situazione, qua dirò soltanto che uno prese un cocktail micidiale di roba e, dopo poco, cadde a terra a pochi metri da me e dagli altri. Ricordo che un ragazzo disse "Ecco, tanto finiremo tutti così un giorno o l'altro".
Mio cugino è rimasto molto scosso da questo racconto, dal sapere veramente qual'è il lato oscuro di questa roba, dal pensare che io abbia vissuto certe cose e che, ancora oggi, io debba vivere con certe scene impresse a fuoco nella memoria e che io stesso abbia rischiato la vita sul serio e non come in un film. Le sue parole: "Non accetterò mai roba simile, mai in tutta la mia vita". Mi ha fatto bene sentirgli dire così, mettendo in guardia lui mi è sembrato per un momento di redimere me stesso che, invece, a quella stessa età ho purtroppo compiuto la scelta opposta.
|
https://blog.libero.it/dark666/trackback.php?msg=13237358
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 03:31
Inviato da: mygangsta
il 21/12/2023 alle 22:10
Inviato da: Cherrysl
il 05/12/2023 alle 16:57
Inviato da: mygangsta
il 22/07/2023 alle 22:41
Inviato da: Cherrysl
il 16/07/2023 alle 19:18